Mese: giugno 2023

AGGIORNAMENTI MOBILITAZIONI ULTIMA GENERAZIONE GIUGNO 2023

Ester e Guido condannati a 9 mesi di carcere per aver fatto la cosa giusta tramite disobbedienza civile, ribadendo il fatto che il nostro Paese è il sesto finanziatore di combustibili fossili al Mondo e per questo noi “Non paghiamo il fossile”
Ester attivista di Ultima Generazione condannata a 9 mesi di reclusione e a 28000€ di risarcimento danni al Vaticano per la sua irruzione ai Musei Vaticani con Guido, assieme al quale si incollò la mano sul basamento della scultura del Lacoonte nell’Agosto del 2022
Guido, attivista di Ultima Generazione condannata a 9 mesi di reclusione e a 28000€ di risarcimento danni al Vaticano per la sua irruzione ai Musei Vaticani con Ester, assieme alla quale si incollò la mano sul basamento della scultura del Lacoonte nell’Agosto del 2022
https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/06/29/attivisti-di-ultima-generazione-sdraiati-a-terra-come-morti-di-fronte-a-san-pietro-contro-le-condanne-intervenga-il-papa/7212681/

Attivisti di Ultima Generazione sdraiati a terra “come morti” di fronte a San Pietro contro le condanne: “Intervenga il Papa”

di Angela Nittoli | 29 GIUGNO 2023

Nel giorno dell’Angelus e in occasione delle celebrazioni di San Pietro e Paolo, patroni della città di Roma, gli attivisti di Ultima Generazione si sono stesi in strada, in via della Conciliazione, per protestare contro la sentenza del Tribunale vaticano, che ha colpito i due militanti Guido Viero e Maria Rosa Ester Goffi, condannati a nove mesi di carcere con pena sospesa, 1500 euro di multa a testa e 28mila euro per danni, per essersi incollati al basamento della statua del Laocoonte nell’agosto del 2022. “Ci sembra una pena smisurata per quello che è stato un atto legittimo – dice al megafono un’attivista – Guido ed Ester volevano solo manifestare la loro eco-ansia, il loro timore per questa crisi climatica”. I membri di Ultima Generazione si sono sdraiati a terra “come se fossero morti” per esprimere metaforicamente la situazione di vulnerabilità in cui versa l’umanità di fronte alla crisi ecologica e climatica.

I manifestanti hanno inoltre srotolato uno striscione con il volto di Papa Francesco e la scritta “Vi auguro di fare chiasso, fatevi sentire”, richiamando le parole espresse dal Papa durante un incontro privato in Vaticano con 50 ragazzi dell’Earth Day e l’ex ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani. “Se il Santo Padre rappresenta i valori più nobili, quelli del cattolicesimo – dichiara Azaria, attivista del movimento ambientalista – dovrebbe pronunciarsi, prendere parola in questo momento, perché quello che stiamo facendo dovrebbe sollevare la sua attenzione”.

Fonte: Il Fatto Quotidiano

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, ideologo e consulente tecnico movimento ambientalista Ultima Generazione A22 Network e membro attivo della Fondazione Michele Scarponi Onlus

CONTRIBUTI PER COMUNI DELLA REGIONE ABRUZZO PER INTERVENTI SU IMPIANTI SPORTIVI

PUBBLICATO: 06 GIUGNO 2023 ULTIMO AGGIORNAMENTO: 06 GIUGNO 2023

Il Bando prevede la concessione di contributi, a favore dei Comuni della Regione Abruzzo e in conto capitale, per il finanziamento di interventi su impianti sportivi destinati alla pratica del calcio e/o su impianti sportivi polivalenti, al fine di “rigenerare” gli stessi, laddove in disuso e/o inutilizzabili, nonché al fine di adeguarli alle norme di settore, in particolare alle norme in materia di sicurezza, di accessibilità, di risparmio energetico e di esercizio.

