Rete A22

GUARDA MAMMA, SENZA RISCHI LEGALI

Un sit-in di protesta di alcuni dei ragazzi che stanno riscrivendo la Storia contemporanea: gli attivisti e le attiviste ambientali di Ultima Generazione della Rete Internazionale A22

Ciao Alessio,

Il nostro cielo è rotto, la nostra sopravvivenza in pericolo. Ogni mese negli ultimi 9, abbiamo registrato le temperature più alte di sempre. E anche quest’estate l’Italia sarà bollente e si alterneranno alluvioni e siccità e le nostre città saranno invivibili.

Non possiamo rimanere inermi, abbiamo bisogno che lo Stato ripari i danni subiti e protegga ciò che ci rimane. Ne abbiamo bisogno ora! Per questo a maggio saremo ancora una volta in azione a Roma. Questa volta vogliamo essere in centinaia in azioni tra cui alcune che non comportano rischi legali.

Se ognuno dei nostri sostenitori venisse con noi a Roma, saremmo migliaia e sarebbe impossibile ignorarci. 
Alessio, abbiamo bisogno del tuo coraggio. Posso contare su di te?
Vieni a darci una mano a Maggio, anche senza correre rischi legali!

Le nostre strade crollano, i nostri paesi sono inondati, le nostre città dei forni, il paesaggio irriconoscibile e l’aria irrespirabile.

Sappiamo chi è responsabile della situazione: una macchina infernale composta da politici corrotti, grandi banche e aziende del fossile.

Questa macchina è però vulnerabile perché è sempre più chiaro a tutti verso cosa ci stia conducendo.

A Maggio, insieme possiamo essere il sasso che la inceppa per sempre.


Da quando abbiamo iniziato a fare azioni nel 2021, chiediamo giustizia e sicurezza. Lo abbiamo fatto bloccando le strade in una decina o colorando monumenti e i vetri protettivi delle opere d’arte in due. Tutto questo ci ha portato tantissima visibilità e ha portato molti ad entrare in disobbedienza. Pensiamo che non basti più però, che sia ora di fare anche altre azioni.

A Roma a maggio vogliamo essere in migliaia in azione. Per questo organizzeremo oltre alle nostre azioni tradizionali, ne organizzeremo altre che non comportano rischi legali. E oltre a questo ci serve una mano con il supporto logistico: cucinare, trasportare materiali e persone in azioni. Vogliamo davvero essere una marea. Alessio, sarai dei nostri?

Entra in azione o supporta i disobeddienti!

Con amore e determinazione,

Ultima Generazione 🧡

English translate

LOOK MOM, WITHOUT LEGAL RISKS

A sit-in protest by some of the kids who are rewriting contemporary history: the latest generation environmental activists of the A22 International Network

Hello Alessio,

Our sky is broken, our survival in danger. Every month for the last 9, we have recorded the highest temperatures ever. And this summer too, Italy will be hot and there will be alternating floods and droughts and our cities will be unlivable.

We cannot remain helpless, we need the State to repair the damage done and protect what we have left. We need it now! This is why in May we will once again be in action in Rome. This time we want to be hundreds in actions including some that do not involve legal risks.

If each of our supporters came with us to Rome, there would be thousands of us and it would be impossible to ignore us.
Alessio, we need your courage. I can count on you?
Come and give us a hand in May, even without running legal risks!

Our roads are collapsing, our towns are flooded, our cities are ovens, the landscape is unrecognizable and the air is unbreathable.

We know who is responsible for the situation: an infernal machine made up of corrupt politicians, big banks and fossil fuel companies.

However, this machine is vulnerable because it is increasingly clear to everyone what it is leading us towards.

In May, together we can be the stone that blocks it forever.

Since we started taking action in 2021, we have been demanding justice and security. We did it by blocking the streets in a dozen or by coloring monuments and the protective glass of works of art in two. All this has brought us a lot of visibility and led many to enter into disobedience. We think that it is no longer enough, however, that it is time to take other actions too.

In Rome in May we want to be thousands of us in action. For this reason, in addition to our traditional actions, we will organize others that do not involve legal risks. And beyond that we need a hand with logistical support: cooking, transporting materials and people in actions. We really want to be a tide. Alessio, will you be with us?

Take action or support the disobedient!

With love and determination,

Ultima Generazione 🧡

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, membro della Fondazione Michele Scarponi Onlus, ideologo e membro del movimento ambientalista Ultima Generazione A22 Network per contrastare il Riscaldamento Globale indotto artificialmente dalla Geoingegneria Solare SRM americana

IL GOVERNO DONA ALLE PERSONE SBAGLIATE

Ciao Alessio,

Gli italiani stanno già pagando per gli impatti del collasso climatico e della miopia della politica.

Il nostro governo, invece di aiutare concretamente le persone colpite dalle alluvioni, sta donando alle persone sbagliate: dal PNRR al Piano Mattei, privilegiano i propri interessi personali e quelli dei lobbisti del fossile (come ENI e SNAM) mentre criminalizzano chi protesta contro questo sistema corrotto alla radice. 

E allora che si fa? 
Torniamo in azione, per riprenderci il nostro potere e pretendere una democrazia autentica!

E possiamo farlo grazie a persone come te.

Negli ultimi 10 giorni abbiamo raccolto 2700 euro. E’ un risultato straordinario, ma dobbiamo fare di più per avviare un’intensa campagna di azioni. Alessio, puoi sostenerci ancora?

Vogliamo arrivare a 10,000 euro entro la fine del mese. 
E ricorda, per noi l’unica/o lobbista sei tu! 

Grazie davvero!  

Con amore e determinazione,

Ultima Generazione

English translate

ITALIAN GOVERNMENT DONATES TO WRONG PEOPLE

Hello Alessio,

Italians are already paying for the impacts of climate collapse and political shortsightedness.

Our government, instead of concretely helping people affected by the floods, is donating to the wrong people: from the PNRR to the Mattei Plan, they are privileging their own personal interests and those of fossil fuel lobbyists (such as ENI and SNAM) while criminalizing those who protest against this system corrupt at the root.

And then what?
Let’s get back into action, to take back our power and demand authentic democracy!

And we can do it thanks to people like you.

In the last 10 days we have raised 2700 euros. It is an extraordinary result, but we must do more to launch an intense campaign of action. Alessio, can you still support us?

We want to reach 10,000 euros by the end of the month.
And remember, for us the only lobbyist is you!

Thank you very much!

With love and determination,

Ultima Generazione

ULTIMA GENERAZIONE: “IL SENATO CI CONDANNA, I FATTI CI ASSOLVONO!”

Ancora una volta: le nostre azioni sono di alto valore morale

Ciao Alessio,

è arrivata la sentenza: condannati ma con attenuanti.
Ancora una volta vengono riconosciute le ragioni morali che guidano le azioni di disobbedienza civile. Un riconoscimento del genere sarebbe stato impensabile anche solo un anno fa ed è un’altra dimostrazione che i nostri sforzi e le nostre azioni stanno avendo successo. Vogliamo organizzarne sempre di più e di più grandi, ma abbiamo bisogno di risorse adeguate! Per questo abbiamo bisogno del sostegno di tutteAlessio,


DONA PER MOBILITARE L’ITALIA

Il 3 gennaio 2023, gettando un po’ di vernice arancione sulla facciata del Senato, siamo riusciti ad avere una grandiosa attenzione mediatica. L’opinione pubblica si è spaccata, giornali e trasmissioni TV hanno dibattuto su quella azione ma anche sulle sue ragioni: una crisi climatica che minaccia la quotidianità di tutti noi e la nostra stessa democrazia. Allora come oggi, i segnali della devastazione del clima erano evidenti, con temperature fino 10 gradi sopra la media in tutta Europa.

Ci denunciarono per danneggiamento aggravato: un’accusa ridicola visto che la vernice è stata lavata immediatamente.
Nonostante questo, le reazioni farsesche della politica non sono mancate. Parlavano di “attacco alle istituzioni” e “atti vandalici”. Fuffa.

Il giudice ha riconosciuto il valore morale dell’azione, quindi il valore protesta nonviolenta per richiamare le istituzioni alle loro responsabilità.

Certo rimane una condanna (8 mesi di reclusione con pena sospesa), ma non ci scoraggia: c’è una comunità sempre più organizzata e determinata ad andare avanti, nonostante le accuse e le minacce.

Siamo sempre più sicure e determinate nel voler mobilitare sempre più persone in disobbedienza civile. Per falo abbiamo bisogno di volantini, di formare organizzatrici e di fondare nuovi gruppi locali. Ma soprattutto abbiamo bisogno del tuo supporto!

Con amore e determinazione,

Ultima Generazione

English translate

ULTIMA GENERAZIONE: “THE ITALIAN SENATE CONDEMNS US, THE FACTS ABSOLVE US!”

Once again: our actions are of high moral value

Hello Alessio,

the sentence has arrived: convicted but with mitigating circumstances.
Once again the moral reasons that guide civil disobedience actions are recognized. Such recognition would have been unthinkable even just a year ago and is another demonstration that our efforts and actions are succeeding. We want to organise more and bigger ones, but we need adequate resources! This is why we need everyone’s support. Alessio,

DONATE TO MOBILIZE ITALY

On January 3, 2023, by throwing a bit of orange paint on the facade of the Senate, we managed to get tremendous media attention. Public opinion has split, newspapers and TV programs have debated that action but also its reasons: a climate crisis that threatens the daily lives of all of us and our very democracy. Then as now, signs of climate devastation were evident, with temperatures up to 10 degrees above average across Europe.

