Day: 7 novembre 2023

AMBASCIATORE DEL CATONGA GIORGIA MELONI, 13 MINUTI DI FIGURA BARBINA DA ZELIG

13 minuti di figura barbina da Zelig – Torquato Cardilli

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, membro partecipante ordinario Fondazione Michele Scarponi Onlus, ideologo e membro del movimento ambientalista Ultima Generazione appartenente alla Rete Internazionale A22 in contrasto del Cambiamento Climatico in atto

VASTO, DANNI CAUSATI DAL MALTEMPO: SUL COMUNE PIOVERANNO RICHIESTE DI RISARCIMENTO

Vasto 6 novembre 2023

In Cronaca

Una pioggia di richieste di risarcimento danni cadrà sul Comune di VastoAuto e tetti sfondati dagli alberi abbattuti dalle raffiche fortissime di giovedì scorso: saranno queste le principali cause delle istanze di indennizzo dei danni subiti dai cittadini. Le assicurazioni stipulate consentiranno al Comune di fronteggiare parte delle richieste. Ma c’è un però: il rimborso si potrà ottenere in caso di carenza di manutenzione, non se la perdita è stata causata solo da un evento eccezionale e imprevedibile. È anche probabile che parte di questi reclami vada a sfociare nelle aule di tribunale.

Servizio di Michele D’Annunzio – Video di Nicola Cinquina

In foto: alberi caduti in Via Mario Molino, che collega Vasto città a Vasto Marina https://chiaroquotidiano.it/2023/11/06/vasto-danni-causati-dal-vento-sul-comune-pioveranno-richieste-di-risarcimento/

Danni del vento, chi crede più ai risarcimenti? «Mai arrivati indennizzi per la grandine del 2019»

Vasto 7 novembre 2023

In Cronaca

Invocati, promessi, richiesti e, alla fine, mai ricevuti. Quattro anni dopo, dei rimborsi per i danni da maltempo non rimane nulla, se non il ricordo delle scartoffie compilate da centinaia di cittadini con l’unico esito di restare a mani vuote e doversi riparare a proprie spese auto e tetti sfondati. Allora, nel luglio 2019, erano stati chicchi di grandine grossi come palline da golf a piovere con tutta la loro forza devastante sulla costa abruzzese, con particolare violenza da Pescara in giù.

https://chiaroquotidiano.it/2023/11/07/danni-del-vento-ai-risarcimenti-chi-ci-crede-piu-attesi-ancora-gli-indennizzi-della-grandine-del-2019/

Quattro anni di attesa

Al tirare delle somme, nel 2019 il risultato era stato a sei zeri: a Vasto 12 milioni di euro, ossia la cifra complessiva necessaria per riparare le ammaccature e i vetri sfondati di 2500 automobili e i buchi in solai e finestre di 1300 abitazioni, ma anche le lesioni di strutture, infrastrutture, beni, attrezzature e le perdite di scorte delle imprese per un totale di 1 milione 213mila 354 euro. Stimate, infine, in 70mila euro le lesioni subite da beni culturali e paesaggistici. 

Altro maltempo, altra conta

E veniamo a oggi. Nei giorni in cui la nuova conta dei danni è solo all’inizio perché è ancora in corso la rimozione di tronchi e rami spezzati dalle raffiche fortissime di vento della notte tra il 2 e il 3 novembre, emerge tutto lo scetticismo verso la nuova richiesta dell’amministrazione comunale di quantificare i danni subiti dai privati e preparare la documentazione, «che potrà successivamente essere inviata alla Regione» (leggi).

«Qualcuno ha preso il risarcimento dei danni grandine 2019? È stata una corsa a fare domanda e alla fine nemmeno un centesimo». «Sto ancora aspettando il risarcimento per la grandine». E così via. Commenti stizziti di cittadini che, dopo aver aspettato quattro anni, non faranno ulteriori trafile burocratiche per chiedere altri indennizzi con la prospettiva di dover attendere all’infinito.

Fonte: Chiaro Quotidiano

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, membro partecipante ordinario Fondazione Michele Scarponi Onlus, ideologo e membro del movimento ambientalista Ultima Generazione appartenente alla Rete Internazionale A22 in contrasto del Cambiamento Climatico in atto

A NEW DELHI IN INDIA C’E’ MOLTO PIU’ SMOG DEL SOLITO

Nella capitale indiana sono state chiuse diverse scuole ed è stato limitato il traffico, per abbassare il livello di inquinamento dell’aria

https://www.ilpost.it/2023/11/03/nuova-delhi-inquinamento/

A New Delhi, in India, il governo locale ha ordinato la chiusura delle scuole elementari, ha vietato la circolazione ai veicoli inquinanti e ha bloccato i lavori di costruzione e demolizione in cantieri considerati “non essenziali”, nel tentativo di ridurre lo smog e l’inquinamento dell’aria, che sta causando problemi respiratori, pruriti e irritazioni agli occhi a molte persone.

New Delhi è da tempo una delle città più inquinate al mondo, ma il livello di inquinamento raggiunto in questi giorni è considerato particolarmente preoccupante ed eccezionale da diversi esperti e organizzazioni che si occupano di qualità dell’aria. È di oltre 10 volte superiore alle soglie di sicurezza, ha detto il Consiglio centrale per il controllo dell’inquinamento, organo che fa capo al ministero dell’Ambiente indiano.

Lo smog a New Delhi (AP Photo/Shonal Ganguly)

Venerdì in città la concentrazione di particelle tossiche PM2,5 (il cosiddetto particolato fine, polveri con un diametro inferiore a un quarto di centesimo di millimetro e che se respirate possono arrivare fino ai polmoni) era di oltre 50 volte superiore al valore guida indicato dall’Organizzazione mondiale della sanità, secondo i calcoli di IQAir, azienda svizzera che si occupa di qualità dell’aria. Sono livelli di inquinamento considerati gravi, che possono causare bronchiti, attacchi d’asma e altre malattie.

Per cercare di ridurre la densa nube di smog che sta avvolgendo la città, le autorità locali stanno utilizzando acqua nebulizzata per raccogliere le polveri sottili e farle cadere a terra. Molti stanno usando le mascherine e il governo si è raccomandato di evitare attività all’esterno quando possibile. Sono state inoltre annunciate multe fino a 20mila rupie (circa 220 euro) per chi utilizza veicoli inquinanti a benzina e diesel.

Un cannone anti-smog utilizzato in un cantiere di New Delhi nel 2021 (AP Photo/Manish Swarup)

Le misure introdotte dal governo di New Delhi sono le ultime di una serie introdotte nei giorni scorsi, sempre per ridurre l’inquinamento. Nonostante il blocco dei cantieri sono stati mantenuti attivi quelli considerati essenziali, come quelli che coinvolgono metropolitane, aeroporti e condutture idriche. Nel frattempo in molti negozi sono finiti i filtri per i depuratori d’aria, di cui molte persone stanno facendo scorta.

Tra le cause principali dell’inquinamento nell’India settentrionale c’è la combustione degli scarti delle coltivazioni agricole in molte aree rurali, che abbinata alle basse temperature e alla mancanza di vento provoca ciclicamente un aumento intenso degli inquinanti atmosferici. Per ridurre questo rischio, negli ultimi anni le autorità locali hanno previsto incentivi economici per chi acquista macchinari in grado di smaltire gli scarti in altro modo. Bhagwant Mann, funzionario del governo dello stato settentrionale del Punjab, ha detto che nel suo territorio questi sforzi hanno ridotto del 30 per cento la quantità di scarti agricoli bruciati ogni anno.

India: Smog a New Delhi, prolungata la chiusura delle scuole

Nessun segno di miglioramento, primarie chiuse, altre online

https://www.ansa.it/amp/sito/photogallery/primopiano/2023/11/05/india-smog-a-new-delhi-prolungata-la-chiusura-delle-scuole_248a30b8-0f26-4b2f-8529-70dc09b45229.html

Redazione Ansa ROMA – Novembre 05, 2023 – News

Le autorità di New Delhi, capitale indiana infestata dallo smog, hanno prolungato di una settimana la chiusura d’emergenza delle scuole, senza alcun segno di miglioramento nei soffocanti livelli di inquinamento della megalopoli. Ogni autunno Nuova Delhi è ricoperta da uno smog acre, attribuito principalmente agli incendi delle stoppie da parte degli agricoltori dei vicini Stati agrari. La città è regolarmente classificata come una delle più inquinate del pianeta, con il suo smog responsabile di centinaia di migliaia di morti premature ogni anno.

