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L’ULTIMO CICLOVIAGGIO IN TERRA BULGARA DI DOMENICO MANCINELLI, COMITATO MOBILITA’ SOSTENIBILE MARSICANA ONLUS AVEZZANO

Vasto (CH), lì 24 Giugno 2023 ore 22.18

Buonasera a tutti e a tutte coloro che simpatizzano o amano la mobilità sostenibile. In questo articolo torno a parlare di cicloturismo, pratica della quale sono Istruttore CSEN Abruzzo qualificato da Giugno 2018, ma non posso esercitarla da Luglio 2018 per la mia impossibilità di aprirmi una regolare Partita IVA. Questa sera vi voglio parlare della mia ricostruzione in Komoot, un pianificatore GPS tramite Tour Planner, di un cicloviaggio in solitaria di 963 km in terra bulgara, da Veliko Tarnovo a Silistra, ideato ed organizzato nei giorni 10 e 18 Settembre 2016 da Domenico Mancinelli, umile ed onesto lavoratore che esercitava la mansione di tecnico dell’Università degli Studi di L’Aquila, nato ad Avezzano (AQ) il 4 Luglio 1958 ed è stato anche un membro storico del Comitato Mobilità Sostenibile Marsicana Onlus, associazione di ciclisti urbani nata nel capoluogo marsicano nel 2009 e che nel 2012 contava circa 200 iscritti. Un cicloviaggio molto suggestivo a livello paesagistico che Domenico avrebbe completato il 18 Settembre prima con il ritorno a Sofia, la capitale della Bulgaria e poi avrebbe preso l’aereo per atterrare a Fiumicino a Roma e poi tornare a Avezzano, ma purtroppo così non fu, perché Domenico ci lascò a causa di un infarto miocardico avuto mentre era a letto a leggere dei libri di poesie bulgare, in una stanza di albergo a Ruse, sabato 17 Settembre 2016. Andando a rivedere soprattuto l’altimetria del cicloviaggio di 963 km da compiere in appena una settimana, ho fatto caso che era di 9860 metri di dislivello complessivo, valore non da poco, nonostante il fatto Mancinelli fosse abituato a viaggiare in bicicletta in solitaria: qualche anno prima, Mimmo riuscì a percorrere un cicloviaggio da Fairbanks in Alaska nel Nord America fino a Ushuaia nella Terra del Fuoco, nel Sudamerica con una bici reclinata, che permette di pedalare da sdraiati all’indietro anziché da seduti, come nelle comuni biciclette, per cui Domenico è stato anche uno dei precursori, pionieri di questa particolare tipologia di biciclette. Nonostante il cicloviaggio bulgaro fosse decisamente più corto nel chilometraggio, ma comunque molto impegnativo dal punto di vista fisico, forse Domenico è stato vittima di un attacco cardiaco nel sonno proprio a causa della fatica che gli si è acumulata nell’organismo e che non riuscì a smaltire, vista anche la sua età, escludendo il fattore congenito. Domenico è ricordato molto affettuosamente ancora oggi da tutti noi componenti del Comitato MSM Onlus di Avezzano soprattutto per le sue idee rivoluzionarie per sviluppare le piste ciclabili nel capoluogo marsicano: ad esempio, non tutti sanno ancora che Domenico è stato colui che ha dato l’idea di realizzare l’anello ciclabile del Quadrilatero, un anello in pianura che si snoda tutto all’internod ella città di Avezzano tra via Roma, resa ciclabile nel 2018, via XX Settembre, che sta per essere resa ciclabile dall’attuale giunta comunale e dove si trova il Dipartimento Prevezione Sanitaria della ASL 1 Abruzzo Avezzano-Sulmona-L’Aquila, via Montello, unico piccolo tratto i salita che porta verso Piazza Matteotti dove c’è la stazione ferroviaria della città e via Monte Velino, dove si trova il Distretto Sanitario di Base della ASL 1 Abruzzo. Questo progetto oggi sta per essere ripreso dalla giunta comunale a guida Giovanni Di Pangrazio, ma è doveroso verso la memoria di un caro amico come Domenico Mancinelli, bene specificare in questa sede che il progetto depositato al Comune di Avezzano e che oggi porta avanti il sindaco non è una sua idea, ma quella di un uomo lungimirante che è stato tra i fondatori del Comitato Mobilità Sostenibile Marsicana Onlus e che amava alla follia la sua comunità avezzanese, per il modo in cui voleva trasfomarla, cercando di renderla un modello di mobilità alternativa alla quale molte altre città in Abruzzo ed in Italia avrebbero dovuto fare riferimento.