They reported us for aggravated damage: a ridiculous accusation considering that the paint was washed immediately.
Despite this, there was no shortage of farcical reactions from politicians. They spoke of an “attack on institutions” and “acts of vandalism”. Fluff.

The judge recognized the moral value of the action, therefore the value of nonviolent protest to remind the institutions of their responsibilities.

Of course, it remains a sentence (8 months of imprisonment with a suspended sentence), but it does not discourage us: there is an increasingly organized community determined to move forward, despite the accusations and threats.

We are increasingly confident and determined in wanting to mobilize more and more people in civil disobedience. To do this we need leaflets, to train organizers and to found new local groups. But above all we need your support!

With love and determination,

Ultima Generazione

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, membro della Fondazione Michele Scarponi Onlus, ideologo e membro del movimento ambientalista Ultima Generazione A22 Network per contrastare il Riscaldamento Globale indotto artificialmente

ACCADE OGGI: NUOVA AZIONE DI ULTIMA GENERAZIONE AGLI UFFIZI DI FIRENZE!

SPUTI E APPLAUSI

“Stai zitta!” “Pagliacciii!” 

Poi la sicurezza che impedisce di riprendere, spegne le luci e chiude la sala. Ma anche applausi.

Anna, Mida e Alessandra oggi hanno suscitato reazioni forti da parte dei visitatori. 

Alcuni fogli di carta e dello scotch. 
Tanto basta per avere una voce, per avere l’attenzione di tutti, anche di chi vorrebbe solamente godersi i capolavori degli Uffizi e non pensare ad altro, non sentire il peso della propria responsabilità di cittadini. 

Oggi questo peso è enorme. Che senso ha questa primavera senza più inverno? Che senso ha divinizzare le opere d’arte mentre la sacralità della vita è violentata dalle bombe sui civili inermi? 

Cosa ce ne facciamo della libertà di protesta se non la esercitiamo per arginare un governo sempre più miope e autoritario?

Vogliamo usare la nostra voce, metterci di traverso per cambiare questo ordine disumano! 

Alessio, ti ringraziamo per essere con noi in questo percorso di resistenza, conflitto e riconnessione. 

Puoi aiutarci ancora condividendo con tre conoscenti il nostro appello contro l’oppressione?

Clicca qui per condividere su WHATSAPP

Clicca qui per condividere su FACEBOOK

Grazie davvero!  

Con amore e determinazione,

Ultima Generazione

English translate

HAPPENING TODAY: NEW LATEST GENERATION ACTION AT THE UFFIZI IN FLORENCE!

SPITTING AND APPLAUSE

“Shut up!” “Clowns!”

Then the security that prevents filming, turns off the lights and closes the room. But also applause.

Anna, Mida and Alessandra aroused strong reactions from visitors today.

Some sheets of paper and some tape.
This is enough to have a voice, to have everyone’s attention, even those who would just like to enjoy the masterpieces of the Uffizi and not think about anything else, not feel the weight of their responsibility as citizens.

Today this burden is enormous. What’s the point of this spring without more winter? What is the point of deifying works of art while the sacredness of life is violated by bombs on defenseless civilians?

What do we do with the freedom to protest if we don’t exercise it to stem an increasingly short-sighted and authoritarian government?

We want to use our voice, get in the way to change this inhuman order!

Alessio, we thank you for being with us on this journey of resistance, conflict and reconnection.

Can you help us further by sharing our appeal against oppression with three acquaintances?

Thank you very much!

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, membro della Fondazione Michele Scarponi Onlus, ideologo e membro del movimento ambientalista Ultima Generazione A22 Network per contrastare il Riscaldamento Globale indotto artificialmente

VIETATO PROTESTARE

Ciao Alessio, L’Italia della Meloni si sta gradualmente trasformando nella Russia di Putin. Tommaso – operaio agricolo 30enne da Perugia –  ha ricevuto una multa da 20’000 euro per aver semplicemente filmato l’azione agli Uffizi di questo 13 febbraio. Questa è l’assurdità del DDL ecoproteste.

Oggi introducono maxi-multe per qualsiasi manifestazione che coinvolga i beni culturali, domani il carcere per chi interrompe il traffico, e dopodomani? E’ un accanimento che non riguarda solo Ultima Generazione. Abbiamo visto i manganelli contro le manifestazioni per la Palestina, vediamo di continuo la pratica di identificare qualsiasi persona nelle manifestazioni pubbliche. Non lasciamo che ci rubino la democrazia sotto i nostri occhi! La democrazia…questo strumento imperfetto ma dal potenziale straordinario, per il quale i nostri nonni e bisnonni hanno lottato. Ancora oggi per questa democrazia in moltissimi paesi (dalla Russia all’Iran) troppi cittadini vengono incarcerati. E’ nostra responsabilità difenderla anche qui in Italia.

Per questo vogliamo continuare a fare azioni, ma non solo. Vogliamo organizzare assemblee popolari in diverse città, per mostrare nel concreto che una democrazia reale, a misura di cittadino, è possibile.

A Parma abbiamo fatto un primo esperimento!

Siamo grate e grati per il tuo generoso sostegno, è davvero importante. 

Aiutaci a raggiungere l’obiettivo di 10’000 € alla raccolta fondi, condividendola con dei conoscenti!

https://api.whatsapp.com/send?text=Ciao!+Io+sostengo+Ultima+Generazione.+Il+governo+aggiunge+pene+assurde+per+silenziare+chi+lo+contesta,+ma+nel+frattempo+non+fa+nulla+per+proteggere+la+popolazione+dai+disastri+climatici.+Puoi+mostrare+anche+tu+la+tua+solidarietà+con+una+donazione?+https://l.ultima-generazione.it/aiuta-ecoproteste&link_id=2&can_id=8caae82a526bb9278d901f10abbffcb0&source=email-vietato-protestare&email_referrer=email_2223923&email_subject=vietato-protestare

https://www.facebook.com/login.php?skip_api_login=1&api_key=966242223397117&signed_next=1&next=https%3A%2F%2Fwww.facebook.com%2Fsharer%2Fsharer.php%3Fu%3Dhttps%253A%252F%252Fl.ultima-generazione.it%252Fdifendi-la-protesta%26link_id%3D3%26can_id%3D8caae82a526bb9278d901f10abbffcb0%26source%3Demail-vietato-protestare%26email_referrer%3Demail_2223923%26email_subject%3Dvietato-protestare&cancel_url=https%3A%2F%2Fwww.facebook.com%2Fdialog%2Fclose_window%2F%3Fapp_id%3D966242223397117%26connect%3D0%23_%3D_&display=popup&locale=it_IT

Grazie davvero!

Con amore e determinazione,

Ultima Generazione

English translate

PROTESTING IS FORBIDDEN

Hi Alessio, Meloni’s Italy is gradually transforming into Putin’s Russia. Tommaso – a 30-year-old agricultural worker from Perugia – received a 20,000 euro fine for simply filming the action at the Uffizi on February 13th. This is the absurdity of the ecoprotest bill.

Today they introduce maxi-fines for any demonstration involving cultural heritage, tomorrow prison for those who interrupt traffic, and the day after tomorrow? It’s a fury that doesn’t just concern the Last Generation. We have seen truncheons against demonstrations for Palestine, we continually see the practice of identifying any person in public demonstrations. Let’s not let them steal democracy before our eyes! Democracy… this imperfect instrument but with extraordinary potential, for which our grandparents and great-grandparents fought. Even today, for this democracy in many countries (from Russia to Iran) too many citizens are imprisoned. It’s our responsibility to defend it here in Italy too.

This is why we want to continue taking actions, but not only. We want to organize popular assemblies in different cities, to concretely show that a real democracy, tailored to citizens, is possible.

In Parma we did a first experiment!

We are grateful and grateful for your generous support, it really matters.

Help us reach the fundraising goal of €10,000 by sharing it with some acquaintances!

https://api.whatsapp.com/send?text=Ciao!+Io+sostengo+Ultima+Generazione.+Il+governo+aggiunge+pene+assurde+per+silenziare+chi+lo+contesta,+ma+nel+frattempo+non+fa+nulla+per+proteggere+la+popolazione+dai+disastri+climatici.+Puoi+mostrare+anche+tu+la+tua+solidarietà+con+una+donazione?+https://l.ultima-generazione.it/aiuta-ecoproteste&link_id=2&can_id=8caae82a526bb9278d901f10abbffcb0&source=email-vietato-protestare&email_referrer=email_2223923&email_subject=vietato-protestare

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Grazie davvero!

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, membro della Fondazione Michele Scarponi Onlus, ideologo e membro del movimento ambientalista Ultima Generazione A22 Network per contrastare il Riscaldamento Globale indotto artificialmente

INTERVISTA A GIORDANO CAVINI DI ULTIMA GENERAZIONE

https://www.carc.it/2024/02/21/intervista-a-giordano-cavini-di-ultima-generazione/

Nel panorama della resistenza spontanea delle masse popolari nel nostro paese, Ultima Generazione incarna una proposta di protagonismo popolare. Le loro iniziative (azioni di disobbedienza civile non violenta come blocchi stradali, imbrattamenti simbolici di edifici pubblici e monumenti, ecc.) hanno il merito di portare all’attenzione dell’opinione pubblica il tema della catastrofe ambientale causata dalla classe dominante nel nostro paese e a livello mondiale.

La criminalizzazione delle azioni di disobbedienza civile promosse da Ultima Generazione (ulteriormente aggravata dal recente DDL n. 693 contro gli attivisti per il clima) mostra in modo eclatante che la legalità della classe dominante è fatta su misura contro le masse popolari e le loro iniziative. Mostra che questa criminalizzazione si sviluppa con il procedere della crisi e (in quantità e qualità) della resistenza spontanea delle masse popolari.

