contributi

CONTRIBUTI PER COMUNI DELLA REGIONE ABRUZZO PER INTERVENTI SU IMPIANTI SPORTIVI

PUBBLICATO: 06 GIUGNO 2023 ULTIMO AGGIORNAMENTO: 06 GIUGNO 2023

Il Bando prevede la concessione di contributi, a favore dei Comuni della Regione Abruzzo e in conto capitale, per il finanziamento di interventi su impianti sportivi destinati alla pratica del calcio e/o su impianti sportivi polivalenti, al fine di “rigenerare” gli stessi, laddove in disuso e/o inutilizzabili, nonché al fine di adeguarli alle norme di settore, in particolare alle norme in materia di sicurezza, di accessibilità, di risparmio energetico e di esercizio.

La domanda potrà essere presentata dalle ore 15:00:00 del 08.06.2023 primo giorno susseguente alla data di pubblicazione del Bando sul BURAT, alle ore 15:00:00 del successivo 45° giorno. 

Il Bando prevede la concessione di contributi, a favore dei Comuni della Regione Abruzzo e in conto capitale, per il finanziamento di interventi su impianti sportivi destinati alla pratica del calcio e/o su impianti sportivi polivalenti, al fine di “rigenerare” gli stessi, laddove in disuso e/o inutilizzabili, nonché al fine di adeguarli alle norme di settore, in particolare alle norme in materia di sicurezza, di accessibilità, di risparmio energetico e di esercizio.

I contributi sono concessi:

  • per l’attuazione di progetti che prevedono lavori di manutenzione straordinaria e/o di ristrutturazione di impianti sportivi esistenti con esclusione delle nuove realizzazioni;
  • per un importo massimo di € 200.000,00 per gli impianti dedicati al calcio e di € 50.000,00 per gli impianti polivalenti. Nel caso di impianto sportivo che presenti entrambe le tipologie di spazio di attività, il contributo massimo concedibile resta di € 200.000,00.

I soggetti beneficiari sono ammissibili a contributo per un solo progetto.

Data di scadenza: 24/07/2023

https://www.regione.abruzzo.it/content/contributi-comuni-della-regione-abruzzo-interventi-su-impianti-sportivi

Per maggiori informazioni clicca qui: https://www.regione.abruzzo.it/content/impiantistica-sportiva

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, ideologo e consulente tecnico movimento ambientalista Ultima Generazione A22 Network e membro attivo della Fondazione Michele Scarponi Onlus

LAVORO RIFIUTATO. FABIO, CAMERIERE A 59 ANNI: «HO INIZIATO A 13 ANNI, MA I CONTRIBUTI NON ME LI HANNO MAI VERSATI, DOVRO’ SGAMBETTARE ANCORA»

In questa testimonianza il nostro lettore fa emergere un altro annoso problema nel settore della ristorazione, quello dei contratti: «Ci sono realtà che fatturano tantissimo – racconta – ma non assumono, non mettono in regola, succede di tutto. Ora servono controlli mirati»

https://www.ilgazzettino.it/nordest/primopiano/lavoro_rifiutato_ristoranti_cameriere_contratto_contributi_pensione_lettera_lettori-7284851.html

Gentile redazione,

vi ringrazio per avermi dato l’opportunità di cogliere questa occasione e raccontare brevemente la situazione di un settore come la ristorazione che è tra i più sfruttati. La lettera del collega e coetaneo Massimo racconta una amara verità che conosco bene, e per la quale mi ritengo fortunato avendo un contratto part-time. 

Racconto brevemente la mia esperienza: ho iniziato a lavorare nella ristorazione quando avevo 13 anni, a giugno sono esattamente 46 anni che ci lavoro, ma avere un contratto in questo settore è difficile, se sei fortunato ti fanno un part-time, per non parlare delle cooperative, in moltissimi casi non versano nemmeno i contributi e dopo qualche anno di attività chiudono e riaprono con un’altra ragione sociale.

Lavoro rifiutato, mamma Daniela: «Non denigrate i ragazzi. Ai miei figli offrono tra i 400 e i 1000 euro per 10-11 ore al giorno»

Lavorare nella ristorazione significa essere impiegati in  un settore logorante fisicamente, nel quale è necessario essere operativi per tante ore di seguito, in alcuni casi svolgendo doppi turni, arrivando a 16 ore giornaliere di impiego. E questo riguarda soprattutto gli Chef. Inoltre è vero che essere assunti se si hanno più di 35 anni è davvero difficile.

IL MIO CASO, INOLTRE, È PECULIARE: I CONTRIBUTI PER ANDARE IN PENSIONE NON ME LI HANNO VERSATI, DOVRÒ CORRERE ANCORA PER DIVERSI ANNI TRA I TAVOLINI

E dovrò anche ringraziare che ancora mi fanno lavorare nonostante l’età. Dalla mia esperienza però deve sorgere una domanda: perché ci sono così pochi controlli negli hotel, nei ristoranti, nelle ville da cerimonia, nei bar eccetera, eccetera? Come è possibile che esistano casi come il mio? Perché non si passanno al setaccio queste realtà che fanno fatturati così alti da potersi permettere assunzioni full-time ma invece decidono di non farle? Cosa c’è dietro?

P.S. A tutti quelli che leggono, per favore, quando andate nei ristoranti non intrattenetevi più del dovuto, a quei ragazzi gli straordinari non glieli pagano!

Fabio  B.

Fonte: Il Gazzettino

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, ideologo movimento ambientalista Ultima Generazione, membro attivo Fondazione Michele Scarponi Onlus