Fondazione Michele Scarponi

A MAGGIO METTI IL PIEDE A TERRA ANCHE TU: DONA PER LA SICUREZZA STRADALE

https://www.fondazionemichelescarponi.com/a-maggio-metti-il-piede-a-terra-anche-tu-dona-per-la-sicurezza-stradale/

2:25 pm

Una raccolta fondi nel mese della Fondazione Michele Scarponi per mettere tutti insieme il Piede a Terra

Maggio è il nostro mese. E vogliamo che lo sia anche per l’infinito gruppo di Michele, per tutti coloro che credono che una strada di pace sia possibile.

Per questo ti chiediamo di mettere il Piede a Terra insieme a noi, per ricordare Michele e per rendere le nostre strade più sicure.

Dall’8 Maggio, giorno in cui è nata la Fondazione, al 27 Maggio, giorno del Piede a Terra di Michele, unisciti a noi:

Grazie!

Perché Maggio è il mese della Fondazione

L’8 Maggio del 2018 nasceva la Fondazione Michele Scarponi

Non abbiamo scelto una data a caso. L’8 Maggio si festeggia San Michele Arcangelo, che è anche il patrono della nostra Filottrano, da sempre è per noi una giornata di festa. L’8 Maggio ci sembrò il giorno più adatto per creare la Fondazione dedicata a Michele.

Giacomo Scarponi, presidente Fondazione

L’8 Maggio 2024 la Fondazione compie 6 anni

In questi sei anni abbiamo realizzato tante cose. Nonostante i momenti difficili degli inizi prima e della pandemia poi.

Abbiamo partecipato a oltre 300 eventi di sensibilizzazione sulla sicurezza stradale e sulla mobilità sostenibile in tutta Italia.

Siamo entrati in oltre 50 istituti con il Progetto Scuola, e incontrato più di 30.000 studenti e studentesse, in tutta Italia, per portare una nuova visione della mobilità e una diversa cultura della sicurezza stradale.

Abbiamo avviato la Scuola di ciclismo “Michele Scarponi”, con l’obiettivo di educare a 360 gradi bambini e bambine, perché lo sport non è solo agonismo, ma soprattutto lavoro di squadra e trasmissione di valori.

Oggi ci stiamo impegnando ogni giorno, con tutte le nostre forze, in in azioni e iniziative a sostegno della Città 30 e per migliorare le modifiche al codice della strada.

E sono pronti due nuovi progetti, uno dedicato ai familiari delle vittime di scontri stradali e un altro per il Ciclismo giovanile.

L’8 Maggio 2024 a Genova viene intitolata la ciclabile a Michele

Una giornata significativa quella in cui viene intitolata la pista ciclabile di corso Italia a Michele Scarponi e Rocco Rinaldi. Entrambi ciclisti, entrambi vittime sulla strada, a cui anche il Giro d’Italia 2024 – oggi protagonista nel capoluogo ligure con la partenza della quinta tappa Genova-Lucca – ha voluto dedicare il suo commosso ricordo.

L’intitolazione è stata un’iniziativa realizzata dal Comune di Genova dopo il sondaggio online lanciato nel 2022 da FIAB Genova e dal collettivo #genovaciclabile.

Leggi di più sull’intitolazione qui.

Tutto il mese di Maggio è per noi importante

Perché Maggio è il mese del Giro d’Italia.

perché il 27 Maggio 2016 è il giorno in cui Michele mise il Piede a Terra per aspettare Nibali e fargli vincere il Giro d’Italia.

Quando Michele ha messo il Piede a Terra, quel 27 maggio 2016 sul Colle dell’Agnello, ci siamo resi conto subito che aveva fatto qualcosa di straordinario. Non sapevamo ancora però quanto quel gesto avrebbe significato per tutti noi. Oggi sappiamo bene che valore ha mettere il Piede a Terra, per questo chiediamo a tutti gli amici e le amiche della Fondazione di mettere il Piede a Terra con noi questo mese e fare una donazione alla Fondazione, per celebrare Michele e la sicurezza stradale.

Metti il Piede a Terra insieme a noi, dall’8 al 27 Maggio:

Grazie!

Per informazioni e proposte, contattaci: Jara 347 592 9666 – jara@fondazionemichelescarponi.com

English translate

IN MAY YOU TOO PUT YOUR FOOT ON THE GROUND: DONATE FOR ROAD SAFETY

A fundraiser in the month of the Michele Scarponi Foundation to bring Piede a Terra together

May is our month. And we want it to be the same for Michele’s infinite group, for all those who believe that a path of peace is possible.

This is why we ask you to put your foot on the ground with us, to remember Michele and to make our streets safer.

From May 8th, the day the Foundation was born, to May 27th, Michele’s Piede a Terra day, join us:

  • make a donation via bank transfer (here for the details), Paypal
  • write in the reason for payment “Donation of Foot to Earth”

Thank you!

Because May is the Foundation month

The Michele Scarponi Foundation was born on 8 May 2018

We didn’t choose a date at random. On May 8th we celebrate San Michele Arcangelo, who is also the patron saint of our Filottrano, it has always been a day of celebration for us. May 8th seemed the most suitable day to create the Foundation dedicated to Michele.

Giacomo Scarponi, president of the Foundation

On 8 May 2024 the Foundation turns 6 years old

In these six years we have achieved many things. Despite the difficult moments of the beginning first and then of the pandemic.

We have participated in over 300 awareness events on road safety and sustainable mobility throughout Italy.

We entered over 50 institutes with the School Project, and met more than 30,000 male and female students throughout Italy, to bring a new vision of mobility and a different culture of road safety.

We started the “Michele Scarponi” cycling school, with the aim of fully educating boys and girls, because sport is not just competitive sport, but above all teamwork and the transmission of values.

Today we are committing ourselves every day, with all our strength, to actions and initiatives to support the City 30 and to improve the changes to the highway code.

And two new projects are ready, one dedicated to the families of victims of road collisions and another for youth cycling.

On 8 May 2024 in Genoa the cycle path was named in memory of Michele

A significant day when the Corso Italia cycle path was named after Michele Scarponi and Rocco Rinaldi. Both cyclists, both victims on the road, to whom the 2024 Giro d’Italia – today the protagonist in the Ligurian capital with the start of the fifth stage Genoa-Lucca – also wanted to dedicate its moving memory.

The naming was an initiative carried out by the Municipality of Genoa after the online survey launched in 2022 by FIAB Genova and the #genovaciclabile collective.

Read more about the title here.

The entire month of May is important for us

Because May is the month of the Giro d’Italia.
And because May 27, 2016 is the day Michele put his foot down to wait for Nibali and let him win the Giro d’Italia.

When Michele put his foot down on May 27, 2016 on Colle dell’Agnello, we immediately realized that he had done something extraordinary. However, we didn’t yet know how much that gesture would mean for all of us. Today we know well the value of putting one foot on the ground, which is why we ask all the friends of the Foundation to put their foot on the ground with us this month and make a donation to the Foundation, to celebrate Michele and road safety.

Put your foot on the ground with us, from 8 to 27 May:

Thank you!

For information and proposals, contact us: Jara 347 592 9666 –mailto:jara@fondazionemichelescarponi.com

Fondazione Michele Scarponi 11:54 (11 ore fa)

Carissimo,

se ancora non lo hai fatto, è il momento di rinnovare la tua iscrizione alla Fondazione Michele Scarponi ETS.

Basta un clic qui e tornerai a far parte della nostra grande famiglia.

La tua presenza è per noi  davvero importante.

Insieme potremo continuare a realizzare i progetti sulla sicurezza stradale e la mobilità sostenibile su cui ci siamo impegnati in questi anni e che ci hanno portato a:

– entrare in oltre 50 istituti e incontrare oltre 30.000 studenti e studentesse con il Progetto Scuola  

– far nascere la Scuola di ciclismo Michele Scarponi, per educare bambini e bambine ai valori dello sport e del gruppo

– sensibilizzare sui temi della mobilità sostenibile, con oltre 300 incontro in tutta Italia

– promuovere iniziative a sostegno della Città 30.