La classe dominante rende illegali cose che fino a ieri erano legali. Pensiamo al blocco stradale (una forma di protesta che appartiene al patrimonio di lotte della classe operaia e che si è poi generalizzato): depenalizzato nel 1999 è stato reintrodotto come reato – solo per chi bloccava le strade con degli oggetti, pur rimanendo un illecito civile fare blocchi con il proprio corpo – da Matteo Salvini nel 2018 e oggi ulteriormente criminalizzato con il pacchetto sicurezza varato dal governo Meloni (esteso l’illecito amministrativo anche a chi blocca le ferrovie e diventa reato bloccare le strade con il proprio corpo).

La legalità borghese, dunque, cambia sempre e lo fa contro le masse popolari per contenere o reprimere la loro resistenza. Per questo motivo è sbagliato farsi legare le mani dalla legalità borghese perché porta, inevitabilmente, nel vicolo cieco dell’immobilismo e della sottomissione alle autorità e alle LORO leggi.

Le iniziative di Ultima Generazione sono diventate illegali perché hanno via via assunto un valore politico più chiaro.

Se allarghiamo la prospettiva a quanto successo nelle ultime settimane rispetto ai cortei chiamati il 27 gennaio dalla comunità palestinese, sta diventando illegale anche fare cortei e presidi e diventa sempre più difficile anche  proiettare film (vedasi i tentativi di censura istituzionale contro le proiezioni del film Il Testimone). Se poi portiamo il ragionamento sul piano degli scioperi, dell’attacco alla libertà di sciopero, il discorso è ancora più chiaro.

In questo contesto, la violazione dei dispositivi repressivi praticata dagli attivisti di Ultima Generazione è ancora più importante come esempio di resistenza attiva e pratica contro il restringimento degli spazi di agibilità e di iniziativa politica e sindacale. In questi termini tutto ciò che è (e diventa) illegale assume un profilo di maggiore legittimità.

Il secondo aspetto che intendiamo valorizzare è il modo in cui Ultima Generazione affronta la repressione: senza nascondersi, ma anzi denunciando pubblicamente gli attacchi che subiscono e rilanciando.

Il caso più recente è quello di Giordano Cavini che ha deciso di violare le misure cautelari che lo avevano colpito per compiere un’azione di protesta tesa a porre l’attenzione sul dramma delle popolazioni colpite dalle alluvioni della Piana Fiorentina nel novembre scorso. Azioni di questo tipo sono particolarmente importanti nell’educare le masse popolari alla lotta al legalitarismo. Di seguito vi proponiamo la lettura dell’intervista che abbiamo realizzato proprio a Giordano.

Giordano puoi illustrarci brevemente gli obiettivi della campagna che portate avanti come Ultima Generazione?

Attualmente la richiesta di Ultima Generazione è quella di chiedere un fondo solidale, permanente e partecipato, pari a 20 miliardi di euro, a sostegno di tutte le persone che hanno subito, o subiranno, danni dalle catastrofi climatiche.

Questo, ovviamente, sarebbe però solo un primo traguardo. L’obiettivo principale della campagna è portare le persone a prendere coscienza del loro reale potere e capacità di opporsi a un sistema ingiusto attraverso pratiche di disobbedienza civile di massa. Le azioni di Ultima Generazione necessitano della partecipazione attiva dei cittadini e offrono un modello pratico di ridistribuzione del potere, perché li portano a essere soggetti politici attivi che, autonomamente, decidono le proprie necessità. In questa ottica ampia, non è corretto incasellare la nostra campagna come un’iniziativa di stampo ambientale, ma piuttosto come un movimento collettivo di rivendicazione di maggior giustizia ed equità sociale.

La vostra prassi di lotta è quella della disobbedienza civile, puoi illustrarci cosa c’è dietro questo “concetto” e  questa pratica?

Come detto in precedenza, in prima istanza, la disobbedienza civile rappresenta per noi una soluzione pratica e concreta di ridistribuzione del potere. Inoltre, a nostro avviso, si tratta di una pratica necessaria nell’attuale contesto italiano. Le azioni rispettose della legalità e proattive al dialogo, rappresentano un utile strumento esclusivamente all’interno di un sistema politico realmente interessato ai bisogni dei suoi cittadini; oggi, a fronte di un sistema autoreferenziale e vessatorio, si rivelano inevitabilmente fallimentari. Al contempo, le azioni silenziose volte all’interesse collettivo, come il volontariato e l’impegno civico individuale, seppur virtuose, non offrono un reale argine al continuo dilagare della corruzione all’interno del sistema istituzionale ed economico del nostro paese. L’ingiustizia deve necessariamente essere combattuta e ostacolata attraverso pratiche concrete di lotta, da qui la scelta della disobbedienza civile. Le nostre azioni avvengono sempre a volto scoperto e perseguono il principio della non collaborazione con un sistema riconosciuto come ingiusto. La definizione di non violenza, da noi ampiamente decantato, non rappresenta, a mio avviso, una definizione esatta per le nostre pratiche dal momento che è un concetto troppo sfumato, ma è innegabile in ogni nostra azione la totale assenza di minaccia, aggressività e intento di ledere l’incolumità altrui. Alla base di queste scelte vi sono motivi di tipo strategico: il primo è l’inclusività, perché riteniamo che azioni in cui la violenza verso gli altri è ridotta al minimo rappresentino un metodo più comprensibile, condivisibile e adottabile all’interno di una realtà che si vende come libera e democratica; il secondo, è che modalità non violente e l’agire a volto scoperto aumentano la percezione repressiva delle istituzioni e la disparità tra le nostre azioni e la reazione governativa.

Una delle conseguenze delle vostre azioni è chiaramente la repressione a cui resistete praticando una serie di azioni tra cui anche la violazione delle misure restrittive che vi vengono imposte (come tu stesso hai fatto violando l’obbligo di dimora cui sei stato condannato). La vostra è una linea e una prassi molto avanzata: che ragionamento e quali obiettivi ci sono a monte?

Infrangere le leggi e le misure cautelari incorrendo volontariamente nelle relative sanzioni, finanche nella carcerazione, mette lo Stato e la magistratura di fronte a una scelta estrema. Spesso le istituzioni adottano misure repressive al fine di disincentivare le pratiche di lotta, ma condurre fino all’estremo la repressione dei propri cittadini rischia di rivelarsi una scelta impopolare. La stessa magistratura infliggendo pene estremamente severe può incorrere in problemi di incostituzionalità, dal momento che le nostre azioni rischiano di subire pene maggiori di quelle riscontrate in condotte criminose ben più violente e di maggior rilievo secondo il codice penale. Questo modello d’azione sottolinea ulteriormente la posizione vessatoria del sistema verso i suoi cittadini che di fatto sono inermi e produce, di conseguenza, l’avvicinamento e il sostegno a Ultima Generazione di altri movimenti, associazioni e cittadini preoccupati dalle leggi draconiane e dalla deriva autoritaria del governo.

Gli avvocati che vi difendono sono mossi principalmente da una motivazione professionale o anche da una condivisione delle iniziative per cui siete perseguiti e degli obiettivi che vi ponete?
Esiste una rete di avvocati a livello territoriale o nazionale? Se sì come si è formata e che ruolo avete avuto voi, come attivisti, nello spingere affinché si costituisse?

I legali che seguono Ultima Generazione per la maggior parte appartengono alla rete “Giuristi democratici”. Essa è preesistente alla creazione di Ultima Generazione e l’interesse nel collaborare è reciproco: gli stessi avvocati che per primi si sono interessati alla nostra campagna lavorano attivamente nell’espandere la rete legale in nostro supporto. Da parte di Ultima Generazione c’è una continua attenzione nel condividere le modalità d’azione con loro al fine di coltivare la fiducia reciproca. I nostri avvocati appoggiano il valore delle nostre richieste; riconoscono un principio di proporzionalità tra il nostro agire e il pericolo, identificato nel collasso climatico che cerchiamo di prevenire; considerano inoltre le nostre azioni come un atto dovuto di difesa della legalità costituzionale, visto che l’articolo 9 della Costituzione tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni.

Quali sono i dispositivi di legge maggiormente utilizzati contro di voi? Fogli di via, decreti penali di condanna, multe? E come fate fronte all’accumulo di denunce e condanne?

I fogli di via prima e ora l’adozione di misure cautelari sono i provvedimenti più utilizzati e abusati al fine di limitare la libertà personale dei cittadini che aderiscono alla campagna di Ultima Generazione. La nostra risposta sta nel sottolineare a livello mediatico l’uso sproporzionato di questi provvedimenti e nel disobbedire attivamente a tali disposizioni poiché strumentali. Nel tempo sono arrivati vari decreti di condanna a seguito dei fogli di via e in tal caso subentra l’impugnazione da parte dei nostri legali e la necessità per la magistratura, se intenzionata a procedere, di istruire dei processi lunghi e dispendiosi per violazioni di esigua entità. A questi strumenti si combina l’utilizzo di sanzioni amministrative di tipo pecuniario e in questo caso come linea di principio evitiamo di pagare per non finanziare e agevolare la repressione istituzionale. Complessivamente molte denunce penali e sanzioni amministrative da noi ricevute non giungono mai a esito effettivo perché le prime sono spesso inerenti a fatti di lieve entità e quindi difficilmente punibili in sede di processo, mentre le seconde, quando non pagate direttamente, richiedono iter procedurali lunghi che spesso non garantiscono il recupero delle spese investite a livello monetario. Infine nella nostra strategia di disobbedienza civile è contemplato il rischio della carcerazione: essa rappresenta la forma estrema di repressione del nostro governo contro cittadini pacifici e non violenti; il ricorso a tali misure non è gradito alla magistratura e la stessa politica rischia di incorrere nel malcontento popolare.

