Stabilimenti balneari

ALESSIO BRANCACCIO CONTESTA L’ORDINANZA BALNEARE EMANATA DALLA REGIONE ABRUZZO, DETERMINA DIRIGENZIALE DPC 032/49 IN DATA 12 MAGGIO 2022

Vasto (CH), lì 26 Aprile 2023 ore 22.20

Buonasera a tutti e a tutte,

in questo articolo vi racconterò in dettaglio la risposta davvero sorprendente, inaccettabile, inammissibile che mi ha dato Stefano Varone, il Comandante dell’Ufficio Circondariale del Demanio Marittimo di Vasto, in merito alla mia segnalazione dell’alterazione meccanica della spiaggia di Vasto Marina e del vistoso peggioramento della sue condizioni in data 20 Febbraio 2023: io non ho l’abitudine di controllare regolarmente via PEC la posta, ma devo segnalare che in data 3 Marzo 2023 mi è giunta questa comunicazione PEC da suddetto Comandante, il quale mi riportato che “da un controllo svolto dal Personale di questo ufficio, non sono emerse condizioni di particolare rilievo che hanno portato ad un’alterazione dell’arenile”, una risposta che giudico fuffaria, ridicola, grottesca ed evasiva, atta a scaricare la responsabilità circa la risoluzione di un problema segnalato da un cittadino vastese stanziale da due anni e non da un semplice turista di passaggio, per cui adesso sono costretto a rivestire la parte del tecnico pignolo di turno e rispedire a mittente una risposta totalmente insufficiente, perché io penso che una spiaggia pubblica di proprietà del Demanio Marittimo dovrebbe essere vigilata e controllata assiduamente per verificare lo stato superficiale della spiaggia, in quanto se io e mio padre riportiamo la presenza di un problema di alterazione meccanica superficiale della spiaggia di Vasto Marina, lo facciamo perché da due podisti di livello regionale che siamo rispettivamente da 25 anni io e mio padre da 44 anni, siamo abbastanza esperti sia nel settore sportivo che di corrette pratiche di gestione del territorio, a prescindere se esso sia montano o marittimo: è nostra regolare e sistematica usanza recarci in questa zona nel periodo invernale per questioni di allenamento personale e, già che ci siamo, da buoni cittadini modello dall’altissimo senso civico, cosa che i vastesi ancora non ho visto sono abituati a fare da quando abito qui dal 16 Marzo 2021 perché non gliel’ha mai insegnato nessuno loro, non sono mai stati educati in tal senso, è nostra buona abitudine controllare lo stato della spiaggia per evitare pericolose alterazioni meccaniche che possano indurre i fisici mio e di mio padre a lavorare con le articolazioni in condizioni dismetriche e tutto ciò è confermato da insistenti nevralgie di cui soffriamo io e lui, lui causa ernia del disco L4-L5 alla schiena, io causa impoverimento cartilagine al ginocchio destro che mi è diventato artrosico, il classico “ginocchio matto” per intenderci, per cui riporto in questa sede che la spiaggia di Vasto Marina è diventata sempre più dura da affrontare di corsa sia a causa di frequenti mareggiate che induriscono il primo tratto della battigia e sia a causa di periodici lavori di aratura e scassatura dei primi strati di sabbia ad opera di ruspe meccaniche che non dovrebbero assolutamente operare in una spiaggia pubblica gestita dal Demanio Marittimo locale e, lavorando con il fisico in dismetria, cioè non in asse a livello con la parte della battigia situata entro i primi 5 metri dalla superficie dell’acqua ed il resto della spiaggia retrostante, è chiaro che ci si tende spesso ad infiammare qualcosa e questi problemi a me e sicuramente ad altre persone che corrono o camminano in questa porzione di spiaggia, succede perchè chi è adibito ad effettuare i controlli sistematicamente non li effettua! Io sono un cittadino come tutti gli altri qui, pago le tasse e quindi voglio avere dei servizi adeguati, che implicano anche il controllo dello stato della sabbia delle spiagge, dal momento che esso è terreno dei miei allenamenti ma questo chi è adibito a farlo, il Sindaco al posto del Demanio Marittimo? Ma dai, non facciamo ridere tutti i polli del vicinato! Da alcuni mesi a questa parte le condizioni della spiaggia sono decisamente peggiorate e sicuramente da quando ad Agosto 2022, il Sindaco di Vasto Francesco Menna, ha permesso l’organizzazione del Jova Beach Party di Jovanotti e alla società privata Trident SpA, utilizzando una spiaggia pubblica di proprietà demaniale, in un bene da utilizzare per eventi musicali privati, i quali invece andrebbero organizzati all’interno di uno stadio, visto che le spiagge non sono enormi discoteche a cielo aperto in cui assembrarsi a proprio piacimento come le pecore, soprattutto in condizioni perpetrative in cui il COVID19 ancora gira tra noi, alterando meccanicamente la porzione superficiale del calpestio di 20 mila persone che si sono comportate esattamente come fanno i cinghiali, buttando in spiaggia anche rifiuti dappertutto poi goffamente ripuliti alla “Viva il Parroco” “alla carlona” “a cazzo de cane” come se direbbe a Roma mia. Oltre a tutto questo non dovrebbe essere consentito neanche produrre un chiasso infernale con le casse stereofoniche che possano spaventare gli uccelli acquatici, farli alzare in volo e farli ricadere morti stecchiti in mare e nè tantomeno bisognerebbe disturbare il fratino (Charadrius alexandrinus) in fase di riproduzione e che nidifica nell’ambiente dunale retrostante la spiaggia in cui a nessuna persona dovrebbe essere consentito entrare, dal momento che le dune stesse sono delimitate da apposite corde di protezione che però vengono costantemente e deliberatamente ignorate da residenti locali e da turisti avventizi in questa zona e si tende a camminare o a sostare per i pic-nic anche sulle dune, dove non lo si potrebbe fare per la presenza dei nidi di fratino, da allora ad oggi le condizioni della spiaggia sono decisamente peggiorate, la spiaggia non è più dritta a livello con il mare come dovrebbe essere in tutte le spiagge curate da un Demanio Marittimo che si rispetti e funziona, ma tende ad assumere una particolare forma trapezoidale in declivio in salita verso destra nei primi 5 metri di battigia tra l’acqua e la prima parte di spiaggia, procedendo in marcia dagli stabilimenti balneari 60 (Lido La Ciucculella) fino al 29 (Lido Fernando) in direzione Torrente Buonanotte-San Salvo Marina.

