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#CITTA’30SUBITO | STRISCE PEDONALI UMANE. PARTECIPA AI FLASH MOB DEL 26 FEBBRAIO IN TUTTA ITALIA

Città 30 Subito
https://fiabitalia.it/citta30subito-strisce-pedonali-umane-partecipa-ai-flash-mob-del-26-febbraio-in-tutta-italia/

FIAB vi invita a partecipare ai flash mob che si stanno organizzando in tutta Italia per domenica 26 febbraioLa Campagna #Città30Subito è promossa dalla Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, Legambiente, Asvis, Kyoto Club, Vivinstrada, ANCMA, Salvaiciclisti, Fondazione Michele Scarponi, AMODO ed è condivisa con associazioni locali e cittadini che sentono l’esigenza di una rivoluzione nella sicurezza stradale in ambito urbano. Vi suggeriamo di seguire le pagine Facebook delle FIAB locali e di tutte le realtà aderenti per conoscere quel che si sta progettando nella vostra città.

Luca Polverini, Consigliere Nazionale FIAB: «Con #Città30Subito ribadiamo con forza che la sicurezza stradale è un’emergenza da affrontare ora e con misure adeguate. Vogliamo raggiungere quante più persone possibili per informarle di come ci sia un’alternativa migliore rispetto all’attuale mobilità urbana e di come questa alternativa sia alla portata più di quanto non si possa immaginare. Sono sempre di più le persone che rivendicano con consapevolezza il diritto a muoversi in sicurezza. Con la campagna città 30 e con le strisce ciclopedonali umane diamo ascolto a queste rivendicazioni e forniamo idee e strumenti per condurre tutti insieme una battaglia di civiltà».

Strisce pedonali umane, come funziona il flash mob

Per i flashmob di domenica 26 febbraio, il suggerimento degli organizzatori è individuare un attraversamento significativo in un luogo adatto. Da evitare le direttrici principali, privilegiando strade in contesti più residenziali/commerciali: può essere un attraversamento dove si è verificato un incidente, oppure un punto particolarmente pericoloso, magari vicino a una scuola. Può anche essere un attraversamento semaforizzato.

L’attraversamento potrà essere protetto creando un passaggio umano di persone e bici, mostrando cartelli che richiamino i temi della campagna e spieghino il perché della azione pacifica. Può essere istituito un punto informativo per distribuire volantini a tutti, anche agli automobilisti. L’invito è alla massima creatività per aumentare l’eco del messaggio della campagna #Città30Subito.

La campagna Città 30

La campagna #Città30Subito risponde a un’esigenza profonda di cambiamento che proviene dalle nostre strade, dai nostri centri urbani. La città 30 non è (solo) un limite di velocità ma un modo diverso di vivere lo spazio pubblico, con più sicurezza e condivisione. Uno degli scopi fondamentali della campagna è diffondere questo messaggio attraverso una serie di iniziative che nei prossimi mesi dovranno tenere alta l’attenzione sul tema.

Fonte: FIAB (Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta) Onlus

FIAB al sit-in in Piazzale Loreto a Milano. Le soluzioni: città 30 e Safety in Numbers

FIAB al sit-in di Piazzale Loreto a Milano
https://fiabitalia.it/fiab-al-sit-in-in-piazzale-loreto-a-milano-le-soluzioni-citta-30-e-safety-in-numbers/

Seduti sull’asfalto, su quella strada che è di tutti, a cominciare da pedoni e ciclisti. Sono più di mille gli attivisti e le attiviste che si sono riuniti venerdì 4 febbraio in Piazzale Loreto a Milano per un sit-in pacifico a pochi giorni dalla morte di Veronica D’Incà, 38enne uccisa dal conducente di un mezzo pesante il primo febbraio. “Basta morti in strada” è la richiesta che si è sollevata per l’ennesima volta attorno a un argomento che, purtroppo, fatica a salire in cima all’agenda politica: la sicurezza stradale.

C’era anche FIAB a Milano con il consigliere nazionale Valerio Montieri per far sentire la voce di chi pedala tutti i giorni e non è più disposto a rinunciare al diritto a muoversi in bicicletta. Tra le soluzioni citiamo misure per favorire le città 30 e la strategia Safety in Numbers (più biciclette ci sono, meglio è per la sicurezza di tutti).

Le immagini di questo articolo sono state scattate dal fotografo Andrea Cherchi, che ringraziamo.

A fine gennaio FIAB è stata tra le realtà che hanno reso possibili le ciclabili umane in mezza Italia. In quel caso il messaggio rivolto alle amministrazioni e alle istituzioni mirava alla realizzazione di infrastrutture bike friendly al servizio del numero crescente di persone che potrebbero e vorrebbero pedalare per andare al lavoro e a scuola. Inoltre si è chiesto il rispetto di quegli spazi che spesso vengono utilizzati da auto e furgoni per il “parcheggio selvaggio”.

Il sit-in a Milano ci ha commosso, così come lo ha fatto la manifestazione organizzata da FIAB a Pavia nei giorni scorsi. Anche in quel caso, tutto è partito dalla morte di Daniele Marchi, il 49enne investito da una persona alla guida di un’automobile. “Basta morti sulle strade” non è uno slogan, ma un impegno che tutta la politica dovrebbe assumersi per il bene di tutti e tutte.

Come FIAB il lavoro di advocacy nelle istituzioni per rispondere all’emergenza cronica della sicurezza stradale continuerà grazie soprattutto al sostegno di soci, socie, attivisti e attiviste che da oltre 30 anni stanno portando avanti quella rivoluzione bici di cui mai come oggi ci sarebbe bisogno.

Fonte: FIAB (Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta) Onlus

Flash mob in tutta Italia. Al via la campagna per chiedere Città 30 e subito

Da Michele Bernelli – 22 Febbraio 2023

L’immagine adottata dagli organizzatori della campagna Città 30 subito, flash mob in tutta Italia 26 Febbraio 2023
https://www.rivistabc.com/flash-mob-in-tutta-italia-al-via-la-campagna-per-chiedere-citta-30-e-subito/

L’iniziativa è nata dal basso, partita da associazioni e attivisti locali. Hanno iniziato a scendere in strada e formare uno scudo, una barriera umana per proteggere le ciclabili e chi le pedala dalla minaccia del traffico. Vi avevamo già raccontato in questo post la nascita di questa forma di protesta. Da questo seme ha preso vita l’alleanza di una serie di associazioni ambientaliste, Fiab e Legambiente in testa e assieme a loro Asvis, Kyoto Club, Vivinstrada, Salvaiciclisti, Fondazione Michele Scarponi, Amodo e Clean Cities Campaign. Questo cartello di associazioni ora alza la posta e lancia la campagna (hashtag #città30subito) per spingere anche nel nostro Paese la nascita di Città 30: luoghi dove, come ormai avviene in tutta Europa, la velocità è moderata e strade e spazi pubblici sono condivisi in modo sicuro.

Il primo appuntamento della campagna #città30subito è una serie di flash mob, in programma domenica 26 febbraio in molte città italiane. L’elenco è lungo, Roma e Milano in testa, e con loro Torino, Bologna, Firenze, Perugia, Napoli e tante altre, in un elenco in continuo aggiornamento. Lo trovate su questa pagina del sito di Fiab assieme alle coordinate per unirsi ai flash mob. Questa volta la scelta degli organizzatori è quella di formare strisce pedonali umane in corrispondenza di attraversamenti pedonali. Oltre a proteggere, l’obiettivo è quello di informare i passanti sui vantaggi del modello di Città 30.

La campagna proseguirà nei prossimi mesi. Sul tavolo degli amministratori locali le associazioni promotrici hanno messo un vademecum scientifico che mostra, attraverso dati e casi concreti, come la Città 30 sia la soluzione per ridurre notevolmente, e magari azzerare, la mortalità sulle strade urbane. Che è, si legge sul vademecum, ancora insostenibilmente alta: in Italia, il 44% delle vittime di violenza stradale lascia la vita in incidenti in città. E nell’80% dei casi la vittima è un utente vulnerabile.

Fonte: Rivista BC

DOMENICA 26 FEBBRAIO 2023 DALLE ORE 10:30 ALLE 12:30 UTC+01
STRISCE PEDONALI UMANE ( Torino ) // CITTÀ 30 SUBITO
Piazza 18 Dicembre, 10122 Torino TO, Italia

https://www.facebook.com/events/2161434567397394

Città 30, ma subito

LA MOBILITAZIONE. Per dare una spallata al potere dell’auto, domenica si terranno decine di manifestazioni. Migliaia di ciclisti formeranno strisce pedonali umane per chiedere un’altra mobilità (salvavita)

Città 30 ma subito! Il Manifesto
https://ilmanifesto.it/citta-30-ma-subito

Rendere manifesto un bisogno più che un sogno, una necessità di cambiamento, una strada diversa rispetto a quella recentemente percorsa. Ne parlo spesso e altrettanto spesso mi viene un senso di scoramento di fronte agli scarsi risultati delle tante manifestazioni e flash mob che noi ciclisti urbani mettiamo in campo da anni, ma poi mi passa, mi risale la rabbia per l’ingiustizia sociale della città dell’automobile, disgregatrice e divoratrice di risorse spaziali, economiche, ambientali e mi rimetto in pace con la necessità di continuare a manifestare.

QUESTO SEMBRA ESSERE UN ISTINTO comune al sempre crescente numero dei compagni di strada, e infatti nei prossimi mesi si susseguiranno alcune azioni per ribadire quanto sopra. L’Italia, grazie all’eco mediatica suscitata da Milano città 30 km/h, ha scoperto che in realtà ad Olbia era adottata da anni, e che Bologna giusto lo scorso anno ha deliberato la stessa cosa in un atto di giunta (cioè: finanziato e cogente, quindi accadrà).

È il punto si svolta secondo una serie di associazioni e realtà, ovvero Fiab-Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, Legambiente, Asvis, Kyoto Club, Vivinstrada, Salvaiciclisti, Fondazione Michele Scarponi, Amodo e Clean Cities Campaign, che per domenica 26 febbraio hanno indetto una manifestazione diffusa, cioè in diverse città italiane, che nel momento in cui scrivo sono arrivare a 17, tra cui Roma, Milano, Torino, Bologna, Firenze, Perugia, Napoli.
È IL VIA ALLA CAMPAGNA, che si stima perenne, chiamata Città 30 subito, in luoghi simbolici scelti dalle realtà locali si formeranno delle strisce pedonali umane: in corrispondenza di attraversamenti pedonali verrà organizzato un pacifico passaggio umano di persone e biciclette per chiedere un cambio di passo nelle politiche della mobilità e informare le persone sui vantaggi del modello città 30.

NELLA MIA CITTÀ, ROMA, ABBIAMO SCELTO via Tripolitania, dalle 11 alle 13: lì fu travolto e ucciso il 29 dicembre scorso Said, il fioraio di zona; luoghi simili – le nostre città sono costellate di sangue umano sacrificato al moloch automobile, purtroppo la scelta è molto ampia – sono stati individuati nelle altre città. A Milano, dove lo scorso 3 febbraio migliaia di persone (ciclisti) hanno manifestato in piazzale Loreto per ricordare Veronica, la ciclista uccisa da un camionista, questa volta hanno scelto di manifestare ai Bastioni di Porta Volta (appuntamento alle 15).

I cicloattivisti di Torino si ritroveranno di fronte alla Stazione di Porta Susa, dalle 10,30 alle 12,30. A Napoli, invece, il flashmob è anticipato ad oggi pomeriggio, alle 18,30 alla stazione di Mergellina. Le manifestazioni sono accompagnate da un vademecum, messo a punto da Edoardo Galatola di Fiab e Andrea Colombo, ex assessore bolognese alla Mobilità e coautore del percorso che ha portato con una forte spinta dal basso a Bologna città 30, che illustra in dettaglio cosa è una città 30 km/h, con una corposa documentazione per favorire una discussione pubblica e aprire tavoli di progettazione sulla sicurezza stradale e sulla qualità della mobilità urbana che naturalmente i contrari al cambiamento non leggeranno mai.
POSSIAMO SERENAMENTE INCLUDERE tra questi il direttore di Quattroruote, che ha recentemente squillato le trombe dell’allarme perché a suo dire contro l’automobile è stata dichiarata una guerra di religione. Ora che avete smesso di ridere e rimesso nell’armadio i paramenti di Goffredo di Buglione, vi interesserà sapere che per il 3 giugno prossimo si sta preparando la terza grande manifestazione nazionale a Roma, per ora promossa in semiclandestinità ma da un cospicuo numero di attori già organizzatori della manifestazione del 28 aprile 2012 che diede il via al movimento Salvaiciclisti.

«IL NOSTRO OBIETTIVO E’ CHE IL 3 GIUGNO 2023 centomila ciclisti portino un dossier di interventi sul tavolo del Ministro dei Trasporti per chiedere interventi urgenti», fa sapere il gruppo promotore alla testata Bikeitalia.it. La data non è scelta a caso: oltre a essere sabato, quindi comodo per chi deve raggiungere Roma, è anche il World Bicycle Day, la giornata della bicicletta indetta dall’Onu dal 2018.

INSOMMA: DA QUESTA DOMENICA inizia una spinta continua verso la città riconsegnata alle persone. Se ce l’hanno fatta in Olanda 50 anni fa ce la possiamo fare anche noi, e non tra 50 anni.

Fonte: Il Manifesto

“Città 30 subito”, al via in tutta Italia la campagna per chiedere città a misura di persona

Il flash mob in tutta Italia e il vademecum Città 30, sono le prime iniziative della campagna Città 30 subito © Andrea Cherchi
https://www.lifegate.it/citta-30-subito-al-via-in-tutta-italia-la-campagna

24 febbraio 2023 di Paola Piacentini

La città 30 rappresenta un cambiamento radicale degli spazi urbani, con strade più sicure e inclusive. La campagna parte il 26 febbraio con un flash mob in oltre venti città.

Prende il via questa settimana la campagna “città 30 subito” promossa da diverse associazioni che si occupano di sicurezza stradale, mobilità sostenibile e ambiente. Accanto a Fiab ci sono Legambiente, Asvis, Kyoto Club, Vivinstrada, Salvaiciclisti, Fondazione Michele Scarponi, Amodo e Clean Cities Campaign. Il primo appuntamento è per domenica 26 febbraio con il flash mob “strisce pedonali umane” che si svolgerà in oltre venti città italiane, da nord a sud del paese, per dire ancora una volta basta morti in strada e chiedere una legge nazionale che vada ad agevolare la nascita delle città 30.

Fonte: Lifegate

Dott. Alessio Brancaccio, Università degli Studi di L’Aquila