Quanto pesa la repressione economica e come ci fate fronte? Esiste una forma di solidarietà anche da parte dei vostri legali? Per esempio, vi difendono in forma gratuita?

La repressione economica viene affrontata attraverso varie strategie integrabili fra loro.

Innanzitutto i nostri legali sono abilitati al gratuito patrocinio, riceviamo supporto economico attraverso donazioni e crowdfunding e all’interno del movimento si sta sviluppando una rete di solidarietà e supporto in cui chi ne ha la disponibilità offre spazi abitativi a coloro che si trovano in stato di bisogno. Non è piacevole incorrere in sanzioni economiche e decurtamento degli stipendi, ma a muoverci c’è la consapevolezza che se non agiamo presto perderemo comunque molto, se non tutto, di ciò che abbiamo.

7. Per quanto riguarda il rapporto con le masse popolari, invece, che tipo di rispondenza trovate rispetto ai vostri obiettivi e alle vostre prassi? Le chiamate a sostenervi attivamente anche dal punto di vista economico?

Ultima Generazione, essendo una rete di cittadini, si sente ed è parte integrante della collettività. Effettuiamo regolarmente online, e nelle principali città italiane anche in presenza, incontri pubblici, aperti a tutti, in cui discutere assieme delle nostre pratiche, dei motivi che ci spingono ad agire e di come è possibile supportarci. Riscontriamo una crescente partecipazione attiva e aumentano le persone disposte a fare azioni con noi, anche se ancora non raggiungiamo numeri elevati. Molte di più sono poi le persone che ci supportano attraverso le campagne di crowdfunding o mettendo a disposizione il loro tempo nella gestione organizzativa e logistica. Raggiungiamo attraverso le nostre azioni polarizzanti un numero di persone enorme e questo nonostante le difficoltà e la descrizione distorta dei principali mass media.

8. Che tipo relazioni e possibili convergenze individui tra la vostra lotta (e la vostra campagna) e le tante lotte che si sviluppano sui nostri territori a partire da quella contro la guerra, contro la militarizzazione dei territori e quella dei lavoratori? In queste settimane è salita alla ribalta la protesta degli agricoltori e in alcuni paesi europei, come per esempio in Francia, alcuni gruppi di attivisti per l’ambiente, come “Les Soulèvements de la Terre”, sostengono e partecipano a queste lotte. Cosa ne pensi? Vedi possibili punti di convergenza? Ultima Generazione come dovrebbe intervenire per alimentarli?

Essendo Ultima Generazione una campagna di giustizia sociale, più che un movimento di tipo ambientalista, le convergenze sono molteplici. Il nostro obiettivo di fondo è scardinare l’attuale modello economico capitalista e cambiare il sistema politico rappresentativo. In quest’ottica si integrano e accomunano le istanze della classe operaia e dei movimenti ambientali e pacifisti. Però Ultima Generazione ha sempre puntato, fino a oggi, su una richiesta specifica di interesse nazionale e questo ha reso difficile aggregarsi concretamente a supporto di cause locali. C’è stata recentemente un’apertura all’intersezionalità degli obiettivi con la forte presa di posizione da parte della nostra campagna contro il genocidio palestinese e l’escalation bellica, oltre che con la collaborazione con il collettivo di fabbrica Gkn. Personalmente spero, il processo di riflessione è ancora aperto, che questo sia un primo passo per integrare all’interno della nostra lotta, oltre a una richiesta nazionale, altre istanze di carattere locale.

Al momento la richiesta di un fondo riparazione contro le catastrofi climatiche può risultare una valida proposta aggregativa per la categoria lavorativa degli agricoltori, ma non presenta collegamenti chiari e diretti con molte altre classi popolari.

La convergenza a mio parere è possibile, non solo su un piano ideologico ma anche di pratiche, ricordiamo come gli agricoltori abbiano scelto di bloccare le strade, cosa che mette in atto anche Ultima Generazione. L’obiettivo è quello di avvicinarsi principalmente ai piccoli contadini e pastori, mostrando loro come la richiesta di un fondo riparazione può essere investito nel sostegno e conversione delle loro attività in chiave sostenibile. La gestione agricola a conduzione familiare e di interesse locale è la più riadattabile e dovrebbe fungere da punto di riferimento e linea guida; avvicinarsi a essa renderà necessario il graduale smantellamento della grande industria agricola, fondata su pratiche non rigenerative, e del suo apparato di grande distribuzione e vendita all’ingrosso, storicamente causa dell’impoverimento del piccolo produttore.

9. Chiudo con un ultima domanda che può sembrare una provocazione, ma in realtà serve a sviluppare il ragionamento sulle prospettive della vostra lotta. Pensi che sia possibile raggiungere risultati significativi nella difesa dell’ambiente e contro la devastazione climatica rimanendo in questo sistema di relazioni sociali ed economiche e a fronte del fatto che ogni singolo incontro con le istituzioni, ogni singola promessa si conclude in una bolla di sapone?

Come già accennato precedentemente la risposta è chiaramente no. Sarà necessario ridistribuire ricchezza e potere rappresentativo ai cittadini se vogliamo creare un sistema più equo; si renderà necessario trasformare il nostro sistema economico, abbattendo quello capitalista, per costruire una società più sostenibile.

Entrambi questi obiettivi devono viaggiare di pari passo. Da qui nasce di fondo, per me, la convergenza tra movimenti ambientali e sociali. Stiamo conducendo tutti una battaglia contro il medesimo sistema: abbatterlo è il requisito necessario per costruire un mondo nuovo. A noi il dovere e la responsabilità di immaginarlo assieme.

Fonte: Partito dei CARC

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INTERVIEW WITH GIORDANO CAVINI OF ULTIMA GENERAZIONE

In the panorama of the spontaneous resistance of the popular masses in our country, Ultima Generazione embodies a proposal for popular protagonism. Their initiatives (actions of non-violent civil disobedience such as road blocks, symbolic defacements of public buildings and monuments, etc.) have the merit of bringing to the attention of public opinion the issue of the environmental catastrophe caused by the ruling class in our country and to world level.

The criminalization of civil disobedience actions promoted by Ultima Generazione (further aggravated by the recent bill no. 693 against climate activists) shows in a striking way that the legality of the ruling class is tailor-made against the popular masses and their initiatives. It shows that this criminalization develops as the crisis proceeds and (in quantity and quality) the spontaneous resistance of the popular masses.

The ruling class makes illegal things that were legal until yesterday. Let’s think about the road block (a form of protest that belongs to the heritage of working class struggles and which then became generalized): decriminalized in 1999, it was reintroduced as a crime – only for those who blocked the roads with objects, although it remained a civil offense making blocks with one’s body – by Matteo Salvini in 2018 and today further criminalized with the security package launched by the Meloni government (the administrative offense has also been extended to those who block railways and it becomes a crime to block roads with one’s body).

Bourgeois legality, therefore, always changes and does so against the popular masses to contain or repress their resistance. For this reason it is wrong to have one’s hands tied by bourgeois legality because it inevitably leads to the dead end of inaction and submission to the authorities and THEIR laws.

The Last Generation initiatives have become illegal because they have gradually taken on a clearer political value.

If we broaden the perspective to what has happened in recent weeks with respect to the processions called on January 27th by the Palestinian community, it is also becoming illegal to hold processions and demonstrations and it is also becoming increasingly difficult to screen films (see the institutional censorship attempts against the screenings of the film The Witness). If we then bring the reasoning to the level of strikes, of the attack on the freedom to strike, the matter is even clearer.

In this context, the violation of the repressive devices practiced by the Last Generation activists is even more important as an example of active and practical resistance against the narrowing of spaces for action and political and trade union initiative. In these terms everything that is (and becomes) illegal takes on a profile of greater legitimacy.

The second aspect that we intend to enhance is the way in which Ultima Generazione faces repression: without hiding, but rather by publicly denouncing the attacks they suffer and relaunching them.

The most recent case is that of Giordano Cavini who decided to violate the precautionary measures that had affected him to carry out a protest aimed at drawing attention to the plight of the populations affected by the floods of the Piana Fiorentina last November. Actions of this type are particularly important in educating the popular masses to fight against legalitarianism. Below we propose you to read the interview we conducted with Giordano.

Giordano, can you briefly explain the objectives of the campaign you are carrying out as the Last Generation?

Currently, Ultima Generazione’s request is to ask for a permanent, participatory solidarity fund of 20 billion euros to support all the people who have suffered, or will suffer, damage from climate disasters.

This, obviously, would only be a first goal. The main objective of the campaign is to make people aware of their real power and ability to oppose an unjust system through practices of mass civil disobedience. The Last Generation actions require the active participation of citizens and offer a practical model of redistribution of power, because they lead them to be active political subjects who, autonomously, decide their own needs. From this broad perspective, it is not correct to pigeonhole our campaign as an environmental initiative, but rather as a collective movement demanding greater social justice and equity.

Your struggle practice is that of civil disobedience, can you explain to us what is behind this “concept” and this practice?

