Mese: novembre 2020

25 NOVEMBRE 2020 CARMINE PALERMO + 90

Avezzano, lì 25 Novembre 2020 ore 22.04

Carmine Palermo fotografato sorridente su una delle ruette che porta nella parte alta di Scurcola Marsicana (AQ) il suo paese natale dov’era nato il 25 Novembre 1930 in un casale di contrada Porcini posto lungo la SS 5 Tiburtina tra Scurcola ed il bivio con la SP 509 di Villa San Sebastiano. Morì il 30 Gennaio 2015, all’età di soli 84 anni.

Cari amici lettori ed amiche lettrici, oggi dedico questo articolo al mio nonno materno Carmine Palermo che se fosse ancora vivo oggi, avrebbe compiuto la veneranda età di 90 anni ed uno duro austero come lui, sono certo che ci sarebbe riuscito se non avesse incontrato, lungo il suo cammino, lo scoglio del cancro, la malattia del Secolo! La sua vita si è fermata a 84 anni il 30 Gennaio 2015, è stata una persona speciale che ha caratterizzato la mia infanzia e la mia adolescenza, è stato un vero, degno esempio di vita da Highlander quando ha dovuto lottare contro il cancro per 14 lunghi anni, cioè da quando scoprì di averlo all’età di 70 anni nel 2000, anno in cui si sottopose ad un delicato intervento chirurgico di asportazione del polmone destro per 3/4, intervento eseguito all’Ospedale Forlanini di Roma da un luminare della cardiologia, il Dott. Martelli, e perfettamente riuscito senza che mio nonno passasse per l’anticamera di preparazione all’intervento chirurgico, cosa che suscitò l’ammirazione di un intero reparto di degenti anche più giovani di lui, ma tale intervento non bastò a causa del graduale e lento diffondersi delle metastasi che gli fece passare il tumore dal polmone al fegato, eppure nonostante tutto continuò a lottare in piena resilienza contro la malattia per 14 lunghi anni, sottoponendosi a continui check-up mensili e prendendo delle medicine sperimentali che si faceva spedire a casa direttamente dagli Stati Uniti d’America e che scostavano ben 1000€ a confezione, anche mio nonno ! Mio nonno era una persona speciale che viveva di semplici passioni, come quella dell’amore per la Madre Terra che amava così tanto coltivare, dal momento era proprietario di ben due appezzamenti di terreno: uno di una coppa (500 mq) in località Le Precocce tra i comprensori di Scurcola Marsicana e Villa San Sebastiano, dove vi coltivava tutte specie leguminose (fagioli, ceci, piselli e lenticchie) e l’altro di una coppa e mezza (1500 mq) coltivato a vite con ben 263 barbatelle disposte su tre filari e sorrette da pali di cemento conficcati nel terreno, collegati da dei fili di ferro, all’interno dei quali ci immetteva delle lattine di aranciata San Pellegrino per le quali andava pazzo e che si scolava puntualmente prima di riutilizzarle come spaventapasseri quando venivano agitate dal vento, la funzione era quella di allontanarle dagli uccelli intenzionati a cibarsi degli acini della sua preziosa uva ed accanto alla vigna vi era una strada sterrata che scendeva in discesa dove vi era un frutteto caratterizzato da peri e meli dei quali si prendeva amorevole cura.

Alessio Brancaccio e Massimo Brancaccio, rispettivamente il nipote ed il genero di Carmine Palermo tornano nella vigna di Santi Anni posta tra Contrada Porcini dove era nato il 25 Novembre 1930 all’interno di un casale oggi abbandonato e posto lungo la SS5 Tiburtina tra Scurcola Marsicana e l’incrocio con la SP 509 per Villa San Sebastiano e Contrada Croce di Sorbo di Tagliacozzo, il luogo dove tutto ebbe inizio!

Mio nonno #CarminePalermo lavorò come impiegato a #Roma nella vecchia sede della casa editrice #GiuntiMarzocco. Il sig. #FedericoSposato gli scrisse questa dedica datata 30 Aprile 1982 all’interno del volume #ErmitageStoriaeCollezioni che gli regalò per l’ottimo servizio svolto. https://twitter.com/bralex84/status/1331609400784662531

Il volume Ermitage Storia e Collezioni donato dal sig. Federico Sposato Responsabile della casa editrice Giunti Marzocco dove mio nonno materno Carmine prestò servizio negli anni ’70 fino al 1982!
La bellissima dedica scritta dal sig. Federico Sposato della casa editrice Giunti Marzocco in cui si ringrazia Carmine Palermo per l’ottimo lavoro di impiegato svolto nella vecchia sede di Roma: data 30 Aprile 1982

