No Jova Beach Party

A VASTO IL SINDACO FRANCESCO MENNA SI PRENDE GIOCO DEI CITTADINI: INSERITA LA SUA FACCIA SUL NUOVO AUTOVELOX “ARANCINO” DI VIALE PAUL HARRIS!

Vasto lì 4 Dicembre 2023 ore 13.30

Buongiorno a tutti e a tutte. Il presente articolo è riferito alla nuova cafonata, guasconata partorita dal Sindaco di Vasto Francesco Menna, il quale è sempre più preda di deliri da manie di protagonismo che vanno riportati nelle sedi istituzionali opportune. Entro subito nel merito delle questione, perché il mio modus operandi è quello di affrontare sempre le problematiche di petto, come un vero amministratore politico e tecnico dovrebbero fare nelle loro città, se si ha spiccato senso civico che qui a Vasto vedo trasparire a ben poche persone. Il soggetto in questione ha fatto piazzare diversi autovelox o box speed control, che in città sono stati battezzati chiamati “arancini” per il loro spiccato colore arancione e la notizia sulla stampa non è per me passata inosservata https://chiaroquotidiano.it/2023/12/02/a-vasto-installato-il-primo-box-speed-control-servira-a-rieducare-chi-corre-troppo/: uno di questi “box speed control” è stato installato nella discesa di Viale Paul Harris e non so ancora se è stato reso operativo o meno, perché non ho visto le luci accese intermittenti che ne testimoniano il suo funzionamento. Scrivo questo perché stamattina, tornando da Vasto Marina, sceso dalla macchina per scattare le foto relative all’inopportuno e ridicolo autovelox in questione, io e mio padre abbiamo notato una vistosa infrazione al Codice della Strada, commessa proprio davanti allo strumento di rilevazione della velocità e per la precisione si è trattato di un vero e proprio sorpasso in discesa prima del semaforo, come se l’automobilista irrispettoso di turno ignorasse il fatto che fosse operativo. Ribadisco che non si sa ancora se l’autovelox installato in questo punto sia operativo o meno, ma nel dubbio è meglio comunque procedere al di sotto del limite orario dei 50 km/h, come previsto dalla relativa normativa di legge.

Di seguito elenco i due aspetti che contesto di questo autovelox e che per me come è stato inserito andrà al più presto rimosso:

  1. dal momento che la strada è in discesa e vi è già la presenza di un impianto semaforico che regola il traffico veicolare, piazzare un autovelox in quel punto è assolutamente fuori luogo. Un altro di questi arancini è stato piazzato a via di Sant’Onofrio, ma se proprio il sindaco vuole far cassa con questi sistemi, li piazzasse più in zona centrale a Corso Mazzini ed un altro lungo Circonvallazione Histoniense, tra via Incoronata e Viale Perth dove realmente le autovetture guidate da automobilisti scriteriati procedono troppo velocemente;
  2. Per quanto mi riguarda, il sindaco Menna si sta macchiando sempre più di grottesco, ridicolo, ma soprattutto manca di rispetto verso i propri cittadini, poiché nell’autovelox di viale Paul Harris ha fatto inserire la propria faccia da pesce lesso al di sotto del simbolo del vigile urbano, come a dire: “State attenti perché sono potente adesso che sono sia Sindaco di Vasto che Presidente delle Provincia di Chieti, faccio tutto io, non me ne curo del mio conflitto di interessi e quindi mi permetto di controllare tutto quello che fate in città!”. Secondo me è soltanto una pagliacciata, una gaglioffata, una cafonata da un Sindaco che si permette di fare il guascone, bontempone con gente ridicola come lui, ma con me e la mia famiglia non può permettersi di farlo. Con questo indegno sistema, lui pensa di far ridere tutti, ma con il suo spirito da buccia di patata non fa ridere proprio nessuno, tantomeno quando si tratta di strumenti adottati in città per la sicurezza stradale. Personalmente, proveniendo da una città come Avezzano, che non è assolutamente amministrata meglio di Vasto, in 21 anni che ci ho abitato non ho mai visto compiere una cafonata del genere nemmeno dal Sindaco Gianni Di Pangrazio, che è del PD come Menna, quindi molto simile a lui soprattutto per il modo poco serio, ridicolo ed indegno di amministrare la propria città. Tutto questo goffo quadro, porta al decadimento amministrativo non soltanto della città di Avezzano, ma anche della città del Vasto e me ne sono accorto da quando misi piede qui la prima volta il 16 Marzo 2021, la città mi ha fatto veramente una bruttissima, sinistra impressione dal modo inopportuno di essere amministrata. L’installazione dell’autovelox di via Harris con la faccia del sindaco apposta sullo stesso rappresenta, oltre ad un modo puerile di schernire, sbeffeggiare i propri cittadini in città, anche un abuso di potere che Menna sta commettendo nei riguardi dell’intera cittadinanza vastese, quindi anche nei miei riguardi e della mia famiglia, visto siamo residenti qui a Vasto dal 16 Marzo 2021 e noi tre a casa detestiamo particolarmente le persone ridicole e poco serie che si permettono di offendere la dignità dei propri cittadini ed il Sindaco è senz’altro una di queste, pertanto ci sarebbe veramente da costituirsi parte civile portando avanti la disobbedienza civile non violenta da membro di Ultima Generazione, perché non resta nient’altro da fare con un ridicolo pagliaccio di corte ad amministrare una città che per quanto è stupenda paesaggisticamente parlando, meriterebbe senz’altro un Sindaco ben più serio e competente di lui, propongo come Sindaco al suo posto uno tra mio padre Massimo Brancaccio o, ancora meglio, il mio amico vastese Luigi Di Lello, l’attuale Presidente dell’Accademia della Ventricina di Scerni, le problematiche che ha Vasto più di lui non le conosce nessuno!

Di seguito ecco le quattro fotografe che ho scattato stamattina al nuovo inopportuno autovelox arancino installato nella discesa che da viale Paul Harris porta al viadotto Istonia:

Il nuovo autovelox “arancino” installato nella discesa di viale Paul Harris dall’altro lato della strada rispetto al cimitero della città
Particolare laterale del nuovo autovelox “arancino” di Viale Paul Harris con il simbolo del vigile urbano e fin qui tutto ok, direte voi!
La foto indegna che non ti aspetti e che ti rimpone la giornata: ecco comparire la faccia da pesce lesso del sindaco Francesco Menna
Viale Paul Harris, il punto vicino al Cimitero in cui è stato inserito uno dei nuovi autovelox “arancini” in città
https://www.google.com/maps/place/Viale+Paul+Harris,+66054+Vasto+CH/@42.1164073,14.7063786,555m/data=!3m2!1e3!4b1!4m6!3m5!1s0x1330ddad9bae055b:0x6c67480b4fbd58a9!8m2!3d42.1164073!4d14.7063786!16s%2Fg%2F1pw3y6z_0?hl=it&entry=ttu

