Via Verde

VIA VERDE, A VASTO LA VARIANTE PIU’ COMPLESSA DA REALIZZARE. «LAVORI NEL 2024»

15 novembre 2023 Turismo, Viabilità

Quanto continuerà l’isolamento del tratto più a sud della Via Verde? Difficile prevedere i tempi, basta prendere ad esempio l’inaugurazione della pista – da incompleta e con netto ritardo rispetto a quanto preventivato – con qualche settimana di anticipo rispetto alla Grande partenza del Giro d’Italia 2023 per avere un’idea degli imprevisti e dei ritardi che possono minarne il percorso.
I tratti inesistenti sono ben noti: Torino di Sangro dove in località Lago Dragoni c’è un importante dissesto idrogeologico, Casalbordino Lido e, soprattutto, la zona industriale di Vasto.

Il termine della Via Verde a località Vignola di Vasto
https://chiaroquotidiano.it/2023/11/15/via-verde-ancora-incompleta-a-vasto-la-variante-piu-complessa-da-realizzare-lavori-nel-2024/

Circa un mese fa, il 19 ottobre scorso, la giunta regionale ha assegnato le risorse agli enti che dovranno completare l’infrastruttura. Si tratta di fondi Pnrr rientranti nel progetto della Ciclovia turistica nazionale adriatica che ha come obiettivo la realizzazione di una ciclabile su tutta la costa adriatica unendo, dove possibile, i tratti già realizzati.
Chiaro Quotidiano ha avuto modo di esaminare le carte del progetto di fattibilità tecnica ed economica e i dettagli della varianti ancora assenti. Soprattutto per quella prevista a Vasto si tratta di interventi complessi, ma che – proprio per i tempi stretti dettati dal PNRR – dovranno seguire una tabella di marcia spedita. Circostanza, questa, ricordata anche nella lettera che si conclude con «il termine previsto per la notifica dell’aggiudicazione degli appalti dei lavori è il 31 Dicembre 2023».

Il progetto di Casalbordino

Torino di Sangro e Casalbordino

Come detto, il primo pezzo a cui mettere mano è la frana di Lago Dragoni in territorio di Torino di Sangro dove insiste uno storico dissesto causato dall’erosione costiera. Per questo intervento (in totale ci sono due chilometri da sistemare) sono stati stanziati 3.957.404 euro che serviranno, tra l’altro, a creare un terrapieno e un ponte.
A Casalbordino la pista ciclabile non esiste, quindi è da costruire da zero. Qui si sta già intervenendo con la realizzazione del tracciato comunale in via Bachelet (la parte più a sud) con un finanziamento regionale in 600mila euro. Per quello più a nord, invece nello stanziamento per le varianti, le risorse destinate al completamento della Via Verde ammontano a 853.302 euro (circa 3 i chilometri da fare, compreso un tratto di quella già citata).

Il tratto di pista ciclabile di Lago Dragoni a Torino Di Sangro franato in mare nel 2017 a causa del dissesto idrogeologico per il riattivarsi della stessa frana del 1906

A Vasto il tratto più complesso

A Vasto bisogna aggirare la zona industriale di Punta Penna e connettere Vignola a Punta Aderci. È nello stesso progetto che questo intervento viene definito «il più esteso e complesso poiché interessa l’area più vasta e interessa aree soggette a esproprio». La lunghezza della variante è di circa 5 chilometri e come si legge già nella premessa è necessario anche espropriare alcuni terreni (alcuni di proprietà di Rfi, Arap e Genova Rulli e di altri privati).
La variante (partendo da nord) inizia accanto al parcheggio di Punta Aderci (collegandosi al sentiero bianco già esistente) e costeggia la viabilità esistente, separata da un cordolo, fino ad arrivare al ponte stradale sui binari. Qui bisognerà realizzare un ponte ciclopedonale per l’attraversamento della ferrovia. Si prosegue quindi a sud della linea ferroviaria dove scenderà a livello dei parcheggi e della strada di accesso alla stazione di Porto di Vasto (qui saranno variate le regole d’uso della strada).

