VASTO, ARTA: RILEVATA PRESENZA ALGA “OSTREOPSIS OVATA” IN TRE PUNTI DELLA COSTA

10 Agosto 2023 16:30

CHIETI – CRONACA

https://abruzzoweb.it/vasto-arta-rilevata-presenza-alga-ostreopsis-ovata-in-tre-punti-della-costa/

VASTO – Nell’ambito dei controlli routinari effettuati sulle acque di balneazione nel corso della prima settimana di agosto, ARTA Abruzzo ha riscontrato valori di proliferazione di “Ostreopsis Ovata”, microalga potenzialmente tossica, in tre punti di prelievo antistanti il lungomare vastese.

In particolare, in località Vignola, dove sono state riscontrate concentrazioni elevate, pari a 34 mila cellule per litro, tali da far scattare la fase emergenziale.

Meno impattanti le fioriture dell’alga in corrispondenza degli altri due punti di campionamento interessati, con valori che si attestano sulle 26 mila cellule per litro in zona “Fosso Lebba” e di 4 mila cellule per litro in zona “contrada Torricella”.

“Abbiamo provveduto immediatamente a effettuare le analisi suppletive – afferma in una nota il direttore generale di Arta Abruzzo, Maurizio Dionisio – e già nelle prossime ore avremo i valori aggiornati di concentrazione dell’alga. In ogni caso – continua – nelle prossime settimane l’Agenzia innalzerà il livello di guardia e intensificherà i controlli per monitorare costantemente l’evoluzione delle fioriture e la loro estensione”.

Nel corso della giornata, Arta ha inoltre effettuato un ampio monitoraggio per valutare l’estensione dell’area interessata, campionando in prossimità di Punta della Lotta, della zona antistante contrada Vignola e nei pressi del Monumento alla Bagnante.

A favorire la fioritura dell’ostreopsis ovata, i lunghi periodi di stasi delle correnti marine, tipici nei mesi di luglio e agosto, le temperature dell’acqua superiori ai 22-23 gradi Celsius e le concentrazioni elevate di azoto e fosforo nelle acque provocate dalle attività antropiche (fenomeno dell’eutrofizzazione).

“Solo in presenza di fioriture e di condizioni meteo-marine che favoriscono la formazione di aerosol marino, come forti venti, mareggiate e burrasche – spiega Dionisio – si possono presentare episodi di malessere nei bagnanti o nelle persone che stazionano lungo il litorale. La tossicità di questa alga, infatti è legata alla sua nebulizzazione che ne favorisce l’inalazione”.

“Pur non potendo sottovalutare l’azione del moto ondoso su scogli e ciottoli in prossimità delle fioriture – conclude il direttore Arta – allo stato la presenza della microalga non desta particolare preoccupazione”.

Fonte: Abruzzoweb

C’è un’alga tropicale potenzialmente tossica sul litorale vastese: avviato subito il monitoraggio

Concentrazioni elevate in località Vignola dopo i rilievi dell’Arta. Presenti ma meno impattanti le fioriture dell’alga in zona Fosso Lebba e contrada Torricella

La microalga bentonica “Ostreopsis Ovata”
https://www.chietitoday.it/attualita/alga-tropicale-mare-vasto-vignola-monitoraggio.html

La presenza di una microalga tropicale è stata rilevata dall’Agenzia Regionale per la Tutela dell’Ambiente (ARTA) a Vasto, nell’ambito dei controlli routinari effettuati sulle acque di balneazione nel corso della prima settimana di agosto.

La microalga bentonica si chiama “Ostreopsis Ovata” è un’alga microscopica unicellulare che vive comunemente nelle calde acque dei mari tropicali, predilige zone rocciose e gli scogli ed ha trovato condizioni climatiche ottimali di sviluppo anche nelle acque del mar Mediterraneo e attualmente nell’Adriatico. 

Arta Abruzzo ha riscontrato valori di proliferazione di “Ostreopsis Ovata”, microalga potenzialmente tossica, in tre punti di prelievo antistanti il lungomare vastese. In particolare, in località Vignola, dove sono state riscontrate concentrazioni elevate, pari a 34 mila cellule per litro, tali da far scattare la fase emergenziale. Meno impattanti le fioriture dell’alga in corrispondenza degli altri due punti di campionamento interessati, con valori che si attestano sulle 26 mila cellule per litro in zona “Fosso Lebba” e di 4 mila cellule per litro in zona “contrada Torricella”

Località Vignola, Vasto Marina Abruzzo
https://www.google.it/maps/place/66054+Vignola+CH/@42.1491023,14.7132749,555m/data=!3m1!1e3!4m6!3m5!1s0x1330de8346ed0041:0xc70598820f64dc75!8m2!3d42.1487071!4d14.7165486!16s%2Fg%2F11b6g8g8rh?entry=ttu

