Mese: novembre 2023

COVID19 E POLVERI SOTTILI PM2.5: C’E’ UNA FORTE CORRELAZIONE TRA LORO, LO DICE L’ENTE NAZIONALE PER LE ENERGIE ALTERNATIVE (ENEA)

La ricerca è stata realizzata con supporto del supercalcolatore per le simulazioni di dinamica molecolare

di Andrea Carli 25 Novembre 2023

Smog fuori dai limiti, la sfida del Nord Italia per soddisfare le richieste della UE

Esiste una relazione tra l’inquinamento e la possibilità di contrarre il Covid. A questa conclusione è giunto uno studio ENEA – Università di Roma Tor Vergata. Dall’indagine emerge una forte interazione tra le polveri sottili (PM2.5) e la proteina Spike del virus SARS-CoV-2 responsabile del COVID19.

https://www.ilsole24ore.com/art/covid-c-e-forte-relazione-polveri-sottili-e-covid-dice-l-enea-AFUNkylB

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The research was carried out with the support of the supercomputer for molecular dynamics simulations

by Andrea Carli 25 November 2023

Smog out of bounds, Northern Italy’s challenge to satisfy EU requests There is a relationship between pollution and the possibility of contracting Covid. An ENEAUniversity of Rome Tor Vergata study has reached this conclusion. The investigation reveals a strong interaction between fine particles (PM2.5) and the Spike protein of the SARS-CoV-2 virus responsible for COVID19.

RICERCA ENEA-UNIVERSITA’ TOR VERGATA ROMA: ”FORTE INTERAZIONE TRA POLVERI SOTTILI PM2.5 E SARS-COV-2”

Roma, 24 nov. – Uno studio ENEA (Ente Nazionale per le Energie Alternative) e l’Università di Roma Tor Vergata ha evidenziato una forte affinità tra il particolato atmosferico (PM2.5) e la proteina Spike del virus SARS-CoV-2 responsabile del COVID19. I risultati, che descrivono l’interazione tra le polveri sottili e il virus attraverso simulazioni di dinamica molecolare eseguite con il supercalcolatore CRESCO6, sono stati pubblicati sulla rivista online Science of The Total Environment e rientrano nell’ambito del progetto Pulvirus. https://www.iss.it/progetti-pulvirus https://impatti.sostenibilita.enea.it/projects/pulvirus

Durante la fase iniziale della pandemia la Lombardia e, in generale, tutta l’area della Pianura Padana sono state colpite più duramente dall’infezione virale rispetto al resto del Paese.

Parliamo di una parte d’Italia tra le più inquinate d’Europa e questo ha portato la comunità scientifica a ipotizzare un possibile ruolo del particolato atmosferico nella diffusione del virus”, spiega Caterina Arcangeli, ricercatrice ENEA del Laboratorio Salute e Ambiente e coautrice dello studio insieme ai colleghi Barbara Benassi, Massimo Santoro e Milena Stracquadanio e ai ricercatori del Dipartimento di Biologia dell’Università di Roma Tor Vergata Alice Romeo, Federico Iacovelli e Mattia Falconi. Lo studio è partito dalla verifica e dimostrazione della presenza del genoma del virus responsabile del Covid-19 su almeno il 50% dei campioni di filtri per il PM2.5 raccolti nella città di Bologna nell’inverno del 2021.

“A seguire abbiamo realizzato al computer modelli molecolari semplificati di PM2.5 e di SARS-CoV-2 e abbiamo valutato la loro interazione mediante simulazioni ad alte prestazioni eseguite con il supercalcolatore CRESCO6”, aggiunge Arcangeli. Le simulazioni hanno mostrato chiaramente che i glicani (zuccheri) presenti sulla superfice della proteina Spike giocano un ruolo importante nell’interazione tra virus e particolato, mediando il contatto diretto con la corrispondente superficie del nucleo di carbonio del PM2.5. Inoltre, dallo studio emerge anche una stretta correlazione tra PM2.5 e virus anche rispetto alle caratteristiche chimiche del particolato fine, il cui contenuto in carbonio elementare sembra avere una funzione guida nell’interazione con il SARS-CoV-2.

“Sebbene l’affinità tra PM2.5 e SARS-CoV-2 appaia plausibile, la simulazione non permette di valutare se queste interazioni siano sufficientemente stabili per trasportare il virus nell’atmosfera o se il virione mantenga la sua infettività dopo il trasporto. La possibilità che il virus possa essere ‘sequestrato’ dal PM, con conseguente riduzione di infettività e diffusione, o inattivato da questa forte interazione con il particolato non può essere quindi esclusa”, prosegue la ricercatrice ENEA.

La forza delle simulazioni al computer effettuate da questo studio risiede nella capacità di modellare diversi tipi di particolato, variando sia la concentrazione che la composizione chimica degli inquinanti atmosferici. Queste simulazioni possono, dunque, rappresentare uno strumento utile per valutare rapidamente l’eventuale interazione delle polveri sottili con virus, batteri o altri bersagli cellulari rilevanti. “Questa possibilità potrebbe dimostrarsi utile per contrastare o controllare la diffusione di future malattie trasmesse per via aerea in regioni altamente inquinate e fornire informazioni utili per elaborare piani di controllo dell’inquinamento dell’aria”, conclude Arcangeli.

Content Original Link:

http://direnl.dire.it/odm/anno/2023/novembre/24/?news=N06

https://www1.ordinemediciroma.it/newsletter-dire/34459-ricerca-enea-tor-vergata-forte-interazione-tra-pm25-e-sars-cov-2.html

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RESEARCH ENEA-TOR VERGATA UNIVERSITY OF ROME: ”STRONG INTERACTION BETWEEN FINE PARTICULARS PM2.5 AND SARS-COV-2”

Rome, 24 Nov. – An ENEA (National Agency for Alternative Energy) and the University of Rome Tor Vergata study has highlighted a strong affinity between atmospheric particulate matter (PM2.5) and the Spike protein of the SARS-CoV-2 virus responsible for COVID19. The results, which describe the interaction between fine dust and the virus through molecular dynamics simulations performed with the CRESCO6 supercomputer, were published in the online journal Science of The Total Environment and fall within the scope of the Pulvirus project. https://www.iss.it/progetti-pulvirus https://impatti.sostenibilita.enea.it/projects/pulvirus

“During the initial phase of the pandemic, Lombardy and, in general, the entire Po Valley area were hit harder by the viral infection than the rest of the country. We are talking about one of the most polluted parts of Italy in Europe and this has led the scientific community to hypothesize a possible role of atmospheric particulates in the spread of the virus”, explains Caterina Arcangeli, ENEA researcher at the Health and Environment Laboratory and co-author of the study together with colleagues Barbara Benassi, Massimo Santoro and Milena Stracquadanio and researchers from the Department of Biology of the University of Rome Tor Vergata Alice Romeo, Federico Iacovelli and Mattia Falconi. The study started from the verification and demonstration of the presence of the genome of the virus responsible for the Covid-19 on at least 50% of PM2.5 filter samples collected in the city of Bologna in the winter of 2021.

“We then created simplified molecular models of PM2.5 and SARS-CoV-2 on the computer and evaluated their interaction using high-performance simulations performed with the CRESCO6 supercomputer”, adds Arcangeli. The simulations clearly showed that the glycans (sugars) present on the surface of the Spike protein play an important role in the interaction between viruses and particulate matter, mediating direct contact with the corresponding surface of the carbon core of PM2.5. Furthermore, the study also shows a close correlation between PM2.5 and viruses also with respect to the chemical characteristics of fine particulate matter, whose elemental carbon content appears to have a guiding function in the interaction with SARS-CoV-2.

“Although the affinity between PM2.5 and SARS-CoV-2 appears plausible, the simulation does not allow us to evaluate whether these interactions are sufficiently stable to transport the virus in the atmosphere or whether the virion maintains its infectivity after transport. the possibility that the virus could be ‘seized’ by PM, with a consequent reduction in infectivity and spread, or inactivated by this strong interaction with particulate matter cannot therefore be excluded”, continues the ENEA researcher.

