Bologna

A BOLOGNA AEROPORTO BIKE FRIENDLY: ARRIVA LA CERTIFICAZIONE DI FIAB

Da Franco Mattioli – 5 Luglio 2023 

La bike station all’interno dell’Aeroporto Marconi di Bologna
https://www.rivistabc.com/a-bologna-aeroporto-bike-friendly-arriva-la-certificazione-di-fiab/

L’Aeroporto Marconi di Bologna (AdB) si fa amico della bicicletta. E da oggi questa sua attenzione alla mobilità sostenibile è attestata dalla certificazione di Azienda Bike friendly. A rilasciarla è Fiab, la Federazione italiana Ambiente e Bicicletta che ha ideato e definito con un consorzio di 16 partner europei i criteri della certificazione. Vediamo in breve i punti di forza che hanno portato l’Aeroporto al livello più alto (“Gold”) tra quelli previsti dal disciplinare.

A fare dell’Adb un aeroporto bike friendly c’è anzitutto la BLQ Bike Station, un parcheggio per biciclette e monopattini posizionato nella zona sottostante alla stazione del Marconi Express che sta riscuotendo notevole successo tra i pendolari in bicicletta: è dotato di moderne rastrelliere antifurtovideosorveglianza e di una colonnina per la manutenzione delle biciclette. Inoltre, i dipendenti del Gruppo AdB possono usufruire di doccespogliatoi e armadietti riservati ai ciclisti. AdB, inoltre, aderisce al progetto “Bike to work” finanziato dalla Regione Emilia-Romagna e dal Comune di Bologna; e ha finanziato la realizzazione di pista ciclabili di collegamento. Per il proprio impegno a favore della mobilità attiva, Aeroporto di Bologna ha ottenuto, infine, in comodato d’uso dall’Istituto Trasporti e Logistica della Regione Emilia-Romagna, 32 biciclette a pedalata assistita che saranno messe a disposizione dei dipendenti per gli spostamenti all’interno dell’aeroporto e per gli spostamenti casa-lavoro.

 “E non ci fermiamo qui – ha aggiunto alla consegna del riconoscimento Nazareno Ventola, amministratore delegato di Aeroporto di Bologna – perché questo mese partiranno i lavori per la realizzazione del primo tratto della ciclabile che collegherà l’aeroporto con la Ciclovia del Sole”. Alla conferenza stampa di presentazione dell’aeroporto bike friendly (nella foto la consegna dell’attestato) sono intervenuti anche Andrea Corsini, assessore Mobilità e trasporti della Regione Emilia-Romagna; Alessandro Delpiano, dirigente Pianificazione territoriale della Città Metropolitana di Bologna; Claudio Mazzanti, presidente della commissione consiliare mobilità del Comune di Bologna (che, ricordiamo, dal primo luglio è ufficialmente Città30), e Valeria Lorenzelli, vicepresidente Fiab, che ha sottolineato l’importanza della sinergia tra profit e no-profit, ed enti locali. “Quando avviene – ha dichiarato – è una condizione straordinaria per accelerare l’adozione di nuove soluzioni per gli spostamenti urbani. Ma soprattutto diventa un’occasione per restituire qualità della vita, risparmio concreto di tempo e denaro per il trasporto quotidiano di un gran numero di persone, lavoratrici e lavoratori”.

Fonte: Rivista BC

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, ideologo e consulente tecnico movimento ambientalista Ultima Generazione A22 Network e membro attivo della Fondazione Michele Scarponi Onlus

BOLOGNA DIVENTA CITTA’ 30: DAL PRIMO LUGLIO VIA ALLA TRANSIZIONE BIKE FRIENDLY

Da Alessandro Di Stefano – 26 Giugno 2023

https://www.rivistabc.com/bologna-diventa-citta-30-dal-primo-luglio-via-alla-transizione-bike-friendly/

Dal primo luglio Bologna darà il via al percorso di transizione che la condurrà a diventare città 30 nel giro di un semestre. Negli anni su BC abbiamo raccontato le politiche, le iniziative e le misure portate avanti nel capoluogo emiliano, evidenziando il rapporto storico che lega anzitutto i cittadini e le cittadine alla mobilità dolce. Nei giorni scorsi la Giunta guidata dal sindaco Matteo Lepore ha approvato il cosiddetto Piano Particolareggiato del Traffico Urbano “Bologna Città 30” con tutta una serie di misure che andranno a trasformare entro il primo gennaio 2024 la viabilità urbana. Tanto per cominciare è prevista la sostituzione/installazione di oltre 500 cartelli e la realizzazione di circa 300 bolloni su strada che andranno a indicare la presenza di una zona 30 km/h.

Ma una città 30 non può che partire dai nuovi limiti di velocità. Come ha spiegato l’amministrazione i 30 km/h non saranno più l’eccezione, bensì la regola sulla maggior parte delle strade. Per la precisione su circa il 70% delle vie dell’intero centro abitato. La percentuale, fa sapere il Comune, arriva comunque a sfiorare il 90% se si considera il solo perimetro della parte più densamente abitata della città.

Per facilitare la transizione di Bologna verso il modello città 30 l’amministrazione ha preferito evitare di partire subito con le sanzioni. Dal primo luglio a fine anno non saranno previste multe, mentre sarà attivata una campagna di sensibilizzazione per far comprendere l’importanza dell’introduzione di misure da città 30 in un momento storico in cui, ancora una volta, la questione sicurezza stradale è di costante (e tragica) attualità.

A completare le misure ci sono anche altri investimenti, come il mezzo milione di euro per finanziare le cinque nuove piazze scolastiche pedonali (il primo test a Bologna risale al 2022). La città va così a fare da capofila di un percorso ancora pionieristico in Italia: altri comuni impegnati sul tema sono  Olbia e Cesena mentre Milano è ferma alla mozione votata a inizio anno dal consiglio comunale. L’impegno di Bologna darà forza anche alla proposta di legge nazionale sulle città 30 promossa da un ventaglio di associazioni tra cui Fiab.

Fonte: Rivista BC

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, ideologo e consulente tecnico movimento ambientalista Ultima Generazione A22 Network e membro attivo della Fondazione Michele Scarponi Onlus

CITTA’ 30: IL 6 MAGGIO AL MOBILITARS DI BOLOGNA LA PROPOSTA DI LEGGE NAZIONALE

Da Alberto Innocenzi – 26 Aprile 2023

https://www.rivistabc.com/citta-30-il-6-maggio-al-mobilitars-di-bologna-la-proposta-di-legge-nazionale/

Città 30. È il tema del momento, e sarà al centro – dal 4 al 6 maggio – anche di MobilitArs, il convegno dedicato all’arte della gestione della mobilità umana organizzato a Bologna dalla Fondazione Michele Scarponi in collaborazione con Bikenomist, con il patrocinio e il sostegno della Città metropolitana di Bologna e del Comune di Bologna. Titolo del convegno: Città 30, la strada è di tutte. Si tratta di una preziosa occasione di confronto tra esperti per rafforzare il dibattito che lega la riduzione della velocità alla trasformazione dello spazio urbano. I primi due giorni di lavori saranno organizzati in discussioni tematiche. Sul palco si susseguiranno oltre 30 tra accademici, professionisti, tecnici e amministratori.

Molti i temi messi sotto la lente da MobilitArs nelle prime due giornate di lavori (organizzate in conferenze e in workshop). Sul sito ufficiale dell’evento mobilitars.eu trovate il programma completo e la scheda di adesione al convegno (che è gratuito, ma richiede l’iscrizione). Sul palco di MobilitArs si parlerà di queste tematiche: la città30; il racconto del cambiamento; sport e salute; l’educazione alla mobilità; le infrastrutture per la mobilità nuova; l’ecosistema delle città. La giornata conclusiva, sabato 6, vedrà la presentazione della proposta di legge nazionale sulle Città 30 che segna il culmine della campagna #città30subito lanciata a inizio anno da Fiab-Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta insieme ad altre associazioni per l’ambiente, la mobilità sostenibile e la sicurezza stradale (Legambiente, Asvis, Kyoto Club, Salvaiciclisti, Fondazione Michele Scarponi, Amodo, Clean Cities Campaign). La proposta di legge sarà presentata pubblicamente al MobilitArs e discussa insieme ad amministratori locali e parlamentari.

Nel pomeriggio di sabato, a conclusione di MobilitArs, la Consulta Comunale della Bicicletta propone una pedalata di due ore, con partenza e arrivo a Palazzo d’Accursio, alla scoperta della rete ciclabile di Bologna e della città metropolitana. Si percorreranno le varie infrastrutture ciclabili, dagli itinerari su strada a quelli in sede separata e di interesse naturalistico: tra questi un tratto di Ciclovia del Navile e il cantiere della Ciclovia del Reno, i cui lavori di realizzazione sono quasi ultimati. La pedalata toccherà varie linee della Bicipolitana, sia in ambito urbano, sia in ambito extraurbano.

Fonte: Rivista BC

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, ideologo e consulente tecnico movimento ambientalista Ultima Generazione A22 Network e membro attivo della Fondazione Michele Scarponi Onlus

VIAGGIARE IN BICI E’ PER TUTTI: LO CONFERMA LA FIERA DEL CICLOTURISMO

3 APRILE 2023

Viaggiare in bici è una modalità di vacanza e scoperta del territorio sempre più gettonata. La seconda edizione della Fiera del Cicloturismo si è chiusa domenica 2 aprile: la due giorni di Bologna è stata visitata da oltre 19.000 persone (+30% di affluenza rispetto alla prima) e anche i dati di crescita del settore presentati da Isnart e Legambiente confermano che l’interesse per i viaggi in bici è sempre maggiore e i territori s’impegnano per offrire percorsi, opportunità e servizi a misura di cicloturista.

Cresce la voglia di cicloturismo

Insomma, cresce la voglia di cicloturismo in Italia: una tendenza che è anche la conferma di un nuovo standard per il 2023. La ciclovacanza – sia essa un weekend fuori porta o un

periodo più lungo in Italia o all’estero – è sempre più gettonata. E i numeri della Fiera del Cicloturismo confermano questo trend.

Quest’anno la Fiera del Cicloturismo – allestita presso lo spazio DumBo – ha quintuplicato la superficie utile che è stata occupata da 90 espositori in 60 stand di enti del turismo, tour operator, albergatori e noleggiatori di bici, registrando in pochi mesi il tutto esaurito, in particolare la presenza di molte regioni italiane assenti lo scorso anno e un notevole aumento di destinazioni straniere, che dimostra l’aumento della credibilità della manifestazione.

Bologna: un’ottima location

La direttrice della Fiera del Cicloturismo Pinar Pinzuti tira le somme di questa seconda edizione dell’evento: “Puntare su Bologna è stata la scelta giusta: non soltanto per la sua centralità geografica, ma anche per l’attenzione che la città e la Regione stanno dimostrando nei confronti della mobilità attiva. Particolarmente lusinghiera è stata l’attenzione degli operatori nazionali e delle reti di impresa che hanno proiettato l’evento su una dimensione internazionale”.

Mattia Santori, presidente della Destinazione Turistica Bologna e Modena ha dichiarato: “Il turismo attivo è uno dei punti centrali della nostra strategia turistica per il 2023, che si prospetta un anno record. La fiera del cicloturismo si inserisce perfettamente in questo quadro e siamo orgogliosi e grati di poterla ospitare in città anche alla luce della notevole e non scontata partecipazione”.

Simona Larghetti, consigliera metropolitana di Bologna con delega alla Mobilità Ciclistica, ha commentato: “Bologna al centro del nuovo movimento mondiale del viaggio attivo, quello dove con le tue gambe puoi arrivare dappertutto. Credo che le migliaia di persone che sono arrivate a Bologna in questi due giorni abbiano fatto con noi questo sogno, poter viaggiare assaporando ogni km. Il cicloturismo è ormai ingrediente necessario a immaginare un futuro sostenibile per i nostri territori. Speriamo di poter ospitare la fiera anche nel 2024”.

Parcheggio bici e Area Kids

Preso d’assalto anche il parcheggio bici provvisorio installato, realizzato con il partner tecnico Shimano Italia, all’ingresso della Fiera del Cicloturismo dove hanno trovato ricovero oltre 1.800 biciclette nel corso della 2 giorni. Mentre nell’Area Kids, circa 300 bambine e bambini hanno partecipato ai programmi di educazione motoria e avviamento all’uso della bicicletta in sicurezza, grazie al coinvolgimento di Eden Asd e di Fiab Bologna, con il sostegno di Regione Siciliana.

I Bikeitalia Talks

Il fitto programma di interventi che si sono alternati sul palco dei Bikeitalia Talks hanno intrattenuto il numeroso pubblico offrendo suggestioni sulle destinazioni da pedalare, ma anche su come scegliere la sella giusta per viaggiare, i modi per ottimizzare la posizione in sella e i trucchi meccanici per non restare mai a piedi.

Tra gli intervenuti, oltre ai padroni di casa, Mattia Santori, Presidente di Territorio Turistico Bologna-Modena, e Davide Cassani, Presidente, Apt Servizi Emilia Romagna,, anche cicloviaggiatori di richiamo per il popolo delle due ruote come la detentrice di quattro guinness world record, Paola Gianotti, l’ultracyclist Omar Di Felice, arrivato alla manifestazione in bicicletta dopo una lunga pedalata non stop da Roma, e il veterano di viaggi in bicicletta, Sergio Borroni, che ha ricevuto una standing ovation.

L’ultracyclist Paola Gianotti sul palco della Fiera sul Cicloturismo di Bologna

Ciliegina sulla torta è stato il concerto di Roy Paci, organizzato dalla Regione Siciliana, che ha intrattenuto il pubblico della Fiera del Cicloturismo chiudendo la prima giornata della kermesse.

L’opinione degli addetti ai lavori

I tour operator che hanno partecipato sono fiduciosi sulle prospettive di ulteriore crescita del mercato del cicloturismo per il 2023, confermando i dati rilevati dal rapporto “Viaggiare con la bici 2023”: ben il 90% dei tour operator specializzati prevede un incremento del proprio giro di affari. Sono gli stessi operatori che, mediamente, hanno visto crescere il proprio fatturato fino a quasi triplicarlo nell’ultimo triennio, anche sfruttando gli investimenti avviati negli anni passati dal governo e dalle regioni per lo sviluppo della Rete Nazionale delle Ciclovie Turistiche.

Ermanno Cacciatore, dirigente dell’Assessorato al Turismo della Regione Siciliana, dichiara: “Un’opportunità di visibilità incredibile per le potenzialità della Sicilia quale mèta cicloturistica. Abbiamo realizzato un prodotto ad hoc per raccontare i percorsi dell’isola. Gli operatori presenti sono rimasti entusiasti per la preparazione del pubblico”.

Silvia Donatiello, Turismo Gran Canaria, sottoscrive e rilancia: “Alla nostra seconda edizione e come main sponsor straniero dell’evento, siamo estremamente soddisfatti dell’affluenza e della qualità del pubblico, così come della visibilità che ha avuto la nostra destinazione. Con numeri di presenze di cicloturisti sull’isola senza precedenti nel progressivo di quest’anno con rispetto agli stessi mesi del 2022, possiamo senz’altro affermare che l’Italia è per noi un mercato fondamentale per l’outdoor”.

Francesco Tapinassi, direttore dell’Agenzia di Promozione della Regione Toscana, alla sua prima esperienza alla Fiera del Cicloturismo dice: “Sono molto contento della nostra partecipazione e dell’affluenza e crediamo sia l’inizio di una lunga e proficua collaborazione”.

Marta Teixidor di Turisme della Catalogna afferma: “La seconda edizione della Fiera del Cicloturismo ha dimostrato che è un settore in grande crescita. Tantissima gente interessata e interessante, Bologna è un ottima piazza. Il cicloturismo, per noi della Catalogna, è un prodotto trasversale da poter fare tutto l’anno. È così lo abbiamo mostrato agli amanti delle due ruote. Ottima fiera, impensabile non esserci l’anno prossimo”.

Infine Alberto Tersini Mazzini della Regione Marche: “La Fiera del Cicloturismo è stata un’occasione di successo straordinario per le regioni e gli operatori. Sicuramente il prossimo anno la Regione parteciperà in modo ancora più importante. Un grandissimo grazie agli organizzatori”.

Prossimo appuntamento con “I Cantieri delle Ciclovie”

Chiusi i battenti della Fiera del Cicloturismo, gli organizzatori segnalano il proseguimento dei lavori con l’appuntamento “I Cantieri delle Ciclovie” che si terrà sempre a Bologna martedì 4 aprile in collaborazione con Legambiente e AMODO e con il patrocinio della città metropolitana di Bologna. Per l’occasione sarà messo sotto la lente di ingrandimento lo stato di avanzamento dei lavori delle Ciclovie previste dal Sistema Nazionale delle Ciclovie Turistiche e finanziate dal PNRR.

Fiera Cicloturismo, Bologna 1-2 Aprile 2023
https://www.bikeitalia.it/2023/04/03/viaggiare-in-bici-e-per-tutti-lo-conferma-la-fiera-del-cicloturismo/

Cicloturismo: un nuovo modo di viaggiare in bici con Bikeit

Da BC – Informazioni Aziendali – 5 Aprile 2023

https://www.rivistabc.com/cicloturismo-un-nuovo-modo-di-viaggiare-in-bici-con-bikeit/

Secondo un’indagine sul cicloturismo, le presenze dei cicloturisti in Italia hanno raggiunto i 33 milioni nel 2022 (fonte Isnart).

Ecco perché, la piattaforma di Bikeit ha pensato di offrire ad ogni categoria di cicloturista l’opportunità di prenotare online i propri viaggi in bici, in modo comodo, facile e veloce.

Che tu sia un cicloturista esperto, alla ricerca di un’esperienza sportiva e avventurosa, oppure un principiante che si vuole godere delle vacanze in bicicletta rilassanti e contemplative, Bikeit è la soluzione giusta per te!

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Come prenotare il tuo viaggio in bici con Bikeit

Con Bikeit potrai prenotare il viaggio in bici che più fa al caso tuo, scegliendo tra numerosi itinerari in bici in Italia e all’estero. Per prenotare il tuo pacchetto di viaggio devi seguire 4 semplici passaggi. Scegli tra un vasto catalogo di oltre 50 viaggi in bicicletta in tutto il mondo e trova quello più conforme al tuo livello e alle tue esigenze. Dai uno sguardo alla scheda prodotto con tutte le caratteristiche e i dettagli del tuo viaggio, scegli se includere il noleggio della bici o di portare il tuo mezzo e completa l’ordine. Ora dovrai solo goderti il viaggio, al resto ci pensa Bikeit!

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Salta in sella con Bikeit

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, ideologo e consulente tecnico movimento ambientalista Ultima Generazione e membro attivo della Fondazione Michele Scarponi Onlus

INVITO AD ALESSIO BRANCACCIO DALLA DIREZIONE GIMBE PER PARTECIPARE ALLA 15ESIMA CONFERENZA GIMBE DI BOLOGNA 31 MARZO 2023 PER IL RISANAMENTO DELLA SANITA’ PUBBLICA ITALIANA

Vasto (CH), lì 3 Febbraio 2023 ore 12.08

Amici ed amiche, un caro saluto mattutino a tutte e a tutti voi,

ho il piacere di comunicare in questo articolo che anche non essendo un medico, ma mi informo come tale da tre anni di persistenza dell’attuale pandemia di COVID19, sono stato ufficialmente invitato a partecipare alla quindicesima Conferenza Nazionale GIMBE dedicata al risanamento della Sanità Pubblica italiana in programma a Bologna, Emilia-Romagna il 31 Marzo 2023. Per chi fosse interessato a partecipare in presenza o in videoconferenza dall’Abruzzo oltre a me, basta inviare l’abstract online entro il prossimo 15 Febbraio.

Cari amici e colleghi,

siamo giunti al momento cruciale di dover definire quale Servizio Sanitario Nazionale (SSN) vogliamo lasciare in eredità alle future generazioni, di stabilire quante risorse pubbliche dedicare alla salute delle persone e di attuare riforme coraggiose per ricostruire il SSN nella direzione desiderata.

La grave crisi di sostenibilità del SSN sta erodendo il diritto costituzionale alla tutela della salute, trasformandolo in un privilegio per pochi e lasciando indietro le persone più vulnerabili. La Fondazione GIMBE ha lanciato un Piano di rilancio del SSN che sarà presentato durante la Conferenza Nazionale GIMBE. Inoltre, la Conferenza ospiterà una discussione propositiva su due questioni chiave: il rilancio delle politiche del personale sanitario e l’attuazione del PNRR.

La 15a Conferenza Nazionale GIMBE rappresenta un’occasione imperdibile di confronto annuale tra gli attori della sanità e della ricerca in Italia: invitiamo tutti a contribuire attivamente inviando gli abstract entro le ore 12.00 del 15 febbraio attraverso il modulo online.

https://www.conferenzagimbe.it/

Presentazione

Cari colleghi e amici,

dopo tre anni di “pausa forzata” torna l’appuntamento con la Conferenza Nazionale GIMBE: i riflettori restano puntati sull’inderogabile necessità di scelte politiche coraggiose per risolvere la grave crisi di sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) che, lentamente ma inesorabilmente, sta erodendo il diritto costituzionale alla tutela della salute. Un diritto fondamentale che, nel silenzio assordante dei Governi che si succedono, si sta trasformando in un privilegio per pochi, lasciando indietro le persone più fragili e svantaggiate, in particolare nel Meridione.

