Amici ed amiche della mobilità sostenibile, buongiorno a voi.
In questo articolo pubblico dei fermi immagine tratti da una puntata speciale di Bike Channel canale 259 del Digitale Terrestre riguardo alle città ciclabili.
Io personalmente ho sempre molto apprezzato il fiero popolo canadese, soprattutto quando i loro soldati vennero qui nella Provincia di Chieti in Abruzzo per combattere contro i tedeschi sul fiume Moro ad Ortona il 24 Dicembre 1943, asseragliati lungo la linea difensiva Gustav che si estendeva tra Anzio sul Mar Tirreno e fino ad Ortona stessa, una linea difensiva militare fatta costruire da Adolf Hitler in persona e delegando il Feld Maresciallo Kesselring alla sua difesa, dal suo Quartier Generale di Avezzano (AQ) zona Concentramento a nord della città. Desidero ringraziare ora e per sempre il sacrificio di tutti quei giovani soldati canadesi che partirono da casa loro nella lontana Canada per venire a combattere e a morire qui in Abruzzo tra Dicembre 1943 e la primavera del 1944 per la nostra libertà contro il nemico nazifascista. Ecco qui di seguito per voi e per tutti i vostri discendenti canadesi il meritato tributo, ringraziamento per il vostro sacrificio posto sull’altare della libertà del popolo italiano e tengo a precisare in questa sede, che io e la mia famiglia abbiamo apposto la nostra firma sul registro delle visite al War Canadian Cemetery di Ortona posto nelle vicinanze del fiume Moro, è stato un privilegio, un immenso onore avervi reso visita!
Questa puntata speciale andata in onda su Bike Channel è stata davvero molto interessante, perché ha toccato una moltitudine di aspetti molto importanti da recepire ed applicare nei tessuti urbani delle nostre città, per fare in modo di sviluppare al meglio la mentalità e tutte le infrastrutture ciclabili importanti da costruire nelle città nel rispetto del concetto della democrazia dello spazio, https://www.wired.it/scienza/spazio/2016/12/17/unoosa-la-democrazia-dello-spazio/https://pure.unipa.it/it/publications/la-produzione-dello-spazio-democratico-per-il-soddisfacimento-del-2 pertanto è essenziale anche per gli amministratori italiani locali interessarsi maggiormente alla tematica, sviluppando a monte una chiara, definita capacità di programmazione che cominci a sottrarre sempre più spazio alle auto in città e a ridisegnarle a misura di uomo e di biciclette, adottando un Biciplan che arrivi poi all’istituzione di una Rete Integrata alla Mobilità Sostenibile che possa consentire di creare più piste ciclabili soprattutto nei tessuti urbani cittadini e di collegarle tra loro nei due assi principali Nord-Sud ed Est-Ovest, al fine di mantenere il più possibile la pacifica convivenza ed armonia tra le categorie deboli della strada (pedoni, ciclisti e motociclisti) e le categorie forti della strada (automobilisti e camionisti). Diverse città del Nord Europa si sono già attivate in tal senso negli ultimi anni per mantenere interdetto al traffico veicolare, l’accesso al centro cittadino che è riservato ai soli pedoni e ciclisti, come nel caso di Oslo, la capitale della Norvegia che, dal 2019, ha deciso di far percorrere il centro cittadino fino ad un raggio di 3 km soltanto pedoni e ciclisti, mentre automobilisti e camionisti possono soltanto circolare all’esterno dei 3 km dal centro cittadino.
È morto Giampaolo Giuliani: suoi gli studi per prevedere i terremoti dalla misurazione del radon
L’AQUILA – E’ morto nella notte, dopo una breve malattia, all’età di 75 anni, Giampaolo Giuliani. Ex tecnico dell’Istituto di Fisica dello Spazio Interplanetario distaccato presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso, Giuliani è salito alla ribalta per gli studi sul radon come precursore sismico.
Studi che hanno preceduto di qualche tempo la scossa devastante del 2009 all’Aquila e che gli avrebbero permesso, almeno secondo molte testimonianze, di preallertare molte persone. Studi che sono proseguiti nel tempo, anche attraverso una Fondazione che lo ha portato a confrontarsi con molti studiosi mondiali.
“Un uomo generoso, caparbio, legatissimo alla famiglia e per i quale la parola “amicizia” ha un grande valore”, si legge nella pagina della Fondazione che porta il suo nome e che ha annunciato la sua scomparsa.
Addio a Giampaolo Giuliani, lo studioso dei precursori sismici
L’AQUILA – È venuto a mancare Giampaolo Giuliani, legato alle ricerche sul radon e precursori sismici.
L’AQUILA – È venuto a mancare Giampaolo Giuliani, legato alle ricerche sul radon e precursori sismici. Aveva 75 anni.
“Questa notte è venuto a mancare Giampaolo Giuliani, dopo una breve malattia. Un uomo straordinario, che alla ricerca sui precursori sismici ha dato tantissimo, un uomo generoso, caparbio, legatissimo alla famiglia e per i quale la parola “amicizia” ha un grande valore”. L’annuncio giunge dalla Fondazione Giuliani. I funerali si terranno lunedì 28 febbraio alle 11,00 presso la chiesa del Cimitero. Giuliani era nato a L’Aquila l’11 maggio 1947.
Sentite condoglianze alla famiglia da parte di David, Roberta, Eleonora e da tutta la redazione del Capoluogo.it.
L’Abruzzo perde Giampaolo Giuliani,fu il tecnico che annunciò il terremotodell’Aquila del 2009
L’Aquila. “Questa notte è venuto a mancare Giampaolo Giuliani, dopo una breve malattia. Un uomo straordinario, che alla ricerca sui precursori sismici ha dato tantissimo, un uomo generoso, caparbio, legatissimo alla famiglia e per i quale la parola “amicizia” ha un grande valore”.