The strength of the computer simulations carried out by this study lies in the ability to model different types of particulate matter, varying both the concentration and the chemical composition of air pollutants. These simulations can, therefore, represent a useful tool to quickly evaluate the possible interaction of fine particles with viruses, bacteria or other relevant cellular targets. “This possibility could prove useful to counter or control the spread of future airborne diseases in highly polluted regions and provide useful information for developing air pollution control plans,” concludes Arcangeli.

https://www.iss.it/progetti-pulvirus

PULVIRUS

     

PULVIRUS, PER CAPIRE I LEGAMI TRA COVID-19 E INQUINAMENTO   

Il Progetto PULVIRUS nasce nella primavera del 2020, in piena crisi pandemica COVID-19, dall’alleanza scientifica fra l’Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l’Ente Nazionale per le Energie Alternative (ENEA), l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e il Sistema Nazionale per la Protezione Ambientale (SNPA) composto dall’Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale (ISPRA) e dalle Agenzie Regionali del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente.  Si tratta di un’iniziativa di portata nazionale che mette a fattor comune i rilevanti insiemi di competenze e dati di cui dispongono le tre istituzioni, esperienze e collaborazioni già in corso; l’obiettivo è di raffinare gli strumenti che la comunità scientifica propone a supporto delle politiche ambientali e sanitarie.    

Il Progetto si è articolato in sei obiettivi principali che hanno avuto lo scopo di approfondire il discusso legame fra inquinamento atmosferico e diffusione della pandemia, le interazioni fisico-chimiche-biologiche fra polveri atmosferiche e virus, gli effetti del “lockdown” sulle concentrazioni atmosferiche degli inquinanti e dei gas serra.  

Obiettivo 1: Analisi degli effetti delle misure di distanziamento fisico durante il periodo della pandemia da COVID19: cosa dicono le stazioni di monitoraggio italiane.   

Obiettivo 2: Valutazione sull’intero territorio nazionale della riduzione delle emissioni e concentrazioni di inquinanti atmosferici per effetto dell’introduzione di misure per contrastare la diffusione del COVID-19.    

Obiettivo 3: Caratterizzazione della composizione chimica e della distribuzione dimensionale del particolato.   

Obiettivo 4: Valutazione dell’impatto della riduzione delle emissioni sui gas climalteranti.   

Obiettivo 5: Studio sulle interazioni fisico-chimiche-biologiche tra polveri sottili e virus.   

Obiettivo 6: Raccomandazioni per il trattamento di campioni di particolato e valutazioni preliminari allo sviluppo di un modello predittivo di allerta precoce conseguente alla presenza di tracce di COVID-19 sul particolato atmosferico e formazione.   

PULVIRUS ha avuto uno sviluppo temporale di due anni, appena conclusosi a Ottobre 2022; alcuni risultati significativi saranno, però disponibili fra pochi mesi: come ad esempio fra l’analisi di fattibilità̀ di un sistema di allerta precoce da attivare possibilmente prima della prossima stagione autunnale.  

L’ISS ha avuto un ruolo attivo nella Struttura di Governo di PULVIRUS attraverso la partecipazione come:  

Membro Comitato direttivo Dott.ssa Laura Mancini   

  • Membro Comitato Tecnico Scientifico Dott.ssa Stefania Marcheggiani   
  • Responsabile scientifico Obiettivo 6 Dott.ssa Stefania Marcheggiani   
  • Esperti coinvolti nell’Obbiettivo 6: L. Mancini, C. Puccinelli, A. D’angelo, F. Chiudioni, M.E. Soggiù, G. Settimo 
  • Esperti coinvolti negli Obiettivi 1: ME Soggiu, M Inglessis; 2: ME Soggiu; 3: G. Settimo e  5: S. Marcheggiani 

In particolare per quanto riguarda l’Obiettivo 6 sono stati realizzati i due protocolli operativi di raccolta, trasporto e conservazione dei campioni ambientali, sia negli ambienti outdoor che indoor da utilizzare nei monitoraggi di emergenza.  

E’ stato redatto il documento relativo alla struttura dello strumento predittivo di allerta ambientale precoce, Early Warning System basato sull’integrazione di dati ambientali, e sulla presenza di circolazione virale in aria o di altri contaminanti biologici emergenti o riemergenti in aree in cui erano già stati registrati. Questa proposta si è basata sulle osservazioni ambientali, integrate con quelle di ricerca atte a raccogliere informazioni su eventuali rischi per la salute.  

I risultati del Progetto sono disponibili a tutti, decisori politici e cittadini e sono accessibili direttamente sul sito web dedicato, https://www.pulvirus.it/  

Fonte: Istituto Superiore di Sanità (ISS)

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PULVIRUS

UNDERSTAND CORRELATION BETWEEN COVID19 AND POLLUTION

The PULVIRUS Project was born in the spring of 2020, in the midst of the COVID-19 pandemic crisis, from the scientific alliance between the National Agency for new technologies, Ente Nazionale Energie Alternative (ENEA), the Istituto Superiore di Sanità (ISS) and the Sistema Nazionale Protezione Ambientale (SNPA) composed of Istituto Superiore Protezione e Ricerca Ambientale (ISPRA) and the regional agencies of the Sistema Nazionale per la Protezione Ambientale. This is a national initiative that brings together the relevant sets of skills and data available to the three institutions, experiences and collaborations already underway; the objective is to refine the tools that the scientific community proposes to support environmental and health policies. The Project was divided into six main objectives which had the aim of examining the discussed link between air pollution and the spread of the pandemic, the physical-chemical-biological interactions between atmospheric dust and viruses, the effects of the “lockdown” on the atmospheric concentrations of pollutants and greenhouse gases.

Objective 1: Analysis of the effects of physical distancing measures during the period of the COVID19 pandemic: what the Italian monitoring stations say.

Objective 2: Evaluation across the entire national territory of the reduction in emissions and concentrations of air pollutants as a result of the introduction of measures to combat the spread of COVID-19.

Objective 3: Characterization of the chemical composition and size distribution of particulate matter.

Objective 4: Evaluation of the impact of reducing emissions on climate-changing gases.

Objective 5: Study on the physico-chemical-biological interactions between fine particles and viruses.

Objective 6: Recommendations for the treatment of particulate samples and preliminary assessments for the development of an early warning predictive model following the presence of traces of COVID-19 on atmospheric particulate matter and formation.

PULVIRUS had a two-year development period, just ending in October 2022; However, some significant results will be available in a few months: such as the feasibility analysis of an early warning system to be activated possibly before the next autumn season.

The ISS has played an active role in the PULVIRUS Governance Structure through participation as:

Steering Committee Member Dr. Laura Mancini

Member of the Scientific Technical Committee, Dr. Stefania Marcheggiani

Scientific manager Objective 6 Dr. Stefania Marcheggiani

Experts involved in Objective 6: L. Mancini, C. Puccinelli, A. D’angelo, F. Chiudioni, M.E. Soggiù, G. Settimo

Experts involved in Objectives 1: ME Soggiu, M Inglessis; 2: ME Soggiu; 3: G. Settimo and 5: S. Marcheggiani

In particular, with regard to Objective 6, two operational protocols for the collection, transport and conservation of environmental samples have been created, both in the outdoor and indoor environments to be used in emergency monitoring. The document relating to the structure of the early environmental warning predictive tool, the Early Warning System, was drawn up, based on the integration of environmental data, and on the presence of viral circulation in the air or other emerging or re-emerging biological contaminants in areas where they were already been registered. This proposal was based on environmental observations, integrated with research studies aimed at gathering information on possible health risks. The results of the Project are available to everyone, political decision-makers and citizens and can be accessed directly on the dedicated website, https://www.pulvirus.it/

Project PULVIRUS

Relationship between air pollution and the spread of the pandemic, physical-chemical-biological interactions between fine particles and viruses, the effects of the “lock down” on air pollution and greenhouse gases in Italy

Acronimo: PULVIRUS
Tipo di Finanziamento: Programmi Nazionali
Durata: da 24 Giugno 2020 a 23 Giugno 2022
Ruolo ENEA: Coordinatore
Laboratorio di riferimento: Direzione MET Sito Web del Progetto
Status: Concluso

Offrire a istituzioni e cittadini informazioni, risposte e indicazioni, sulla base di dati scientifici, competenze ed esperienze in tema di inquinamento atmosferico e COVID-19.

Nasce con questi obiettivi l’alleanza scientifica fra Ente Nazionale Energie Alternative (ENEA), Istituto Superiore di Sanità (ISS) e Sistema Nazionale per la Protezione Ambientale (SNPA, composto da ISPRA e dalle Agenzie Regionali del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente) annunciata oggi con l’avvio di un progetto di ricerca congiunto denominato PULVIRUS.

Si tratta di un’iniziativa di respiro nazionale in raccordo con il Servizio pre-operativo nazionale in via di definizione “Qualità dell’Aria – Mirror Copernicus” e in stretto rapporto con il progetto europeo Life-Prepair sul bacino padano, che si propone di mettere a fattor comune rilevanti insiemi di dati, competenze ed esperienze in corso di cui dispongono le tre istituzioni e di verificare gli strumenti che la comunità scientifica si è data per supportare le policy ambientali e sanitarie.

