Corvo Imperiale

LUPI E GRIFONI AVVELENATI NEL PARCO NAZIONALE D’ABRUZZO, TROVATI MORTI ANCHE I PICCOLI DEI RAPACI

I grifoni, che si sono cibati delle carcasse contaminate, hanno avvelenato, a loro volta, anche i propri piccoli, custoditi, in luoghi inaccessibili all’uomo

https://www.ilmessaggero.it/abruzzo/abruzzo_lupi_grifoni_avvelenati_morti_piccoli_rapaci-7460245.html

di Sonia Paglia

Mercoledì 14 Giugno 2023, 08:16 – Ultimo aggiornamento: 08:20

Sale il bilancio degli animali protetti, tra lupi, grifoni e corvi imperiali, che hanno perso la vita in Abruzzo,  a causa del veleno disseminato nei boschi, in località Olmo di Bobbi, nel Comune di Cocullo, in provincia di L’Aquila. I grifoni, che si sono cibati delle carcasse contaminate, hanno avvelenato, a loro volta, anche i propri piccoli, custoditi, in luoghi inaccessibili all’uomo. Sono stati i carabinieri forestali del Nucleo Biodiversità di Castel di Sangro, attraverso le osservazioni con attrezzature specifiche, a individuare, all’interno di un sito di nidificazione, due pulcini, purtroppo, deceduti.

A lavoro, una task force,  guidata dal tenente colonnello, Donatello Cirillo, e composta dal Nucleo investigativo (Nipaaf), dalla Sezione Operativa Antibracconaggio e Reati in danno agli animali (Soarda), unità cinofile di Assergi e Villetta Barrea, carabinieri forestali del Parco Nazionale d’Abruzzo e stazione di Scanno.

Le attività investigative, risultano alquanto complesse, ma dalle analisi dei reperti, (la prova materiale) e dai risultati restituiti dall’Istituto Zooprofilattico di Teramo, sarebbero emersi elementi importanti, utili alle indagini.

Cosa è successo

Nei giorni scorsi, si è svolto un briefing, tra tutte le forze in campo, per fare il punto della situazione e concordare altri interventi mirati.  Gli inquirenti, stanno seguendo più percorsi, approfondendo, ulteriormente, le indagini. Il movente sarebbe chiaro: gli animali protetti sono stati uccisi con il veleno, perché considerati competitori nell’attività venatoria, o nocivi per il bestiame e le coltivazioni. Le operazioni di bonifica dell’area interessata al fenomeno, sono state completate. Continuano, invece, le attività di sorveglianza discreta e preventiva. Così come le ispezioni in diverse aziende, alla ricerca della compatibilità della sostanza di nome Phorate, miscelata nella carne esca: stiamo parlando di un insetticida, impiegato, generalmente, in agricoltura intensiva, identificato in laboratorio.  

Fonte: Il Messaggero Abruzzo

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, ideologo e consulente tecnico movimento ambientalista Ultima Generazione A22 Network e membro attivo della Fondazione Michele Scarponi Onlus

PARCO NAZIONALE D’ABRUZZO, AVVELENATI 9 LUPI E 3 GRIFONI

L’ente conferma: “Sterminato un branco, morti anche 2 corvi”

Lupi in una foto di archivio
https://www.ansa.it/amp/abruzzo/notizie/2023/05/18/parco-nazionale-abruzzo-avvelenati-9-lupi-e-3-grifoni-_9129e4fe-bf1f-4d3b-ad63-6f553b2ad38c.html

Redazione Ansa PESCARA – Maggio 18, 2023 – News

Nove lupi, tre grifoni e due corvi imperiali trovati morti, quasi sicuramente a causa di bocconi avvelenati. È questo il bilancio dell’attività d’indagine dei Carabinieri Forestali e della Procura della Repubblica che ha aperto un’inchiesta sulle carcasse rinvenute nell’area di Cocullo (L’Aquila). Nel giro di una settimana, come conferma il Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise (PNALM), è stato praticamente sterminato il branco di lupi che stanziava nella zona di Olmo di Bobbi. Una località nota per essere praticamente lo spartiacque tra la Valle del Giovenco, la Valle Subeacquana e la Valle Peligna (e dove vi è una nutrita presenza di bestiame, un passo di montagna con galleria buia non illuminata artificialmente, situato tra Cocullo e Carrito che conosco molto bene, perché ci sono passato io in bicicletta da corsa nel 2012).