Da qui partirà la variante di Vasto: ingresso per il Centro Visite Riserva Naturale Marina di Punta Aderci, Nucleo Industriale

A quel punto ci sarà il già citato affiancamento della Strada Statale 16 che prevede la realizzazione di una passerella ciclopedonale su un canale per poi immettersi nel sottopasso ferroviario esistente. Qui il tracciato continuerà su una strada interpoderale esistente da ripavimentare e altri tratti da realizzare espropriando i terreni necessari per poi riallacciarsi alla strada bianca già esistente retrostante l’officina auto Citroen D’Ercole. Si continua quindi con una passerella di progetto e la «realizzazione di una pista in sede propria» fino al raggiungimento della strada esistente (con la ridefinizione delle regole d’uso) la costruzione di «un percorso in sede propria in affiancamento a via Osca, si prosegue poi in promiscuo su via contrada Vignola» prima di tornare sulla Via Verde esistente.
Infine, un’altra breve variante è prevista nel parcheggio dell’ex stazione che dovrà collegare il tracciato alla pista ciclabile della marina esistente che, a quel punto, potrà proseguire fino a San Salvo Marina e al termine del territorio abruzzese [Guarda].
Per questo tratto lo stanziamento a favore della Provincia di Chieti è di 3.957.404 euro.

Il termine della Via Verde più a sud, ex-stazione ferroviaria di Piazza Fiume, Vasto Marina

Tempi? Per quanto riguarda il tratto vastese, il sindaco e presidente della Provincia Francesco Menna si mostra fiducioso: «Siamo in fase di progettazione esecuzione definitiva da mandare in appalto. Stiamo dialogando con la Regione per capire se sfruttare i fondi FSC o PNRR, il finanziamento è in itinere. Il 2024 dovrebbe essere l’anno in cui si iniziano i lavori».

Il tratto finale di Vignola dove passerà la variante

Finora i cicloturisti arrivati da tutta Italia anche sulla scorta della vetrina del Giro hanno apprezzato la bellezza di questo ambizioso percorso, denunciandone però il rischio di dover deviare sulla Statale 16 Adriatica, nel tratto di 2,5 km che collega Lago Dragoni e Lido Le Morge, a Torino di Sangro. All’appello, inoltre, manca la riqualificazione delle ex stazioni ferroviarie. La speranza è che questa grande infrastruttura possa vedere il completamento il prima possibile – utopia l’estate del 2024? – All’interno del più grande progetto della Ciclovia Adriatica per consegnare all’Abruzzo una destinazione turistica unica.

Autore: Antonino Dolce

Fonte: Chiaro Quotidiano

MOBILITA’ SOSTENIBILE BY ALEX SPECIALE VIA VERDE VASTO 2024, LUNEDI’ 20 NOVEMBRE 2023 ORE 21.30

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, membro partecipante ordinario Fondazione Michele Scarponi Onlus, ideologo e membro del movimento ambientalista Ultima Generazione appartenente alla Rete Internazionale A22 in contrasto del Cambiamento Climatico in atto

VIA VERDE INCOMPIUTA E TURISTI DISORIENTATI, L’APPELLO DI LUCA AL TGMAX

#ViaVerde #CostadeiTrabocchi incompiuta e #turisti disorientati, l’appello di #Luca al #Tgmax #Lanciano

https://x.com/bralex84/status/1705637386804162937

Il mio commento relativo all’appello per il completamento della pista ciclabile #ViaVerde #CostadeiTrabocchi. L’assessore al turismo della #RegioneAbruzzo #MauroFebbo di #Chieti si dovrà prendere le sue responsabilità per gli errori fatti a #Cosmobike #Verona a Febbraio 2019.

https://x.com/bralex84/status/1705651681839448108

#Pistaciclabile #ViaVerde #CostadeiTrabocchi #Abruzzo: #estate senza pace, sdegno dei #turisti #TgMax #Telemax #Lanciano

https://x.com/bralex84/status/1705653937049641000

In sella sulla #CostadeiTrabocchi #VasportVasto

https://x.com/bralex84/status/1705655300512940408

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università di L’Aquila, membro partecipante ordinario Fondazione Michele Scarponi Onlus, ideologo ed attivista del movimento ambientalista italiano Ultima Generazione A22 Network

SAI CHE PUOI ARRIVARE IN BICI DA TRIESTE ALLA PUGLIA COSTEGGIANDO IL MARE? E’ LA CICLOVIA ADRIATICA, UNA DELLE PISTE CICLABILI PIU’ LUNGHE D’EUROPA!