In conclusione, se qui a Vasto la maggior parte delle persone è ridicola come il Sindaco Menna, come lo sono molte altre persone nel resto d’Abruzzo e d’Italia, allora penso che siamo veramente messi male, dal momento che siamo in presenza di un amministratore che si prende gioco dei propri cittadini e prende la vita come una burla, esattamente come faceva il Marchese del Grillo, partorendo dalla sua mente certe carnevalate da circo delle pulci, quando svolgere il ruolo che si è chiamati ad adempiere invece implica maggiore autorità, consapevolezza di sè, serietà ed integerrimità, ribadisco con fermezza e forza in tale sede che io e la mia famiglia non abbiamo nessuna intenzione di essere amministrati da un bontempone del genere fino al prossimo e lontano 2026, per cui da oggi in poi mi farò carico io personalmente di creare tutte le condizioni politiche ideali prendendo contatti con l’opposizione di FDI già da oggi stesso per detronizzare il Sindaco Menna, azzerargli completamente la sua giunta comunale e far eleggere al suo posto una persona competente che prenda le cose un pò più sul serio la risoluzione dei tanti problemi che ha da anni Vasto e che Menna non ha alcuna volontà di risolvere, lo dimostra lo stato indegno del verde pubblico di determinate infrastrutture cittadine come il laghetto del Parco delle Rimembranze che ha l’acqua sempre gialla, sporca, la pista ciclabile di Lebba di 3622 metri che è stata chiusa, interdetta al pubblico per impraticabilità legata ad asfalto assente in più punti ed ai canneti rigogliosi che non vengono mai sfrondati e tolti dalla ditta privata Pulchra Spa, un’infrastruttura “cattedrale nel deserto” che non è mai stata messa a posto apposta per non essere mantenuta aperta, un’infrastruttura per me vitale per i ciclisti urbani e sportivi locali, da ricollegare all’asse viario principale ciclabile della Via Verde Costa dei Trabocchi, che passa anche per Vasto Marina nei 5 km che collegano l’ex-stazione ferroviaria di Piazza Fiume e località Vignola, ma a Menna che è un avvocato tutto questo non interessa, va in giro sempre con la macchina, a lui non interessa sviluppare le tematiche della mobilità sostenibile in città, perché non è un ciclista praticante, com’era invece il suo predecessore Presidente della Provincia di Chieti, il Primario di Diabetologia dell’Ospedale Renzetti e Sindaco di Lanciano, il Dott. Mario Pupillo, con il quale io stesso avevo creato un canale diplomatico il 2 Maggio 2019 a Chieti proprio per sapere quando sarebbero stati ultimati i lavori di completamento della Via Verde, nonché le problematiche prioritarie della mancanza di acqua ogni estate a molti residenti ed ai ben quattro blackouts di energia elettrica che abbiamo avuto al 19 al 21 Luglio di quest’anno, a causa sia delle intense tempeste magnetiche solari di quei giorni che a causa di eccessiva domanda di energia elettrica derivante dall’uso degli impianti di condizionamento dei turisti che si riversano in massa negli alberghi d Vasto Marina, da Giugno ad Agosto di ogni anno, per non parlare della goffa gestione dell’ “emergenza lupa”, che da Maggio a Settembre scorso, ha spaventato molte persone, tra residenti e turisti a Vasto Marina, come io stesso ho riportato già più volte ai giornali locali Zonalocale e Vastoweb.

Considerando con chi ho purtroppo a che fare da Marzo 2021, ricordo a voi tutti sempre i seguenti due proverbi: “chi va con lo zoppo impara a zoppicare” e “dimmi con chi vai e ti dirò chi sei!”. Io non mi occupo di psichiatria, ma adesso scendo in campo da ambientalista granitico e per come sono gestite malissimo le emergenze ambientali presenti in città, tra rifiuti presenti in gran numero nelle nostre campagne, ciclabili chiuse, popolazioni di cinghiali sempre numeros e proliferanti, nonostante il Decreto Spara in Città, un’altra perversione partorita dall’amministrazione regionale stavolta di destra che permette di fare il bello e cattivo tempo ai cacciatori della Federcaccia, poiché è molto facile qui a Vasto in campagna ma quasi in pieno centro abitato, di ritrovarsi a tu per tu con cacciatori con le doppiette in mano, il che non è una cosa molto normale da vedersi, neanche fossimo nel Far West dove le armi sono legalizzate, non siamo mica negli Stati Uniti d’America!

Entrambi i proverbi li dedico di cuore sia alla Vice Sindaca Felicia Fioravante, persona poco seria quanto Menna se non peggio per il fatto che ogni volta le scrivo via mail non mobilita mai il Dipartimento dei Lavori Pubblici del comune per risolvere alcune problematiche stradali di Circonvallazione Histoniense che le pongo, dato ho un acuto spirito di osservazione e abito a soli 50 metri dalla chiesa di San Marco Evangelista e poi i due proverbi glieli dedico molto volentieri anche per aver dato di nuovo la disponibilità a Trident Srl, società organizzatrice del concerto Jova Beach Party che si tiene d’estate in alcune spiagge italiane da Nord a Sud Italia, ad organizzare un eventuale secondo doppio concerto di Jovanotti a Vasto per la seconda volta anche per Agosto 2024, dopo la pagliacciata inopportuna organizzata sulla spiaggia a Fosso Marino di Vasto Marina dei giorni 19-20 Agosto 2022, dove l’amministrazione comunale Menna decise di tombare un corso d’acqua spendendo 80 mila euro per realizzarci sopra una pista da ballo in cemento per farci ballare sopra gli smidollati mai cresciuti come l’amico di Menna, Jovanotti vestito da pirata con la sua ciurma di giovani pagliacci degenerati, per cui la dedica dei due proverbi va sia alla Fioravante, attuale Vice Sindaca e Sindaca facente funzioni di Menna quando lui sta a Corso Marrucino a Chieti ad esercitare la funzione di Presidente della nostra Provincia, che all’intera attuale ridicola amministrazione comunale di Vasto, poco importa se è del PD, io guardo prima all’efficienza delle persone, perché è la qualità delle persone che determina la qualità dei partiti che ci dovrebbero rappresentare come cittadini e non è mai vero il contrario!

Un caro saluto ed un abbraccio da orsacchiotto a tutti quei miei pochi concittadini vastesi che si riconosceranno nel mio modo di ragionare esposto finora, perché condividono con me, anche se a distanza, le stesse disgrazie arrecate da un Sindaco che paradossalmente è stato eletto proprio dai cittadini vastesi, ma per come amministra malissimo la città, sembra più sia stato eletto da certi circuiti massonici elitari sionisti e non aggiungo altro, che è meglio! Confido in quei pochi cittadini rimasti fedeli al loro buon senso, senso civico per eleggere un Sindaco che sia veramente degno di amministrare questa bellissima città quale è Vasto, per me la più bella di tutto l’Abruzzo a livello architettonico e paesaggistico, le bellezze che ha non sono presenti in nessun’altra città abruzzese, non a caso Vasto è di origine romana, il suo nome antico era Histonium ed io, da discendente dei gladiatori di Roma nell’arena di 2000 anni fà, non posso che essere fiero ed orgoglioso di poter vivere in un’antica colonia romana.