Da sinistra: Io in braccio a nonno Carmine davanti la chiesa di #SantaMariaGoretti a #Nettuno il 9 Giugno 1985 e a destra io e nonno Carmine durante una delle nostre passeggiate in natura presso il #SantuarioMadonnadellaPietracquaria ad #Avezzano il 25 Ottobre 1987. https://twitter.com/bralex84/status/1331610369907978241

Cuore rosso
Io in braccio a nonno materno Carmine Palermo davanti la chiesa di Santa Maria Goretti a Nettuno (RM): era il 9 Giugno 1985!
Io ritratto assieme a mio nonno Carmine durante una delle nostre passeggiate in natura al Santuario della Madonna di Pietraquaria ad Avezzano: era il 25 Ottobre 1987!

A destra: mio nonno #CarminePalermo assieme a mia nonna #MariaConcettaGulia mentre presenziano ad una riunione di gruppo della Just Italia Srl all’#HotelMidas a #Roma, Natale 1992. A sinistra: nonno che festeggia i suoi 82 anni nella mia vecchia casa di via Molise ad #Avezzano, era il 25 Novembre 2012. https://twitter.com/bralex84/status/1331611638701678595

Nonno Carmine Palermo e nonna Maria Concetta Gulia, nota con il soprannome “Rosetta” in paese a Scurcola Marsicana presenziano ad una riunione di gruppo organizzata dalla ditta svizzera di prodotti cosmetici per la cura e l’igiene del corpo Just Italia Srl presso l’Hotel Midas sull’Aurelia a Roma, era il 30 Dicembre 1992
Nonno Carmine Palermo che festeggia i suoi 82 anni nella mia vecchia casa di via Molise 9 ad Avezzano: era il 25 Novembre 2012

Eccolo qui il fuoristrada russo #Lada modello #Niva targato MI 7F0863 con il quale mio nonno si dirigeva da casa sua in #CorsoVittorioEmanueleIII a #ScurcolaMarsicana fino ai suoi due appezzamenti terrieri! https://twitter.com/bralex84/status/1331612647054315525

Il fuoristrada russo Lada Niva color avana, lo stesso che aveva mio nonno, visto dalla parte anteriore
Il fuoristrada russo Lada Niva color avana, lo stesso che aveva mio nonno, visto dalla parte posteriore

Questa è la borraccia in plastica che acquistò da #VittorioMarcelli, noto rivenditore di #biciclette sito a #CappelledeiMarsi frazione di #ScurcolaMarsicana e che utilizzava durante le sue uscite di 12 km in mtb lungo i #CollidiScurcola tra viale della stazione e #CasalediRenzo e #viadelleParanze o delle #AnimeSante (Le Cine Sante in dialetto locale scurcolano di #ScurcolaMarsicana). Era solito raccontarmi i suoi giri e la famosa frase: “Alé che bello andare in #bicicletta e mettere il rapporto lungo! Con una pedalata faccio 10 metri!” E poi diceva: “Alè che bello andare in #bicicletta! Con il rapporto lungo basta una pedalata e faccio 10 metri!” Gli rispondevo: “Ah nò come #SergeiGontchar!” famoso cronoman ucraino che corse #TourdeFrance e #giroditalia negli anni 2000. Lui: “Chi?” “Vedemose le tappe poi te faccio vede!” https://en.wikipedia.org/wiki/Serhiy_Honchar #SergeiHonchar #Ucraina #cronoman #professionistaciclismosustrada anni 2000 squadra #TMobile. Eccolo qui #SergeiHotchar, squadra #TMobile. Adesso ve lo ricordate? https://twitter.com/bralex84/status/1331618323424010240

https://twitter.com/bralex84/status/1331615474501754883

La borraccia arancione che nonno Carmine acquistò presso Vittorio Marcelli, noto negoziante di biciclette sito a Cappelle dei Marsi frazione di Scurcola Marsicana circa due anni prima di morire nel 2013. Non tutti sanno che dopo la sua morte questa borraccia l’ho fatta sanificare dalla figlia maggiore Carla, mia madre e poi la misi nel mio portaborraccia sulla bici da corsa come portafortuna durante i miei allenamenti qui nella Marsica!