L’Aquila e l’Abruzzo intero perdono Giampaolo Giuliani. A darne annuncio è stata questa mattina la Fondazione Giuliani.
Giampaolo Gioacchino Giuliani, classe 1947, è stato un ex tecnico dell’Istituto di Fisica dello Spazio Interplanetario distaccato presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso.
In occasione del terremoto che il 6 aprile 2009 che ha devastato la città dell’Aquila, il suo nome fece il giro dell’Italia intera, diventando famoso. E non solo in Italia. Fu lui, infatti, con i suoi studi, a parlare di una previsione del devastante evento sismico che poi si verificò.
Dal 1971 al 1984 è stato tecnico di ricerca in astrofisica presso l’Osservatorio astronomico di Campo Imperatore, dipendente IAS (Istituto Astrofisica di Frascati); dal 1984 al 1990 all’Osservatorio astronomico di Campo Imperatore, all’Aquila.
Ha lavorato nei Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) come collaboratore tecnico non laureato dell’Istituto di Fisica dello Spazio Interplanetario di Torino, una delle venti strutture dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF). Ha partecipato prima all’esperimento EAS-TOP e poi all’esperimento Large Volume Detector(LVD) per la rivelazione di neutrini prodotti da collasso gravitazionale stellare.
Pezzopane: “La morte di Giampaolo Giuliani addolora, persona generosa”
“La morte di Giampaolo Giuliani mi addolora, era una persona generosa che aveva un solido obiettivo. Studiare e cercare un sistema di previsione dei terremoti, ed in questo senso aveva lavorato sui precursori sismici in maniera assidua. Se penso a Giampaolo, immediatamente ripenso ai giorni prima e dopo il terremoto del 6 aprile, durante lo sciame sismico che ossessionava L’Aquila, a come fu osteggiato ed addirittura denunciato. Ho partecipato con lui a vari incontri ed iniziative ed era sempre spinto da un generoso desiderio di capire e di trovare soluzioni. Per un lungo periodo è stato un punto di riferimento ed in molti a lui si rivolgevano per sapere qualcosa di più. Lo ricordo con affetto. Condoglianze alla famiglia”. Così Stefania Pezzopane ricorda Giampaolo Giuliani nel giorno della sua scomparsa.
Ripercorriamo insieme la catena di eventi tellurici che funsero da premonitori sismici tra Novembre 2008 e Marzo 2009, una sequenza di 200-300 scosse a debole magnitudo che si concentrarono nella zona tra Roio (AQ) e Lucoli (AQ), come segnalato dallo stesso Giuliani.
Eccola qui la scossa sottostimata di magnitudo 6.1 Richter registrata dall’INGV. In realtà la stessa fu classificata di magnitudo 6.7 Richter proprio dall’Osservatorio Astronomico Nazionale INFN sul Gran Sasso da Giampaolo Giuliani:
Proprio oggi che è morto il nostro Giampaolo, un evento sismico debole di magnitudo 3.2 si è originato a 3 km ad Ovest di Cocullo (AQ), quasi un terremoto segno del destino atto a salutare per l’ultima volta colui che ha cercato di prevederli per una vita intera.
Debuttò nelle competizioni automobilistiche nel 1985 nel campionato italiano di Formula 4, giungendo 3º. L’anno successivo il pilota italiano ritentò l’impresa vincendo.
Passato per il 1987 al campionato italiano di Formula 2000 lo vinse al primo tentativo.
Visti i buoni risultati ottenuti nel 1988 Schiattarella decise di passare alla Formula 3 e vi restò fino al 1991, ottenendo come miglior risultato un secondo posto in classifica piloti proprio nel suo ultimo anno.
Nel 1992 il pilota italiano passò alla F3 sudamericana e l’anno successivo in Formula Atlantic, dove conquistò il titolo “Rookie of The Year”, assegnato al miglior esordiente.
Formula 1
Esordì quindi in Formula 1 nel 1994, al GP di Jerez, nella terzultima gara, all’età di 27 anni con il team Simtek, partecipando contemporaneamente al campionato Indycar.
Il 1995 fu il suo ultimo anno in Formula 1 (il GP di Montecarlo fu la sua ultima gara), sempre con il team Simtek. Il miglior piazzamento ottenuto in Formula 1 rimane il 9º posto al Gran Premio d’Argentina del 1995. In tutto Schiattarella conta 7 GP nella massima serie, ma senza risultati di rilievo.
Dopo la F1
Terminata l’esperienza in Formula 1 nel 1996 Schiattarella partecipò al campionato IMSA.
Nel 1997 il pilota italiano prese invece parte al campionato FIA GT.
Nel 1998 Schiattarella contò anche una partecipazione in Formula CART conclusasi però con un ritiro.
Per il 2000 Schiattarella si impegnò nel campionato Grand Am, ottenendo buoni risultati e concludendo il campionato al 4º posto.
Nel 2001 il pilota italiano giunse poi 16º nel campionato FIA GT a pari merito con Günther Blieninger e Emanuele Naspetti.
Nel 2002 tornò nel campionato ALMS, disputando gare nella classe GTS e concludendo al nono posto. Rimasto anche l’anno successivo nella GTS concluse decimo. A fine 2003 il milanese decise di abbandonare le corse automobilistiche, salvo tornare nel 2007 e prendere parte al campionato italiano GT, classe GT2, concludendo 30º. Nel 2008 conquista il titolo del campionato asiatico GT.