AGGIORNAMENTO 28 GENNAIO 2024

Informo tutta la cittadinanza di Vasto che in base alla nota del Ministero dei Trasporti emanata il 22 Ottobre 2012, sono vietati tutti gli autovelox fissi posizionati su tutte le strade che non siano extraurbane e quindi, dopo i segnali di inizio centro abitato e nelle strade nelle quali sono presenti intersezioni a raso, accessi privati, attraversamenti pedonali protetti e divieto di circolazione per i pedoni, pertanto tutti quei sindaci che posizionano autovelox all’interno del centro abitato per fare cassa, come ha fatto Francesco Menna qui a Vasto in viale Paul Harris, l’autovelox arancino posizionato in Viale Paul Harris, prima di scendere verso il Viadotto Istonia va rimosso immediatamente.

Fonte: Avvocato Domenico Esposito
http://www.avvocatodomenicoesposito.com/Pagine/Circolazione%20stradale/Autovelox%20fissi%20vietati%20nei%20centri%20urbani.html#:~:text=IL%20MINISTERO%20DEI%20TRASPORTI%2C%20CON,ATTRAVERSAMENTI%20PEDONALI%20PROTETTI%20E%20DIVIETO

Grazie per la vostra gentile attenzione, continuerò a svolgere la mia funzione di pragmatico rompipalle amministratore modello con gli amministratori di turno, esattamente come faceva mio nonno materno Carmine quando si recava dall’allora Vice Sindaco di Alleanza Nazionale, Pompeo Curini nel suo ufficio al comune di Scurcola Marsicana (AQ), dal longobardo Excubiae, “Fortezza”, paese di 2000 anime nei Piani Palentini, in cui il 23 Agosto 1268 venne combattuta la Battaglia omonima tra l’esercito angioino francese guelfo papale di Carlo I D’Angiò e l’esercito svevo tedesco, ghibellino imperiale di Corradino di Svevia, il nipote di Federico II Barbarossa, della dinastia degli Hohenstaufen.

Mio nonno materno Carmine Palermo, nato a Contrada Porcini in Scurcola Marsicana (AQ) il 25 Novembre 1930 e deceduto per cancro a Pescina, il 30 Gennaio 2015
http://www.infinitamemoria.it/cimiteri/abruzzo/l-aquila/scurcola-marsicana/cimitero-comunale-di-scurcola-marsicana/memorial/carmine-palermo

Pompeo Curini, Vice Sindaco di Scurcola Marsicana (AQ), storico esponente della destra scurcolana, è deceduto dopo una lunga malattia il 6 Ottobre 2019
https://marsicalive.it/scurcola-marsicana-in-lutto-si-e-spento-lex-vicensindaco-e-storico-esponente-della-destra-pompeo-curini/
Panorama Scurcola Marsicana (AQ), paese longobardo di 2000 abitanti nei Piani Palentini
https://comune.scurcolamarsicana.aq.it

Aggiornamento 6 Dicembre 2023

“Oggi 6 Dicembre 2023, passando in viale Paul Harris, tornando dal mio allenamento in spiaggia a Vasto Marina, sono sollevato di aver notato che la faccia del Sindaco Francesco Menna è stata tolta dall’autovelox, ma non basta, il dispositivo va rimosso da lì!”

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, membro partecipante ordinario Fondazione Michele Scarponi Onlus, ideologo e membro del movimento ambientalista Ultima Generazione appartenente alla Rete Internazionale A22 in contrasto del Cambiamento Climatico in atto

NO AI GRANDI EVENTI SULLE SPIAGGE ITALIANE

Firma anche tu la petizione per impedire l’organizzazione dei Grandi Eventi lungo le spiagge italiane a tutela dei fragili ecosistemi marini. Le spiagge non sono mega discoteche a cielo aperto, i concerti vanno fatti negli stadi!
https://marevivo.it/blue-news/no-ai-grandi-eventi-su-spiagge-e-siti-naturali-firma-la-petizione/

L’ambiente urla: non nel mio nome!

In estate, spiagge e siti naturali sono presi d’assalto da decine di migliaia di persone, durante i numerosi eventi musicali che causano un fortissimo danno ambientale. 

Eppure nell’Articolo 9 della Costituzione, si riporta che la Repubblica “tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni”.

https://www.change.org/p/no-ai-grandi-eventi-su-spiagge-e-siti-naturali

ALLORA PERCHÉ DISTRUGGIAMO SPIAGGE E SITI NATURALI?

Tutte le coste italiane, sabbiose o rocciose che siano, sono aree preziose per la biodiversità, ma subiscono una fortissima pressione antropica soprattutto d’estate. I mega eventi in spiaggia aggravano notevolmente la già precaria conservazione di questi siti e sono fonte di gravissimo disturbo per la fauna selvatica in riproduzione. Inoltre i tagli di siepi e alberi, la distruzione delle dune, l’inquinamento acustico e da smog e i rifiuti che finiscono in mare, danneggiano l’ambiente, mettendo a rischio le specie in nidificazione come fratino o tartarughe marine.

ECOSISTEMI DELICATI E PREZIOSI

Spiagge e litorali rappresentano ambienti fragili e dinamici e sono importanti aree di transizione tra la terraferma e il mare. Oltre a ospitare preziosi ecosistemi, sono aree filtro che proteggono il mare dall’inquinamento dell’entroterra e l’entroterra dall’azione erosiva del mare e dalla risalita dell’acqua salata nelle falde di acqua dolce. Soltanto la sabbia, che spesso diamo per scontato, impiega millenni a formarsi!

L’AMBIENTE URLA: “NON NEL MIO NOME”

Non esistono concerti ecosostenibili in spiagge o aree naturali, anzi, questi sono spesso il frutto di decisioni, anche politiche, che violano gli stessi valori di sostenibilità e tutela ambientale declamati tra le loro finalità.

Le tanto annunciate attività di pulizia post-evento dei rifiuti abbandonati in spiaggia, che rischiano di finire per sempre in mare, non bastano di certo a ripristinare l’equilibrio preesistente. Basti pensare all’abbattimento preventivo di alberi per la creazione di parcheggi o al calpestio che compromette il prezioso ecosistema dunale.

I CONCERTI SI DEVONO SVOLGERE IN LUOGHI IDONEI

Gli habitat preziosi come le spiagge devono essere realmente tutelati: per questo chiediamo che siano introdotte al più presto norme che vietino pratiche pericolose e ingiuste, dal momento che esistono luoghi storicamente deputati allo svolgimento di spettacoli, come arene e stadi.

CONFIDIAMO NELLA TUA SENSIBILITÀ E NEL TUO AIUTO!

UNISCITI A NOI E FIRMA ORA LA PETIZIONE.

E RICORDA: FARE QUALCOSA PER LE SPIAGGE NON VUOL DIRE FARLO SULLE SPIAGGE!

No ai mega eventi in spiaggia. Marevivo, Enpa, LAV e Sea Shepherd lanciano una petizione

Restiamo senza parole al cospetto delle immagini dilaganti di spiagge prese d’assalto da decine di migliaia di persone durante i grandi eventi musicali estivi. Nonostante i ripetuti e condivisi appelli, è giunto il momento di chiedere il divieto di organizzare tali manifestazioni.

Già oltre 50mila firme contro i grandi eventi in spiagge e siti naturali

Sono già oltre 50.000 le firme raccolte contro i grandi eventi su spiagge e siti naturali. Una petizione che abbiamo lanciato lo scorso 2 agosto insieme a Marevivo, ENPA e Sea Shepherd Italia e che si pone l’obiettivo di spingere le Istituzioni a introdurre norme che vietino l’organizzazione di grandi manifestazioni in zone, come spiagge e aree protette, nelle quali è invece urgente e necessario rafforzare la tutela della flora e della fauna.