Tendo a specificare in tale sede che la mia segnalazione risale al 20 Febbraio scorso, periodo in cui è ancora consentito potersi allenare in spiaggia, non è stagione balneare estiva, per cui a questo simpatico soggetto che si diverte a fare retorica a vuoto, sarebbe da cantargli in faccia la canzone Il Mare d’Inverno di Loredana Bertè che cantavo stamattina a mio padre menre correvo con lui: “il mare d’inverno, è solo un film in bianco e nero visto alla TV, e verso l’interno, qualche nuvola dal cielo che si butta giù, sabbia bagnata, una lettera che il vento sta portando via, punti invisibili, rincorsi dai cani, stanche parabole di vecchi gabbiani, ed io che rimango qui sola a cercare un caffè. Il mare d’inverno, è un concetto che il pensiero non considera, è poco moderno, è qualcosa che nessuno mai desidera. Alberghi chiusi, manifesti già sbiaditi di pubblicità, macchine tracciano solchi su strade dove la pioggia d’estate non cade. Ed io che non riesco nemmeno, a parlare con me! Mare mare, qui non viene mai nessuno a trascinarmi via, mare mare, qui non viene mai nessuno a farci compagnia. Mare, mare, non ti posso guardare così perché questo vento agita anche me, questo vento agita anche me!” e assicuro al Comandante del vapore in questione che di vento qui a Vasto Marina in inverno ed in primavera non manca mai: o tira di Grecale da Nord Est, o di Bora da Nord Nord Est o di Maestrale da Nord Ovest, o di Zefiro da Nord Nord Ovest ed ad Avezzano tutto questo vento non c’era, per cui qui a Vasto faccio un bucio di culo come Porta Capuana ogni volta che vado ad allenarmi in spiaggia, perché sono esposto al vento, mi obliga a lavorare più corto con i passi in frequenza che a me riesce lo stesso, ma non è facile data la mia altezza ed è come se lavorassi costantemente in salita, sapesse il Comandante, ma sicuramente non gliene fregherà niente, neanche in questo caso.

