Israele

IL PIANO DELL’EUROPA PER GAZA: UNA CONFERENZA DI PACE E MILITARI UE PER GARANTIRE LA NASCITA DEI DUE STATI

EUROPE’S PLAN FOR GAZA: A PEACE CONFERENCE AND UE SOLDIERS FOR GUARANTEE THE TWO STATES BORNING

Joseph Borrell, il catalano Vice Presidente del Consiglio di Sicurezza dell’Unione Europea a Bruxelles
Joseph Borrell, the catalan EU Security Council Vice President in Bruxelles
https://www.repubblica.it/esteri/2024/01/22/news/gaza_ue_conferenza_pace_sostegno_duestati-421949807/

Il summit dovrebbe disegnare una road map per arrivare alla tregua, al rilascio degli ostaggi e a una nuova amministrazione per Gaza


Bruxelles
 – Una «pace globale» stabile da raggiungere attraverso la costituzione di «Due Stati». Ecco il Piano europeo per provare a trovare una soluzione al conflitto israelo-palestinese. Il documento è stato presentato ieri dall’Alto rappresentante UE ai 27 ministri degli Esteri. Un piano che prevede una tregua da siglare in tempi brevi per consentire l’arrivo degli aiuti umanitari a Gaza, il rilascio degli ostaggi e il rafforzamento dell’Autorità Nazionale Palestinese (ANP) e della sicurezza per gli israeliani.

English translate

The summit should draw a road map to reach a truce, the release of the hostages and a new administration for Gaza

Brussels – A stable «global peace» to be achieved through the establishment of «Two States». Here is the European plan to try to find a solution to the Israeli-Palestinian conflict. The document was presented yesterday by the EU High Representative to the 27 Foreign Ministers. A plan that provides for a truce to be signed quickly to allow humanitarian aid to arrive in Gaza, the release of the hostages, the strengthening of the Palestinian National Authority (PNA) and security for the Israelis.

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, membro della Fondazione Michele Scarponi Onlus, ideologo e membro del movimento ambientalista Ultima Generazione A22 Network per contrastare il Riscaldamento Globale indotto artificialmente

IL GIORNALISTA DI AL JAZEERA WAEL AL-DAHDOUH HA LASCIATO GAZA ED E’ ARRIVATO IN QATAR. ISRAELE HA UCCISO GRAN PARTE DELLA SUA FAMIGLIA

Wael Al-Dahdouh, il veterano giornalista di Al-Jazeera al quale è stata uccisa tutta la sua famiglia da Israele
https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/01/16/il-giornalista-di-al-jazeera-wael-al-dahdouh-ha-lasciato-gaza-ed-e-arrivato-in-qatar-israele-ha-ucciso-gran-parte-della-sua-famiglia/7412584/

Dopo 102 giorni di guerra e di lavoro sul campo, il giornalista palestinese di Al Jazeera Wael Al-Dahdouh ha lasciato la Striscia di GazaIl suo volto e la sua storia avevano fatto il giro del mondo a ottobre, quando aveva appreso in diretta tv della morte di 12 familiari rifugiati nel campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza. La sua famiglia si era rifugiata lì dopo essere stata sfollata da Gaza. Tra le vittime anche la moglie, la figlia e un figlio del giornalista. Un “veterano coraggioso”, lo aveva definito il direttore dell’emittente del Qatar, 

Mohamed Moawad denunciando “l’assalto indiscriminato da parte delle forze di occupazione”. Il 7 gennaio l’esercito israeliano aveva ucciso anche il figlio maggiore, il 29enne Hamza Al-Dahdouh, anche lui cronista per Al Jazeera, colpito a Khan Younis da un drone. Insieme a lui era morto anche il giornalista Mustafa Thraya.

Wael Al-Dahdouh, 53 anni, è il capo dell’ufficio di corrispondenza di Al Jazeera nella Striscia di Gaza. Le autorità egiziane sono riuscite a farlo entrare nel Paese, insieme ad alcuni suoi parenti, martedì 16 gennaio, attraverso il valico di Rafah. Una fonte della sicurezza egiziana ha riferito all’Ansa che successivamente il reporter è decollato dall’aeroporto di Al-Arish con un aereo militare del Qatar. Secondo l’Afp, a Doha sarà sottoposto alle cure per la ferita riportata durante l’attacco israeliano che ha ucciso, tra gli altri, il suo operatore Samer Abu Daqqa, morto dissanguato. Anche in quel caso Al-Dahdouh era tornato subito al lavoro, e la sua immagine con il giubbetto press, il microfono e il braccio fasciato era stata ripresa in tutto il mondo e vista da molti come esempio di dedizione assoluta alla professione e all’informazione.

Su Facebook, il sindacato dei giornalisti palestinesi ha ringraziato “tutte le agenzie statali egiziane e coloro che si sono impegnati per aiutare nel caso di Wael Dahdouh e per curare i palestinesi feriti”. Secondo il conteggio fatto dal Committee to Protect Journalists, sono almeno 82 i giornalisti uccisi dal 7 ottobre a oggi. E di questi 74 sono morti nella Striscia di Gaza. Dall’inizio delle ostilità sono morti sotto i raid israeliani quasi 24mila e 300 palestinesi, in gran parte bambini, donne e adolescenti.

Fonte: Il Fatto Quotidiano

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, membro della Fondazione Michele Scarponi Onlus, ideologo e membro del movimento ambientalista Ultima Generazione A22 Network per contrastare il Riscaldamento Globale indotto artificialmente

ISRAELE: “LA GUERRA A GAZA DURERA’ PER TUTTO IL 2024”

Lo ha confermato l’esercito dello Stato ebraico, che prosegue con i bombardamenti e le operazioni di terra nella Striscia di Gaza

This was confirmed by the army of the Jewish State, which continues with bombings and ground operations in the Gaza Strip.
Lunedì lungo il confine con la Striscia di Gaza
https://www.rsi.ch/info/mondo/Israele-la-guerra-a-Gaza-durerà-per-tutto-il-2024–2030520.html

Israele ha avvertito che la guerra contro Hamas nella Striscia di Gaza continuerà “per tutto” il 2024. La notte di Capodanno è stata segnata da incessanti attacchi al territorio palestinese assediato e dal lancio di razzi diretti a Tel Aviv.