Rinnova la tua iscrizione ora qui, riceverai la tua tessera nominale e la nuovissima sacca personalizzata della Fondazione.

Grazie per continuare a costruire con noi una nuova cultura stradale,grazie per credere anche tu che la strada è di tutti, a partire dal più fragile!

A presto 

Marco Scarponi

PS: Ti ricordiamo che puoi sostenere la sicurezza stradale anche con il tuo 5×1000 (qui tutte le info)? Basta firmare e indicare il codice fiscale della Fondazione Michele Scarponi ETS (C.F. 93154670421) nell’apposito riquadro quando fai la dichiarazione dei redditi. Grazie! 

Fondazione Michele Scarponi Ets
Via San Marino 15 a 60024 Filottrano – AN
T. 347 5929666 | E. info@fondazionemichelescarponi.com 
Sito web www.fondazionemichelescarponi.com
Per donazioni: IBAN IT81N0854937360000000040274
Dona il tuo 5×1000 alla Fondazione Scarponi: CF 93154670421

Alessio Brancaccio 00:00 (5 minuti fa)

Carissimo Marco,
è sempre un’immensa gioia per me ricevere tue notizie attraverso le attività della Fondazione. Per quanto concerne il rinnovo del tesseramento per l’anno in corso provvederò a rinnovarlo entro la fine di questo mese e scusami se non ho provveduto ad effettuarlo prima già all’inizio dell’anno! Per quanto concerne il 5×1000 della mia Dichiarazione dei Redditi familiare è già stato devoluto alla nostra Fondazione, come la famiglia Brancaccio fa dal 2019! 🙂

In questi giorni sono coinvolto nella lettura del libro “I turismi in bicicletta come strumento di sviluppo del territorio” del Dott. Raffaele di Marcello del Centro Studi FIAB il quale mi insegnò la parte teorica legislativa sulla mobilità ciclistica al corso CSEN Abruzzo di Istruttore di Cicloturismo Sportivo alla palestra CSEN del Centro Commerciale Outlet Village di Città Sant’Angelo (PE) nel Giugno 2018. Continuo a seguire tutte le attività ed i progetti della Fondazione che leggo sempre dal sito, sperando in un domani non molto lontano di poterti incontrare. 
Un immenso abbraccio a te, alla tua bella famiglia fatta di valori autentici come la mia e ad ogni membro della Fondazione, la nostra cara Jara compresa.
A risentirci molto presto amico mio.  

Dott. Alessio Brancaccio, Università degli Studi di L’Aquila, ideologo movimento ambientalista Ultima Generazione, membro attivo Fondazione Michele Scarponi Onlus e collaboratore esterno Al-Rahma Charity Association nata nel 1993 a Khan Younis, Striscia di Gaza.

Il Progetto Scuola

Il progetto propone un approccio educativo alla problematica della mobilità; uno sguardo nuovo che faccia nascere una cultura della sostenibilità che unisca aspetti ambientali, sociali, economici ed etici.

Educare alla sostenibilità vuol dire promuovere un percorso educativo attraverso il quale le persone possano liberamente scegliere uno stile di vita orientato dai principi dello sviluppo sostenibile, meno impattante per il Pianeta e più rispettoso delle persone che lo abitano.

La mobilità è problematica complessa tra aspetti ambientali (come l’impatto dei mezzi di trasporto sulla qualità dell’aria e della salute) aspetti socio-culturali (il problema della sicurezza e le vittime sulla strada, i modelli culturali legati al mito dell’automobile, la difficile convivenza tra gli utenti della strada) e aspetti economici e progettuali (come gli interessi legati all’industria via gomma, le difficoltà di una progettazione in chiave sostenibile delle città).
Una riflessione educativa sulla mobilità sostenibile è una grande opportunità per far nascere una mentalità diversa orientata alla “qualità delle vita” nelle nostre città come spazio da vivere assieme, potendole vedere non solo come sono oggi, ma soprattutto immaginando come potranno essere domani.

il progetto è stato realizzato a:

la formazione degli educatori: Le Tappe

Ancona

Bologna

Fano

La tappa di Fano, rappresenta l’incontro conclusivo del percorso per gli educatori avviato dalla Fondazione.

Alla giornata hanno preso parte 15 ragazzi e ragazze (scuola secondaria inferiore) che hanno avuto modo di sperimentare l’approccio formativo ideato. Hanno infatti partecipato a quattro laboratori, tenuti da diversi educatori, su quattro tematiche:

  1. Sicurezza e velocità
  2. Mass media e linguaggio
  3. Spazio e bene comune
  4. Ambiente e salute

A conclusione del laboratorio è stato chiesto ai ragazzi di scrivere le loro impressioni sulle attività svolte e di posizionare i post-it sul termometro, da 0 a 10.

Il positivo feedback ricevuto ci ha reso molto felici del percorso svolto.

Jesi

I commenti di alcuni degli educatori che hanno partecipato alla tappa di Jesi.

E’ andata molto bene, siamo stati produttivi, abbiamo individuato tutto quello che ci serve per pianificare il futuro della Fondazione rispetto ai percorsi con le scuole. Negli ultimi mesi abbiamo registrato un costante aumento delle richieste da parte degli Istituti, in tutta Italia, e per questo è necessario standardizzare gli interventi mantenendo l’alta qualità e il taglio trasversale rispetto ai temi trattati che contraddistingue il Progetto Scuola.

Matteo Dondè, architetto urbanista, esperto di Città 30, Milano

Abbiamo ripercorso l’esperienza al Liceo Einstein che è stata molto costruttiva per tutti. Ha rappresentato infatti un esempio virtuoso in cui la collaborazione tra istituzioni e educatori ha fatto sì che gli studenti abbiano messo a frutto il percorso svolto con degli elaborati davvero interessanti. Tutti noi educatori che abbiamo preso parte alla tappa di Jesi crediamo sempre più al Progetto Scuola e ne siamo davvero entusiasti. Per questo ci impegniamo per metterlo a sistema e farlo arrivare in tutte le Scuole.

Silvia Emiliani, esperta di marketing, Porto Potenza Picena

Mi piace poter fare parte di questo importante processo di crescita. Sento infatti che la Fondazione sta crescendo e cercando di trovare una forma che possa permettergli di raggiungere vecchi e nuovi obiettivi. Credo che la Fondazione debba strutturarsi, soprattutto nelle grandi città così da poter offrire una formazione continua nelle scuole. Iniziamo ad essere un buon numero di educatori e trovo questa cosa molto positiva, perché nessuno è tuttologo e ognuno di noi ha invece una propria competenza da portare nel processo. Sono stato bene a Jesi e felice di stare a Filottrano.

Roberto Murgia, educatore professionale, responsabile Biciofficina BOOM, Genova

Come al solito questi incontri sono estremamente formativi e motivazionali. Si caratterizzano per la magia dello scambio e sono un’occasione unica per porci continue domande e per  metterci sempre in discussione, con un fine ben chiaro e condiviso da tutti. Vorrei ci fossero più spesso! 

Claudia Santinelli, insegnante, Jesi

Scarica il progetto:

https://www.fondazionemichelescarponi.com/wp-content/uploads/2023/01/Progetto-Scuola.pdf

Scuola di ciclismo Michele Scarponi

La Scuola di ciclismo Michele Scarponi nasce nel 2022 per dare, attraverso la crescita dei ragazzi del settore giovanile, il giusto seguito al ricordo e ai messaggi di Michele.

Nel 2024 si sta svolgendo la terza annualità della Scuola e dalla sua costituzione hanno partecipato in totale circa tra 50 allievi e allieve. Sono soprattutto maschi a partecipare, ma la presenze delle ragazze è costante e molto importante per l’intero gruppo. Alla Scuola possono partecipare bambini/e, ragazzi/e dai 5 ai 12 anni di età.

https://www.fondazionemichelescarponi.com/progetti/scuola-di-ciclismo-michele-scarponi/

Gli allenamenti si svolgono ogni martedì e giovedì nel tardo pomeriggio (dalle 17.30 alle 19.00) e sono tenute da tre istruttori – tecnici federali: Bruno Belloni, Alessandro Giampieri e Luca Tassi.