Altro aspetto importante che contesto al Comandante Varone del Demanio Marittimo di Vasto, è la citazione dell’ordinanza balneare emessa dalla regione Abruzzo, tramite Determina Dirigenziale DPC 032/49, il 12 Maggio 2022 https://www.regione.abruzzo.it/system/files/urbanistica-territorio/demanio-marittimo/all_1_ordinanza_2022_marzo_defin.pdf, la quale, all’articolo 2 comma b precisa che nel periodo indicato, dal 25 Marzo al 30 Ottobre, che “è vietato praticare qualsiasi tipo di attività che possa costituire pericolo per l’incolumità delle persone o recare disturbo ai bagnanti”: per quanto mi riguarda la durata della stagione balneare è eccessivamente lunga, per cui evidentemente l’ordinanza balneare in questione, che suppongo sia partita dal Presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio di Fratelli d’Italia, tiene più conto a garantire gli interessi economici degli iscritti alla Confcommercio e gestori privati locali delle strutture balneari private che anche di tutti gli sportivi che praticano qualsiasi tipo di sport usando la spiaggia o per allenamenti o per attività ricreative, per cui vorrei chiederein questa sede al Comandante Varone perché ai privati possessori di stabilimenti balneari sulla spiaggia è consentito loro di fare tutto quello che vogliono, anche sottoporre la spiaggia a pratiche invasive di aratura e scassatura per privarla dei sassi dagli strati superficiali della spiaggia stessa, per cui auspico che presto venga applicata la Direttiva 2006/123/UE Bolkestein https://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:2006:376:0036:0068:it:PDF anche qui a Vasto Marina, in modo che gli stabilimenti balneari vengano rimessi a procedura di gara di appalto pubblica, sottraendola a privati che se la passano di generazione in generazione, perché questi soggetti devono imparare che non dovrebbero trattare una spiaggia pubblica come un bene privato!

Rimanendo in tema sportivo, visto che il Varone considera la corsa una “pratica vietata” perché secondo lui arreca disturbo, allora dovrebbe spiegarmi anche il perché ogni anno si permette in inverno ed in primavera, ai giocatori di calcio della squadra ASD Bagigalupo di Vasto Marina, che milita nel campionato di Terza Categoria, neanche in Serie D come la squadra di calcio del Vasto città, di potersi allenare sulla spiaggia a proprio piacimento la domenica quando sono in turno di riposo dal Campionato, ci si allenano sopra con i tacchetti degli scarpini li ho visti io, invece che con le scarpe da ginnastica come facciamo io e mio padre e tutti gli altri cristiani del Mondo, gli scarpini quelli si arrecano alterazioni meccaniche dello strato superficiale della spiaggia, creando buche ed avvallamenti di ogni tipo che causano poi disturbo a chi cammina, corre o pratica altri genere di sport sulla spiaggia tra Marzo e Maggio di ogni anno. I dirigenti dei giocatori della Bagigalupo dovrebbero far allenare i loro giocatori di calcio nel loro campo di calcio assegnato, loro si che costituiscono un pericolo attentante alla uniformità dello strato superficiale di sabbia della spiaggia, non chi come me, mio padre ed altri corridori che passano correndo con delle tradizionali scarpe da ginnastica.

