Provincia di Chieti

VIA VERDE: VANDALI DI NUOVO IN AZIONE

23 Giugno 2023 ore 21:28 Scritto da Leda D’Alonzo

https://www.tgmax.it/via-verde-vandali-di-nuovo-in-azione/

E’ accaduto a Fossacesia (Chieti), dietro la Baya Verde

La pista ciclopedonale più desiderata, e attesa, d’Abruzzo ogni giorno è preda di malintenzionati. 

E il Tgmax racconta e segnala: dopo i parcheggi selvaggi e i panni stesi ad asciugare, sono stati divelti anche i dissuasori installati per impedire l’accesso alle auto.

E invece…

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, ideologo e consulente tecnico movimento ambientalista Ultima Generazione A22 Network e membro attivo della Fondazione Michele Scarponi Onlus

ALESSIO BRANCACCIO MANDA UNA MAIL PEC A CAPITANERIA DI PORTO, GUARDIA COSTIERA VASTO IN COPIA ALLA REDAZIONE GIORNALISTICA DI VASTOWEB IN MERITO ALLO STATO PESSIMO DELLA SPIAGGIA DI VASTO MARINA

Vasto (CH), lì 20 Febbraio 2023 ore 22.06

Buonasera a tutti e a tutte,

in questo articolo riporto per intero la mia mail PEC mandata con Poste Cert alla Capitaneria di Porto, alla Guardia Costiera di Vasto, al nuovo Prefetto di Chieti Mario Della Cioppa ed in copia conoscenza alla redazione giornalistica di Vastoweb https://www.vastoweb.com in merito allo stato fisico pessimo in cui versa la spiaggia di Vasto Marina per 4 km, tra lo stabilimento balneare numero 60 ed il numero 1 prima del Torrente Buonanotte che delimita il confine con la spiaggia di San Salvo Marina. Nella mail in questione ho specificato chiaramente che essa non è in piano, ma assume una forma particolare trapezoidale dalla linea di battigia accanto al mare fino alla parte smossa più a monte della stessa fino all’ambiente retrodunale e, dal momento che le spiagge sono gli ecosistemi marini più delicati in assoluto e meritano particolare attenzione nella loro tutela ambientale proprio per la loro fragilità, così come vanno tutelare, conservate le specie vegetali psammofile (amanti del sale) e le specie animali che vivono nell’ambiente dunale.

Essendomi già rotto i coglioni per come si comportò con famiglie oneste e professionali come la mia il massone rotschildiano Giovanni Di Pangrazio, attuale Sindaco di Avezzano da due mandati, al punto da essere dovuto scappare da tutta quella criminalità che c’era lì nella Marsica, qui a Vasto mi sono rotto il cazzo di avere anche a che fare con un’amministratore come Francesco Menna che è stato chiaramente eletto da un piccolo gruppo di despoti del “Massonian Rotary Club” che tendono ad organizzare eventi pubblici per sostenere le loro cause machiavelliche che fanno vedere di essere in supporto alla comunità locale, quando poi in realtà fanno soltanto i loro interessi, esattamente come la politica di merda italiana di quest’Era, una situazione indegna come già è stata riportata pure dall’arcivescovo della Diocesi Vasto-San Salvo Mons.Bruno Forte, https://www.chietitoday.it/attualita/massoneria-chieti-condanna-arcivescovo-bruno-forte.html e dal mio amico ex-Presidente del team Vastese In Bike ed attuale Presidente dell’Accademia della Ventricina di Scerni, che si trova a 17 km da Vasto, il caro Luigi Di Lello, il quale già mi aveva messo in guardia al telefono prima di approdare qui il 16 Marzo 2021 sul fatto che qui a Vasto vi è “un piccolo gruppo di persone dalle menti deviate e sopraffine imballate di soldi, patriarcali e dispotiche che si mettono di traverso ogni volta viene proposta una misura che possa migliorare la qualità dell’aria e della vita delle persone che vivono in città“, per me una massa di gentaglia bastarda e senza onore che non perde occasione di truccare le elezioni comunali qui a Vasto ad ogni tornata elettorale, come nell’Ottobre dell’anno scorso per rieleggere Menna come Sindaco e per farlo eleggere pure Presidente della Provincia di Chieti a Dicembre 2022: evidentemente un sindaco stolto con la faccia da bambacione a questa gente fa comodo per fare il cazzo del bello e cattivo tempo, cosa che in un Paese normale non dovrebbe essere assolutamente consentita per effetto del principio dell’incompatibilità di carica, ovvero una stessa persona non dovrebbe mai rivestire due o più cariche istituzionali, quando ne basterebbe già una, qui non devono fare tutti come Silvio Berlusconi o questo non è più un Paese, ma diventa un branco di animali anarchici che se ne fottono di vivere in un minimo di regole che dovrebbero regolare una società civile!!!

https://aforismi.meglio.it/aforisma.htm?id=9647

Questo è il mio modo socialista di intendere la politica, esattamente come lo intendeva Margherita Hack e che differisce di gran lunga dal loro!

Di seguito ecco a voi la mail PEC che ho inviato in data di oggi 20 Febbraio 2023 alle ore 17.33 alle istituzioni suddette per cercare di sbloccare una situazione che è ai limiti della tollerabilità umana, perché io sono una persona dall’altissimo senso civico e dato che qui siamo al mare, dove mi aspettavo che la gente locale fosse un minimo più rispettosa verso la tutela ambientale del paesaggio e delle specie vegetali ed animali che lo vivono, in contrapposizione alla popolazione delle montagne della Marsica dalla quale sono scappato apposta perché non sopportavo più nessuno per come cazzo si sono comportati indegnamente con me e la mia famiglia, qui a Vasto umanamente e moralmente non sono disposto ad accettare una degenerazione paesaggistica indegna a causa di gente massonica locale che se ne fotte al cazzo di difendere il paesaggio e di completare la pista ciclopedonale della Via Verde Costa dei Trabocchi entro i tempi prestabiliti e che certi pseudo assessori in Regione Abruzzo hanno spacciato per terminata e continua, quando i 42 km dell’infrastruttura sono ancora tutti frammentati, in certi punti come a Lago Dragoni di Torino di Sangro è ancora addirittura sterrata, neanche asfaltata! Per quanto mi riguarda Vasto sta subendo un pericoloso processo di degenerazione culturale, sociale e paesaggistica che per quanto è bella la città romanica di Histonium non merita!