In particolare il progetto vuole approfondire:

  • il discusso legame fra inquinamento atmosferico e diffusione della pandemia;
  • le interazioni fisico-chimiche-biologiche fra polveri sottili e virus;
  • gli effetti del “lock down” sull’inquinamento atmosferico e sui gas serra.

Il progetto utilizzerà per lo studio di interazione fra particolato atmosferico e virus sia analisi “in silico”, ossia la riproduzione dell’interazione fra virus e particolato atmosferico mediante la simulazione matematica al computer, sia un modello biologico rappresentativo delle caratteristiche di SARS-CoV-2.

PULVIRUS si svilupperà sull’arco di un anno, ma fra pochi mesi saranno comunque disponibili alcuni risultati significativi, fra i quali l’analisi di fattibilità di un sistema di rivelazione precoce da attivare possibilmente prima della prossima stagione autunnale. Inoltre dati, modelli ed elaborazioni, rapporti e pubblicazioni verranno resi disponibili al pubblico e alla comunità scientifica nazionale attraverso un apposito sito web, costituendo una formidabile base di dati per gli studi successivi.

“Ciò che si è verificato con il lockdown è un evento eccezionale, e speriamo unico, e rappresenta un involontario esperimento di blocco delle sorgenti emissive, altrimenti non attuabile, che può dimostrare l’ampiezza e l’intensità delle misure da porre in essere per rispettare i limiti alle concentrazioni e fornire indicazioni per affrontare le cosiddette ‘emergenze smog’ che si ripresentano annualmente”, spiegano ENEA, ISS e SNPA.

Nello specifico, il Progetto parte dall’evidenza che l’introduzione delle misure di contrasto al COVID-19 ha causato riduzioni delle concentrazioni di alcuni inquinanti atmosferici, riscontrata dai dati delle reti di monitoraggio della qualità dell’aria. L’analisi preliminare indica che le concentrazioni degli inquinanti non seguono gli stessi andamenti, come è inevitabile che sia per fenomeni complessi e non lineari. La diminuzione delle concentrazioni di alcuni inquinanti come il biossido di azoto (NO2) sembra interessare maggiormente le stazioni di monitoraggio vicine al traffico veicolare e meno quelle lontane dalle sorgenti. Gli andamenti altalenanti della concentrazione del particolato dipendono dal ruolo che la variabilità meteorologica e le reazioni chimiche in atmosfera giocano nella sua formazione e dispersione.

L’obiettivo è quindi quello di effettuare un’analisi seria e approfondita su queste tematiche, fondata su protocolli scientifici verificabili, così da fornire a istituzioni e cittadini informazioni attendibili utili per la migliore comprensione dei fenomeni e l’assunzione delle opportune decisioni.

Fonte: Ente Nazionale per le Energie Alternative (ENEA)

https://impatti.sostenibilita.enea.it/projects/pulvirus

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Offer institutions and citizens information, answers and indications, based on scientific data, skills and experiences on the subject of air pollution and COVID-19. With these objectives, the scientific alliance between ENEA, the Istituto Superiore di Sanità (ISS) and the National System for Environmental Protection (SNPA, composed of Istituto Superiore Protezione e Ricerca Ambientale (ISPRA) and the Regional Agencies of the National System for Environmental Protection) was born, announced today with the launch of a joint research project called PULVIRUS. This is a national initiative in conjunction with the national pre-operational service currently being defined “Air Quality – Mirror Copernicus” and in close relationship with the European Life-Prepair project on the Po river basin, which aims to to pool relevant sets of data, skills and ongoing experiences available to the three institutions and to verify the tools that the scientific community has developed to support environmental and health policies. In particular, the project aims to explore:

  • the controversial link between air pollution and the spread of the pandemic;
  • the physico-chemical-biological interactions between fine dust and viruses;
  • the effects of the “lock down” on air pollution and greenhouse gases.

For the study of interaction between atmospheric particulates and viruses, the project will use both “in silico” analyses, i.e. the reproduction of the interaction between viruses and atmospheric particulates through mathematical computer simulation, and a biological model representative of the characteristics of SARS-CoV- 2. PULVIRUS will develop over the course of a year, but in a few months some significant results will still be available, including the feasibility analysis of an early detection system to be activated possibly before the next autumn season. Furthermore, data, models and calculations, reports and publications will be made available to the public and the national scientific community through a specific website, constituting a formidable database for subsequent studies.

“What occurred with the lockdown is an exceptional event, and hopefully unique, and represents an involuntary experiment in blocking emission sources, otherwise not feasible, which can demonstrate the breadth and intensity of the measures to be implemented to respect the concentration limits and provide indications to deal with the so-called ‘smog emergencies’ that recur annually”, explain ENEA, ISS and SNPA.

Specifically, the Project starts from the evidence that the introduction of measures to combat COVID-19 has caused reductions in the concentrations of some air pollutants, found by data from air quality monitoring networks. The preliminary analysis indicates that the concentrations of pollutants do not follow the same trends, as is inevitable for complex and non-linear phenomena. The decrease in concentrations of some pollutants such as nitrogen dioxide (NO2) seems to affect monitoring stations close to vehicular traffic more and less to those far from the sources. The fluctuating trends in particulate concentration depend on the role that meteorological variability and chemical reactions in the atmosphere play in its formation and dispersion. The objective is therefore to carry out a serious and in-depth analysis on these issues, based on verifiable scientific protocols, so as to provide institutions and citizens with reliable information useful for better understanding the phenomena and making appropriate decisions.

Source: National Agency for Alternative Energy (ENEA).

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, membro partecipante ordinario Fondazione Michele Scarponi Onlus, ideologo e membro del movimento ambientalista Ultima Generazione appartenente alla Rete Internazionale A22 in contrasto del Cambiamento Climatico in atto

IL PRESIDENTE DELLA COP28 E’ IL CAPO DELLA COMPAGNIA PETROLIFERA DEGLI EMIRATI ARABI UNITI

Il sultano Ahmed Al Jaber, Chief Executive Officer (CEO) della Abu Dhabi National Oil Co. (ADNOC), è il Presidente della COP28 di Dubai 
https://www.lifegate.it/ahmed-al-jaber-presidente-cop28

12 Gennaio 2023 di Tommaso Perrone

Il sultano Ahmed Al Jaber, amministratore delegato del gigante petrolifero degli Emirati Arabi Uniti, la Abu Dhabi National Oil Company (ADNOC)è stato nominato presidente della Cop28, la conferenza delle Nazioni Unite sul Clima che si terrà a Dubai dal 30 Novembre al 12 Dicembre 2023. È la prima volta che il leader di una società privata guida una COP.

Al-Jaber, già ministro dell’Industria e della Tecnologia e inviato speciale per il clima degli Emirati Arabi Uniti, ora ha il compito di stendere l’agenda della COP28, giocando un ruolo centrale nei negoziati. E quindi raggiungere un consenso sui punti principali, come la riduzione delle emissioni di CO2, l’abbandono progressivo dei combustibili fossili e la messa a terra del nuovo fondo per le perdite e i danni (loss and damage) approvato alla Cop27 di Sharm el-Sheik.

Anche se gli Emirati sono stati il primo paese della regione ad aver ratificato l’Accordo di Parigi sul clima, è inevitabile sottolineare i dubbi e le perplessità sul fatto che il capo di una compagnia petrolifera possa guidare in modo imparziale dei negoziati che hanno come obiettivo la messa al bando di carbone, petrolio e gas.

Nave raffinatrice di petrolio FPSO lunga 330 metri, dalle dimensioni di una portaerei da guerra che sarebbe stata posizionata a soli 6,5 km dalle coste di Vasto in Abruzzo, Italia, a deturpare il paesaggio ma soprattutto ad inquinare uno dei più bei mari di tutta Italia!
http://www.nuovosensocivico.it/ombrina-mare/

Terremoto alla Cop28, il presidente della Conferenza sul Clima Al Jaber difende le fonti fossili. Scontro Emirati-Onu

Eccolo il vero volto della Conferenza Mondiale sul Clima COP28 a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti
https://www.repubblica.it/esteri/2023/12/03/news/cop_28_dubai_al_jaber_difende_fonti_fossili-421563422/

COP28 UN Climate Change Conference 2023

https://pathforwalkingcycling.com/cop28/

Open letter

The Partnership for Active Travel and Health (PATH), with the undersigned organisations, calls on the UNFCCC, governments and negotiators of the COP28 climate conference to give more priority and investment in walking and cycling to significantly accelerate progress on climate goals and improve people’s lives.

Enabling more people to walk and cycle safely is crucial to decarbonising transport and achieving the Paris Agreement on Climate Change. As PATH’s research demonstrates, the potential for replacing motorised vehicle trips with walking and cycling is huge and within our grasp. Yet active transport still lacks priority in the UNFCCC and wider climate agenda and in commitments in countries’ Nationally Determined Contributions (NDCs).