Con i dati in mio possesso, emersi dal segnalibro che mi è stato donato dopo la sua morte, dove sono riportate tutte le mete di partenza, intermedie e finale che lui aveva visitato o in programma di visitare durante quel cicloviaggio in Bulgaria, qui di seguito ho cercato di ricostruire su Komoot tutto il percorso di 963 km che aveva percorso e che purtroppo è stato anche il suo ultimo della sua breve vita.

https://www.komoot.com/tour/1182636790
https://www.google.it/maps/place/Fairbanks,+Alaska,+Stati+Uniti/@64.8284192,-147.8338075,20362m/data=!3m2!1e3!4b1!4m6!3m5!1s0x5132454f67fd65a9:0xb3d805e009fef73a!8m2!3d64.8400511!4d-147.7199757!16zL20vMHFmNXA?entry=ttu
https://www.google.it/maps/place/Ushuaia,+Terra+del+Fuoco,+Argentina/@-54.8067363,-68.3852038,13795m/data=!3m2!1e3!4b1!4m6!3m5!1s0xbc4c22b5bad109bf:0x5498473dba43ebfc!8m2!3d-54.8019121!4d-68.3029511!16zL20vMDF6ZG5z?entry=ttu
Domenico Mancinelli, 58 anni storico membro del Comitato Mobilità Sostenbile Marsicana Onlus di Avezzano (AQ) in Abruzzo, tra i padri fondatori di quest’associazione di ciclisti urbani nata nel 2009

Domenico Mancinelli muore in una camera di hotel in Bulgaria, il ricordo del Comitato Mobilità Sostenibile Marsicana Onlus

di Redazione Attualità 21 Settembre 2016

Domenico Mancinelli, 58 anni storico membro del Comitato Mobilità Sostenibile Marsicana Onlus https://marsicalive.it/muore-in-una-camera-di-hotel-in-bulgaria-domenico-mancinelli-il-ricordo-del-comitato-mobilita/

Avezzano. E’ a 58 anni durante un viaggio in bicicletta in Bulgaria Domenico Mancinelli. Storico membro del comitato mobilità sostenibile Marsicana era partito da solo per questa nuova avventura. Nei giorni scorsi il dipendente dell’Università dell’Aquila aveva contattato la famiglia annunciando il rientro in Italia domenica. In realtà da venerdì nessuno lo ha più sentito fino a quando non è arrivava la telefonata che annunciava la sua morte. “Un amico innanzitutto, che grazie alle sue idee e passioni ha contribuito a portare nella Marsica una visione più civile e sostenibile della vita quotidiana”, hanno scritto i ragazzi del comitato mobilità sostenibile, “tu, che aiutavi i più deboli per un futuro migliore, lasci una profonda tristezza nei tuoi compagni di viaggio, certi di non ritrovare più quella bella e insostituibile persona che eri. Sei stato per noi un… visionario, umile e propositivo amico, che ci ha permesso di vivere i momenti migliori della nostra vita associativa. È grazie a te che il Comitato è nato ed è grazie ai tuoi insegnamenti che è nata in noi la volontà di cercare un futuro migliore per le nuove generazioni. Porteremo avanti le tue idee che son proprie del Comitato, ricorderemo le tue gesta. Ti ringraziamo, ovunque tu sia, ci mancherai Domenico”.

Fonte: Il Centro Abruzzo

Al dramma terribile per tutti noi membri del Comitato vissuto il 17 Settembre 2016, si è aggiunto il dolore della mamma Maria Pasqua Meogrossi 91 anni, che morì di dolore per la tragica scomparsa del figlio appena pochi giorni più tardi, il 2 Ottobre dello stesso anno:

https://www.ilcentro.it/l-aquila/maestra-perde-il-figlio-e-muore-di-dolore-1.201655

Fonte: Il Centro Abruzzo

Anche se l’uomo è passato, lo spirito di Domenico Mancinelli “Mimmo” per gli amici del Comitato Mobilità Sostenibile Marsicana Onlus, ci guida ancora per rendere Avezzano una città esempio per tutte le altre città dell’Abruzzo da cui ripartire per pianificare e trovare modelli di vita sempre più ecosostenibili, attraverso la pianificazione di nuovi percorsi ciclabili, com’era stato già pianificato da lui stesso, dall’alto della sua lungimiranza. Ounque si trovi in questo momento, resterà sempre nei nostri cuori! Ciao Mimmo che la terra ti sia leggera, sempre.