Valico dell’Olmo dei Bobbi, passo di montagna situato tra Cocullo e Carrito nel Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise (PNALM)
https://www.google.it/maps/place/Punto+Panoramico+Olmo+di+Bobbi/@42.0476559,13.7444926,8887m/data=!3m1!1e3!4m6!3m5!1s0x13303d44436188c7:0xdce8392c9109acff!8m2!3d42.0476559!4d13.7444926!16s%2Fg%2F11cs12v4qn

Il caso dei lupi avvelenati era stato sollevato ieri dalla deputata Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega italiana per la difesa degli animali e dell’ambiente, che aveva annunciato che l’associazione presenterà denuncia contro gli ignoti (ignoti? Allevatori!) responsabili dell’avvelenamento. Le cause della strage devono essere ancora certificate dall’Istituto Zooprofilattico di Abruzzo e Molise, dove sono state portate le carcasse degli animali morti, ma il rinvenimento nei giorni scorsi di alcuni bocconi intrisi di sostanze chimiche lascia pochi dubbi e apre scenari drammatici.

“Occorre adottare norme che vietino ogni e qualunque attività nelle aree interessate dalla presenza di esche e bocconi avvelenati, replicando cioè la norma già vigente per le aree percorse dal fuoco”, incalzano dal Parco chiedendo a Regione e comuni interessati di adottare i provvedimenti del caso. Sul rinvenuto di ben 14 carcasse di animali, nel giro di poco più di una settimana, gli accertamenti sono in corso.

Fonte: ANSA

Lupi avvelenati in Abruzzo, è caccia alle esche

Controlli dei Carabinieri. I grifoni sono morti perché si sono cibati delle carcasse. Si attendono le analisi

https://www.ansa.it/amp/abruzzo/notizie/2023/05/19/lupi-avvelenati-in-abruzzo-caccia-alle-esche-controlli-cc_a0061d94-8d02-4606-965d-9b0b57439eb2.html

Redazione Ansa COCULLO – Maggio 19, 2023 – News

Continuano in Abruzzo le operazioni di perlustrazione e controllo dell’area “Olmo di Bobbi – Monte La Selva”, nel territorio di Cocullo (L’Aquila), dove sono state trovate, nelle ultime due settimane, carcasse di lupi e grifoni, presumibilmente avvelenati; i primi hanno probabilmente ingerito cibo tossico, i secondi hanno ne poi mangiato le carcasse.

In azione i carabinieri forestali di Scanno, della stazione Parco di Villetta Barrea, della stazione Parco di Pescasseroli con l’ausilio dell’Unità cinofila antiveleno del Reparto carabinieri Parco di Pescasseroli e dell’Unità cinofila antiveleno del Reparto carabinieri Parco di Assergi, con i cani Kenia, India e Noche, di razza Pastore Belga Malinois.
    I militari della Regione carabinieri Forestale “Abruzzo e Molise”, con il prezioso aiuto dei cani addestrati al ritrovamento di esche e bocconi contenenti sostanze tossiche, rastrellano un ampio territorio, contiguo alla zona di protezione esterna del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, con aree destinate al pascolo di bovini e dove è consentita la caccia. Le operazioni di bonifica, per ripulire il territorio dalle sostanze avvelenate, sono iniziate nel pomeriggio dei primi ritrovamenti delle carcasse di lupi e grifoni. Ai controlli partecipano anche volontari dell’associazione “Rewilding Apennines”, cani antiveleno del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e guardie dello stesso parco.
    Intanto, nell’ambito dell’inchiesta aperta dalla procura dell’Aquila, le 9 carcasse di lupo, le 4 di grifone e le 2 di corvo imperiale sono state inviate all’Istituto zooprofilattico sperimentale di Teramo, sede di Avezzano (L’Aquila). Qualora sia confermata la presenza di sostanze nocive o venefiche nelle carcasse si configurerebbero i reati di uccisione o maltrattamento di animali, puniti con la reclusione. Sono state anche individuate possibili esche, inviate al laboratorio per le analisi, potenzialmente nocive per altri selvatici. I controlli mirati alla ricerca dei presunti autori saranno intensificati prevedendo il supporto di altri reparti dell’Arma dei carabinieri del Comando tutela forestale e parchi e interesseranno anche altre aree della provincia aquilana.

Fonte: ANSA

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, ideologo e consulente tecnico movimento ambientalista Ultima Generazione A22 Network e membro attivo della Fondazione Michele Scarponi Onlus