 

Fosso Lebba, Contrada Lebba, Vasto Marina Abruzzo
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Via Torricella, contrada Torricella, Vasto Marina Abruzzo
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Abbiamo provveduto immediatamente a effettuare le analisi suppletive – afferma il direttore generale di ARTA Abruzzo, Maurizio Dionisio – e già nelle prossime ore avremo i valori aggiornati di concentrazione dell’alga. In ogni caso – continua – nelle prossime settimane l’Agenzia innalzerà il livello di guardia e intensificherà i controlli per monitorare costantemente l’evoluzione delle fioriture e la loro estensione”.

Il sindaco di Vasto, Francesco Menna, costantemente in contatto con le autorità preposte, fa sapere che è stato avviato un monitoraggio della situazione, collaborando con l’ARTA ed altri soggetti istituzionali. “Domani mattina (venerdì 11 agosto) si saprà se gli scogli di Vignola avranno ancora la presenza dell’alga tropicale oppure no. In caso di presenza sarà opportuno emettere un’ordinanza di divieto di balneazione sul solo tratto di Vignola in attesa di emigrazione dell’alga”.

Nel corso della giornata, ARTA ha inoltre effettuato un ampio monitoraggio per valutare l’estensione dell’area interessata, campionando in prossimità di Punta della Lotta, della zona antistante contrada Vignola e nei pressi del monumento alla Bagnante.”Pur non potendo sottovalutare l’azione del moto ondoso su scogli e ciottoli in prossimità delle fioriture – conferma il direttore ARTA – allo stato la presenza della microalga non desta particolare preoccupazione”.

Monumento alla Bagnante, Vasto Marina Abruzzo
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Fonte: Chieti Today

MICROALGA TROPICALE A VIGNOLA, AVVIATO MONITORAGGIO

L’Agenzia Regionale per la Tutela dell’Ambiente ha comunicato al Comune di Vasto la presenza di microalga bentonica  “Ostreopsis Ovata” nell’area denominata “200 m Sud Punta Vignola”.

Il sindaco di Vasto Francesco Menna costantemente in contatto con le autorità preposte ha evidenziato che l’Ostreopsis ovata è un’alga microscopica unicellulare che vive comunemente nelle calde acque dei mari tropicali, predilige zone rocciose e gli scogli ed ha trovato condizioni climatiche ottimali di sviluppo anche nelle acque del Mar Mediterraneo e attualmente nell’Adriatico.

“E’ stato avviato un monitoraggio della situazione – ha detto il sindaco Menna – collaborando con l’ Arta ed altri soggetti istituzionali. Domani mattina si saprà se gli scogli di Vignola avranno ancora la presenza dell’alga tropicale oppure no. In caso di presenza sarà opportuno emettere un’ordinanza di divieto di balneazione sul solo tratto di Vignola in attesa di emigrazione dell’alga”.

Creato: 10 Agosto 2023

Fonte: Comune Vasto

https://www.comune.vasto.ch.it/8-eventi/notizie/4265-microalga-tropicale-a-vignola-avviato-monitoraggio

Ostreopsis ovata

L’Ostreopsis ovata è un’alga microscopica unicellulare (gruppo dinoflagellati) che vive comunemente nelle calde acque dei mari tropicali sulla superficie di alghe rosse e brune ma ha trovato condizioni climatiche ottimali di sviluppo anche nelle acque del Mar Mediterraneo, comprese molte aree costiere italiane caratterizzate da coste e fondali a prevalente natura rocciosa.

Dal 1998 si è manifestata anche in Toscana, a partire dal litorale apuano. Sin dai primi fenomeni di comparsa, ARPAT ha avviato un monitoraggio delle situazioni di criticità, collaborando con le locali strutture sanitarie ed altri soggetti istituzionali (Comuni, Istituto Zooprofilattico Sperimentale Toscana-Lazio, ISPRA, ISS). In questa sezione sono disponibili approfondimenti su:

Fonte: ARPAT Toscana

Alga Tossica (Ostreopsis ovata)

Alga Tossica Ostreopsis ovata

Carta d’identità dell’alga tossica Ostreopsis ovata

Alga unicellulare del gruppo delle Dinoflagellate
Dimensioni comprese tra 30 e 60 micron (1 micron = millesimo di millimetro)
Vive solitamente su alghe pluricellulari (macroalghe) e su fondali rocciosi
Predilige acque calme, calde e bene illuminate
Specie tipica dei mari tropicali
Produce tossine

Com’è arrivata sulle coste pugliesi e come si è adattata

Probabilmente introdotta accidentalmente in Mediterraneo per mezzo delle acque di zavorra delle navi, le prime segnalazioni lungo le coste pugliesi si sono verificate a partire dall’anno 2000/2001.
La popolazione si sviluppa abbondantemente durante i mesi estivi.
I fattori ambientali che facilitano la proliferazione sono: alte temperature, alta pressione atmosferica, condizioni di irraggiamento favorevoli, mare calmo per un periodo di tempo superiore a 10-15 giorni.