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, ideologo e consulente tecnico movimento ambientalista Ultima Generazione A22 Network e membro attivo della Fondazione Michele Scarponi Onlus

PAOLA GIANOTTI PEDALA IN BRASILE CONTRO LA DEFORESTAZIONE DELL’AMAZZONIA

30 MARZO 2023

Paola Gianotti presto pedalerà in Brasile. Ha annunciato la sua prossima iniziativa in bicicletta: Bike 4 Tree Brazil. L’atleta, viaggiatrice, autrice e speaker motivazionale ha recentemente ottenuto il suo quarto Guinness World Record. Ha viaggiato per il mondo e partecipato a sfide estreme. Continua a battersi ogni giorno per la sicurezza sulle nostre strade con la campagna Io Rispetto il Ciclista.

Con la sua attività di mental coach porta le sue esperienze nelle aziende per eventi di formazione e coaching. Nel 2022 ha pedalato in Italia per il progetto Bike4Tree e la prossima destinazione, per questo 2023, è il Brasile.

Paola Gianotti: in Brasile per Bike 4 Tree

Lo ha annunciato lei stessa attraverso i suoi canali social: “Lunedì 3 Aprile parto per il Brasile per attraversare parte del Mato Grosso in bici e documentare la bellezza di un territorio unico ai confini con l’Amazzonia ma anche i problemi legati alla sua deforestazione”.

Un’iniziativa per la riforestazione ma anche di promozione della ciclabilità“Sarò anche madrina per il progetto Ride Like a Pro Brazil, una straordinaria pedalata in quella che è considerata la Svizzera “brasiliana” grazie all’invito del consolato italiano di San Paolo!”, spiega Paola.

Ad accompagnarla in questa nuova iniziativa-a-pedali ci saranno importanti realtà che si occupano di alimentazione sostenibile e agricoltura biologica: Fairtrade Italia e Alce Nero.

Paola Gianotti, ultracyclist italiana sta per compiere la sua ennesima impresa stavolta a difesa degli alberi e contro la deforestazione dell’Amazzonia in Brasile: l’evento cicloturistico è chiamato #Bike4TreeBrazil

Paola non vede l’ora di partire per questa nuova avventura: “Sono pronta e carica per questa nuova avventura all’insegna della bici, della sostenibilità e della vita! E voi siete pronti a seguirmi?”.
Gianotti alla Fiera del Cicloturismo 2023
Intanto questo weekend Paola Gianotti sarà presente alla Fiera del Cicloturismo di Bologna – evento ad ingresso gratuito previa registrazione online a questo indirizzo www.fieradelcicloturismo.it – e parlerà sul palco dei Bikeitalia Talks sabato 1 aprile alle ore 15:00 intervistata da Paolo Pinzuti, Cycling Executive Officer di Bikenomist, partendo dalla sua relazione Nulla è impossibile, basta crederci.

Una bici salverà l’Amazzonia? Paola Gianotti in Mato Grosso

Il racconto di un viaggio che comincia dagli occhi ed entra nel cuore

LIBORIO LA MATTINA

Una bici salverà l’Amazzonia? Paola Gianotti in Mato Grosso
https://www.giornalelavoce.it/news/attualita/531612/una-bici-salvera-lamazzonia-paola-gianotti-in-mato-grosso.html

Temeraria, appassionata, innamorata della bici e della natura. Lei è Paola Gianotti, una di quelle italiane, di quelle eporediesi, di cui andare fieri.  Una donna da guinness dei primati e, in sella alla sua bici, ne ha conquistati quattro. Nel 2014 come donna più veloce del mondo ad aver circumnavigato il globo. Nel 2016 per aver attraversato i 48 stati USA in 43 giorni. L’anno successivo, nel 2017, per aver attraversato il Giappone da Nord a Sud in 9 giorni. Nel 2020, durante il primo lockdown, per aver pedalato per 12 ore sui rulli in cassa per 366 km e raccolto i fondi per acquistare 10.600 mascherine da donare a due ospedali piemontesi.