Il 5° Rapporto GIMBE sul SSN, infatti, ha documentato un netto peggioramento dello “stato di salute” del SSN. Da un lato le “patologie” di cui era affetto prima dello scoppio dell’emergenza COVID-19 sono ben lungi dall’essere “guarite”, dall’altro la pandemia lo ha ulteriormente indebolito: ritardo nell’erogazione delle prestazioni sanitarie, emergenza di nuovi bisogni di salute (long COVID, salute mentale) e, soprattutto, impatto sul personale sanitario, in termini sia di depauperamento che di demotivazione professionale.

Tuttavia al contempo il SSN si trova oggi di fronte ad un’irripetibile occasione di svolta: le sfide della trasformazione digitale e dell’approccio One Health incrociano le grandi opportunità offerte dal PNRR. E al fine di centrare i due obiettivi chiave della Missione 6, ovvero ridurre le diseguaglianze regionali ed ottenere il massimo ritorno di salute dalle risorse investite, è necessario predisporre adeguate contromisure per fronteggiare le criticità che ostacolano l’attuazione del PNRR, in particolare la riorganizzazione dell’assistenza territoriale secondo quanto previsto dal DM 77/2022.

In questo contesto, persistendo l’assenza di una strategia politica per sostenere la sanità pubblica, la Fondazione GIMBE ha lanciato il “Piano di rilancio del Servizio Sanitario Nazionale” che, in occasione della Conferenza, sarà presentato con azioni e riforme elaborate anche grazie ai feedback della consultazione pubblica. L’evento sarà inoltre occasione di un propositivo confronto tra autorevoli esponenti di istituzioni, management, professionisti sanitari, industria e cittadini su due questioni chiave: il rilancio delle politiche del personale sanitario e l’attuazione del PNRR.

Il tempo della manutenzione ordinaria per il SSN è ormai scaduto ed ha rappresentato una “non strategia” che lo ha portato ad un inesorabile sgretolamento. Ecco perché serve innanzitutto una visione sul SSN che vogliamo lasciare in eredità alle future generazioni. Quindi, occorre definire quante risorse pubbliche investire per la salute e il benessere delle persone. Infine, attuare coraggiose riforme per ricostruire il SSN nella direzione voluta.

Ovvero, se mantenere un modello di sanità pubblica, equa e universalistica non rappresenta più una priorità del Paese, la politica dovrebbe ammettere più onestamente di voler andare in una direzione diversa: condividendo questa decisione con i cittadini e, soprattutto, governando in maniera rigorosa il processo di privatizzazione che, nei fatti, oggi si sta già concretizzando in maniera subdola e strisciante.

Vi aspettiamo a Bologna perché per la Fondazione GIMBE la sanità pubblica è come la salute: ti accorgi che esiste solo quando l’hai perduta!

Nino Cartabellotta

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Fonte: Direzione Fondazione GIMBE, Dott. Nino Cartabellotta

Report Osservatorio GIMBE 1/2023 Il regionalismo differenziato in Sanità

La Fondazione GIMBE ha realizzato un’analisi indipendente sul regionalismo differenziato in sanità per diffondere la consapevolezza pubblica dei rischi dell’attuazione delle maggiori autonomie nella materia “tutela della salute”.

Il report ripercorre la “cronistoria” del regionalismo differenziato, analizza le criticità della bozza del DdL, valuta il potenziale impatto sul Servizio Sanitario Nazionale delle autonomie già richieste da Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto, “fotografa” l’entità delle diseguaglianze regionali sull’adempimento dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) e della mobilità sanitaria, formulando alcune considerazioni conclusive e avanzando precise richieste al Governo.

Tenendo conto della grave crisi di sostenibilità del SSN e delle imponenti diseguaglianze regionali, la Fondazione GIMBE invita il Governo a mettere da parte posizioni sbrigative e propone di espungere la tutela della salute dalle materie su cui le Regioni possono richiedere maggiori autonomie.

GIMBE rilancia la campagna #SalviamoSSN per sensibilizzare decisori politici, manager, professionisti sanitari fino ai cittadini, i veri azionisti di maggioranza del SSN, sulla necessità di rimettere al centro del dibattito pubblico e dell’agenda politica il Servizio Sanitario Nazionale.

Dott. Nino Cartabellotta di Palermo, Presidente Fondazione GIMBE Bologna

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila