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LA GIUSTA INCLINAZIONE DELLA SELLA ED I SUOI EFFETTI

La giusta inclinazione della sella è un parametro fondamentale per il comfort e la prestazione in bicicletta. In questo articolo andremo a vedere come posizionare in modo corretto l’inclinazione della sella.

La sella e il punto anatomico

Per capire come impostare correttamente l’inclinazione della sella, dobbiamo fare un passo indietro e capire che cos’è il punto anatomico di sella, poiché è la parte della sella che andrà regolata in inclinazione.

Una sella perfettamente in “bolla” allineata con il terreno
https://www.bikeitalia.it/la-giusta-inclinazione-di-sella-e-i-suoi-effetti/

La giusta inclinazione di sella

Mi occupo di visite biomeccaniche dal 2015 e più di 1000 ciclisti sono passati dal nostro Bikeitalia LAB di Monza. Moltissimi di questi presentavano un’inclinazione della sella scorretta.

La sella, in base all’inclinazione, può presentarsi in 3 modi:

  • Tilt positivo: la punta della sella è più alta della parte posteriore. Questo tipo di posizione porta a bloccare il bacino in retroversione, impedendone la corretta mobilità durante la pedalata e tende a invertire la curva lombare, rendendo anche più difficile il raggiungimento del manubrio. È la posizione più correlata al mal di schiena;
  • Tilt neutro: il punto anatomico di sella è parallelo al terreno. È la posizione più confortevole e da utilizzare;
  • Tilt negativo: il punto anatomico della sella è inclinato verso il basso. È una posizione da utilizzare nelle crono, nel triathlon e in posizioni aerodinamiche, per ridurre il contatto fra sella e genitali dovuto a un grande piegamento in avanti del busto.

Come si regola l’inclinazione della sella? Si prende una bolla e la si poggia sul punto anatomico e si regola la sella affinché si inclinata correttamente nel punto anatomico. Non si guarda l’intera sella bensì solo il punto anatomico.

Gli effetti dell’inclinazione di sella

L’inclinazione di sella è un paramento importante, che va a influenzare notevolmente la prestazione e la posizione del ciclista.

Nello studio “Effect of changing the saddle angle on the incidence of low back pain in recreational bicyclists” (British Journal of Sport Medicine, 1999), 80 ciclisti con mal di schiena cronico sono stati sottoposti a questo test. Con una fluoroscopia e radiografia si andava a vedere come cambiava l’angolo della pelvi, la lordosi lombare e lo schiacciamento dei dischi intervertebrali in base all’inclinazione della sella. Maggiore era l’inclinazione di sella e minore le forze che agivano sul bacino, con conseguente sollievo della zona dolente e miglior distribuzione dei carichi.  Inoltre la colonna riduceva l’inversione di curva dovuta all’anteroversione del bacino. Nell’80% dei caso inclinare la sella portava sollievo al dolore cronico di schiena dei ciclisti.

Nello studio “Upper Body Posture and Muscle Activation in Recreational Cyclists: Immediate Effects of Variable Cycling Setups” (Shape, 2019), 12 ciclisti sono stati posizionati in sella con diverse inclinazioni di sella. L’inclinazione di sella neutra era quella che produceva il minor sovraccarico a livello delle mani e delle spalle, permettendo ai ciclisti di raggiungere in modo più confortevole il manubrio.

Fonte: “Upper Body Posture and Muscle Activation in Recreational Cyclists: Immediate Effects of Variable Cycling Setups”

La corretta inclinazione di sella quindi:

  • Consente una corretta antiversione del bacino;
  • Favorisce il mantenimento della lordosi lombare;
  • Aumenta l’attivazione dei quadricipiti;
  • Favorisce il raggiungimento delle leve e il controllo del manubrio;

Il tutto soltanto grazie alla giusta inclinazione di sella. Capite dunque come questo parametro sia fondamentale. Per approfondire il tema potete seguire il nostro video:

Leggi anche: L’inclinazione della sella di Tadej Pogačar

La giusta #inclinazione di #sella e i suoi #effetti Bike Italia

https://x.com/bralex84/status/1706624416392610165

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università di L’Aquila, membro partecipante ordinario Fondazione Michele Scarponi Onlus, ideologo ed attivista del movimento ambientalista italiano Ultima Generazione A22 Network

SIAMO UNA SOCIETA’ CONDANNATA ALLA DEBOLEZZA?