Dallo scorso 3 aprile si trova in Brasile per una iniziativa che le fa onore: percorrere 1.200 km attraverso il Mato Grosso e documentare un territorio unico, ai confini con l’Amazzonia, e tutto quello che sta accadendo con le deforestazione e le coltivazioni intensive.

“Bike 4 Tree Brazil” vuole insomma essere un appello all’umanità ma anche una promozione della ciclabilità.

La cronaca è tutta sul suo profilo di facebook.

“Gli alberi sono la mia casa spirituale! – scrive mercoledì 12 aprile –  Che emozione! Che giornata! Di quelle che non si dimenticano:  arrivare nella riserva indigena Xavantes nel villaggio di Santa Clara. Una riserva di circa 40 famiglie che cercano di mantenere la loro cultura e le loro radici. Certo è che con l’avvento dell’uomo bianco un centinaio di anni fa che ha iniziato a insediarsi vicino a loro (ammazzandone anche molti) tutto questo è stato decisamente compromesso. Ma la loro identità è molto forte, le loro tradizioni anche e la difesa del territorio è diventata una priorità.  Quel territorio che gli è stato portato via a causa del disboscamento per far spazio agli allevamenti, all’agricoltura estensiva e che invece rappresenta la loro casa.  La loro casa fisica e spirituale. Oggi guardare i loro occhi, la loro vita, la loro essenza mi ha fatto ancora di più capire quanto sia fondamentale rispettare l’ambiente attraverso le nostre scelte quotidiane che purtroppo, anche se fatte a migliaia di chilometri di distanza, impattano sul Pianeta e anche sulla loro vita…”.

Ad ogni tappa, ogni giorno è un racconto sulla natura sconfinata e lussureggiante che le riempie il cuore di gioia o che glielo distrugge, quando gli occhi incontrano chilometri, chilometri e chilometri di campi di soia, mais e cotone. Addio natura, addio  ecosistema.

“Ho bisogno di elaborare tutto questo – dice e scrive – senza dare giudizi ma raccontando con oggettività quello sto vedendo in questo sperduto ma meraviglioso pezzo di mondo che noi possiamo contribuire a proteggere….”.

Insomma “questo non è un viaggio in bici, è un viaggio nella vita, nella cultura, nel rispetto dell’ambiente e nella giustizia del mondo”.

Ed è questo uno dei motivi per cui Paola ha deciso di attraversare il Mato Grosso. Perché le attività illegali e la mancanza di protezione del territorio stanno distruggendo l’ambiente.

“Per questo – dice – sostengo WOWnature, in particolare l’area WOW Arcipelago di Bailique…”.

I suoi abitanti hanno sempre vissuto in armonia con la foresta, l’ambiente fluviale e l’habitat circostante. 

Pesca su piccola scala, agricoltura, raccolta e gestione sostenibile della palma di açaí sono le principali fonti di reddito locale. Ma l’equilibrio tra queste comunità e l’ambiente è stato scosso dalla progressiva erosione del terreno e dagli incendi degli ultimi anni. 

“Con WOWnature – aggiunge Paola Gianotti –  si sostengono i protettori della foresta e si collabora con la popolazione autoctona che la valorizza. ..”.

A Pasqua la donna dei record si trovava nel Mirante del centro geodesico dell’America Latina, esattamente a metà tra l’oceano Pacifico e quello Atlantico, a Chapada Dos Guimarães.

“Mi sono addentrata nella foresta – spiega  – dove ho incontrato una famiglia di biologi che vivono in un luogo incontaminato e che praticano il sistema agro forestale: cioè invece di distruggere l’ambiente deforestando o con le culture estensive, producono secondo ritmi sostenibili ed ecologici per aumentare i benefici sociali, economici e ambientali dell’uso della terra ..”.

A Pasquetta ha raggiunto Primavera Do Leste, dopo aver continuato ad esplorare l’interno del parco Chapada Dos Guimarães.

“Uno spettacolo allo stato puro con formazioni rocciose rosse, grandi pareti di roccia e una distesa infinita di natura come mai visto prima. Qui, tra la natura infinita, mi sono sentita in pace con il mondo. Quel mondo che amo. Quel mondo in equilibrio. Quel mondo che voglio. Per questo mi batterò sempre per preservarlo. Per non vedere la sua devastazione. Per me.  Per gli altri. Per il mondo…”.

Nei giorni precedenti lunghe pedalate sulla Transpantaneira, la strada che da Poconè giunge a Porto Jofre all’interno del Pantanal, la zona umida più grande al mondo.