Although PATH’s latest research on national policy frameworks shows growing momentum for walking and cycling, with two thirds of UNFCCC countries having some kind of active travel policy in place, a closer analysis reveals that much more ambition, action and investment is needed almost everywhere to effectively unlock walking and cycling’s enormous potential to fast track the reduction of transport emissions, air pollution, traffic congestion and road casualties, and at the same time deliver improved public health, stronger economies and fairer societies.

PATH urges the UNFCCC to place a higher priority on walking and cycling in climate negotiations, and urges UNFCCC countries to develop their national policies and NDCs with a common vision: to encourage and enable people to have safe, accessible, comfortable, and enjoyable walking and cycling experiences to mitigate climate change, support public transport, reduce emissions, benefit public health, and create vibrant and inclusive societies.

Enabling more people to walk and cycle safely is a quick, affordable and reliable way to help reduce transport emissions by as much as 50% when the following key actions are adopted in national policies and anchored in their NDCs:

  • Infrastructure – to make walking and cycling safe, accessible and easy to do.
  • Campaigns – to support a shift in people’s mobility habits.
  • Land use planning – to ensure proximity and quality of access to everyday services on foot and by bicycle.
  • Integration with public transport – to underpin sustainable mobility for longer trips.
  • Capacity building – to enable the successful delivery of effective walking and cycling strategies that have measurable impact.

PATH has created the Active Mobility Policy Template to assist governments in developing more effective national walking and cycling policies, reflected in their updated NDCs in advance of the 2025 deadline. Countries are also encouraged to use the template when evaluating their progress in the COP28 global stocktake towards meeting the goals of the Paris Agreement, identifying gaps, strengthening their commitments and taking more decisive action.

We are convinced that placing walking and cycling at the very heart of policies and commitments to address climate change is a fast-track way to achieve urgent climate goals. PATH and its supporters stand ready to support the UNFCCC Parties in this process.

Sottoscrizione della Fondazione Michele Scarponi Onlus alla lettera scritta alla ECF e presentata alla Conferenza Mondiale sul Clima COP28 di Dubai negli Emirati Arabi Uniti (EAU)

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, membro partecipante ordinario Fondazione Michele Scarponi Onlus, ideologo e membro del movimento ambientalista Ultima Generazione appartenente alla Rete Internazionale A22 in contrasto del Cambiamento Climatico in atto

USANO UN PALO DA VIGNA COME ARIETE E RUBANO 50 MILA EURO TRA BICI E RUOTE IN CARBONIO. I TITOLARI: “TUTTI CURIOSI QUANDO SIAMO ARRIVATI, MA NESSUNO HA VISTO O SENTITO NIENTE”

“E questo è l’aspetto “pornografico” della vicenda – raccontano i titolari – perché nessuno ha visto o sentito niente. Il furto è avvenuto alle 4.30 precise: siamo stati allertati dal segnale di videosorveglianza collegato ai nostri dispositivi e abbiamo constatato che i due ladri hanno impiegato meno di tre minuti per spaccare il vetro, rubare la merce e scappare. Quando sono arrivato in negozio, circa un’ora dopo l’allarme, c’erano un sacco di persone affacciate alle finestre, ma al momento dell’incursione nessuno ha visto o sentito nulla. Ed è strano, perché quando picchi per 7-8 volte con un palo di 4 metri con un vetro blindato di rumore nei fai parecchio”.

https://www.ildolomiti.it/cronaca/2023/usano-un-palo-da-vigna-come-ariete-e-rubano-50mila-euro-tra-bici-e-ruote-in-carbonio-i-titolari-tutti-curiosi-quando-siamo-arrivati-ma-nessuno-ha-visto-o-sentito-niente

Di D.L. – 28 Novembre 2023 – 11:20

ROVERETO. Sfondano la porta blindata utilizzando a mo’ di ariete un palo di 4 metri, che solitamente viene utilizzato per sostenere le vigne. Entrano nel negozio e rubano 7 biciclette (5 muscolari e 2 elettrice) e due paia di ruote in carbonio, per un bottino complessivo di 50 mila euro.

Alle 4.30 della notte tra domenica e lunedì due malviventi hanno fatto irruzione all’interno del del negozio “Consolati Gianni Sport”, da oltre 30 anni punto di riferimento per gli appassionati delle due ruote della Vallagarina e non. In mezzo alle case, a poche centinaia di metri dal centro di Rovereto, i due ladri non si sono fatti problemi, incuranti del rischio di essere scoperti.

“E questo è l’aspetto “pornografico” della vicenda – raccontano i titolari – perché nessuno ha visto o sentito niente. Il furto è avvenuto alle 4.30 precise: siamo stati allertati dal segnale di videosorveglianza collegato ai nostri dispositivi e abbiamo constatato che i due ladri hanno impiegato meno di tre minuti per spaccare il vetro, rubare la merce e scappare. Quando sono arrivato in negozio, circa un’ora dopo l’allarme, c’erano un sacco di persone affacciate alle finestre, ma al momento dell’incursione nessuno ha visto o sentito nulla. Ed è strano, perché quando picchi per 7-8 volte con un palo di 4 metri con un vetro blindato di rumore nei fai parecchio. L’omertà è la cosa che mi fa più male. Vivono tutti con il telefono appresso, sabato erano tutti pronti a filmare l’accensione dell’albero di Natale in piazza e non c’è stato una persona, dico una persona, che abbia sentito i colpi e si sia affacciata. Oppure, se l’ha fatto, si è ben guardata dal dirlo”.

Il danno è ingente: circa 50mila euro di materiale sottratto, tra biciclette ruote in carbonio a cui bisognerà aggiungere il costo per la riparazione della porta blindata.

“Stiamo parlando di tre biciclette di altissimo livello – proseguono –, il cui valore singolo è tra gli 8.500 e i 9.500 euro. Poi altre due biciclette muscolari e due elettriche che, tra l’altro, risultano inutilizzabili perché abbiamo bloccato le centraline e, dunque, in caso di sostituzione del motore sarebbero rintracciabili. E poi ci sono le coppie di ruote in carbonio, da circa 2.700 euro cadauna. Sappiamo che i ladri, che certamente non erano di primo pelo ma nemmeno professionisti perché il rischio di essere “beccati” era altissimo, erano due: uno sosteneva il palo, mentre l’altro lo spingeva. Siamo assicurati, ovviamente, ma c’è grande amarezza per quanto è accaduto: ci sentiamo fragili e offesi, ma la passione e l’amore per questo mestiere non si spegneranno mai”.

Fonte: Il Dolomiti

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, membro partecipante ordinario Fondazione Michele Scarponi Onlus, ideologo e membro del movimento ambientalista Ultima Generazione appartenente alla Rete Internazionale A22 in contrasto del Cambiamento Climatico in atto

ULTIMA GENERAZIONE: “PROTESTARE NON E’ REATO. MOBILITIAMO TUTTO!”

Protestare non è reato. Mobilitiamo tutto!

Alessio, lunedì il tribunale di Firenze ha decretato che denunciare l’inazione contro la crisi climatica non è reato. A luglio 2022 Simone e Laura si erano incollate alla Primavera di Botticelli agli Uffizi un’azione che non rappresenta un reato. Una decisione storica che va difendere il diritto di protestare contro chi ci sta portando al disastro.
Sentenze del genere ci aiutano perché ci mostrano anche come sia fondamentale riuscire a politicizzare questi processi. Sentenze del genere spingeranno sempre più persone ad entrare in resistenza civile. Siamo sulla giusta strada e per questo siamo determinate a continuare. Questo è il momento di spingere per crescere ulteriormente mobilitando sempre più persone. Per farlo abbiamo bisogno urgentemente di risorse. Ci servono 2000 euro entro dell’anno per organizzare sempre più presentazioni e riuscire a sfruttare quest’occasione.
Alessio, vuoi sostenere la nostra lotta?

Nonostante la repressione cui andiamo incontro, siamo sempre più determinate ad andare in azione per richiedere giustizia per le vittime di catastrofi climatiche. La sentenza di lunedì non può che farci sentire più fiduciose della nostra lotta e l’urgenza del momento.
Dentro Ultima Generazione crediamo che soltanto unione di cittadine e cittadini possa concretamente mettere in discussione questo sistema che ci opprime. Non è necessario che ognuna di noi blocchi una strada, ma che chiunque contribuisca come può per fare in modo di essere sempre di più.
Alessio, possiamo contare sul tuo sostegno?