Altra pratica illegale vigente qui a Vasto e che segnalo con molto piacere al comandante Varone, è la periodica presenza in spiaggia di segni di calpestio di zoccoli di cavalli per tutti e 4 i km che separano gli stabilimenti balneari di Vasto Marina e quelli di San Salvo Marina, causa o corse clandestine organizzate dai ROM che vivono qui nelle campagne di Vasto, oppure ritengo che possano essere segni inequivocabili di un pressante ed incessante turismo di massa di turisti che si divertono ad andare al galoppo a cavallo per lunghi tratti di spiaggia, causando anche in questo caso un’evidente alterazione meccanica degli strati superficiali della spiaggia, pertanto invito lui ed i componenti del suo ufficio demaniale locale, a procedere alle dovute verifiche del caso, specialmente nel periodo primaverile di Marzo-Aprile di ogni anno.

Altro sport che dovrebbe essere non dico vietato, ma almeno regolamentato qui a Vasto Marina e che sicuramente arreca disagio a residenti locali, turisti avventizi di passaggio e bagnanti fermi sulla spiaggia è il Kitesurfing con il paracadute attaccato ad una tavola da surf, sport che viene praticato da quattro persone di numero che fanno finta di essere nelle spiagge californiane degli USA invece che a Vasto Marina e rompono spessono e volentieri i coglioni a noi due che passiamo di corsa, perché ci obbligano ogni volta a tenere sempre la soglia dell’attenzione altissima per evitare di entrare in contatto con i fili che collegano la tavola da surf al paracadute che hanno attaccato. Credo ci sia un’associazione di praticanti di questo sport marittimo che ha sede proprio a Vasto Marina, ma a me personalmente non frega niente di quello che fanno, io vengo dalle montagne ma sapete di quello che cazzo me ne frega di quello che fanno al mare? Meno di zero, perché non è il mio habitat, il mio è stare come i lupi da soli in mezzo alle montagne dove praticavo il trailrunning o corsa in montagna, al mare ci sono dovuto venire non per scelta mia ma genitoriale, io neanche ci volevo venire qui a Vasto, facciamo a capirci, ho dovuto seguire i miei genitori, non avevo scelta, non sapevo dove cazzo andare a sbattere la testa in alternativa, dato non sono più nelle condizioni di lavorare da otto anni e vivere così per me non è affatto facile! Invece di fare i fenomeni, perché non ci provate voi a vivere nella condizioni di disagio psicologico che vivo io tutti i giorni, per un’indipendenza personale che ho perso per strada io a fine 2015 ad oggi, per quasi otto anni, perché non ci provate, magari poi capireste veramente come ci si sente, tutti i giorni che ha fatto Cristo, provateci e poi mi saprete ridire, scommetto che non sareste durati neanche un mese nelle mie assurde condizioni! Lo sapevate che Brunello Cucinelli, uno dei leaders di eccellenza del settore tessile in Italia, con sede centrale a Passignano sul Trasimeno (PG) in Umbria e che sta aprendo un nuovo atelier anche qui in Abruzzo, ha provato a vivere con 1200€ e non ci è riuscito? Sapete cosa ha fatto? Si è reso conto di come si vive male con uno stipendio da fame del genere, ha usato il cervello ed ha detto: “Da oggi alzo gli stipendi ai miei sarti del 20%!” Così ragiona un vero imprenditore, no i ladri sfruttatori neoliberisti di oggi, che sfruttano i loro lavoratori dipendenti come i pezzi di merda solo per testare loro le capacità di stress, come fanno da anni nel sistema di welfare capitalistico americano, li spremono come limoni e poi li buttano via per darli da mangiare al gatto, andassero tutti a fare in culo, ecco! https://www.ilsole24ore.com/art/brunello-cucinelli-alzera-stipendi-operai-e-sarte-un-altro-20percento-AEolprrC? Beh, allora provate a vivere come me, a stare sotto mamma e papà a 38 anni suonati che non prendo più uno stipendio fisso da quasi otto anni e sono costretto a vivere con 100-200€ che mi vengono date ogni due mesi, provateci voi e poi mi saprete ridire!