“120 ponticelli, il rosso dello sterrato in contrasto con il verde vivo della foresta, migliaia di uccelli, qualche piccolo cobra e tanti capibara.  Una natura sconfinata ai confini del mondo che mi ha tanto aperto il cuore per la sua bellezza quanto fatto male per la sua distruzione. Un posto incantato che tutto il mondo dovrebbe conoscere ma soprattutto un posto che tutto il mondo dovrebbe proteggere…”.

Nelle cronache giornalistiche del 2020 gli incendi dolosi alla foresta, la morte dei suoi abitanti e la scomparsa del 40 per cento delle specie animali che lì vivevano…

“In nome di cosa? – alza gli occhi al cielo Paola Gianotti –  Del dio denaro. Dello schifoso dio denaro. Oggi mi sono vergognata di essere parte del genere umano. Mi sono vergognata di ciò che siamo in grado di fare.  Mi sono vergognata dell’egoismo infinito dell’uomo. Ma poi ho incontrato Daniel, che lavora nella foresta con il turismo, che ama tutto ciò che ne fa parte e che mi ha detto: chi uccide la foresta e i suoi animali uccide anche noi. Io amo la foresta, i suoi abitanti e la proteggerò per sempre. E lì ho capito che c’è speranza e che quella speranza deve essere trasformato in una coscienza collettiva a tutela del Pianeta.  Perché solo così possiamo ritenerci di essere chiamati Uomini….”.

In Brasile Paola Gianotti è già stata ricevuta durante una seduta del Governo dello Stato del Mato Grosso, quindi applaudita dal deputato Beto Pereira. 

A San Paolo, una città da 12 milioni di abitanti è stata accolta dal  Console Italiano Domenico Fornara che già aveva conosciuto nel 2016 in Uganda con l’iniziativa “100 biciclette a 100 donne ugandesi.

“Il suo invito qui è stata la molla che mi ha spinta ad attraversare il Mato Grosso per documentare la sua bellezza ma anche la sua deforestazione – sottolinea Gianotti nei suoi racconti – E qui a San Paolo proprio il consolato italiano mi ha organizzato due incontri con i ragazzi degli istituti italiani di San Paolo a cui ho raccontato la mia storia motivandoli a raggiungere i propri sogni e un incontro per parlare di sicurezza stradale sulla bellissima ciclovia Franco Montoro che attraversa una parte di San Paolo ed è stata da poco illuminata dall’Enel per essere più sicura e utilizzata anche la sera. Un programma intenso ma importante per portare a conoscenza i temi a me più cari: l’ambiente e il rispetto del ciclista, ricordando a tutti che ognuno con le proprie scelte decide ogni giorno quanto impattare sul nostro Pianeta e quanto essere artefice della realizzazione dei propri sogni…”.

E come dentro ad un film, il finale è tutto nella foto di un tramonto.

“Ho pedalato in una natura sconfinata ma anche in una natura sconfitta. Ho visto alberi rigogliosi e secolari e immense distese di agricoltura estensiva. Ho conosciuto il popolo degli indios e visto la forte impronta occidentale. Un Paese incredibile ma con molte contraddizioni.  Un Paese che ha tantissimo da offrire e che  merita di essere visitato, conosciuto, protetto. Va protetta la sua natura incredibile, le sue persone meno abbienti, la sua cultura secolare. E io come sempre credo che ognuno di noi possa fare il suo, cambiando piccoli comportamenti quotidiani e cercando di avere una vita molto più rispettosa nei confronti dell’ambiente e delle persone. Perché quando sai che un bambino muore perché denutrito o che viene abbattuta una foresta non puoi essere indifferente. E io non lo sono e non lo voglio essere perché credo che ognuno di noi abbia il dovere di rendere questo mondo più equo e più bello….”.

E il viaggio continua…!

L’obiettivo

Paola Gianotti ha deciso di sostenere attraverso questo viaggio l’Arcipelago di Bailique in Brasile, nella parte nord dell’Amazzonia. Perché “Se non fai niente..non succede niente!”