Da sinistra: la tomba di mio nonno materno #CarminePalermo è nel cimitero comunale di #ScurcolaMarsicana, a destra la foto della lapide che lo ritrae sorridente mentre passeggia per le ruette nella parte alta del paese ed infine pensiero religioso scritto nel mio santino che conservo gelosamente e scrupolosamente nel mio portafogli! https://twitter.com/bralex84/status/1331620352049426439

#alessiobrancaccio visita la tomba dei nonni materni nel cimitero comunale di #ScurcolaMarsicana: era il 12 Giugno 2020. https://twitter.com/bralex84/status/1331620917416517642
Paesi d’Abruzzo: Scurcola Marsicana https://twitter.com/bralex84/status/1331621672324042754

La terrazza della vecchia casa dei miei nonni materni Carmine e Maria Concetta “Rosetta” era sita in #CorsoVittorioEmanueleIII 84 e casa mia dove ho vissuto con i miei genitori a #PiazzadelMercato 1 tra il 1991 ed il 2000: distavano appena 215 metri! #ScurcolaMarsicana (AQ) Abruzzo https://twitter.com/bralex84/status/1331640599758442496

Dal momento che mio nonno nel paese di #ScurcolaMarsicana si è sempre distinto per alto #sensocivico e #buonsenso, la mia intenzione è chiedere al Comune la realizzazione di una #pistaciclabile di 7,7 km dedicata alla sua memoria. Eccola qui pianificata su #GoogleEarth! https://twitter.com/bralex84/status/1331650907122053121

Pista ciclabile Carmine Palermo Colli di Scurcola Marsicana 7,7 Km su Komoot: http://komoot.it/tour/288917586

In conclusione caro nonno mio, sappi che ad oggi sono diventato tra le massime autorità sportive che la Regione Abruzzo abbia mai avuto con CSEN Abruzzo ed anche se fino ad oggi la mia politica non ha fatto in modo che potessi avere quel ruolo al quale tanto ambisco, sappi che ho cambiato partito: il prossimo anno nel 2021 passerò da Rifondazione Comunista Abruzzo, nelle fila di Fratelli d’Italia Vasto e, dalle prossime comunali di primavera 2021, appoggerò il giovane candidato Sindaco classe 1988 Marco Di Michele Marisi, nella viva speranza che oltre ad essere già l’uomo di riferimento per la costruzione della pista ciclabile della Via Verde Costa dei Trabocchi, infrastruttura che dalla prossima primavera collegherà ben 9 Comuni per 42 km da San Salvo (CH) a Francavilla al Mare (CH), infrastruttura che a sua volta verrà entro pochi anni inglobata nel progetto regionale ciclabile Bike To Coast che collegherà per 131 km i comuni di Martinsicuro (TE) a nord e San Salvo (CH) a sud nell’ambito dello sviluppo della Ciclovia Adriatica, rete Bicitalia numero 6. La mia ambizione qui in Abruzzo è quella di divenire Consigliere o Assessore Comunale al ramo Ambiente, Sport e Mobilità Sostenibile per il comune adriatico di Vasto, dopodiché, una volta sviluppata la Rete Integrata alla Mobilità Sostenibile tra Vasto città e Vasto marina, allora riallaccerò rapporti anche con l’amministrazione comunale del tuo paese natale Scurcola Marsicana per sviluppare le piste ciclabili anche lì nell’ottica collegamento Carsoli-Villavallelonga, attraverso la ciclovia Tiburtina, che nel suo insieme collegherà in futuro il progetto del Grande Raccordo Anulare delle Bici (GRAB) di Roma e la ciclabile del Bike To Coast a Pescara, così cercherò di fare in modo di creare quegli strumenti che serviranno agli abitanti della tua realtà per rioccupare persone senza lavoro nell’ambito turistico sviluppando il cicloturismo anche nei Piani Palentini! I progetti ci sono, le idee non mi sono mai mancate lo sai, ma presto servirà metterle in pratica specie nella crisi che seguirà quest’emergenza legata al COVID e sono sollevato di sapere che proprio tu maniaco della pulizia in senso buono non l’abbia vissuta, almeno ti sei risparmiato questo patetico circo equestre che qui in Abruzzo hanno messo in piedi politicamente da tempo. Durante una delle nostre passeggiate del 1990 a Ponte Gioacchino a via delle Paranze a Scurcola mi confidasti che un giorno sarebbe accaduto qualcosa di grosso che potesse far ricordare alle persone che basta poco per vivere in dignità attraverso la semplicità, tornando a ripopolare le campagne per coltivare la terra come facevi tu con tanto amore e passione, tenendo fede ai tuoi studi di scuola agraria come i miei e soprattutto, lontano dalle insidie del capitalismo globalizzato legato ai mercati finanziari che così tanto stanno uccidendo questo Mondo così come lo avevamo conosciuto e quanto sia importante muoversi in bicicletta per migliorare la propria salute come hai cercato di fare tu (un pò troppo tardi) e migliorare, di conseguenza, anche la qualità dell’aria delle nostre Comunità locali. Io come già sai ti ho fatto una promessa davanti la tua lapide durante una delle numerose volte in cui sono venuto a trovarti: ti lasciai anche una lettera scritta di mio pugno dove ti annunciavo che avrei inaugurato sportivamente proprio io la Via Verde ed il progetto Bike to Coast, attraverso un’impresa sportiva senza precedenti nella storia di questa Regione, impresa che organizzerò e dedicherò completamente a te, ad infrastrutture realmente completate, oggi sono ancora in via di ultimazione, per cui voglio farti sapere che su quella bicicletta accanto a me per tutti i 263 km del Bike to Coast ci sarai ovviamente anche tu con me! Sei tu tra i miei tre angeli custodi che il 18 Aprile 2019 mi hanno salvato da una morte certa dopo la mia seria caduta avuta in bicicletta appena dopo il Motel Salviano rientrando verso casa ad Avezzano da Cappelle dei Marsi, una caduta che mi ha fatto capire quanto sia realmente importante indossare il casco in testa, che per me andrò reso obbligatorio nel nuovo Codice della Strada, obbligo che dovrà valere sia per i ciclisti sportivi che per quelli urbani, dal momento che il 90% degli incidenti tra automobilisti e ciclisti accadono proprio all’interno degli agglomerati urbani e tu già lo sapevi assieme a me! Per cui da oggi uniti anche nel nome della sicurezza stradale, voglio che arriveremo presto a raggiungere morti zero lungo le strade italiane!