Eventi come concerti e spettacoli hanno un evidente impatto sull’equilibrio degli ecosistemi, causando gravi danni a carico di diverse specie selvatiche e, in generale, all’ambiente marino. I nostri ecosistemi, già strutturalmente deboli, non possono essere utilizzati per questi scopi. A maggior ragione visto che la Repubblica italiana sancisce nell’articolo 9 della nostra Costituzione la “tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni”, i grandi eventi dovrebbero tenersi in luoghi appropriati.

I beni naturali, come le spiagge, appartengono a tutti e tutti dobbiamo considerarli parte del nostro patrimonio collettivo, ma affinché habitat preziosi come questi siano realmente tutelati è necessario che vengano introdotte al più presto delle norme che vietino pratiche pericolose e ingiuste.

https://www.lav.it/news/petizione-eventi-spiaggia

Jova Beach Party: una raccolta firme potrebbe decretarne la fine

In queste ultime settimane, Jovanotti è stato pesantemente contestato per il suo Jova Beach Party, accusato di inquinare l’ambiente e danneggiare gli equilibri dell’ecosistema. Diverse sono le associazioni ambientaliste insorte che oggi hanno lanciato persino una raccolta firme contro i grandi eventi sulla spiaggia.

Negli ultimi mesi e, in particolare, nelle ultime ore il Jova Beach Party, la tournée estiva organizzata da Lorenzo Cherubini in arte Jovanotti sulle spiagge italiane, è finita sotto accusa. L’evento, che ogni anno raccoglie più di 50 mila spettatori da tutta Italia, è ritenuto responsabile di danneggiare l’ecosistema e mettere in pericolo alcune specie animali, soprattutto gli uccelli che sono soliti nidificare lungo i lidi. A Marina di Ravenna, per esempio, una delle tappe del concerto, gli ambientalisti si sono scagliati contro il cantante e l’organizzazione rei di aver abbattuto un filare di 65 metri di tamerici per fare spazio all’allestimento dell’evento. Inoltre, a Fermo, dai controlli dell’Ispettorato del lavoro di Ascoli Piceno e del Servizio di prevenzione dell’area vasta 4, si è scoperto che 17 lavoratori su 55 erano impiegati in nero, accendendo i riflettori sull’ennesimo lato oscuro del seguitissimo Jova Beach Party. Dunque, considerati tutti gli aspetti problematici emersi e denunciati da molte associazioni ambientaliste, qualche giorno fa, Marevivo, Enpa, LAV e Sea Shepherd Italia hanno lanciato una petizione su change.org per dire “No ai grandi eventi su spiagge e siti naturali”. La raccolta firme conta già più di 20 mila adesioni.

La raccolta fine che potrebbe mettere un punto al Jova Beach Party

Sale già a quota 21.815 il numero delle firme raccolte dalla petizione lanciata su change.org da associazioni ambientaliste come ENPA, Lav, Marevivo Onlus e Sea Shepherd Italia per chiedere che “siano introdotte al più presto norme che vietino pratiche pericolose e ingiuste dal momento che esistono luoghi storicamente deputati allo svolgimento di spettacoli, come arene e stadi”. La richiesta nasce dall’ingente e disastroso impatto che il Jova Beach Party, la serie di concerti tenuti da Jovanotti sulle coste italiane, sta lasciando sull’ecosistema, stravolgendolo e rendendolo inospitale per le specie animali che sono solite risiedervi. Gli organizzatori della raccolta firme spiegano, infatti, che “i mega eventi in spiaggia aggravano notevolmente la già precaria conservazione di questi siti e sono fonte di gravissimo disturbo per la fauna in riproduzione. Inoltre, i tagli di siepi e alberi, la distruzione delle dune, l’inquinamento acustico e da smog e i rifiuti che finiscono in mare, danneggiano l’ambiente, mettendo a rischio le specie in nidificazione come fratino o tartarughe marine”.

https://www.instagram.com/marevivoonlus/

Nonostante il cantante romano si faccia promotore di iniziative a tutela ambientale e difenda a spada tratta la legittimità dei propri eventi, dichiarando persino di lasciare le spiagge in condizioni migliori di quelle in cui le ha trovate prima delle esibizioni, gli ambientalisti sostengono che “non esistono concerti ecosostenibili in spiagge o aree naturali” definendole, al contrario, “frutto di decisioni, anche politiche, che violano gli stessi valori di sostenibilità e tutela ambientale declamati tra le loro finalità”. Inoltre, sempre per ribattere alle dichiarazioni del cantante e farne emergere l’infondatezza, le associazioni precisano che “le tanto annunciate attività di pulizia post-evento dei rifiuti abbandonati in spiaggia, che rischiano di finire per sempre in mare, non bastano di certo a ripristinare l’equilibrio preesistente. Basti pensare all’abbattimento preventivo di alberi per la creazione di parcheggi o al calpestio che compromette il prezioso ecosistema dunale.”.

La lettera aperta di Mario Tozzi a Jovanotti

A sostenere le ragioni delle organizzazioni ecologiste ci pensa Mario Tozzi, famoso geologo e divulgatore scientifico che sulla Stampa ha pubblicato una lettera aperta dal titolo “Caro Jovanotti stavolta ti sbagli”, attenzionando il cantante sulla problematicità insita nei suoi eventi e, in particolare, sugli “impatti dirompenti” da essi generati “per il numero di individui che vi partecipano” perché – fa notare l’esperto – “un conto sono cento persone, un altro cinquantamila”. Tozzi, scevro da qualsivoglia forma di pregiudizio nei confronti di Jovanotti, di cui ammette di apprezzare “l’evoluzione artistica” e “l’inclinazione globale di alcuni brani, come per esempio L’ombelico del mondo”, assume un atteggiamento critico rispetto a un’iniziativa come il Jova Beach Party, riconoscendone il risvolto dannoso, in particolare, sulle spiagge, il 40% delle quali “è sottoposto a una erosione costante”, per cui “rischiano di andare perdute se non si interviene incisivamente”, soprattutto durante un evento in cui “si balla e ci si agita, aggiungendo erosione a erosione”.

Il geologo non mette in dubbio l’amore di Jovanotti nei confronti dell’ambiente, ma si unisce all’invito delle associazioni a “rinunciare a questo progetto e rimodularlo legandolo a vere iniziative di compensazione ambientale. Come piantumazione di alberi seguita e certificata, restaurazione di dune e praterie di posidonia, difesa dell’avifauna e delle tartarughe marine”.

La replica di Jovanotti

Non si è fatta attendere la risposta piccata di Jovanotti, che già nelle scorse settimane aveva pubblicato un video in cui replicava alle accuse mosse dalle organizzazioni ambientaliste in cui dichiarava con fermezza che “Jova Beach Party non mette in pericolo nessun ecosistema” né “è un progetto di greenwashing”, accusando infine i detrattori di essere “econazisti” in cerca di attenzioni. Rispetto alle critiche del geologo, il cantante risponde, facendo notare che, oltre ad aver collaborato con il WWF, “abbiamo tutti i permessi delle autorità competenti, locali, regionali e nazionali”, ribadendo inoltre che “le spiagge dove suoniamo sono luoghi popolari sempre pieni di gente […], non andiamo mai, nemmeno una volta, in luoghi dove c’è la possibilità di nidificazione del fratino o presenza di caretta caretta o altre specie animali o vegetali protette”. Infine, Jovanotti invita Mario Tozzi a verificare di persona come vengono svolti i lavori di organizzazione del Jova Beach Party.

Tuttavia, le repliche del cantante non sono bastate a placare le polemiche, soprattutto dopo la sua decisione di rendere privato il suo profilo Twitter. Un utente, infatti, ha commentato questa manovra con le seguenti parole: “Sei Jovanotti e invece di proteggere le spiagge proteggi i tuoi tweet”.

Fonte: Al femminile https://www.alfemminile.com/news/jova-beach-party-una-raccolta-firme-potrebbe-annullarlo-s4047056.html

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, ideologo movimento ambientalista Ultima Generazione, membro attivo Fondazione Michele Scarponi Onlus

ALESSIO BRANCACCIO MANDA UNA MAIL PEC A CAPITANERIA DI PORTO, GUARDIA COSTIERA VASTO IN COPIA ALLA REDAZIONE GIORNALISTICA DI VASTOWEB IN MERITO ALLO STATO PESSIMO DELLA SPIAGGIA DI VASTO MARINA

Vasto (CH), lì 20 Febbraio 2023 ore 22.06

Buonasera a tutti e a tutte,

in questo articolo riporto per intero la mia mail PEC mandata con Poste Cert alla Capitaneria di Porto, alla Guardia Costiera di Vasto, al nuovo Prefetto di Chieti Mario Della Cioppa ed in copia conoscenza alla redazione giornalistica di Vastoweb https://www.vastoweb.com in merito allo stato fisico pessimo in cui versa la spiaggia di Vasto Marina per 4 km, tra lo stabilimento balneare numero 60 ed il numero 1 prima del Torrente Buonanotte che delimita il confine con la spiaggia di San Salvo Marina. Nella mail in questione ho specificato chiaramente che essa non è in piano, ma assume una forma particolare trapezoidale dalla linea di battigia accanto al mare fino alla parte smossa più a monte della stessa fino all’ambiente retrodunale e, dal momento che le spiagge sono gli ecosistemi marini più delicati in assoluto e meritano particolare attenzione nella loro tutela ambientale proprio per la loro fragilità, così come vanno tutelare, conservate le specie vegetali psammofile (amanti del sale) e le specie animali che vivono nell’ambiente dunale.

Essendomi già rotto i coglioni per come si comportò con famiglie oneste e professionali come la mia il massone rotschildiano Giovanni Di Pangrazio, attuale Sindaco di Avezzano da due mandati, al punto da essere dovuto scappare da tutta quella criminalità che c’era lì nella Marsica, qui a Vasto mi sono rotto il cazzo di avere anche a che fare con un’amministratore come Francesco Menna che è stato chiaramente eletto da un piccolo gruppo di despoti del “Massonian Rotary Club” che tendono ad organizzare eventi pubblici per sostenere le loro cause machiavelliche che fanno vedere di essere in supporto alla comunità locale, quando poi in realtà fanno soltanto i loro interessi, esattamente come la politica di merda italiana di quest’Era, una situazione indegna come già è stata riportata pure dall’arcivescovo della Diocesi Vasto-San Salvo Mons.Bruno Forte, https://www.chietitoday.it/attualita/massoneria-chieti-condanna-arcivescovo-bruno-forte.html e dal mio amico ex-Presidente del team Vastese In Bike ed attuale Presidente dell’Accademia della Ventricina di Scerni, che si trova a 17 km da Vasto, il caro Luigi Di Lello, il quale già mi aveva messo in guardia al telefono prima di approdare qui il 16 Marzo 2021 sul fatto che qui a Vasto vi è “un piccolo gruppo di persone dalle menti deviate e sopraffine imballate di soldi, patriarcali e dispotiche che si mettono di traverso ogni volta viene proposta una misura che possa migliorare la qualità dell’aria e della vita delle persone che vivono in città“, per me una massa di gentaglia bastarda e senza onore che non perde occasione di truccare le elezioni comunali qui a Vasto ad ogni tornata elettorale, come nell’Ottobre dell’anno scorso per rieleggere Menna come Sindaco e per farlo eleggere pure Presidente della Provincia di Chieti a Dicembre 2022: evidentemente un sindaco stolto con la faccia da bambacione a questa gente fa comodo per fare il cazzo del bello e cattivo tempo, cosa che in un Paese normale non dovrebbe essere assolutamente consentita per effetto del principio dell’incompatibilità di carica, ovvero una stessa persona non dovrebbe mai rivestire due o più cariche istituzionali, quando ne basterebbe già una, qui non devono fare tutti come Silvio Berlusconi o questo non è più un Paese, ma diventa un branco di animali anarchici che se ne fottono di vivere in un minimo di regole che dovrebbero regolare una società civile!!!

https://aforismi.meglio.it/aforisma.htm?id=9647

Questo è il mio modo socialista di intendere la politica, esattamente come lo intendeva Margherita Hack e che differisce di gran lunga dal loro!

Di seguito ecco a voi la mail PEC che ho inviato in data di oggi 20 Febbraio 2023 alle ore 17.33 alle istituzioni suddette per cercare di sbloccare una situazione che è ai limiti della tollerabilità umana, perché io sono una persona dall’altissimo senso civico e dato che qui siamo al mare, dove mi aspettavo che la gente locale fosse un minimo più rispettosa verso la tutela ambientale del paesaggio e delle specie vegetali ed animali che lo vivono, in contrapposizione alla popolazione delle montagne della Marsica dalla quale sono scappato apposta perché non sopportavo più nessuno per come cazzo si sono comportati indegnamente con me e la mia famiglia, qui a Vasto umanamente e moralmente non sono disposto ad accettare una degenerazione paesaggistica indegna a causa di gente massonica locale che se ne fotte al cazzo di difendere il paesaggio e di completare la pista ciclopedonale della Via Verde Costa dei Trabocchi entro i tempi prestabiliti e che certi pseudo assessori in Regione Abruzzo hanno spacciato per terminata e continua, quando i 42 km dell’infrastruttura sono ancora tutti frammentati, in certi punti come a Lago Dragoni di Torino di Sangro è ancora addirittura sterrata, neanche asfaltata! Per quanto mi riguarda Vasto sta subendo un pericoloso processo di degenerazione culturale, sociale e paesaggistica che per quanto è bella la città romanica di Histonium non merita!

La mail da me inviata alla Capitaneria di Porto, alla Guardia Costiera, al nuovo Prefetto della Provincia di Chieti ed in copia alla redazione giornalistica Vastoweb, dove riporto l’assurdo stato pessimo in cui versa la spiaggia di Vasto Marina, che ho ricordato in questa sede essere un Sito di Importanza Comunitaria (SIC) codice IT 7140109 https://www.vasteggiando.it/le-aree-sic-del-vastese/ dove nidifica il fratino, un piccolo uccello trampoliere protetto dalla Lega Italiana Protezione Uccelli (LIPU), Ente Nazionale Protezione Animali (ENPA) e Stazione Ornitologica Abruzzese (SOA) di Pescara, mentre il paesaggio marino è tutelato dalle associazioni Marevivo ed Italia Nostra.

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila

LA DIFESA DEL FRATINO NELLE SPIAGGE ITALIANE – GEO & GEO 3 GENNAIO 2023

Nella puntata di Geo & Geo del 3 Gennaio 2023 si parla della foto del giorno che ritrae un piccolo di Fratino (Charadrius alexandrinus), un piccolo uccello trampoliere rinvenuto nella spiaggia di Torre Flavia a Cerveteri (Roma). Il conduttore in studio, assieme a Sveva Sagramola, spiega quanto sia importante tutelare questa specie di uccello, protetta dalla Direttiva Europea Uccelli 2009/147/CE nella quale questa specie è inserita perché a rischio estinzione ed in quanto tale, andrebbero abolite tutte le attività ricreative che implicano la creazione di assembramenti nelle spiagge, come i grandi eventi musicali quali il Jova Beach Party di Jovanotti. In questa sede non si chiede di impedire l’organizzazione di concerti musicali nelle spiagge di tutta Italia, ma solo in quelle dove si riscontrano attività di nidificazione della specie di uccello in questione, proprio per evitare che il fratino non torni più a nidificare negli ambienti retrodunali delle spiagge.

#fratino #TorreFlavia #nojovabeachparty

Un magnifico esemplare di Fratino (Charadrius alexandrinus), piccolo uccello trampoliere che nidifica nelle spiagge italiane dove la qualità della spiaggia e del mare è buona
Foto su concessione Marevivo https://marevivo.it/approfondimenti/il-fratino/

Puntata completa Geo Geo 3 Gennaio 2023

https://www.raiplay.it/video/2023/01/Geo-5803ff53-fb65-4e0f-99e6-e6db63425eaa.html

https://www.wwfroma.it/territorio-fauna-e-flora-dell-area-metropolitana/89-il-monumento-naturale-palude-di-torre-flavia

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università di L’Aquila

JOVA BEACH PARTY, PROTESTA DEGLI AMBIENTALISTI A LIDO DI FERMO: «IL FRATINO? SI, MA NON C’E’ SOLO QUELLO»

https://www.corriereadriatico.it/fermo/fermo_jova_beach_protesta_ambientalisti_concetti_spiaggia_fratino-6844670.html

FERMO – “Le tasche piene di sassi. La faccia piena di schiaffi. Boycott JBP!”. C’è scritto così sullo striscione che passa tra i bagnanti della spiaggia di Casabianca. Dietro, cartelli più o meno dello stesso tenore. Uno dice: “JPG Lido di Fermo: un ecosistema preso a ‘calci’”, dove ‘calci’ tra virgolette sta per Calcinaro.

Un altro è un fotomontaggio con le facce del sindaco e di Jovanotti che si toccano come a baciarsi. Un altro ancora recita: “Penso positivo. Jova un giorno sarai coerente con ciò che canti”. È sceso in spiaggia il popolo del no al Jova Beach Party. Ieri mattina, s’è ritrovato sulla sabbia davanti all’hotel Royal. Un centinaio di persone che, cartelli in mano, ha marciato per qualche decina di metri sotto lo sguardo dei poliziotti in borghese fino al megapalco che sta prendendo forma. Quello che venerdì e sabato ospiterà i concertoni di Lorenzo Cherubini.


L’iniziativa
Quest’anno, molto più che nel 2019, dividono il Fermano. A guidare il minicorteo un pugno di cittadini. Con loro, le associazioni ambientaliste e i centri sociali di Porto San Giorgio e Macerata. L’idea è venuta a Eugenio Concetti. All’obiezione che ormai per protestare è tardi risponde che è «comunque importante manifestare e metterci la faccia per cercare di creare una consapevolezza collettiva che ci sono temi che vanno al di là delle divisioni». «Vogliamo far sentire la nostra voce e far capire che il territorio è di tutti, che l’ambiente va rispettato e che dall’alto non si possono prendere decisioni senza valutarne l’impatto, come se un secondo mandato dia l’autorizzazione a poter scegliere per tutti». La stoccata è all’amministrazione Calcinaro che, dopo l’esperimento di tre anni fa, ha di nuovo autorizzato l’evento che quest’anno si svolgerà in due giornate. E al sindaco che ha portato avanti un botta e risposta social con le associazioni ambientaliste.


I temi
La questione va oltre il fratino che, comunque, «dal primo Jova Beach Party non ha più nidificato su quella spiaggia», spiegano gli organizzatori della protesta. Bocciano senza appello il tour estivo di Jovanotti, definendolo «un evento predatorio che disturba un territorio che ha un suo equilibrio ambientale, sociale ed economico, senza portare niente in cambio». All’aspetto ambientale, proseguono, si lega quello economico. Per Paolo Pennente, del centro sociale Officina Trenino, il Jova Beach è «l’evento per eccellenza del turismo mordi e fuggi», che attirerà «solo persone dal territorio circostante, senza un ritorno», mentre «l’amministrazione spende soldi per sistemare la spiaggia prima e dopo». «Si dovrebbero favorire i concerti in ambienti idonei», spiega Valentina Iesari, delegata Lipu di Macerata e Civitanova.
I passaggi
«Dal 2017 – ricostruisce –, il fratino ha cominciato a prediligere questo tratto di spiaggia per nidificare. Dopo il concerto del 2019, si è tentato di ripristinare l’ambiente che ne favoriva l’arrivo migratorio per creare un ecosistema che potesse rientrare nella rete Natura 2000, ma anche stavolta si dovrà ripartire da zero».

Fonte: Corriere Adriatico

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università di L’Aquila e tecnico sportivo CSEN Abruzzo

JOVA BEACH PARTY A VASTO MARINA 19-20 AGOSTO 2022: I TRE MOTIVI DEL MIO NO

Alessio Brancaccio, Perito Agrotecnico e Tecnico Ambientale Università di L’Aquila, spiega la sua contrarietà all’evento

https://www.zonalocale.it/2022/06/12/jova-beach-party-i-motivi-del-mio-no/

VASTO – “Ho appreso recentemente che l’amministrazione PD del Sindaco Francesco Menna, attraverso la Deliberazione di Giunta Comunale n°19 del 01/02/2022, pubblicata nell’apposita sezione dell’Albo Pretorio del Comune di Vasto all’indirizzo web: https://servizionline.hspromilaprod.hypersicapp.net/cmsvasto/portale/albopretorio/albopretorioconsultazione.aspx?P=600 ha intrapreso dei lavori di “riqualificazione ambientale” in località Fosso Marino a Vasto Marina, lavori aventi importo complessivo di €90000, soldi versati dai contribuenti pubblici e che la giunta Menna, farebbe meglio a risparmiare e a destinarli ad altri più nobili usi per il conseguimento del bene per l’intera collettività vastese”.