As mentioned previously, in the first instance, civil disobedience represents for us a practical and concrete solution for the redistribution of power. Furthermore, in our opinion, it is a necessary practice in the current Italian context. Actions that respect legality and are proactive in dialogue represent a useful tool exclusively within a political system truly interested in the needs of its citizens; today, faced with a self-referential and oppressive system, they inevitably prove unsuccessful. At the same time, silent actions aimed at the collective interest, such as volunteering and individual civic commitment, although virtuous, do not offer a real barrier to the continuous spread of corruption within the institutional and economic system of our country. Injustice must necessarily be fought and hindered through concrete practices of struggle, hence the choice of civil disobedience. Our actions always take place openly and pursue the principle of non-collaboration with a system recognized as unjust. The definition of non-violence, widely praised by us, does not represent, in my opinion, an exact definition for our practices since it is too nuanced a concept, but the total absence of threat, aggression and intent is undeniable in all our actions. to harm the safety of others.

There are strategic reasons behind these choices: the first is inclusiveness, because we believe that actions in which violence towards others is reduced to a minimum represent a more understandable, shareable and adoptable method within a reality that it sells itself as free and democratic; the second is that non-violent methods and acting with an uncovered face increase the repressive perception of the institutions and the disparity between our actions and the government reaction.

One of the consequences of your actions is clearly the repression which you resist by practicing a series of actions including the violation of the restrictive measures imposed on you (as you yourself did by violating the residence obligation to which you were condemned). Yours is a very advanced line and practice: what reasoning and what objectives are behind it?

Breaking laws and precautionary measures by voluntarily incurring the relevant sanctions, even imprisonment, puts the State and the judiciary faced with an extreme choice. Institutions often adopt repressive measures in order to discourage fighting practices, but taking the repression of their citizens to the extreme risks proving to be an unpopular choice. The judiciary itself, by inflicting extremely severe penalties, can run into problems of unconstitutionality, since our actions risk suffering greater penalties than those found in much more violent and more significant criminal conduct according to the penal code. This model of action further underlines the oppressive position of the system towards its citizens who are in fact defenseless and consequently produces the rapprochement and support for Ultima Generazione of other movements, associations and citizens concerned by the draconian laws and the drift authoritarian government.

Are the lawyers who defend you driven mainly by a professional motivation or also by a sharing of the initiatives for which you are being pursued and the objectives you set for yourself?
Is there a network of lawyers at a territorial or national level? If so, how was it formed and what role did you, as activists, have in pushing for it to be formed?

The lawyers who follow Ultima Generazione mostly belong to the “Democratic Jurists” network. It pre-exists the creation of Ultima Generazione and the interest in collaborating is mutual: the same lawyers who were first interested in our campaign are actively working to expand the legal network in our support. On the part of Ultima Generazione there is continuous attention in sharing the methods of action with them in order to cultivate mutual trust. Our lawyers support the value of our requests; recognize a principle of proportionality between our actions and the danger, identified in the climate collapse that we seek to prevent; they also consider our actions as a necessary act of defense of constitutional legality, given that article 9 of the Constitution protects the environment, biodiversity and ecosystems, also in the interests of future generations.

What are the legal provisions most used against you? Dismissal notices, criminal conviction decrees, fines? And how do you deal with the accumulation of complaints and convictions?

First the expulsion orders and now the adoption of precautionary measures are the most used and abused measures in order to limit the personal freedom of citizens who join the Last Generation campaign. Our response lies in highlighting the disproportionate use of these provisions in the media and in actively disobeying these provisions as they are instrumental. Over time, various condemnation decrees have arrived following the dismissal orders and in this case there is an appeal by our lawyers and the need for the judiciary, if it intends to proceed, to prepare long and expensive trials for minor violations. entity. These tools are combined with the use of financial administrative sanctions and in this case as a principle we avoid paying so as not to finance and facilitate institutional repression. Overall, many criminal complaints and administrative sanctions received by us never reach an effective outcome because the former are often inherent to minor facts and therefore difficult to punish at trial, while the latter, when not paid directly, require long procedural processes which they often do not guarantee the recovery of invested expenses on a monetary level. Finally, our civil disobedience strategy includes the risk of imprisonment: it represents the extreme form of repression by our government against peaceful and non-violent citizens; the use of such measures is not appreciated by the judiciary and the policy itself risks incurring popular discontent.

6. How heavy is economic repression and how do you deal with it? Is there a form of solidarity also on the part of your lawyers? For example, do they defend you for free?

Economic repression is addressed through various strategies that can be integrated with each other.

First of all, our lawyers are qualified for free legal aid, we receive financial support through donations and crowdfunding and within the movement a network of solidarity and support is developing in which those who have the availability offer living spaces to those who find themselves in a state of need. It is not pleasant to incur economic sanctions and salary reductions, but we are aware that if we do not act soon we will still lose much, if not all, of what we have.

7. As regards the relationship with the popular masses, however, what type of correspondence do you find with your objectives and practices? Do you call them to actively support you also from an economic point of view?

Ultima Generazione, being a network of citizens, feels and is an integral part of the community. We regularly hold public meetings online, and in the main Italian cities also in person, open to all, in which we discuss our practices together, the reasons that push us to act and how we can support ourselves. We are seeing growing active participation and the number of people willing to take action with us is increasing, even if we are not yet reaching high numbers. There are many more people who support us through crowdfunding campaigns or by making their time available for organizational and logistical management. We reach an enormous number of people through our polarizing actions and this despite the difficulties and distorted description of the main mass media.

8. What kind of relationships and possible convergences do you identify between your struggle (and your campaign) and the many struggles that are developing in our territories starting from the one against the war, against the militarization of the territories and that of the workers? In recent weeks, farmers’ protests have come to the fore and in some European countries, such as France for example, some groups of environmental activists, such as “Les Soulèvements de la Terre”, support and participate in these struggles. What do you think? Do you see possible points of convergence? How should UltimaGenerazione intervene to feed them?

Since Ultima Generazione is a social justice campaign, rather than an environmentalist movement, there are many convergences. Our basic objective is to undermine the current capitalist economic model and change the representative political system. From this perspective, the demands of the working class and the environmental and pacifist movements integrate and unite. However, until today, Ultima Generazione has always focused on a specific request of national interest and this has made it difficult to concretely come together to support local causes. There has recently been an opening to the intersectionality of objectives with the strong stance taken by our campaign against the Palestinian genocide and war escalation, as well as with the collaboration with the Gkn factory collective. Personally I hope, the reflection process is still open, that this is a first step to integrate other local requests into our struggle, in addition to a national request.

At the moment the request for a reparation fund against climate disasters may be a valid aggregative proposal for the working category of farmers, but it does not have clear and direct connections with many other popular classes.

Convergence in my opinion is possible, not only on an ideological level but also on a practical level, let’s remember how farmers have chosen to block the roads, something that the Last Generation also implements. The objective is to approach mainly small farmers and shepherds, showing them how the request for a repair fund can be invested in the support and conversion of their activities in a sustainable way. Family-run agricultural management of local interest is the most adaptable and should act as a point of reference and guideline; approaching it will make it necessary to gradually dismantle the large agricultural industry, based on non-regenerative practices, and its large-scale distribution and wholesale apparatus, historically the cause of the impoverishment of small producers.

9. I close with a final question which may seem like a provocation, but in reality serves to develop the reasoning on the prospects of your struggle. Do you think it is possible to achieve significant results in protecting the environment and against climate devastation by remaining in this system of social and economic relations and in the face of the fact that every single meeting with the institutions, every single promise ends in a soap bubble?

    As previously mentioned, the answer is clearly no. It will be necessary to redistribute wealth and representative power to citizens if we want to create a more equitable system; it will be necessary to transform our economic system, overthrowing the capitalist one, to build a more sustainable society.

    Both of these objectives must go hand in hand. For me, this is where the convergence between environmental and social movements comes from. We are all fighting a battle against the same system: breaking it down is the necessary requirement to build a new world. We have the duty and responsibility to imagine it together.

    Source: Partito dei CARC

    Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, membro della Fondazione Michele Scarponi Onlus, ideologo e membro del movimento ambientalista Ultima Generazione A22 Network per contrastare il Riscaldamento Globale indotto artificialmente

    IN ITALIA TUTTI PENSANO STUPIDAMENTE CHE LA PANDEMIA DI COVID19 SIA FINITA, MA NON PER ALESSIO BRANCACCIO E LA SUA FAMIGLIA

    Vasto (CH), lì 17 Febbraio 2024 ore 15.55

    Buon pomeriggio a tutti e a tutte, sono di nuovo io il Dott. Alessio Brancaccio, l’uomo prima di tutto e poi l’atleta sportivo romano più rappresentativo in terra straniera d’Abruzzo da 36 anni, l’incorreggibile, l’uomo delle battaglie totali, l’uomo che non si ferma mai di fronte a niente e a nessuno, un uomo miracolato due volte, una volta contro una caduta da bicicletta avuta il 18 Aprile 2019 ed un’altra contro il COVID19 il 4 Marzo 2022, la storia di un uomo mai piegato e mai sconfitto né dal COVID19 e né dall’assurda caduta da bici da corsa avuta a 35 anni lungo la Strada Statale 5 Tiburtina Valeria dentro Avezzano (AQ), all’altezza di via Wassermann dove è sito il Motel Salviano, provenendo dal centro abitato di Cappelle dei Marsi, una caduta provocata dai cambiamenti climatici riguardanti i fattori zonali, ovvero un improvviso forte vento laterale di Libeccio da SW a 70-80 km/h, complice poi la presenza sulla strada nel proprio senso di marcia di una buca e di un dosso, un mezzo meccanico non completamente a posto per due cuscinetti della serie sterzo usurati, in appena 15 secondi mi sono ritrovato a terra e senza avere il tempo di reazione necessario per staccare il piede dal pedale sinistro, rimasto incastrato sotto la bicicletta al momento della caduta che bloccò temporaneamente il traffico veicolare in entrambi i sensi di marcia, salvato da morte certa dallo spirito del santo protettore dei ciclisti su strada in Italia, Michele Scarponi morto al tempo da quasi due anni il 22 Aprile 2017, la ricorrenza della morte dell’angelo protettore dei ciclisti italiani non poteva che salvare anche la mia vita da morte sicura e per questo motivo ho cercato di trasformare i problemi vertebrali avuti da questa caduta in energia positiva da incanalare nella lotta in difesa della sicurezza dei ciclisti sulle strade italiane, divenendo il 30 Gennaio 2023 membro partecipante ordinario della Fondazione Michele Scarponi fondata dal fratello maggiore Marco Scarponi, ad esatti 8 anni dalla morte di mio nonno materno Carmine Palermo, da sempre noto appassionato di biciclette nel suo paese natale, Scurcola Marsicana (AQ), ma che non mi ha trasmesso questa passione perché io l’ho avuta da quando avevo 8 anni, poi dal 2008 ebbi modo di potermi comprare una bicicletta da corsa con telaio in carbonio e forcella in alluminio, la italianissima Shockblaze modello Kosmos costata al tempo 700 euro e che potei acquistare da una piccola parte di somma di denaro associata alla borsa di studio di 1700 euro vinta all’Università degli Studi di L’Aquila nell’anno accademico 2007-2008 grazie all’aver raggiunto i 180 Crediti Formativi Universitari (CFU) stabiliti dal corso di laurea in Scienze e Tecnologie per l’Ambiente e la Natura classe L27 presso la Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali (MM.FF.NN.), un corso che ebbe tra i padri fondatori uno dei miei professori più eruditi ed illustri, il Prof. Aldo Domenicano, nato ad Avezzano il 4 Marzo 1938 e deceduto il 17 Luglio 2022 ad 84 anni nella sua casa di via Gregorio VIII a Roma.

    Ho deciso di scrivere il presente articolo per informarvi della mia presa di posizione chiara e netta in merito all’indegno comportamento delle persone nella mia città di Vasto durante il protrarsi della pandemia di COVID19, un virus artificiale di laboratorio indotto, liberato dai militari della NATO in Ucraina al confine con la Russia, un terribile agente biologico liberato nel Novembre 2019 che doveva essere usato per scatenare una guerra biologica contro Russia, Cina e Corea del Nord, paesi anti atlantisti per eccellenza ma non tutti possono essere considerati comunisti, a parte la Corea del Nord per le politiche economiche capitaliste espansioniste adottate dagli oligarchi russi e dai cinesi, un virus liberato da militari che ha finito per espandersi in tutti i continenti del Mondo e senza che nessuno dei nostri governi mondiali mostrasse la benché minima intenzione di tracciare da subito i positivi nei primi due anni di pandemia, quando il virus era letale ed i vaccini non erano ancora disponibili sul mercato, un virus chimera di laboratorio che sin dall’inizio ho associato ad una pandemia voluta da menti deviate e perverse componenti oggi il gota, l’élite massonica dominante di banchieri sionisti, azionisti in borsa, multinazionali farmaceutiche, che continuano a mangiare ostriche e bevono champagne alla faccia nostra, mentre continuano a vedere gente del proletariato ammazzarsi per motivi più o meno futili anche qui in Italia, tra omicidi in famiglia, femminicidi, incidenti stradali, incidenti sul lavoro che hanno causato ben 1000 morti nel 2023 tra quelle pochissime persone che trovano ancora il coraggio di lavorare ancora nel nostro Paese, sfruttate secondo le logiche della flessibilità neoliberista imposte dal neoliberismo, assecondando così la loro volontà di depopolare l’intero Pianeta Terra, gente popolare che si continua a comportare come se non ci fosse più un domani, gente che vuole prendere il Darwin Awards, il premio che viene assegnato ogni anno alle persone che fanno le cose più stupide e che si distinguono per deficienza ed ignoranza rispetto a tutti gli altri. Per tentare di scongiurare una degenerazione della razza umana ormai sempre più certa ed inesorabile, per questo motivo sono voluto scendere in campo con il movimento ambientalista di Ultima Generazione che fa parte della Rete A22 purtroppo non fisicamente a causa della pandemia di COVID19 che mi impedisce da quattro anni qualsiasi tipo di libero movimento, altrimenti in condizioni normali sarei già in prima linea in mezzo a questi ragazzi a bloccare le strade o a tirare minestre contro i quadri all’interno delle gallerie d’arte, ma attraverso una forma di lotta in seconda linea da ideologo in videoconferenza Zoom con questi ragazzi e ragazzi quando ho voglia di parlare, perché non sempre mi rendo disponibile a parlare per motivi personali legati al fatto che arrivato quasi a 40 anni non ho trovato il lavoro giusto per me e per motivi familiari ancora insoluti e che potrò risolvere soltanto nel 2026. Il fatto di essermi dovuto isolare forzatamente dalle persone per scelta mia personale e paterna mi ha causato tanta sofferenza e continua a causarmela, in una regione Abruzzo che già mi era sgradita per il fatto che mi ha discriminato politicamente e mi ha impedito di lavorare nei miei settori di competenza, non bastava questa sola forma di discriminazione, ma adesso ne sto subendo un’altra ben peggiore, quella sanitaria e questo aspetto mi fa più incazzare di tutto il resto, perché io non lo merito! Nonostante tutti gli impedimenti che non mi consentono di tornare più ad una vita normale e che mi obbliga continuamente a lottare contro il mio stesso sistema nervoso centrale dopo quasi due anni dalla guarigione dal COVID19, stoicamente mi continuo coraggio e vado avanti, perché nella vita si deve andare sempre in una sola direzione avanti quando si sa di essere nel giusto, è inevitabile, perché il mio idolo sportivo di vita Ayrton Senna al mio posto avrebbe fatto la stessa cosa.

    Ecco i miei stati X emanati pochi minuti fà e che testimoniano tutta la mia rabbia verso uno Stato Italiano che continua a non fare niente per rendere i suoi cittadini un minimo soddisfatti di essere italiani.

    https://www.salute.gov.it/portale/nuovocoronavirus/dettaglioMaterialiNuovoCoronavirus.jsp
    https://www.salutelazio.it/isolamento-e-quarantena-regole-in-casa

    Sergio Mattarella non è mai stato e mai sarà il mio Presidente e dall’alto della mia posizione di mente ex-accademica libera e che oggi opera in maniera autonoma, da uomo libero, da scheggia impazzita quale sono sempre stato ad Avezzano ed ora qui a Vasto, posso assolutamente permettermi di scrivere e di ripetere fino alla morte quanto penso, dal momento che questi nostri subdoli governanti tenuti per le palle dall’Unione Europea di Ursula Von Der Leyen, ritengono che viviamo in un paese civile che è ancora in democrazia e si permette quindi a tutti di esprimere liberamente il proprio diritto al contraddittorio, che è fondamentale per la stabilità di qualsiasi democrazia di un paese occidentale, ma dal momento che è vigente una censura continua, per quanto mi riguarda stiamo vivendo in un paese dittatoriale autarchico dove vige un sistema di una doppia dittatura digitale e tecno-sanitaria, è questo aspetto che gli italiani ignorano e fanno continuamente finta di non vedere, come se fossero affetti da una rara forma di scotoma cronico.

    Al momento io sono disoccupato da otto anni, da quel maledetto 30 Novembre 2015, data in cui terminò ufficialmente il mio servizio da tirocinante archivista di domande della Politica Agricola Comunitaria (PAC) con la piccola ditta privata Impresa Verde Abruzzo Srl, ai fini di permettere agli agricoltori della Coldiretti di Avezzano di poter ricevere i fondi per poter portare avanti in maniera autonoma la propria piccola o media impresa agricola ed ancora oggi ad otto anni di distanza, sto aspettando la comunicazione ufficiale via sms in cui è riportata la motivazione che mi ha impedito di essere messo sotto primo contratto di lavoro, comunicazione che doveva arrivare dall’allora responsabile di Impresa Verde, il sig. Davide Bottini di Milano, il quale veniva da una multinazionale in ambito cosmetico, quindi era una persona abituata molto bene a rubare. Dopo la fine di tale esperienza lavorativa, il dolore e la delusione sono stati talmente terribili al punto da aver dovuto reagire in maniera drastica, uccidendo completamente quel minimo di sfera sociale che mi ero creato grazie al Partito della Rifondazione Comunista e a Potere al Popolo Marsica nel 2016 e nel 2017 ad Avezzano e dal 2016 in poi non sono più riuscito a trovare una nuova collocazione lavorativa, da qui la sofferta decisione di trasferirmi a Vasto per seguire i miei genitori perché non sapevo dove altro poter andare e non avendo un lavoro non mi sarei mai sognato di staccarmi dal mio nucleo familiare di origine senza una garanzia economica mensile che potesse garantire una mia permanenza stabile lontano dai miei genitori, ho cambiato città e sono venuto a Vasto in piena pandemia di COVID19 con la variante delta indiana che girava il 16 Marzo 2021 ma le cose qui non sono affatto cambiate, anzi sono cambiate ulteriormente in peggio proprio a causa della pandemia e da qui la mia attuale decisione di non voler più vedere nessuno al di fuori dei miei genitori, chiudendomi nella mia realtà virtuale da uomo Hikikomori e limitando i miei contatti con l’esterno solo per allenarmi con mio padre in spiaggia un giorno si ed uno no. Alla luce di tutto ciò non ho altra scelta che continuare a restare nella mia casa di Vasto seppur contro la mia stessa volontà, ma non appena riuscirò a portare i miei genitori sani ed in buona salute in pensione, potrò ritenere ufficialmente conclusa la mia missione qui e nel 2026 comincerà la mia battaglia per la riconquista dei miei diritti all’esistenza e al lavoro in smart working e la riaffermazione della mia sfera professionale che sia in Italia o all’estero, la conversione religiosa dal cristianesimo all’islamismo come l’anarchico Malcolm X ed il pugile Cassius Clay divenuto Mohammed Alì, entrare nel movimento ciclistico inglese che si batte per i diritti dei palestinesi The Big Ride for Palestine https://www.thebigride4palestine.com/ e l’avere come compagna e poi in sposa una donna palestinese per avere figli veri combattenti, come il padre e la madre, perché una vita senza amore non può esistere di questi tempi terribili ed il vero amore stesso non guarda mai alle distinzioni di razza o religione.