La domanda potrà essere presentata dalle ore 15:00:00 del 08.06.2023 primo giorno susseguente alla data di pubblicazione del Bando sul BURAT, alle ore 15:00:00 del successivo 45° giorno. 

Il Bando prevede la concessione di contributi, a favore dei Comuni della Regione Abruzzo e in conto capitale, per il finanziamento di interventi su impianti sportivi destinati alla pratica del calcio e/o su impianti sportivi polivalenti, al fine di “rigenerare” gli stessi, laddove in disuso e/o inutilizzabili, nonché al fine di adeguarli alle norme di settore, in particolare alle norme in materia di sicurezza, di accessibilità, di risparmio energetico e di esercizio.

I contributi sono concessi:

  • per l’attuazione di progetti che prevedono lavori di manutenzione straordinaria e/o di ristrutturazione di impianti sportivi esistenti con esclusione delle nuove realizzazioni;
  • per un importo massimo di € 200.000,00 per gli impianti dedicati al calcio e di € 50.000,00 per gli impianti polivalenti. Nel caso di impianto sportivo che presenti entrambe le tipologie di spazio di attività, il contributo massimo concedibile resta di € 200.000,00.

I soggetti beneficiari sono ammissibili a contributo per un solo progetto.

Data di scadenza: 24/07/2023

https://www.regione.abruzzo.it/content/contributi-comuni-della-regione-abruzzo-interventi-su-impianti-sportivi

Per maggiori informazioni clicca qui: https://www.regione.abruzzo.it/content/impiantistica-sportiva

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, ideologo e consulente tecnico movimento ambientalista Ultima Generazione A22 Network e membro attivo della Fondazione Michele Scarponi Onlus

LA SANITA’ VA A GONFIE VELE. IN SVIZZERA

IL CASO. Il Centro Bregaglia ha chiuso il 2022 con un utile di 1,4 milioni di franchi e un incremento del 32%. Sono stati reclutati dipendenti e medici italiani, quelli che da noi mancano. Piena anche la casa di riposo

Una crescita importante per il Centro Sanitario Bregaglia
https://www.laprovinciadisondrio.it/stories/valchiavenna/la-sanita-va-gonfie-vele-in-svizzera-o_1514784_11/

Ospedale e medicina di base in difficoltà in Valchiavenna. Poco oltre confine, invece, le cose vanno a gonfie vele. Sono eccellenti i risultati economici del Centro Sanitario Bregaglia approvati nei giorni scorsi dal municipio della località svizzera. Il bilancio 2022 si è chiuso con un utile di 1,469 milioni di franchi a fronte di un fatturato superiore ai 10 milioni. Il tutto con un incremento di utile rispetto al 2021 del 32%.

«I risultati sono ottimi – ha commentato il presidente della commissione di gestione Maurizio Michael – e ci lasciano ben sperare per gli investimenti che ci attendono per il futuro». Già, perché il centro di Spino ha intenzione di ingrandirsi ancora con un maxi progetto da 15 milioni di euro. La vera novità degli ultimi anni è il rafforzamento del servizio di studio medico con il reclutamento di alcuni medici provenienti proprio dall’Italia. Alcuni, come il recente caso di Luca De Giambattista che ha lasciato l’incarico in Italia e si è trasferito oltre confine, in forza fino a poco tempo prima negli ambulatori valchiavennaschi. E in valle i medici continuano a scarseggiare, tanto che ci sono ancora centinaia di valligiani privi di una assegnazione.