Grazie di essere esistito e di avermi salvato la vita quando è servito, continua a vegliare su di me e sulla mia famiglia, anche a Vasto. Da oggi tutto quello che riuscirò a riconquistare sul campo lo sai che sarà anche tuo, perché so che sarà il modo migliore per mantenere alta anche la tua memoria. Ci risentiamo presto, anima mia!

Alessio Brancaccio con completo Fassa Bortolo e bici da corsa alu-carbon Shockblaze Kosmos, anno 2008


Alessio Brancaccio con completo Francaise des Jeux 2009 special edition ritratto davanti la chiesa di Sant’Egidio a Scurcola Marsicana il 23 Agosto 2010 dopo aver portato a termine la sua sfida sui 1000 metri a cronometro con partenza da fermo sul rettilineo di viale della Stazione
Shockblaze Kosmos alu carbon, la prima bici da corsa di Alessio Brancaccio!
Alessio Brancaccio prima di uscire per il suo allenamento in bici da corsa del 10 Novembre 2016
Alessio Brancaccio con laccio bianco nell’ambito della campagna di sicurezza stradale #CodicediSicurezza, lanciata da FIAB, laccio bianco attaccato sulla manopola sinistra della sua storica bici da città la mtb Pininfarina in alluminio verde con la quale ha scritto la storia della mobilità sostenibile nel comune di Avezzano (AQ) dal 2009 al 2012 assieme ai ragazzi del Comitato Mobilità Sostenibile Marsicana Onlus
Selfie Alessio e Massimo Brancaccio mentre visitano la vigna di Santi Anni di nonno e suocero Carmine Palermo al quale io volevo bene come un altro figlio e suo genero come se fosse un suo secondo padre! Maggio 2017
Alessio Brancaccio ed il campo di girasoli a Cappelle dei Marsi (AQ) onomastico di Sant’Alessio da Costantinopoli, Protettore dei viaggiatori, 17 Luglio 2017
Alessio Brancaccio con in mano il bastone anti cani cattivi, che tanto piaceva portare anche al nonno Carmine Palermo: oggi non c’è più il nonno, c’è il nipote che rompe i coglioni per strada e alle amministrazioni pubbliche e fa i danni al posto suo, come faceva suo nonno ogni volta che andava a riportare un problema vicino casa sua all’ex-Vice Sindaco Alleanza Nazionale di Scurcola Marsicana, Pompeo Curini! 😀
Aprile 2018: Alessio Brancaccio località Le Muracce Scurcola Marsicana, luogo che fu teatro di una delle più cruente battaglie che segnarono il destino dell’Italia Meridionale il 23 Agosto del 1268: la Battaglia dei Piani Palentini combattuta tra gli eserciti angioino di Carlo I D’Angiò e quello svevo dell’appena 16enne Principe Corradino di Svevia. “Ove senz’arme vinse il vecchio Alardo” (Alard de Valery, stratega di Carlo D’Angiò) Divina Commedia canto XXXIII, Dante Alighieri
Aprile 2018: Alessio Brancaccio si scatta una foto davanti il Teatro dei Marsi di Avezzano (AQ) per sensibilizzare la comunità marsicana alla campagna “30 giorni in bici” lanciata da Greenpeace Italia

“Per amore della mobilità sostenibile” e di Lucio Battisti: Alessio Brancaccio organizza il primo Ciclovoiaggio Battisti da Avezzano a Poggio Bustone (RI) paese natale del famoso cantautore bustonese, nei giorni sabato 8 e domenica 9 Settembre 2018e per ricordare la sua morte avvenuta 20 anni prima a Milano, il 9 Settembre 1998. Ecco qui ritratto Alessio raggiante con bici sollevata prima di entrare nei Giardini di Marzo ed incontrare alle ore 12 la delegazione della Pro Loco di Poggio Bustone venuta ad accoglierlo con Luigi ed Ivan Santori https://buonacausa.org/cause/ciclo-viaggio-in-memoria-di-lucio-battisti
Alessio Brancaccio CSEN Abruzzo Cicloviaggio Battisti Avezzano-Rieti-Poggio Bustone, 8-9 Settembre 2018
http://www.csensociale.it/index.php/privacy/63-diario-di-viaggio-relativo-al-cicloviaggio-in-memoria-di-lucio-battisti-avezzano-aq-poggio-bustone-ri-8-9-settembre-2018

Alessio Brancaccio a Civitella Roveto, Valle Roveto allenamento in bici da corsa del 25 Giugno 2019
Alessio Brancaccio si scatta una foto davanti alla scultura Teatro della Germinazione, realizzata dallo scultore Pietro Cascella e posta in cima al Valico del Monte Salviano ad Avezzano (AQ), Giugno 2020
Hazard Bike Starway Alessio Brancaccio
Hazard Bike Starway Alessio Brancaccio
Hazard Bike Starway, particolare decalcomania Alessio Brancaccio con bandiera italiana
Alessio Brancaccio Tecnico CSEN Abruzzo per lo sviluppo dei settori Ecorunning e Cicloturismo Sportivo, Fratelli d’Italia Vasto

ALESSIO BRANCACCIO RACCONTA I SUOI 54 GIORNI DI LOCKDOWN TRASCORSI AD AVEZZANO

Avezzano, lì 17 Novembre 2020

Cari lettori e care lettrici, in questo articolo desidero raccontare la mia personale esperienza di lockdown legato all’attuale emergenza coronavirus COVID 19 vissuta qui ad Avezzano (AQ) nella Marsica durante i 54 giorni di chiusura totale imposta dal Governo Conte, dal 10 Marzo al 4 Maggio scorsi. E’ risaputo che sono stato e continuo ad essere una delle migliori persone a livello umano ed uno dei migliori atleti di mezzofondo e fondo che la Regione Abruzzo abbia mai avuto nella sua storia, dato il mio ottimo passato di atleta agonista esemplare e pulito lontano dai pericoli del doping chimico o tecnologico, dal momento che ancora oggi conservo un fisico magro ed asciutto che mi consente di essere in piena salute e di poter dedicare parte del mio tempo libero alla mia passione di sempre, il mio primo sport di riferimento per il quale qui sono diventato conosciuto e famoso: la corsa di tipo campestre, su pista e su strada nel periodo agonistico che andò dal 1997 al 2009. Diverse vicissitudini di natura non tanto scolastica quanto universitarie, mi hanno tenuto lontano dalle competizioni agonistiche dal 2009 fino all’Ottobre del 2012, data del conseguimento della laurea in Scienze e Tecnologie per l’Ambiente all’Università di L’Aquila, ma la mia passione verso la corsa nonostante tutti questi impedimenti, mi hanno consentito di tenere alto lo spirito interiore e di continuare a dedicarmi a questo sport che per quanto mi riguarda, è tra i più belli del Mondo assieme al ciclismo su strada ed alla mountain bike.

In realtà sono stato fermo dal 28 Febbraio 2020 dopo l’insorgenza di un antipaticissimo problema legato ad un’infiammazione al tendine ileopsoas che è collegato sempre con i nervi posteriori della schiena, non a caso infatti continuo a soffrire di problemi alla schiena specie alle prime vertebre dorsali D dopo la mia caduta in bicicletta avuta un anno e mezzo fà, il 18 Aprile 2019 lungo la SS5 Tiburtina Valeria dentro Avezzano, appena dopo aver passato il Motel Salviano, all’incrocio con via Antonio Wassermann, un incidente serio provocato da una forte botta di vento laterale di Scirocco da Sud-Est unito alla presenza di una buca vicino ad un tombino che andava riempita dal Comune e che invece è stata lasciata lì in bella presenza e complice anche una mia personale distrazione, leggerezza tenendo le mani sopra il manubrio come se stessi in salita invece di impugnarlo almeno sui comandi Ergopower della Campagnolo che ho, incidente che mi ha causato un doppio colpo di frusta, sia alle ultime vertebre cervicali C4-C5 e C5-C6, dove allora sono stati riscontrati due schiacciamenti vertebrali, come emerso da RX effettuata il 10 Agosto 2019 all’Ospedale SS.Filippo e Nicola di Avezzano, ma penso ancora oggi di avere ancora qualche leggera noia ai muscoli attorno alle vertebre dorsali che avverto rigidi come due pezzi di marmo, vicino alle prime vertebre dorsali D. E’ stato un anno durissimo per me tutto il 2019, perché ho convissuto con l’apprensione di non poter montare mai più in bicicletta vista la serietà del danno subito e per il fatto di non riuscire a lavorare e non guadagnando un euro da 5 anni non sono riuscito nemmeno a sottopormi alle cure fisioterapiche del mio fisioterapista di fiducia, il Dott. Giuseppe Sipari di Pescasseroli (AQ), un uomo buono ed altamente professionale nel suo lavoro che mi aveva già seguito nel Luglio 2006 quando ebbi uno stiramento di 2° grado quasi di 3° avuto appena 4 giorni dopo aver disputato la mia seconda Mezzamaratona Trail di Sante Marie sui Sentieri di Corradino di Svevia: tornato da questo allenamento fatto dopo 4 giorni la gara, poco prima di entrare nella mia vecchia casa di via Molise 9, appoggiai sopra la gamba sinistra sull’inferriata verde che percorre tutto il marciapiede di ingresso alle varie scale dei condomini in loco giusto per fare un pò di stretching leggero, ma il muscolo del bicipite femorale sinistro era talmente affaticato che dopo averlo allungato, ho sentito tirare moltissimo e dopo aver tolto la gamba dall’inferriata, notai che non riuscivo più a camminare, deambulare correttamente e così capì che c’era qualcosa di grosso, mi misi nelle mani del Dott. Sipari il quale mi sottopose a cicli fisioterapici di laser ed ultrasuoni per un mese intero, ma dovetti restare fermo a casa per 6 mesi anche senza le stampelle!

Per quanto riguarda l’ultimo incidente avuto in bicicletta da corsa lo scorso 18 Aprile 2019, mi ero recato anche da un noto ortopedico il Dott. Francesco Cosmi che tra l’altro è da sempre un caro amico di famiglia e nonostante l’avergli riportato la sintomatologia, pur vedendo la radiografia dell’Agosto successivo, mi disse che non avevo niente, che stava tutto a posto, che mi aveva visto sia correre ed andare in bicicletta cosa peraltro non vera quest’ultima, poiché ho potuto soltanto andare a correre per i fortissimi dolori legati all’infiammazione lamentati specie con il grande caldo torrido manifestatosi con l’anticiclone Caronte tra la fine di Giugno e gli inizi di Luglio 2019, la bicicletta ho dovuto proprio sospenderla per un anno intero, poi è arrivato il problema all’ileopsoas della gamba sinistra che mi ha fermato il 28 Febbraio scorso e delle volte mi fa male ancora oggi, poi è arrivato il lockdown di Marzo e fino al 4 Maggio sono dovuto restare fermo da attività 54 giorni, più quelli dal 28 Febbraio al 10 Marzo, totale 71 giorni che mi hanno destabilizzato non poco l’ottimo stato di forma che avevo raggiunto prima pur senza sottopormi a esercitazioni di ripetute per stimolare la potenza e resistenza aerobica ed anaerobica dal 2009 ad oggi. In casa ho approfittato a sottopormi a delle esercitazioni speciali per il recupero della mobilità articolare di collo e schiena ed ho avvertito i primi giovamenti pur senza fare fisioterapie, solo un anno dopo il mio incidente in bici che mi ha visto come un sopravvissuto grazie al fatto che avevo il casco in testa, altrimenti non l’avrei sicuramente raccontata, amici ed amiche c’è poco da fare quando si impatta a terra senza casco, ci si ferisce a morte o si muore ed io sono in vita grazie a qualche forza elettromagnetica per non dire angeli che da qualche parte mi hanno protetto, specie i miei due nonni materni morti Carmine e Rosetta e ci metterei anche Ayrton Senna da Silva, perché non tutti sanno che spesso e volentieri stabilisco dei contatti metafisici con lui già da diversi anni! Gli esercizi ai quali mi sono sottoposto, continuo a svolgere tutt’ora ad un anno e mezzo dai fatti e soltanto a Giugno 2020 ho potuto riabbracciare la pratica ciclistica amatoriale, ma mi sono dovuto rifermare di nuovo dopo neanche un mese perché avevo problemi al mezzo, in pratica notavo che avevo la serie sterzo che mi si allentava in continuazione e nonostante l’ho fatta stringere a mio padre diverse volte, notavo tendeva a perdere il serraggio corretto più volte e quindi dopo aver visto lo sterzo leggermente storto a sinistra con la ruota anteriore posta dritta, i cuscinetti della trasmissione Campagnolo Veloce ormai ridotti a due colabrodi e le pedivelle da 175 mm non adatte al punto che dovrò presto ripassare alle standard 172.5 mm ed aver cacciato diverse parolacce e bestemmie plurime in diversi allenamenti di Giugno scorso, mi sono dovuto fermare di nuovo, con mio grande rammarico, ma non ho mai smesso di credere nella ripresa, avendo uno spirito interiore veramente fuori dal comune, molti mi hanno dato per morto, ma presto dovranno ricredersi e fare solo lunghissimi periodi di silenzio, specie per come sono stato e continuo ad essere trattato come un pezzo di merda qui ad Avezzano, quindi vi lascio immaginare che la mia voglia di riscatto è altissima è dire poco!

Vi racconto una mia giornata tipo durante il periodo del lockdown tra il 10 Marzo ed il 4 Maggio scorsi: la mia sveglia suonava alle 10 dal momento che sono senza lavoro da 5 anni approfitto a recuperare in salute e a dormire dal momento che il sistema di lavoro, dettato dall’attuale mercato del lavoro, incentrato tutto sulla flessibilità neoliberista che io personalmente non ho mai approvato e mai approverò per come sfrutta, precarizza e demansiona le persone facendo venire loro lo stress psicologico e fisico per essere studiato dai padroni di piccole, medie e grandi imprese private. Sveglia alle 10, colazione alle 10.15, seduta di corsa di 10-12 km nel giorno della settimana in cui mi capitava alle 12, doccia ed il resto, alle 14 ero ed anche oggi preparo il pranzo per i me ed i miei genitori perché quello è l’orario in cui mio padre si dirigeva e si dirige tutt’ora in macchina a prendere mia madre dalla Direzione Amministrativa dell’Ospedale Civile, tornati a casa si pranzava e si pranza non prima delle 15, poi altro riposino pomeridiano, alle ore 18 seduta intensiva di esercizi di stretching e/o potenziamento di collo e schiena che mi teneva e mi tiene occupato ancora oggi fino alle 19 anche 19.30, poi cena alle 20, alle 21 consultazione mail, rassegna stampa politica e poi a letto non prima delle ore 24, dipende come mi gira per il nervoso, la rabbia che ho ancora oggi dentro per non riuscire a stare ancora a casa mia a Vasto dove dovrei essere già da 3 anni e già ho deciso che se dalla ASL 2 Abruzzo di Chieti non si decideranno di firmare al più presto a mia madre, la delibera che le permetterebbe di attecchire alla ASL 2 di Vasto o zone limitrofe entro Febbraio 2021, stavolta andrò di mia iniziativa presso la redazione giornalistica di Zona Locale Vasto a riportare la mia assurda condizione in cui pur essendo residente a Vasto da Giugno 2018 devo restare qui ad Avezzano dove sono ancora domiciliato e bloccato come un latitante di mafia pur non essendolo, a fare la vita del pezzo di merda, derelitto pezzente in sopravvivenza che non sono mai stato, essendo io tra l’altro anche un nobile del casato Brancaccio del lato romano e non quello originario napoletano che appoggiava gli Aragonesi nel 1600, quindi non vedo il motivo per cui si deve allungare lo stillicidio, il Purgatorio espiativo al quale è ancora sottoposto la mia famiglia.