“Poiché i livelli di inquinamento continuano a rimanere elevati, le scuole primarie di Delhi rimarranno chiuse fino al 10 novembre”, ha scritto il ministro dell’Istruzione dello Stato di Delhi, Atishi, su X. Alle scuole secondarie “viene data la possibilità di passare alle lezioni online”, ha aggiunto Atishi, dopo giorni di alti livelli di inquinamento. Secondo la società di monitoraggio IQAir, la capitale indiana, che ha una popolazione di 30 milioni di abitanti, è stata nuovamente classificata oggi come la città più inquinata del mondo.

https://www.lescienze.it/news/2023/11/15/news/meno_polveri_sottili_piu_nanoparticelle_polmoni_a_rischio-14138244/

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, membro partecipante ordinario Fondazione Michele Scarponi Onlus, ideologo e membro del movimento ambientalista Ultima Generazione appartenente alla Rete Internazionale A22 in contrasto del Cambiamento Climatico in atto

È NORMALE NON AVERE FAME DURANTE L’ALLENAMENTO? GCN ITALIA ED ALESSIO BRANCACCIO RISPONDONO

Alessio Brancaccio scrive: “Da atleta e medico mancato, mi sarebbe piaciuto studiare Medicina se non mi fossi formato nel settore delle Scienze Ambientali. Essendo andato in bici da corsa per 11 anni, dal 2008 al 2019, in base alla relativa esperienza che ho maturato in tutte le uscite in quegli anni nel pre-COVID19, posso senza dubbio affermare che la sensazione di fame si avverte difficilmente durante lo sforzo quando fa più caldo ed umido si ha un maggior tasso di adrenalina in giro per il corpo il sistema nervoso centrale viene alterato, si suda di più e si avverte quindi più la sensazione di sete che di fame, mentre quando il meteo è più freddo ed avverso si avverte una maggiore sensazione di fame e minore della sete, si sente la necessità di ricorrere a barrette energetiche o a banane almeno dopo un’ora di attività. Ho notato che chi ha preso il COVID19, vale a dire credo il buon 70% dell’intera popolazione italiana, ha il sistema nervoso centrale e/o periferico alterato come nel mio caso anche dopo 21 mesi dalla guarigione ed in questo caso l’indice glicemico nel corpo tende a fluttuare più rapidamente, soprattutto la mattina appena dopo svegli che non si è mangiato e bevuto per ore a causa del sonno: in questa particolare situazione con il forte caldo ho avuto anche episodi di vertigini momentanee con sensazioni di nausee associate, come se andassi a corrente alternata, mi veniva da dormire in piedi ed avevo la sensazione di svenire ma non svenivo completamente, è una sensazione bruttissima che non auguro a nessuno, vi assicuro. Leggendo trattati scientifici di medici inglesi in servizio all’ospedale di Pretoria in Sudafrica, da dove provengono tutte le sotto varianti omicron del COVID19, ho letto che tra i postumi del COVID, oltre al mal di testa o dolori muscolari ed articolari, si deve riportare anche le alterazioni dei nervi olfattivi, laringei ed il mal di stomaco associato all’alterazione di quest’ultimi, per cui certe volte la mancanza di fame sotto sforzo può dipendere anche dalla presenza ancora di postumi ai nervi della laringe e digestivi allo stomaco legati all’infezione da COVID19.

English translate

“As an athlete and failed doctor, I would have liked to study Medicine if I hadn’t trained in the field of Environmental Sciences. Having ridden a racing bike for 11 years, from 2008 to 2019, based on the relative experience I gained in all the rides in those years in the pre-COVID19 period, I can undoubtedly say that the feeling of hunger is hardly felt during the effort when it is hotter and more humid there is a greater rate of adrenaline around the body, the central nervous system is altered, you sweat more and therefore you feel more thirsty than hungry, while when the weather is colder and adversely you feel a greater sensation of hunger and less thirst, you feel the need to resort to energy bars or bananas at least after an hour of activity. I have noticed that those who have caught COVID19, i.e. I believe a good 70% of the entire Italian population, have an altered central and/or peripheral nervous system as in my case even 21 months after recovery and in this case the index blood sugar in the body tends to fluctuate more rapidly, especially in the morning just after waking up after not eating or drinking for hours due to sleep: in this particular situation with the strong heat I also had episodes of temporary dizziness with associated sensations of nausea, as if I were on alternating current, I felt like sleeping standing up and I had the feeling of fainting but I didn’t faint completely, it’s a very bad feeling that I don’t wish on anyone, I assure you. Reading scientific treatises by English doctors working at the Pretoria hospital in South Africa, where all the omicron sub-variants of COVID19 come from, I read that among the after-effects of COVID, in addition to headaches or muscle and joint pain, it must also be reported the alterations of the olfactory and laryngeal nerves and the stomach pain associated with the alteration of the latter, so sometimes the lack of hunger under stress can also depend on the presence of after-effects on the laryngeal nerves and digestive nerves in the stomach linked to COVID19 infection.”

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, membro partecipante ordinario Fondazione Michele Scarponi Onlus, ideologo e membro del movimento ambientalista Ultima Generazione appartenente alla Rete Internazionale A22 in contrasto del Cambiamento Climatico in atto