La mail da me inviata alla Capitaneria di Porto, alla Guardia Costiera, al nuovo Prefetto della Provincia di Chieti ed in copia alla redazione giornalistica Vastoweb, dove riporto l’assurdo stato pessimo in cui versa la spiaggia di Vasto Marina, che ho ricordato in questa sede essere un Sito di Importanza Comunitaria (SIC) codice IT 7140109 https://www.vasteggiando.it/le-aree-sic-del-vastese/ dove nidifica il fratino, un piccolo uccello trampoliere protetto dalla Lega Italiana Protezione Uccelli (LIPU), Ente Nazionale Protezione Animali (ENPA) e Stazione Ornitologica Abruzzese (SOA) di Pescara, mentre il paesaggio marino è tutelato dalle associazioni Marevivo ed Italia Nostra.

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila

CIRCOLI MASSONICI A CHIETI, L’ARCIVESCOVO BRUNO FORTE: “INIZIATIVE PUBBLICHE DA PARTE DI CIRCOLI, LA CHIESA CONDANNA”

L’arcivescovo della diocesi Chieti-Vasto ricorda la posizione della Chiesa nei riguardi della Massoneria

L’arcivescovo della Diocesi di Vasto-San Salvo, Mons. Bruno Forte, originario di Cese dei Marsi, a pochi km da Avezzano (AQ)
https://www.chietitoday.it/attualita/massoneria-chieti-condanna-arcivescovo-bruno-forte.html

L’arcivescovo di Chieti-Vasto, Bruno Forte interviene sulle ultime vicende che hanno coinvolto dei circoli massonici. In particolare a Chieti nelle ultime settimane si è registrato lo scontro tra la Sovrana loggia Araba e militanti di Forza Nuova per via di un convegno organizzato all’hotel Iacone dal titolo “Francesco d’Assisi: misticismo o esoterismo?” contestato dal movimento di estrema destra.

“Poiché sono state prese iniziative pubbliche da parte di circoli massonici nel territorio dell’arcidiocesi –  l’arcivescovo Bruno Forte ritiene – opportuno ricordare la posizione della Chiesa nei riguardi della massoneria”.

L’arcivescovo richiama il canone 1374 del Codice di Diritto Canonico e l’interpretazione dello stesso data dalla Congregazione per la Dottrina della Fede in data 26 novembre 1983. 

Il canone 1374 del Codice di Diritto Canonico, promulgato il 25 gennaio 1983, afferma: «Chi dà il nome a una associazione che complotta contro la Chiesa sia punito con una giusta pena; chi poi tale associazione promuove o dirige sia punito con l’interdetto».
Il prefetto della Congregazione per la dottrina della Fede, cardinale Joseph Ratzinger, con la controfirma del Papa, ha dato l’interpretazione autorizzata di questo Canone il giorno stesso dell’entrata in vigore del nuovo codice. Con la seguente Dichiarazione si precisò che: primo, la condanna della massoneria resta immutata; secondo, i cattolici che appartengono a una loggia sono in stato di peccato grave e non possono fare la comunione; terzo, non sono ammesse deroghe.

Bruno Forte dice che “è stato chiesto se sia mutato il giudizio del Chiesa nei confronti della massoneria per il fatto che nel nuovo Codice di Diritto Canonico essa non viene espressamente menzionata come nel Codice anteriore. Questa Congregazione è in grado di rispondere che tale circostanza è dovuta a un criterio redazionale seguito anche per altre associazioni ugualmente non menzionate in quanto comprese in categorie più ampie. Rimane pertanto immutato il giudizio negativo della Chiesa nei riguardi delle associazioni massoniche, poiché i loro principi sono stati sempre considerati inconciliabili con la dottrina della Chiesa e perciò l’iscrizione a esse rimane proibita”.

Infine sottolinea come “i fedeli che appartengono alle associazioni massoniche sono in stato di peccato grave e non possono accedere alla santa comunione. Non compete alle autorità ecclesiastiche locali di pronunciarsi sulla natura delle associazioni massoniche con un giudizio che implichi deroga a quanto sopra”.

Fonte: Chietitoday

Massoneria a Chieti, monsignor Forte condanna l’iniziativa pubblica

9 febbraio 2023 in Cronaca Vasto

La Chiesa cattolica condanna la massoneria. Per i cattolici l’iscrizione alle logge è vietata. Lo ribadisce l’arcivescovo di Chieti-Vasto, Bruno Forte, dopo il convegno dal titolo “Francesco d’Assisi: misticismo o esoterismo?”, organizzato a dicembre dalla Sovrana loggia Araba Fenice di Chieti, la cui sede è stata danneggiata il 25 gennaio con un colpo di arma da fuoco sulla vetrata.

«Poiché sono state prese iniziative pubbliche da parte di circoli massonici nel territorio dell’arcidiocesi», monsignor Forte ritiene «opportuno ricordare la posizione della Chiesa nei riguardi della massoneria». Il presule cita il canone 1374 del codice di diritto canonico così com’è stato interpretato il 26 novembre 1983 dalla Congregazione per la dottrina della fede, presieduta dall’allora cardinale Joseph Ratzinger

Mons. Bruno Forte, Arcivescovo Diocesi di Vasto-San Salvo, originario di Cese dei Marsi, frazione di Avezzano (AQ) https://chiaroquotidiano.it/2023/02/09/massoneria-a-chieti-monsignor-forte-condanna-liniziativa-pubblica/

Monsignor Forte afferma che «è stato chiesto se sia mutato il giudizio del Chiesa nei confronti della massoneria per il fatto che nel nuovo codice di diritto canonico essa non viene espressamente menzionata come nel codice anteriore. Questa Congregazione è in grado di rispondere che tale circostanza è dovuta a un criterio redazionale seguito anche per altre associazioni ugualmente non menzionate in quanto comprese in categorie più ampie. Rimane pertanto immutato il giudizio negativo della Chiesa nei riguardi delle associazioni massoniche, poiché i loro principi sono stati sempre considerati inconciliabili con la dottrina della Chiesa e perciò l’iscrizione a esse rimane proibita». Lancia un monito ricordando che «i fedeli che appartengono alle associazioni massoniche sono in stato di peccato grave e non possono accedere alla santa comunione. Non compete alle autorità ecclesiastiche locali di pronunciarsi sulla natura delle associazioni massoniche con un giudizio che implichi deroga a quanto sopra».