A me che i praticanti del Windsurf con il paracadute attaccato sopra se lo praticano quando non passiamo io e mio padre va bene fino ad un certo punto, l’importante è che con i loro fili sospesi, che collegano la tavola da surf e il paracadute che hanno attaccato, non finiscono per far inciampare me e papà che siamo sempre costretti a stare allerta ogni volta che passiamo, sapesse il Comandante del vapore qui, sto Varone che neanche conosco e neanche me ne frega un cazzo di conoscere, ci mancherebbe, per cui io prendo comunque atto della posizione espressa in merito dal Comandante Varone, ma per me non è condivisibile, in quanto l’attività sportiva della corsa, praticata non soltanto da me e da mio padre in spiaggia, viene praticata nel periodo indicato per tutto il mese di Aprile, quindi di poco dentro il periodo “balneare” che tale non dovrebbe essere considerato in questo periodo, a causa della forte instabilità meteorologica a cui sono soggetti anche i luoghi di mare, non soltanto in montagna, alla luce dei cambiamenti climatici attuali indotti artificialmente da un regime autoritario di controllo, che abbiamo ben imparato a riconoscere sotto i nostri occhi per tutto il periodo pandemico, per cui ritengo personalmente che non è assolutamente invasiva nè per la spiaggia e né tantomeno arreca disturbo ai bagnanti, perché noi non pratichiamo la corsa durante il periodo di massima pressione turistica di massa, anzi, proprio per evitare potenziali contatti con altre persone potenzialmente positive al COVID19, da due da tre anni evitiamo le persone e facciamo di tutto per tenerle a fare in culo lontano da noi a 20-50 metri di distanza, non ai due ridicoli metri, come stabilito dai DPCM del “Governo ridicolo pagliaccio” di Giuseppe Conte del 2021, durante il periodo in cui aveva partorito le autocertificazioni per spostarsi da un Comune all’altro per “comprovate esigenze lavorative” o ve lo siete tutti già dimenticato, se siete affetti da scotoma cronico? Per chi se lo fosse già volutamente dimenticato, ricordo che il soggetto in questione, capo attuale del Movimento Cinque Stronzi, sfornò un DPCM a settimana, manco fossimo all’interno della panetteria storica Stanisci qui a Vasto, per cui stesse tranquillo il Varone che è premura mia e di mio padre tenere il più lontano possibile la gente da noi, ovviamente per non contrarre potenziali e pericolose reinfezioni da COVID19, dal momento che io e mio padre abbiamo già dato in tal senso e non vogliamo avere niente più a che fare né con il coronavirus e né tantomeno con le persone che si comportano da imbecilli e che lo diffondono in giro specialmente da asintomatiche, pertanto, alla luce delle mie logiche considerazioni e della dimensione altissima e carismatica, dell’influenza che esercita ancora il mio personaggio a livello sportivo nella Regione Abruzzo e nonostante mi sia ritirato volutamente ed ufficialmente dalla vita pubblica abruzzese da tre anni causa pandemia di COVID19, invito caldamente il Comandante in questione a rivedere le regole che gli dice di far osservare la Regione stessa governata a destra, perché per me se le può anche ingerire per via bocca o se le può ficcare su per il culo come un palo e mi prendo piena responsabilità di quello che scrivo, perché non ho alcuna intenzione di rispettare leggi scritte da criminali massonici a capo della Regione Abruzzo, per cui non ha ragione il Comandante e non ce la voglio avere neanch’io, perché la ragione è degli stronzi in questo Mondo deviato, per cui voglio avere torto, non c’è problema! “La corsa è un’attività vietata dall’ordinanza balneare DPC 032/49 della Regione Abruzzo…” una regione di superficiali, pressappochisti, disonorati che ancora fanno girare il COVID19 come un picchio e mi esortano a fare una vita di merda chiuso in casa da tre anni con i miei genitori, come fa un’arvicola di campagna, per i fottuti cazzi loro!!! Ma questi che cazzo ne sanno di quello che passo io, che gliene frega? Meno di zero! Ed allora pure a me non fotte niente di loro, siamo pari, come la mettiamo? Oltre che sto passando un periodo d’inferno qui a Vasto, mi si tende pure a rompere le palle con un’ordinanza balneare regionale in cui mi si vieta di praticare la corsa a piedi, il mio primo sport per cui sono appassionato e lavoro da 25 anni, non nel periodo di massima addirittura nel periodo Marzo-Aprile, che non è ancora stagione balneare a livello meteo e gli stabilimenti balneari sono ancora chiusi? Ma questo Varone chi cazzo è, Paperoga? Ma che cazzo stai a dì? “Ma che te sei fumato, il cemento armato?” direbbe il buon rocker di Procida naturalizzato milanese Pino Scotto.

