MANIFESTAZIONE NAZIONALE CONTRO IL GOVERNO DRAGHI 26 FEBBRAIO 2022

Il Partito Comunista chiama a raccolta contro il governo Draghi: manifestazione sabato 26 febbraio

Il Comitato No Draghi promuove una giornata di protesta nazionale contro il governo: il Partito Comunista toscano aderisce e annuncia la manifestazione che si terrà sabato 26 febbraio in piazza XX Settembre, a partire dalle ore 15.

“Il momento è certamente tragico per i lavoratori, gli autonomi, le partite iva e le piccole aziende. Quindi scendiamo in piazza, perché è dove si deve stare per protestare” comunica il partito. Sarà presente il Segretario Regionale Toscana Francesco Sale.

E’ ora di dire basta a Draghi. Con il governo del banchiere, sostenuto da NATO, UE e da tutti i partiti del parlamento, saremo sempre più poveri. Nell’ultimo anno è aumentato tutto, dalle bollette alla benzina, dal pane a tutti i prodotti alimentari, inoltre è aumentato anche il precariato nel lavoro e la disoccupazione. L’unica cosa che non è aumentata sono stati gli stipendi dei lavoratori e delle lavoratrici. Le fabbriche stanno chiudendo oppure delocalizzano senza che venga posto loro un freno, lasciando così migliaia di operai senza lavoro e migliaia di famiglie senza reddito. Stanno chiudendo le piccole imprese e gli artigiani a causa del caro bollette, ormai diventato insostenibile per loro come per tutti i cittadini. In tutto questo il governo privatizza tutto ciò che può creando ancora più disservizi, dall’istruzione alla sanità, ormai devastata da anni di tagli, mentre i miliardari e le multinazionali  continuano ad arricchirsi sulle spalle dei lavoratori. E’ ora di dire basta a tutto questo. E’ giunto il momento di essere uniti contro il governo Draghicontro la guerra contro il massacro sociale che stanno attuando”.

https://www.pisatoday.it/politica/manifestazione-comitato-no-draghi-piazza-xx-settembre-pisa-26-febbraio-2022.html

No Draghi Day, manifestazione davanti alla Prefettura di Genova

https://www.genovatoday.it/social/segnalazioni/no-draghi-day-manifestazione.html

Il Partito Comunista lancia il “No Draghi Day”, a Genova manifestazione il 26 febbraio

L’appuntamento è alle 15.30 in largo Lanfranco, di fronte alla Prefettura

Genova. Sabato 26 febbraio si svolgerà il No Draghi Day, giornata nazionale contro il governo Draghi, con manifestazioni in tutta Italia. A Genova l’appuntamento è alle 15.30 in largo Lanfranco, di fronte alla prefettura. L’iniziativa è stata organizzata dal Partito Comunista e dal Comitato 27 febbraio.

La protesta sarà “contro carovita, licenziamenti e delocalizzazioni, green pass e ribadiremo il nostro no alla guerra imperialista e alla Nato”.

“Da quando Draghi, il banchiere dell’Europa, si è insediato al governo ha proposto solo leggi a favore di Confindustria, seguendo i diktat dell’Unione europea e dei grandi gruppi capitalistici multinazionali”, dichiara il segretario generale del Partito Comunista, Marco Rizzo.

“Questo Governo è stato solo capace di tagliare i fondi alla sanità pubblica a favore di quella privata, di delocalizzare le aziende, di aumentare l’età pensionabile, di sbloccare i licenziamenti e di aumentare bollette, tariffe e servizi. Tutto questo, come sempre, a danno dei lavoratori e delle classi popolari”, conclude Rizzo.

https://www.genova24.it/2022/02/il-partito-comunista-lancia-il-no-draghi-day-a-genova-manifestazione-il-26-febbraio-295489/

Anche a Pescara la manifestazione contro il governo Draghi: “Fuori dall’euro e dalla Nato”

Appuntamento sabato 26 febbraio davanti alla Madonnina per la manifestazione organizzata dal Comitato “No Draghi” in collaborazione con Riconquistare l’Italia

Anche a Pescara sabato 26 febbraio si terrà la manifestazione di protesta contro il governo Draghi organizzata dal comitato “No Draghi” in collaborazione con Riconquistare l’Italia ed appoggiata dal Partito Comunista. Appuntamento dalle 16 davanti alla Madonnina zona ponte del Mare. Saranno presenti gli esponenti abruzzesi dei due movimenti politici. Antonio Felice, segretario regionale del Partito Comunista, spiega che la richiesta è di uscire dall’euro e dalla Nato, con la fine del governo Draghi:

“Il governo ‘dei migliori’, così come è stato definito da tutti i media, oltre ad aver avuto una gestione della pandemia contradditoria e dilettantistica, continua a non investire sulla sanità pubblica, relegandola all’ultimo posto dei finanziamenti. I continui tagli alla sanità pubblica, firmati sia dai governi di centrodestra che da quelli di centrosinistra, negli ultimi trent’anni hanno portato gli ospedali al collasso e gli operatori sanitari a turnazioni massacranti”.

“Nel frattempo, aumenta tutto: dalle bollette dell’energia elettrica al costo dei carburanti, ai beni di prima necessità come pane, pasta, frutta e verdura. E l’unica cosa che non aumenta sono gli stipendi dei lavoratori. E le fabbriche, le piccole imprese, gli artigiani chiudono perché il caro bollette diventa insostenibile anche per loro come per tutti i cittadini, mentre le grandi fabbriche gestite dalle multinazionali, dopo aver usufruito di
tutti gli incentivi possibili, delocalizzano lasciando senza lavoro migliaia di operai e migliaia di famiglie senza reddito. Per non parlare della continua ‘corsa’ alla privatizzazione dell’istruzione e della sanità”.

Stop anche alle basi Nato sul territorio italiano, ed occorre unirsi contro il governo e contro i partiti che lo sostengono, conclude Felice. Il segretario nazionale di Riconquistare l’Italia, l’avvocato pescarese Lorenzo D’Onofrio, ha aggiunto:

“Scenderemo in piazza per guardare oltre la pandemia Covid-19, della quale solo il governo italiano, ormai zimbello mondiale, si ostina a non vedere la fine. Ribadiremo quindi la nostra critica a questa interminabile gestione emergenziale, autoritaria, irrazionale e discriminatoria, consapevoli degli strascichi che lascerà. La costruzione di una credibile opposizione politica, però, deve tornare ad occuparsi con decisione dei problemi generali del lavoro, dell’istruzione, della sanità, di uno Stato assente, problemi che la pandemia ha ulteriormente aggravato, ma che arrivano da molto lontano e hanno come minimo comune denominatore l’adesione dell’Italia all’Unione Europea”.

“A trent’anni dalla firma del trattato di Maastricht, il governo Draghi rappresenta il compimento di un ciclo, che ha minato le basi della nostra democrazia, producendo un regresso sociale, economico, culturale, dal quale non usciremo se non con una classe politica costituzionalmente orientata e quindi antieuropeista”.

https://www.ilpescara.it/politica/pescara-manifestazione-governo-draghi.html

https://ilpartitocomunista.it

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