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Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, ideologo e consulente tecnico movimento ambientalista Ultima Generazione e membro attivo della Fondazione Michele Scarponi Onlus

VIAGGIARE IN BICI E’ PER TUTTI: LO CONFERMA LA FIERA DEL CICLOTURISMO

3 APRILE 2023

Viaggiare in bici è una modalità di vacanza e scoperta del territorio sempre più gettonata. La seconda edizione della Fiera del Cicloturismo si è chiusa domenica 2 aprile: la due giorni di Bologna è stata visitata da oltre 19.000 persone (+30% di affluenza rispetto alla prima) e anche i dati di crescita del settore presentati da Isnart e Legambiente confermano che l’interesse per i viaggi in bici è sempre maggiore e i territori s’impegnano per offrire percorsi, opportunità e servizi a misura di cicloturista.

Cresce la voglia di cicloturismo

Insomma, cresce la voglia di cicloturismo in Italia: una tendenza che è anche la conferma di un nuovo standard per il 2023. La ciclovacanza – sia essa un weekend fuori porta o un

periodo più lungo in Italia o all’estero – è sempre più gettonata. E i numeri della Fiera del Cicloturismo confermano questo trend.

Quest’anno la Fiera del Cicloturismo – allestita presso lo spazio DumBo – ha quintuplicato la superficie utile che è stata occupata da 90 espositori in 60 stand di enti del turismo, tour operator, albergatori e noleggiatori di bici, registrando in pochi mesi il tutto esaurito, in particolare la presenza di molte regioni italiane assenti lo scorso anno e un notevole aumento di destinazioni straniere, che dimostra l’aumento della credibilità della manifestazione.

Bologna: un’ottima location

La direttrice della Fiera del Cicloturismo Pinar Pinzuti tira le somme di questa seconda edizione dell’evento: “Puntare su Bologna è stata la scelta giusta: non soltanto per la sua centralità geografica, ma anche per l’attenzione che la città e la Regione stanno dimostrando nei confronti della mobilità attiva. Particolarmente lusinghiera è stata l’attenzione degli operatori nazionali e delle reti di impresa che hanno proiettato l’evento su una dimensione internazionale”.

Mattia Santori, presidente della Destinazione Turistica Bologna e Modena ha dichiarato: “Il turismo attivo è uno dei punti centrali della nostra strategia turistica per il 2023, che si prospetta un anno record. La fiera del cicloturismo si inserisce perfettamente in questo quadro e siamo orgogliosi e grati di poterla ospitare in città anche alla luce della notevole e non scontata partecipazione”.

Simona Larghetti, consigliera metropolitana di Bologna con delega alla Mobilità Ciclistica, ha commentato: “Bologna al centro del nuovo movimento mondiale del viaggio attivo, quello dove con le tue gambe puoi arrivare dappertutto. Credo che le migliaia di persone che sono arrivate a Bologna in questi due giorni abbiano fatto con noi questo sogno, poter viaggiare assaporando ogni km. Il cicloturismo è ormai ingrediente necessario a immaginare un futuro sostenibile per i nostri territori. Speriamo di poter ospitare la fiera anche nel 2024”.

Parcheggio bici e Area Kids

Preso d’assalto anche il parcheggio bici provvisorio installato, realizzato con il partner tecnico Shimano Italia, all’ingresso della Fiera del Cicloturismo dove hanno trovato ricovero oltre 1.800 biciclette nel corso della 2 giorni. Mentre nell’Area Kids, circa 300 bambine e bambini hanno partecipato ai programmi di educazione motoria e avviamento all’uso della bicicletta in sicurezza, grazie al coinvolgimento di Eden Asd e di Fiab Bologna, con il sostegno di Regione Siciliana.

I Bikeitalia Talks

Il fitto programma di interventi che si sono alternati sul palco dei Bikeitalia Talks hanno intrattenuto il numeroso pubblico offrendo suggestioni sulle destinazioni da pedalare, ma anche su come scegliere la sella giusta per viaggiare, i modi per ottimizzare la posizione in sella e i trucchi meccanici per non restare mai a piedi.

Tra gli intervenuti, oltre ai padroni di casa, Mattia Santori, Presidente di Territorio Turistico Bologna-Modena, e Davide Cassani, Presidente, Apt Servizi Emilia Romagna,, anche cicloviaggiatori di richiamo per il popolo delle due ruote come la detentrice di quattro guinness world record, Paola Gianotti, l’ultracyclist Omar Di Felice, arrivato alla manifestazione in bicicletta dopo una lunga pedalata non stop da Roma, e il veterano di viaggi in bicicletta, Sergio Borroni, che ha ricevuto una standing ovation.