11:39 “Ma che cazzo ti sei fumato, il cemento armato?” Pino Scotto 😀

Bevi de meno durante il giorno e vatte a fà na passeggiata, va! Ma che veramente mi volete vedere incazzato come non lo sono mai stato prima d’ora pure qui a Vasto, eh? E’ evidente che l’ordinanza balneare in questione, emanata dalla regione Abruzzo in data 12 Maggio 2022, mira più a tutelare interessi di una piccola categoria elitaria di persone che governa questa città al posto del Sindaco Menna, sempre in giro fisicamente, ma completamente assente a livello di pianificazione ed organizzazione ed uno che viene da fuori ed è residente qui da due anni le nota queste cose! Per me è un uomo che non serve a niente, se non a parcheggiare gente della sua compagine politica e massonica dentro le principali Organizzazioni che ci sono in città, GAL Costa dei Trabocchi compreso! Io in pratica sto vivendo la stessa situazione che i miei poveri occhi martoriati dovettero vedere per 21 anni ad Avezzano, città della Marsica da cui provengo e dove non tornerò mai più a vivere questo è sicuro, ma penso che se continua di questo passo anche qui a Vasto, come sono approdato per sbaglio qui due anni fà, chiederò asilo politico in un altro paese UE o extra-UE e toglierò affanculo il disturbo, non ci sono problemi! Ma che l’ho ammazzato io Gesù Cristo? Ma andate a fare in culo, zitti e ve lo tenete! Queste cose succedono perché evidentemente questa massa di cervelli inferiori locali, che io equiparo ai criminali nazisti, non hanno ancora ben capito chi è venuto qui e con chi hanno realmente a che fare: è lo storico, glorioso passato sportivo che ho vissuto ad Avezzano dal 1998 al 2009 che parla per me, si trascurano i numerosi contatti politici che ho maturato anch’io qui a Vasto, in un periodo in cui mantenere i rapporti umani doveva essere impossibile per tutti non solo per me, ma soprattutto quelli che ho ereditato dalla città in cui vivevo, che era l’emblema della Camorra e non certo per mia responsabilità, anzi tutt’altro, perché con le mie battaglie comunitarie nei settori tutela ambientale, sport e mobilità sostenibile, portate avanti con professionalità, profonda dedizione e coraggio nel capoluogo marsicano tra il 2005 ed il 2017, ho sempre fatto del bene sia alla qualità dell’aria che alla salute delle persone e per questo già lì causa Camorra locale, ero stato particolarmente abituato ad essere trattato come Belfagor, il fantasma del Louvre e qui a Vasto non voglio fare la stessa fine nel dimenticatoio causa Sacra Corona Unita foggiana pugliese, per cui mi chiudo il naso per non vomitare e vado avanti, va bene lo stesso, non me ne frega un cazzo, detta proprio come me la sento stasera che ho le palle ancor più girate dei giorni scorsi e dei mesi precedenti per una mia situazione familiare bruttisima ed insoluta che tiene banco da tre anni e che auspichiamo tutti qui a casa che venga risolta a fine Giugno prossimo. Io adesso ho altre questioni personali e familiari ben più importanti da portare avanti, io ho un’intera famiglia da salvare da quando vivo qui a Vasto da due anni, le cose mi sono soltanto che peggiorate e basta, quindi sto giusto a pensare alle fregnacce politiche che mi scrive il Comandante Varone? Ma neanche a perderci tempo, io a differenza sua che lo perde a fare tutt’altro invece di controllare peridicamente lo stato della spiaggia qui a Vasto Marina, il tempo non lo perdo, lo impiego e a frutto, anche se sono disoccupato da quasi otto anni, il da fare io a differenza sua me lo trovo, non ci sono problemi. Consiglio vivamente al comandante Varone di considerare seriamente l’idea di mettersi a correre pure lui, che magari praticando questo sport potrà fargli solo che del bene alla sua salute, non graverà sul Sistema Sanitario Nazionale a livello di costi, un SSN già fortemente al collasso, perché se ci mettono le mani addosso i dottori locali qui si fa a tempo a crepare prima e magari potrà lui stesso riscontrarne i benefici su di sé e magari rivalutare correttamente questo sport che in pochissimi lo praticano qui pur stando al mare e questo significa una sola cosa: che qui i valorosi siamo soltanto io e mio padre. Si mettesse a correre pure il Comandante, capirà lui stesso che la corsa è uno sport molto meno invasivo agli ambienti di quanto egli possa credere.

