Day: 29 novembre 2023

IL PRESIDENTE DELLA COP28 E’ IL CAPO DELLA COMPAGNIA PETROLIFERA DEGLI EMIRATI ARABI UNITI

Il sultano Ahmed Al Jaber, Chief Executive Officer (CEO) della Abu Dhabi National Oil Co. (ADNOC), è il Presidente della COP28 di Dubai 
https://www.lifegate.it/ahmed-al-jaber-presidente-cop28

12 Gennaio 2023 di Tommaso Perrone

Il sultano Ahmed Al Jaber, amministratore delegato del gigante petrolifero degli Emirati Arabi Uniti, la Abu Dhabi National Oil Company (ADNOC)è stato nominato presidente della Cop28, la conferenza delle Nazioni Unite sul Clima che si terrà a Dubai dal 30 Novembre al 12 Dicembre 2023. È la prima volta che il leader di una società privata guida una COP.

Al-Jaber, già ministro dell’Industria e della Tecnologia e inviato speciale per il clima degli Emirati Arabi Uniti, ora ha il compito di stendere l’agenda della COP28, giocando un ruolo centrale nei negoziati. E quindi raggiungere un consenso sui punti principali, come la riduzione delle emissioni di CO2, l’abbandono progressivo dei combustibili fossili e la messa a terra del nuovo fondo per le perdite e i danni (loss and damage) approvato alla Cop27 di Sharm el-Sheik.

Anche se gli Emirati sono stati il primo paese della regione ad aver ratificato l’Accordo di Parigi sul clima, è inevitabile sottolineare i dubbi e le perplessità sul fatto che il capo di una compagnia petrolifera possa guidare in modo imparziale dei negoziati che hanno come obiettivo la messa al bando di carbone, petrolio e gas.

Nave raffinatrice di petrolio FPSO lunga 330 metri, dalle dimensioni di una portaerei da guerra che sarebbe stata posizionata a soli 6,5 km dalle coste di Vasto in Abruzzo, Italia, a deturpare il paesaggio ma soprattutto ad inquinare uno dei più bei mari di tutta Italia!
http://www.nuovosensocivico.it/ombrina-mare/

Terremoto alla Cop28, il presidente della Conferenza sul Clima Al Jaber difende le fonti fossili. Scontro Emirati-Onu

Eccolo il vero volto della Conferenza Mondiale sul Clima COP28 a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti
https://www.repubblica.it/esteri/2023/12/03/news/cop_28_dubai_al_jaber_difende_fonti_fossili-421563422/

COP28 UN Climate Change Conference 2023

https://pathforwalkingcycling.com/cop28/

Open letter

The Partnership for Active Travel and Health (PATH), with the undersigned organisations, calls on the UNFCCC, governments and negotiators of the COP28 climate conference to give more priority and investment in walking and cycling to significantly accelerate progress on climate goals and improve people’s lives.

Enabling more people to walk and cycle safely is crucial to decarbonising transport and achieving the Paris Agreement on Climate Change. As PATH’s research demonstrates, the potential for replacing motorised vehicle trips with walking and cycling is huge and within our grasp. Yet active transport still lacks priority in the UNFCCC and wider climate agenda and in commitments in countries’ Nationally Determined Contributions (NDCs).

Although PATH’s latest research on national policy frameworks shows growing momentum for walking and cycling, with two thirds of UNFCCC countries having some kind of active travel policy in place, a closer analysis reveals that much more ambition, action and investment is needed almost everywhere to effectively unlock walking and cycling’s enormous potential to fast track the reduction of transport emissions, air pollution, traffic congestion and road casualties, and at the same time deliver improved public health, stronger economies and fairer societies.

PATH urges the UNFCCC to place a higher priority on walking and cycling in climate negotiations, and urges UNFCCC countries to develop their national policies and NDCs with a common vision: to encourage and enable people to have safe, accessible, comfortable, and enjoyable walking and cycling experiences to mitigate climate change, support public transport, reduce emissions, benefit public health, and create vibrant and inclusive societies.

Enabling more people to walk and cycle safely is a quick, affordable and reliable way to help reduce transport emissions by as much as 50% when the following key actions are adopted in national policies and anchored in their NDCs:

  • Infrastructure – to make walking and cycling safe, accessible and easy to do.
  • Campaigns – to support a shift in people’s mobility habits.
  • Land use planning – to ensure proximity and quality of access to everyday services on foot and by bicycle.
  • Integration with public transport – to underpin sustainable mobility for longer trips.
  • Capacity building – to enable the successful delivery of effective walking and cycling strategies that have measurable impact.

PATH has created the Active Mobility Policy Template to assist governments in developing more effective national walking and cycling policies, reflected in their updated NDCs in advance of the 2025 deadline. Countries are also encouraged to use the template when evaluating their progress in the COP28 global stocktake towards meeting the goals of the Paris Agreement, identifying gaps, strengthening their commitments and taking more decisive action.

We are convinced that placing walking and cycling at the very heart of policies and commitments to address climate change is a fast-track way to achieve urgent climate goals. PATH and its supporters stand ready to support the UNFCCC Parties in this process.

Sottoscrizione della Fondazione Michele Scarponi Onlus alla lettera scritta alla ECF e presentata alla Conferenza Mondiale sul Clima COP28 di Dubai negli Emirati Arabi Uniti (EAU)

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, membro partecipante ordinario Fondazione Michele Scarponi Onlus, ideologo e membro del movimento ambientalista Ultima Generazione appartenente alla Rete Internazionale A22 in contrasto del Cambiamento Climatico in atto

USANO UN PALO DA VIGNA COME ARIETE E RUBANO 50 MILA EURO TRA BICI E RUOTE IN CARBONIO. I TITOLARI: “TUTTI CURIOSI QUANDO SIAMO ARRIVATI, MA NESSUNO HA VISTO O SENTITO NIENTE”

“E questo è l’aspetto “pornografico” della vicenda – raccontano i titolari – perché nessuno ha visto o sentito niente. Il furto è avvenuto alle 4.30 precise: siamo stati allertati dal segnale di videosorveglianza collegato ai nostri dispositivi e abbiamo constatato che i due ladri hanno impiegato meno di tre minuti per spaccare il vetro, rubare la merce e scappare. Quando sono arrivato in negozio, circa un’ora dopo l’allarme, c’erano un sacco di persone affacciate alle finestre, ma al momento dell’incursione nessuno ha visto o sentito nulla. Ed è strano, perché quando picchi per 7-8 volte con un palo di 4 metri con un vetro blindato di rumore nei fai parecchio”.

https://www.ildolomiti.it/cronaca/2023/usano-un-palo-da-vigna-come-ariete-e-rubano-50mila-euro-tra-bici-e-ruote-in-carbonio-i-titolari-tutti-curiosi-quando-siamo-arrivati-ma-nessuno-ha-visto-o-sentito-niente

Di D.L. – 28 Novembre 2023 – 11:20

ROVERETO. Sfondano la porta blindata utilizzando a mo’ di ariete un palo di 4 metri, che solitamente viene utilizzato per sostenere le vigne. Entrano nel negozio e rubano 7 biciclette (5 muscolari e 2 elettrice) e due paia di ruote in carbonio, per un bottino complessivo di 50 mila euro.

Alle 4.30 della notte tra domenica e lunedì due malviventi hanno fatto irruzione all’interno del del negozio “Consolati Gianni Sport”, da oltre 30 anni punto di riferimento per gli appassionati delle due ruote della Vallagarina e non. In mezzo alle case, a poche centinaia di metri dal centro di Rovereto, i due ladri non si sono fatti problemi, incuranti del rischio di essere scoperti.

“E questo è l’aspetto “pornografico” della vicenda – raccontano i titolari – perché nessuno ha visto o sentito niente. Il furto è avvenuto alle 4.30 precise: siamo stati allertati dal segnale di videosorveglianza collegato ai nostri dispositivi e abbiamo constatato che i due ladri hanno impiegato meno di tre minuti per spaccare il vetro, rubare la merce e scappare. Quando sono arrivato in negozio, circa un’ora dopo l’allarme, c’erano un sacco di persone affacciate alle finestre, ma al momento dell’incursione nessuno ha visto o sentito nulla. Ed è strano, perché quando picchi per 7-8 volte con un palo di 4 metri con un vetro blindato di rumore nei fai parecchio. L’omertà è la cosa che mi fa più male. Vivono tutti con il telefono appresso, sabato erano tutti pronti a filmare l’accensione dell’albero di Natale in piazza e non c’è stato una persona, dico una persona, che abbia sentito i colpi e si sia affacciata. Oppure, se l’ha fatto, si è ben guardata dal dirlo”.

Il danno è ingente: circa 50mila euro di materiale sottratto, tra biciclette ruote in carbonio a cui bisognerà aggiungere il costo per la riparazione della porta blindata.

“Stiamo parlando di tre biciclette di altissimo livello – proseguono –, il cui valore singolo è tra gli 8.500 e i 9.500 euro. Poi altre due biciclette muscolari e due elettriche che, tra l’altro, risultano inutilizzabili perché abbiamo bloccato le centraline e, dunque, in caso di sostituzione del motore sarebbero rintracciabili. E poi ci sono le coppie di ruote in carbonio, da circa 2.700 euro cadauna. Sappiamo che i ladri, che certamente non erano di primo pelo ma nemmeno professionisti perché il rischio di essere “beccati” era altissimo, erano due: uno sosteneva il palo, mentre l’altro lo spingeva. Siamo assicurati, ovviamente, ma c’è grande amarezza per quanto è accaduto: ci sentiamo fragili e offesi, ma la passione e l’amore per questo mestiere non si spegneranno mai”.

Fonte: Il Dolomiti

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, membro partecipante ordinario Fondazione Michele Scarponi Onlus, ideologo e membro del movimento ambientalista Ultima Generazione appartenente alla Rete Internazionale A22 in contrasto del Cambiamento Climatico in atto