Rebecca Manzi

Un percorso di 1300 km con protagonista il Mare Adriatico: è la Ciclovia Adriatica, pista ciclabile Bicitalia numero 6 che parte da Trieste e arriva fino a Santa Maria di Leuca in Puglia.

https://www.greenme.it/mobilita/bici/ciclovia-adriatica-piste-ciclabili/

Indice

Se ami andare in bicicletta e i panorami a picco sul mare, non c’è niente di meglio che percorrere la Ciclovia Adriatica. Stiamo parlando di un affascinante itinerario cicloturistico che collega la città di Trieste a Santa Maria di Leuca, il punto più meridionale della Puglia. Il protagonista indiscusso di questo percorso, come avrai già capito, è il Mare Adriatico, che accompagna i ciclisti lungo un viaggio attraverso diverse culture e paesaggi. L’itinerario presenta una varietà di condizioni cicloturistiche, cosa che lo rende adatto a tutti, sia ai più esperti che ai principianti.

Storia della Ciclovia Adriatica: come e quando è nato il progetto

La Ciclovia Adriatica è nata da un’idea della Fiabed, la Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta. È in parte in fase di progetto e in parte già realizzata. Nel 2015 erano stati realizzati solo alcuni tratti a macchia di leopardo, ma di anno in anno il percorso si va sempre più completando ad opera delle amministrazioni comunali, provinciali e regionali attraversate.

Fa parte di un progetto che vede impegnati Stato, Regioni, città e associazioni e che comprende dieci ciclovie. Le opere saranno finanziate anche grazie al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza del Governo che ha stanziato 600 milioni per realizzare 1.800 nuovi chilometri di piste ciclabili entro il 2026.

Quanto è lunga la Ciclovia Adriatica?

La Ciclovia Adriatica è lunga in totale circa 1300 km, cosa che la rende una delle piste ciclabili più lunghe d’Europa e attraversa sette regioni italiane: Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Molise, Puglia. La maggior parte del percorso si snoda su strade secondarie a basso traffico, ma ci sono anche tratti lungo la SS16, la Statale Adriatica. In particolare un vero e proprio paradiso per le due ruote è il tratto in Abruzzo dove si possono trovare molti chilometri di pista ciclabile ben sviluppata.

Il percorso: dove inizia la Ciclovia Adriatica?

Ma andiamo a conoscere qual è il percorso della Ciclovia Adriatica. Si parte da Trieste, una città di confine con un ricco mix di culture. Lungo il primo tratto fino al Delta del Po si incontrano numerose lagune separate dal mare da strette strisce di terra.

Dopo un breve tratto verso nord e poi a ovest, il percorso si dirige principalmente verso sud-sudest. Si attraversa la pianura veneto-friulana, caratterizzata da campi coltivati, e vari fiumi che sfociano nell’Adriatico, incluso l’Isonzo, il Tagliamento e il Piave.

Virando verso il Veneto, si passa per luoghi suggestivi come Venezia e Grado e borghi imperdibili tra cui Caorle e Chioggia. Poi si superano l’Adige e il Po, raggiungendo così i 210 chilometri dalla partenza.

@Greenme


Ciclovia Adriatica: le tappe nel Centro Italia (Emilia Romagna, Marche)

Entrando in Emilia Romagna, si inizia a percorrere una serie di lidi costieri. È possibile fare una deviazione a Ravenna per ammirare i magnifici mosaici della Basilica di San Vitale. Successivamente, si pedala lungo la costa, passando per Cesenatico, luogo legato alla memoria di uno dei più grandi ciclisti di tutti i tempi: Marco Pantani.

Scendendo verso sud, le piste ciclabili diventano più frequenti, specialmente nel tratto Pesaro-Fano. Nelle Marche si incontra una serie di tappe piacevoli, come Marotta, Porto Recanati e Porto d’Ascoli, con la possibilità di evitare la SS16.

@Nicola Barbieri/Facebook

Ciclovia Adriatica: la pista ciclabile dei Trabocchi

Arrivando in Abruzzo, ecco che la Ciclovia Adriatica passa di fianco ai Trabocchi, strutture enormi di legno costruite su palafitte e impiegate nel passato per la pesca. Un percorso di circa 50 km tra Ortona e Vasto ricavato sul tracciato della ferrovia costiera inaugurata nel 1863 e dismessa nel 2005.

