Patrick de Gayardon

L’EMERGENZA CINGHIALI E LA QUESTIONE POLITICA DEL LUPO IN ABRUZZO

Avezzano, lì 9 Febbraio 2020 ore 15.41

Cari amici ed amiche che ancora avete il cuore puro come me per ammirare e difendere le bellezze del Creato come la Natura e la flora e la fauna che vi vivono al loro interno,

oggi voglio parlarvi di una questione che i nostri amministratori al soglio regionale dell’Abruzzo, nonché a Roma mia ed in tutta Italia hanno voluto rendere POLITICA, ovvero la questione che riguarda l’estinzione del lupo e che a mio avviso è stata tra le cause principali che ha portato al sovrannumero la popolazione dei cinghiali spingendosi indisturbati anche nelle nostre città, dal momento che le risorse trofiche come raccolti agricoli (uva, patate, legumi), rifiuti e carogne non mancano di certo!

Il cinghiale è un grosso maiale onnivoro appartenente alla famiglia degli ungulati (in questa famiglia annoveriamo anche i cervi, camosci, caprioli e stambecchi) ed ha l’abitudine di essere un animale particolarmente resiliente specie quando è consapevole che nel luogo dove si trova rinviene in abbondanza cibo prodotto dalle braccia umane, rifiuti e carogne, trattandosi di un animale selvatico e soprattutto onnivoro, quindi ha una dieta in cui mangia praticamente di tutto ed io fossi negli abruzzesi non lo mangerei di certo, ma dal momento in cui stiamo parlando di una popolazione che ha delle abitudini alimentari veramente assurde e vergognose, dedite alla carnivoria pura, è ovvio che l’anno scorso ho sentito uscire un’autentica ERESIA, una PERVERSIONE dalla bocca dell’ex-Assessore Regionale all’Agricoltura del PD Dino Pepe il quale ha pubblicamente dichiarato che per risolvere l’emergenza del sovranumero dei cinghiali bastava semplicemente introdurre la filiera del consumo della carne e, al tempo stesso, di fare affidamento agli abbattimenti selettivi, che per quanto mi riguarda entrambe le proposte non sono la soluzione al problema, in quanto il cinghiale è una specie oltre che protetta dal WWF Italia e Abruzzo, ha un tasso di riproduzione altissimo che lo porta ad andare in amore 4 anche 5 volte all’anno e quindi è un’assurdità pensare di risolvere il problema uccidendo selettivamente 100-200 esemplari femmine perché con il tasso di riproduzione che hanno, diventerebbero in numero 5 volte in più, per cui queste due proposte dell’ex-Assessore PD Dino Pepe le boccio categoricamente dal momento in cui trattandosi di un problema relativo ad uno squilibrio ecosistemico tutto spostato verso la popolazione delle prede, dato che il loro naturale antagonista predatore, il lupo, si sta estinguendo velocemente nelle nostre aree protette a causa della caccia di frodo e scriteriata dei bracconieri e sono certo anche a causa di agricoltori che non gradiscono la presenza dei lupi nelle loro proprietà e molti di loro li uccidono deliberatamente senza pensare di munirsi di opportuni cani pastori maremmani abruzzesi i quali hanno nel DNA il farsi rispettare e sanno bene come cacciare via i lupi dalle greggi, ma uccidendo indiscriminatamente il lupo ecco poi a cosa siamo arrivati, ad un popolamento massiccio di cinghiali sia in ambienti naturali che a ridosso delle nostre città dal momento in cui i rifiuti in queste zone non mancano di certo! Io posso permettermi di scrivere tutte queste cose, non ho paura né di querele né di denunce, dal momento in cui ho studiato Scienze e Tecnologie per l’Ambiente all’Università di L’Aquila per cui sono un tecnico ambientale, poi che non lavoro solo perché non ho voluto io dare il culo a nessuno vendendo la mia dignità alla politica collusionista e clientelare vigente qui, questo è un altro discorso! Avendo studiato in un corso universitario altamente formante e professionale, ho studiato materie come Analisi dei Sistemi Ecologici all’interno di essa ho avuto la fortuna di poter studiare Dinamica delle Popolazioni ed apprendere in campo teorico il modello ecologico-matematico di Lotka e Volterra che determina il rapporto tra le popolazioni di prede e predatori, ve lo illustro di seguito:

MODELLO ECOLOGICO DI LOTKA E VOLTERRA DINAMICA DELLE POPOLAZIONI, GOOGLE

Io non so gli altri, ma ho avuto la fortuna anche di lavorarci con i cinghiali quando ero di servizio al Parco Naturale Regionale Sirente-Velino a Rocca di Mezzo (AQ) tra Settembre 2012 e Settembre 2013, tramite Servizio Civile Nazionale impegnato in un progetto di riqualificazione forestale denominato “Analisi e Conservazione della Biodiversità Forestale” mi sono occupato più di rilevamenti GPS agli alberi secolari o alberi di interesse monumentale, ma al tempo stesso in determinate attività sinergiche in comune con le mie due colleghe donne del progetto faunistico, spesso e volentieri le ho accompagnate personalmente assieme ad altri due colleghi di Avezzano nei luoghi dove i cinghiali potevano essere rinvenuti, uno di questi era senza dubbio località Le Bufame vicino al paese di Goriano Valli (AQ). Tornando all’affrontare seriamente la questione cinghiali in Abruzzo, dato ormai il problema qui in Abruzzo ha assunto i connotati di una vera e propria EMERGENZA che non è stata assolutamente risolta né dalla vecchia peggiore giunta regionale che la regione abbia avuto nella sua storia, faccio riferimento a quella PD di Luciano D’Alfonso e ci metto anche l’attuale del Presidente Marco Marsilio che a mio avviso non sta ancora affrontando in maniera seria e sufficiente il problema che sta creando grossi problemi di sicurezza anche dei nostri cittadini nelle nostre città, dal momento che in città come Vasto ed altre d’Abruzzo si ritrovano a dover fronteggiare un’emergenza senza possedere le necessarie conoscenze scientifiche e le strumentazioni adeguate per risolverla: per quanto mi riguarda l’emergenza può essere risolta nell’interesse comune di regione, circuiti agricoli che difendono i diritti degli agricoltori (Coldiretti, Confagricoltura e CIA Abruzzo) ambientalisti che operano nelle aree protette abruzzesi a patto però che vi sia rispetto tra le parti, quel rispetto che non vi è mai stato e non c’è ancora oggi, perché pur di spartirsi qualche soldo in più derivante dal Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 si direbbe di tutto, anche pure menzogne come questa asserita dall’ex-Assessore Pepe. Dato si tratta di un problema SERIO presuppone che si occupino dello stesso persone altrettanto SERIE, non dei QUAQUARAQUA’ CIALTRONI POLITICI laureati in materie umanistiche che su queste tematiche non sanno neanche dove cavolo mettere le mani, da dove cominciare, semplicemente perché non hanno mai studiato le dinamiche che gravitano intorno ai delicati equilibri di zone fragili come i nostri ecosistemi ed anche le nostre città per quanto sto riscontrando in questi ultimi anni. Io ritengo invece che il problema possa essere risolto in due modi combinandoli tra loro: attraverso la castrazione chimica delle femmine come proposto da anni proprio dal WWF Abruzzo e al tempo stesso finanziando seriamente progetti europei Life+ previsti dalle disposizioni europee appartenenti alla Rete Natura 2000 che ha introdotto nelle nostre aree protette terrestri e marine i Siti ad Interesse Comunitario (SIC) e le Zone a Protezione Speciale (ZPS): faccio riferimento ai progetti Life+ che mirano a reintrodurre la popolazione dei lupi nelle nostre aree protette e anche in questo modo si contribuirebbe a ristabilire il naturale equilibrio ecosistemico che oggi è rimasto ancora turbato, tutto spostato verso la popolazione dei cinghiali, quindi delle prede dato il lupo continua purtroppo a scomparire dai nostri Parchi Nazionali e Regionali.

In #Abruzzo l’ultimo Assessore Regionale all’Agricoltura della peggior giunta della storia della regione, quella di #LucianoDAlfonso #DinoPepe ha avuto la sfacciataggine di dire anche questo: promuovere il consumo di carne di cinghiale, carnivori zozzi!

Cattura

Branco di cinghiali a spasso su via Incoronata, Vasto

Giovane madre inseguita da tre cinghiali a Casalbordino, è un’emergenza

Giovane madre inseguita da tre cinghiali in pieno giorno a Casalbordino

In questo caso certo che si tratta di un’emergenza a Casalbordino, dal momento in cui io stesso sono stato testimone di un incontro ravvicinato del terzo tipo prima con un cucciolo di cinghiale e appena dopo è comparsa la madre, sapete dove? A Punta Aderci, ero ad allenarmi di corsa da solo lì, correvo in direzione Hotel Poker e come li ho visti da lontano a circa 80-100 metri da me la prima cosa che ho fatto mi sono fermato, niente panico sono rimasto freddo, glaciale, mi sono girato lentamente dando le spalle agli animali solo quando sapevo che erano quasi scomparsi dal mio campo visivo ed ho continuato ad allenarmi da dove ero arrivato, sono tornato indietro, ma credetemi, comunque me la sono vista brutta pur rispettando questi animali.

Anche in #Abruzzo il #lupo è diventata una questione puramente POLITICA e non a caso si sta estinguendo proprio perché regione e circuiti agricoli hanno tutto l’interesse di distruggere le politiche che tutelano le aree protette!

Il lupo è una questione politica. Intervista a Luca Giunti, prima parte

Il lupo è un clandestino. Intervista a Luca Giunti su #AlpinismoMolotov, seconda parte

Emergenza cinghiali dentro e fuori le aree protette, incontro dibattito il 18 Febbraio al Comune di Vasto

Per quanto mi riguarda, sono in GUERRA PERSONALE contro la REGIONE #abruzzo anche per questo aspetto, non soltanto per come hanno trattato INDEGNAMENTE la mia famiglia e me qui ad #Avezzano, quindi di MOTIVAZIONI per andarmene da questa regione ne ho MOLTEPLICI credetemi, non uno soltanto, ma il problema è che non sono nella condizione di potermene andare da questo POSTRIBOLAIO di PAZZI, FRUSTRATI, INCAPACI ed INAFFIDABILI che non mantengono mai la parola data almeno per i prossimi 1-2 anni, ma in tale arco di tempo lavorerò sodo con tutto me stesso per tentare di trovare ogni VIA DI FUGA possibile e fosse l’ultima cosa che faccio vivo sulla Terra, CI RIUSCIRO’, perché NESSUNO IN ITALIA HA LA MIA GRANITICA FORZA DI VOLONTA’, NESSUNO, NEANCHE IL PAPA, HO DETTO TUTTO!!!

Questo che vedete è il modello ecologico di #LotkaVolterra che esplica il rapporto #preda#predatore all’interno degli #ecosistemi naturali. Io sfido i #politici locali di oggi a chiedere loro se sono a conoscenza di questo modello: al 100% avrei sicuro risposte negative.

https://x.com/bralex84/status/1708162165604069845

This is the #LotkaVolterra ecological model which explains the #prey#predator relationship within natural #ecosystems. I challenge today’s local #politicians to ask them if they are aware of this model: I would 100% certainly have negative answers.

https://x.com/bralex84/status/1708162498396865015

Buona vita a tutti, LASCIAMO STARE I CINGHIALI, SE PROPRIO VOLETE VEDERLI UCCISI FATELO FARE DAI LUPI, NON GIOCATE A FARE I CRIMINALI DEI CLAN MAFIOSI STILE CALL OF DUTY QUANDO NON NE SIETE CAPACI, NON SERVE A NESSUNO! W SEMPRE IL LUPO!!!

 

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università di L’Aquila, membro partecipante ordinario Fondazione Michele Scarponi Onlus, ideologo ed attivista del movimento ambientalista italiano Ultima Generazione A22 Network

20ESIMO ANNIVERSARIO MORTE DEL PARACADUTISTA ESTREMO FRANCESE PATRICK DE GAYARDON

Avezzano, addì 13 Aprile 2018

Il 13 Aprile 1998 moriva uno degli sportivi più ILLUSTRI e RAPPRESENTATIVI di tutto il panorama dello sport estremo mondiale, una vera e propria ICONA anni ’90 assieme ad Ayrton Senna da Silva nella F1: il paracadutista estremo francese Patrick de Gayardon, membro del Sector No Limits Team nel quale annoverava tra i propri membri anche l’Ultra trailer irpino di Mercogliano (AV) classe 1962 Modestino Preziosi, due volte campione del mondo al Raid della Thailandia edizioni 2007 e 2008 nonché mio amico di famiglia dagli anni ’90 ad oggi ed amico ovviamente di De Gayardon:

ATLETI ERCI TEAM: MODESTINO PREZIOSI

Ecco l’album fotografico Facebook che ho dedicato all’immenso Patrick:

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PATRICK DE GAYARDON OULLINS, 23-01-1960 ISOLE HAWAII 13-04-1998 ALBUM SU GRUPPO ERCI TEAM ONLUS AVEZZANO

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PATRICK DE GAYARDON (SOTANO DE LAS GOLONDRINAS - MESSICO 1993)

 

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Ed adesso un pò di video incredibili per ricordarlo assieme!

Sector No Limits: Patrick de Gayardon

Patrick De Gayardon Tributo

Patrick de Gayardon – Salto Angel Venezuela 1992

Patrick de Gayardon – Sòtano de Las Golondrinas Messico 1993

Patrick de Gayardon – Lancio Polo nord 18 Aprile 1994

Patrick de Gayardon back inside the plane!

Patrick de Gayardon 12000 Mt senza ossigeno

Patrick De Gayardon – Skysurf Maggio 1998

Spot TV Sector No Limits

Patrick De Gayardon Parti 1,2,3,4 e 5 in italiano!

Il documentario sulla vita di questo straordinario uomo… perché gli uomini se ne vanno, ma le imprese restano scolpite nella storia per sempre!!! 

Max Dallas [sport estremo] : IL SOGNO DI ICARO – PATRICK DE GAYARDON E FELIX BAUMGARTNER

 

FORMIDABILE DE GAYARDON IL SOGNO DI ICARO S’ AVVERA, LA REPUBBLICA.IT

L’ULTIMO VOLO DI ICARO, RAISPORT.IT

TWEET ALESSIO BRANCACCIO PER RICORDARE L’ANNIVERSARIO MORTE DE GAYARDON

13 Aprile 1998 – 13 Aprile 2018: si avvicina il 20esimo anniversario della morte di questo straordinario atleta francese che è entrato di diritto nel mio cuore come in quello di centinaia di migliaia di altri giovani che hanno condiviso assieme a me la passione per gli sport estremi in quegli anni! Divenne un’autentica ICONA negli anni ’90 attraverso le sue memorabili, epiche imprese e gli spot televisivi del Team Sector No Limits e la vita guarda caso, mi ha fatto conoscere un suo compagno nel team di allora, l’irpino ultra maratoneta estremo Modestino Preziosi. Sempre nel nostro cuore, Patrick! 

Rientrano nell’aereo in volo per ricordare Patrick de Gayardon, Quotidiano.net

Ovviamente è stata utilizzata la teoria che più faceva comodo al Team Sector No Limits per spiegare la morte di Patrick e coprire le sue assurde politiche per la massimizzazione dei profitti, ma in realtà è andata in un modo totalmente diverso per come si sono svolti realmente i fatti che hanno portato alla morte un’icona leggendaria anni ’90 del paracadutismo estremo.

Omaggio ricordo in memoria di Patrick de Gayardon +20 anni