Day: 17 novembre 2020

ALESSIO BRANCACCIO RACCONTA I SUOI 54 GIORNI DI LOCKDOWN TRASCORSI AD AVEZZANO

Avezzano, lì 17 Novembre 2020

Cari lettori e care lettrici, in questo articolo desidero raccontare la mia personale esperienza di lockdown legato all’attuale emergenza coronavirus COVID 19 vissuta qui ad Avezzano (AQ) nella Marsica durante i 54 giorni di chiusura totale imposta dal Governo Conte, dal 10 Marzo al 4 Maggio scorsi. E’ risaputo che sono stato e continuo ad essere una delle migliori persone a livello umano ed uno dei migliori atleti di mezzofondo e fondo che la Regione Abruzzo abbia mai avuto nella sua storia, dato il mio ottimo passato di atleta agonista esemplare e pulito lontano dai pericoli del doping chimico o tecnologico, dal momento che ancora oggi conservo un fisico magro ed asciutto che mi consente di essere in piena salute e di poter dedicare parte del mio tempo libero alla mia passione di sempre, il mio primo sport di riferimento per il quale qui sono diventato conosciuto e famoso: la corsa di tipo campestre, su pista e su strada nel periodo agonistico che andò dal 1997 al 2009. Diverse vicissitudini di natura non tanto scolastica quanto universitarie, mi hanno tenuto lontano dalle competizioni agonistiche dal 2009 fino all’Ottobre del 2012, data del conseguimento della laurea in Scienze e Tecnologie per l’Ambiente all’Università di L’Aquila, ma la mia passione verso la corsa nonostante tutti questi impedimenti, mi hanno consentito di tenere alto lo spirito interiore e di continuare a dedicarmi a questo sport che per quanto mi riguarda, è tra i più belli del Mondo assieme al ciclismo su strada ed alla mountain bike.

In realtà sono stato fermo dal 28 Febbraio 2020 dopo l’insorgenza di un antipaticissimo problema legato ad un’infiammazione al tendine ileopsoas che è collegato sempre con i nervi posteriori della schiena, non a caso infatti continuo a soffrire di problemi alla schiena specie alle prime vertebre dorsali D dopo la mia caduta in bicicletta avuta un anno e mezzo fà, il 18 Aprile 2019 lungo la SS5 Tiburtina Valeria dentro Avezzano, appena dopo aver passato il Motel Salviano, all’incrocio con via Antonio Wassermann, un incidente serio provocato da una forte botta di vento laterale di Scirocco da Sud-Est unito alla presenza di una buca vicino ad un tombino che andava riempita dal Comune e che invece è stata lasciata lì in bella presenza e complice anche una mia personale distrazione, leggerezza tenendo le mani sopra il manubrio come se stessi in salita invece di impugnarlo almeno sui comandi Ergopower della Campagnolo che ho, incidente che mi ha causato un doppio colpo di frusta, sia alle ultime vertebre cervicali C4-C5 e C5-C6, dove allora sono stati riscontrati due schiacciamenti vertebrali, come emerso da RX effettuata il 10 Agosto 2019 all’Ospedale SS.Filippo e Nicola di Avezzano, ma penso ancora oggi di avere ancora qualche leggera noia ai muscoli attorno alle vertebre dorsali che avverto rigidi come due pezzi di marmo, vicino alle prime vertebre dorsali D. E’ stato un anno durissimo per me tutto il 2019, perché ho convissuto con l’apprensione di non poter montare mai più in bicicletta vista la serietà del danno subito e per il fatto di non riuscire a lavorare e non guadagnando un euro da 5 anni non sono riuscito nemmeno a sottopormi alle cure fisioterapiche del mio fisioterapista di fiducia, il Dott. Giuseppe Sipari di Pescasseroli (AQ), un uomo buono ed altamente professionale nel suo lavoro che mi aveva già seguito nel Luglio 2006 quando ebbi uno stiramento di 2° grado quasi di 3° avuto appena 4 giorni dopo aver disputato la mia seconda Mezzamaratona Trail di Sante Marie sui Sentieri di Corradino di Svevia: tornato da questo allenamento fatto dopo 4 giorni la gara, poco prima di entrare nella mia vecchia casa di via Molise 9, appoggiai sopra la gamba sinistra sull’inferriata verde che percorre tutto il marciapiede di ingresso alle varie scale dei condomini in loco giusto per fare un pò di stretching leggero, ma il muscolo del bicipite femorale sinistro era talmente affaticato che dopo averlo allungato, ho sentito tirare moltissimo e dopo aver tolto la gamba dall’inferriata, notai che non riuscivo più a camminare, deambulare correttamente e così capì che c’era qualcosa di grosso, mi misi nelle mani del Dott. Sipari il quale mi sottopose a cicli fisioterapici di laser ed ultrasuoni per un mese intero, ma dovetti restare fermo a casa per 6 mesi anche senza le stampelle!

Per quanto riguarda l’ultimo incidente avuto in bicicletta da corsa lo scorso 18 Aprile 2019, mi ero recato anche da un noto ortopedico il Dott. Francesco Cosmi che tra l’altro è da sempre un caro amico di famiglia e nonostante l’avergli riportato la sintomatologia, pur vedendo la radiografia dell’Agosto successivo, mi disse che non avevo niente, che stava tutto a posto, che mi aveva visto sia correre ed andare in bicicletta cosa peraltro non vera quest’ultima, poiché ho potuto soltanto andare a correre per i fortissimi dolori legati all’infiammazione lamentati specie con il grande caldo torrido manifestatosi con l’anticiclone Caronte tra la fine di Giugno e gli inizi di Luglio 2019, la bicicletta ho dovuto proprio sospenderla per un anno intero, poi è arrivato il problema all’ileopsoas della gamba sinistra che mi ha fermato il 28 Febbraio scorso e delle volte mi fa male ancora oggi, poi è arrivato il lockdown di Marzo e fino al 4 Maggio sono dovuto restare fermo da attività 54 giorni, più quelli dal 28 Febbraio al 10 Marzo, totale 71 giorni che mi hanno destabilizzato non poco l’ottimo stato di forma che avevo raggiunto prima pur senza sottopormi a esercitazioni di ripetute per stimolare la potenza e resistenza aerobica ed anaerobica dal 2009 ad oggi. In casa ho approfittato a sottopormi a delle esercitazioni speciali per il recupero della mobilità articolare di collo e schiena ed ho avvertito i primi giovamenti pur senza fare fisioterapie, solo un anno dopo il mio incidente in bici che mi ha visto come un sopravvissuto grazie al fatto che avevo il casco in testa, altrimenti non l’avrei sicuramente raccontata, amici ed amiche c’è poco da fare quando si impatta a terra senza casco, ci si ferisce a morte o si muore ed io sono in vita grazie a qualche forza elettromagnetica per non dire angeli che da qualche parte mi hanno protetto, specie i miei due nonni materni morti Carmine e Rosetta e ci metterei anche Ayrton Senna da Silva, perché non tutti sanno che spesso e volentieri stabilisco dei contatti metafisici con lui già da diversi anni! Gli esercizi ai quali mi sono sottoposto, continuo a svolgere tutt’ora ad un anno e mezzo dai fatti e soltanto a Giugno 2020 ho potuto riabbracciare la pratica ciclistica amatoriale, ma mi sono dovuto rifermare di nuovo dopo neanche un mese perché avevo problemi al mezzo, in pratica notavo che avevo la serie sterzo che mi si allentava in continuazione e nonostante l’ho fatta stringere a mio padre diverse volte, notavo tendeva a perdere il serraggio corretto più volte e quindi dopo aver visto lo sterzo leggermente storto a sinistra con la ruota anteriore posta dritta, i cuscinetti della trasmissione Campagnolo Veloce ormai ridotti a due colabrodi e le pedivelle da 175 mm non adatte al punto che dovrò presto ripassare alle standard 172.5 mm ed aver cacciato diverse parolacce e bestemmie plurime in diversi allenamenti di Giugno scorso, mi sono dovuto fermare di nuovo, con mio grande rammarico, ma non ho mai smesso di credere nella ripresa, avendo uno spirito interiore veramente fuori dal comune, molti mi hanno dato per morto, ma presto dovranno ricredersi e fare solo lunghissimi periodi di silenzio, specie per come sono stato e continuo ad essere trattato come un pezzo di merda qui ad Avezzano, quindi vi lascio immaginare che la mia voglia di riscatto è altissima è dire poco!