Qui ad Avezzano la situazione del COVID 19 durante il periodo del primo lockdown Marzo-Maggio 2020 non aveva dei numeri così preoccupanti come oggi, specie sabato scorso 14 Novembre dove abbiamo assistito ad una recrudescenza del problema, facendo schizzare i contagiati da coronavirus a 939 in tutto l’Abruzzo,

https://www.ilcapoluogo.it/2020/11/14/covid-19-in-abruzzo-939-nuovi-casi-e-10-decessi/

che per quanto mi riguarda, non sono numeri da poco, considerando che tutta la popolazione censita ammonta a 1 milione, tutto l’Abruzzo per intenderci è un terzo dell’intera popolazione di Roma, non so se ho reso bene l’idea! Una situazione che ha messo in allarme il Presidente Marco Marsilio il quale ha comunicato al Comitato Tecnico Scientifico, di avvalersi della facoltà di poter trasformare l’Abruzzo da zona arancione addirittura a zona rossa, ha firmato l’ordinanza ieri 16 Novembre, pertanto la nuova disposizione entrerà in vigore già a partire dalla giornata di domani 18 Novembre.

https://www.abruzzolive.it/labruzzo-e-in-zona-rossa-marsilio-firma-lordinanza-da-mercoledi-scatta-il-lockdown-ma-scuole-aperte/

Qui ad Avezzano la situazione è molto preoccupante e grave per i numeri dei contagiati che arrivano costantemente, che ne dicano i vari corrotti manager delle ASL abruzzesi e dei loro tirapiedi subordinati alimentanti la vacca da sistema della menzogna, del menefreghismo e dell’irresponsabilità del quale essi stessi fanno parte: la gran parte della gente locale si comporta come degli incivili irresponsabili ai quali non è stata mai impartita l’educazione, non sempre si mantengono a distanza di almeno 2 metri da persona a persona non 1 come dice il Governo, non basta sempre la sola mascherina a tenere bassa la probabilità del contagio del virus, quello che conta è il distanziamento, perché signori e signore, parliamoci chiaro, qui in questi 2 anni nei quali dovremo ancora combattere con questo maledetto virus, si salverà solo chi è forte resiliente psicologicamente a vivere in isolamento come un eremita, esattamente come mi sono auto addestrato io anche nel periodo del pre-lockdown in condizioni normali senza COVID. Le persone qui ad Avezzano non mantengono le distanze, specie nei supermercati e nelle farmacie, mio padre stesso quando andava lui a fare la spesa seguendo la modalità rapinatore, dandosi un tempo cronometrato di 3 massimo 5 minuti per evitare di esporsi al contagio, ha dovuto litigare più volte e prendere a calci i carrelli di alcuni altri clienti per far capire loro che dovevano mantenere la distanza e quindi alle volte sembra di avere a che fare con dei “bambini da prima comunione” come dice sempre il duro Governatore della Campania Vincenzo De Luca, che ha un atteggiamento discutibile da sceriffo questo è vero, ma il suo approccio del pugno di ferro con una popolazione come quella sua campana e italiana in generale, penso sia sempre molto efficace! A De Luca è stato dedicato un remake del discorso di V nel film V per Vendetta, con scena iniziale il senatore Antonio Razzi che irrompe in Trafalgar Square di Londra mentre esegue degli esercizi con un attrezzo ginnico in casa, al posto della faccia di V:

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Vivere ad Avezzano negli ultimi 5 anni dal 2015 ad oggi per me è stata come una permanenza in Purgatorio, come se avessi dovuto espiare una colpa per il fatto di non essermi voluto allineare al sistema nepotistico e clientelare vigente soltanto per lavorare e riportare qualche soldo a casa per mantenere in piedi moralmente ed economicamente la mia famiglia e la mia battaglia non finisce qui, anzi, è soltanto all’inizio, perché come arriverò fisso a Vasto cambieranno molti aspetti nei miei settori Ambiente, Sport e Mobilità Sostenibile che riqualificherò sul territorio grazie al mio passaggio politico da Rifondazione Comunista Abruzzo non esistente a Vasto dal 2009 a Fratelli d’Italia sezione di Vasto, per cui mai e poi mai sottovalutare la mia sconfinata voglia di riscatto, perché ci si potrebbe restare folgorati e chi ha capito mi intenda, per cui arrivederci a presto a Vasto!!!

Alessio Brancaccio, Fratelli d’Italia Vasto appoggerà alle prossime elezioni comunali di primavera 2021 il candidato Sindaco Marco Di Michele Marisi