Il portavoce dell’esercito israeliano Daniel Hagari ha annunciato domenica che i riservisti si prenderanno una pausa dalla guerra per prepararsi a “combattimenti prolungati”. L’esercito “deve pianificare in anticipo perché saremo chiamati a svolgere ulteriori compiti e a combattere per tutto l’anno”, ha dichiarato, a quasi tre mesi dall’inizio della guerra.

Israele ha giurato di distruggere Hamas dopo l’attacco del 7 ottobre sul suo territorio perpetrato dall’organizzazione islamista e nazionalista palestinese, classificata come “terrorista” da Stati Uniti, Israele e Unione Europea. Quel giorno sono morte circa 1140 persone, la maggior parte delle quali civili, secondo un conteggio basato sugli ultimi dati ufficiali israeliani.

Nelle operazioni militari di rappresaglia di Israele a Gaza, dall’inizio della guerra sono state uccise in totale quasi 22000 persone, per lo più donne, adolescenti e bambini, ha reso noto lunedì il Ministero della Sanità di Hamas.

Colpi mortali a Capodanno

Un corrispondente dell’AFP ha riferito di colpi di artiglieria e di attacchi aerei che hanno colpito le città di Rafah e Khan Younis (sud della Striscia di Gaza) la notte di Capodanno.

Almeno 24 persone sono state uccise in questi attacchi, secondo il Ministero della Sanità di Hamas. Sempre secondo questa fonte, lunedì sono stati recuperati 15 corpi della stessa famiglia sotto le macerie di una casa bombardata domenica sera a Jabaliya, nel nord di Gaza.

L’inizio del nuovo anno è stato scandito anche dalle sirene di allarme in diverse parti di Israele. I giornalisti dell’AFP a Tel Aviv hanno assistito all’intercettazione di razzi da parte dei sistemi di difesa missilistica israeliani proprio a mezzanotte.

Le brigate Ezzedine Al-Qassam, il braccio armato di Hamas al potere a Gaza, hanno rivendicato la responsabilità dell’attacco in un video pubblicato sui loro social network, affermando di aver lanciato razzi M90 in “risposta al massacro di civili”. Lunedì, le sirene di allarme hanno suonato di nuovo nel nord di Israele.

Disastro umanitario

Nella Striscia di Gaza assediata, dove l’85% della popolazione è sfollata, i bombardamenti continuano senza sosta. La guerra continuerà per “molti altri mesi”, ha avvertito il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, nonostante gli appelli urgenti per un cessate il fuoco.

La guerra ha causato immense distruzioni e un disastro umanitario nell’enclave palestinese, che dal 9 ottobre è sotto totale assedio israeliano, dove si rischia la carestia e la maggior parte degli ospedali è fuori uso. Domenica, circa 120 camion umanitari sono entrati nella stretta striscia di terra.

I mediatori internazionali, guidati dal Qatar e dall’Egitto, stanno negoziando una pausa nei combattimenti da diverse settimane, dopo una tregua di una settimana alla fine di novembre che ha visto il rilascio di oltre 100 ostaggi e l’ingresso di aiuti limitati a Gaza.

Venerdì una delegazione di Hamas si è recata al Cairo per comunicare “la risposta delle fazioni palestinesi” a un piano egiziano che prevede il rilascio degli ostaggi e una pausa delle ostilità.

Tensioni regionali

La guerra a Gaza, che ha fatto temere una escalation regionale, ha anche riacceso le tensioni al confine tra Libano e Israele, teatro di scambi di fuoco quasi quotidiani tra l’esercito israeliano ed i guerriglieri Hezbollah libanesi, movimento islamista vicino all’Iran che sostiene Hamas. Lunedì l’esercito israeliano ha dichiarato di aver identificato e intercettato diversi “oggetti ostili” diretti verso il suo territorio.

Nel Mar Rosso, dove gli attacchi dei ribelli houthi dello Yemen sono aumentati nelle ultime settimane, il ministro della Difesa britannico Grant Shapps ha dichiarato lunedì di essere pronto a intraprendere “azioni dirette” contro i ribelli.

Il giorno precedente, l’esercito statunitense ha annunciato di aver affondato tre imbarcazioni appartenenti ai ribelli yemeniti alleati dell’Iran, accusati di aver attaccato una nave container. Dieci di loro sono stati uccisi nell’attacco. Dall’inizio della guerra, il 7 ottobre, gli Houthi hanno dimostrato il loro sostegno ai palestinesi di Gaza, minacciando il traffico su questa strategica rotta marittima.

English translate

Israel has warned that the war against Hamas in the Gaza Strip will continue "throughout" 2024. New Year's Eve was marked by relentless attacks on the besieged Palestinian territory and rocket fire aimed at Tel Aviv.

Israeli army spokesman Daniel Hagari announced on Sunday that reservists will take a break from the war to prepare for "prolonged fighting." The army “must plan ahead because we will be called upon to carry out additional tasks and fight throughout the year,” he said, almost three months into the war.

Israel has vowed to destroy Hamas after the October 7 attack on its territory perpetrated by the Islamist and nationalist Palestinian organization, classified as "terrorist" by the United States, Israel and the European Union. About 1,140 people died that day, most of them civilians, according to a tally based on the latest official Israeli data.

In Israel's retaliatory military operations in Gaza, a total of nearly 22,000 people have been killed since the start of the war, mostly women, teenagers and children, the Hamas Ministry of Health said on Monday.

Deadly shots on New Year's Eve

An AFP correspondent reported artillery shelling and air strikes hitting the cities of Rafah and Khan Younis (southern Gaza Strip) on New Year's Eve.

At least 24 people were killed in these attacks, according to the Hamas Ministry of Health. Also according to this source, 15 bodies of the same family were recovered on Monday under the rubble of a house bombed on Sunday evening in Jabaliya, in northern Gaza.

The start of the new year was also marked by alarm sirens in various parts of Israel. AFP journalists in Tel Aviv witnessed the interception of rockets by Israeli missile defense systems just at midnight.

The Ezzedine Al-Qassam brigades, the armed wing of Hamas in power in Gaza, claimed responsibility for the attack in a video published on their social networks, saying they fired M90 rockets in "response to the massacre of civilians". On Monday, warning sirens sounded again in northern Israel.

Humanitarian disaster

In the besieged Gaza Strip, where 85% of the population is displaced, bombing continues unabated. The war will continue for "many more months", Israeli Prime Minister Benjamin Netanyahu has warned, despite urgent calls for a ceasefire.

The war has caused immense destruction and a humanitarian disaster in the Palestinian enclave, which has been under total Israeli siege since October 9, where there is a risk of famine and most hospitals are out of order. On Sunday, around 120 humanitarian trucks entered the narrow strip of land.

International mediators, led by Qatar and Egypt, have been negotiating a pause in fighting for several weeks, following a week-long truce in late November that saw the release of more than 100 hostages and limited aid flowed into Gaza .

A Hamas delegation went to Cairo on Friday to communicate "the response of the Palestinian factions" to an Egyptian plan that involves the release of the hostages and a pause in hostilities.

Regional tensions

The war in Gaza, which has raised fears of a regional escalation, has also reignited tensions on the border between Lebanon and Israel, the scene of almost daily exchanges of fire between the Israeli army and the Lebanese Hezbollah guerrillas, an Islamist movement close to Iran claims Hamas. The Israeli army said on Monday it had identified and intercepted several "hostile objects" headed towards its territory.

In the Red Sea, where attacks by Yemen's Houthi rebels have increased in recent weeks, British Defense Secretary Grant Shapps said Monday he was ready to take "direct action" against the rebels.

The previous day, the US military announced that it had sunk three boats belonging to Yemeni rebels allied with Iran, accused of attacking a container ship. Ten of them were killed in the attack. Since the war began on October 7, the Houthis have demonstrated their support for the Palestinians in Gaza by threatening traffic on this strategic sea route.

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, membro partecipante ordinario Fondazione Michele Scarponi Onlus, ideologo e membro del movimento ambientalista Ultima Generazione appartenente alla Rete Internazionale A22 in contrasto al Cambiamento Climatico in atto

HEZBOLLAH, ‘L’ITALIA FA PARTE DELLA COALIZIONE DEL MALE’

https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/mediooriente/2023/12/28/hezbollah-litalia-fa-parte-della-coalizione-del-male_fb106d72-aebb-4e27-bbdd-1800d6464869.html

Hezbollah ha definito “coalizione del male” l’alleanza marittima occidentale guidata dagli USA “creata per proteggere gli interessi di Israele nel Mar Rosso” e i traffici internazionali tra Mediterraneo e Oceano Indiano citando anche l’Italia tra i partecipanti.

Ad una folla di seguaci in Libano, il numero due del partito armato filo-iraniano, lo shaykh Naim Qassem, ha detto: “E’ necessario fare fronte comune contro la coalizione del male rappresentata da America, Israele, Francia, Gran Bretagna, Italia e Germania con la coalizione del bene delle forze della resistenza anti-israeliana in Palestina, Libano, Iran, Yemen e Iraq”.

English translate

Hezbollah defined the US-led Western maritime alliance "created to protect Israel's interests in the Red Sea" and international trade between the Mediterranean and the Indian Ocean as a "coalition of evil", also citing Italy among the participants.

To a crowd of followers in Lebanon, the number two of the pro-Iranian armed party, Sheikh Naim Qassem, said: "It's necessary to form a common front against the coalition of evil represented by America, Israel, France, Great Britain, Italy and Germany with the good coalition of anti-Israeli resistance forces in Palestine, Lebanon, Iran, Yemen and Iraq."

Fonte: ANSA

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, membro partecipante ordinario Fondazione Michele Scarponi Onlus, ideologo e membro del movimento ambientalista Ultima Generazione appartenente alla Rete Internazionale A22 in contrasto al Cambiamento Climatico in atto

IL CAPO DI STATO ITALIANO SERGIO MATTARELLA RIUNISCE IL CONSIGLIO SUPREMO DI SICUREZZA E ASSERISCE: “ISRAELE HA IL DIRITTO DI DIFENDERSI, DIFENDERE I CIVILI A GAZA E OK ALLA SOLUZIONE A DUE STATI”

Mattarella riunisce il Consiglio Supremo di Difesa: “E’ diritto di Israele difendersi, proteggere i civili a Gaza. Sì ai due Stati”. Meloni condanna il “cancro” antisemitismo

https://www.repubblica.it/politica/2023/12/11/news/consiglio_supremo_difesa_mattarella_israele_gaza-421629016/

a cura della redazione Politica

La riunione del Consigli supremo di difesa
La riunione del Consigli supremo di difesa (ansa)

Il comunicato della riunione al Quirinale: “Riprendere il dialogo con l’Anp, fermare gli scontri in Cisgiordania, evitare l’allargamento del conflitto. Attenzione al confine Libano-Israele”

11 DICEMBRE 2023 AGGIORNATO ALLE 23:27


Proteggere i civili a Gaza
, favorire in tutti i modi la ripresa delle pause umanitarie. Ma anche garantire l’autodifesa di Israele ma nel rispetto del diritto internazionale e fermare “rigorosamente” l’acuirsi degli scontri in Cisgiordania. Sono alcuni dei punti della linea tracciata dal Consiglio supremo di Difesa convocato da Sergio Mattarella. Tra i punti affrontati, anche la volontà di riprendere il dialogo con l’Autorità Nazionale Palestinese e soprattutto tenere sempre al centro l’unica soluzione possibile per il conflitto, cioè la soluzione “due popoli due Stati”.