Vi racconto una mia giornata tipo durante il periodo del lockdown tra il 10 Marzo ed il 4 Maggio scorsi: la mia sveglia suonava alle 10 dal momento che sono senza lavoro da 5 anni approfitto a recuperare in salute e a dormire dal momento che il sistema di lavoro, dettato dall’attuale mercato del lavoro, incentrato tutto sulla flessibilità neoliberista che io personalmente non ho mai approvato e mai approverò per come sfrutta, precarizza e demansiona le persone facendo venire loro lo stress psicologico e fisico per essere studiato dai padroni di piccole, medie e grandi imprese private. Sveglia alle 10, colazione alle 10.15, seduta di corsa di 10-12 km nel giorno della settimana in cui mi capitava alle 12, doccia ed il resto, alle 14 ero ed anche oggi preparo il pranzo per i me ed i miei genitori perché quello è l’orario in cui mio padre si dirigeva e si dirige tutt’ora in macchina a prendere mia madre dalla Direzione Amministrativa dell’Ospedale Civile, tornati a casa si pranzava e si pranza non prima delle 15, poi altro riposino pomeridiano, alle ore 18 seduta intensiva di esercizi di stretching e/o potenziamento di collo e schiena che mi teneva e mi tiene occupato ancora oggi fino alle 19 anche 19.30, poi cena alle 20, alle 21 consultazione mail, rassegna stampa politica e poi a letto non prima delle ore 24, dipende come mi gira per il nervoso, la rabbia che ho ancora oggi dentro per non riuscire a stare ancora a casa mia a Vasto dove dovrei essere già da 3 anni e già ho deciso che se dalla ASL 2 Abruzzo di Chieti non si decideranno di firmare al più presto a mia madre, la delibera che le permetterebbe di attecchire alla ASL 2 di Vasto o zone limitrofe entro Febbraio 2021, stavolta andrò di mia iniziativa presso la redazione giornalistica di Zona Locale Vasto a riportare la mia assurda condizione in cui pur essendo residente a Vasto da Giugno 2018 devo restare qui ad Avezzano dove sono ancora domiciliato e bloccato come un latitante di mafia pur non essendolo, a fare la vita del pezzo di merda, derelitto pezzente in sopravvivenza che non sono mai stato, essendo io tra l’altro anche un nobile del casato Brancaccio del lato romano e non quello originario napoletano che appoggiava gli Aragonesi nel 1600, quindi non vedo il motivo per cui si deve allungare lo stillicidio, il Purgatorio espiativo al quale è ancora sottoposto la mia famiglia.

Qui ad Avezzano la situazione del COVID 19 durante il periodo del primo lockdown Marzo-Maggio 2020 non aveva dei numeri così preoccupanti come oggi, specie sabato scorso 14 Novembre dove abbiamo assistito ad una recrudescenza del problema, facendo schizzare i contagiati da coronavirus a 939 in tutto l’Abruzzo,

https://www.ilcapoluogo.it/2020/11/14/covid-19-in-abruzzo-939-nuovi-casi-e-10-decessi/

che per quanto mi riguarda, non sono numeri da poco, considerando che tutta la popolazione censita ammonta a 1 milione, tutto l’Abruzzo per intenderci è un terzo dell’intera popolazione di Roma, non so se ho reso bene l’idea! Una situazione che ha messo in allarme il Presidente Marco Marsilio il quale ha comunicato al Comitato Tecnico Scientifico, di avvalersi della facoltà di poter trasformare l’Abruzzo da zona arancione addirittura a zona rossa, ha firmato l’ordinanza ieri 16 Novembre, pertanto la nuova disposizione entrerà in vigore già a partire dalla giornata di domani 18 Novembre.