Con amore e determinazione,

Ultima Generazione

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, membro partecipante ordinario Fondazione Michele Scarponi Onlus, ideologo e membro del movimento ambientalista Ultima Generazione appartenente alla Rete Internazionale A22 in contrasto del Cambiamento Climatico in atto

SEGNALETICA EUROVELO: GUIDA LA TUA STRADA CICLABILE IN TUTTA EUROPA

https://en.eurovelo.com/news/2023-11-24_eurovelo-signs-leading-your-cycle-way-across-europe

Anche se viviamo nell’era delle tracce GPX e delle app di routing, la segnaletica fisica rimane essenziale sulle piste ciclabili a lunga percorrenza. È necessario che gli utenti trovino la strada ma anche che i percorsi EuroVelo siano visibili e facilmente riconoscibili sul terreno. In questo articolo facciamo il punto sullo stato di avanzamento della segnaletica EuroVelo in tutta Europa, diamo uno sguardo ad alcuni dei progetti che si possono trovare lungo la strada e suggeriamo ulteriori letture per i nerd della segnaletica tra voi!

Sapevi che puoi trovare i cartelli EuroVelo in 24 paesi?

24 paesi e 24 tipologie di segnaletica EuroVelo, che coprono oltre 33.000 km di piste ciclabili. Si tratta del 37% dell’intera rete EuroVelo. Non sarebbe una grande sfida realizzare una raccolta di immagini di segnali provenienti da tutti i paesi? E chi lo sa, se inizi adesso, i 14 paesi ancora privi di segnaletica EuroVelo potrebbero installarli prima che finisca! Per aiutarti a iniziare, guarda la mappa qui sotto che mostra le sezioni segnalate della rete EuroVelo. Come puoi vedere, alcuni paesi sono più coperti di giallo di altri. È il caso della Francia, vincitrice incontrastata per quanto riguarda il numero di segnaletica EuroVelo installata: puoi seguire più di 8.000 km di piste ciclabili senza guardare la mappa o lo schermo per trovare indicazioni stradali! Seguono Irlanda (quasi 2.400 km di percorsi segnalati), Austria e Spagna (circa 2.100 km di percorsi segnalati per entrambe).

Sezioni della rete EuroVelo firmate con i segnali EuroVelo nel 2023.

Ma non abbiamo gli stessi vincitori se guardiamo alle percentuali. In effetti, solo due paesi della rete hanno firmato l’intero percorso EuroVelo: Belgio ed Estonia. Francia e Irlanda non sono però molto indietro, con oltre il 90% dei rispettivi percorsi EuroVelo già segnalati. Non è questo un buon argomento per inserire questi paesi nella tua lista dei desideri per le vacanze in bicicletta del prossimo anno?

Tasso di segnaletica EuroVelo dei percorsi EuroVelo, paese per paese.

Ora, se il tuo sogno è percorrere in bicicletta un intero percorso EuroVelo abbandonando ogni paura di perderti, guarda i percorsi segnalati al 100% – EuroVelo 17 – Ciclabile del Rodano e EuroVelo 19 – Ciclabile della Mosa – e parti per oltre 1.000 km di pedalate, simpatiche e guidate dalla segnaletica EuroVelo! Curiosi di saperne di più? Il rapporto sullo stato di sviluppo delle rotte EuroVelo di quest’anno elenca fatti e cifre sullo stato della rete nel 2023, come le rotte EuroVelo e i paesi con le percentuali più alte di tratte sviluppate, i progressi compiuti dal 2022 e dove sono più urgenti miglioramenti per raggiungere un rete completamente sviluppata entro il 2030.

Tutti amano le mappe e non tutti amano le statistiche, ma come sono realmente questi segni?

Guardandoci intorno, ci siamo resi conto che il sito web di EuroVelo è curiosamente privo di immagini dei cartelli EuroVelo. Come primo passo per rimediare a questo problema, abbiamo deciso di includere alcuni esempi in questo articolo. Osserva attentamente l’immagine qui sotto: riesci a indovinare da dove proviene ogni segno? Troverai le risposte in fondo a questo articolo!

Controlla qui sotto per le risposte!

Come puoi vedere da queste immagini, i segnali EuroVelo non sono sempre uguali nei diversi paesi. Possono essere trovati come segnali autonomi con sfondi di vari colori, integrati nella segnaletica urbana, sui pali di legno, sui pannelli informativi del percorso… Ciò che hanno in comune è il pannello informativo del percorso EuroVelo, che mostra il numero univoco associato a ciascun percorso EuroVelo e include i seguenti elementi: Colore di sfondo blu del Consiglio d’Europa Numero del percorso EuroVelo in bianco Stelle gialle del Consiglio d’Europa Nome del percorso EuroVelo (facoltativo, può essere nella lingua locale) Nome della rete EuroVelo (opzionale) I pannelli informativi sul percorso EuroVelo possono essere trovati in diverse versioni come descritto nella Guida del marchio EuroVelo: la versione completa, con o senza nomi di percorso e rete, o la versione con cornice (come nella figura 21), per l’uso combinato con altri pannelli informativi sul percorso . E questo è tutto ciò che devi sapere per non perdere mai un segnale EuroVelo in natura!

Esempio: versione standard di un cartello segnaletico percorso Eurovelo

Per tutti gli appassionati di segnaletica: scopri di più nel Manuale di firma transnazionale EuroVelo!

Il Manuale di segnaletica transnazionale EuroVelo è stato scritto nel quadro del progetto AtlanticOnBike, concentrandosi su EuroVelo 1 – Atlantic Coast Route, ma copre l’intera rete EuroVelo. Questo manuale presenta i principi più generali per la segnaletica dei percorsi ciclabili a lunga percorrenza e i requisiti specifici per l’integrazione dei pannelli informativi sui percorsi EuroVelo. Senza entrare nei dettagli, possiamo già dirvi che esistono nove principi d’oro per la segnaletica dei percorsi ciclabili a lunga percorrenza, validi ovunque in EuroVelo e oltre: La firma dovrebbe essere in linea con gli standard e i regolamenti (trans)nazionali pertinenti; Le piste ciclabili a lunga percorrenza dovrebbero essere segnalate in entrambe le direzioni; La segnaletica dovrebbe essere continua e coerente durante tutto l’itinerario; I segnali dovrebbero essere facilmente leggibili dai ciclisti, posizionati nel campo visivo dei ciclisti, avere dimensioni sufficienti e un contrasto adeguato; Le informazioni sulla segnaletica dovrebbero essere corrette, sufficienti e facili da comprendere; Dovrebbero essere fornite informazioni adeguate ai valichi di frontiera e ai principali incroci; Le informazioni dovrebbero essere fornite in anticipo agli incroci complessi; Dopo gli incroci dovranno essere predisposti segnali di conferma; Sui tratti lunghi senza incroci dovranno essere previsti segnali di conferma Il manuale descrive dettagliatamente questi principi, includendo molti esempi e buone pratiche. Collega inoltre i requisiti di segnaletica per i percorsi EuroVelo con i criteri pertinenti della metodologia dello standard di certificazione europeo, fornendo linee guida concrete per percorsi ciclabili di alta qualità. Mettiamo qui i riflettori su una buona pratica citata nel manuale, che è molto rilevante per l’identità transnazionale di EuroVelo. Sapevi che pedalando sulla EuroVelo 12 – Percorso ciclabile del Mare del Nord, potresti facilmente perdere il confine tra i Paesi Bassi e le Fiandre? Scorri verso l’alto e guarda di nuovo la grande immagine piena di cartelli EuroVelo nel paragrafo precedente. Vedrai che i segnali nelle immagini 12 e 17 sembrano molto simili: questo perché la segnaletica delle piste ciclabili a lunga percorrenza è stata armonizzata oltre confine, garantendo un’esperienza ciclistica continua lungo il percorso! Se solo i confini potessero essere sempre trasparenti come sui percorsi EuroVelo…

Articolo di Florence Grégoire

Ed ora, i risultati del gioco: da dove vengono questi cartelli EuroVelo?

1 – Danzica, Polonia

2- Finlandia

3 – Assia, Germania

4 – È un trucco! Forse l’unico cartello EuroVelo in Svezia…

5 – Portogallo

6 – Vicino a Zara, in Croazia

7 – Svizzera

8 – Irlanda

9 – Vicino a Belgrado, in Serbia

10 – Ungheria

11 – Danimarca

12 – Fiandre, Belgio

13 – Pianura Padana, Italia

14 – Austria

15 – Castilla y Léon, Spagna

16 – Nordkapp, Norvegia – questo è il segnale più settentrionale di EuroVelo 1 – Atlantic Coast Route!