La guerra in Ucraina

Dopo due ore e mezza di colloquio tra il capo dello Stato, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e i ministri interessati come, solo per citarne alcuni, quello della Difesa Crosetto e degli Esteri Tajani – con la consulenza del capo di stato maggiore della Difesa, Giuseppe Cavo Dragone – il Consiglio superiore di Difesa ha preparato un lungo comunicato con il quale si conferma la linea sulla guerra in Ucraina. Oltre a ribadire “la ferma condanna dell’aggressione operata dalla Federazione Russa e il pieno sostegno dell’Italia all’Ucraina nella sua difesa contro l’invasore”, il Csd sottolinea la necessità di esplorare “prospettive che permettano di giungere a una pace che sia giusta e duratura, in conformità al diritto internazionale, e per l’avvio di un piano di ricostruzione dell’Ucraina”.

Il conflitto a Gaza

Rispetto al conflitto a Gaza, il Consiglio Supremo di Difesa condanna ferma delle “brutalità di Hamas” senza nascondere le “preoccupazioni” crescenti per il moltiplicarsi di atti di antisemitismo anche in Italia. E la premier Meloni parlando alla presentazione del libro PhotoAnsa 2023 ha chiarito: “L’antisemitismo è un cancro che si deve sconfiggere”.

Il Consiglio ha sottolineato la necessità di proteggere i civili a Gaza: “fermo il diritto di Israele all’autodifesa nel rispetto del diritto internazionale, va assolutamente assicurata l’incolumità della popolazione civile e va scongiurato l’allargamento del conflitto nella regione”. E ha precisato: “Va rigorosamente fermato l’acuirsi degli scontri in Cisgiordania”.
Infine la parte più politica elaborata dal Csd: “Il Consiglio ha giudicato imprescindibile avviare quanto prima una riflessione della comunità internazionale sulla gestione della Striscia di Gaza, superata questa drammatica fase, e favorire la ripresa di un dialogo politico con l’Autorità Nazionale Palestinese, al fine di individuare una soluzione sostenibile e duratura del conflitto israelo-palestinese basata sul principio “due popoli, due Stati”.

Preoccupa infatti anche l’esplosivo fronte libanese dove tutt’oggi sono impiegati circa mille militari italiani: “Particolare attenzione è stata posta alla situazione lungo la Linea Blu che separa il Libano da Israele, a presidio della quale, nel Sud del Libano, sono dispiegati i soldati della missione Unifil delle Nazioni Unite”.

Fonte: Repubblica

https://x.com/Khorakhane100/status/1734198640611041615

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, membro partecipante ordinario Fondazione Michele Scarponi Onlus, ideologo e membro del movimento ambientalista Ultima Generazione appartenente alla Rete Internazionale A22 in contrasto del Cambiamento Climatico in atto

GAZA TELECOM COMPANIES WARN OF COMING BLACKOUT AMID ISRAEL ATTACKS – LE COMPAGNIE DI TELECOMUNICAZIONI DI GAZA AVVERTONO DELL’ARRIVO DI BLACKOUT TRA GLI ATTACCHI DI ISRAELE

Paltel and Jawwal have announced the network is operating on batteries after fuel ran out, with only a few hours left.

Paltel e Jawwal hanno annunciato che la rete funzionerà con le batterie dopo che il carburante si è esaurito, con solo poche ore rimaste.

Palestinians look for survivors after an Israeli strike on a building last night in Jabalia refugee camp, Gaza [Mahmoud Abo Salamah/AP Photo]
I palestinesi cercano sopravvissuti dopo l’attacco israeliano contro un edificio la scorsa notte nel campo profughi di Jabalia, a Gaza [Mahmoud Abo Salamah/AP Photo]
https://www.aljazeera.com/news/2023/11/15/gaza-telecom-companies-warn-of-coming-blackout

15 November 2023

The two main telecommunications companies in Gaza have warned of a “complete telecom blackout in the coming hours” due to a lack of fuel amid an Israeli siege on the Palestinian territory.

“Main data centers and switches in the Gaza Strip are gradually shutting down due to fuel depletion,” Paltel and Jawwal said in a joint statement on Wednesday.

The companies said “all generators” operating network elements in Gaza have ground to a halt, and that basic network elements were now relying on batteries.

Le due principali società di telecomunicazioni di Gaza hanno avvertito di un “blackout completo delle telecomunicazioni nelle prossime ore” a causa della mancanza di carburante durante l’assedio israeliano sul territorio palestinese. “I principali data center e switch nella Striscia di Gaza stanno gradualmente chiudendo a causa dell’esaurimento del carburante”, hanno affermato mercoledì Paltel e Jawwal in una dichiarazione congiunta.

“The countdown has begun for the halt of all communications and internet services in the Gaza Strip,” Laith Daraghmeh, CEO of the Palestinian telecommunication regulatory authority, said in a statement cited by the Turkish state news agency Anadolu.

He said talks were under way with international institutions “to ensure the entry of quantities of fuel necessary for the operation of the communications service”.

On Sunday, Palestinian Communications Minister Yitzhak Sidr warned that all communications and internet services would stop in the Gaza Strip by Thursday due to depleting fuel.

Israel cut off fuel shipments into the Gaza Strip as part of a “complete siege” on the territory after Hamas fighters from Gaza launched an attack on southern Israel on October 7, killing around 1,200 people, according to Israeli authorities.

Since the attack, Israel has bombarded the Palestinian territory, launched a ground offensive and severely restricted supplies of water, food and electricity. More than 11,300 people have been killed in the Israeli assault, according to Palestinian authorities, including more than 4,600 children.

The first fuel truck to enter Gaza since Israel imposed the siege arrived in the besieged territory on Wednesday.

The UN agency for Palestine refugees said it received 23,000 litres of fuel, which Israel said could be used to transport aid coming in via Egypt. UNRWA chief Philippe Lazzarini said that 160,000 litres a day are needed just to run basic humanitarian operations.

“It is appalling that fuel continues to be used as a weapon of war,” Lazzarini said. “This seriously paralyses our work and the delivery of assistance to the Palestinian communities in Gaza.”

Since Israel launched a ground invasion in late October, Gaza has experienced two blackouts previously, after Israel cut communications and internet services.

Humanitarian agencies and first responders have warned that blackouts severely disrupt their work and put lives at risk.

“People will be deprived of access to lifesaving information, such as finding areas of safety or contacting emergency services,” said Rasha Abdul-Rahim, director of Amnesty Tech.

“The critical work of humanitarian agencies will also be severely disrupted, as workers lose contact with each other,” she added.

“È iniziato il conto alla rovescia per la sospensione di tutte le comunicazioni e dei servizi Internet nella Striscia di Gaza”, ha dichiarato Laith Daraghmeh, amministratore delegato dell’autorità palestinese di regolamentazione delle telecomunicazioni, in una dichiarazione citata dall’agenzia di stampa statale turca Anadolu. Ha detto che sono in corso colloqui con istituzioni internazionali “per garantire l’ingresso delle quantità di carburante necessarie per il funzionamento del servizio di comunicazione”. Domenica, il ministro palestinese delle Comunicazioni Yitzhak Sidr ha avvertito che tutte le comunicazioni e i servizi internet nella Striscia di Gaza si sarebbero interrotti entro giovedì a causa dell’esaurimento del carburante. Israele ha interrotto le spedizioni di carburante nella Striscia di Gaza come parte di un “assedio completo” sul territorio dopo che i combattenti di Hamas da Gaza hanno lanciato un attacco nel sud di Israele il 7 ottobre, uccidendo circa 1.200 persone, secondo le autorità israeliane. Dopo l’attacco, Israele ha bombardato il territorio palestinese, lanciato un’offensiva di terra e fortemente limitato le forniture di acqua, cibo ed elettricità. Secondo le autorità palestinesi, più di 11.300 persone sono state uccise nell’assalto israeliano, tra cui più di 4.600 bambini. Mercoledì è arrivato nel territorio assediato il primo camion di carburante ad entrare a Gaza da quando Israele ha imposto l’assedio. L’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi ha dichiarato di aver ricevuto 23.000 litri di carburante, che secondo Israele potrebbero essere utilizzati per trasportare gli aiuti in arrivo attraverso l’Egitto. Il capo dell’UNRWA Philippe Lazzarini ha affermato che sono necessari 160.000 litri al giorno solo per gestire le operazioni umanitarie di base. “È spaventoso che il carburante continui ad essere utilizzato come arma di guerra”, ha detto Lazzarini. “Ciò paralizza seriamente il nostro lavoro e la fornitura di assistenza alle comunità palestinesi a Gaza”. Da quando Israele ha lanciato un’invasione di terra alla fine di ottobre, Gaza ha subito due blackout in precedenza, dopo che Israele ha interrotto le comunicazioni e i servizi Internet. Le agenzie umanitarie e gli operatori di primo soccorso hanno avvertito che i blackout interrompono gravemente il loro lavoro e mettono a rischio vite umane. “Le persone saranno private dell’accesso a informazioni salvavita, come trovare aree di sicurezza o contattare i servizi di emergenza”, ha affermato Rasha Abdul-Rahim, direttore di Amnesty Tech. “Anche il lavoro fondamentale delle agenzie umanitarie sarà gravemente interrotto, poiché i lavoratori perderanno i contatti tra loro”, ha aggiunto.

“Telecom blackouts enable Israel to cover up the mass atrocities being committed against the Palestinian people in Gaza and to maintain its chronic impunity,” said Al Mezan, a Gaza-based human rights group, in a statement.

Communications networks in Gaza have been unreliable since the war began due to lack of electricity and damage to infrastructure.

The Palestinian Ministry of Communications has previously appealed to neighbouring Egypt to operate communication stations near the Gaza border and activate roaming service on Egyptian networks.

The warning comes after the Israeli military entered Gaza’s largest medical complex, al-Shifa, in what they called a “targeted operation” to search for Hamas weapons and infrastructure. Several people have been detained during the raid at the hospital.

The raid comes after Israeli forces besieged the hospital for several days amid growing alarm over the deteriorating conditions in the facility, where the UN says thousands of people have sought shelter from the war. Hundreds of patients remain at the hospital, which ceased to function at the weekend due to a lack of fuel.

Ahmed Mokhallalati, a surgeon at the hospital, told Al Jazeera that Israeli forces moved tanks inside the hospital grounds after “continuous, aggressive gunshots, bombardments and attacks since yesterday evening”.

“Imagine being in a hospital where the water is not there, the basic hygiene of the people going to the toilet is a challenge. Food and drinking water haven’t come to the hospital for the sixth day now, with no way of getting anything in the hospital,” Mokhallalati said.

The World Health Organization (WHO) said in a statement it was “urgently exploring the possibility for evacuating patients and medical staff” in al-Shifa Hospital in Gaza in discussions with Palestinian Health Minister Mai al-Kaila and the International Committee of the Red Cross (ICRC).