Il punto di ingresso alla Ciclovia dei Trabocchi è ad Ortona, presso l’antico porto cittadino nei pressi del Faro bianco e nero della Ritorna. Da qui, il viaggio in bicicletta inizia in direzione sud, senza significativi dislivelli, verso San Vito Marina. Superato il porto della baia del Lido dei Saraceni, si costeggiano le spiagge di Acquabella, Ripari-Bardella e Mucchiola. Subito dopo si scorge il primo trabocco, il Trabocco Mucchiola. Proseguendo, si arriva alla riserva di Punta Acquabella, pedalando attraverso un sentiero immerso nella lussureggiante vegetazione mediterranea, con una vista panoramica del mare blu e del primo trabocco dell’itinerario.

Nel centro di San Vito Marina, sul molo di Gualdo, vicino alla Spiaggia Rocco Mancini, si trova il suggestivo Trabocco Punta Fornace. Si continua poi verso la contrada delle Portelle a San Vito Chietino, fino a raggiungere il rinomato Trabocco Turchino, situato vicino alla spiaggia omonima. Da qui è possibile scorgere anche l’Eremo dannunziano, il casolare in cui il poeta si ritirava, sul promontorio, con una vista panoramica sull’intera costa abruzzese. Questo tratto di Ciclovia è particolarmente affascinante grazie a tre piccole gallerie che attraversano il promontorio frastagliato.

Dalla località porticciolo di Vallevò, si estende un nuovo tratto di ciclabile, prevalentemente asfaltato e di grande bellezza paesaggistica. Questo tratto evita la strada statale SS 16 fino a Rocca San Giovanni, un pittoresco villaggio marinaro dove si trovano i trabocchi di Punta Tufano e Sasso della Cajana, nella zona del porticciolo e del mare.

Da Rocca, la ciclabile riprende tra i pini d’Aleppo, passando per la Pinetina di Rocca e offrendo scorci sulle splendide spiagge, tra cui quella di Fossacesia. Qui si incontrano i trabocchi di Punta Cavalluccio e Punta Punciosa, seguiti dal trabocco di Pesce Palombo. Per evitare la SS 16, la Ciclovia prosegue brevemente tra le campagne dell’entroterra e poi si dirige verso Torino di Sangro.

In prossimità della Spiaggia di Lago Dragoni, è necessario affrontare un breve tratto di strada statale fino a Cala le Morge, dove si trova il trabocco omonimo e una splendida spiaggia naturale di ciottoli. Il percorso prosegue, lambendo la Riserva Naturale della Lecceta e dirigendosi verso la Riserva Naturale di Punta Aderci. La ciclabile continua ancora, attraverso la vegetazione, fino a Località Vignola e prosegue fino a Vasto Marina, situato quasi al confine con il Molise.

@Greenme


Le ultime tappe della Ciclovia Adriatica attraverso Abruzzo e Puglia

Uscendo dal Molise e entrando in Puglia, si ha la scelta tra circumnavigare il Gargano (con un sentiero più impegnativo, ma allo stesso tempo estremamente spettacolare) o bypassarlo. Questo tratto offre molte opportunità di interesse, come le Isole Tremiti e la Foresta Umbra.

L’ultimo tratto, lungo circa 350 chilometri, attraversa strade secondarie di campagna e offre diverse attrazioni locali. Una volta raggiunta Brindisi (utilizzando tratti della via Appia Traiana), il percorso abbandona momentaneamente la costa per pedalare fra gli uliveti secolari fino a Lecce. Si passa per Fasano, dove si trovano gli scavi di Egnazia, e si visita il borgo di Cisternino. Si giunge infine sulla costa per raggiungere Otranto e Santa Maria di Leuca, il punto finale dell’itinerario.

Ciclovia Adriatica: un mix di oasi naturali, città costiere e città d’arte e borghetti medievali

Cosa ti puoi aspettare dunque percorrendo la Ciclovia Adriatica? Avrai l’opportunità di visitare oasi naturali, città marittime, centri d’arte, ma anche borghetti medievali. L’itinerario attraversa infatti diverse oasi naturali, tra cui il Parco Naturale Regionale del Delta del Po, il Parco del Conero, il Parco Nazionale del Gargano e il Parco Naturale Regionale di Porto Selvaggio e la Palude del Capitano. Queste preziose aree protette offrono scenari naturali unici e una ricca varietà di flora e fauna.