“ E’ un lavoro fatto per passione, del ciclismo e dei bambini, per farli crescere con i valori veri dello sport e dello stare insieme e per dar a loro e alle loro famiglie un’alternativa ai classici sport proposti e praticati.”

DOVE CI SI ALLENA

La Scuola si svolge al Bikepark Verdeazzurro di San Faustino di Cingoli (MC), per la cui ospitalità ringraziamo il proprietario Luciano. Il Bikepark è un’area perfetta per gli allenamenti, avendo:

– una pump track, un circuito di dossi, discese e curve paraboliche

– un percorso da ciclocross, per un km circa di avventura nella natura

– un percorso di apprendimento, per praticare le attività tecniche base, come l’equilibrio e la coordinazione

LE USCITE

Nel fine settimana, da aprile a ottobre, la Scuola di ciclismo Michele Scarponi propone:

– uscite pratiche (dalla pedalata in giornata all’uscita di più giorni)
– prove di abilità tecnica
– partecipazione a gare

IL VALORE DELLA SCUOLA

Il valore della Scuola di Ciclismo Michele Scarponi sta nel:
– considerare lo stare in gruppo un valore
– partecipare a poche gare, l’agonismo non è tutto
– fare lezioni di meccanica della bici
– integrare lezioni di educazione stradale negli allenamenti

Per informazioni e iscrizioni sulla Scuola di ciclismo Michele Scarponi scrivere a: scuolaciclismomichelescarponi@gmail.com

Guarda qui i video della Scuola di ciclismo:

English translate

Michele Scarponi Cycling School

The Michele Scarponi Cycling School was founded in 2022 to give, through the growth of the kids in the youth sector, the right follow-up to Michele’s memory and messages.

The third year of the School is taking place in 2024 and since its establishment a total of approximately 50 students have participated. It is mainly males who participate, but the presence of girls is constant and very important for the entire group. Children aged 5 to 12 years can participate in the School.

The training sessions take place every Tuesday and Thursday in the late afternoon (from 5.30pm to 7.00pm) and are held by three instructors – federal technicians: Bruno Belloni, Alessandro Giampieri and Luca Tassi.

It is a job done out of passion, for cycling and for children, to make them grow up with the true values ​​of sport and being together and to give them and their families an alternative to the classic sports offered and practiced.”

 

WHERE YOU TRAIN

The School takes place at the Verdeazzurro Bikepark in San Faustino di Cingoli (MC), for whose hospitality we thank the owner Luciano. The Bikepark is a perfect area for training, having:

– a pump track, a circuit of bumps, descents and parabolic curves;

– a cyclocross course, for approximately one kilometer of adventure in nature!

– a learning path to practice basic technical activities, such as balance and coordination.

On weekends, from April to October, the Michele Scarponi cycling school offers:

– practical outings (from single-day cycling to multi-day outings)

– technical ability tests

– participation in competitions

THE VALUE OF SCHOOL

The value of the Michele Scarponi Cycling School lies in:

– consider being in a group a value
– participate in a few races, competitiveness is not everything
– take bike mechanics lessons
– integrate traffic education lessons into training sessions

For information and registration on the Michele Scarponi Cycling School write to: scuolaciclismomichelescarponi@gmail.com

Watch the cycling school videos here.

SCOPRI TUTTI GLI APPUNTAMENTI DELLA FONDAZIONE MICHELE SCARPONI

Scorri la nostra roadmap per scoprire tutte gli appuntamenti a cui partecipa la Fondazione. 

Per maggiori informazioni contattaci: jara@fondazionemichelescarponi.com

GENNAIO 2024

– 10.01.24: FILOTTRANO, ESTRAZIONE LOTTERIA DI NATALE

– 19.01.24: CASTELLETTO (VR), PROGETTO SCUOLA AL LICEO SACRA FAMIGLIA

– 19.01.24: MALCESINE (VR), INCONTRO CON LA CITTADINANZA AL PALAZZO DEI CAPITANI

– 25.01.24: JESI (AN), PROGETTO SCUOLA AL LICEO GALILEI

– 27.01.24: BOLOGNA, EVENTO “UNA BICI BIANCA PER LOREDANO COMASTRI”

– 27.01.24: REGGELLO (FI), EVENTO DI RACCOLTA FONDI PER IL PROGETTO SCUOLA

– 31.01.24: MILANO, EVENTO DI PRESENTAZIONE DEL PROGETTO SCUOLA DA UPCYCLE

FEBBRAIO 2024

– 01.02.24: BERGAMO, EVENTO DI PRESENTAZIONE DELLO SKY RIDER TEAM PRESSO SANTINI

– 02/04.02.24: JESI, INCONTRO FORMATIVO PER EDUCATORI

– 08.02.24: GENOVA, 3° PREMIO FEDERICA PICASSO

– 14-15.02.24: MAROTTA (PU), PROGETTO SCUOLA ALLA SCUOLA MEDIA FAA DI BRUNO

– 28.02.24: BOLOGNA, EVENTO “PIU’ PIANO PIU’ SICURO” ALL’AUDITORIUM BIAGI

– 28/29.02.24: MAROTTA (PU), PROGETTO SCUOLA ALLA SCUOLA MEDIA FAA DI BRUNO

MARZO 2024

– 01.03.24: LAMEZIA TERME, PROGETTO SCUOLA ALL’ISTITTUTO RAMBALDI

– 06/08.03.24: TORINO, PROGETTO SCUOLA AI LICEI VOLTA, PRIMO, SPINELLI E ALLE SCUOLE MEDIE NIEVO, GINO STRADA

– 07.03.24: TORINO, INCONTRO CON LA CITTADINANZA AL MOTOVELDOROMO

– 09.03.24: SASSOFERRATO, TAPPA TIRRENO ADRIATICO

– 10.03.24: JESI, FLASH MOB “STOP AL NUOVO CODICE DELLA STRAGE”

– 11.03.24: SAN SEPOLCRO, PROGETTO SCUOLA AL LICEO CITTA’ DI PIERO

– 11-12.03.24: CITTA’ DI CASTELLO, PROGETTO SCUOLA AGLI ISTITUTI CAVALLOTTI E SALVIANI E AI LICEI SAN FRANCESCO DI SALES E PLINIO IL GIOVANE

– 15.03.2024: CIVIDALE DEL FRIULI (UD), EVENTO “MOBILITA’ CREATIVE”

– 17.03.24: LUINO (VA), PEDALATA “PEDALIAMO INSIEME”

– 17.03.24: LUINO (VA), INCONTRO CON LA CITTADINANZA “URBANISTICA TATTICA E CITTA’ 30”

– 18.03.24: LUINO (VA), PROGETTO SCUOLA ALL’ISTITUTO VOLONTE’ E AL LICEO SERENI

– 20-21.03.24: MAROTTA (PU), PROGETTO SCUOLA ALLA SCUOLA MEDIA FAA DI BRUNO

– 23.03.24: BOLOGNA, EVENTO COMMEMORATIVO DI LOREDANO COMASTRI

– 24.03.24: JESI (AN), LABORATORIO SULLA MECCANICA DELLA BICICLETTA – PROGETTO RJUSO

– 28.03.24: JESI – FILOTTRANO (AN), CONSEGNA UOVA FRANKY AL CENTRO SOLLIEVO, AL CENTRO I GIRASOLI E ALLA CASA DI RIPOSO VITTORIO EMANUELE II

