Castel del Monte

IL QUATRE DES CHIFFRE

Vasto (CH), lì 29 Dicembre 2021 ore 15.51

Salve a tutti amici ed amiche, il presente articolo è per informarvi che ho ripreso da ieri stesso le mie ricerche indipendenti sulla Basilica di Santa Maria di Collemaggio in L’Aquila, basandomi sulla infinita sapienza della mia amica ex-avvocato di Stato, la Dott.ssa Maria Grazia Lopardi, una delle massime esperti in Italia delle connessioni vigenti tra L’Aquila, Federico II Hohenstaufen di Svevia suo fondatore, il frate eremita Pietro Angeleri del Monte Morrone sulla Maiella qui in Abruzzo, divenuto al secolo Papa Celestino V dal 29 Agosto al 13 Dicembre 1294, i cavalieri templari, della Basilica di Collemaggio costruita nel 1288, 20 anni dopo esatti dalla “Battaglia di Tagliacozzo” nei Piani Palentini nei pressi di Scurcola Marsicana (AQ), battaglia combattuta il 23 Agosto 1268 tra gli eserciti guelfo angioino di Re Carlo I D’Angiò e quello svevo ghibellino dell’Imperatore Federico II di Svevia, che affidò le sue armate al giovane nipote ultimogenito della dinastia Hohenstaufen, il principe appena 16 enne Corradino di Svevia, una battaglia che determinò, in maniera indelebile, il destino dell’Italia Meridionale dopo il 1268. Il 29 Agosto del 1294 qui venne incoronato Pietro Angeleri del Monte Morrone, al secolo assunse il nome di Papa Celestino V, il Papa dell’Età dello Spirito, colui che prese le distanze dalla Chiesa cattolica di Roma per evitare che la sua città ed il suo segreto contenuto al suo interno, potesse essere distrutto. Alla cerimonia di incoronazione furono presenti alcuni dei personaggi più influenti del tempo: Re Carlo I d’Angiò, il vincitore della Battaglia di Tagliacozzo, combattuta 20 anni prima ed il sommo poeta Dante Alighieri, che in seguito definì ingiustamente Papa Celestino V “colui che per viltade fece il gran rifiuto” per aver rifiutato il Papato il 13 Dicembre dello stesso anno e non certo per incapacità di assolvere al suo compito di pastore della Chiesa, ma probabilmente dovette rinunciare a tale carica per proteggere un segreto, una reliquia sacra cristiana, che venne affidata lui dai cavalieri templari in persona, durante il viaggio di ritorno da Lione del 1274, dove si tenne un importante Concilio Vaticano, Il Concilio II Lione presieduto da Papa Innocenzo IV: è qui che si incontrarono il Papa e Pietro Angeleri del Morrone che percorse ben 1200 km a piedi in pieno inverno per impedire, l’abolizione di una delle congregazioni monastiche considerate minori, la congregazione dei poveri frati eremiti morronesi e chiese anche che venisse evitata la fusione dei Templari, il braccio armato dei monaci cistercensi, con l’ordine pacifico degli Ospedalieri, ottenendo entrambe le cose. Appena Pietro Angeleri ebbe tra le mani questa reliquia sacra, la conservò, si fece fondare una città dove poter difendere questo segreto ed aspettò di divenire Papa prima di avere il potere necessario per portare avanti il suo progetto. Secondo studi della grande Maria Grazia Lopardi, è scritto in un documento massonico tedesco, il documento Schiffman che riporta tra l’elenco degli oggetti sacri alla cristianità, l’indice della mano destra di San Giovanni Il Battista, protettore dei cavalieri templari, che il nostro attuale calendario gregoriano ricorda ogni 24 Giugno. Maria Grazia è molto erudita anche in merito all’architettura sacra medioevale contenuta all’interno della Basilica di Santa Maria di Collemaggio e nelle importanti chiese gotiche francesi che presentano all’interno, un pavimento con un labirinto iniziatico, oltre alla simbologia e numerologia che lega L’Aquila, la Città Santa dell’Ovest a Gerusalemme, la Città Santa dell’Est.