17 – Paesi Bassi

18 – Bruxelles, Belgio

19 – Efeso, Turchia

20 – Slovenia

21 – Francia

22 – Regno Unito

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, membro partecipante ordinario Fondazione Michele Scarponi Onlus, ideologo e membro del movimento ambientalista Ultima Generazione appartenente alla Rete Internazionale A22 in contrasto del Cambiamento Climatico in atto

TREK È TRA LE 100 MIGLIORI AZIENDE PER CUI LAVORARE SECONDO FORTUNE MAGAZINE

di Comunicato Stampa, mercoledì 21 Giugno 2023 16:12

Trek è stata inserita nell’elenco di Fortune Magazine delle 100 migliori aziende per cui lavorare. Il riconoscimento si basa sul modello di indagine dei dati di Great Place to Work che raccoglie i feedback di 100 milioni di dipendenti in tutto il Mondo.

“Il Great Place to Work Trust Survey è riconosciuto come lo standard globale per quantificare l’esperienza dei dipendenti”, afferma Mark Joslyn, vicepresidente delle risorse umane di Trek. “Siamo onorati di essere elencati tra alcuni dei marchi più ammirati al Mondo e siamo orgogliosi dei 7000 dipendenti in tutto il Mondo che hanno reso Trek l’azienda che è oggi.”

Secondo Great Place to Work, standard di riferimento a livello globale per sancire le migliori aziende per cui lavorare, la Trek Bicycles è tra le prime 100 migliori al Mondo!
https://www.pianetamountainbike.it/tecnica/41570-news-da-aziende/67680-trek-e-tra-le-100-migliori-aziende-per-cui-lavorare-secondo-fortune-magazine

“Trek Bicycle nasce da un’idea sorta più di quarant’anni fa in un fienile del Wisconsin che si è trasformata in una vera e propria cultura”. Aggiunge Davide Brambilla, AD di Trek Bicycle Italia – “un insieme condiviso di atteggiamenti, valori e obiettivi che definisce chi siamo e il modo in cui facciamo ciò che facciamo. Trek significa anche sostenibilità e responsabilità nel riconoscere come i nostri prodotti possano incidere sul miglioramento di vita di tutti, delle condizioni del pianeta e soprattutto per noi significa concretezza nell’offrire ai nostri dipendenti un ambiente giovane, dinamico e positivo in cui crescere ed di cui andare fieri”.

Tutti in Trek hanno la responsabilità di rendere l’organizzazione un ottimo posto in cui lavorare, quindi essere parte di questa lista di aziende è davvero una testimonianza dell’impegno condiviso di Trek nell’ascoltare, adattarsi ed aiutare nel rendere quest’azienda un posto migliore per tutti coloro che scelgono di lavorarci.

“In Trek siamo attentissimi nel cercare ogni giorno di costruire e mantenere un luogo di lavoro dove le persone si sentano orgogliose di dire che ne fanno parte” dice Chiara Algisi, HR Manager di Trek Italia – “Vogliamo essere sicuri di avere le persone migliori nei ruoli dove possono avere successo e investiamo moltissimo per far sì che Trek sia uno dei migliori al mondo dove lavorare. Far parte di Trek Bicycle significa accettare con entusiasmo ed energia le sfide che il cambiamento presenta e coglierne tutte le opportunità di crescita personale”.

I benefit aziendali variano per ogni nazione di riferimento, ma sono comunque una parte importante della soddisfazione dei dipendenti nel Mondo e sebbene l’esperienza Trek possa sembrare diversa, a seconda di dove si lavori nel Mondo, l’azienda fa del proprio meglio per creare una cultura ed una comunità condivise attraverso iniziative globali come il Trek Brand Book, la corsa di beneficienza Trek 100 e la campagna raccolta fondi World Bicycle Relief, per citarne alcune.

Per far parte della famiglia Trek il modo migliore è tenere aggiornato il profilo Linkedin dell’azienda: ogni qualvolta apriranno nuove posizioni aperte, ci si potrà candidare direttamente da lì.

Fonte: Pianeta Mountain Bike

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, membro partecipante ordinario Fondazione Michele Scarponi Onlus, ideologo e membro del movimento ambientalista Ultima Generazione appartenente alla Rete Internazionale A22 in contrasto del Cambiamento Climatico in atto

JOVANOTTI PREPARA IL TOUR ESTIVO E VASTO VUOLE IL BIS

Jova Beach Party Vasto (CH), 19-20 Agosto 2022
https://www.ilcentro.it/chieti/jovanotti-prepara-il-tour-estivo-e-vasto-vuole-il-bis-1.3223909

Il produttore del cantante Jovanotti annuncia l’allestimento di una terza edizione del Jova Beach Party. La vicesindaca Fioravante: “Sentirò l’organizzazione (Trident), diamo la disponibilità alla candidatura.”

di Anna Bontempo

L’amministrazione comunale di Vasto è pronta ad accogliere il Jova Beach Party se la prossima estate dovesse esserci una terza edizione dell’evento di Lorenzo Cherubini sulle spiagge italiane. L’annuncio di Maurizio Salvadori, Presidente della Trident e produttore del tour di Jovanotti, in occasione della Milano Music Week, “è stato accolto con entusiasmo dall’amministrazione comunale di Vasto“, città che il 19 e 20 Agosto 2022 ospitò il doppio concerto del cantautore toscano dopo l’annullamento di tre anni prima (2019).

“Se Jovanotti e la produzione decideranno di ripartire con la terza edizione noi daremo la nostra disponibilità” dice senza esitazione la vicesindaca Licia Fioravante, “è stata una festa bellissima che ha coinvolto tutti regalandoci grandi emozioni che in tanti sperano di poter rivivere. Quello dell’amministrazione comunale di Vasto è senza dubbio un sì per una eventuale candidatura.”, insiste Fioravante (nella foto in basso).

Licia Fioravante, la “Vicesindaca” di Vasto e tirapiedi del sindaco Francesco Menna, nonché Presidente della Provincia di Chieti

Resta da vedere se e quando ci sarà una terza edizione del Jova Beach Party. Dopo l’incidente in bici accaduto a Santo Domingo a Luglio 2023, Jovanotti è ancora alle prese con la riabilitazione, anche se ospite in videochiamata da Fiorello a “Viva Rai 2” ha promesso che tornerà a camminare senza stampelle. Ma da qui a saltare su un palco ce ne vuole, ecco perché non è affatto scontato che la terza edizione del Tour ci sarà nell’estate 2024, come ha voluto far intendere Salvadori durante il suo intervento in occasione della Milano Music Week. “Sentirò in questi giorni la produzione”, precisa la vicesindaca che prima della tappa vastese del 2022, partecipò a tutti i tavoli tecnici promossi in Prefettura a Chieti per la predisposizione del piano su sicurezza, viabilità e parcheggi con l’obiettivo di superare tutte quelle criticità che decretarono l’annullamento per motivi di sicurezza del concerto nell’estate 2019 ed il suo trasferimento a Montesilvano (PE), dove il cantautore toscano si esibì il 7 Settembre.

Vasto, una delle dodici località italiane interessate al Jova Beach e l’unica tappa abruzzese, ha ospitato il Tour di Jovanotti il 19 ed il 20 Agosto 2022, richiamando in due giorni 40 mila persone a Vasto Marina. La macchina organizzativa ha lavorato ininterrottamente per mesi al fine di far fronte a tutte le problematiche. L’area dell’evento venne individuata nel litorale compreso tra il pontile e il Lido Acapulco, in prossimità di Fosso Marino, canale che per l’occasione venne “tombato”, scatenando le ire giustificate di alcune associazioni ambientaliste cittadine. Sul palco si alternarono band, gruppi musicali, artisti e guest star come Achille Lauro e Gianni Morandi. Una grande festa che trasformò il centro di Vasto Marina in un mega villaggio musicale.

Fonte: Il Centro Abruzzo

English translate

The producer of the singer Jovanotti announces the staging of a third edition of the Jova Beach Party. Deputy mayor Fioravante: “I will contact the organization (Trident), let’s make the candidacy available.” by Anna Bontempo The municipal administration of Vasto is ready to welcome the Jova Beach Party if there should be a third edition of Lorenzo Cherubini’s event on the Italian beaches next summer. The announcement by Maurizio Salvadori, President of Trident and producer of Jovanotti’s tour, on the occasion of Milan Music Week, “was welcomed with enthusiasm by the municipal administration of Vasto”, the city that hosted the double concert on 19 and 20 August 2022 by the Tuscan singer-songwriter after its cancellation three years earlier (2019). “If Jovanotti and the production decide to start again with the third edition, we will give our availability” says the deputy mayor Licia Fioravante without hesitation, “it was a beautiful party that involved everyone, giving us great emotions that many hope to be able to relive. That of The municipal administration of Vasto is undoubtedly a yes for a possible candidacy”, insists Fioravante.