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, simpatizzante Associazione di Promozione Sociale e Spirituale Panta Rei L’Aquila e Senechar della chiesa templare-spirituale che segue la dottrina di San Giovanni il Battista

VIA VERDE: LA PROVINCIA DI CHIETI ACQUISTA LE VECCHIE STAZIONI, INTESA CON LA REGIONE ABRUZZO

https://www.tgmax.it/via-verde-la-provincia-acquista-le-vecchie-stazioni-intesa-con-la-regione-abruzzo/

La Provincia di Chieti acquisterà le vecchie stazioni ferroviarie della Via Verde, a San Vito Chietino, Fossacesia, Torino di Sangro e Vasto marina, dismesse da oltre 15 anni.

L’acquisizione avverrà entro la fine dell’anno, al costo di circa 2 milioni di euro.

Il presidente Francesco Menna ha incontrato il referente della Regione Abruzzo, l’architetto Enzo Pellegrini, della segreteria dell’assessore Nicola Campitelli, per intavolare congiuntamente tra gli enti un tavolo di coordinamento.

L’obiettivo, ricorda il presidente Menna, è inserire l’acquisto delle vecchie stazioni all’interno del Piano di sviluppo turistico territoriale, con lo scopo ultimo di normarle con le nuove direttive regionali, “affinché – spiega Menna – si rispettino con coerenza e rigore i principi di accoglienza turistica e di tutela ambientale della Via verde Costa dei trabocchi”.

La Provincia comprerà anche i compendi ferroviari, come la pinetina di Vallevò. 

Fonte: Telemax Lanciano

STAZIONE FERROVIARIA DISMESSA DI PIAZZA FIUME IN VASTO MARINA DA RECUPERARE COME BICIGRILL, CICLOFFICINA CON ANTISTANTE STAZIONE DI BIKE SHARING
STAZIONE FERROVIARIA DISMESSA DI PIAZZA FIUME IN VASTO MARINA DA RECUPERARE COME BICIGRILL, CICLOFFICINA CON ANTISTANTE STAZIONE DI BIKE SHARING
STAZIONE FERROVIARIA DISMESSA DI PIAZZA FIUME IN VASTO MARINA DA RECUPERARE COME BICIGRILL, CICLOFFICINA CON ANTISTANTE STAZIONE DI BIKE SHARING
PANORAMICA DI TUTTE LE CICLOFFICINE PRESENTI E DA RECUPERARE LUNGO IL TRACCIATO CICLABILE DELLA VIA VERDE COSTA DEI TRABOCCHI
DISTANZA STAZIONI FERROVIARIE DISMESSE SAN VITO CHIETINO-FOSSACESIA MARINA 8,2 KM
DISTANZA STAZIONI FERROVIARIE DISMESSE FOSSACESIA MARINA-TORINO DI SANGRO MARINA 4,7 KM

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università di L’Aquila e tecnico sportivo CSEN Abruzzo

RESTANO ALTI I CONTAGI NELLA PROVINCIA DI CHIETI IN ABRUZZO: DA ASL 2 ABRUZZO E SINDACI INVITO ALLA CAUTELA, CHIETI, FRANCAVILLA E LANCIANO I COMUNI PIU’ COLPITI

L’appello a non fidarsi dei test casalinghi, che possono dare risultati falsi negativi e favorire così la circolazione del virus

https://www.chietitoday.it/attualita/coronavirus-contagi-alti-provincia-chieti-riunione-sindaci-asl-prefetto.html

esta alta la circolazione del Covid-19 in provincia di Chieti e il timore, per la Asl, è che la larga diffusione dei test “fai da te” ne sia una delle cause.

Questa la riflessione scaturita dall’ultimo confronto con i sindaci dei comuni ancora maggiormente colpiti, durante il quale sono stati analizzati gli ultimi dati e condivise possibili azioni tese a contenere i contagi senza sconfinare in restrizioni non più previste dalle norme in materia.

Tutti hanno concordato sull’opportunità di raccomandare l’uso delle mascherine anche all’esterno in occasione di eventi affollati, ricordando a tutti i cittadini che il virus è ancora assai diffuso, e proteggersi è ancora necessario. Una raccomandazione fatta pochi giorni fa anche dal primo cittadino di Chieti, Diego Ferrara.

Alla data dell’8 maggio, come indicato nell’ultimo report redatto dal eipartimento Prevenzione, redatto da Giuseppe Torzi, il numero dei casi attivi è pari a 6.087, di cui 5.974 a domicilio e 113 ricoverati in ospedale, con una prevalenza provinciale pari all’1,62%. 

Dati che confermano come anche nell’ultima settimana, in provincia di Chieti, il numero dei contagi resti sostenuto, con un tasso di incidenza settimanale pari a 903 casi ogni 100.000 abitanti. I focolai attuali interessano in modo diffuso l’intero territorio, anche se in alcune aree si è verificato un più evidente numero di casi. 

Per quanto attiene ai comuni di Chieti, Francavilla al Mare, Lanciano, San Giovanni Teatino, San Salvo e Vasto, già precedentemente sottoposti a più stretto monitoraggio, questa settimana si è riscontrato un sensibile incremento dei casi. Su 6.087 casi attivi presenti nella provincia, sono ad oggi 3.469, del totale, quelli domiciliati nei comuni sopracitati, pari al 46% e nello specifico: 910 a Chieti, 362 a Francavilla al Mare, 500 a Lanciano, 316 a San Giovanni Teatino, 233 a San Salvo e 495 a Vasto.

“Abbiamo rilevato una riduzione drastica del numero di tamponi molecolari, attualmente attestati su una media giornaliera di 580 sull’intero territorio – sottolinea il direttore generale della Asl Thomas Schael – Ma al di là degli antigenici, utilizzati ampiamente, è alta anche la diffusione dei kit per eseguire il test in casa, il cui esito negativo può avere un margine di errore rilevante. E accade così che siano in circolazione liberamente persone positive che non ritengono di esserlo, contribuendo alla diffusione dei contagi. L’invito che quindi mi sento di rivolgere a tutti i cittadini è a evitare tale pratica, pericolosa per sé e per gli altri, e a testare il proprio stato di salute utilizzando gli strumenti più affidabili a disposizione”.

Con i sindaci, Schael ha anche condiviso la scelta di tenere aperti fino a fine maggio gli hub vaccinali di Chieti e Lanciano, sufficienti a coprire l’attuale domanda, nonché di dare prosecuzione all’attività di contact tracing che viene tuttora svolta con la stessa puntualità di sempre, sia nella ricostruzione della catena dei contagi che nei flussi informativi. Tutti i nuovi casi positivi vengono lavorati in giornata, contattati per l’indagine epidemiologica e puntualmente comunicati ai sindaci dei Comuni interessati e al prefetto. Inoltre, la circolazione delle varianti virali viene costantemente sottoposta a monitoraggio e a valutazione, sulla scorta dei dati del sequenziamento forniti da parte del laboratorio dell’università di Chieti. 

L’incontro, che dovrebbe essere l’ultimo della stagione, fatta salva la necessità di ritrovarsi in autunno, è stato anche l’occasione per quantificare il costo della pandemia in provincia di Chieti: nel 2021 sono stati spesi 48 milioni di euro, di cui solo 14 finanziati dai fondi dedicati. Nel primo trimestre 2022 è stata già toccata quota 12 milioni che in proiezione saranno destinati a eguagliare il dato dell’anno precedente se la tendenza non sarà invertita. 

Fonte: Chietitoday

COVID19: A CHIETI E PROVINCIA L’INCIDENZA PIU’ ALTA D’ITALIA PER LA TERZA SETTIMANA CONSECUTIVA

L’incidenza supera i 500 casi per 100.000 abitanti in 48 province: in quella di Chieti è pari a 897 secondo l’ultima rilevazione della Fondazione Gimbe

https://www.chietitoday.it/attualita/covid-chieti-incidenza-alta-gimbe.html

Se il Covid-19 ha iniziato la sua lenta discesa in Italia, lo stesso non si può dire per la provincia di Chieti che per la terza settimana consecutiva risulta prima per incidenza superiore ai 500 casi per 100.000 abitanti.

Lo rileva l’ultimo monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe, relativo alla settimana 4-10 maggio (che ha fatto registrare in Italia un -27,5% di nuovi casi rispetto alla settimana precedente, – 12,5% di decessi, -11,5% di ricoveri con sintomi e -2,2% nelle terapie intensive). 

A Chieti e provincia sono stati 897 i casi Covid ogni 100mila abitanti: un dato che, peraltro, aveva indotto il sindaco Diego Ferrara a raccomandare vivamente l’uso della mascherina anche all’aperto in occasione dei festeggiamenti per il santo Patrono ieri, 11 maggio.

Tornando al report della Gimbe, si legge l’incidenza supera i 500 casi per 100.000 abitanti in 48 province: dopo Chieti figurano Ascoli Piceno (818), Pescara (783), Teramo (768), Avellino (726), Catanzaro (700), Benevento (698), Crotone (674), Isernia (669), Salerno (669), Sud Sardegna (660), Campobasso (656), Fermo (626), Vicenza (625), Padova (623), Cagliari (620), Oristano (619), Caserta (610), Perugia (610), Macerata (607), L’Aquila (605), Potenza (603), Bari (599), Taranto (597), La Spezia (596), Treviso (575), Ravenna (572), Rovigo (569), Terni (562), Matera (561), Siracusa (553), Ancona (550), Venezia (548), Modena (548), Brindisi (544), Frosinone (539), Reggio nell’Emilia (538), Latina (538), Rieti (533), Cosenza (527), Verona (525), Ragusa (523), Siena (520), Bologna (520), Parma (515), Messina (511), Caltanissetta (507) e Verbano-Cusio-Ossola (502).

Complessivamente, nella settimana 4-10 maggio, in tutte le regioni è stata rilevata una riduzione percentuale dei nuovi casi. “Gli ultimi dati documentano che in Italia la sotto-variante omicron BA.2 (omicron 2) ha quasi completamente soppiantato la BA.1 (cd. omicron), mentre vengono già segnalati i primi casi di BA.4. Allo stato attuale delle conoscenze – scrive Gimbe –  le nuove sotto-varianti di omicron sembrano avere una maggior trasmissibilità rispetto a BA.2 e, soprattutto, una maggior capacità di evadere la protezione immunitaria, sia da vaccino, sia da pregressa infezione: questo determina una probabilità più elevata di reinfezione, oltre ad una maggiore resistenza di queste varianti agli anticorpi monoclonali. Per quanto riguarda l’efficacia vaccinale sull’ospedalizzazione. se per queste nuove sotto-varianti non sono ancora disponibili dati, la somministrazione della dose booster resta di cruciale importanza al fine di mantenere una copertura adeguata contro Omicron e Omicron 2”.

Fonte: Chietitoday

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università di L’Aquila, tecnico sportivo CSEN Abruzzo

TROPPA GENTE IN GIRO ED ASSEMBRAMENTI IN ZONA GIALLA A VASTO MARINA 16 GENNAIO 2022

Vasto (CH), lì 16 Gennaio 2022 ore 15.24

Concittadini e concittadine vastesi,

in questo articolo sono costretto a confessarvi che appena messo piede qui a Vasto 10 mesi fà ero molto scettico e dubbioso sulla reale bontà del posto a livello di qualità di questa Comunità per portare avanti le mie battaglie comunitarie per il miglioramento dei settori tutela ambientale, sport e mobilità sostenibile, riportando al centro della vostra attenzione tematiche molto importanti che mirano a salvaguardare la salute non soltanto mia, ma anche la vostra ed infatti, ne sto avendo continua conferma dell’inadeguatezza di questo posto per me, non tanto per i miei genitori che tra 4 anni andranno entrambi beatamente in pensione, ma voglio ancora sperare in curo mio che voi tutti possiate ancora invertire la tendenza ed aiutarmi a sentirmi un vastese quanto voi per applicare tutto quanto di buono ho da riservare per voi nei miei settori già da adesso, però, purtroppo, sono costretto a riportare ancora una volta a riportare gli incresciosi comportamenti che io e mio padre Massimo continuiamo a notare in giro di persone che sul lungomare Cordella a Vasto Marina, dove abitualmente ci rechiamo da coppia di runners a correre quattro volte alla settimana, un giorno si ed un giorno no per una sola ora su 16 ore che siamo svegli durante il giorno. Nel video seguente che vado a mostrarvi, noterete tutto quello che ogni giorno da quando vivo qui, mi sta facendo inorridire, mettere le mani agli occhi, tutti i giorni:

Dal video si denota chiaramente che siamo in piena, totale anarchia, ognuno fa come vuole infischiandosene completamente delle norme del vivere civile e questo denota tutta la mancanza di rispetto ed il menefreghismo che ha questa popolazione vastese nei riguardi della salute pubblica, è questo l’aspetto che più preoccupa noi due e che dovrebbe preoccupare tutti quanti! Continuano ad essere troppe le persone in giro a Lungomare Cordella a Vasto Marina ed i due terzi della popolazione che passa di qui non rispetta le più elementari norme del saper vivere civile perché se ne fregano deliberatamente degli altri e questo non va bene, perché siamo ancora in presenza di una pandemia globale che mette a costante rischio la salute pubblica, pertanto invito le Forze dell’Ordine (Polizia Locale, Carabinieri e Polizia di Stato) ad intensificare i controlli lungo questo tratto di spiaggia e sanzionare con 400€ di multa, sia chi non porta addosso la mascherina come da obbligatorietà anche all’aperto, sia tutti gli altri che ce l’hanno addosso ma la mettono sotto al mento e questo sa molto di irriverenza, di presa per il culo verso tutti gli altri come me e mio padre che rispettiamo continuamente le regole, mettendo costantemente la mascherina al volto all’aperto, lo abbiamo fatto dall’inizio della pandemia, anche quando ad Aprile scorso il Sottosegretario alla Salute Sileri aveva tolto l’obbligatorietà del loro utilizzo all’aperto. Tenere la mascherina sotto il mento equivale a non portarla con sé, oltre a rappresentare un comportamento osceno, schifoso, indegno che non andrebbe consentito nella maniera più assoluta! Siamo arrivati alla follia pura: gente che continua a camminare sul lungomare e sulla spiaggia beatamente senza mascherina, come se non fosse successo niente, bambini pochissimi con la mascherina al viso ed i genitori che non provvedono a metterle sono peggio di loro, calciatori del Vasto Marina che milita in terza categoria, si allenano o al sabato o alla domenica sulla spiaggia, dove non dovrebbe essere consentito e mi fa specie dei dirigenti e dei medici di queste squadre che permettono loro di allenarsi con tanto di porte mobili in un luogo pubblico! Ma le Forze dell’Ordine quando servono dove sono?

Da come continuano a comportarsi male le persone qui, dato che fanno finta di non capire la gravità della situazione attuale, credo sarebbe il caso di passare al piano B, ovvero cominciare a porre dei divieti che preveda il pagamento di ammende di 400€ per tutte quelle persone che non si attengono alle norme di civiltà e rispetto del prossimo, divieti che dovranno per forza essere osservati dalla popolazione, io da sempre sono per il pugno di ferro su questi aspetti prioritari della vita umana, specie quando mettono a rischio la salute di tutti, ma anche l’etica e la moralità di queste stesse persone che si macchiano continuamente di mancanza di educazione, cultura al rispetto, indifferenza e di assente senso civico: queste persone si vede chiaramente che se ne fregano delle regole e creano deliberatamente assembramenti sul lungomare e in spiaggia, i controlli da parte della Forze dell’Ordine a Vasto Marina sono assenti, risultano essere pari a zero e quelle rarissime volte in cui passano delle pattuglie si limitano a guardare da dentro la macchina cosa accade all’esterno senza scendere e provvedere alle verifiche del caso ed eventualmente, sanzionare con le multe di 400€ le persone che non hanno o fanno finta di indossare la mascherina, come si dovrebbe osservare da disposizioni di legge governative. Invito anche il Sindaco locale Francesco Menna a rivestirsi maggiormente di carattere e cominciare ad allertare le Forze dell’Ordine per provvedere a tali controlli, perché io ritengo sia assurdo emettere un’ordinanza comunale per l’uso obbligatorio delle mascherine all’aperto il 17 Dicembre scorso valida fino al 9 Gennaio scorso e poi non adibire nessuno al controllo per fare in modo che venga osservata scrupolosamente dalla popolazione locale. Pertanto, se il Sindaco è ancora in grado di potersi imporre e provvedere a fare una cosa del genere bene, altrimenti prendesse atto della sua totale incapacità, inadeguatezza, come ha già dimostrato in passato durante il suo primo mandato e si facesse da parte, rassegnasse al più presto le dimissioni dall’incarico, si faccia in modo di tornare alle elezioni comunali prima del 2026.

Questo andazzo che ha preso in città non va assolutamente bene, dal momento che ci troviamo davanti ad un’emergenza sanitaria da pandemia globale e quindi, ad un problema che mette a rischio continuo la salute pubblica, pertanto tutta la popolazione deve scrupolosamente attenersi a rigide regole di comportamento etico, civile e rispettoso, se si ha ancora interesse a tornare ad una normalità seppur condizionata dall’esterno. Ricordo in questa sede alla popolazione locale, che quando termina la decorrenza dell’ordinanza comunale all’uso obbligatorio delle mascherine all’aperto, dal 10 Gennaio scorso sono entrate in vigore le misure nazionali associate alla zona gialla, pertanto le mascherine vanno usate ancora obbligatoriamente anche all’aperto, ma qui i due terzi della popolazione locale, non si attiene minimamente a tali misure, ricordando più i branchi di animali che una società civile e questa è una totale mancanza di rispetto verso persone come me e mio padre ed altre al nostro pari, che si trovano in lockdown coatto da 23 mesi in casa proprio per colpa di queste persone ed evitare di esporsi al contagio.

Altro aspetto più assurdo di tutto quello che stiamo passando, è questa continua strategia della tensione da Prima Repubblica, questa indegna, vergognosa Caccia alle Streghe da Inquisizione Cattolica ai no vax, considerati sempre dei deficienti non scolarizzati a grado di cultura basso o dei terroristi per l’attuale aumento considerevole dei contagi, quando si dovrebbe cominciare a considerare che negli ospedali di tutta Italia, si stanno contagiando di COVID19 ben 1200 operatori sanitari al giorno e vaccinati, per cui invito i media sionisti di regime a rivedere le loro narrazioni a senso unico e discriminanti contro un’intera categoria di persone, anche se questa rappresenta attualmente la minoranza degli italiani, circa un 15% ed uno Stato di diritto, che si definisce civile e regolato da norme atte a tutelare la democrazia, dovrebbe tutelare a maggior ragione le minoranze, perché dalla polarizzazione delle masse alla ghettizzazione il passo, alle volte, è molto breve!

Alla presente comunicazione, seguirà adesso mia segnalazione alle Forze dell’Ordine in merito a quanti comportamenti assurdi, a quanto di assurdo, increscioso e vergognoso, sono stato costretto ad assistere oggi a Lungomare Cordella.

Per rendervi meglio conto da subito chi è approdato in città, vi mostro un contributo video di un caro amico di famiglia morto nel 2013, una figura politica autorevole che ha rappresentato la storia politica e sportiva della città di Avezzano da cui provengo: si tratta del Prof. Mario Spallone, storico medico di Palmiro Togliatti, il Segretario Nazionale del Partito Comunista Italiano. Spallone è stato Primo Cittadino del suo paese di Lecce nei Marsi (AQ), dove nacque il 22 Ottobre 1917 e Primo Cittadino di Avezzano per 9 anni, dal 1993 al 2002. Uomo del Popolo carismatico, energico, profondo, legatissimo ai suoi cittadini e a Padre Pio da Pietrelcina, al quale è stato intitolato anche il nostro ospedale qui a Vasto, fu definito “Una finestra sul Mondo” ed ancora oggi, anche dopo la sua morte, è e rappresenterà sempre il mio politico di riferimento, dal quale ogni giorno traggo ispirazione. “Non si costruisce il futuro se non si guarda al passato” è stata la sua frase di maggior effetto, che ancora oggi da me viene ricordata e nonostante tutto quello che di buono aveva seminato in quella città, il Sindaco Gianni di Pangrazio e la cittadinanza avezzanese, hanno fatto di tutto per cancellarne la memoria storica anche a 100 anni dalla sua nascita, celebrati in comune il 22 Ottobre 2017, perché era un uomo che esercitava troppo bene le funzioni di Sindaco, dava molto fastidio, perché era competente, onesto, leale, sincero, diceva sempre come stavano le cose da medico e non si faceva mai ingannare: è stato molto più rispettato dalla destra che costituiva tutti i suoi avversari politici che non dal centro-sinistro del PD e questo dovrebbe indurre tutti noi, ad una seria riflessione.

Il Professor Mario Spallone, storico medico di Palmiro Togliatti Segretario Nazionale del Partito Comunista Italiano negli anni ’60, Sindaco di Lecce nei Marsi (AQ) per 20 anni e Sindaco di Avezzano dal 1993 al 2002 in due mandati.
Il Professor Mario Spallone ospite del giornalista Stefano Pallotta nella trasmissione “Telefono Aperto” che andava in onda negli anni ’90 e 2000 su ATV7, emittente locale di Avezzano di proprietà dello stesso Professore, trasmissione rivoluzionaria del tempo che consentiva di poter stabilire un diretto collegamento telefonico tra amministratore e cittadino
Palmiro Togliatti ed il suo medico personale, il Prof. Mario Spallone, immortalati in una fotografia de L’Unità
Il Prof. Mario Spallone sul treno stringe la mano a Enrico Berlinguer, il Segretario Nazionale del Partito Comunista Italiano succeduto a Palmiro Togliatti
Mario Spallone “Seguendo Togliatti, vent’anni di amicizia e di PCI” edito da Napoleone
Il Sindaco di Avezzano Gabriele de Angelis (2017-2019) rese omaggio a Spallone per i 100 anni dalla nascita del Professore
Intervista al Presidente dell’Ordine dei Giornalisti Abruzzesi di L’Aquila, il Dott. Stefano Pallotta che con Spallone condivise belli ed intensi momenti durante una loro trasmissione di successo anche andava in onda su ATV7, emittente locale avezzanese di proprietà del Professore, una trasmissione rivoluzionaria che metteva in diretto collegamento telefonico l’amministratore con il cittadino per risolvere i numerosi problemi che al tempo aveva la città di Avezzano
Intervista al fratello del Professore, Alfredo Spallone
22 Ottobre 2017: a 100 anni dalla nascita del Prof. Mario Spallone, il Comune di Avezzano a guida centro-destra Gabriele de Angelis lo ricorda assieme ai suoi assessori. Nella foto l’assessore Nazzareno Di Matteo tira fuori una fotografia scattata dall’alto per intitolare il Largo dove si trova la fontana di Piazza Torlonia al Professore, un luogo che a lui era molto caro, perché era sovente incontrarlo seduto qui ad ora di pranzo su una delle panchine di questo parco cittadino vicinissimo al Comune, un angolo di Paradiso verde per staccare qualche minuto dalla sua attività di Primo Cittadino e ricreare, dentro di sè, quel rapporto armonico perduto tra Uomo e Natura

https://www.ilcapoluogo.it/2017/10/22/mario-spallone-i-cento-anni-di-un-sindaco/

https://www.marsicalive.it/inaugurato-ad-avezzano-un-largo-dedicato-a-mario-spallone-storico-sindaco-marsicano/

https://www.ilcentro.it/l-aquila/una-piazzola-ricorderà-spallone-1.2184154

Largo Mario Spallone Parco cittadino di Piazza Torlonia, Avezzano (AQ)
Largo Prof. Mario Spallone, sito nel Parco urbano di Piazza Torlonia ad Avezzano (AQ)
Eccomi fotografato da mio padre Massimo, durante una giornata d’autunno di Ottobre 1990, seduto sulla stessa fontana di Piazza Torlonia ad Avezzano oggi Largo Mario Spallone, luogo molto caro al Professore.

https://www.google.it/maps/place/Piazza+Torlonia/@42.0299712,13.4228072,17z/data=!3m1!4b1!4m5!3m4!1s0x132fe6e128607695:0xd0388a13f0ddf030!8m2!3d42.0299672!4d13.4249959

Distinti saluti.

