gonfie vele in Svizzera

LA SANITA’ VA A GONFIE VELE. IN SVIZZERA

IL CASO. Il Centro Bregaglia ha chiuso il 2022 con un utile di 1,4 milioni di franchi e un incremento del 32%. Sono stati reclutati dipendenti e medici italiani, quelli che da noi mancano. Piena anche la casa di riposo

Una crescita importante per il Centro Sanitario Bregaglia
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Ospedale e medicina di base in difficoltà in Valchiavenna. Poco oltre confine, invece, le cose vanno a gonfie vele. Sono eccellenti i risultati economici del Centro Sanitario Bregaglia approvati nei giorni scorsi dal municipio della località svizzera. Il bilancio 2022 si è chiuso con un utile di 1,469 milioni di franchi a fronte di un fatturato superiore ai 10 milioni. Il tutto con un incremento di utile rispetto al 2021 del 32%.

«I risultati sono ottimi – ha commentato il presidente della commissione di gestione Maurizio Michael – e ci lasciano ben sperare per gli investimenti che ci attendono per il futuro». Già, perché il centro di Spino ha intenzione di ingrandirsi ancora con un maxi progetto da 15 milioni di euro. La vera novità degli ultimi anni è il rafforzamento del servizio di studio medico con il reclutamento di alcuni medici provenienti proprio dall’Italia. Alcuni, come il recente caso di Luca De Giambattista che ha lasciato l’incarico in Italia e si è trasferito oltre confine, in forza fino a poco tempo prima negli ambulatori valchiavennaschi. E in valle i medici continuano a scarseggiare, tanto che ci sono ancora centinaia di valligiani privi di una assegnazione.

Fonte: La Provincia di Sondrio

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, ideologo e consulente tecnico movimento ambientalista Ultima Generazione A22 Network e membro attivo della Fondazione Michele Scarponi Onlus