    English translate

    IN ITALY EVERYONE STUPIDLY THINKS THAT THE COVID19 PANDEMIC IS OVER, BUT NOT FOR ALESSIO BRANCACCIO AND HIS FAMILY

    Good afternoon to everyone, it’s me again, Dr. Alessio Brancaccio, the man first of all and then the most representative Roman sports athlete in the foreign land of Abruzzo for 36 years, the incorrigible, the man of total battles, the man who never stops in front of anything or anyone, a man miraculous twice, once against a bicycle fall on 18 April 2019 and another against COVID19 on 4 March 2022, the story of a man who has never bowed and never been defeated either by COVID19 or by the absurd fall from a racing bike at the age of 35 along the Strada Statale 5 Tiburtina Valeria inside Avezzano (AQ), near via Wassermann where the Salviano Motel is located , coming from the town of Cappelle dei Marsi, a fall caused by climate changes regarding zonal factors, i.e. a sudden strong lateral wind of Libeccio from SW at 70-80 km/h, also due to the presence on the road in its own direction of travel of a pothole and a bump, a mechanical device not completely in order due to two worn headset bearings, in just 15 seconds I found myself on the ground and without having the reaction time necessary to remove my foot from the left pedal, which remained stuck under the bicycle at the time of the fall which temporarily blocked vehicular traffic in both directions, saved from certain death by the spirit of the patron saint of road cyclists in Italy, Michele Scarponi dead at the time for almost two years on 22 April 2017, the anniversary of the death of the protector angel of Italian cyclists could only save my life from certain death and for this reason I tried to transform the vertebral problems I had from this fall into positive energy to be channeled into the fight to defend the safety of cyclists on Italian roads, becoming on 30 January 2023 an ordinary participating member of the Michele Scarponi Foundation founded by his older brother Marco Scarponi, exactly 8 years after the death of my maternal grandfather Carmine Palermo, always well-known bicycle enthusiast in his hometown, Scurcola Marsicana (AQ), but who did not pass on this passion to me because I have had it since I was 8 years old, then in 2008 I was able to buy a racing bicycle with a steel frame carbon fiber and aluminum fork, the very Italian Shockblaze Kosmos model which cost 700 euros at the time and which I was able to purchase with a small amount of money associated with the 1700 euro scholarship won at the University of L’Aquila in the academic year 2007-2008 thanks to having achieved the 180 University Educational Credits (CFU) established by the degree course in Sciences and Technologies for the Environment and Nature class L27 at the Faculty of Mathematical, Physical and Natural Sciences (MM.FF.NN. ), a course whose founding fathers included one of my most erudite and illustrious professors, Prof. Aldo Domenicano, born in Avezzano on 4 March 1938 and died on 17 July 2022 at the age of 84 in his home in Via Gregorio VIII in Rome.

    I decided to write this article to inform you of my clear and clear position regarding the unworthy behavior of the people in my city of Vasto during the continuation of the COVID19 pandemic, an artificial laboratory-induced virus, released by the NATO military in Ukraine at border with Russia, a terrible biological agent released in November 2019 which was to be used to unleash a biological war against Russia, China and North Korea, anti-Atlantic countries par excellence but not all of them can be considered communist, apart from North Korea for the expansionist capitalist economic policies adopted by the Russian oligarchs and the Chinese, a virus released by the military that ended up expanding to all the continents of the world and without any of our world governments showing the slightest intention of immediately tracing the positives in first two years of the pandemic, when the virus was lethal and the vaccines were not yet available on the market, a laboratory chimera virus that from the beginning I associated with a pandemic wanted by deviant and perverse minds that today make up the elite, the elite dominant Masonic philosophy of Zionist bankers, stock market shareholders, pharmaceutical multinationals, who continue to eat oysters and drink champagne in our face, while they continue to see people from the proletariat killing themselves for more or less trivial reasons here in Italy too, including family murders, feminicides , road accidents, accidents at work which have caused as many as 1000 deaths in 2023 among those very few people who still find the courage to work in our country again, exploited according to the logic of neoliberal flexibility imposed by neoliberalism, thus supporting their desire to depopulate the entire Planet Earth, popular people who continue to behave as if there is no tomorrow, people who want to take the Darwin Awards, the prize that is awarded every year to people who do the stupidest things and who stand out for their deficiency and ignorance compared to everyone else. To try to avoid a degeneration of the human race that is now increasingly certain and inexorable, for this reason I wanted to take the field with the Last Generation environmentalist movement which is part of the A22 Network, unfortunately not physically due to the COVID19 pandemic which prevents me from four years any type of free movement, otherwise in normal conditions I would already be on the front line among these kids blocking the streets or throwing soup at the paintings inside the art galleries, but through a form of second line struggle as an ideologist in Zoom video conference with these young people when I want to talk, because I don’t always make myself available to talk for personal reasons related to the fact that when I’m almost 40 I haven’t found the right job for me and for still unresolved family reasons and which I will only be able to resolve in 2026. The fact that I had to forcibly isolate myself from people by my personal and paternal choice has caused me a lot of suffering and continues to cause it, in an Abruzzo region that was already unpleasant to me due to the fact that it discriminated against me politically and it prevented me from working in my areas of expertise, this form of discrimination alone wasn’t enough, but now I’m suffering another much worse one, healthcare and this aspect pisses me off more than everything else, because I don’t deserve it! Despite all the impediments that do not allow me to return to a normal life and that force me to continually fight against my own central nervous system almost two years after recovering from COVID19, I stoically continue to take courage and move forward, because in life must always go in only one forward direction when you know you are right, it is inevitable, because my sporting idol of life Ayrton Senna in my place would have done the same thing.

    Here are my X states issued a few minutes ago and which demonstrate all my anger towards an Italian State that continues to do nothing to make its citizens at least satisfied with being Italian.

    Sergio Mattarella has never been and will never be my President and from my position as a free ex-academic mind who today operates autonomously, as a free man, as a loose cannon that I have always been in Avezzano and now here in Vasto, I can absolutely afford to write and repeat until I die what I think, since these devious rulers of ours held by the balls by Ursula Von Der Leyen‘s European Union President, believe that we live in a civilized country that is still in democracy and therefore it allows everyone to freely express their right to be heard, which is fundamental for the stability of any democracy in a Western country, but since continuous censorship is in force, as far as I’m concerned we are living in an autarchic dictatorial country where there is a system of a double digital and techno-health dictatorship, it is this aspect that Italians ignore and continually pretend not to see, as if they were suffering from a rare form of chronic scotoma.

    At the moment I have been unemployed for eight years, since that cursed November 30, 2015, the date on which my service as a trainee archivist of applications for the Community Agricultural Policy (CAP) with the small private company Impresa Verde Abruzzo Srl officially ended, in order to allow to the farmers of Coldiretti of Avezzano to be able to receive the funds to be able to independently carry out their small or medium agricultural business and even today, eight years later, I am waiting for the official communication via text message which contains the motivation that led me prevented from being placed under the first employment contract, a communication that should have come from the then manager of Impresa Verde, Mr. Davide Bottini from Milan, who came from a multinational in the cosmetics sector, was therefore a person very well used to stealing. After the end of this work experience, the pain and disappointment were so terrible that I had to react drastically, completely killing the minimum social sphere that I had created for myself thanks to the Partito della Rifondazione Comunista and Potere al Popolo Marsica in 2016 and 2017 in Avezzano and from 2016 onwards I was no longer able to find a new job, hence the painful decision to move to Vasto to follow my parents because I didn’t know where else to go and not having a job I would never have dreamed of detaching myself from my family of origin without a monthly financial guarantee that could guarantee my stay stable away from my parents, I changed city and came to Vasto in the midst of the COVID19 pandemic with the Indian delta variant circulating on March 16, 2021 but things here have not changed at all, in fact they have changed further for the worse precisely because of the pandemic and hence my current decision to no longer want to see anyone outside of my parents, closing myself in my virtual reality as a Hikikomori man and limiting my contacts with the outside world only to train with my father on the beach every other day no. In light of all this, I have no choice but to continue to stay in my home in Vasto, albeit against my own will, but as soon as I manage to bring my parents healthy and healthy into retirement, I will be able to officially consider my mission here to be over. and in 2026 my battle will begin for the reconquest of my rights to exist and work in smart working and the reaffirmation of my professional sphere whether in Italy or abroad, my religious conversion from Christianity to Islamism like the anarchist Malcolm X and the boxer Cassius Clay, who became Mohammed Alì, join the English cycling movement that fights for Palestinian rights The Big Ride for Palestine https://www.thebigride4palestine.com/, having a Palestinian woman as my partner and then as his wife to have children who were true fighters, like their father and mother, because a life without love cannot exist in these terrible times and true love itself never looks at the distinctions of race or religion.

    Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, membro della Fondazione Michele Scarponi Onlus, ideologo e membro del movimento ambientalista Ultima Generazione A22 Network per contrastare il Riscaldamento Globale indotto artificialmente

    ULTIMA GENERAZIONE IN AZIONE AL MUSEO DEGLI UFFIZI DI FIRENZE: NON CI CENSURERANNO

    Agli Uffizi Giordano vìola le misure cautelari

    L’azione di Giordano al Museo degli Uffizi di Firenze che ha violato l’ordine cautelare emesso nei suoi confronti: un’altra azione di disobbedienza civile che merita il massimo rispetto in nome della battaglia per contrastare il Riscaldamento Globale indotto dall’uomo


    Ciao Alessio, cosa saresti disposta/o a fare per chiedere giustizia al Governo? Giordano è disposto ad andare in prigione. Ieri ha violato le misure cautelari: gli era stato imposto l’obbligo di dimora per aver occupato pacificamente una strada assieme altre 11 persone. Lo ha fatto per chiedere protezione per le persone che ama e per le persone che ha assistito da operatore socio-sanitario, per chiedere giustizia e protezione da incendi, frane e alluvioni. Per loro ha accettato il rischio del carcere.

    Un eroe? Un pazzo? Un disperato? No. 
    Né Giordano né nessun altro di noi si riconosce in queste etichette. Se ci pensi bene, agire così è una risposta perfettamente proporzionata alla situazione. In Sicilia la siccità è emergenza. La circolazione oceanica dell’Atlantico è fottuta. In Emilia Romagna e in Toscana le alluvioni hanno distrutto case, raccolti e ucciso 23 persone, e il Governo ha ben poco interesse ad aiutare le comunità colpite. Noi cittadinə cosa dovremmo fare?
    Giordano è una persona comune. Per questo il tuo sostegno è davvero essenziale per affrontare le conseguenze delle azioni. Grazie di essere al nostro fianco!

    Ieri agli Uffizi abbiamo attaccato con lo scotch le immagini della devastazione di Campi Bisenzio…sopra il vetro protettivo della Venere di Botticelli.

    Pochi minuti dopo la sala è stata chiusa, hanno spento le luci, lasciandoci soli in attesa dell’arrivo delle forze dell’ordine.

    Evidentemente denunciare la tragedia che stanno vivendo i nostri concittadini è scandaloso. Dobbiamo lasciare queste opere eterne nelle loro immobilità, senza turbare la visita dei turisti. Un po’ come a Sanremo…denunciare un genocidio? Impossibile! E’ una festa, deve essere SOLO una festa. Non possiamo correre il rischio di riconnetterci con la realtà?

    Grazie per il tuo prezioso sostegno,

    Ultima Generazione, Rete A22

    Sostienici al link: https://cause.lundadonate.org/ultimagenerazione/aiutaciadaffrontarelespeselegali-9

    English translate

    ULTIMA GENERAZIONE IN ACTION AT THE UFFIZI MUSEUM IN FLORENCE: THEY WILL NOT CENSORE US

    At the Uffizi, Giordano violates precautionary measures

    Hi Alessio, what would you be willing to do to ask for justice from the Government? Giordano is willing to go to prison. Yesterday he violated the precautionary measures: he was ordered to stay for having peacefully occupied a street together with 11 other people. He did it to ask for protection for the people he loves and for the people he assisted as a social and health worker, to ask for justice and protection from fires, landslides and floods. For them he accepted the risk of prison.

    A hero? A madman? Desperate? No.
    Neither Giordano nor any of us recognize ourselves in these labels. If you think about it, acting like this is a perfectly proportionate response to the situation. In Sicily, drought is an emergency. The Atlantic ocean circulation is fucked. In Emilia Romagna and Tuscany, floods have destroyed homes, crops and killed 23 people, and the Government has little interest in helping the affected communities. What should we citizens do?
    Giordano is an ordinary person. This is why your support is truly essential to face the consequences of actions. Thank you for being by our side!

    Yesterday at the Uffizi we taped up the images of the devastation of Campi Bisenzio…over the protective glass of Botticelli’s Venus.

    A few minutes later the room was closed, they turned off the lights, leaving us alone waiting for the arrival of the police.

    Evidently denouncing the tragedy that our fellow citizens are experiencing is scandalous. We must leave these eternal works in their immobility, without disturbing the visits of tourists. A bit like in Sanremo… denouncing a genocide? Impossible! It’s a party, it JUST has to be a party. Can’t we take the risk of reconnecting with reality?

    Thank you for your precious support,

    Ultima Generazione A22 Network

    ALL ULTIMA GENERAZIONE A22 NETWORK ACTIONS IN ITALY

    Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, membro della Fondazione Michele Scarponi Onlus, ideologo e membro del movimento ambientalista Ultima Generazione A22 Network per contrastare il Riscaldamento Globale indotto artificialmente

    ULTIMA GENERAZIONE INSIEME AGLI AGRICOLTORI?

    Insieme agli agricoltori…

    Ciao Alessio,

    cosa possiamo dire sulle proteste degli agricoltori?

    A quasi due settimane dalle prime manifestazioni, il quadro ci sembra ancora eterogeneo e a tratti contradditorio. 

    Le proteste degli agricoltori e quelle di Ultima Generazione hanno in comune un fenomeno complesso: la crisi climatica. Comunque, con trattori o senza, il messaggio dei blocchi stradali è semplice: “Rischiamo di non mangiare più un cavolo🥬

    Purtroppo, la classe politica italiana, come sempre inadeguata ed egoistica, vorrebbe mettere cittadini contro cittadini. Per questo motivo, ci teniamo a dire che il nostro movimento è solidale verso gli agricoltori in protesta.

    1.Perché ci ricordano che la politica non può continuare a calare dall’alto le sue soluzioni, spesso distanti dalla realtà e frutto di pressioni lobbistiche. 
    2. Perché gli agricoltori sono tra le categorie più a rischio a causa della crisi climatica (basti pensare che la siccità ha dimezzato la produzione di limoni in Sicilia). 

    Siamo convintamente vicinə ai piccoli agricoltori, molti dei quali lavorano la terra in modo sostenibile e con principi agroecologici. Ci sentiamo invece distanti da quegli “agricoltori” latifondisti, o dai contoterzisti con trattori da 200 mila €, il cui scopo è forzare le istituzioni a continuare a foraggiare un modello agricolo industriale. Questi ultimi purtroppo stanno facendo maggiore pressione, come vediamo dalle richieste anti-ecologiche già approvate nella commissione UE. 

    Abbiamo voluto esprimere la nostra posizione anche in TV. Se ti senti d’accordo, condividi il video dell’intervento del nostro Tommaso (operaio agricolo) a La7! Assieme possiamo contrastare la strumentalizzazione dei soliti politicanti! 

    Se invece non ti trovi d’accordo, rispondi a questa mail dicendoci la tua!

    Grazie davvero! 

    Con amore e determinazione,

    Ultima Generazione

    Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, membro della Fondazione Michele Scarponi Onlus, ideologo e membro del movimento ambientalista Ultima Generazione A22 Network per contrastare il Riscaldamento Globale indotto artificialmente

    CLIMATE ACTIVISTS THROW SOUP AT THE MONA LISA IN PARIS AMID FARM PROTESTS

    In a video posted on social media, two women are seen throwing soup at the glass protecting Leonardo da Vinci’s piece.

    This screen grab taken from footage shows the activists involved in the protest [David Cantiniaux/AFPTV via AFP]
    https://www.aljazeera.com/news/2024/1/28/climate-activists-throw-soup-at-the-mona-lisa-in-paris-amid-farm-protests

    28 January 2024

    Two climate activists have thrown soup at the Mona Lisa at the Louvre Museum in Paris and shouted slogans advocating for a sustainable food system amid farmers’ protests demanding the government address low wages and other problems.

    The 16th-century painting by the Italian artist Leonardo da Vinci was not damaged.

    In a video posted on social media, two women with the words ‘Riposte Alimentaire’ (food response) written on their T-shirts can be seen throwing soup at the glass protecting one of the world’s most famous paintings and passing under a security barrier to get closer to the painting.

    “What’s the most important thing?” they shouted. “Art, or right to a healthy and sustainable food?”

    “Our farming system is sick. Our farmers are dying at work,” the added.

    The Louvre employees could then be seen putting black panels in front of the Mona Lisa and asking visitors to evacuate the room.

    This screen grab taken from footage shows the activists throwing soup [David Cantiniaux/AFPTV via AFP]

    ‘Civil resistance’

    On its website, the “Food Riposte” group said the French government is breaking its climate commitments and called for the equivalent of France’s state-sponsored healthcare system to be put in place to give people better access to healthy food while providing farmers with a decent income.

    In a statement sent to the AFP news agency, they said the soup throwing marked the “start of a campaign of civil resistance with the clear demand… of the social security of sustainable food”.

    Angry French farmers have been using their tractors for days to set up road blockades and slow traffic across France to seek better remuneration for their produce, less red tape and protection against cheap imports.

    On Friday, the government announced a series of measures they said do not fully address their demands. Some farmers threatened to converge on Paris, starting Monday, to block the main roads leading to the capital.

    Close Up “The Last Generation”, italian environmentalist movement Ultima Generazione A22 Network

    Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, membro della Fondazione Michele Scarponi Onlus, ideologo e membro del movimento ambientalista Ultima Generazione A22 Network per contrastare il Riscaldamento Globale indotto artificialmente