Non dimentichiamo nemmeno le città costiere, come Trieste, Grado, Lignano Sabbiadoro, Caorle, Jesolo, ma anche Venezia, Chioggia, Comacchio. E ancora Cesenatico, Rimini e Riccione, Senigallia, Ancona per finire con Pescara, Termoli, Vieste, Otranto e Santa Maria di Leuca.

L’itinerario attraversa numerose città d’arte, tra cui Trieste, Venezia, Ravenna, Ancona, Pescara e Lecce, che presentano un’ampia gamma di tesori culturali e storici da esplorare, come musei, chiese, basiliche e sontuosi palazzi storici.

Un numero considerevole di borghi medievali punteggia l’intero percorso della Ciclovia Adriatica, come ad esempio Gradara, Città di Castello, Recanati e Polignano a Mare. Questi incantevoli borghi conservano intatta l’atmosfera e l’architettura tipica dell’era medievale, regalando uno sguardo autentico sulla storia e la cultura italiane. Insomma, che aspetti ad iniziare a pedalare?

Ti potrebbe interessare anche: 

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università di L’Aquila, membro partecipante ordinario Fondazione Michele Scarponi Onlus, ideologo ed attivista del movimento ambientalista italiano Ultima Generazione A22 Network

TORNA MOBILITA’ SOSTENIBILE BY ALEX, LA RUBRICA DI MOBILITA’ SOSTENIBILE INDIPENDENTE GESTITA AD AVEZZANO DA ALESSIO BRANCACCIO ED OGGI DA VASTO!

Progetto del Dott. Alessio Brancaccio per rendere Vasto in provincia di Chieti una città all’avanguardia della Mobilità Sostenibile in tutta Italia ed oltre: in verde il tratto di pista ciclabile principale della Via Verde di 5,5 km tra località Vignola e l’ex-stazione ferroviaria di Piazza Fiume già quasi del tutto adeguato, in rosso il tratto da adeguare ancora ciclabilmente da Via Osca a Via di San Leonardo per 8,2 km ed in arancio la pista ciclabile attigua al torrente Lebba di 3,6 km, chiusa al pubblico nel 2017 dall’attuale Giunta comunale di Francesco Menna, mai riadeguata e riaperta, nonostante il Comune chiuda in ativo il bilancio comunale ogni anno, i soldi ci sarebbero già per adeguarla, senza dover aspettare per forza i fondi del PNRR! Sindaco, è ora di cacciare i soldi e di creare una Rete Integrata alla Mobilità Sostenibile, cosa sta aspettando, la mamma dal Cielo? La smetta di dormire e muova il culo, si attivi o ci penserò direttamente io dopo di lei!

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, ideologo e consulente tecnico movimento ambientalista Ultima Generazione A22 Network e membro attivo della Fondazione Michele Scarponi Onlus

AMAZON ED IL COMUNE DI SAN SALVO COLLABORANO PER LA PULIZIA DELLA PISTA CICLABILE

AMBIENTE lun 24 luglio 2023

ATTUALITÀ di La Redazione

Amazon ed il Comune di San Salvo collaborano per la pulizia della ciclabile ©Città di San Salvo https://www.vastoweb.com/news/attualita/1126001/amazon-ed-il-comune-di-san-salvo-collaborano-per-la-pulizia-della-ciclabile

SAN SALVO. È stato un successo di partecipazione il primo incontro di sensibilizzazione ambientale con Retake Italia, organizzato da Amazon in collaborazione con il Comune di San Salvo, svoltosi sabato mattina, 22 luglio, lungo la pista ciclabile nella pinetina che costeggia la S.S. 16, sul tracciato dell’antico tratturo.

Presente a portare i saluti dell’Amministrazione e a fornire tutto il supporto logistico all’iniziativa, l’assessore all’Ambiente Tony Faga.

“È stato un fruttuoso momento di incontro e di scambio, non solo per incentivare la cultura ambientale ma anche per far conoscere i luoghi più belli della nostra città”, ha affermato Faga.