Potenziali effetti sull’ambiente e sulla salute pubblica

Nella specie è stata individuata una tossina (Palitossina simile); si sono verificate morie e/o sofferenze di organismi marini (stelle di mare, ricci, granchi, molluschi cefalopodi, ecc.) in concomitanza di elevate concentrazioni di Ostreopsis nelle acque e sui fondali.
Inoltre si sono riscontrati casi di malessere transitorio nei bagnanti (riniti, faringiti, laringiti, bronchiti, febbre, dermatiti, congiuntiviti) in concomitanza di elevate concentrazioni di Ostreopsis nelle acque e sui fondali, e soprattutto dopo mareggiate (le mareggiate favoriscono la formazione di aerosol marino, che  può diffondere la tossina nell’aria).

Come evitare gli eventuali effetti dannosi di Ostreopsis

  • nel caso di certificata fioritura di Ostreopsis, evitare lo stazionamento lungo le coste rocciose durante le mareggiate;
  • nel caso di certificata fioritura di Ostreopsis, limitare il consumo a scopo alimentare di organismi quali, ad esempio, i ricci di mare. Infatti i ricci, a causa della loro eco-biologia (brucano sulle alghe) potrebbero potenzialmente accumulare la tossina

Monitoraggio Ostreopsis

ARPA Puglia ha attivo il monitoraggio Ostreopsis per la stagione estiva, allo scopo di verificare, in alcuni tratti costieri destinati alla balneazione, la presenza quali-quantitativa della citata microalga, potenzialmente tossica.
L’Agenzia controlla costantemente da giugno a settembre – con frequenza quindicinale (aumentata nel caso di fioritura conclamata) – n° 20 siti, distribuiti sull’intero territorio regionale e rappresentativi della tipologia costiera potenzialmente interessata dalla presenza della specie.

Nella mappa interattiva visualizzata di seguito sono rappresentate le posizioni dei siti di monitoraggio per tutto il litorale pugliese, indicati con il simbolo della bandierina. La colorazione della bandierina rappresenta la classe di abbondanza di Ostreopsis ovata  in colonna d’acqua, ottenuta sulla base degli intervalli di densità definiti dalla tabella sottostante la mappa. La mappa può essere spostata trascinandola con il cursore, mentre la scala può essere ingrandita o ridotta utilizzando i segni +/ – (a destra in basso della mappa). Inoltre, cliccando sulla bandierina si apre una finestra in cui è visualizzata la denominazione del tratto costiero corrispondente alla rispettiva acqua di balneazione, nonché gli ultimi risultati disponibili per la stagione di monitoraggio in corso.

Monitoraggio di Ostreopsis Ovata 15-31 Luglio 2023
https://www.arpa.puglia.it/pagina2891_alga-tossica-ostreopsis-ovata.html

Report anno corrente

Report storici Alga Tossica (Ostreopsis ovata)

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Schiume in mare

Riferimenti e contatti

UOS Biologia Mare e Coste/Centro Regionale Mare

Corso Vittorio Veneto, 13, Bari, Città Metropolitana di Bari, 70123, Puglia, Italia

Telefono: 0809730701

Indirizzo email: crm@arpa.puglia.it

Ostreopsis ovata: un’alga da conoscere

Ostreopsis ovata è un’alga marina unicellulare appartenente al gruppo dei  dinoflagellati (alghe unicellulari  dotate di flagelli).

  • Dimensioni: lunghezza 47-55 µm; larghezza 27–35 µm (1 µm = millesimo di millimetro)
  • E’ una specie epifita, ossia vive aderendo su alghe macroscopiche (macroalghe) e su fondali rocciosi
  • Predilige acque calme, calde (circa 25°C) e bene illuminate
  • E’ originaria di mari tropicali
  • Produce tossine

In condizioni di alta pressione atmosferica e mare calmo questa specie è in grado di riprodursi molto  velocemente raggiungendo, nell’arco di pochi giorni, un elevato numero di individui e di dare origine, in tal modo, alla formazione di fioriture osservabili anche a livello macroscopico (densità cellulare dell’ordine di milioni di cellule/litro). Le fioriture sono l’evidenza della proliferazione abnorme di specie algali unicellulari microscopiche.

Dimensioni microscopiche dell’alga unicellulare dinoflagellata Ostreopsis Ovata
https://www.arpa.fvg.it/temi/temi/acqua/ultimi-pubblicati/unalga-da-conoscere-ostreopsis-ovata/

Come si presenta una fioritura di Ostreopsis ovata

Durante una fioritura l’elevata densità cellulare e l’essudazione di sostanza organica da parte di questa specie microalgale, creano una rete mucillaginosa che ingloba numerosi altri microorganismi. La rete mucillaginosa rossiccia–brunastra si sviluppa avvolgendo come una ragnatela le macroalghe, ciottoli, rocce e qualsiasi superficie sommersa. Numerose bollicine di gas si sviluppano all’interno di questa matrice a causa sia dell’intensa attività fotosintetica delle cellule microalgali, sia dell’attività metabolica della comunità batterica che si instaura all’interno del flocculi mucillaginosi.

Il moto ondoso stacca facilmente dal substrato i frammenti di mucillagine che galleggiando si portano sul pelo dell’acqua e formano i cosiddetti fiori d’acqua. La superficie dell’acqua può assumere un aspetto opalescente

Ostreopsis ovata in Friuli Venezia Giulia

Come

L’introduzione di Ostreopsis ovata nei nostri mari è avvenuta probabilmente per mezzo delle acque di zavorra delle navi provenienti dalle rotte tropicali.

Le acque di zavorra hanno la funzione di stabilizzare lo scafo navale durante la navigazione, per questo motivo vengono caricate generalmente sottocosta, nei pressi del porto di partenza e a fine viaggio vengono scaricate nel porto d’arrivo. Nelle acque di zavorra sono presenti sia sedimenti sia numerosi microrganismi planctonici, batteri, piccoli invertebrati, uova e larve, di dimensioni tali da non poter essere filtrati. Se tali organismi trovano nel nuovo ambiente condizioni adatte alla loro sopravvivenza entrano a far parte del nuovo ecosistema, creando spesso gravi squilibri nel nuovo ambiente.

Dove

Le zone ad alto rischio di fioriture di microalghe bentoniche (che si sviluppano cioè aderendo ad un substrato), tra le quali Ostreopsis ovata, sono i tratti costieri alti e rocciosi con baie, porticcioli, protetti da scogliere artificiali e naturali. Le indagini eseguite da ARPA-FVG dal 2009 al 2011 in diverse aree del litorale regionale, hanno evidenziato la presenza di Ostreopsis ovata soltanto nei tratti di costa nei comuni di Duino-AurisinaTrieste e Muggia in particolare nelle località di Canovella De’Zoppoli, Filtri, Barcola e Punta Sottile.

Fioriture di maggior entità sono state riscontrate a Canovella de’ Zoppoli e a Barcola. Tra le rocce delle scogliere semisommerse in presenza di una comunità macroalgale ben sviluppata e a riparo dal moto ondoso Ostreopsis ovata trova un ambiente adatto alla sua proliferazione.

Il tratto costiero regionale che si estende dalle foci del Timavo a Punta Sottile è da considerarsi a rischio di fioriture in quanto caratterizzato da costa di natura rocciosa con insenature, pennelli frangiflutti e barriere artificiali che proteggono la costa dal moto ondoso.

Invece il litorale compreso tra la foce del fiume Isonzo, Grado e Lignano, caratterizzato da coste basse e sabbiose, non ha mai presentato rischio sanitario da fioriture durante le stagioni balneari, come evidenziato dai monitoraggi che ARPA-FVG ha eseguito dal 2009 al 2011.

Mappa del Golfo di Trieste

Quando

Ostreopsis ovata  è stata osservata nelle acque costiere del Friuli Venezia Giulia per la prima volta nel 2006, sebbene si riscontri nel Mediterraneo almeno dal 1972. La prima segnalazione di una evidente fioritura di Ostreopsis ovata risale al 2009 nella spiaggia di Canovella de’Zoppoli (Comune di Duino-Aurisina). A partire dal 2011 si rilevano fioriture, nella spiaggia di Canovella de Zoppoli e lungo il litorale di Barcola a ridosso delle scogliere semisommerse. Le fioriture compaiono nella seconda metà di agosto e a settembre dopo un lungo periodo di tempo stabile, con elevate temperature dell’aria ed elevato irraggiamento solare.

Per un approfondimento sulle prime segnalazioni vedi il poster First record of Ostreopsis ovata bloom

Guarda il video

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, ideologo e consulente tecnico movimento ambientalista Ultima Generazione A22 Network e membro attivo della Fondazione Michele Scarponi Onlus

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