Inizia così il comunicato stampa inviato dal Dott. Alessio Brancaccio, Perito Agrotecnico e Tecnico Ambientale dell’Università dell’Aquila. “Si tratta di lavori per la realizzazione di zone di raccolta, scivoli di accesso per disabili, parcheggi e per l’allestimento del palcoscenico che utilizzerà il cantante Jovanotti in occasione del suo mega concerto Jova Beach Party, fissato ad Agosto prossimo – continua il comunicato -. Esprimo in tale comunicato tutta la mia contrarietà all’organizzazione di tale grande evento, come lo sono stato nel 2019, alla luce di tre motivi principali che ritengo fondamentali e che vado a descrivere in dettaglio nei punti seguenti:

  1. Motivi legati alla tutela dell’ordine pubblico: organizzare un grande evento del genere, che richiamerà almeno 30000 persone da tutta Italia, lungo una porzione di spiaggia di diversi metri quadrati a Fosso Marino, sottrarrà molto spazio agli stabilimenti balneari e, tutto il pubblico che seguirà il concerto, creerà sicuramente un mega assembramento che ritengo si deve evitare, dal momento che siamo ancora in piena pandemia da COVID19 e, la presenza di eventuali positivi, potrebbe scatenare una nuova manifestazione di un cluster di coronavirus proprio qui a Vasto, con cui poi saremmo costretti a dover fare i conti da Ottobre prossimo in poi, il che sarebbe da scongiurare assolutamente.
  2. Motivi legati alla tutela ambientale del paesaggio, nonché delle specie floristiche e faunistiche: in merito a questo ennesimo punto per me essenziale, sono venuto a conoscenza della relazione tecnica, emanata in data 3 Febbraio 2022, dal Dott. Massimo Pellegrini, Presidente della Stazione Ornitologica Abruzzese, avente sede in via A. De Nino 3 a Pescara ed inviata via PEC a Comune di Vasto, Comune di Vasto – assessore all’urbanistica e ambiente, Comune di Vasto – assessore al turismo, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Chieti, Prefettura di Chieti, Capitaneria di Porto di Vasto, Carabinieri Forestali comando provinciale di Chieti, Guardia di Finanza- comando aeronavale di Pescara, Regione Abruzzo – servizio demanio, Regione Abruzzo – ufficio parchi, Regione Abruzzo- ufficio qualità acque, Regione Abruzzo – servizio V.I.A., Ministero della Transizione Ecologica, ARTA, ISPRA e p.c., WWF, Legambiente, Pro Natura, Conalpa, Mountain Wilderness, Forum Ambientalista Vasto, LIPU, Italia Nostra, CAI, Coordinamento nazionale Fratino, avente come oggetto “intervento a Fosso Marino, comune di Vasto (CH) – Jova Beach Party – tutela del Fratino – tutela dell’Anguilla – conservazione di specie e habitat – vincolo paesaggistico – destinazione urbanistica – verifica di assoggettabilità a V.I.A. – segnalazione” e ritengo, alla luce degli elementi mostrati nella suddetta relazione tecnica, a tutela della vegetazione delle specie floristiche che si rinvengono in ambienti dunali sabbiosi (piante psammofile), delle specie faunistiche fratino (Charadrius Alexandrinus), inserito tra la lista degli uccelli che meritano particolare protezione nella Direttiva Uccelli 2009/147/CE, nonché dell’ambiente dunale sabbioso dove si rinvengono i siti di nidificazione dello stesso, dell’anguilla di fiume (Anguilla Anguilla) presente nel torrente di Fosso Marino, specie classificata come in pericolo critico dall’International Union for Conservation Nature (IUCN), in aggiunta a queste specie, segnalando anche la necessità di proteggere la tartaruga Caretta caretta ed i propri siti di nidificazione nella vicina Area Marina Protetta della Riserva Naturale di Punta Aderci, per i suddetti motivi esplicati in dettaglio, che l’evento Jova Beach Party 2022 non dovrà essere organizzato a Vasto Marina, per l’enorme impatto ambientale negativo che arrecherà sia al paesaggio naturale, tutelato da rigorosi vincoli paesaggistici, nel caso la giunta Menna decidesse di portare avanti questi lavori di riqualificazione ambientale di Fosso Marino i quali, in realtà, arrecano solo deturpazione al paesaggio e potrebbero portare alla realizzazione di una cementificazione abusiva con conseguente tombatura del corso d’acqua che sfocia direttamente a mare, con conseguente moria di anguille ed altri pesci che vivono nel sito classificato come ambiente ripariale, nonché tutte le altre specie vegetali dunali psammofile come il fragmiteto (Phragmites australis), Cakile maritima, Xanthium italicum, Lotus creticus, Silene colorata.
  3. Motivi legati al blocco della logistica lungo la SS16 Adriatica: un grande evento come il Jova Beach Party, determinerà sicuramente un blocco alla circolazione del traffico veicolare lungo la Strada Statale 16 Adriatica, per il giorno immediatamente precedente al concerto, nel giorno stesso dell’evento e successivo allo stesso, per tre giorni in entrambe le direzioni di marcia Nord-Sud e Sud-Nord, per 80 km tra San Salvo e Pescara pertanto, per non vedere triplicarsi o quadruplicarsi i tempi di viaggio di pendolari transitanti lungo questa vitale arteria stradale che si riverserebbero in quei giorni e, per non aumentare il rischio di incidenti stradali, ritengo che anche per questo importante motivo il concerto Jova Beach Party 2022 non dovrà essere organizzato qui a Vasto Marina”.

di Redazione (redazione@zonalocale.it)

“No al Jova Beach Party per cluster Covid-19, chiusura Ss 16 e tutela ambientale”

https://www.vastoweb.com/news/lettere-al-direttore/1098412/no-al-jova-beach-party-per-cluster-covid-19-chiusura-ss-16-e-tutela-ambientale

VASTO. A Vasto continua a creare polemiche il concerto di Jovanotti che si terrà il prossimo agosto. Questa volta alla nostra redazione è arrivata una lettera a firma del dott. Alessio Brancaccio, Perito Agrotecnico e Tecnico Ambientale Università di L’Aquila, il quale è contrario alla realizzazione dell’evento:

“Ho appreso recentemente che l’amministrazione PD del Sindaco Francesco Menna, attraverso la Deliberazione di Giunta Comunale n°19 del 01/02/2022, pubblicata nell’apposita sezione dell’Albo Pretorio del Comune di Vasto ha intrapreso dei lavori di “riqualificazione ambientale” in località Fosso Marino a Vasto Marina, lavori aventi importo complessivo di €90000, soldi versati dai contribuenti pubblici e che la giunta Menna, farebbe meglio a risparmiare e a destinarli ad altri più nobili usi per il conseguimento del bene per l’intera collettività vastese. Si tratta di lavori per la realizzazione di zone di raccolta, scivoli di accesso per disabili, parcheggi e per l’allestimento del palcoscenico che utilizzerà il cantante Jovanotti in occasione del suo mega concerto Jova Beach Party, fissato ad Agosto prossimo. Esprimo in tale comunicato tutta la mia contrarietà all’organizzazione di tale grande evento, come lo sono stato nel 2019, alla luce di tre motivi principali che ritengo fondamentali e che vado a descrivere in dettaglio nei punti seguenti:

-Motivi legati alla tutela dell’ordine pubblico: organizzare un grande evento del genere, che richiamerà almeno 30000 persone da tutta Italia, lungo una porzione di spiaggia di diversi metri quadrati a Fosso Marino, sottrarrà molto spazio agli stabilimenti balneari e, tutto il pubblico che seguirà il concerto, creerà sicuramente un mega assembramento che ritengo si deve evitare, dal momento che siamo ancora in piena pandemia da COVID19 e, la presenza di eventuali positivi, potrebbe scatenare una nuova manifestazione di un cluster di coronavirus proprio qui a Vasto, con cui poi saremmo costretti a dover fare i conti da Ottobre prossimo in poi, il che sarebbe da scongiurare assolutamente.

-Motivi legati alla tutela ambientale del paesaggio, nonché delle specie floristiche e faunistiche: in merito a questo ennesimo punto per me essenziale, sono venuto a conoscenza della relazione tecnica, emanata in data 3 Febbraio 2022, dal Dott. Massimo Pellegrini, Presidente della Stazione Ornitologica Abruzzese, avente sede in via A. De Nino 3 a Pescara ed inviata via PEC a Comune di Vasto, Comune di Vasto – assessore all’urbanistica e ambiente, Comune di Vasto – assessore al turismo, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Chieti, Prefettura di Chieti, Capitaneria di Porto di Vasto, Carabinieri Forestali comando provinciale di Chieti, Guardia di Finanza- comando aeronavale di Pescara, Regione Abruzzo – servizio demanio, Regione Abruzzo – ufficio parchi, Regione Abruzzo- ufficio qualità acque, Regione Abruzzo – servizio V.I.A., Ministero della Transizione Ecologica, ARTA, ISPRA e p.c., WWF, Legambiente, Pro Natura, Conalpa, Mountain Wilderness, Forum Ambientalista Vasto, LIPU, Italia Nostra, CAI, Coordinamento nazionale Fratino, 

avente come oggetto “intervento a Fosso Marino, comune di Vasto (CH) – Jova Beach Party – tutela del Fratino – tutela dell’Anguilla – conservazione di specie e habitat – vincolo paesaggistico – destinazione urbanistica – verifica di assoggettabilità a V.I.A. – segnalazione” e ritengo, alla luce degli elementi mostrati nella suddetta relazione tecnica, a tutela della vegetazione delle specie floristiche che si rinvengono in ambienti dunali sabbiosi (piante psammofile), delle specie faunistiche fratino (Charadrius Alexandrinus), inserito tra la lista degli uccelli che meritano particolare protezione nella Direttiva Uccelli 2009/147/CE , nonché dell’ambiente dunale sabbioso dove si rinvengono i siti di nidificazione dello stesso, dell’anguilla di fiume (Anguilla Anguilla) presente nel torrente di Fosso Marino, specie classificata come in pericolo critico dall’International Union for Conservation Nature (IUCN), in aggiunta a queste specie, segnalando anche la necessità di proteggere la tartaruga Caretta caretta ed i propri siti di nidificazione nella vicina Area Marina Protetta della Riserva Naturale di Punta Aderci, per i suddetti motivi esplicati in dettaglio, che l’evento Jova Beach Party 2022non dovrà essere organizzato a Vasto Marina, per l’enorme impatto ambientale negativo che arrecherà sia al paesaggio naturale, tutelato da rigorosi vincoli paesaggistici, nel caso la giunta Menna decidesse di portare avanti questi lavori di riqualificazione ambientale di Fosso Marino i quali, in realtà, arrecano solo deturpazione al paesaggio e potrebbero portare alla realizzazione di una cementificazione abusiva con conseguente tombatura del corso d’acqua che sfocia direttamente a mare, con conseguente moria di anguille ed altri pesci che vivono nel sito classificato come ambiente ripariale, nonché tutte le altre specie vegetali dunali psammofile come il fragmiteto (Phragmites australis), Cakile maritima, Xanthium italicum, Lotus creticus, Silene colorata.

– Motivi legati al blocco della logistica lungo la SS16 Adriatica: 

un grande evento come il Jova Beach Party, determinerà sicuramente un blocco alla circolazione del traffico veicolare lungo la Strada Statale 16 Adriatica, per il giorno immediatamente precedente al concerto, nel giorno stesso dell’evento e successivo allo stesso, per tre giorni in entrambe le direzioni di marcia Nord-Sud e Sud-Nord, per 80 km tra San Salvo e Pescara pertanto, per non vedere triplicarsi o quadruplicarsi i tempi di viaggio di pendolari transitanti lungo questa vitale arteria stradale che si riverserebbero in quei giorni e, per non aumentare il rischio di incidenti stradali, ritengo che anche per questo importante motivo il concerto Jova Beach Party 2022 non dovrà essere organizzato qui a Vasto Marina”.

Fonte: Vastoweb

https://twitter.com/bralex84/status/1543988125848018947

JOVANOTTI ACCUSATO DI FINTO AMBIENTALISMO

https://www.byoblu.com/2022/07/05/jovanotti-accusato-di-finto-ambientalismo/

Seconda edizione del Jova Beach Party e la grande festa inizia nella polemica.

Il caos contro il cantante si è scatenato negli ultimi giorni quando a Marina di Ravenna è apparso uno striscione denuncia sulla spiaggia.

65 metri di tamerici abbattuti per Jovanotti in periodo vietato per nidificazione” si legge a lettere cubitali. Per fare posto al paese dei balocchi musicale, così viene definito il concerto dai fan, sono infatti state rase al suolo le decennali piante di tamerici, alte quattro metri e patrimonio tipico di quelle coste.

Se questo non bastasse ad indignare gli ambientalisti, al tutto si aggiunge l’ipocrisia. Il tour di Jovanotti si è infatti autodefinito come “il primo grande evento itinerante al mondo che parla di ambiente” ed è sponsorizzato da associazioni ecologiste come il WWF e la FIAB.  

“Perché, fuori dalle leggi e dalle regole che valgono solo per i comuni mortali, occorre rovinare spiagge, habitat ed ecosistemi per far cantare di ecologia il cantante Jovanotti?” si chiede Italia Nostra, ente no profit per la tutela del patrimonio culturale, che ha così commentato.

Non è la prima volta per Jova

La polemica partita da Marina di Ravenna ha però sollevato diverse critiche, che già nella prima edizione del tour nel 2019 avevano lasciato esterrefatti gli ambientalisti.

Lignano Sabbiadoro per il concerto è stata chiusa l’intera linea ciclabile, mentre a Marina di Cervereteri c’è preoccupazione per le dune, tra le più importanti di tutta la fascia costiera adriatica.

La reazione suoi social non si è fatta attendere e l’hashtag Jovanotti è diventato subito fra i primi in tendenza. Come sempre il popolo è il primo a non tollerare l’ipocrisia, soprattutto in un momento delicato come quello di oggi, durante la crisi energica.

Sempre leggendo le dichiarazioni della sezione di Ravenna di Italia Nostra:

“Ci chiediamo quale sia la ragione di queste scelte, visti i tempi siccitosi, i cambiamenti climatici e l’inquinamento pesante che affligge le nostre zone, per cui anche un solo singolo albero dovrebbe essere tutelato come una preziosa risorsa per la salute, il benessere e il decoro”.

A quanto pare la ragione è semplice, 65 mila persone generano turismo ed introiti, a chi importa poi se la spiaggia rimane sporca o se qualcuno calpesta qualche duna. Gli uccelli in fondo potranno nidificare su qualche altro albero no?

Dott. Alessio Brancaccio, Perito Agrotecnico e Tecnico Ambientale Università di L’Aquila