In Amazon.com siamo continuamente focalizzati al miglioramento, non solo dell’esperienza che forniamo ai nostri clienti interni ed esterni ma, con lo stesso entusiasmo, anche della comunità in cui siamo integrati e dell’ambiente – ha voluto sottolineare Marco Baggio general manager del centro distribuzione Amazon di San Salvo, che continua: “Per questa ragione eventi come quelli di sabato scorso in collaborazione con Retake sono una perfetta rappresentazione del nostro DNA: prendere responsabilità, perseguire il miglioramento continuo, dare l’esempio ed avere sempre un sorriso sulle labbra. E’ un piccolo gesto ma ha un enorme valore, e non solo simbolico. Mi auguro che l’investimento fatto dalle persone che hanno donato alcune ore del loro sabato mattina alla causa e l’ottimo risultato ottenuto servano da sponsor tangibile della necessità di rispettare e prenderci cura dell’ambiente in cui viviamo, non da soli, ma con le moltissime persone con cui condividiamo questo pianeta”. 

Presente per Retake, movimento spontaneo di cittadini, no-profit e apartitico, che promuove la bellezza, la vivibilità e la rigenerazione urbana, incoraggiando la diffusione del senso civico e la responsabilità di ogni cittadino nel contribuire alla crescita civile ed economica dell’Italia, Alejandra Alfaro Alfieri, responsabile sviluppo nazionale Retake: “È stata una meravigliosa mattinata all’insegna della sostenibilità e del rispetto per l’ambiente. Anche questa volta Retake scende in campo coinvolgendo Istituzioni, aziende e cittadini volontari con grande entusiasmo. Con l’occasione invitiamo i residenti di San Salvo a contattarci per proporre nuove iniziative simili”.

Galleria fotografica

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, ideologo e consulente tecnico movimento ambientalista Ultima Generazione A22 Network e membro attivo della Fondazione Michele Scarponi Onlus

VIA VERDE: VANDALI DI NUOVO IN AZIONE

23 Giugno 2023 ore 21:28 Scritto da Leda D’Alonzo

https://www.tgmax.it/via-verde-vandali-di-nuovo-in-azione/

E’ accaduto a Fossacesia (Chieti), dietro la Baya Verde

La pista ciclopedonale più desiderata, e attesa, d’Abruzzo ogni giorno è preda di malintenzionati. 

E il Tgmax racconta e segnala: dopo i parcheggi selvaggi e i panni stesi ad asciugare, sono stati divelti anche i dissuasori installati per impedire l’accesso alle auto.

E invece…

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, ideologo e consulente tecnico movimento ambientalista Ultima Generazione A22 Network e membro attivo della Fondazione Michele Scarponi Onlus

CICLOTURISMO: “A VASTO BISOGNA RISOLVERE IL PROBLEMA DELLA VIA VERDE INTERROTTA”

PROGETTI Giovedì 22 giugno 2023

ATTUALITÀ di Lea Di Scipio

Cicloturismo: “A Vasto bisogna risolvere il problema della Via Verde interrotta” ©vastoweb.com https://www.vastoweb.com/news/attualita/1123656/cicloturismo-a-vasto-bisogna-risolvere-il-problema-della-via-verde-interrotta

VASTO. È giunto a conclusione il progetto Take It Slow (Smart and Slow Tourism Supporting Adriatic Heritage for Tomorrow), finanziato nell’ambito del programma Interreg Italia-Croazia, e che ieri ha fatto tappa sulla Via Verde. Presente la Regione Abruzzo che in collaborazione con il Dipartimento Sviluppo Economico e Turismo, è partner attivo del percorso intrapreso da oltre due anni e mezzo.

Vasto – Torino di Sangro, andata e ritorno, dunque, per un evento finale di presentazione dei risultati raggiunti, scambio di buone pratiche tra i diversi attori della rete di stakeholder e non solo. Non è mancata, infatti, la passeggiata in biciletta sull’ex tracciato ferroviario, oggi fiore all’occhiello di questo lembo di costa, lungo ben 42 chilometri in totale, per mostrare la cartellonistica che impreziosisce e dà informazioni utili a cittadini e turisti. A presentare il cuore dell’azione progettuale è l’ideatore Camillo Marracino“L’obiettivo è stato quello di promuovere il turismo intelligente per valorizzare la regione quale destinazione turistica green, visitabile tutto l’anno, con una gestione integrata tra patrimonio naturale, cultura e territorio. Il progetto promuove i territori costieri dell’area area compresa tra Italia e Croazia e ha permesso agli attori coinvolti, sia a livello regionale che locale, di scambiare conoscenze, sviluppare e attuare azioni pilota e testare nuove politiche, prodotti e servizi, rafforzando, quindi, la collaborazione tra istituzioni, Pmi, istituti di insegnamento, il settore civile e privato della Regione Adriatica in materia di turismo sostenibile”.