25 Settembre 2023 

Siamo una società condannata alla debolezza?

I livelli di testosterone degli uomini adulti sono in costante declino. Il testosterone è un ormone fondamentale, poiché ha un impatto sulla forza muscolare, la mineralizzazione ossea e sulle funzioni cognitive e sessuali.

E no, avere valori alti di testosterone non aumenta l’aggressività così come averne di bassi non rende docili, quello era un assunto basato su una concezione erronea. L’aggressività è causata in larga parte da un’attività eccessiva dell’amigdala, che produce la secrezione di ormoni che determinano la risposta fuggi o lotta. L’amigdala ha numerosi recettori per il testosterone, i cui livelli non fanno altro che esacerbare la sua attività. Ma se l’amigdala funziona normalmente, anche alti livelli di testosterone non causano un incremento dell’aggressività.

https://www.bikeitalia.it/2023/09/25/siamo-una-societa-condannata-alla-debolezza/

Eliminare il testosterone nella “speranza” di rendere l’uomo più “docile” lo condurrà solo alla debolezza e alla fragilità, fisica ed emotiva.

Come riportato da “Secular trends in testosterone- findings from a large state-mandate care provider” (Kodick & Al, 2020), attualmente, i giovani di 21 anni del 2023 presentano in media fino al 30% in meno di testosterone rispetto ai ventunenni del 1990.

Le cause? Sedentarietà, sovrappeso, mancanza di attività fisica strutturata.
Una generazione condannata alla debolezza fisica e mentale?

Eppure, l’attività fisica strutturata, soprattutto contro resistenza o ad alta intensità (HIIT-High Intense Interval Training)è in grado di stimolare la produzione di testosterone libero e incrementarne i recettori a livello muscolare e osseo.

In alcuni studi è stato possibile contrastare la naturale riduzione di testosterone in adulti della terza età, producendo benefici sull’autonomia, la forza e la salute di queste persone.

E questo non riguarda solo l’aspetto fisico (o estetico) bensì anche quello cognitivo: l’incremento di testosterone migliora anche le funzioni cognitive, la capacità di presa di posizione in contesti di competizione e di decisione sotto stress. E con il futuro che abbiamo davanti a noi, far sì che i nostri ragazzi diventino uomini capaci di affrontare la vita è una responsabilità sociale che abbiamo tutti.

La soluzione è semplice, peccato che non riusciamo a vederla.

Fonte: Bike Italia

https://x.com/bralex84/status/1706623888266756297

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università di L’Aquila, membro partecipante ordinario Fondazione Michele Scarponi Onlus, ideologo ed attivista del movimento ambientalista italiano Ultima Generazione A22 Network

CICLOTURISMO: LE INIZIATIVE IN ITALIA PER I 25 ANNI DI EUROVELO

Il settore del cicloturismo continua a crescere a livello globale e anche in Italia si moltiplicano le iniziative per festeggiare i 25 anni della rete EuroVelo. Il tutto accade in un clima favorevole particolarmente per la bicicletta, con il Parlamento Europeo che recentemente ha approvato la sua Cycling Strategy, dettagliato documento che invita gli Stati membri ad aumentare significativamente gli investimenti nella costruzione di infrastrutture ciclabili e a sostenere politiche industriali per l’intero comparto del ciclo.

II progetto EuroVelo

Sviluppato e coordinato da ECF (European Cyclists’ Federation), il progetto EuroVelo si compone oggi di 17 itinerari ciclistici di lunga percorrenza di qualità, che collegano e uniscono l’intero continente toccando complessivamente ben 42 nazioni.

Degli oltre 93mila km previsti, 56mila km sono già percorribili in bicicletta.

https://www.bikeitalia.it/2023/03/10/cicloturismo-le-iniziative-in-italia-per-i-25-anni-di-eurovelo/

La proposta della rete di ciclovie europee è nata nel 1997 dall’idea e dalla volontà di lungimiranti attivisti coordinati dal danese Jens Erik Larsen. Nel gruppo di lavoro originario, anche alcuni rappresentanti FIAB (Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta), che fa parte di ECF e che dal 2011 è il coordinatore di EuroVelo per l’Italia.

Ispirata al modello della rete ciclabile danese del tempo, EuroVelo è cresciuta nel corso di questi primi 25 anni diventando il più grande network al mondo nel suo genere con l’obiettivo principale di contribuire alla diffusione del cicloturismo e della mobilità attiva in tutta Europa, sviluppando un indotto economico per i territori e le comunità locali toccate dai percorsi.

Gli itinerari EuroVelo in Italia

L’Italia è attraversata da tre itinerari EuroVelo:

  • la Via Romea Francigena (EuroVelo 5) 3.200 km da Londra alla Puglia che, nel nostro Paese, va da Como a Brindisi – Itinerario Bicitalia BI3
  • la Ciclovia del Sole (EuroVelo 7) da Capo Nord a Malta per 7.700 km, entra in Italia al Brennero e scende fino alla Sicilia (realizzata fino a Bologna e già finanziata fino a Firenze) – Itinerario Bicitalia BI1
  • la Ciclovia del Mediterraneo (EuroVelo 8) oltre 7.000 km dal sud della Spagna a Cipro costeggiando il mare, che entra in Italia a Ventimiglia, sale a Torino e attraversa la Pianura Padana in direzione Trieste – Itinerario Bicitalia BI2 + tratto Adria/Trieste del Itinerario Bicitalia BI6.

Rete ciclabile nazionale Bicitalia

L’esempio di EuroVelo ha stimolato FIAB a lavorare, già dal 2000, alla progettazione di una rete ciclabile nazionale, Bicitalia, con 20 grandi itinerari attraverso le Regioni d’Italia – cui si affiancano numerose ciclovie di qualità, percorsi lungo corsi d’acqua o ferrovie dismesse, ciclopiste regionali, greenways – mettendo a disposizione una mappatura quanto mai completa degli itinerari cicloturistici nel nostro Paese, per un totale di oltre 23.000 km.

Altrettanto importante è il lavoro per integrare il patrimonio delle ciclovie italiane nella rete ciclabile europea, così come le molteplici attività di comunicazione e informazione sull’intera offerta EuroVelo, rivolte al sempre più ampio pubblico di viaggiatori che scelgono le vacanze attive e il turismo lento, in Italia come in Europa.

E i dati lo confermano: nel 2021 le visite al sito EuroVelo sono cresciute del 31% rispetto all’anno precedente arrivando a oltre 2,1 milioni. Tra gli itinerari più cliccatici sono proprio l’EuroVelo 8 e l’EuroVelo 5 che attraversano l’Italia, a riprova dell’attrattività del Belpaese per le due ruote e del ritorno economico che ne può derivare.

EuroVelo alla Fiera del Cicloturismo di Bologna

EuroVelo sarà presentata da FIAB nell’ambito delle partecipazioni a fiere ed eventi nel corso del 2023. Primo appuntamento a Bologna alla Fiera del Cicloturismo dell’1 e 2 aprile, evento che sarà preceduto dal Forum del Cicloturismo B2B venerdì 31 marzo e come relatore al convegno “Le Reti del Cicloturismo” ci sarà tra gli altri anche il coordinatore del comitato tecnico scientifico Bicitalia-EuroVelo Antonio Dalla Venezia, che afferma: “L’indotto del cicloturismo si riscontra in modo particolare lungo i percorsi ciclabili di eccellenza. Risulta dunque fondamentale progettare e investire su infrastrutture di qualità che sono in grado di stimolare lo sviluppo di tutti i servizi collaterali e d’accoglienza, creando un circuito virtuoso in grado di garantire un reale ritorno in termini di flussi di turisti in bicicletta e relativi introiti per i territori attraversati”.

Gli altri appuntamenti in Italia nel 2023

Sono molte le iniziative promosse da FIAB per celebrare i 25 anni di EuroVelo, a partire dalla possibilità di pedalare lungo gli itinerari EuroVelo in Italia e in Europa: il calendario (in costante aggiornamento) dei viaggi su due ruote con accompagnatore è consultabile sul sito di FIAB Biciviaggi.it. E prossimamente la storia di EuroVelo sarà raccontata da FIAB anche in altri appuntamenti di settore presenti in tutta Italia: a Venezia dal 6 all’8 maggio al bike festival Pavé; a Mantova dal 9 all’11 maggio al BAM; a Rimini dall’11 al 13 ottobre al TTG Travel Experience.

Fonte: Bikeitalia

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, ideologo movimento ambientalista Ultima Generazione, membro attivo Fondazione Michele Scarponi Onlus

LA CICLABILE UMANA UNISCE L’ITALIA: TUTTI I FLASH MOB DEL 24 GENNAIO

La Ciclabile Umana unisce l’Italia. L’iniziativa per la sicurezza di chi pedala è una forma di flash mob ideata dai cicloattivisti di Milano a novembre 2022 e poi diffusasi in altre città. Il prossimo appuntamento è per martedì 24 gennaio a partire dalle 7:30 di mattina, quando gli attivisti per la ciclabilità urbana si metteranno a guardia delle corsie ciclabili per impedire la sosta selvaggia e il transito di mezzi a motore, proteggendo i ciclisti urbani con i loro corpi e le loro bici.

Il flash mob della Ciclabile Umana unisce l’Italia

Gli appuntamenti di martedì 24 gennaio interessano diverse città di tutta Italia: un ideale gemellaggio per la sicurezza stradale, per ribadire che la sicurezza di chi pedala va salvaguardata. Un tema di stretta attualità che si lega anche a quello delle Città 30 che in questi giorni sta tenendo banco.

L’anteprima di Bologna

Intanto proprio oggi, venerdì 20 gennaio, alle 18 a Bologna in via Saragozza gli attivisti di Salvaiciclisti hanno organizzato il loro primo flash mob della Ciclabile Umana.

Ecco quali sono invece tutte le città che hanno organizzato la Ciclabile Umana martedì 24 gennaio:

Milano – #ProteggiMi 3.0 – Via Melchiorre Gioia – h 7:30

Dopo il successo delle prime 2 edizioni, i cicloattivisti tornano per la terza volta (la prima del 2023) in strada con #𝗽𝗿𝗼𝘁𝗲𝗴𝗴𝗶𝗠𝗜, il flash-mob della “ciclabile umana” per chiedere al Comune di proteggere chi ogni giorno pedala in città e per sollevare l’attenzione sulla pericolosa inciviltà di chi abusa della strada mettendo in pericolo l’utenza fragile ovvero chi sceglie di muoversi a piedi o in bici.

“Per noi sarà anche l’occasione di promuovere la proposta di trasformare Milano in “Città” 30 entro il 2024, approvata dal Consiglio Comunale il 9 gennaio e che ora deve essere sviluppata in un vero e proprio piano dal Sindaco e dalla Giunta del Comune di Milano”, sottolineano gli organizzatori. ➡ [EVENTO FB]

Torino – Ciclabile Umana in Largo Vittorio Emanuele II – h 7:30

L’appuntamento a Torino è per martedì 24 gennaio, al mattino, dalle ore 7.30 alle 9.30, in Largo Vittorio Emanuele II (lato portici), dove ci si disporrà in una lunga fila indiana a ridosso della linea bianca della corsia ciclabile verso corso Vittorio Emanuele II, per proteggere con i propri corpi e le proprie bici chi pedalerà in quel tratto di strada. ➡ [EVENTO FB TORINO]

Cagliari – Ciclabile Umana in piazza Garibaldi – h7:30

Appuntamento martedì 24 gennaio, dalle ore 7:30 alle 9:00, nella pista ciclabile in piazza Garibaldi (Cagliari), quotidianamente occupata dalle autovetture di coloro che accompagnano i figli nella vicina scuola Riva; un comportamento troppo spesso tollerato, ma che crea enormi disagi al traffico e costringe ciclisti, persone in monopattino (e anche gli altri automobilisti) a manovre improvvise e scorrette.

Treviso – Ciclabile Umana in Porta Santi Quaranta – h 15:25

Treviso l’appuntamento è alle 15:25 per realizzare la Ciclabile umana sulla pista ciclabile tra porta SS. Quaranta e la prima curva a 90° in via D’Alviano. Gli organizzatori invitano tutti i partecipanti un gilet fluorescente o altro abbigliamento riflettente per rendersi visibili e rendere ancora più visibile il flash mob. “Importante è anche avere un cartello con indicato il motivo della manifestazione: questa è una ciclabile, non un parcheggio. Strade scolastiche subito”, questi gli slogan dell’iniziativa. ➡ [EVENTO FB TREVISO]

Firenze – Catena umana in Piazza Elia dalla Costa – h 8:00

L’appuntamento è per martedì 24 gennaio, al mattino, dalle ore 8 alle 9 ai Giardini di Piazza Elia dalla Costa (viale Giannotti), dove ci si disporrà in una lunga fila indiana a ridosso della linea bianca della corsia ciclabile del viale, per proteggere con i propri corpi e le proprie bici chi pedalerà in quel tratto di strada.
L’invito a partecipare all’iniziativa, pacifica e dimostrativa, è rivolto a tutte e tutti, non solo a chi ha una bici, anche chi è a piedi. Anche le famiglie con bambine e bambini sono invitate a partecipare e a usare la ciclabile umana. ➡ [EVENTO FB FIRENZE]

Roma – Fatece Largo #2 / Ciclabile Umana alla Salita del Quadraro – h 7:45

Il ritrovo è Via Tuscolana, lungo la salita del Quadraro. A partire dalle ore 7:45, i cicloattivisti si disporranno in una lunga fila indiana a ridosso della linea bianca della corsia ciclabile per proteggere con il loro corpo e le loro bici chi pedalerà in quel tratto di strada (soprattutto genitori con figli e bike-commuters) . La “ciclabile umana” durerà fino alle 9:00, così da dare la possibilità a quante più persone di esserci e farne parte.

“Torniamo per la seconda volta in strada con #fatecelargo, una “ciclabile umana” per chiedere al Comune di proteggere chi ogni giorno pedala in città, per sollevare l’attenzione sulla pericolosa inciviltà di chi abusa della strada mettendo in pericolo l’utenza fragile ovvero chi sceglie di muoversi a piedi o in bici e perché vogliamo Roma Città 30″, sottolineano gli organizzatori. ➡ [EVENTO FB ROMA]

Napoli – Strisce Pedonali Umane presso la Galleria Principe di Napoli – h 18:30

Dopo il successo delle ciclabile umana, a Napoli si ritornerà in strada con un flash-mob in cui gli attivisti realizzeranno “strisce pedonali umane” per chiedere al Comune di proteggere chi ogni giorno si muove a piedi o pedala in città e per sollevare l’attenzione sulla pericolosa inciviltà di chi abusa della strada mettendo in pericolo l’utenza fragile ovvero chi sceglie di muoversi a piedi o in bici.

Il ritrovo è fissato per martedì 24 gennaio alle ore 18:30 in Galleria Principe di Napoli c/o Bicycle House.
“A partire dalle ore 18:45, ci disporremo nei pressi degli attraversamenti pedonali in zona Museo. Quando un pedone dovrà attraversare ci disporremo in una fila indiana a ridosso della strisce pedonali per proteggere ed aiutare i pedoni che si troveranno ad attraversare in quel tratto di strada. Le “strisce pedonale umane” durerà fino alle 19:30, così da aiutare quante più persone e dare la possibilità a chi vorrà raggiungerci di esserci e farne parte”, sottolineano gli organizzatori. ➡ [EVENTO FB NAPOLI]

Fonte: Bike Italia

Torino, la ciclabile umana invade corso Vittorio

di Cristina Palazzo

https://torino.repubblica.it/cronaca/2023/01/24/news/torino_la_ciclabile_umana_invade_corso_vittorio-384867321/

Almeno 200 persone per il flash mob organizzato a sostegno della sicurezza e della mobilità a 2 ruote

24 GENNAIO 2023 AGGIORNATO ALLE 10:49

Tutti in fila a ridosso della linea bianca della ciclabile «per proteggere con i propri corpi e le proprie bici chi pedalerà in quel tratto di strada»: è la ciclabile umana che questa mattina ha invaso corso Vittorio Emanuele a Torino per chiedere «strade sicure e sane per tutte e tutti». In circa duecento, tra cui famiglie con bambini e molti lavoratori che ogni giorno si muovono in bici, hanno risposto alla chiamata e si sono ritrovate in largo Vittorio Emanuele per il flash mob alle 7,30.

La città, spiegano gli organizzatori, «vanta tristi primati: l’aria più inquinata d’Italia e il numero di auto per 1000 abitanti tra i più alti in Italia, è il doppio di quello medio europeo». Spiegano che nonostante questo, «pedalare e muoversi con mezzi a basso impatto ambientale, che dovrebbero essere valorizzati, premiati e sostenuti, continua ad essere pericoloso», soprattutto precisano dove non ci sono piste ciclabili separate da auto e altri mezzi.

Così, per ribadire la richiesta di sicurezza, hanno lanciato la ciclabile umana, già approdata a Milano, Roma, Genova e Lecce, anche a Torino. L’obiettivo – in attesa anche che si realizzi la città a 30 km/h, come discusso in consiglio comunale – è anche sensibilizzare per disincentivare l’uso dell’auto. A promuovere l’iniziativa, un gruppo di persone e associazioni «accomunate dall’idea che una città a misura di persona, con meno auto, è una città più sicura per tutte e tutti, meno inquinata, più sana e più bella».

Fonte: Repubblica

Il giorno delle ciclabili umane: successo per i flash mob del 24 gennaio in tutta Italia

Da Michele Bernelli – 25 Gennaio 2023

Ciclabili umane: un’immagine dal flash mob di Torino (foto © Fiab Torino Bike Pride)
https://www.rivistabc.com/il-giorno-delle-ciclabili-umane-successo-per-i-flash-mob-del-24-gennaio-in-tutta-italia/

Si chiamano ciclabili umane, si presentano come un cordolo di protezione delle corsie riservate alle biciclette formato da cicloattivisti. Ieri, martedì 24 gennaio, in tante città d’Italia ciclisti urbani e associazioni locali hanno messo così sotto i riflettori, con l’efficacia comunicativa tipica di un flash mob, una mobilitazione istantanea, il tema della sicurezza per chi pedala nelle nostre città. Hanno aderito all’appello partito da Torino, la città dell’auto, che tra i suoi primati vanta quello dell’aria più inquinata d’Italia.

Ciclabili umane da Torino a Cagliari

Torino aveva annunciato settimana scorsa la sua ciclabile umana: ieri mattina questa ciclabile umana ha preso vita con oltre 200 attivisti. Hanno formato una lunga fila indiana sulla linea di confine della corsia ciclabile di corso Vittorio Emanuele. Da Torino, con il supporto in cabina di regia di Fiab, la Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta (che in questo post ha raccolto immagini e rassegna stampa della mobilitazione) è partito un tam tam. A raccoglierlo sono state ciclabili umane distribuite per tutta Italia, da Treviso a Firenze, da Napoli a Cagliari. In tutti i casi, le associazioni locali Fiab, a fianco con cittadini e altre realtà attive sul territorio, hanno dialogato con la cittadinanza e con gli automobilisti. Il rilievo dato da stampa e informazione locale ha decretato il successo della formula.

Le parole d’ordine di questo flash mob sono le rivendicazioni quotidiane di chi si batte per la ciclabilità urbana. C’è il tema forte della moderazione della velocità a 30 all’ora nelle città, riassunto nella campagna per le “Città30”. Si aggiunge la protesta contro il recente taglio dei finanziamenti per la ciclabilità urbana, di cui vi avevamo parlato qui. Infine c’è il tema specifico della lotta all’inciviltà del parcheggio selvaggio di auto e furgoni sulle ciclabili di città. Più in generale, come hanno spiegato gli organizzatori di Torino, “è un flash mob per rivendicare il rispetto e la sicurezza sulle strade a beneficio di tutta la collettività”. Una strada che torni ad essere spazio pubblico e non ostaggio dell’automobile.

Fonte: Rivista BC

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università di L’Aquila