Fonte: La Provincia di Sondrio

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, ideologo e consulente tecnico movimento ambientalista Ultima Generazione A22 Network e membro attivo della Fondazione Michele Scarponi Onlus

BOLOGNA DIVENTA CITTA’ 30: DAL PRIMO LUGLIO VIA ALLA TRANSIZIONE BIKE FRIENDLY

Da Alessandro Di Stefano – 26 Giugno 2023

https://www.rivistabc.com/bologna-diventa-citta-30-dal-primo-luglio-via-alla-transizione-bike-friendly/

Dal primo luglio Bologna darà il via al percorso di transizione che la condurrà a diventare città 30 nel giro di un semestre. Negli anni su BC abbiamo raccontato le politiche, le iniziative e le misure portate avanti nel capoluogo emiliano, evidenziando il rapporto storico che lega anzitutto i cittadini e le cittadine alla mobilità dolce. Nei giorni scorsi la Giunta guidata dal sindaco Matteo Lepore ha approvato il cosiddetto Piano Particolareggiato del Traffico Urbano “Bologna Città 30” con tutta una serie di misure che andranno a trasformare entro il primo gennaio 2024 la viabilità urbana. Tanto per cominciare è prevista la sostituzione/installazione di oltre 500 cartelli e la realizzazione di circa 300 bolloni su strada che andranno a indicare la presenza di una zona 30 km/h.

Ma una città 30 non può che partire dai nuovi limiti di velocità. Come ha spiegato l’amministrazione i 30 km/h non saranno più l’eccezione, bensì la regola sulla maggior parte delle strade. Per la precisione su circa il 70% delle vie dell’intero centro abitato. La percentuale, fa sapere il Comune, arriva comunque a sfiorare il 90% se si considera il solo perimetro della parte più densamente abitata della città.

Per facilitare la transizione di Bologna verso il modello città 30 l’amministrazione ha preferito evitare di partire subito con le sanzioni. Dal primo luglio a fine anno non saranno previste multe, mentre sarà attivata una campagna di sensibilizzazione per far comprendere l’importanza dell’introduzione di misure da città 30 in un momento storico in cui, ancora una volta, la questione sicurezza stradale è di costante (e tragica) attualità.

A completare le misure ci sono anche altri investimenti, come il mezzo milione di euro per finanziare le cinque nuove piazze scolastiche pedonali (il primo test a Bologna risale al 2022). La città va così a fare da capofila di un percorso ancora pionieristico in Italia: altri comuni impegnati sul tema sono  Olbia e Cesena mentre Milano è ferma alla mozione votata a inizio anno dal consiglio comunale. L’impegno di Bologna darà forza anche alla proposta di legge nazionale sulle città 30 promossa da un ventaglio di associazioni tra cui Fiab.

Fonte: Rivista BC

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, ideologo e consulente tecnico movimento ambientalista Ultima Generazione A22 Network e membro attivo della Fondazione Michele Scarponi Onlus

TRENITALIA, AL VIA IL SERVIZIO TUTTO BICI: 900 POSTI BICI SUI TRENI TRA BOLOGNA E BRENNERO

Da Alessandro Di Stefano – 19 Giugno 2023 

La carrozza Trenitalia del servizio Tutto bici – foto © Verona Sera
https://www.rivistabc.com/trenitalia-al-via-il-servizio-tutto-bici-900-posti-bici-sui-treni-tra-bologna-e-brennero/

Inaugurato pochi giorni fa alla stazione di Verona, il nuovo servizio di Trenitalia Tutto bici offre 896 posti bici al giorno su 14 regionali veloci lungo la tratta che da Bologna risale fino al Brennero e su 6 regionali da Verona a Bolzano, aumentando in maniera considerevole le possibilità di cicloturisti italiani e stranieri di visitare il nord Italia sfruttando l’intermodalità bici+treno. Il costo del servizio è di 3,50 euro, oltre al biglietto del passeggero. Entro fine mese tutti i treni interessati da questa iniziativa saranno dotati della carrozza bike friendly.

I convogli rimodellati per ospitare decine di postazioni bici a bordo sono stati testati da soci e socie della Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta e sono risultati adeguati. Vanno a servire un’utenza in continua crescita tra Emilia-Romagna, Veneto e Trentino Alto Adige, Regioni del Paese dove il cicloturismo ha le sue eccellenze. In questo articolo passiamo in rassegna alcune delle principali piste toccate dal passaggio di questi treni e che potrebbero beneficiare del flusso di nuovi turisti in sella.

