Amici ed amiche della mobilità sostenibile, buongiorno a voi.
In questo articolo pubblico dei fermi immagine tratti da una puntata speciale di Bike Channel canale 259 del Digitale Terrestre riguardo alle città ciclabili.
https://www.viator.com/it-IT/tours/Ottawa/Cycling-the-Nations-Capital/d622-56667P3
https://www.komoot.it/guide/71818/percorsi-bici-e-piste-ciclabili-in-canada
https://www.mypacer.com/it/routes/84849/guida-in-città-ciclismo-pista-ottawa-ontario-canada
https://ottawa.ca/en/parking-roads-and-travel/active-transportation/routes-and-maps
https://ottawastart.com/the-ultimate-ottawa-cycling-guide/
https://www.bikemap.net/en/l/6094817/
https://www.arcgis.com/apps/View/index.html?appid=d69460c2d8df472db1a456183bc624fc
https://ottawatourism.ca/en/ottawa-insider/cycling-ottawa
Io personalmente ho sempre molto apprezzato il fiero popolo canadese, soprattutto quando i loro soldati vennero qui nella Provincia di Chieti in Abruzzo per combattere contro i tedeschi sul fiume Moro ad Ortona il 24 Dicembre 1943, asseragliati lungo la linea difensiva Gustav che si estendeva tra Anzio sul Mar Tirreno e fino ad Ortona stessa, una linea difensiva militare fatta costruire da Adolf Hitler in persona e delegando il Feld Maresciallo Kesselring alla sua difesa, dal suo Quartier Generale di Avezzano (AQ) zona Concentramento a nord della città. Desidero ringraziare ora e per sempre il sacrificio di tutti quei giovani soldati canadesi che partirono da casa loro nella lontana Canada per venire a combattere e a morire qui in Abruzzo tra Dicembre 1943 e la primavera del 1944 per la nostra libertà contro il nemico nazifascista. Ecco qui di seguito per voi e per tutti i vostri discendenti canadesi il meritato tributo, ringraziamento per il vostro sacrificio posto sull’altare della libertà del popolo italiano e tengo a precisare in questa sede, che io e la mia famiglia abbiamo apposto la nostra firma sul registro delle visite al War Canadian Cemetery di Ortona posto nelle vicinanze del fiume Moro, è stato un privilegio, un immenso onore avervi reso visita!
https://www.veterans.gc.ca/eng/remembrance/memorials/overseas/second-world-war/italy/moro
Questa puntata speciale andata in onda su Bike Channel è stata davvero molto interessante, perché ha toccato una moltitudine di aspetti molto importanti da recepire ed applicare nei tessuti urbani delle nostre città, per fare in modo di sviluppare al meglio la mentalità e tutte le infrastrutture ciclabili importanti da costruire nelle città nel rispetto del concetto della democrazia dello spazio, https://www.wired.it/scienza/spazio/2016/12/17/unoosa-la-democrazia-dello-spazio/ https://pure.unipa.it/it/publications/la-produzione-dello-spazio-democratico-per-il-soddisfacimento-del-2 pertanto è essenziale anche per gli amministratori italiani locali interessarsi maggiormente alla tematica, sviluppando a monte una chiara, definita capacità di programmazione che cominci a sottrarre sempre più spazio alle auto in città e a ridisegnarle a misura di uomo e di biciclette, adottando un Biciplan che arrivi poi all’istituzione di una Rete Integrata alla Mobilità Sostenibile che possa consentire di creare più piste ciclabili soprattutto nei tessuti urbani cittadini e di collegarle tra loro nei due assi principali Nord-Sud ed Est-Ovest, al fine di mantenere il più possibile la pacifica convivenza ed armonia tra le categorie deboli della strada (pedoni, ciclisti e motociclisti) e le categorie forti della strada (automobilisti e camionisti). Diverse città del Nord Europa si sono già attivate in tal senso negli ultimi anni per mantenere interdetto al traffico veicolare, l’accesso al centro cittadino che è riservato ai soli pedoni e ciclisti, come nel caso di Oslo, la capitale della Norvegia che, dal 2019, ha deciso di far percorrere il centro cittadino fino ad un raggio di 3 km soltanto pedoni e ciclisti, mentre automobilisti e camionisti possono soltanto circolare all’esterno dei 3 km dal centro cittadino.
Oslo: prima città senza auto nel 2019
Oslo: prima capitale del mondo senza auto
https://www.theguardian.com/cities/2017/jun/13/oslo-ban-cars-backlash-parking