Ecco qui di seguito la mail PEC Poste Cert ricevuta da Stefano Varone, Comandante dell’Ufficio Circondariale del Demanio Marittimo di Vasto, al quale è seguita mia replica poc’anzi e se la tiene, perché anche in Abruzzo non è ancora stato imposto il pensiero unico a livello dittatoriale che omologa la popolazione a prodotti fabbricati in serie nelle fabbriche, vige ancora la democrazia e la libertà di espressione a difesa delle proprie posizioni, altrimenti non vi sarebbe più né il libero arbitrio, né il diritto al contraddittorio, che ritengo dovrebbe essere alla base di ogni democrazia che si rispetti in uno Stato ed in una Regione di Diritto governata da leggi civili, altrimenti qui saremmo non in una società civile ma in mezzo ad un branco di animali, poi che la gente pure qui si comporta da tali, grazie ad un Sindaco finto incapace che non vuole saperne di adempiere correttamente al ruolo istituzionale che gli è stato affidato, è un problema soltanto loro, non deve mai diventare mio.

Buonanotte a tutti e sempre Libertè, Egalitè, Fraternitè! Io personalmente in questa fase storica, apprezzo molto più il coraggio dei francesi che scendono in piazza per difendere il loro diritto di andare in pensione a 62 anni invece di 64 da Settembre prossimo, invece di continuare a vedere abruzzesi ed italiani che scendono in piazza solo per alimentare movide notturne, piazze di spaccio di droga o a fare le corse clandestine con le macchine modificate lungo i 3 km di Circonvallazione Histoniense tra le 2 e le 5 del mattino, specie in estate, io le noto certe cose, forse Francesco Menna un pò meno.

Grazie a tutti dell’attenzione e buona vita che vi resta da vivere.

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, ideologo e consulente tecnico movimento ambientalista Ultima Generazione A22 Network e membro attivo della Fondazione Michele Scarponi Onlus