Le ciclovie servite dal Tutto bici

Partendo da Bologna, il servizio Tutto bici di Trenitalia potrebbe far scoprire più comodamente la Ciclovia del Sole. Proprio alle porte del capoluogo emiliano è stato da poco inaugurata un tratto di quasi 50 km della pista di Bicitalia (parte di Eurovelo) che arriva fino a Mirandola lungo l’ex ferrovia; proseguendo verso nord, tra Bologna e Verona si incontra Ostiglia, punto di arrivo (o partenza) della ciclabile che conduce fino a Treviso anche qui percorrendo il tracciato di un’ex ferrovia dimenticata.

A Verona, città dove è stato inaugurato il servizio Tutto bici di Trenitalia i cicloturisti si trovano in uno snodo strategico del cicloturismo. Siamo in una delle tappe della Ciclovia Aida, che attraversa tutto il nord Italia da Susa fino a Trieste; i treni fermano poi a Rovereto, facendo scoprire l’offerta bike friendly del Trentino come, ad esempio, la Ciclovia Claudia Augusta, strada romana che collega le Alpi all’Adriatico. A Bolzano, infine, i cicloturisti ritroveranno la numero 1 di Bicitalia, la Ciclovia del Sole che unisce la Penisola a ritmo di pedalata.

Fonte: Rivista BC

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, ideologo e consulente tecnico movimento ambientalista Ultima Generazione A22 Network e membro attivo della Fondazione Michele Scarponi Onlus

SALUTE, CHI VA IN BICICLETTA VIVE DUE ANNI IN PIU’ E NE DIMOSTRA 8 IN MENO

https://tg24.sky.it/salute-e-benessere/2023/06/27/bicicletta-salute

È sostenibile, economica e fa bene alla salute. Ecco perché sempre più italiani sono tornati ad utilizzare la bicicletta, inventata nel 1819 e diffusa in Italia soprattutto dai primi anni del Novecento. Con tanti benefici, tra cui vivere più a lungo e dimostrare molti meno anni, come sottolineato dal presidente Fiab Alessandro Tursi

Riscoperta probabilmente come conseguenza alla pandemia e ai tanti mesi chiusi in casa, la voglia di aria aperta e natura ha riportato gli italiani a tornare a muoversi in bicicletta, una buona abitudine che fa bene, oltre che all’ambiente, anche alla salute.

Inventata nel 1819 e diffusa soprattutto dai primi del Novecento nella penisola, sempre più italiani scelgono la bicicletta soprattutto per le vacanze. Stando ai dati di Legambiente il cicloturismo occupa il 4% del totale nel 2022 ma, secondo Ipsos, solo il 10% la adotta come mezzo per andare a lavoro.

“Sicuramente c’è un boom del turismo attivo ed esperienziale. La crescita del cicloturismo può fare da apripista per l’attività quotidiana, molti hanno scoperto la bici iniziando a usarla la domenica. Il cambio può avvenire in vacanza dove si mettono in discussione le cattive abitudini“, spiega all’AGI Alessandro Tursi, presidente della Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta.

“In Italia due spostamenti in auto su tre avvengono in città e sotto i tre chilometri, siamo tra i peggiori d’Europa – segnala Tursi -, e non vale più nemmeno la scusa che non siamo l’Olanda, che da noi non è tutta pianura: con la bici con la pedalata assistita si può fare tutto, anche in territorio collinare”.

Ancora Tursi: “La bici è una soluzione climatica, urbanistica e per la sovranità energetica, ci permette di usare le risorse in modo più intelligente, non inquina, ci rende energeticamente più sicuri e fa risparmiare lo spazio pubblico. I nostri spazi urbani, bellissimi, sono ormai dei grandi parcheggi ad aria aperta e sbaglia chi pensa di sostituire 40 milioni di auto a combustione con 40 milioni di auto elettriche“.

Uno strumento utile a combattere anche la sedentarietà: “Siamo ormai il paese europeo con maggior numero di bambini obesi, non a caso abbiamo un rapporto di 5 auto ogni bambino, ossia 40 milioni di auto e 8 milioni di bambini. L’80% di loro va a scuola in macchina, solo il 20% a piedi. In Germania è l’esatto opposto, in Giappone addiruttra il 97%. Le buone abitudini si prendono da piccoli“.

Dati alla mano, riporta Tursi: “Una persona che si muove quotidianamente in bici ha un’età biologica di otto anni in meno e un’aspettativa di vita di due anni in più, quindi è anche utile per tamponare l’attuale squilibrio demografico”.

Sulle recenti tragedie, con i molti ciclisti investiti e uccisi per strada, Tursi sottolinea: “In Italia c’è una narrazione distorta, secondo la quale il problema è chi si sposta in bici. La bici è invece una soluzione al problema dell’incidentalità stradale, è acclarato che si muore di più sulle strade laddove si usa di meno”.

Fonte: Sky TG 24

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, ideologo e consulente tecnico movimento ambientalista Ultima Generazione A22 Network e membro attivo della Fondazione Michele Scarponi Onlus

I MOSCERINI DEGLI SCARICHI

a cura dell’Ufficio Tecnico INDIA

Gli psicodidi – i moscerini degli scarichi – non pungono e non causano danni diretti, quindi perché è necessario intervenire?

Perché trasmettono batteri e potrebbero costituire un corpo estraneo all’interno degli alimenti, quindi non possono essere tollerati in ambienti di lavorazione alimentare. Perché a temperature elevate possono moltiplicarsi in massa e diventare fastidiosi, in particolare le larve possono rappresentare un elemento di danno quando si insediano negli scarichi delle acque reflue: raggiungendo densità elevate possono ostruire i filtri di depurazione o le condutture stesse.

Clogmia albipunctata https://www.cleaningcommunity.net/i-moscerini-degli-scarichi/

Per il ruolo di vettori meccanici evidenziamo che sul corpo di Clogmia albipunctata (uno psicodide molto comune) sono stati ritrovati svariati batteri, tra cui: Escherichia coliKlebsiella pneumoniae ssp. pneumoniaePseudomonas aeruginosa.

Infatti, sotto l’aspetto medico sono segnalate alcune patologie causate accidentalmente dagli psicodidi: ad esempio l’ingestione incidentale di larve, possibile in condizioni igieniche precarie, causa colite e miasi (a livello nasale, intestinale e urogenitale) mentre l’inalazione di frammenti del corpo degli adulti può causare l’insorgenza di affezioni asmatiche.

Come riconoscerli

La famiglia, pur essendo morfologicamente eterogenea, presenta diversi caratteri tipici: gli psicodidi adulti non sono in grado di pungere, sono piccoli moscerini di 1-5 mm di lunghezza, hanno il corpo ricoperto da squame e setole, le ali sono molto pelose.

Larve di psicodidi

La livrea è generalmente bianco-grigiastra o bruno-nerastra. Le larve sono lunghe 4-10 mm, sono apode ed eucefale, con corpo generalmente allungato, cilindrico o
più o meno appiattito e fusiforme, possono essere presenti sifoni respiratori (Psychodinae). La pupa è allungata e fornita di due tubi respiratori dorsali nel cefalotorace.

File pdf dettagliato sui moscerini degli scarichi

Fonte: Clean community

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, ideologo e consulente tecnico movimento ambientalista Ultima Generazione A22 Network e membro attivo della Fondazione Michele Scarponi Onlus

MERCATO DELLA BICICLETTA, ANCHE IN EUROPA VOLANO LE E-BIKE

Da Alberto Innocenzi – 20 Giugno 2023

Le vendite di e-bike in tutta Europa hanno assorbito il calo di quelle tradizionali dimostrando la vitalità del settore.
https://www.rivistabc.com/mercato-della-bicicletta-report-conebi/

Mercato della bicicletta in buona salute in Europa. Volano le vendite di e-bike, calano quelle delle muscolari e crescono, nel complesso investimenti, posti di lavoro e volume complessivo di affari. Il report annuale di Conebi (Confederazione Europea dell’Industria Bici, E-Bike, Componenti ed Accessori) conferma i dati sul mercato 2022 forniti da Ancma Confindustria che, ribadiscono ancora una volta, l’importanza crescente della bicicletta anche per quel settore crescente dell’economia e della produzione che guarda alla transizione ecologica.

Dopo anni di notevole sviluppo del mercato, il 2022 ha visto infatti un rallentamento complessivo delle vendite di biciclette, passate da 17,1 milioni di unità nel 2021 a 14,7 milioni di unità, ma anche un continuo aumento della domanda di biciclette elettriche, che hanno superato i 5,5 milioni di unità vendute nel 2022. Le vendite totali di biciclette e biciclette elettriche hanno raggiunto un valore di 21,2 miliardi di euro, pari a un +7,4% rispetto al 2021.

Mercato della bicicletta, 180mila i posti di lavoro

Per quanto riguarda i dati di produzione, nel 2022 sono state assemblate in Europa 15,2 milioni di biciclette, di cui 5,4 milioni e-bike. Anche la produzione di parti e accessori per biciclette ha registrato un aumento sostanziale nel 2022, che porta il suo valore ad oltre 4,8 miliardi di euro dai 3,6 miliardi di euro del 2021. Nel 2022 gli investimenti dell’industria hanno raggiunto i 2 miliardi di euro, +14% rispetto agli 1,75 miliardi di euro del 2021. I posti di lavoro diretti nel settore hanno registrato un aumento costante del 3% dal 2021, il che porta il totale dei posti di lavoro diretti/indiretti in Europa a circa 180mila.

Cifre confortanti, che prospettano un futuro promettente grazie anche alla capacità del settore di rinnovarsi e di sviluppare nuove professionalità, ma che vede nelle politiche della Ue e in quelle dei singoli stati una chiave determinante per garantire lo sviluppo del mercato. In questo senso si è anche espresso Paolo Magri, presidente di Ancma che ha diffuso in Italia il report Conebi. “Appare evidente che quello del ciclo è un settore trainante di cui tener conto con maggiore lungimiranza, valorizzando la domanda sul mercato interno, soprattutto alla luce della leadership produttiva che il nostro Paese detiene nell’Eurozona”.

Fonte: Rivista BC

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, ideologo e consulente tecnico movimento ambientalista Ultima Generazione A22 Network e membro attivo della Fondazione Michele Scarponi Onlus

CONDANNATI A 9 MESI PER AVER FATTO LA COSA GIUSTA: AIUTATECI A DIFENDERE DAL CARCERE GLI ATTIVISTI DI ULTIMA GENERAZIONE ESTER, GUIDO, DAVIDE, LAURA ED ALESSANDRO

https://actionnetwork.org/fundraising/aiutaci-a-difendere-laura-davide-e-alessandro-dal-carcere/

Aiutaci a difendere Ester e Guido con un ricorso

Ester e Guido sono stati condannati a 9 mesi e a pagare una multa 1500 euro per essersi incollati al basamento del Laocoonte ai Musei Vaticani.

Alessandro, Davide e Laura affronteranno la prima udienza questo 18 ottobre, e rischiano fino a 5 anni di carcere.

Mentre il Governo ci etichetta come eco-vandali e si adopera per creare leggi ad hoc per inasprire le pene, l’Onu lancia l’allarme sul rischio di persecuzione dei difensori dell’ambiente da parte delle istituzioni.

“Come Laocoonte cercò di mettere in guardia i cittadini di Troia dall’inganno dei greci senza essere ascoltato, così oggi le persone che protestano per chiedere azioni contro la crisi climatica vengono silenziate e represse. “

Noi continueremo ad agire finché la nostra richiesta non verrà concretizzata. Ma abbiamo bisogno del tuo aiuto per poter andare avanti.

Ci restano 4000€ da raccogliere per garantire una difesa ai cittadini e alle cittadine che stanno affrontando i processi.

Oltre che per i processi, stiamo raccogliendo fondi pure per altre attività della campagna: per maggiori informazioni visita il nostro sito http://www.ultima-generazione.com

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, ideologo e consulente tecnico movimento ambientalista Ultima Generazione A22 Network e membro attivo della Fondazione Michele Scarponi Onlus

GRATTERI A VASTO: “INFILTRAZIONI MAFIOSE IN ABRUZZO, ATTENTI A DOVE FATE LA SPESA”

25 giugno 2023 in Cronaca Vasto

Il primo rimedio è «un sistema giudiziario proporzionato alla realtà criminale». Il secondo: «State attenti alle transazioni e a dove andate a fare la spesa». Due consigli di Nicola Gratteri per arginare le infiltrazioni mafiose in Abruzzo. Il procuratore di Catanzaro ne parla in questa intervista a margine di Vasto d’autore, il festival culturale cominciato ieri sera a Palazzo d’Avalos su iniziativa di Angelozzi comunicazione e assessorato comunale alla Cultura.

«Le mafie mutano col mutare sociale», spiega il magistrato che lotta contro la ‘ndrangheta. «Sono presenti dove c’è da gestire il potere. Non esistono zone immuni, cambia solo l’intensità della presenza di mafie. Le mafie, prevalentemente la ‘ndrangheta, vendono cocaina e con quei soldi comprano tutto ciò che vedete, quindi anche nelle regioni apparentemente immuni, Marche Abruzzo, Molise, in realtà sono zone dove si possono fare buoni investimenti, dove si possono comprare alberghi, ristoranti, pizzerie e, attraverso queste attività, fare riciclaggio di soldi provenienti dal traffico di cocaina. Perché le mafie non sono in grado di fare riciclaggio sofisticato. Il riciclaggio sofisticato lo fanno attraverso il mondo delle professioni, in grado di spostare somme considerevoli all’estero e quindi di poterle reinvestire. Le mafie sono in grado già di produrre criptovalute, anche se trovano difficoltà, ad esempio le mafie americane, ad acquistare queste criptovalute, a pagare la cocaina con le criptovalute».

Tra l’Abruzzo e le aree in cui è insediata la criminalità organizzata «non c’è la frontiera, non c’è il check point, non c’è il passaporto, quindi sicuramente c’è una proiezione naturale della mafia foggiana che si proietta verso il Nord, piena di opportunità», però sul rischio di chiusura del tribunale di Vasto va controcorrente: «Il fatto che si chiudano tribunali circondariali non è la fine del mondo. I tribunali piccoli, come i tribunali troppo grandi, non funzionano a regime. Soprattutto con le riforme procedurali che pian piano di stanno affacciando, è sempre più difficile gestire un tribunale piccolo. Io sono per fare invece i tribunali distrettuali: come c’è la procura distrettuale, fare un tribunale distrettuale, cioè un tribunale specializzato a giudicare e valutare i processi di mafia».

Sulla presenza di Matteo Messina Denaro in Abruzzo, detenuto nel carcere dell’Aquila, risponde che «non sono un esperto di Cosa nostra. Il fatto che c’è un’alta densità di carceri, anche con settori 41 bis di alta sicurezza, certo è un’occasione per dei mafiosi per venire in queste aree, ma è un indotto per le popolazioni di questo territorio, pensate alle centinaia di uomini delle forze dell’ordine che stanno qui e, quindi, fanno la spesa, affittano casa, vivono, quindi è un indotto anche per voi. Ogni cosa ha un prezzo nella vita».

Sul palco dei Giardini di Palazzo d’Avalos gremiti di pubblico dialoga col giornalista Rai Gianni Quagliarella. Le domande spaziano dalle mafie all’economia, all’etica pubblica. Sempre con i toni immediati della semplicità. La presentazione del libro Fuori dai confini, il ventiduesimo scritto dal magistrato, parte dal racconto delle indagini compiute all’estero per comprendere quanto la criminalità organizzata si stia allargando a macchia d’olio: sul plastico che le organizzazioni mafiose comprano in Bosnia. Un esplosivo più potente del tritolo. «In Bosnia sotterravano davanti casa i morti e le armi nella convinzione che la guerra, prima o poi, sarebbe tornata. Per necessità, alcune di queste armi sono state vendute». Racconta che, “con lo scoppio della guerra, le mafie ucraine sono scappate all’Ovest. Quando la guerra finirà, tra due o tre anni, non possiamo sapere quando, anche loro si siederanno al tavolo della ricostruzione». Le armi usate nei conflitti andrebbero «tracciate con un gps».

Racconta che in questi giorni è in ferie e che utilizza i giorni liberi per girare l’Italia parlando di mafie «soprattutto nelle scuole». Con gli studenti affronta l’argomento sotto l’aspetto economico. Racconta loro che non è conveniente diventare corriere della droga. Dice di aver compreso «quanto non convenga parlare coi giovani di morale o di etica», perché «sono troppo scostumati o troppo diseducati a parlare di morale o di etica». Secondo Gratteri, «i genitori di 30-35 anni sono più egoisti dei genitori precedenti». Fondamentale sarà «investire in istruzione, non in cultura. Se non avessimo il T9, non ci capiremmo tra di noi. Prima viene l’istruzione, la cultura viene dopo».

Vede un’Italia economica preda dei capitali esteri e un made in Italy a rischio: «Sono per un’Europa unita e federata, altrimenti faranno dell’Italia un outlet. I fondi americani vorrebbero abbracciare l’Italia e farne il luogo del loro tempo libero». E poi la piaga della corruzione: «Ci sono pezzi di pubblica amministrazione pronti a prostituirsi per duemila-cinquemila euro». Racconta di ristoranti affacciati sul mare con tavoli in cui «prima erano seduti medici, avvocati, insegnanti e ora medici, avvocati, insegnanti e mafiosi», perché “siamo più poveri, ma non vogliamo rinunciare al tenore di vita di trent’anni fa e siamo disposti a prostituirci».

Neanche una parola, invece, sulla riforma Nordio, che cancella il reato di abuso d’ufficio e limita le intercettazioni. «Della riforma non posso parlare. Rischierei il procedimento disciplinare” proprio nel momento in cui «ho fatto domanda per Napoli». Se il Csm accetterà la richiesta, sarà capo della procura partenopea.

L’informazione italiana, secondo il pm in prima linea nella lotta alla ‘ndrangheta, non può essere totalmente libera: «Chi ha la proprietà di un giornale non è innamorato dell’informazione. Comprare un giornale è un business ed è anche controllare un pezzo dell’informazione. Così non può esserci un’informazione libera».

Quagliarella conclude chiedendogli se onesto voglia dire essere fesso, come spesso si tende a pensare. «No, questo no», risponde. «La cosa peggiore per l’uomo è vivere pensando che sia inutile essere onesto».

Autore:
Michele D’Annunzio

Direttore di Chiaro Quotidiano. Giornalista professionista, dal 2001 in poi ho lavorato per testate televisive e radiofoniche, giornali cartacei e online, agenzie di stampa. Sono tra i fondatori di Chiaro Quotidiano. Le mie passioni sono il giornalismo, la lettura e il biliardo.

Fonte: Chiaro Quotidiano

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, ideologo e consulente tecnico movimento ambientalista Ultima Generazione A22 Network e membro attivo della Fondazione Michele Scarponi Onlus