Le reti di comunicazione a Gaza sono state inaffidabili dall’inizio della guerra a causa della mancanza di elettricità e dei danni alle infrastrutture. Il Ministero palestinese delle Comunicazioni ha precedentemente fatto appello al vicino Egitto affinché gestisca stazioni di comunicazione vicino al confine di Gaza e attivi il servizio di roaming sulle reti egiziane. L’avvertimento arriva dopo che l’esercito israeliano è entrato nel più grande complesso medico di Gaza, al-Shifa, in quella che hanno definito “un’operazione mirata” per cercare armi e infrastrutture di Hamas. Diverse persone sono state arrestate durante il raid all’ospedale. Il raid arriva dopo che le forze israeliane hanno assediato l’ospedale per diversi giorni in un clima di crescente allarme per il deterioramento delle condizioni della struttura, dove secondo le Nazioni Unite migliaia di persone hanno cercato rifugio dalla guerra. Centinaia di pazienti restano ricoverati nell’ospedale, che ha smesso di funzionare nel fine settimana a causa della mancanza di carburante. Ahmed Mokhallalati, un chirurgo dell’ospedale, ha detto ad Al Jazeera che le forze israeliane hanno spostato i carri armati all’interno dell’ospedale dopo “colpi di arma da fuoco, bombardamenti e attacchi continui e aggressivi da ieri sera”. “Immaginate di essere in un ospedale dove non c’è l’acqua, l’igiene basilare di chi va in bagno è una sfida. Cibo e acqua potabile non arrivano all’ospedale ormai da sesto giorno, e non c’è modo di procurarsi nulla in ospedale”, ha detto Mokhallalati. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha dichiarato in un comunicato che sta “esplorando urgentemente la possibilità di evacuare i pazienti e il personale medico” nell’ospedale al-Shifa di Gaza in discussioni con il Ministro della Sanità palestinese Mai al-Kaila e il Comitato Internazionale della Croce Rossa (ICRC).

SOURCE: AL JAZEERA

https://twitter.com/bralex84/status/1725146944077431107?s=20

https://www.jawwal.ps
https://www.jawwal.ps
https://www.ripe.net/membership/indices/data/ps.paltel.html
https://www.paltel.ps/en/press/Zain-Group-and-Palestine’s-Paltel-connect-through-‘One-Network’-
https://www.zain.com/en
https://www.linkedin.com/posts/alessio-brancaccio-a59a4822b_alessio-brancaccio-bralex84-on-activity-7185646390813880320-E-au

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, membro partecipante ordinario Fondazione Michele Scarponi Onlus, ideologo e membro del movimento ambientalista Ultima Generazione appartenente alla Rete Internazionale A22 in contrasto del Cambiamento Climatico in atto

AGGIORNAMENTI GUERRA ISRAELE HAMAS NOVEMBRE 2023

Vasto (CH), lì 16 Novembre 2023 ore 1.10

Aggiornamenti relativi alla Guerra Israele Hamas che va avanti da 40 giorni, dallo scorso 7 Ottobre, quando Hamas ha attaccato Tel Aviv in Israele con un commando per rapire centinaia di ostaggi occidentali (Operazione Al-Aqsa), al fine di rispondere agli attacchi aerei israeliani ai civili palestinesi lungo la Striscia di Gaza già 5-6 mesi fà attraverso l’operazione militare israeliana nota come Shield and Arrow (Scudo e Freccia) ed avere il riconoscimento dello Stato indipendente della Palestina, dal momento che Hamas stessa non c’entra niente con il terrorismo associato all’ISIS, si tratta in realtà di un movimento rivoluzionario armato che fa parte dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP). Un attacco pianificato ad Israele da due anni quello di Hamas che però ha scatenato l’ira del Primo Ministro israeliano, il sionista di estrema destra e genocida Benjamin Netanyahu che dovrà essere arrestato e processato davanti ad una Corte Internazionale con le accuse di genocidio e crimini di guerra contro l’Umanità per le numerose e ripetute violazioni della Convenzione Internazionale di Ginevra, la quale vieta gli attacchi ai civili e agli ospedali, occupazioni militari di terra delle case di potenziali sostenitori di Hamas nelle città di Ramallah, Nablus, Jenin, Haifa e Tiberiade in Cisgiordania e operazione militare a larga scala sulle città di Deir Al-Balah, Gaza City, Khan Younis e Rafah nella Striscia di Gaza, attacchi via aria e via terra che hanno ucciso già più di 11000 civili palestinesi dei quali 4700 bambini. i tre ospedali di Gaza più importanti, l’Al-Shefa Hospital, l’Al-Nasr Psychiatric Hospital ed il Victory Children Pediatric Hospital sono stati occupati militarmente dai carri armati israeliani a loro dire per stanare un “pericoloso” capo di Hamas che si nasconderebbe nei sotterranei dell’ospedale maggiore Al-Shifa, ma si tratta per lo più di notizie propagandistiche e tendenziose (fake news) che vanno verificate prima di essere enunciate. Tutti gli attacchi israeliani alla popolazione civile palestinese sono già stati condannati dal Segretario Generale dell’ONU Antonio Guterres che si è detto “disturbato di tutte le atrocità commesse dagli israeliani negli ospedali di Gaza”, attacchi che stanno portando ad un genocidio lento dell’intera popolazione di Gaza ed ad una situazione umanitaria sempre più catastrofica.

Di seguito tutti i principali aggiornamenti dalla testata giornalistica Al Jazeera Qatar, Byoblu Italia e dalle piattaforme social network X ed Instagram, fonti dell’informazione maggiormente libere ed indipendenti rispetto ai media sionisti di regime americani, europei ed italiani.

Pagina in costante aggiornamento.