APRILE 2024

– 06.04.24: GESTURI (CA), PROGETTO SCUOLA ALL’ISTITUTO VILLAMAR

– 07.04.24: ALTOPIANO DELLA GIARA, PEDALATA SULLA SALITA DELL’AQUILA

– 11.04.24: FANO (PU), PROGETTO SCUOLA ALL’ISTITUTO POLO 3 TECNICO GRAFICO COMUNICAZIONE E TURISMO

– 13.04.24: AVEZZANO (AQ), CONVEGNO “LA STRADA E’ DI TUTTI” AL TEATRO DEI MARSI

– 16.04.24: FANO (PU), PROGETTO SCUOLA AL LICEO SCIENTIFICO TORELLI

– 17.04.2024: ESTE (PD), PROGETTO SCUOLA AL LICEO FERRARI

– 17.04.24: ESTE (PD), INCONTRO CON LA CITTADINANZA AL CHIOSTRO SANTA MARIA DELLE CONSOLAZIONI

– 18.04.24: QUINTO VICENTINO (VI), PROGETTO SCUOLA ALLA SCUOLA MEDIA ZANELLA

– 18.04.24: QUINTO VICENTINO (VI), INCONTRO CON LA CITTADINANZA PRESSO L’AULA PERLASCA

– 18.04.24: BORGO SAN DALMAZZO (CN), INCONTRO CON LA CITTADINANZA PRESSO SALONE COMUNALE

– 19.04.24: SANT’URBANO (PD), PROGETTO SCUOLA ALLA SCUOLA MEDIA VILLA ESTENSE

– 19.04.24: COSTA DI ROVIGO (PD), PROGETTO SCUOLA ALLA SCUOLA MEDIA VIRGILIO

– 19.04.24: SANT’URBANO (PD), INCONTRO CON LA CITTADINANZA PRESSO LA SALA POLIVALENTE DEL POLO SCOLASTICO

– 20.04.24: PEDALATA DA SANT’URBANO A QUINTO VICENTINO

– 21.04.24: JESI (AN), LABORATORIO SULLA MECCANICA DELLA BICICLETTA – PROGETTO RJUSO

– 23.04.24: GENOVA, PROGETTO SCUOLA ALLE SCUOLE MEDIE – PROGETTO REAZIONI

MAGGIO 2024

– 02.05.24: GAGLIANICO (BI), INCONTRO CON LA CITTADINANZA

– 03.05.23: GRUGLIASCO (TO), INCONTRO CON LA CITTADINANZA

– 04.05.24: SCAURI DI MINTURNO (LT), PREMIO LETTEREARIO “BICICLETTERARIO

– 04-05.05.24: FILOTTRANO (AN), 5° GRANFONDO MICHELE SCARPONI

– 07-08.05.24: REGGELLO (FI), PROGETTO SCUOLA ALLA SCUOLA MEDIA GUERRI

– 08.05.24: GENOVA, INTITOLAZIONE CICLABILE MICHELE SCARPONI

– 09.05.24: GENOVA, PROGETTO SCUOLA ALLA SCUOLA MEDIA – PROGETTO REAZIONI

– 10.05.24: ARCO (TN), PROGETTO SCUOLA ALLA SCUOLA MEDIA D’ARCO

– 10.05.24: ARCO (TN), INCONTRO CON LA CITTADINANZA PRESSO L’AUDITORIUM DEL PALAZZO DEI PANNI

– 12.05.24: JESI (AN), EVENTO “BIMBIMBICI”

– 16-17.05.24: REGGELLO (FI), PROGETTO SCUOLA ALLA SCUOLA MEDIA GUERRI

– 18.05.24: BORGO SAN LORENZO (FI), FESTIVAL “VIVI LO SPORT”

– 19.05.24: JESI (AN), LABORATORIO SULLA MECCANICA DELLA BICICLETTA – PROGETTO RJUSO

– 26.05.24: MONTALCINO (SI), CICLOSTORICA “L’EROICA”

– 26.05.24: VERCHIANO (FO), MANIFESTAZIONE “RAMPICORNO”

– 27.05.24: ARBOREA (OR), INCONTRO CON LA CITTADINANZA

– 28.05.24: TERRALBA (OR), PROGETTO SCUOLA ALLA SCUOLA MEDIA MARCIAS

– 31.05.24: MARCIANISE (CE), PROGETTO SCUOLA ALL’ISTITUTO NOVELLI

GIUGNO 2024

– 01-02.06.24: MARCIANISE (CE), MANIFESTAZIONE “CASERTA RACE TOUR”

– 09.06.24: TORINO (TO), MANIFESTAZIONE MOTOVELODROMO

– 14/16.06.24: FELTRE (BL), MANIFESTAZIONE “SPORTFUL DOLOMITI RACE”

– 23-06.24: CAMERINO (MC), XV GRANFONDO TERRE DEI VARANO

– 23.06.24: BUONCONVENTO (SI), CICLOSTORICA “NOVAEROICA”

LUGLIO 2024

– 04/06.07.24: CORVARA (BZ), MANIFESTAZIONE “MARATONA DLES DOLOMITES”

AGOSTO 2024

SETTEMBRE 2024

– 15.09.24: JESI (AN), LABORATORIO SULLA MECCANICA DELLA BICICLETTA – PROGETTO RJUSO

Città 30

Il nostro impegno per una strada più sicura attraverso attività di sensibilizzazione e lobby:

Intervento al TAR delle associazioni dei familiari vittime a sostegno di Bologna Città 30 (Comunicato Stampa) – 16-04-2024

METTIAMO IN PAUSA IL NUOVO CODICE DELLA STRADA – 12-03-2024

PIU’ PIANO, PIU’ SICURO: ZONE 30 SICUREZZA STRADALE E AUTONOMIA DELLE CITTA’ – 28-02-2024

LA NOSTRA ANALISI SULLA DIRETTIVA DEL MINISTRO SALVINI – 21-02-2024

APPELLO DEI FAMILIARI VITTIME SULLA STRADA PER LA SICUREZZA STRADALE (Comunicato Stampa) – 13-02-2024

LA CITTA’ 30 E’ LA RISPOSTA (Comunicato Stampa) – 24-01-2024

AUDIZIONE ALLA IX COMMISSIONE TRASPORTI ALLA CAMERA DEI DEPUTATI, ROMA – 21-11-2023

MOBILITARS A BOLOGNA – 04/06-05-2023

IL CONVEGNO SULLA SICUREZZA STRADALE AD ANCONA – 19-04-2023

LA FONDAZIONE AL SENATO A ROMA – 01-03-2023

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, membro della Fondazione Michele Scarponi Onlus, ideologo e membro del movimento ambientalista Ultima Generazione A22 Network per contrastare il Riscaldamento Globale indotto artificialmente dalla Geoingegneria Solare SRM

CITTA’ 30: IL 6 MAGGIO AL MOBILITARS DI BOLOGNA LA PROPOSTA DI LEGGE NAZIONALE

Da Alberto Innocenzi – 26 Aprile 2023

https://www.rivistabc.com/citta-30-il-6-maggio-al-mobilitars-di-bologna-la-proposta-di-legge-nazionale/

Città 30. È il tema del momento, e sarà al centro – dal 4 al 6 maggio – anche di MobilitArs, il convegno dedicato all’arte della gestione della mobilità umana organizzato a Bologna dalla Fondazione Michele Scarponi in collaborazione con Bikenomist, con il patrocinio e il sostegno della Città metropolitana di Bologna e del Comune di Bologna. Titolo del convegno: Città 30, la strada è di tutte. Si tratta di una preziosa occasione di confronto tra esperti per rafforzare il dibattito che lega la riduzione della velocità alla trasformazione dello spazio urbano. I primi due giorni di lavori saranno organizzati in discussioni tematiche. Sul palco si susseguiranno oltre 30 tra accademici, professionisti, tecnici e amministratori.

Molti i temi messi sotto la lente da MobilitArs nelle prime due giornate di lavori (organizzate in conferenze e in workshop). Sul sito ufficiale dell’evento mobilitars.eu trovate il programma completo e la scheda di adesione al convegno (che è gratuito, ma richiede l’iscrizione). Sul palco di MobilitArs si parlerà di queste tematiche: la città30; il racconto del cambiamento; sport e salute; l’educazione alla mobilità; le infrastrutture per la mobilità nuova; l’ecosistema delle città. La giornata conclusiva, sabato 6, vedrà la presentazione della proposta di legge nazionale sulle Città 30 che segna il culmine della campagna #città30subito lanciata a inizio anno da Fiab-Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta insieme ad altre associazioni per l’ambiente, la mobilità sostenibile e la sicurezza stradale (Legambiente, Asvis, Kyoto Club, Salvaiciclisti, Fondazione Michele Scarponi, Amodo, Clean Cities Campaign). La proposta di legge sarà presentata pubblicamente al MobilitArs e discussa insieme ad amministratori locali e parlamentari.

Nel pomeriggio di sabato, a conclusione di MobilitArs, la Consulta Comunale della Bicicletta propone una pedalata di due ore, con partenza e arrivo a Palazzo d’Accursio, alla scoperta della rete ciclabile di Bologna e della città metropolitana. Si percorreranno le varie infrastrutture ciclabili, dagli itinerari su strada a quelli in sede separata e di interesse naturalistico: tra questi un tratto di Ciclovia del Navile e il cantiere della Ciclovia del Reno, i cui lavori di realizzazione sono quasi ultimati. La pedalata toccherà varie linee della Bicipolitana, sia in ambito urbano, sia in ambito extraurbano.

Fonte: Rivista BC

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, ideologo e consulente tecnico movimento ambientalista Ultima Generazione A22 Network e membro attivo della Fondazione Michele Scarponi Onlus

#CITTA’30SUBITO | STRISCE PEDONALI UMANE. PARTECIPA AI FLASH MOB DEL 26 FEBBRAIO IN TUTTA ITALIA

Città 30 Subito
https://fiabitalia.it/citta30subito-strisce-pedonali-umane-partecipa-ai-flash-mob-del-26-febbraio-in-tutta-italia/

FIAB vi invita a partecipare ai flash mob che si stanno organizzando in tutta Italia per domenica 26 febbraioLa Campagna #Città30Subito è promossa dalla Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, Legambiente, Asvis, Kyoto Club, Vivinstrada, ANCMA, Salvaiciclisti, Fondazione Michele Scarponi, AMODO ed è condivisa con associazioni locali e cittadini che sentono l’esigenza di una rivoluzione nella sicurezza stradale in ambito urbano. Vi suggeriamo di seguire le pagine Facebook delle FIAB locali e di tutte le realtà aderenti per conoscere quel che si sta progettando nella vostra città.

Luca Polverini, Consigliere Nazionale FIAB: «Con #Città30Subito ribadiamo con forza che la sicurezza stradale è un’emergenza da affrontare ora e con misure adeguate. Vogliamo raggiungere quante più persone possibili per informarle di come ci sia un’alternativa migliore rispetto all’attuale mobilità urbana e di come questa alternativa sia alla portata più di quanto non si possa immaginare. Sono sempre di più le persone che rivendicano con consapevolezza il diritto a muoversi in sicurezza. Con la campagna città 30 e con le strisce ciclopedonali umane diamo ascolto a queste rivendicazioni e forniamo idee e strumenti per condurre tutti insieme una battaglia di civiltà».

Strisce pedonali umane, come funziona il flash mob

Per i flashmob di domenica 26 febbraio, il suggerimento degli organizzatori è individuare un attraversamento significativo in un luogo adatto. Da evitare le direttrici principali, privilegiando strade in contesti più residenziali/commerciali: può essere un attraversamento dove si è verificato un incidente, oppure un punto particolarmente pericoloso, magari vicino a una scuola. Può anche essere un attraversamento semaforizzato.

L’attraversamento potrà essere protetto creando un passaggio umano di persone e bici, mostrando cartelli che richiamino i temi della campagna e spieghino il perché della azione pacifica. Può essere istituito un punto informativo per distribuire volantini a tutti, anche agli automobilisti. L’invito è alla massima creatività per aumentare l’eco del messaggio della campagna #Città30Subito.

La campagna Città 30

La campagna #Città30Subito risponde a un’esigenza profonda di cambiamento che proviene dalle nostre strade, dai nostri centri urbani. La città 30 non è (solo) un limite di velocità ma un modo diverso di vivere lo spazio pubblico, con più sicurezza e condivisione. Uno degli scopi fondamentali della campagna è diffondere questo messaggio attraverso una serie di iniziative che nei prossimi mesi dovranno tenere alta l’attenzione sul tema.

Fonte: FIAB (Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta) Onlus

FIAB al sit-in in Piazzale Loreto a Milano. Le soluzioni: città 30 e Safety in Numbers

FIAB al sit-in di Piazzale Loreto a Milano
https://fiabitalia.it/fiab-al-sit-in-in-piazzale-loreto-a-milano-le-soluzioni-citta-30-e-safety-in-numbers/

Seduti sull’asfalto, su quella strada che è di tutti, a cominciare da pedoni e ciclisti. Sono più di mille gli attivisti e le attiviste che si sono riuniti venerdì 4 febbraio in Piazzale Loreto a Milano per un sit-in pacifico a pochi giorni dalla morte di Veronica D’Incà, 38enne uccisa dal conducente di un mezzo pesante il primo febbraio. “Basta morti in strada” è la richiesta che si è sollevata per l’ennesima volta attorno a un argomento che, purtroppo, fatica a salire in cima all’agenda politica: la sicurezza stradale.

C’era anche FIAB a Milano con il consigliere nazionale Valerio Montieri per far sentire la voce di chi pedala tutti i giorni e non è più disposto a rinunciare al diritto a muoversi in bicicletta. Tra le soluzioni citiamo misure per favorire le città 30 e la strategia Safety in Numbers (più biciclette ci sono, meglio è per la sicurezza di tutti).

Le immagini di questo articolo sono state scattate dal fotografo Andrea Cherchi, che ringraziamo.

A fine gennaio FIAB è stata tra le realtà che hanno reso possibili le ciclabili umane in mezza Italia. In quel caso il messaggio rivolto alle amministrazioni e alle istituzioni mirava alla realizzazione di infrastrutture bike friendly al servizio del numero crescente di persone che potrebbero e vorrebbero pedalare per andare al lavoro e a scuola. Inoltre si è chiesto il rispetto di quegli spazi che spesso vengono utilizzati da auto e furgoni per il “parcheggio selvaggio”.

Il sit-in a Milano ci ha commosso, così come lo ha fatto la manifestazione organizzata da FIAB a Pavia nei giorni scorsi. Anche in quel caso, tutto è partito dalla morte di Daniele Marchi, il 49enne investito da una persona alla guida di un’automobile. “Basta morti sulle strade” non è uno slogan, ma un impegno che tutta la politica dovrebbe assumersi per il bene di tutti e tutte.

Come FIAB il lavoro di advocacy nelle istituzioni per rispondere all’emergenza cronica della sicurezza stradale continuerà grazie soprattutto al sostegno di soci, socie, attivisti e attiviste che da oltre 30 anni stanno portando avanti quella rivoluzione bici di cui mai come oggi ci sarebbe bisogno.

Fonte: FIAB (Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta) Onlus

Flash mob in tutta Italia. Al via la campagna per chiedere Città 30 e subito

Da Michele Bernelli – 22 Febbraio 2023

L’immagine adottata dagli organizzatori della campagna Città 30 subito, flash mob in tutta Italia 26 Febbraio 2023
https://www.rivistabc.com/flash-mob-in-tutta-italia-al-via-la-campagna-per-chiedere-citta-30-e-subito/

L’iniziativa è nata dal basso, partita da associazioni e attivisti locali. Hanno iniziato a scendere in strada e formare uno scudo, una barriera umana per proteggere le ciclabili e chi le pedala dalla minaccia del traffico. Vi avevamo già raccontato in questo post la nascita di questa forma di protesta. Da questo seme ha preso vita l’alleanza di una serie di associazioni ambientaliste, Fiab e Legambiente in testa e assieme a loro Asvis, Kyoto Club, Vivinstrada, Salvaiciclisti, Fondazione Michele Scarponi, Amodo e Clean Cities Campaign. Questo cartello di associazioni ora alza la posta e lancia la campagna (hashtag #città30subito) per spingere anche nel nostro Paese la nascita di Città 30: luoghi dove, come ormai avviene in tutta Europa, la velocità è moderata e strade e spazi pubblici sono condivisi in modo sicuro.

Il primo appuntamento della campagna #città30subito è una serie di flash mob, in programma domenica 26 febbraio in molte città italiane. L’elenco è lungo, Roma e Milano in testa, e con loro Torino, Bologna, Firenze, Perugia, Napoli e tante altre, in un elenco in continuo aggiornamento. Lo trovate su questa pagina del sito di Fiab assieme alle coordinate per unirsi ai flash mob. Questa volta la scelta degli organizzatori è quella di formare strisce pedonali umane in corrispondenza di attraversamenti pedonali. Oltre a proteggere, l’obiettivo è quello di informare i passanti sui vantaggi del modello di Città 30.

La campagna proseguirà nei prossimi mesi. Sul tavolo degli amministratori locali le associazioni promotrici hanno messo un vademecum scientifico che mostra, attraverso dati e casi concreti, come la Città 30 sia la soluzione per ridurre notevolmente, e magari azzerare, la mortalità sulle strade urbane. Che è, si legge sul vademecum, ancora insostenibilmente alta: in Italia, il 44% delle vittime di violenza stradale lascia la vita in incidenti in città. E nell’80% dei casi la vittima è un utente vulnerabile.

Fonte: Rivista BC

DOMENICA 26 FEBBRAIO 2023 DALLE ORE 10:30 ALLE 12:30 UTC+01
STRISCE PEDONALI UMANE ( Torino ) // CITTÀ 30 SUBITO
Piazza 18 Dicembre, 10122 Torino TO, Italia

https://www.facebook.com/events/2161434567397394

Città 30, ma subito

LA MOBILITAZIONE. Per dare una spallata al potere dell’auto, domenica si terranno decine di manifestazioni. Migliaia di ciclisti formeranno strisce pedonali umane per chiedere un’altra mobilità (salvavita)

Città 30 ma subito! Il Manifesto
https://ilmanifesto.it/citta-30-ma-subito

Rendere manifesto un bisogno più che un sogno, una necessità di cambiamento, una strada diversa rispetto a quella recentemente percorsa. Ne parlo spesso e altrettanto spesso mi viene un senso di scoramento di fronte agli scarsi risultati delle tante manifestazioni e flash mob che noi ciclisti urbani mettiamo in campo da anni, ma poi mi passa, mi risale la rabbia per l’ingiustizia sociale della città dell’automobile, disgregatrice e divoratrice di risorse spaziali, economiche, ambientali e mi rimetto in pace con la necessità di continuare a manifestare.

QUESTO SEMBRA ESSERE UN ISTINTO comune al sempre crescente numero dei compagni di strada, e infatti nei prossimi mesi si susseguiranno alcune azioni per ribadire quanto sopra. L’Italia, grazie all’eco mediatica suscitata da Milano città 30 km/h, ha scoperto che in realtà ad Olbia era adottata da anni, e che Bologna giusto lo scorso anno ha deliberato la stessa cosa in un atto di giunta (cioè: finanziato e cogente, quindi accadrà).

È il punto si svolta secondo una serie di associazioni e realtà, ovvero Fiab-Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, Legambiente, Asvis, Kyoto Club, Vivinstrada, Salvaiciclisti, Fondazione Michele Scarponi, Amodo e Clean Cities Campaign, che per domenica 26 febbraio hanno indetto una manifestazione diffusa, cioè in diverse città italiane, che nel momento in cui scrivo sono arrivare a 17, tra cui Roma, Milano, Torino, Bologna, Firenze, Perugia, Napoli.
È IL VIA ALLA CAMPAGNA, che si stima perenne, chiamata Città 30 subito, in luoghi simbolici scelti dalle realtà locali si formeranno delle strisce pedonali umane: in corrispondenza di attraversamenti pedonali verrà organizzato un pacifico passaggio umano di persone e biciclette per chiedere un cambio di passo nelle politiche della mobilità e informare le persone sui vantaggi del modello città 30.

NELLA MIA CITTÀ, ROMA, ABBIAMO SCELTO via Tripolitania, dalle 11 alle 13: lì fu travolto e ucciso il 29 dicembre scorso Said, il fioraio di zona; luoghi simili – le nostre città sono costellate di sangue umano sacrificato al moloch automobile, purtroppo la scelta è molto ampia – sono stati individuati nelle altre città. A Milano, dove lo scorso 3 febbraio migliaia di persone (ciclisti) hanno manifestato in piazzale Loreto per ricordare Veronica, la ciclista uccisa da un camionista, questa volta hanno scelto di manifestare ai Bastioni di Porta Volta (appuntamento alle 15).

I cicloattivisti di Torino si ritroveranno di fronte alla Stazione di Porta Susa, dalle 10,30 alle 12,30. A Napoli, invece, il flashmob è anticipato ad oggi pomeriggio, alle 18,30 alla stazione di Mergellina. Le manifestazioni sono accompagnate da un vademecum, messo a punto da Edoardo Galatola di Fiab e Andrea Colombo, ex assessore bolognese alla Mobilità e coautore del percorso che ha portato con una forte spinta dal basso a Bologna città 30, che illustra in dettaglio cosa è una città 30 km/h, con una corposa documentazione per favorire una discussione pubblica e aprire tavoli di progettazione sulla sicurezza stradale e sulla qualità della mobilità urbana che naturalmente i contrari al cambiamento non leggeranno mai.
POSSIAMO SERENAMENTE INCLUDERE tra questi il direttore di Quattroruote, che ha recentemente squillato le trombe dell’allarme perché a suo dire contro l’automobile è stata dichiarata una guerra di religione. Ora che avete smesso di ridere e rimesso nell’armadio i paramenti di Goffredo di Buglione, vi interesserà sapere che per il 3 giugno prossimo si sta preparando la terza grande manifestazione nazionale a Roma, per ora promossa in semiclandestinità ma da un cospicuo numero di attori già organizzatori della manifestazione del 28 aprile 2012 che diede il via al movimento Salvaiciclisti.

«IL NOSTRO OBIETTIVO E’ CHE IL 3 GIUGNO 2023 centomila ciclisti portino un dossier di interventi sul tavolo del Ministro dei Trasporti per chiedere interventi urgenti», fa sapere il gruppo promotore alla testata Bikeitalia.it. La data non è scelta a caso: oltre a essere sabato, quindi comodo per chi deve raggiungere Roma, è anche il World Bicycle Day, la giornata della bicicletta indetta dall’Onu dal 2018.

INSOMMA: DA QUESTA DOMENICA inizia una spinta continua verso la città riconsegnata alle persone. Se ce l’hanno fatta in Olanda 50 anni fa ce la possiamo fare anche noi, e non tra 50 anni.

Fonte: Il Manifesto

“Città 30 subito”, al via in tutta Italia la campagna per chiedere città a misura di persona

Il flash mob in tutta Italia e il vademecum Città 30, sono le prime iniziative della campagna Città 30 subito © Andrea Cherchi
https://www.lifegate.it/citta-30-subito-al-via-in-tutta-italia-la-campagna

24 febbraio 2023 di Paola Piacentini

La città 30 rappresenta un cambiamento radicale degli spazi urbani, con strade più sicure e inclusive. La campagna parte il 26 febbraio con un flash mob in oltre venti città.

Prende il via questa settimana la campagna “città 30 subito” promossa da diverse associazioni che si occupano di sicurezza stradale, mobilità sostenibile e ambiente. Accanto a Fiab ci sono Legambiente, Asvis, Kyoto Club, Vivinstrada, Salvaiciclisti, Fondazione Michele Scarponi, Amodo e Clean Cities Campaign. Il primo appuntamento è per domenica 26 febbraio con il flash mob “strisce pedonali umane” che si svolgerà in oltre venti città italiane, da nord a sud del paese, per dire ancora una volta basta morti in strada e chiedere una legge nazionale che vada ad agevolare la nascita delle città 30.

Fonte: Lifegate

Dott. Alessio Brancaccio, Università degli Studi di L’Aquila

ARRIVATI A CASA SCARPONI LE PRIME COPIE DEL LIBRO “CARO MICHELE, UNA VITA ALLA SCARPONI”

“Caro Michele”, il primo libro su Scarponi con i ricordi di 58 amici: scrive anche Nibali

Il libro è stato realizzato dalla sua Fondazione e si riceve dopo aver fatto l’iscrizione: il ricavato sostiene la scuola di ciclismo e i progetti di educazione stradali promossi dal fratello Marco.

#CaroMichele ti scrivo. È quello che hanno fatto 58 amici tra corridori, direttori sportivi, giornalisti, scrittori, musicisti, suiveur, guidati dalla regia di Marco Pastonesi, in ricordo di Michele Scarponi, il marchigiano scomparso il 22 aprile 2017 in un incidente stradale a Filottrano (Ancona), sulle sue strade. Michele, grande campione del ciclismo, famoso per aver creduto tanto nello sport e nei suoi valori, mettendoci tutta la sua forza e il suo cuore, fino ad arrivare a vincere il Giro d’Italia nel 2011. Tanti i ricordi pubblicati in “Caro Michele”, libro che raccoglie pensieri e riflessioni di quanti lo conobbero: a partire dalle parole di Alessandra De Stefano, Nicola Savino, Davide Cassani, Mario Cipollini, Vincenzo Nibali, Beppe Martinelli, Marino Bartoletti, Daniele Bennati, Gianni Savio, Enzo Vicennati, Gilberto Simoni, Luca Panichi, Adriano Malori, Dario Cataldo, Augusto Stagi, Paolo Viberti, Luis Angel Maté Mardones, Giorgio Viberti, Giulia De Maio, Bidon e tanti altri ancora.

Emozioni

Nasce da questi ricordi il primo libro su Michele Scarponi, che vede ogni pagina carica di emozioni e ricordi, sorrisi e aneddoti. È la testimonianza che Michele è ancora vivo in noi e che ha segnato la storia e la vita di molti che lo hanno conosciuto, trasmettendo i suoi valori quali il rispetto della persona e delle regole, l’incontro, la coesione sociale, l’accoglienza soprattutto dei più fragili per creare un mondo migliore. Il libro contiene anche un inserto fotografico con immagini di Michele scattate da Roberto Bettini.

Dettagli “Caro Michele” (Tuga Edizioni) non si trova nelle librerie, ma è una esclusiva della Fondazione Michele Scarponi Onlus. Per averlo è necessario iscriversi in qualità di partecipante ordinario per l’anno 2022 al link: http://www.fondazionemichelescarponi.com/iscriviti. La quota minima è di 25 euro e tutte le entrate andranno a finanziare due progetti molto importanti della Fondazione, diretta dal fratello Marco: la Scuola di Ciclismo “Michele Scarponi” per educare e formare i giovani che si avvicinano a questo sport, e il progetto “La Strada è di tutti, a partire dal più fragile”, per insegnare l’educazione alla sicurezza stradale e alla mobilità sostenibile per gli studenti.

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università di L’Aquila, sostenitore della Fondazione Michele Scarponi attraverso il 5×1000 del modello 730 Dichiarazione dei Redditi

ALESSIO BRANCACCIO ED IL SUO IMPEGNO CONCRETO E COSTANTE PER TORNARE A GARANTIRE LA SICUREZZA STRADALE DEI CICLISTI IN ITALIA

Vasto (CH), lì 15 Ottobre 2021 ore 13.52

Amici ed amiche, buongiorno a tutti voi. In un giorno come questo, importante e decisivo per la storia ed il futuro della nostra Repubblica, speriamo non in negativo dal mio punto di vista, voglio parlarvi riguardo il mio concreto e fattivo impegno in merito alla sicurezza stradale dei ciclisti sportivi ed urbani in Italia. Non so se molti di voi sono a conoscenza della mia posizione in merito alla campagna di sensibilizzazione nazionale Ciclismosicuro.it ideata, voluta, introdotta dal signor Enzo Casarotto di Schio (VI) su in Veneto nel 2010, per ricordare la morte di Thomas Casarotto durante una tappa del Giro del Friuli under 23 di ciclismo in quell’anno, deceduto dopo una settimana di agonia per le gravi ferite riportate dopo lo scontro con un SUV che durante lo svolgimento della manifestazione sportiva, procedette in direzione contraria alla corsa in salita, mentre il ragazzo stava procedendo in discesa, l’automobilista non era informato del fatto che la strada era chiusa durante l’evento e, così, Thomas andò a sbattere violentemente contro il SUV che lo investì in pieno. Oltre a ricordare sempre il sacrifico di questo ragazzo e che non dovremo mai dimenticare, lo scopo principale della campagna è informare, sensibilizzare gli automobilisti ad osservare l’articolo 9 del CdS durante lo svolgimento delle manifestazioni sportive, per evitare che la tragedia di Thomas possa ripetersi sul territorio nazionale ed arrivare un giorno a conseguire morti zero lungo le strade italiane. Al momento la campagna è riservata per i soli ciclisti sportivi, ma spero possa essere da spunto per poter estendere tale campagna anche per i ciclisti sportivi amatoriali e urbani al di fuori del contesto degli eventi ciclistici. Dopo aver appreso la vicenda, ho deciso di appoggiare questa nobile causa divenendone Testimonial al momento qui in Abruzzo.

https://www.repubblica.it/sport/ciclismo/2010/09/10/news/tragedia_a_udine_morto_casarotto-6955701/

https://www.gazzetta.it/Ciclismo/10-09-2010/tragedia-giro-friuli-711092687995.shtml

https://www.ilfriuli.it/articolo/archivio/e–morto-thomas-casarotto/29/68991

Thomas, il ricordo…

Memorial Thomas Casarotto 2012

SCRATCH TV – MEMORIAL THOMAS CASAROTTO

Che cos’è CiclismoSicuro.it

https://www.youtube.com/user/ciclismosicuro

25° PUNTATA MOBILITA’ SOSTENIBILE BY ALEX

Due mesi fà, ho provato a mandare una mail a diverse organizzazioni sportive italiane ed estere come il CONI, la Federazione Ciclistica Italiana (FCI), alla Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta (FIAB), alla European Cyclist Federation (ECF) che ha sede a Bruxelles, per fare in modo di essere messo nella condizione di poter fondare qui a Vasto dove mi trovo, un’organizzazione dipendente da uno di questi “circuiti” che possa tutelare la sicurezza dei ciclisti a livello almeno comunale ed essere messo sotto contratto e pagato direttamente da loro, ma ad oggi non ho mai ricevuto alcun tipo di risposta. Per cui, non mi si venga poi a dire che sono io il problema, che non mi adatto ai contesti lavorativi diversi dalla mia formazione, poiché la bicicletta ed il ciclismo sono delle mie seconde passioni dopo la corsa e non mi sono formato principalmente in questi contesti, ma comunque gradirei di trasformare quelle che per me sono passioni importanti della mia vita, in una concreta opportunità occupazionale che nessuno al momento mi vuole dare, ben sapendo che io ho sia le competenze necessarie, l’energia e la passione atte a contribuire a creare le condizioni ideali per risolvere quello che comunque è un problema, anzi le morti sulle strade sono divenuti una vera e propria emergenza in Italia, perché chi decide di spostarsi lungo le nostre strade, che sia in automobile, in motocicletta, in motorino, con un furgone, un camion, un TIR, in bicicletta non dovrebbe mai rischiare di morire ogni volta che esce di casa! I morti sulle strade italiane non sono secondi ai morti sul lavoro, sono sempre morti e basta, sono persone che non ci sono più, che vengono piante dalle proprie famiglie e le strade italiane per come sono conciate male e per i comportamenti beceri dei vari utenti della strada, soprattutto quelli delle categorie forti, vale a dire automobilisti e camionisti, non dovrebbero ritenere che esistono solo loro sulle strade, quando decidono di spostarsi da un luogo all’altro, per cui i ciclisti sportivi e urbani vanno tutelati, esattamente come l’ACI tutela gli automobilisti! Da qui nasce per me l’esigenza di fondare un Organizzazione, un Comitato Interorganizzativo che riunisca le varie organizzazioni che tutelano i diritti dei ciclisti urbani e sportivi e che si impegni concretamente sul territorio italiano di concetto con le Regioni per garantire la tutela e l’incolumità delle categorie deboli della strada, per arrivare all’obiettivo comune e non impossibile da conseguire, di raggiungere morti zero lungo le strade italiane.

