25 Settembre 2023
Siamo una società condannata alla debolezza?
I livelli di testosterone degli uomini adulti sono in costante declino. Il testosterone è un ormone fondamentale, poiché ha un impatto sulla forza muscolare, la mineralizzazione ossea e sulle funzioni cognitive e sessuali.
E no, avere valori alti di testosterone non aumenta l’aggressività così come averne di bassi non rende docili, quello era un assunto basato su una concezione erronea. L’aggressività è causata in larga parte da un’attività eccessiva dell’amigdala, che produce la secrezione di ormoni che determinano la risposta fuggi o lotta. L’amigdala ha numerosi recettori per il testosterone, i cui livelli non fanno altro che esacerbare la sua attività. Ma se l’amigdala funziona normalmente, anche alti livelli di testosterone non causano un incremento dell’aggressività.
Eliminare il testosterone nella “speranza” di rendere l’uomo più “docile” lo condurrà solo alla debolezza e alla fragilità, fisica ed emotiva.
Come riportato da “Secular trends in testosterone- findings from a large state-mandate care provider” (Kodick & Al, 2020), attualmente, i giovani di 21 anni del 2023 presentano in media fino al 30% in meno di testosterone rispetto ai ventunenni del 1990.
Le cause? Sedentarietà, sovrappeso, mancanza di attività fisica strutturata.
Una generazione condannata alla debolezza fisica e mentale?
Eppure, l’attività fisica strutturata, soprattutto contro resistenza o ad alta intensità (HIIT-High Intense Interval Training), è in grado di stimolare la produzione di testosterone libero e incrementarne i recettori a livello muscolare e osseo.
In alcuni studi è stato possibile contrastare la naturale riduzione di testosterone in adulti della terza età, producendo benefici sull’autonomia, la forza e la salute di queste persone.
E questo non riguarda solo l’aspetto fisico (o estetico) bensì anche quello cognitivo: l’incremento di testosterone migliora anche le funzioni cognitive, la capacità di presa di posizione in contesti di competizione e di decisione sotto stress. E con il futuro che abbiamo davanti a noi, far sì che i nostri ragazzi diventino uomini capaci di affrontare la vita è una responsabilità sociale che abbiamo tutti.
La soluzione è semplice, peccato che non riusciamo a vederla.
Fonte: Bike Italia
https://x.com/bralex84/status/1706623888266756297
Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università di L’Aquila, membro partecipante ordinario Fondazione Michele Scarponi Onlus, ideologo ed attivista del movimento ambientalista italiano Ultima Generazione A22 Network