Tra gli esiti del progetto spicca l’“Abruzzo Bike Friendly”, rete virtuosa che mette a sistema strutture ricettive e servizi complementari in grado di favorire lo sviluppo e la qualificazione dell’offerta cicloturistica. Per la Regione Abruzzo ciò ha significato promuovere il proprio patrimonio regionale come parte di un sistema adriatico comune, offrendo formazione specialistica agli operatori turistici. E per rispondere alla necessità di adottare modelli di promozione turistica, a favore dello sviluppo e del supporto alla creazione di reti d’impresa turistica, è stata evidenziata, inoltre, l’importanza delle certificazioni verdi esistenti nel mercato del turismo e in particolare di quello sostenibile.

A prendere parte all’evento la Dmc Costa dei Trabocchi, con Michele Perrozzi Giuseppe Di Marco, e il Consorzio Vivere Vasto Marina che nell’ambito del progetto hanno rappresentato, insieme ad altri stakeholder, il Local Community Practice. Che ha individuato ed espresso fabbisogni, proposte e gap da colmare. Tra queste, come evidenzia il presidente del sodalizio vastese Piergiorgio Molino, spicca il problema della mancata continuità della pista ciclabile a Vasto: “Abbiamo presentato le istanze del nostro territorio. Il tratto vastese è interrotto e da anni sollecitiamo gli organi competenti affinché trovino una soluzione a questa mancanza che non agevola la nostra offerta turistica. Ci sono altri aspetti come la segnaletica adeguata che permetta al cicloturista di vivere appieno i nostri territori. È stata questa un’occasione importante per portare pubblico e privato a dialogare. C’è tanto da fare e da migliorare e speriamo di aver fatto la nostra parte”.

Fonte: Vastoweb

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, ideologo e consulente tecnico movimento ambientalista Ultima Generazione A22 Network e membro attivo della Fondazione Michele Scarponi Onlus

VIA VERDE COSTA DEI TRABOCCHI: SPUNTANO CHIOSCHI VISTA MARE. NUOVE BARACCOPOLI?

Fonte: Telemax Lanciano

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, ideologo movimento ambientalista Ultima Generazione e membro attivo della Fondazione Michele Scarponi Onlus

IL PUNTO TELEMAX LANCIANO “LA VIA VERDE E’ MIA” 9 APRILE 2022

Autore: Enrico Giancristofaro

Fonte: Tg Max Lanciano

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila

LA PISTA CICLOPEDONALE VIA VERDE COSTA DEI TRABOCCHI COLPITA DALLE MAREGGIATE

25 Gennaio ore 17:05

Scritto da Leda D’Alonzo

Primi cedimenti dell’ex-reliquato ferroviario lungo la pista ciclopedonale Via Verde Costa dei Trabocchi, il Presidente della Provincia di Chieti Francesco Menna resta a guardare, la denuncia di Italia Nostra
http://www.tgmax.it/la-via-verde-colpita-dalle-mareggiate/

Grosse buche a ridosso della pista ciclopedonale, il giorno dopo la mareggiata che ha flagellato la costa dei trabocchi.

Le ha “fiutate” Tito, l’amico a quattro zampe del Tgmax, durante la passeggiata sulla Via Verde, invasa dai detriti.

Un vero e proprio tappeto di pietre ha, infatti, ricoperto l’infrastruttura che il 6 maggio ospiterà la partenza del Giro d’Italia.

Un appuntamento importante per cui le amministrazioni comunali da Fossacesia (Chieti) a Ortona si stanno preparando per offrire il meglio di sé. Un lavoro che rischia di diventare vano se il maltempo riesce a minare sicurezza e integrità della Via Verde.

Fonte: Tg max Lanciano

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila