Medici Senza Frontiere

TI SCRIVO DA GAZA

Ciao Alessio

mi chiamo Roberto Scaini, sono un medico e ti scrivo da Gaza. Che la situazione sia disperata immagino tu lo sappia già, te l’hanno raccontato su tutti i media. MSF è qui a Gaza dal 1988, ma solo ora stiamo assistendo a casi di malnutrizione infantile.

Qualche giorno fa, proprio fuori la nostra clinica, ho notato un bambino in braccio alla mamma. Si chiamava Mohammed e andava visitato subito: era malnutrito. Il cibo terapeutico, il pumplynut, si dà a partire dai 6 mesi di vita, ma lui ne ha 4 e pesa solo 3 chili e mezzo. Mi sono lavato le mani e gli ho dato il mignolo per vedere se succhiava. Succhiava, eccome! Strillava perché aveva fame.

Ho detto alla mamma di allattarlo e, affidandola all’ostetrica, sono tornato dopo 20 minuti. Era calmo, l’ho visitato e stava meglio. Ho spiegato alla mamma che deve provare ad allattare di più, mi ha detto che lo farà, ma durante il giorno deve andare a cercare il cibo per gli altri figli. Ho provato a infonderle un po’ di speranza e a farle capire che la aiuteremo, mentre fuori si sentivano i colpi delle mitragliatrici.

Qui è in atto una catastrofe umanitaria. Stiamo facendo il possibile per la popolazione, ma ci riusciamo solo se persone come te decidono di sostenerci.

Grazie 
per quello che potrai fare oggi.

Roberto Scaini
Responsabile Medico dei progetti MSF a Gaza

https://www.medicisenzafrontiere.it/landing/warm-gaza/

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Fornisci 600 litri di acqua alle famiglie sfollate a Rafah.
Doni a 828 bambini malnutriti una dose di cibo terapeutico.
Decidi tu l’importo. Salva una vita a Gaza e in altre guerre.

Grazie Alessio a nome di ogni persona che ci permetti di curare oggi.

Fonte: Medici Senza Frontiere

English translate

I’M WRITING YOU FROM GAZA

Hello Alessio

my name is Roberto Scaini, I am a doctor and I am writing to you from Gaza. I imagine you already know that the situation is desperate, they told you about it in all the media. MSF has been here in Gaza since 1988, but we are only now seeing cases of child malnutrition.

A few days ago, right outside our clinic, I noticed a baby in his mother’s arms. His name was Mohammed and he needed to be seen immediately: he was malnourished. The therapeutic food, pumplynut, is given starting from 6 months of life, but he is 4 and weighs only 3 and a half kilos. I washed my hands and gave him my little finger to see if he would suck. He sucked, of course! He was screaming because he was hungry.

I told the mother to breastfeed him and, handing her over to the midwife, I returned after 20 minutes. He was calm, I examined him and he was better. I explained to the mother that she needs to try to breastfeed more, she told me she will, but during the day she has to go look for food for her other children. I tried to give her a little hope and make her understand that we will help her, while machine gun fire could be heard outside.

There is a humanitarian catastrophe taking place here. We are doing everything we can for the population, but we only succeed if people like you decide to support us.

Thank you for what you can do today.

Source: Doctors Without Borders

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, membro della Fondazione Michele Scarponi Onlus, ideologo e membro del movimento ambientalista Ultima Generazione A22 Network per contrastare il Riscaldamento Globale indotto artificialmente dalla Geoingegneria Solare SRM