Nel 2013 è nuovamente al volante, questa volta nella Superstars Series, chiudendo la stagione in 17ª posizione. Confermato il suo impegno anche per la stagione 2014.
DOMENICO SCHIATTARELLA OFFICIAL WEBSITE
Aggiornamento 4 Marzo 2022
Mail da Domenico Schiattarella ore 1.57
Ciao Alessio,
mi presento: sono Domenico Schiattarella e sono un ex pilota di Formula 1.
Innanzitutto vorrei farti i miei complimenti per l’interesse che hai mostrato verso il metodo Visual Driving che ho ideato io stesso.
Sai Alessio, si fa presto a dire guidare.
A guidare, bene o male, sono capaci tutti.
Insomma chiunque abbia la patente (e in Italia parliamo di 39,2 milioni di persone) è capace di guidare nel senso più generico del termine, cioè portare una vettura da un punto A a un punto B.
La guida però non è solo questo, anzi.
C’è tutta un’arte attorno alla guida che la maggior parte delle persone però non è in grado di percepire e nemmeno di apprezzare.
E credimi, da ex pilota di Formula 1 so cosa vuol dire arte della guida.
Per arte della guida intendo l’insieme di tecnica, giusto mindset alla guida e consapevolezza del volante che stai tenendo in mano.
Saper guidare non significa saper azionare il motore dell’auto, saper cambiare marcia o il resto dell’ammasso di cose che ti insegnano a scuola guida.
Queste sono azioni meccaniche, che nulla hanno a che fare con l’arte della guida e con la profonda consapevolezza del volante che l’arte della guida riesce a infondere nel guidatore.
Se così fosse, ti assicuro che non ci sarebbero più di 170.000 incidenti stradali all’anno nella sola Italia.
Non mi stancherò mai di dirlo Alessio: saper guidare fa rima innanzitutto con consapevolezza e controllo.
Consapevolezza che ti permette di esercitare un controllo a 360 sulla tua vettura e ti dà la capacità di reagire di fronte a un problema.
Questo è proprio quello che insegno all’interno di Visual Driving, il metodo di guida targato Domenico Schiattarella che ti insegna passo passo le migliori e più efficaci tecniche di guida usate dai piloti professionisti.
L’obiettivo è trasformare completamente il tuo stile di guida e avvicinarlo il più possibile a quello di un pilota professionista.
Aiutarti a sviluppare la mentalità del pilota di Formula 1 per affrontare qualsiasi pericolo in strada e avere un dominio totale sulla tua vettura.
Visual Driving è l’unico percorso creato da un ex pilota di Formula 1 che oltre a consegnarti tutte le tecniche di guida e controllo che ti faranno assomigliare a un pilota professionista, ti accompagna anche fino al tuo debutto in pista.
Alessio, Visual Driving per te non dev’essere un salto nel buio, tutt’altro.
Voglio darti tutte le informazioni che ti servono per capire se possiamo iniziare il percorso che mi aiuterà a trasformarti in un pilota professionista.
Per questo, solo per i prossimi 7 giorni hai la possibilità di prenotare gratuitamente una consulenza di analisi per capire se Visual Driving è il percorso adatto a te.
Vuoi sapere come sono diventato Pilota di Formula 1?
Ciao Alessio,
sono felice di condividere oggi con te, un pò della mia storia: la mia forte passione ed ambizione, le mie aspettative e il mio sogno straordinario di diventare un pilota di Formula 1, sogno che poi si è avverato.
La verità: la passione per i motori l’ho avuta fin da piccolo, tant’è che all’età di 14 anni mi trasferii da solo a Modena in un convitto di frati cappuccini solo per poter studiare a Maranello presso la scuola di Enzo Ferrari che conobbi personalmente.
Dopo vari tentativi dilettanteschi, ebbi finalmente la possibilità di cimentarmi davvero con i motori quando debuttai in Formula 2000.
Primo anno, primo successo quando divenni Campione Italiano di Formula 2000.
Un risultato che fece parecchio rumore visto che subito mi chiamarono a correre in Formula 3 con squadre importanti.
Lì riuscii a conquistare il titolo di vice campione italiano, vinsi la prestigiosissima medaglia d’oro di autosprint ed ebbi come compagno di squadra il Campione del Mondo Jacques Villeneuve.
Dopo tutti questi grandi risultati, decisi di inseguire il classico sogno americano… così feci le valige e partii per l’America.
Mi ritrovai in Canada però, a lavorare come meccanico per 7 lunghi mesi, finché non arrivò il giorno in cui mi diedero la possibilità di fare un test.
Avevo talmente voglia di dimostrare a tutti il mio valore che feci subito il record della pista e oscurai il loro pilota di punta, Patrick Carpentier.
Divenni Best Rookye of the year e questo mi permise l’anno dopo di debuttare addirittura in F.Indy e di incontrare il manager di Gerhard Berger che mi propose il debutto in Formula 1.
Quella della Formula 1 è stata un’esperienza incredibile per me, che mi ha permesso di coronare il più grande sogno che avevo da bambino e di confrontarmi con piloti stellari come Michael Schumacher.
Conclusa la parentesi Formula 1, tornai negli Stati Uniti dove iniziai una seconda carriera a bordo dei prototipi e delle GT dove vinsi molte gare e partecipai alla 24 ore di Daytona con la meravigliosa Ferrari 333SP partendo in prima fila.
Di lì a poco un altro sogno si realizzò: mi chiamarono a correre alla 24 ore di Le Mans, ovvero nella competizione che rende qualsiasi pilota un vero pilota!
Ma da dove nasce la mia passione per la formazione? La mia voglia di trasmettere tutto ciò che so del mondo dei motori agli altri?