It remains to be seen if and when there will be a third edition of the Jova Beach Party. After the bike accident that occurred in Santo Domingo in July 2023, Jovanotti is still struggling with rehabilitation, even though Fiorello’s guest on “Viva Rai 2” promised in a video call that he will walk again without crutches. But it takes a long time to jump on stage from here, which is why it is not at all a given that the third edition of the Tour will take place in summer 2024, as Salvadori wanted to make clear during his speech on the occasion of Milan Music Week. “I will hear about the production in these days”, specifies the deputy mayor who, before the Vasto stage in 2022, participated in all the technical tables promoted in the Prefecture in Chieti for the preparation of the plan on safety, roads and parking with the aim of overcoming all those critical issues that decreed the cancellation of the concert in the summer of 2019 for safety reasons and its transfer to Montesilvano (PE), where the Tuscan singer-songwriter performed on 7 September. Vasto, one of the twelve Italian locations interested in Jova Beach and the only stop in Abruzzo, hosted Jovanotti’s Tour on 19 and 20 August 2022, attracting 40 thousand people to Vasto Marina in two days. The organizational machine worked continuously for months in order to deal with all the problems. The event area was identified in the coastline between the pier and the Lido Acapulco, near Fosso Marino, a canal that was “buried” for the occasion, triggering the justified anger of some environmentalist associations in the city. Bands, musical groups, artists and guest stars such as Achille Lauro and Gianni Morandi took turns on stage. A big party that transformed the center of Vasto Marina into a mega musical village.

Source: Il Centro Abruzzo

CLASSIFICA DELLE CITTA’ PIU’ PERICOLOSE D’EUROPA: LE ITALIANE AI PRIMI POSTI

Storia di Stars Insider  

https://www.msn.com/it-it/viaggi/notizie/classifica-delle-città-più-pericolose-d-europa-le-italiane-ai-primi-posti/ss-AA1iaJd0?ocid=feed-health-article

Ah, l’Europa! Storia e cultura ricca di magia. Le magnifiche città europee attirano ogni anno milioni di turisti desiderosi di fare un viaggio bello e sicuro alla scoperta della magia che offre. Tuttavia, attenzione! Alcune città europee non sono così sicure come ci si potrebbe aspettare.

In questa galleria abbiamo stilato una classifica delle città più pericolose d’Europa in base al loro tasso di criminalità. Questi tassi di criminalità sono calcolati dividendo il numero di crimini denunciati per la popolazione totale. Il risultato viene poi moltiplicato per 100.000.

Potrebbe sorprendervi trovare alcune delle vostre città preferite (o quella in cui vivete!) in questa lista, ma se sono lì, c’è un buon motivo…

Siete curiosi? Allora cliccate qui!

30. Tolosa, Francia

Tolosa, nota per la sua industria aerospaziale, deve fare i conti con i problemi di sicurezza che le hanno fatto raggiungere un tasso di criminalità del 50,6. Prestate attenzione, specialmente nelle aree affollate e sui mezzi di trasporto pubblico, per evitare borseggi e furti mentre esplorate la città.

29. Barcellona, Spagna

Barcellona, una popolare destinazione turistica, è teatro di crimini come scippi e truffe che hanno fatto salire il suo tasso di criminalità al 50,6. Evitate le zone sconosciute di notte, tenete d’occhio i vostri effetti personali e siate prudenti nei bar per evitare di essere drogati.

28. Rennes, Francia

Rennes, una pittoresca città della Francia, ha dovuto affrontare un aumento della delinquenza, con un tasso di criminalità che è salito al 50,8. Fate attenzione ai borseggi e ai furti ed evitate le zone a rischio. Limitatevi ai luoghi ben illuminati e, se possibile, viaggiate in gruppo.

27. Torino, Italia

Torino deve fare i conti con i problemi di sicurezza, tra cui i borseggi, che hanno visto il suo tasso di criminalità salire al 51,9. Godetevi le attrazioni della città, ma rimanete vigili nelle aree affollate e sui mezzi pubblici.

26. Lille, Francia

Lille, un’incantevole città francese, deve affrontare problemi di sicurezza come i borseggi, con un tasso di criminalità del 52,2. State attenti, soprattutto nelle aree affollate, e proteggete i vostri oggetti di valore mentre esplorate questa incantevole destinazione.

25. Roma, Italia

Roma, una città ricca di storia, ha regolarmente a che fare con furti e scippi con un tasso di criminalità del 52,3%. Rimanete vigili, soprattutto nei siti turistici affollati come il Colosseo. Tenete al sicuro i vostri effetti personali, anche nelle camere d’albergo.

24. Dublino, Irlanda

Dublino, la vivace capitale irlandese, deve far fronte a crescenti problemi di sicurezza, con un tasso di criminalità pari al 52,6. Tenete d’occhio i vostri effetti personali, soprattutto nelle aree affollate. Godetevi la cordiale ospitalità irlandese, pur prendendo le dovute precauzioni.

23. Minsk, Bielorussia

Minsk, con un tasso di criminalità del 52,6, è indubbiamente interessata dal fenomeno della criminalità. La città, tuttavia, pone l’accento sulla sicurezza. Bisogna comunque fare attenzione ai borseggi e agli scippi. Inoltre, fate attenzione agli automobilisti locali spericolati ed evitate di fotografare gli edifici statali.

22. Bilbao, Spagna

Bilbao, nota per il suo Museo Guggenheim, deve fare i conti con una piaga criminale che ha visto il suo tasso di criminalità salire al 52,9. State attenti ai borseggi, soprattutto nelle zone turistiche. Godetevi la cultura basca salvaguardando i vostri effetti personali.

21. Salonicco, Grecia

Salonicco, famosa destinazione per le vacanze al mare, deve affrontare problemi di microcriminalità e un tasso di criminalità in crescita del 53,8. Fate attenzione agli scippi e ai furti, soprattutto nelle zone affollate. Pianificate i vostri percorsi prima di avventurarvi in questa città.

20. Odessa, Ucraina

Odessa, una città costiera, deve affrontare molteplici problemi di sicurezza che hanno portato a un tasso di criminalità del 53,9, tra cui borseggi e truffe.

19. Londra, Inghilterra

Londra è generalmente sicura, ma presenta aree con tassi di criminalità più elevati (soprattutto di notte), il che ha portato al suo tasso di criminalità di 54,0. Fate attenzione ai furti e agli scippi. Evitate di uscire da soli dopo il tramonto.

18. Lione, Francia

Lione deve affrontare problemi di sicurezza con un tasso di criminalità del 54,2. Fate attenzione ai borseggi, soprattutto nelle zone affollate.

17. Dnipro, Ucraina

Dnipro ha qualche problema di sicurezza, con un tasso di criminalità del 54,2. Fate attenzione ai borseggi e alle truffe ed evitate i luoghi appartati di notte.

16. Bruxelles, Belgio

Bruxelles, città nota per la sua importanza politica, presenta aree ad alto tasso di delinquenza che hanno contribuito a farle raggiungere un tasso di criminalità del 54,2. Siate prudenti, soprattutto nei pressi dei luoghi turistici e degli snodi dei trasporti pubblici. Prestate attenzione a ciò che vi circonda, soprattutto di notte.

15. Manchester, Inghilterra

Manchester, una città vivace, ha dovuto affrontare numerose sfide in materia di sicurezza, dato che il suo tasso di criminalità è salito al 54,9. Rimanete in zone ben illuminate, evitate di girare da soli e tenete d’occhio i vostri effetti personali mentre vi godete le offerte culturali della città.

14. Nizza, Francia

Anche la pittoresca città di Nizza deve fare i conti con la sicurezza, con un tasso di criminalità del 55,1. Fate attenzione ai borseggi, soprattutto nei luoghi affollati. Godetevi il fascino mediterraneo salvaguardando i vostri effetti personali.

13. Atene, Grecia

Atene, la culla della civiltà occidentale, ha qualche problema di sicurezza, dato che il suo tasso di criminalità ha raggiunto il 55,9. Siate prudenti nelle aree affollate e state attenti ai borseggi. Esplorate i suoi tesori storici in tutta sicurezza.

12. Malmo, Svezia

Malmo, nonostante il suo aspetto pacifico, affronta le questioni legate alla sicurezza con un tasso di criminalità del 56,3. Possono verificarsi piccoli furti, borseggi e incidenti legati alle bande. Evitate le zone isolate di notte e rimanete vigili.

11. Parigi, Francia

La Città della Luce presenta problemi di sicurezza, con un tasso di criminalità del 57,4, in particolare nelle zone turistiche come Montmartre e il Louvre. Fate attenzione ai borseggi e rimanete in zone ben illuminate, soprattutto di notte.

10. Nantes, Francia

Nantes, una delle città più belle della Francia, affronta problemi di sicurezza, con un tasso di criminalità pari al 58,9. Siate prudenti in alcuni quartieri e state lontani dalle manifestazioni che possono diventare violente. Esplorate il suo fascino in tutta sicurezza.

9. Grenoble, France

Grenoble, immersa nelle Alpi francesi, è nota per le sue bellezze naturali. Tuttavia, è bene essere prudenti, poiché Grenoble ha un tasso di criminalità pari al 59,1. Godetevi le attività all’aperto e i paesaggi mozzafiato stando attenti a ciò che vi circonda.

8. Liegi, Belgio

Liegi, una città con un ricco patrimonio culturale, presenta un tasso di criminalità pari a 59,6. Prendete precauzioni, soprattutto di notte, per evitare potenziali rischi. Esplorate la sua storia e il suo fascino tenendo a mente la sicurezza.

7. Montpellier, Francia

Montpellier, nota per la sua architettura storica, non è immune dalla delinquenza, con un tasso di criminalità pari a 61,8. Borseggi e furti sono problemi comuni per i turisti. State attenti, soprattutto nei luoghi affollati, e godetevi la città in tutta sicurezza.

6. Napoli, Italia

Napoli, con la sua ricca storia e la sua cucina, deve affrontare molti problemi di sicurezza, con un tasso di criminalità pari al 62,6. Fate attenzione ai borseggi, soprattutto nelle aree turistiche affollate.

5. Charleroi, Belgio

Charleroi potrebbe non essere nel radar di tutti i turisti, ma è essenziale essere prudenti, poiché la città ha un tasso di criminalità del 62,9 circa. Come in molte città, possono verificarsi piccoli reati come i borseggi.

4. Coventry, Inghilterra

Coventry, nota per la sua storia e l’innovazione, registra un tasso di criminalità che necessita di attenzione, raggiungendo il 63,3. Per stare al sicuro, evitate le aree abbandonate di notte e tenete al sicuro i vostri effetti personali mentre esplorate questa città storica.

3. Birmingham, Inghilterra

Con un tasso di criminalità del 63,5, Birmingham, la seconda città più grande d’Inghilterra, presenta una serie di problemi di sicurezza. Siate prudenti in alcuni quartieri, soprattutto di notte.

2. Catania, Italia

Catania deve far fronte a problemi di sicurezza con un tasso di criminalità del 64,2. Piccoli furti e borseggi sono comuni, soprattutto nelle aree affollate.

1. Marsiglia, Francia

Con un tasso di criminalità del 64,5, Marsiglia, adagiata sulla costa mediterranea, è una città di contrasti. Se da un lato il suo splendido lungomare e la sua vibrante cultura attraggono i visitatori, dall’altro è anche nota per il suo alto tasso di criminalità. Siate prudenti, soprattutto in alcuni quartieri, e tenete al sicuro le vostre cose.

Fonti: (The Boutique Adventurer) (Peakng)

GLOBAL PEACE INDEX, L’INDICE CHE MISURA L’INDICE DI PACE ED IL GRADO DI SICUREZZA DELLE NAZIONI DEL MONDO

Vasto, lì 26 Novembre 2023 ore 21.58

Salve a tutti e a tutte, in questo articolo voglio riportare alla vostra attenzione un indice molto importante che analizza il grado di pace e sicurezza vigente all’interno nelle nazioni del Mondo: si tratta del Global Peace Index, o Indice di Pace Globale. Il presente articolo è atto a smontare tutte le mistificazioni e le credenze popolari italiche nelle quali si tende a riportare grossolanamente e grottescamente, il nostro Bel Paese Italia è migliore del Portogallo, a livello sociale ed infrastrutturale, cosa non affatto vera e non supportata da alcun tipo di fondamento statistico e quindi, di conseguenza scientifico.

Riporto di seguito gli indici di pace globali del 2018, nel pre-pandemia di COVID19 e quelli durante ancora la pandemia 2022 e 2023, noterete voi stessi che tra nazioni come il Portogallo e l’Italia c’è un abisso di differenza in termini di civilizzazione, educazione, pace e sicurezza delle comunità popolari: non a caso tutti quei paesi aventi il più basso indice di militarizzazione come Islanda, Malesia, Ungheria Portogallo, Slovenia e Danimarca, sono di fatto anche i paesi più democratici ed evoluti a livello civile, di welfare sul lavoro e dall’ottima qualità della vita, tutti fattori non garantiti in tutte quelle altre nazioni eccessivamente militarizzate, come la Francia, Corea del Nord, Stati Uniti d’America, Russia, Israele e ci aggiungo anche l’Italia che non compare tra i paesi più militarizzati ma de facto lo è, per cui tutti i fattori relativi a pace e sicurezza non sono più completamente garantiti anche nella nostra società italica, soprattutto per la vergognosa qualità dei nostri amministratori dei vari governi che si succedono da anni alla guida del Paese e di conseguenza per l’indegna qualità delle politiche adottate nei riguardi di capisaldi importanti nelle vita degli uomini e delle donne, come la sanità pubblica, l’istruzione e la ricerca, la tutela dell’ambiente intesa come gestione e controllo dei Parchi e delle Foreste, l’economia ed il lavoro, oltre alla presenza di un eccessivo grado di militarizzazione vigente nel nostro Paese che io detesto da sempre, avendo lavorato per un anno mediante Servizio Civile Nazionale (SCN) nell’Ente Parco Naturale Regionale Sirente-Velino sede amministrativa di Rocca di Mezzo (AQ) nell’ambito dell’ “Analisi e Conservazione della Biodiversità Forestale”, un importantissimo progetto di riqualificazione della flora endemica (piante) che caratterizzano la biodiversità floristica di un Parco avente una superficie boschiva di 54000 ettari con 22 comuni ricadenti al su interno.

Il Global Peace Index è un indice globale di pace molto importante che determina anche il grado di sicurezza di uno Stato mondiale, pertanto vale decisamente la pena analizzarlo ogni anno, per vedere dove si trova la propria nazione rispetto a tutte le altre 165 che formano il Mondo attualmente conosciuto.

https://www.economicsandpeace.org/wp-content/uploads/2020/08/Global-Peace-Index-2018-2-1.pdf

Global Peace Index 2018
https://www.economicsandpeace.org/wp-content/uploads/2020/08/Global-Peace-Index-2018-2-1.pdf
https://www.visionofhumanity.org/wp-content/uploads/2022/06/GPI-2022-web.pdf
Global Peace Index 2022
https://www.visionofhumanity.org/wp-content/uploads/2022/06/GPI-2022-web.pdf
https://www.visionofhumanity.org/wp-content/uploads/2023/06/GPI-2023-Web.pdf

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, membro partecipante ordinario Fondazione Michele Scarponi Onlus, ideologo e membro del movimento ambientalista Ultima Generazione appartenente alla Rete Internazionale A22 in contrasto del Cambiamento Climatico in atto

L’EX-MINISTRO ALLA SALUTE ROBERTO SPERANZA INDAGATO PER OMICIDIO

L’ex-Ministro alla Salute del Governo Draghi Roberto Speranza indagato per omicidio
https://www.laverita.info/speranza-indagato-omicidio-2666336469.html

All’ex-Ministro sono stati contestati i reati di somministrazione di medicinali guasti e falso. Con Roberto Speranza, nel registro della Procura di Roma, è finito anche l’ex-Direttore di AIFA Nicola Magrini, che quando gli segnalarono gli eccessi di mortalità cardiovascolare scrisse: “Ma così si uccide il vaccino…”.

Fonte: La Verità, Direttore: Maurizio Belpietro

Vaccini, Speranza indagato. “La Procura di Roma ha già chiesto l’archiviazione”

Dopo alcuni esposti anche l’ex direttore di Aifa Magrini avrebbe ricevuto un avviso di garanzia

23 NOVEMBRE 2023 ALLE 09:21

https://www.repubblica.it/cronaca/2023/11/23/news/vaccini_speranza_indagato_la_procura_di_roma_ha_gia_chiesto_larchiviazione-421039380/

L’ex ministro alla Salute Roberto Speranza è iscritto nel registro degli indagati della Procura di Roma, insieme all’ex direttore di AIFA Nicola Magrini, dopo gli esposti di alcuni sindacati della polizia e guardia di Finanza e del comitato Ascoltami su presunti danni provocati dal vaccino anti Covid.

A dare notizia dell’inchiesta sono stati il quotidiano La Verità e la trasmissione tv Fuori dal coro del giornalista Mario Giordano.

Fonte: Repubblica

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, membro partecipante ordinario Fondazione Michele Scarponi Onlus, ideologo e membro del movimento ambientalista Ultima Generazione appartenente alla Rete Internazionale A22 in contrasto del Cambiamento Climatico in atto