Dal momento che ho deciso di appoggiare questa causa dopo essere sopravvissuto io stesso ad una dura caduta che ho avuto in bicicletta da cosa il 18 Aprile 2019, per colpa sia di un fortissimo colpo di vento laterale di Libeccio proveniente da Sud-Ovest (SW) che mi ha fatto perdere il controllo nella parte anteriore del mezzo avendomi spostato la ruota anteriore e sia a causa della presenza di un grossa concavità del terreno (buca) con annesso tombino rialzato e non a livello, come proverò dalle prossime immagini, vedremo insieme alcuni video di Lorenzo Lambrughi detto Lambrenedetto che critica costantemente lo stato delle strade italiane in Lombardia che dovrebbe rappresentare l’eccellenza e non la è lo stesso, figuriamoci in Abruzzo, nel Lazio ed in tutto il resto del Centro-Sud! Lui ha la possibilità di viaggiare spesso all’estero e mostra spesso la differenza tra i lavori di rifacimento dell’asfalto fatti correttamente con buche riparate e tombini a livello senza creare pericolosi gradini, come invece è spesso possibile riscontrare in Italia a causa di rattoppi con asfalto nuovo, badilate e contro badilate pa pa pa pa pa, come dice sempre il nostro amico lombardo.

https://www.youtube.com/results?search_query=lambrenedetto+buche+italia

https://www.youtube.com/results?search_query=lambrenedetto+buche+germania

Il punto preciso da Google Earth dove caddi da bicicletta il 18 Aprile 2019: si trova all’entrata del centro abitato di Avezzano (AQ) in piena strada statale 5 Tiburtina Valeria prima del km 112 all’altezza di via Wassermann appena dopo aver passato il Motel Salviano
Il punto preciso della mia caduta del 18 Aprile 2019 in piena SS5 Tiburtina Valeria, mostrato su Street View: da notare che quel giorno era presente una pattuglia di Polizia Stradale proprio nel punto che vedete cerchiato in celeste e dei due agenti che erano dentro la volante, ci fosse stato almeno uno dei due che fosse sceso e mi avesse chiesto come stessi. Io da quel giorno non ho più creduto nemmeno alle Forze di Polizia, perché quando si fa i menefreghisti quando cade un ciclista proprio davanti a loro e bloccando il traffico in entrambe le direzioni di marcia, non si può avere né fiducia né rispetto per gente del genere, anche per questo ho cambiato città, perché la gran parte degli avezzanesi ad Avezzano, la sensibilità e l’umanità non la conoscono e quindi, non la applicano!
Questo è il tombino rialzato incriminato che il 18 Aprile 2019 ha contribuito a creare le condizioni affinché perdessi più volte il controllo della parte anteriore della mia bicicletta e che potessi cadere riverso su un fianco rimanendo agganciato sotto al pedale sinistro perché questo tombino e la fortissima sferzata di vento laterale di Libeccio da Sud-Ovest (SW) contribuirono assieme a farmi cadere a terra. Se il tombino il comune di Avezzano lo avesse messe a livello come in Germania, tutto questo non sarebbe successo ed avrei ripreso benissimo il controllo del mezzo, anche avendo una serie sterzo che aveva due cuscinetti interni ridotti ad un colabrodo!
La telemetria del mio Polar V650 che mostra il punto esatto dove è avvenuta la mia caduta all’entrata di Avezzano (AQ) il 18 Aprile 2019
La contusione sull’anca sinistra che la caduta mi aveva causato, gonfiandomi tutta la parte per alcune ore, poi fortunatamente ha iniziato a sgonfiarsi
Abrasione avuta sulla parte esterna del ginocchio sinistro, niente di grave per fortuna
Il mio scarpino sinistro SIDI Genius 7 PRO che avevo acquistato il mese prima da Bevilacqua Sport in viale Bovio a Pescara il mese prima della mia caduta. Credetemi, quel giorno mi dette molto più fastidio aver rovinato lo scarpino in quel modo e di aver rovinato la bicicletta (per fortuna no) che no essermi provocato un doppio colpo di frusta a schiena nella parte dorsale alta e cervicale con doppio schiacciamento vertebrale tra le vertebre C4-C5 e C5-C6

Tornando alla zona dove vivevo io prima fino a 7 mesi fà, al 1 Aprile 2019, 17 giorni prima della mia caduta in bicicletta, scattai una fotografia lungo la SR678 Salto-Cicolana che è molto pericolosa per i ciclisti stessi, dal momento che passano diversi automezzi pesanti che disponendo dell’angolo cieco della visuale nei loro specchietti, non sempre si avvedono di aver agganciato dei ciclisti, li trascinano e li uccidono sul colpo, come già è successo in passato in diverse occasioni. Questa è una fotografia che rappresenta in maniera assurda come gli amministratori delle province italiane, in questo momento, non abbiano realmente a cuore i temi della sicurezza stradale:

Come potete ben vedere, quel giorno mi fermai apposta a scattare questa fotografia per mostrare che nel punto dove avviene il passaggio tra le province di L’Aquila e Rieti, si nota bene la differenza tra la qualità dei due asfalti: quello dal lato aquilano proveniendo dall’abitato di Magliano dei Marsi e dal kartodromo de La Maddalena, era stato asfaltato a nuovo ed il tratto reatino appena dopo Marano dei Marsi in direzione Torano e Sant’Anatolia fino a Spedino e Corvaro, la strada è rimasta con l’asfalto rovinato o maculato in superficie a macchia di leopardo e questo accade perché non si tiene mai conto degli agenti esogeni esterni (pioggia, vento, grandine, neve), dei cicli gelo e disgelo e dell’eccessivo passaggio ripetuto di mezzi troppo pesanti che creano delle abrasioni negli strati superficiali dell’asfalto compromettendone la sua funzione. Oggi non so se tutto il tratto reatino è stato riasfaltato, spero di si, ma ricordo che in almeno due occasioni, quando arrivai fino alla diga del Lago del Salto a Fiumata passando poi per Pace e Pescorocchiano (RI), paese dove passava spesso mio nonno paterno Vespasiano, dato era autotrasportatore per l’ACEA, l’Ente al tempo comunale che gestiva la risorsa acqua a Roma, l’asfalto presentava continue buche, voragini di ogni genere, fratturazioni superficiali e discontinuità che mi facevano vibrare pure il telaio e le strade continuano a fare schifo perché sia non vi sono i fondi non perché non ci siano i soldi, ma perché se li fottono i vari amministratori che vanno in Provincia a gestire l’amministrazione pubblica e nessuno se ne cura, non si ha più altruismo verso gli altri, ognuno pensa soltanto a sé stesso, purtroppo è così, è la realtà dei fatti che si mostra per quello che vedo costantemente in giro, per cui nasce l’esigenza di chiedere sempre più insistentemente ai nostri amministratori locali, la costruzione di nuove piste ciclabili, proprio per permettere a tutti i ciclisti ed anche i pedoni, non ci dimentichiamo mai di loro.

Per arrivare a conseguire morti zero sulla strada ed evitare quello che è successo non tanto a me, quanto allo sfortunato ed indimenticato ciclista marchigiano Michele Scarponi, ho deciso di legarmi indissolubilmente alla Fondazione Michele Scarponi dal 2019, la mia famiglia sono già due anni che devolve il 5×1000 del modello 730 della Dichiarazione dei Redditi a questa fondazione, che ha lo scopo non solo di ricordare la storia di grande persona umana e di ciclista Michele, ma anche di informare, sensibilizzare, educare i nostri ragazzi nelle scuole ad avere rispetto di loro stessi e verso gli altri, ricordando a loro che la strada è di tutti, che un modello di convivenza pacifica tra le diverse categorie forti e deboli della strada, è ancora possibile.

GCN Italia VS Matteo Trentin. Intervista al vice campione del mondo su strada.

Mads Pedersen: Sempre accese

Nonostante tutto, garantisco in questa sede che a prescindere se resterò a Vasto o meno dopo la pandemia di COVID19, il mio concreto impegno verso la sicurezza stradale a difesa dei ciclisti e dei pedoni continuerà ad oltranza finché avrò vita e tornerò a vedere questo Paese con più cultura e rispetto verso la tematica della sicurezza stradale, che dovrebbe essere condivisa da tutti nell’interesse comune.

Dott. Alessio Brancaccio