L’ultracyclist Paola Gianotti sul palco della Fiera sul Cicloturismo di Bologna

Ciliegina sulla torta è stato il concerto di Roy Paci, organizzato dalla Regione Siciliana, che ha intrattenuto il pubblico della Fiera del Cicloturismo chiudendo la prima giornata della kermesse.

L’opinione degli addetti ai lavori

I tour operator che hanno partecipato sono fiduciosi sulle prospettive di ulteriore crescita del mercato del cicloturismo per il 2023, confermando i dati rilevati dal rapporto “Viaggiare con la bici 2023”: ben il 90% dei tour operator specializzati prevede un incremento del proprio giro di affari. Sono gli stessi operatori che, mediamente, hanno visto crescere il proprio fatturato fino a quasi triplicarlo nell’ultimo triennio, anche sfruttando gli investimenti avviati negli anni passati dal governo e dalle regioni per lo sviluppo della Rete Nazionale delle Ciclovie Turistiche.

Ermanno Cacciatore, dirigente dell’Assessorato al Turismo della Regione Siciliana, dichiara: “Un’opportunità di visibilità incredibile per le potenzialità della Sicilia quale mèta cicloturistica. Abbiamo realizzato un prodotto ad hoc per raccontare i percorsi dell’isola. Gli operatori presenti sono rimasti entusiasti per la preparazione del pubblico”.

Silvia Donatiello, Turismo Gran Canaria, sottoscrive e rilancia: “Alla nostra seconda edizione e come main sponsor straniero dell’evento, siamo estremamente soddisfatti dell’affluenza e della qualità del pubblico, così come della visibilità che ha avuto la nostra destinazione. Con numeri di presenze di cicloturisti sull’isola senza precedenti nel progressivo di quest’anno con rispetto agli stessi mesi del 2022, possiamo senz’altro affermare che l’Italia è per noi un mercato fondamentale per l’outdoor”.

Francesco Tapinassi, direttore dell’Agenzia di Promozione della Regione Toscana, alla sua prima esperienza alla Fiera del Cicloturismo dice: “Sono molto contento della nostra partecipazione e dell’affluenza e crediamo sia l’inizio di una lunga e proficua collaborazione”.

Marta Teixidor di Turisme della Catalogna afferma: “La seconda edizione della Fiera del Cicloturismo ha dimostrato che è un settore in grande crescita. Tantissima gente interessata e interessante, Bologna è un ottima piazza. Il cicloturismo, per noi della Catalogna, è un prodotto trasversale da poter fare tutto l’anno. È così lo abbiamo mostrato agli amanti delle due ruote. Ottima fiera, impensabile non esserci l’anno prossimo”.

Infine Alberto Tersini Mazzini della Regione Marche: “La Fiera del Cicloturismo è stata un’occasione di successo straordinario per le regioni e gli operatori. Sicuramente il prossimo anno la Regione parteciperà in modo ancora più importante. Un grandissimo grazie agli organizzatori”.

Prossimo appuntamento con “I Cantieri delle Ciclovie”

Chiusi i battenti della Fiera del Cicloturismo, gli organizzatori segnalano il proseguimento dei lavori con l’appuntamento “I Cantieri delle Ciclovie” che si terrà sempre a Bologna martedì 4 aprile in collaborazione con Legambiente e AMODO e con il patrocinio della città metropolitana di Bologna. Per l’occasione sarà messo sotto la lente di ingrandimento lo stato di avanzamento dei lavori delle Ciclovie previste dal Sistema Nazionale delle Ciclovie Turistiche e finanziate dal PNRR.

Fiera Cicloturismo, Bologna 1-2 Aprile 2023
https://www.bikeitalia.it/2023/04/03/viaggiare-in-bici-e-per-tutti-lo-conferma-la-fiera-del-cicloturismo/

Cicloturismo: un nuovo modo di viaggiare in bici con Bikeit

Da BC – Informazioni Aziendali – 5 Aprile 2023

https://www.rivistabc.com/cicloturismo-un-nuovo-modo-di-viaggiare-in-bici-con-bikeit/

Secondo un’indagine sul cicloturismo, le presenze dei cicloturisti in Italia hanno raggiunto i 33 milioni nel 2022 (fonte Isnart).

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Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, ideologo e consulente tecnico movimento ambientalista Ultima Generazione e membro attivo della Fondazione Michele Scarponi Onlus