https://x.com/Sarah_Hassan94/status/1724723519135629376

https://www.aljazeera.com/news/2023/11/15/gaza-telecom-companies-warn-of-coming-blackout
https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/11/15/le-forze-israeliane-fanno-saltare-in-aria-il-parlamento-di-gaza-city-due-giorni-fa-i-soldati-avevano-occupato-ledificio/7354447/
https://www.jawwal.ps
https://www.ripe.net/membership/indices/data/ps.paltel.html
https://www.zain.com/en
https://www.huffingtonpost.it/esteri/2023/11/16/news/risoluzione_consiglio_onu-14143929/

https://www.aljazeera.com/news/2023/11/17/does-israel-have-the-right-to-self-defence-in-gaza
https://www.aljazeera.com/program/newsfeed/2023/11/17/medical-staff-ordered-out-of-jenin-hospital-during-israeli-raid

https://twitter.com/bralex84/status/1725630180759060817?s=20

https://www.aljazeera.com/program/upfront/2023/11/17/israel-gaza-war-is-israel-weaponising-anti-semitism
https://www.aljazeera.com/features/2023/11/17/israels-weapons-industry-is-the-gaza-war-its-latest-test-lab
https://www.aljazeera.com/news/2023/11/17/as-israel-bombs-gaza-irelands-enduring-support-of-palestine-gets-stronger
https://www.aljazeera.com/news/2023/11/17/more-than-20-patients-die-at-gazas-al-shifa-hospital-amid-israeli-raid
https://www.aljazeera.com/program/inside-story/2023/11/17/can-the-un-security-council-stop-israels-war-on-gaza
https://www.aljazeera.com/gallery/2023/11/17/minimal-fuel-to-be-allowed-into-gaza-after-un-warns-of-starvation-risk
https://www.aljazeera.com/news/2023/11/17/biden-and-qatars-emir-discuss-gaza-hostages-humanitarian-aid

https://twitter.com/QudsNen/status/1725231182160253410?s=20

https://www.lastampa.it/esteri/2023/11/19/news/guerra_israele_hamas_nabil_abu_rudeineh-13871824/
https://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2023/11/17/tensioni-tra-studenti-e-polizia-a-torino.-bandiera-della-palestina-sulla-torre_544b0b7c-5ec9-4c37-9497-13ccce1840f4.html
https://www.aljazeera.com/news/liveblog/2023/11/23/israel-hamas-war-live-israel-pounds-gaza-ahead-of-expected-truce
https://www.aljazeera.com/news/longform/2023/10/9/israel-hamas-war-in-maps-and-charts-live-tracker
https://www.aljazeera.com/news/2023/11/23/mixed-reactions-among-palestinians-israelis-over-prisoner-captive-exchange
https://www.aljazeera.com/features/2023/11/23/can-regain-our-soul-relief-and-fear-in-gaza-ahead-of-israel-truce
https://www.aljazeera.com/news/2023/11/23/irans-top-diplomat-discusses-israels-war-in-gaza-with-hezbollah-leader
https://www.change.org/p/sign-and-share-this-urgent-petition-calling-for-a-ceasefirenow-in-gaza-and-israel
https://www.unicefusa.org/stories/gaza-and-israel-childrens-safety-must-come-first
La marcia per il popolo palestinese: bambini partecipano alla protesta ad Islamabad, la capitale del Pakistan
https://www.aljazeera.com/news/liveblog/2023/11/25/israel-hamas-war-live-israeli-officials-say-39-palestinians
https://www.aljazeera.com/gallery/2023/11/26/tears-and-joy-as-second-batch-of-39-palestinians-freed-from-israeli-prisons
https://www.aljazeera.com/news/2023/11/27/israel-hamas-truce-in-gaza-extended-by-two-days-says-mediator-qatar
https://www.aljazeera.com/features/2023/11/27/we-want-permanent-ceasefire-palestinians-in-gaza-say-as-truce-extended
https://www.aljazeera.com/news/2023/11/27/us-rights-advocates-launch-hunger-strike-for-israel-hamas-ceasefire
https://www.aljazeera.com/news/2023/11/28/gaza-truce-appears-set-to-extend-as-israel-receives-new-list-of-captives
https://www.aljazeera.com/features/2023/11/28/the-beginning-of-the-end-the-hypothetical-future-of-palestinian-politics
https://www.aljazeera.com/news/2023/11/28/what-do-we-know-about-the-israel-hamas-truce-extension
https://www.aljazeera.com/news/2023/11/28/israel-hamas-war-list-of-key-events-day-53
https://www.aljazeera.com/gallery/2023/11/27/photos-empty-towns-to-sea-laundry-how-war-has-changed-israel-palestine

“Dear Dr. Brancaccio,

Thank you for getting in touch, I understand you have sent us a number of different messages relating to the response of the Red Cross Movement in Gaza. I hope you don’t mind, but for ease, I am responding to all three of your messages here.

Firstly apologies it has taken us longer than we would have liked to respond to you, we have received a significant volume of enquiries relating to the escalating hostilities in Israel and Occupied Palestinian Territory, and as there are a number of different Red Cross and Crescent societies involved, and the situation is evolving rapidly it has taken us some time to collate the most up to date and accurate information in response to these important enquiries.

I am sorry to hear about the experiences of your contacts in Gaza. We can appreciate how distressing and upsetting this must be, and understand you getting in touch with us and other agencies to ask for more information. I should mention however that it is our colleagues at the International Committee of the Red Cross (ICRC) who are coordinating the response in Gaza. They are keeping their own website and social media channels up to date with the latest information on their response as they have it, and this may be a more direct way of you continuing to get any more information you need on the response in Gaza.

With specific regard to the availability of fuel and other essential items in Gaza, as your contact mentions, the Rafah border crossing between Egypt and Gaza is a vital lifeline. On 10 October it was closed, restricting critical, life-saving humanitarian aid from reaching the Gaza Strip and exacerbating the acute humanitarian crisis. On 21 October, the first 20 humanitarian aid trucks were allowed to cross the border. The aid that has been received is only a drop in the ocean considering the immense needs.

Around 2,000 trucks have now been received by the Palestine Red Crescent Society (PRCS) from the Egyptian Red Crescent Society (ERCS), though the number is constantly changing as more aid trucks have crossed the border. They include food parcels, medical supplies, consumables and equipment, non-food items, safe drinking water, milk and diapers for children, tents and cleaning materials in addition to 16 ambulances. Some fuel is also now entering Gaza each day. However, the quantities of fuel are insufficient to meet Gaza’s needs.

Our colleagues at the ICRC have repeatedly called for an unhindered and continuous flow of critical humanitarian aid, including fuel into Gaza. This is contingent on the agreement of all parties involved however. 