https://www.abruzzolive.it/labruzzo-e-in-zona-rossa-marsilio-firma-lordinanza-da-mercoledi-scatta-il-lockdown-ma-scuole-aperte/

Qui ad Avezzano la situazione è molto preoccupante e grave per i numeri dei contagiati che arrivano costantemente, che ne dicano i vari corrotti manager delle ASL abruzzesi e dei loro tirapiedi subordinati alimentanti la vacca da sistema della menzogna, del menefreghismo e dell’irresponsabilità del quale essi stessi fanno parte: la gran parte della gente locale si comporta come degli incivili irresponsabili ai quali non è stata mai impartita l’educazione, non sempre si mantengono a distanza di almeno 2 metri da persona a persona non 1 come dice il Governo, non basta sempre la sola mascherina a tenere bassa la probabilità del contagio del virus, quello che conta è il distanziamento, perché signori e signore, parliamoci chiaro, qui in questi 2 anni nei quali dovremo ancora combattere con questo maledetto virus, si salverà solo chi è forte resiliente psicologicamente a vivere in isolamento come un eremita, esattamente come mi sono auto addestrato io anche nel periodo del pre-lockdown in condizioni normali senza COVID. Le persone qui ad Avezzano non mantengono le distanze, specie nei supermercati e nelle farmacie, mio padre stesso quando andava lui a fare la spesa seguendo la modalità rapinatore, dandosi un tempo cronometrato di 3 massimo 5 minuti per evitare di esporsi al contagio, ha dovuto litigare più volte e prendere a calci i carrelli di alcuni altri clienti per far capire loro che dovevano mantenere la distanza e quindi alle volte sembra di avere a che fare con dei “bambini da prima comunione” come dice sempre il duro Governatore della Campania Vincenzo De Luca, che ha un atteggiamento discutibile da sceriffo questo è vero, ma il suo approccio del pugno di ferro con una popolazione come quella sua campana e italiana in generale, penso sia sempre molto efficace! A De Luca è stato dedicato un remake del discorso di V nel film V per Vendetta, con scena iniziale il senatore Antonio Razzi che irrompe in Trafalgar Square di Londra mentre esegue degli esercizi con un attrezzo ginnico in casa, al posto della faccia di V:

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Vivere ad Avezzano negli ultimi 5 anni dal 2015 ad oggi per me è stata come una permanenza in Purgatorio, come se avessi dovuto espiare una colpa per il fatto di non essermi voluto allineare al sistema nepotistico e clientelare vigente soltanto per lavorare e riportare qualche soldo a casa per mantenere in piedi moralmente ed economicamente la mia famiglia e la mia battaglia non finisce qui, anzi, è soltanto all’inizio, perché come arriverò fisso a Vasto cambieranno molti aspetti nei miei settori Ambiente, Sport e Mobilità Sostenibile che riqualificherò sul territorio grazie al mio passaggio politico da Rifondazione Comunista Abruzzo non esistente a Vasto dal 2009 a Fratelli d’Italia sezione di Vasto, per cui mai e poi mai sottovalutare la mia sconfinata voglia di riscatto, perché ci si potrebbe restare folgorati e chi ha capito mi intenda, per cui arrivederci a presto a Vasto!!!

Alessio Brancaccio, Fratelli d’Italia Vasto appoggerà alle prossime elezioni comunali di primavera 2021 il candidato Sindaco Marco Di Michele Marisi