Dott. Alessio Brancaccio, Università di L’Aquila, Fratelli d’Italia Vasto

IL NUOVO PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI CHIETI E’ FRANCESCO MENNA, IL SINDACO DI VASTO

Vasto (CH), lì 19 Dicembre 2021 ore 18.24

Amici ed amiche, buonasera a tutti voi.

Vi informo che nella giornata di ieri, l’Assemblea dei Sindaci di tutti i comuni che fanno parte della Provincia di Chieti, per citarne alcuni tra i più importanti Chieti, Lanciano e Vasto, hanno eletto Francesco Menna, il centro sinistrorso Sindaco di Vasto: Menna ha vinto il confronto con il centro destrorso Filippo Paolini, il Sindaco di Lanciano, per cui Menna da oggi non è soltanto Sindaco di Vasto, ma diventa anche Presidente della Provincia di Chieti, vale a dire che eserciterà ben due cariche istituzionali non più una, parliamo di una persona che andrà a prendere il doppio stipendio e questo per me si chiama conflitto di interessi: qui in Abruzzo non è mai stata varata una Legge Regionale che vincolasse ad una persona l’espletazione del compito derivante da una sola carica istituzionale, per cui fino a che rimarrò in questa Regione, mi batterò come un leone per far si che un giorno la Regione Abruzzo possa varare una legge regionale apposita, che vieti ad una stessa persona di poter espletare due cariche istituzionali, perché questo ricorda un modo molto sinistro berlusconista di esercitare l’Amministratore Pubblico. Devo prendere atto di dichiarazione passate dell’ex-Governatore della Regione Puglia Nichi Vendola, il quale diceva sempre nelle sue interviste pubbliche rilasciate in tv: “In Italia, quando finirà l’Era Berlusconi, continueremo a lottare sempre contro il berlusconismo.”

L’ennesima vittoria di Menna cambia completamente il mio scenario qui a Vasto: da uomo politico che è dovuto passare da sinistra radicale a destra per esigenze personali e familiari, dato mi ritrovo senza lavoro qui in Abruzzo ancora da 7 anni, adesso ho il sacrosanto dovere di creare le condizioni ideali affinché possa tentare in tutti i modi, di riorganizzare l’opposizione e di far cadere almeno come Sindaco Menna e tutta la sua giunta, in modo da interrompere un conflitto d’interessi generato dalla rete di poteri forti che sostiene questa viscida persona, che adesso verrà portato avanti da un Sindaco che personalmente ho sempre ritenuto un incapace nei settori ambiente, sport e mobilità sostenibile e tutti i problemi che vedo qui in città a Vasto mi stanno dando ragione, ecco perché ero dubbioso sin dall’inizio del mio approdo qui in città voluto dai miei genitori e non da me: faccio presente in questa sede che mi sono dovuto adattare ad una scelta familiare e non personale, non era previsto per niente che io venissi qui, come era da escludersi una mia permanenza ad oltranza nella città di provenienza dove sono stato residente fino a Giugno 2018 scorso, Avezzano (AQ), nella isolata e sempre più morta Marsica, sotto tutti i punti di vista. Il mio primo impatto con la città di Vasto a Marzo 2021 è stato tutto meno che positivo, è stato desolante perché ho visto una città più a misura di anziani che di giovani e di over 30, questa è una realtà che, nel momento peggiore della storia dell’Abruzzo e della Repubblica Italiana, mi ricorda in una maniera terribile Avezzano.

Se l’avvocato Menna porterà avanti la sua nuova carica di Presidente della Provincia di Chieti esattamente come ha espletato male la sua carica di Sindaco nel primo mandato (2015-2020) ed anche l’attuale tra il 2021 ed il 2026, dubito fortemente potrà essere un amministratore che possa interessarsi alle reali esigenze della popolazione vastese, soprattutto quella che compone i ceti medio-basi, perché è sempre verso quella a cui va costantemente il mio pensiero, dato non mi sono mai permesso di rinnegare il mio passato politico di comunista, io continuerò sempre a ragionare come un tale, perché mai come oggi si ha bisogno che in politica tornino persone che ragionino in maniera libera, indipendenti dai potentati economici che dicono a certi politicanti insulsi, di piazzare il loro sedere su quelle poltrone, di fottersi 5000-6000€ al mese per tenere sempre i problemi delle città insoluti! Il mio compito qui a Vasto si differenzia completamente di quello di Menna, ad Avezzano la gente non mi ha mai voluto conoscere e valorizzare per quello che meritavo, pertanto non voglio fare la stessa fine qui a Vasto, non lo permetterò mai! Pertanto, per evitare una seconda, nuova immeritata caduta nel dimenticatoio, ho già preso contatti con il coordinatore di Fratelli d’Italia Vasto, il Dott. Marco Marisi, ma a breve prenderò contatti anche con l’avvocato Francesco Prospero, attuale assessore comunale di minoranza e con Vincenzo Suriani, consigliere comunale di minoranza in comune per riorganizzare bene l’opposizione, trovare un cavillo per aprire una falla enorme nella Giunta Menna e farla cadere prima che possa arrivare a fine mandato, perché io arrivato a 37 anni ho la necessità personale di dimostrare il mio valore sul campo di granitico ambientalista, di sportivo più carismatico d’Abruzzo non abruzzese e posso farlo soltanto in politica, qui è il mio posto! Un anno fà, il mio ex-coordinatore provinciale L’Aquila di Rifondazione Comunista, Silvano Di Pirro di Pescasseroli (AQ), uno dei miei storici sostenitori in terra marsicana, ad Avezzano nell’Ottobre 2018, mi vide in forte stato di tensione ed ansia, stati con i quali continuo a convivere tutt’ora ed anche in maniera peggiore di prima: Silvano mi disse di non mollare la politica, lui e Maurizio Acerbo, attuale Segretario Nazionale di Rifondazione, sapevano già benissimo che mi avrebbero perso per strada e non certo per colpa mia, io sono stato fin troppo clemente e coerente con una popolazione come quella avezzanese che con me e la mia famiglia, ha fatto schifo sin dai primi anni in cui approdammo ad Avezzano nel lontano 1987. Talmente negli ultimi anni la politica mi faceva schifo, perché la associavo a quella camorrista dipangraziana del PD, mi era venuto un senso di nausea tale da rigettare ogni volontà di tornare a fare politica al servizio dei cittadini meritevoli ed io per come sono in gamba, non merito di vivere in questo stato di continua apprensione, come di chi sente di non avere più la terra sotto i piedi e sa di dover migrare anche da Vasto e dall’Abruzzo, per quello che ho visto fino ad oggi, è una condizione con la quale convivo tutti i giorni della mia vita, anche se si avvicinano le festività natalizie e tutto questo per me non è normale da vivere, è come continuare a vivere in una continua contraddizione, per cui non mi merito tutto questo: o mi si mette nelle condizioni ideali di poter fare politica seriamente nei miei settori o me ne andrò da qui anche dopo la pandemia, ma farò di tutto per restare qui a Vasto, perché non la voglio dare vinta alla seguace di Menna, l’avvocata al tempo sua Vice Sindaco Paola Cianci di LeU, la quale, nel Settembre 2017, quando la incontrai personalmente in comune qui a Vasto appena comprato casa qui con i miei genitori, lei invece di esprimere delle parole di benvenuto a me ed alla mia famiglia ed accogliermi non dico come un figlio, ma almeno come un cittadino vastese, nonostante avesse visto che ero informato sulla realtà vastese, ero tutto meno che sprovveduto, dato mi presentai in comune con un foglio A4 con su riportate tutte le associazioni ambientaliste del territorio nelle quali avrei voluto e potuto lavorare, ed invece no, lei ha fatto invece di tutto per invitarmi a prendere di nuovo le mie cose ed andare a cercare lavoro a Pescara, che sta a 60 km da casa mia, voleva far diventare un pendolare anche me, dato che qui in Abruzzo, più del 90% di quei pochi fortunati rimasti a lavorare, lo fanno alimentando quotidianamente il fenomeno del pendolarismo, sintomo di una voluta, cattiva gestione del lavoro a monte! Io ero andato in comune a parlare con la Cianci “armato” di buone intenzioni, ma è lei che non ne ha voluto sapere di crearmi quei presupposti affinché io potessi essere operativo da subito come tecnico ambientale: lei pensava volessi lavorare in Comune, iniziò quindi a parlarmi di voucher, lavoro accessorio, tra l’altro inappropriatamente, perché l’allora Ministro al Lavoro Giuliano Poletti, aveva abolito l’uso dei voucher voluti dal PD in modo da evitare che i sindacati confederali chiedessero il referendum abrogativo per l’uso improprio degli stessi, per ridurre ogni tentativo di far dilagare il lavoro sommerso e, soprattutto, di tenere sempre la gente ostaggi del cientelarismo e della precarietà a vita, per poter essere sempre rieletti ad ogni tornata elettorale, ma evidentemente, la signora Cianci mi scambiò per un operaio macedone, senza badare al mio notevole curriculum, quando le feci vedere le mie due esperienze lavorative importanti che ho maturato nei miei settori presso il Parco Naturale Regionale Sirente-Velino ed al CAA della Coldiretti di Avezzano a neanche 35 anni, perché io, rispetto a tanti altri, in una realtà mafiosa come quella avezzanese, sono dovuto crescere più in fretta e responsabile più di tanti altri ragazzi locali! Non esiste che un Vice Sindaco mi vieta la possibilità di poter lavorare a casa mia qui a Vasto consigliandomi di andare a lavorare a Pescara per farmi fare tutti i giorni 120 km andata e ritorno solo per andare a lavorare e riportare soldi a casa alla mia famiglia, non esiste al Mondo, i miei hanno deciso di venire qui a Vasto ed io resterò a Vasto, almeno per tutta la durata della pandemia, questa è casa mia!!! Per cui adesso nei prossimi 5 anni farò di tutto per mettere con il culo per terra lei ed il suo Sindaco incapace! Questi due qui hanno creato un clan, un associazione per delinquere, esattamente come ha fatto Giovanni Di Pangrazio ad Avezzano tra il 2012 ed il 2017, un associazione che si vanta di essere ambientalista sulla carta, ma in realtà la è da radical chic, perché poi quando questi personaggi da cartoni animati che tra l’altro hanno una formazione universitaria umanistica e non scientifica come la mia, quando vengono intervistati nelle tv locali qui a Vasto o al TG regionale dell’Abruzzo, dicono sempre che “tutelare l’ambiente è importante” ma senza mai motivare il perché bisogna tutelarlo, perché non è il loro campo! I veri ambientalisti sono gente come me che la tutela ambientale ce l’hanno nel sangue, perché hanno la passione nel cuore da sempre e tutti i diritti che mi sono stati sottratti ad Avezzano, “l’Ammiraglio Romano” se li riprenderà qui a Vasto, ed una volta che si è sistemato come dice lui, allora aiuterò anche gli altri a risolvere le loro personali situazioni, ma non si può pretendere adesso che io possa pensare agli altri se nessuno pensa a dare una mano a me, visto che da solo al momento, è impossibile darmela già in condizioni normali senza pandemia, figuriamoci adesso ancora in piena emergenza pandemica!

Questa è l’Era dell’incertezza in cui ogni misero tentativo di far morire nel dimenticatoio, nell’oblio famiglie vere, oneste e coerenti come la mia, verrà inesorabilmente a galla! Io ed i miei abbiamo conservato la nostra dignità e adesso gradualmente, torneremo ad essere protagonisti nella vita pubblica e sportiva di questa città: il mio obiettivo minimo è arpionare la carica di consigliere comunale di maggioranza nei settori ambiente, sport e mobilità sostenibile, obiettivo massimo da conseguire per me è l’assessorato comunale sempre di maggioranza nei medesimi settori, per cui da oggi farò di tutto per mandare Menna e la sua giunta meritatamente a casa!

Buona vita a tutti.

Dott. Alessio Brancaccio, Università di L’Aquila, Fratelli d’Italia Vasto