La Basilica di Santa Maria di Collemaggio, ultimata nel 1288 esattamente 20 anni dopo la Battaglia di Tagliacozzo, menzionata dal sommo poeta Dante Alighieri nella sua Divina Commedia al canto XXIII dell’Inferno
Basilica di Santa Maria di Collemaggio vista dall’alto: è possibile notare sulla destra la torre difensiva sveva che certifica il fatto che prima di divenire una chiesa gestita dalla Soprintendenza dei Beni Culturali e non dalla Chiesa cattolica di Roma, era un castello svevo adibito a fortezza
Particolare interno della Basilica di Santa Maria di Collemaggio prima del terremoto distruttivo del 6 Aprile 2009
Particolare interno della Basilica di Santa Maria di Collemaggio dopo il terremoto distruttivo del 6 Aprile 2009

La Basilica di Santa Maria di Collemaggio a L’Aquila si trova nel punto più alto della città sul colle omonimo che corrisponde al luogo del Monte degli Ulivi a Gerusalemme, basilica che ha annesso il Parco del Sole, che corrisponde al Giardino del Getsemani, dove Gesù Cristo spesso si raccoglieva in preghiera, luogo in cui poi venne consegnato da Guida Iscariota, arrestato dai Romani e poi crocifisso. La Basilica è allineata in cielo con la costellazione celeste della Vergine e con il solstizio d’estate, che astronomicamente, entra sempre ogni 21 Giugno: in questa giornata, un raggio di sole penetra all’interno del rosone centrale della chiesa e va poi a posizionarsi al centro del labirinto interno sul pavimento illuminandolo per pochi minuti, creando uno scenario veramente suggestivo.

Particolare del rosone centrale della Basilica di Santa Maria di Collemaggio a L’Aquila
Solstizio d’estate 21 Giugno Basilica di Collemaggio: il momento in ci un raggio di sole colpisce il rosone centrale ed entra nella Basilica
Solstizio d’estate 21 Giugno: un raggio di sole entra nella Basilica di Santa Maria di Collemaggio, andando ad illuminare il cerchio del labirinto posto nel pavimento della Basilica
Pavimento di Santa Maria di Collemaggio: si nota la conformazione a scacchi alternata bianco e rossa, i colori dello stemma dei cavalieri templari: a sinistra vi è a terra l’effige di Papa Celestino V, a destra è possibile vedere una raffigurazione dei 7 chakra, o centri di attivazione energetica che si trovano all’interno del corpo umano
Particolare del numero cristico 888 raffigurato all’intero del pavimento della Basilica di Santa Maria di Collemaggio a L’Aquila
Schema raffigurante il numero cristico 888 legato alla geometria sacra dell’ottagono che rappresenta connessioni tra Cielo e Terra, nonché l’attivazione magnetica del comportamento umano che Papa Celestino V conosceva molto bene come attivare
Particolare del pavimento con la croce templare bianca e rossa
Il simbolo del quatre des chiffres il quattro che diventa un nove
Particolare del quatre des chiffres

Le mie ricerche al momento, procedono in maniera autonoma ed ho deciso di focalizzare la mia attenzione sul Quatre des chiffre, un simbolo matematico che rappresenta un quattro che può diventare un nove, un simbolo legato all’architettura sacra medioevale conosciuta agli antichi mastri scalpellini dell’epoca che eressero la Basilica: è stato scoperto nel 2020, che questo simbolo è associato alla mappa RUAT che lega quanto riportato nella Divina Commedia di Dante Alighieri, alle geometrie sacre di Collemaggio e quella di Castel Del Monte ad Andria in Puglia, dichiarato patrimonio dell’UNESCO.

Castel del Monte Andria Puglia, castello fatto erigere nel 1240 per volontà dell’Imperatore Federico II Hohenstaufen di Svevia
Pianta ottagonale ripetuta per tre volte 888 che si rinviene a Castel del Monte ad Andria in Puglia

La stessa geometria sacra è rinvenibile anche nella pianta della Cupola della Roccia, la chiesa sacra oggi a ben tre religioni monoteiste: islamica, cristiana ed ebrea a Gerusalemme.

Rappresentazione della pianta interna ottagonale ripetuta per tre volte nella Cupola della Roccia di Gerusalemme
Cupola della Roccia a Gerusalemme
Il quatre des chiffre associato alla mappa del codice RUAT
Il codice svelato a Santa Maria di Collemaggio a L’Aquila di Celestino V
La mappa RUAT con gioco numerico consistente nel rimescolamento dei numeri 1234 con sei possibili combinazioni con simboli che seguono armonicamente i multipli del numero 9. Il quatre des chiffre rappresenta il volo dell’Aquila in cielo