The latest press release from the ICRC can be found here: Israel and the Occupied Territories: ICRC teams begin multi-day operation to reunite hostages and detainees with their families, deliver assistance | ICRC

We are also keeping this page up to date with information from our sister societies who are responding to the escalation in hostilities in the region at the moment: https://www.redcross.org.uk/stories/disasters-and-emergencies/world/occupied-palestinian-territories-and-israel-crisis-appeal

As you mention that you are in central Italy, as you may know, our colleagues at Croce Rossa Italiana are also collating information here: https://cri.it/emergenza-israele-e-territori-palestinesi-occupati/

Hopefully this information has been useful,

Thank you again for getting in touch,

Katy Myers Green

Supporter Care

British Red Cross

Traduzione in italiano

“Gentile dottor Brancaccio,

Grazie per averci contattato, mi risulta che ci avete inviato diversi messaggi relativi alla risposta del Movimento della Croce Rossa a Gaza. Spero non ti dispiaccia, ma per comodità rispondo a tutti e tre i tuoi messaggi qui. Innanzitutto ci scusiamo per aver impiegato più tempo di quanto avremmo voluto rispondervi, abbiamo ricevuto un volume significativo di richieste relative all’escalation delle ostilità in Israele e nei Territori palestinesi occupati e poiché esistono diverse società di Croce Rossa e Mezzaluna coinvolti e la situazione si sta evolvendo rapidamente, ci è voluto del tempo per raccogliere le informazioni più aggiornate e accurate in risposta a queste importanti richieste. Mi dispiace apprendere delle esperienze dei tuoi contatti a Gaza. Possiamo comprendere quanto ciò debba essere angosciante e sconvolgente e comprendere che tu voglia metterti in contatto con noi e altre agenzie per chiedere maggiori informazioni. Dovrei tuttavia menzionare che sono i nostri colleghi del Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR) a coordinare la risposta a Gaza. Stanno mantenendo aggiornati il ​​proprio sito web e i canali dei social media con le ultime informazioni sulla loro risposta così come le hanno, e questo potrebbe essere un modo più diretto per continuare a ottenere tutte le informazioni necessarie sulla risposta a Gaza. Per quanto riguarda nello specifico la disponibilità di carburante e altri beni essenziali a Gaza, come menzionato dal vostro contatto, il valico di frontiera di Rafah tra l’Egitto e Gaza è un’ancora di salvezza vitale. Il 10 ottobre è stato chiuso, impedendo agli aiuti umanitari fondamentali e salvavita di raggiungere la Striscia di Gaza e aggravando la grave crisi umanitaria. Il 21 ottobre i primi 20 camion di aiuti umanitari hanno potuto attraversare il confine. Gli aiuti ricevuti sono solo una goccia nell’oceano considerando gli immensi bisogni. Circa 2.000 camion sono stati finora ricevuti dalla Società della Mezzaluna Rossa Palestinese (PRCS) dalla Società della Mezzaluna Rossa Egiziana (ERCS), anche se il numero cambia costantemente man mano che sempre più camion umanitari hanno attraversato il confine. Includono pacchi alimentari, forniture mediche, materiali di consumo e attrezzature, articoli non alimentari, acqua potabile, latte e pannolini per bambini, tende e materiali per la pulizia oltre a 16 ambulanze. Ogni giorno entra a Gaza anche una certa quantità di carburante. Tuttavia, le quantità di carburante non sono sufficienti a soddisfare i bisogni di Gaza. I nostri colleghi del CICR hanno ripetutamente chiesto un flusso continuo e senza ostacoli di aiuti umanitari fondamentali, compreso il carburante, verso Gaza. Ciò dipende tuttavia dall’accordo di tutte le parti coinvolte.

L’ultimo comunicato stampa del CICR può essere trovato qui: Israele e territori occupati: le squadre del CICR iniziano un’operazione di più giorni per riunire ostaggi e detenuti con le loro famiglie e fornire assistenza | CICR Stiamo anche mantenendo questa pagina aggiornata con le informazioni delle nostre società sorelle che stanno rispondendo all’escalation delle ostilità nella regione in questo momento: https://www.redcross.org.uk/stories/disasters-and-emergencies/ appello-mondo/territori-palestinesi-occupati-e-crisi-israele

Dato che dici che ti trovi nel centro Italia, come forse saprai, anche i nostri colleghi della Croce Rossa Italiana stanno raccogliendo informazioni qui: https://cri.it/emergenza-israele-e-territori-palestinesi-occupati/

Speriamo che queste informazioni siano state utili.

Grazie ancora per averci contattato,

Katy Myers Green Cura del sostenitore Croce Rossa Britannica

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, membro partecipante ordinario Fondazione Michele Scarponi Onlus, ideologo e membro del movimento ambientalista Ultima Generazione appartenente alla Rete Internazionale A22 in contrasto del Cambiamento Climatico in atto

EDEN UN PIANETA DA SALVARE PUNTATA 5 EDIZIONE 1 10 FEBBRAIO 2020: VIAGGIO IN MEDIO ORIENTE CON LICIA COLO’ ALLA SCOPERTA DI ISRAELE E DEL MAR MORTO

Eden – Un pianeta da salvare – Puntata del 10/02/2020

https://www.la7.it/eden/rivedila7/eden-un-pianeta-da-salvare-puntata-del-10022020-11-02-2020-306686


1a Edizione, Puntata 5 – Licia Colò alla scoperta delle bellezze naturali del nostro pianeta, con una finestra aperta sull’attualità per contribuire a proteggere e migliorare il delicato equilibrio tra l’ambiente e l’uomo.

Il Mar Morto: il lago salato più amato e raccontato del mondo

 10/02/2020

https://www.la7.it/eden/video/il-mar-morto-il-lago-salato-piu-amato-e-raccontato-del-mondo-10-02-2020-306681

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, ideologo e consulente tecnico movimento ambientalista Ultima Generazione A22 Network e membro attivo della Fondazione Michele Scarponi Onlus