Vedi , poco dopo che iniziai a correre nelle GT, divenni il direttore dei corsi di pilotaggio ufficiali Ferrari e Maserati.
Sai, poter lavorare con la casa costruttrice più tecnologica al mondo e viverla da dentro, è stata per me un’opportunità incredibile per implementare le mie conoscenze tecniche.
È stata un’esperienza intensa che mi ha fatto crescere molto, riuscendo a formare migliaia di persone e con molti di loro, addirittura a competere e vincere gare internazionali.
Da questo lungo percorso è nata la creazione del metodo VISUAL DRIVING + RACING.
Il percorso formativo che mi ha permesso di trasmettere a migliaia di persone le migliori tecniche di guida e controllo dell’auto e di far debuttare in pista moltissimi appassionati.
Per quanto riguarda te:
Senti il bisogno di aumentare le tue capacità di guida a livello superiore?
Il tuo obiettivo è acquisire padronanza e sicurezza alla guida della tua auto?
Condividi con me la passione per le auto e i motori?
Allora posso aiutarti a realizzare il tuo sogno.
Ti aspetto
Un caro saluto
Domenico Schiattarella
Ciao Alessio,
Mancano pochi giorni e poi si parte con Visual Driving + Racing.
Prima di partire ti ricordo brevemente tutte le tecniche di guida che imparerai all’interno di Visual Driving:
qual è la posizione corretta di guida perché “allaccia le cinture di sicurezza” non è solo un avvertimento come scegliere i migliori pneumatici per la tua vettura le tecniche per conoscere e dominare davvero l’auto che guidi come utilizzare tutta la potenza frenante della tua auto (è scientificamente provato che il 70% dei guidatori non la utilizza) come calcolare efficacemente la distanza di sicurezza Impara il metodo VISUAL DRIVING per vedere in anticipo ciò che non vediamo cos’è l’effetto pendolo, come controllarlo e soprattutto come non innescarlo tutto quello che devi sapere sul sorpasso: dove NON effettuarlo, come sorpassare in sicurezza e con la giusta velocità tecniche di guida in condizioni atmosferiche avverse, pioggia o neve non saranno più un problema per te come controllare il fenomeno dell’aquaplaning i consigli e le dritte di un ex pilota di Formula 1 dalla A alla Z
Se inoltre anche tu sei un appassionato di guida su pista, apprezzerai ancora di più l’accesso incluso a RACING, il corso grazie al quale imparerai le tecniche estreme di pilotaggio che devi adottare quando guidi una vettura in circuito.
Inoltre Racing ti prepara anche al debutto in pista e se già corri, ti chiarirà tutte le tecniche che ti permetteranno di migliorare, in tutta sicurezza, il tuo tempo sul giro.
Cosa aspetti?
Se sei interessato ad aumentare le tue capacità di guida con il metodo VISUAL DRIVING + RACING sarò lieto di sentirci, quindi, telefonicamente per questa consulenza gratuita che ti renderà finalmente consapevole del mezzo che guidi e ti avvicinerà sempre di più ad un pilota professionista.
Ti aspetto, un caro saluto,
Domenico Schiattarella
Ciao Alessio,
Innanzitutto vorrei farti i miei complimenti per l’interesse che hai mostrato verso il metodo VISUAL DRIVING + RACING che io stesso ho ideato.
Sai Alessio, dei 39,2 milioni di persone che hanno la patente in Italia nessuno ha ricevuto degli insegnamenti pratici come questi che ti offro nei miei corsi di guida pro. Se così fosse, ti assicuro che non ci sarebbero più di 170.000 incidenti stradali invalidanti all’anno solamente in Italia.
Non mi stancherò mai di dirlo Alessio: saper guidare davvero vuol dire innanzitutto avere consapevolezza e controllo totale della tua vettura per avere la capacità di reagire in ogni situazione anche la più imprevista.
Questo è proprio quello che insegno all’interno di Visual Driving + RACING il primo ed unico corso creato da un ex-pilota di Formula 1 che ti insegna passo dopo passo le migliori e più efficaci tecniche di guida usate dai piloti professionisti.
L’obiettivo è elevare il tuo stile di guida e avvicinarlo il più possibile a quello di un pilota professionista. Per questo caro Alessio, ho voluto includere in questa offerta anche il Corso RACING che ti accompagna, se vuoi, fino al tuo debutto in pista.
Ti aspetto!
Un cordiale saluto Domenico Schiattarella
Ciao Alessio, È passata già una settimana da quando hai iniziato a conoscere il mondo di VISUAL DRIVING + RACING
Probabilmente vorresti sapere di più del metodo Visual Driving e ancora più sei rimasto affascinato dall’idea di imparare le migliori tecniche e strategie di guida direttamente da un ex pilota di Formula 1.
Da anni ormai la missione che coltivo ogni giorno è questa: mettere a disposizione di chiunque lo desideri l’immenso bagaglio di conoscenze, tecniche e strategie di guida che ho accumulato in decenni di carriera automobilistica ad alti livelli.
E quando dico immenso bagaglio, ti assicuro che non è un’esagerazione Alessio.
Ho gareggiato in Formula 2000, Formula 3, Formula 1, ho partecipato alla 24 ore di Daytona con la meravigliosa Ferrari 333SP e anche alla gara più spettacolare in assoluto per un pilota professionista, ovvero la 24 ore di Le Mans.
Sono entrato in contatto con dei Giganti della Formula 1, come Jacques Villeneuve e Michael Schumacher.
Sono stato direttore dei corsi di pilotaggio ufficiali Ferrari e Maserati, le due case costruttrici più prestigiose al mondo.
Insomma, il bagaglio di conoscenze, tecniche e strategie di guida che ho accumulato è davvero straordinario ed è qui pronto per essere condiviso con te Alessio.
Alessio, il modo migliore per agire è iniziare questo percorso insieme e ti sorprenderai di cosa puoi fare anche tu!
Ti aspetto Alessio,
Un caro saluto,
Domenico Schiattarella
Ci siamo Alessio, manca poco al termine della promozione che ti porterà in pista se vorrai ed ampliare le tue skills di guida insieme a Domenico Schiattarella.
Il primo passo se anche tu desideri guidare in pista è l’acquisto di Visual Driving + RACINGl’unico corso esistente in Italia creato da un ex pilota diFormula 1 che ha l’obiettivo di consegnarti tutte le tecniche di guida dei piloti professionisti per renderti consapevole e sicuro quando guidi in strada o su pista.
Ti ricordo quindi brevemente quali insegnamenti e quali lezioni imparerai da questo percorso formativo preparatorio se vorrai a scendere in pista con me.
le giuste e più avanzate tecniche di controllo da usare quando ti si presenta un problema in auto
qual è l’approccio mentale che devi avere quando sei alla guida di un’auto
qual è la posizione corretta di guida
perché “allaccia le cinture di sicurezza” non è solo un avvertimento
la corretta posizione delle mani sul volante
le tecniche per imparare a conoscere davvero l’auto che guidi e come dominarla
come utilizzare tutta la potenza frenante della tua auto (è scientificamente provato che il 70% dei guidatori non la utilizza)
come calcolare efficacemente la distanza di sicurezza
cos’è il Metodo Visual Driving per vedere in anticipo ciò che non vediamo
cos’è l’effetto pendolo, come controllarlo e soprattutto come non innescarlo
tutto quello che devi sapere sul sorpasso: dove NON effettuarlo, come sorpassare in sicurezza e con la velocità giusta
tecniche di guida in condizioni atmosferiche avverse, come pioggia o neve
come controllare il fenomeno dell’aquaplaning
impara a conoscere la tua vettura (cos’è la trazione anteriore, la posteriore e l’integrale)
i consigli e le dritte di un ex pilota di Formula 1 per scegliere correttamente la tua auto
guida pratica alla scelta dei pneumatici
Alessio, se sei davvero un appassionato del mondo dei motori e della guida pro, puoi accedere ora qui all’unico corso esistente in Italia creato da un ex pilota di Formula 1 che passo passo ti aiuterà a sviluppare uno stile e una tecnica di guida simili a quelli di un pilota professionista.
Non vedo l’ora di accoglierti in Ds Performance Driving!
Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università di L’Aquila, membro partecipante ordinario Fondazione Michele Scarponi Onlus, ideologo ed attivista del movimento ambientalista italiano Ultima Generazione A22 Network
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Il quadro aggiornato, in vigore fino al 2025, dei requisiti per andare in pensione adeguati alla speranza di vita
Sono stati resi noti i requisiti di accesso alla pensione valevoli fino al 2025, adeguati all’incremento della speranza di vita.
In particolare, si può andare in pensione dal 1° gennaio 2023 alle stesse condizioni del 2021, sia per il trattamento di vecchiaia che per quello anticipato, e i requisiti rimangono gli stessi sino alla fine del 2024.
Andiamo a vedere, quindi, quali sono i requisiti di accesso alla pensione in vigore e quali sono le regole alla base dell’adeguamento all’aspettativa di vita.
QUANDO SI PUÒ ANDARE IN PENSIONE? I REQUISITI 2023 2024
Ogni due anni il Ministero dell’Economia, di concerto con quello del Lavoro, emana un Decreto che fissa i requisiti di accesso al pensionamento prendendo in considerazione gli incrementi della speranza di vita registrati dall’Istat. La logica sta nel fatto che più si allunga la vita dei contribuenti, maggiore sarà il periodo coperto e la pressione sulle casse dello Stato. Ecco, quindi, che l’ingresso alla pensione viene posticipato in proporzione a questo allungamento.
Quest’anno, si legge nel Decreto direttoriale del 27 ottobre 2021 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 268 del 10 novembre 2021, l’Istat non ha registrato nessun aumento della speranza di vita. L’età pensionabile e l’anzianità contributiva, quindi, non vengono ulteriormente incrementati e resteranno gli stessi a partire dal 1° gennaio 2023 e per tutto l’anno successivo. Tutti i requisiti per la pensione di vecchiaia, anticipata e di anzianità con il sistema delle quote, così inquadrati, vengono riepilogati dall’INPS nella Circolare del 18 febbraio 2022 n. 28.
LA PENSIONE DI VECCHIAIA, COS’È
La pensione di vecchiaia è la principale forma di previdenza pubblica e consiste in una prestazione economica costituita dal versamento mensile di una somma di denaro da parte dell’INPS in favore di un lavoratore che abbia raggiunto una determinata età e che abbia versato un certo numero di contributi.
1) REQUISITI ORDINARI
Il requisito per la pensione di vecchiaia, valevole per il biennio 2023/2024 per gli iscritti all’assicurazione generale obbligatoria, alle forme sostitutive ed esclusive della medesima e alla Gestione separata è fissato, dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2024, a 67 anni (a prescindere dai contributi versati). L’adeguamento partirà quindi dal 1° gennaio 2025, sempre che l’Istat registri un allungamento dell’aspettativa di vita.
2) REQUISITI PER I LAVORI GRAVOSI
Per i soggetti, poi, che abbiano svolto una o più delle attività considerate gravose o che siano stati addetti alle lavorazioni particolarmente faticose e pesanti, e che siano in possesso di un’anzianità contributiva pari ad almeno 30 anni, il requisito anagrafico per l’accesso alla pensione di vecchiaia è di 66 anni e 7 mesi.
3) REQUISITI PER I NEOPENSIONATI
I lavoratori che abbiano iniziato a pagare i contributi successivamente al 1° gennaio 1996 (soggetti al sistema di calcolo cosiddetto “contributivo”) possono comunque andare in pensione a 67 anni purché vengano rispettate le seguenti condizioni:
abbiano versato 20 anni di contributi;
l’importo della pensione sia superiore a 1,5 volte l’assegno sociale (pari a 468,10 euro nel 2022).
Qualora non vengano rispettati i predetti requisiti di anzianità contributiva e di importo dell’assegno pensionistico, questi lavoratori possono comunque andare in pensione a 71 anni (età anch’essa soggetta ad adeguamento che rimarrà tale fino al 31 dicembre 2024) con almeno 5 anni di contributi versati.
LA PENSIONE ANTICIPATA, COS’È
Per i lavoratori che non hanno maturato il requisito anagrafico, ma che hanno comunque versato un minimo di contribuzione c’è la possibilità di andare in pensione anticipata. Il requisito contributivo, anch’esso in teoria sarebbe oggetto di adeguamento in funzione dell’aumento della speranza di vita, ma è stato congelato fino al 2026 dal Decreto Legge 28 gennaio 2019, n. 4.
1) REQUISITI ORDINARI
Dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2026, il requisito contributivo per ottenere la pensione anticipata è:
per gli uomini: 42 anni e dieci mesi;
per le donne: 41 anni e dieci mesi.
Il diritto alla decorrenza del trattamento pensionistico anticipato si perfeziona trascorsi tre mesi dalla data di maturazione dei predetti requisiti.
2) REQUSITI PER I NEOPENSIONATI
Come per la pensione di vecchiaia, anche per la pensione anticipata interviene lo spartiacque del 1° gennaio 1996. I lavoratori che hanno iniziato a pagare i contributi da questa data in poi possono ottenere il prepensionamento a 64 anni di età (fino al 31 dicembre 2026) con almeno 20 anni di contributi, a patto che il primo assegno pensionistico lordo non sia inferiore a 2,8 volte l’assegno sociale.
3) REQUISITI PER I PRECOCI
C’è poi l’ipotesi della pensione anticipata per lavoratori precoci, ossia coloro che hanno iniziato a lavorare a 18 anni. Un trattamento riconosciuto, quindi, a chi ha versato almeno 1 anno di contributi prima d’aver compiuto 19 anni. Il lavoratore deve però soddisfare uno dei seguenti requisiti:
essere disoccupato;
essere invalido in una misura uguale o superiore al 74%;
assistere da almeno 6 mesi un parente portatore di handicap;
aver svolto attività gravose o pesanti per almeno 7 anni negli ultimi 10 anni.
Dal 1° gennaio 2023 e fino al 31 dicembre 2026, sempre in forza del Decreto Legge 28 gennaio 2019, n. 4, i lavoratori precoci possono andare in pensione maturati 41 anni di contributi. Anche in questo caso il trattamento pensionistico anticipato in esame decorre trascorsi tre mesi dalla data di maturazione dei predetti requisiti.
PENSIONE DI ANZIANITÀ CON SISTEMA DELLE QUOTE: REQUISITI
Anche per il biennio 2023-2024, i soggetti per i quali continuano a trovare applicazione le disposizioni in materia di requisiti per il diritto a pensione con il sistema delle c.d. quote possono conseguire tale diritto quando in possesso di un’anzianità contributiva di almeno 35 anni e di un’età anagrafica minima di 62 anni, fermo restando il raggiungimento di quota 98, se lavoratori dipendenti pubblici e privati, ovvero di un’età anagrafica minima di 63 anni, fermo restando il raggiungimento di quota 99, se lavoratori autonomi iscritti all’INPS.
PENSIONE COMPARTO DIFESA, SICUREZZA E VIGILI DEL FUOCO: REQUISITI
Anche per il personale appartenente al comparto difesa, sicurezza e vigili del fuoco, ossia del personale delle Forze Armate, dell’Arma dei Carabinieri, del Corpo della Guardia di finanza, del personale delle Forze di polizia ad ordinamento civile (Polizia di Stato e Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria) e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, non ci sono sorprese. Per il biennio 2023/2024 i requisiti anagrafici e, qualora l’accesso al pensionamento avvenga a prescindere dall’età, quello contributivo previsto per il trattamento pensionistico non sono ulteriormente incrementati.
1) REQUISITI PER LA PENSIONE DI VECCHIAIA
Dal 1° gennaio 2023, nei confronti di coloro che raggiungano il limite di età previsto in relazione alla qualifica o grado di appartenenza e non abbiano a tale data già maturato i requisiti previsti per la pensione di anzianità, il requisito anagrafico non è ulteriormente incrementato rispetto a quello previsto per il biennio 2021/2022.
2) REQUISITI PER LA PENSIONE DI ANZIANITÀ
A decorrere dal 1° gennaio 2023 l’accesso alla pensione di anzianità, Avviene con i seguenti requisiti:
raggiungimento di un’anzianità contributiva di 41 anni, indipendentemente dall’età;
raggiungimento della massima anzianità contributiva corrispondente all’aliquota dell’80%, a condizione che essa sia stata raggiunta entro il 31 dicembre 2011, e in presenza di un’età anagrafica di almeno 54 anni;
raggiungimento di un’anzianità contributiva non inferiore a 35 anni e con un’età anagrafica di almeno 58 anni.
PENSIONE SPETTACOLO E SPORT
Non sono incrementati neppure i requisiti per l’accesso alla pensione di vecchiaia dei lavoratori iscritti alla Gestione spettacolo e sport professionistico. In particolare, nel biennio 2023-2024:
Per il gruppo ballo l’età pensionabile è di 47 anni;
per il gruppo cantanti, artisti lirici e orchestrali l’età pensionabile è di 62 anni;
per il gruppo attori l’età pensionabile è di 65 anni;
per il gruppo sportivi professionisti l’età pensionabile è di 54 anni;
per le restanti categorie iscritte al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo (FPLS) l’età pensionabile è 67 anni.
Lupo avvistato ad Avezzano, il video girato da un lettore
“Una strada comunque sprovvista di illuminazione, perché non si fa qualcosa? Sono anni che è così”. Lupo avvistato lungo via del Pioppo stamattina, verso le 8.
Un incontro ravvicinato, certo, ma non del terzo tipo. Sarebbe più il caso di dire che è la natura selvaggia che viene a farci visita e non è ovviamente la prima volta.
Un lupo è stato avvistato questa mattina ad Avezzano da un nostro lettore, che ha inviato alla Redazione la segnalazione.
L’avvistamento – come testimoniano foto e video – è avvenuto lungo via del Pioppo: tra l’altro “non è la prima volta che m’incrocio con un lupo. Sempre lungo via del Pioppo, 15 giorni fa, ho incontrato lo stesso animale”.
“Quella strada per giunta è senza illuminazione da tempo – lamenta ai nostri microfoni il cittadino – da via Pié le Pogge fino a via San Francesco è al buio di sera e di notte, creando situazioni di disagio e di pericolo per chi va in macchina e a piedi: sono anni che la strada versa in questo stato, ma nessuno ha mai fatto nulla, non c’è nemmeno un lampione”.
OLTRE GLI ORIZZONTI
Una proposta di progetto europeo progettata dai membri di ENOS per realizzare pratiche più performanti nell'inclusione sociale dei giovani nel settore degli sport all'aria aperta
https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSeO55gega53M_p-qx7DGzCIgF6xERJPPI0nJMto3j-HDmKjng/viewformUna joint venture per l'inclusione – Costruire un consorzio per Erasmus+ Youth Call per il 2022
Due membri ENOS dalla Francia, che stanno costruendo il consorzio centrale iniziale, stanno lanciando un bando per i partner per l'Erasmus+ Youth Call per il 2022. Lo scopo del progetto è affrontare il tema dell'inclusione negli sport all'aria aperta a livello europeo. Questa proposta progettuale è stata pensata per condividere, sviluppare e promuovere le migliori pratiche, concentrandosi su gruppi di giovani sottorappresentati negli sport all'aria aperta (es. giovani emarginati o a rischio di emarginazione, abbandono scolastico, giovani che vivono in aree urbane prioritarie o particolarmente remote aree rurali), nel contesto post-covid. L'obiettivo del progetto di azione triennale è quello di raggiungere pratiche più performanti e una cultura più inclusiva nel settore degli sport all'aria aperta.
ENOS promuove lo scambio di buone pratiche sull'inclusione a livello europeo
Il Libro bianco sullo sport invita gli Stati membri a integrare le pratiche sportive nelle loro politiche in materia di istruzione, salute pubblica e coesione sociale, al fine di promuovere l'accesso alle attività sportive per il pubblico più vulnerabile o impegnato in un processo di integrazione, compresi i giovani svantaggiati comunità socio-economiche, immigrati e altri gruppi sottorappresentati negli sport all'aria aperta.
Cooperazione europea
C'è una ricchezza di buone pratiche tra le organizzazioni di sport all'aria aperta. Gli stakeholder nel campo degli sport outdoor sono consapevoli dei problemi di integrazione e inclusione per la società e del ruolo che possono svolgere in questa materia, per le loro caratteristiche specifiche, la loro adattabilità e i benefici che inducono. È stato tuttavia osservato, durante il webinar all'aperto inclusivo di ENOS nel giugno 2021, che le conoscenze disponibili sono frammentate e settoriali o limitate a una determinata area geografica o culturale. Le organizzazioni sportive all'aperto, i professionisti dell'istruzione e i volontari impegnati con questi gruppi trarrebbero vantaggio dallo spazio condiviso per lo scambio di conoscenze a livello europeo.
Gli sport di montagna come campo di studio
Il nucleo iniziale del consorzio vorrebbe esplorare il campo degli sport di montagna. Bassi tassi di partecipazione tra i giovani a rischio di emarginazione negli sport di montagna e d'avventura come l'alpinismo, le passeggiate in collina e l'escursionismo, la mountain bike, lo sci e gli sport invernali rendono tali attività rilevanti per esplorare il tema della diversità e dell'inclusione.
Progettazione in fase iniziale della proposta progettuale
Programma di scambio per condividere pratiche
Raccogliere le conoscenze esistenti e sviluppare un quadro di conoscenza condiviso
Identificare le migliori pratiche in relazione al framework
Testare i metodi durante una serie di scambi di giovani che coinvolgono il gruppo target
Crea un kit di strumenti
Diffondere
Progettazione del consorzio
L'invito è rivolto principalmente a organizzazioni nazionali o locali di diversi settori che lavorano su questioni relative alla giustizia sociale e alla natura, alla partecipazione agli sport all'aria aperta per tutti, all'inclusione sociale e agli sport all'aria aperta e/o lavorano con o per le persone nelle aree di istruzione prioritaria, migranti, così come le persone che vivono in aree rurali e remote, le persone con difficoltà sociali ed economiche, e qualsiasi altra potenziale fonte di discriminazione economica o etnica, religione o convinzioni personali, disabilità, età o orientamento sessuale. Il consorzio del progetto sarà progettato per promuovere una vasta gamma di background e identità.
In realtà, il team cerca una partnership fatta di background, esperienze e punti di vista diversi con tra 2-3 organizzazioni di base attive nel campo degli sport all'aria aperta e dell'inclusione, 1 e 2 istituzioni accademiche, 2-3 organizzazioni attive nell'organizzazione di sport all'aria aperta a livello nazionale, 2-3 autorità pubbliche preposte allo sviluppo degli sport all'aria aperta, 2-3 organizzazioni attive nel campo del lavoro giovanile e dell'inclusione.
Le organizzazioni partecipanti devono trovarsi nel programma Erasmus+ o in Paesi partner. Verrà data priorità ai paesi che sono sottorappresentati nella Rete europea degli sport all'aria aperta e alle organizzazioni che hanno una particolare rilevanza per l'argomento. Si cercherà un equilibrio tra nuovi membri ENOS e partner esperti.
Periodo del progetto: dal 01/01/2023 al 31/12/2026
Schema di finanziamento: programma Erasmus+ Youth
Criteri di selezione dei partner:
Rilevanza per l'argomento
Collegamento al campo dell'inclusione/e/o degli sport all'aria aperta
Motivazione rispetto all'idea progettuale
competenze e/o competenze delle persone chiave che sarebbero coinvolte in questo progetto
Valore aggiunto al progetto
Criteri geografici
Scadenza per la presentazione della domanda per diventare partner di progetto: Il bando è aperto fino al 12/03 marzo.Informazioni dettagliate sulla proposta progettuale:
https://drive.google.com/file/d/1B2CI2lsJ1LfZbhwANSBHMAn0x8UYIbxu/viewPerché questa chiamata? Promuovere la partecipazione agli sport all'aria aperta per i giovani emarginati nel contesto post Covid
La pandemia di COVID-19 è stata associata a cambiamenti senza precedenti nella struttura sociale. La chiusura delle scuole e l'inaccessibilità dei servizi sanitari hanno avuto enormi ripercussioni sul benessere dei cittadini europei. I periodi di crisi spesso rafforzano ed esacerbano le disparità. I conseguenti cambiamenti nella società dovuti alle misure di distanziamento sociale hanno messo in mostra le disuguaglianze nella partecipazione alla società in molte delle popolazioni più vulnerabili in Europa.
Per limitare la diffusione, gran parte della popolazione europea è stata, in periodi, soggetta a restrizioni di libertà e distanziamento sociale. L'impatto sui comportamenti dell'attività della popolazione non è chiaro, ma le prime prove suggeriscono che l'attività della popolazione è diminuita sostanzialmente in particolare tra i giovani a rischio di emarginazione.
L'inattività fisica è un importante contributo alle malattie non trasmissibili in Europa. È noto che un sano sviluppo emotivo e sociale nella prima infanzia riduce la necessità di servizi di salute mentale e fisica più avanti nella vita. I vantaggi del progetto Sport all'aria aperta per la società (BOSS) ha mostrato come gli sport all'aria aperta possono essere efficacemente utilizzati come veicolo per promuovere l'inclusione sociale, la salute, il benessere e la connessione con la natura per i giovani, in particolare per quelli con minori opportunità.
Chi? Gli iniziatori del progettoIl CREPS (Centre Ressources Expertise de la Performance Sportive) Provenza Alpi Costa Azzurra
Il Centre de Ressources, d'expertise et de performance sportive Provence-Alpes Côte d'Azur è una delle 17 organizzazioni distrettuali locali, parte della rete nazionale di CREPS sotto il Ministero dello Sport. L'organizzazione è attiva nei settori dello sport di alto livello, della formazione professionale nel campo dello sport e del lavoro giovanile. Il centro ospita anche corsi di formazione ed eventi. L'organizzazione è costituita da diversi impianti sportivi, incluso l'hosting, distribuiti su una rete di tre siti: Aix-en-Provence, Antibes, Boulouris / Saint-Raphaël, tutti nel sud-est della Francia. Questa rete ha uno staff di quasi 200 persone per 220.000 utenti delle strutture all'anno. L'istituto ha una lunga esperienza nell'inclusione sociale attraverso lo sport e le attività sportive, attività di montagna e sport, e ha esperienza nella cooperazione europea nel campo dell'istruzione.
Centre Européen des sports de nature CESN – CREPS Auvergne-Rhône-AlpesL'European Outdoor Sports Center di Vallon Pont d'Archttps://www.creps-rhonealpes.sports.gouv.fr/cesn è stato istituito nel 2018 con il desiderio di rafforzare la partecipazione attiva del CREPS Auvergne Rhone Alpes per collaborare a livello europeo nel campo degli sport all'aria aperta. Il ruolo del centro è promuovere e favorire la cooperazione e la mobilità sul campo in una prospettiva europea. Le attività del centro si basano su politiche, programmi, strumenti e cooperazione europei, per promuovere la mobilità e la cooperazione europea. Il CESN fa parte del CREPS Auvergne-Rhône Alpes, https://www.creps-rhonealpes.sports.gouv.fr un centro di risorse, competenze e prestazioni sportive, un'agenzia regionale pubblica del Ministero dello Sport e della regione Auvergne-Rhône-Alpes e con il supporto del Centro nazionale per gli sport all'aperto (PRNSN). Il CESN è il segretariato dell'European Nature Sports Network (ENOS).
https://www.outdoor-sports-network.eu