Massa

GIUSEPPE CONTE AGGREDITO DA UN NO VAX, COLPITO AL VOLTO DURANTE UN EVENTO A MASSA

L’uomo, avvicinandosi al leader M5S e fingendo di voler stringere la sua mano, lo ha  schiaffeggiato iniziando a inveire contro le misure di contenimento e protezione introdotte durante la pandemia. La polizia lo ha poi allontanato e portato in Questura. Dichiarazioni di solidarietà da parte di Meloni, Schlein e Salvini.

L’ex premier e leader del M5s Giuseppe Conte è stato aggredito da Giulio Milani, un esponente No Vax, a Massa, dove si era recato per la prima tappa del suo tour per le amministrative in Toscana. Attorno alle 16:10, mentre il presidente pentastellato, appena sceso dall’auto, stava iniziando la consueta stretta di mani tra la folla che si era radunata in piazza Garibaldi, l’uomo, avvicinandosi, lo ha colpito sul volto iniziando a inveire contro le misure di contenimento e protezione introdotte durante l’emergenza pandemica (IL VIDEO). L’aggressore è stato allontanato dalle forze dell’ordine e accompagnato nella vicina Questura mentre i partecipanti all’evento lo insultavano. “Il dissenso è legittimo, ma questa manifestazione violenta esula dal contesto democratico”, ha dichiarato in seguito il leader M5s, accolto dalla folla con applausi e cori che inneggiavano il suo nome.

L’aggressore è un candidato alle Comunali 

Secondo quanto si è appreso, Giulio Milani, 52 anni, è un editore candidato alle prossime Comunali per ‘Massa insorge. Marco Lenzoni sindaco’. Nei suoi confronti, da quanto è emerso, dovrebbe scattare una denuncia per le ipotesi di percosse e per l’articolo 342 del codice penale, oltraggio a un corpo politico, amministrativo o giudiziario. Da quanto riferito, Conte non ha riportato conseguenze dallo schiaffo ricevuto e ha proseguito il suo intervento elettorale a Massa da dove poi si è spostato a Pisa. Milani invece è stato allontanato dalla polizia che lo ha poi accompagnato in questura. Dopo l’identificazione, ha raggiunto intorno alle 19 il comitato elettorale della sua lista civica per la consueta riunione di fine pomeriggio.

Milani: “Parlerò sabato”. La Questura: “Fatti in fase di valutazione”

Raggiunto al telefono, Milani non ha voluto commentare l’episodio. “Non posso rilasciare ora dichiarazioni, lo farò domani in una conferenza stampa alle ore 16 sotto il Comune dove allestiremo dei banchini per divulgare le nostre campagne – ha detto -. Domani diremo tutto quello che ci sarà da dire. Faccio parte di una formazione politica, parleremo domani con calma di quanto è successo e come è successo”. Dalla questura di Massa, intanto, si spiega che “i fatti avvenuti nella giornata odierna sono in fase di valutazione da parte delle competenti autorità sia per quanto riguarda il provvedimento da adottare sia per le ipotesi di reato da contestare”.

Conte: “Se avessimo seguito i No Vax ora saremmo comunità distrutta”

Dopo l’aggressione, Conte ha affermato ancora: “Quando ci si assume una responsabilità di governo si prendono decisioni difficili in momenti di grande difficoltà per l’intero Paese, come accaduto durante la pandemia. Non si può accontentare tutti nonostante si lavori al bene di tutti. Il signore che mi ha aggredito, che è un no vax convinto, ha dimostrato con il suo gesto violento che questo tipo di derive sono fatte da persone irresponsabili”. Poi l’ex premier ha concluso: “Se avessimo seguito le loro indicazioni probabilmente oggi saremmo una comunità completamente distrutta”.

“Dispiaciuto per l’aggressione, ma restare lucidi”

“Sono dispiaciuto per ciò che è accaduto ma soprattutto quale stato d’animo può avere uno che da una parte ha subito un’aggressione da parte di un signore che ha ritenuto di esprimere in questo modo il suo dissenso e dall’altra tra una settimana deve spiegare ai giudici che quelle misure restrittive erano sufficienti?”, ha commentato ancora Conte passata qualche ora dall’aggressione subita. “Dobbiamo però restare lucidi – ha aggiunto – e mantenere i nervi saldi perché questo è il compito di chi assume responsabilità pubbliche. Il punto è semmai un altro: se tutti coloro che hanno opinioni diverse reagissero come quel signore di Massa allora sarebbe il caos”.

M5s: “Conte ha salvato il Paese dalla pandemia”

Francesco Silvestri e Stefano Patuanelli, capigruppo M5s di Camera e Senato, hanno diffuso una nota in cui esprimono la loro “totale solidarietà” a Conte, sottolineando che quando era presidente del Consiglio “ha mobilitato risorse economiche, sociali e culturali essenziali per rispondere ad una catastrofe senza precedenti e permesso che gli sforzi del nostro Paese fossero riconosciuti a livello mondiale. Gli italiani sanno che ha sempre agito con grande senso di responsabilità e che grazie al suo operato sono state salvate milioni di vite”. Anche la delegazione del Movimento 5 Stelle al Parlamento europeo ha redattomun comunicato di vicinanza: “Siamo vicini a Giuseppe Conte e a lui esprimiamo la nostra totale solidarietà. La violenza deve essere condannata da tutti senza se e senza ma, al Presidente Conte vogliamo ancora una volta dire grazie per la gestione del Paese durante la crisi pandemica. Il dissenso è ovviamente legittimo, ma non è tollerabile l’uso della violenza per esprimere le proprie idee”. 

Meloni: “Dissenso deve essere civile”. Schlein: “Vigliaccheria”

“Esprimo solidarietà al presidente del M5s, Giuseppe Conte. Ogni forma di violenza va condannata senza esitazione. Il dissenso deve essere civile e rispettoso delle persone e dei gruppi politici”, ha dichiarato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, poco dopo l’aggressione . Il Presidente del Senato Ignazio La Russa ha sottolineato: “Le divergenze di opinioni non devono mai sconfinare nella violenza e quanto avvenuto a Giuseppe Conte è assolutamente grave e inaccettabile. A lui giunga la sincera e affettuosa solidarietà mia e del Senato”. “Sono vicina a Giuseppe Conte e a lui esprimo la solidarietà mia e di tutta la comunità del Partito Democratico per l’aggressione subita oggi in Toscana. Usando la violenza non si affermano le proprie ragioni ma solo la propria vigliaccheria”, ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein. Anche il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha voluto portare la sua solidarietà al leader M5s: “La violenza non può essere tollerata. Mai”. Alle dichiarazioni di vicinanza a Conte si è aggunto il leader di Azione, Carlo Calenda: “Piena solidarietà al presidente Conte. In politica ci si può dividere e avere opinioni molto diverse ma non ci può mai essere spazio per la violenza”. Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha telefonato all’ex premier per sincerarsi delle sue condizioni.

Nella foto, Milani (cerchio rosso) mentre sta per colpire il leader M5s Giuseppe Conte
Nella foto, Conte (cerchio bianco) e Milani (cerchio rosso) subito dopo l’aggressione
Da schiaffo a Conte a statuetta contro Berlusconi, politici aggrediti
Non solo il colpo al viso ricevuto dall’ex premier Giuseppe Conte: sono tanti gli episodi in cui leader di Paesi o partiti sono stati spaventati, attaccati o colpiti da oppositori o cittadini arrabbiati. Dall’aggressione a Silvio Berlusconi con una statuetta del Duomo di Milano alle scarpe lanciate contro il presidente Usa George W. Bush, ecco i casi più noti
La bozza del decreto che avrebbe istituito la zona rossa per i Comuni di Nembro e Alzano Lombardo il 4 marzo con la sola firma di Roberto Speranza, manca proprio quella di Giuseppe Conte, nel 2021 Premier della Repubblica Italiana
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Self-certifications introduced by Conte’s Government during the COVID19 sanitary emergency in Italy, year 2021
Mail scritta da me ma ideata da mio padre Massimo Brancaccio dove si contesta all’ex-Presidente del Consiglio Giuseppe Conte la sua “totale inadeguatezza” mostrata nel ruolo istituzionale ricoperto nel 2021, durante l’emergenza sanitaria legata al COVID19: rileggendola a freddo dopo mesi, nella massima serietà che richiedeva la circostanza, mi è venuto da ridere perché mio padre ed io sappiamo sempre come trovare le parole giuste per spiattellare in faccia ai malcapitati di turno, tutti quei provvedimenti che la circostanza rischiedevano di adottare e che non sono stati mai adottati. Memorabili le sue frasi: “C’è gente come me che dovrebbe fare tante cose e non riesce a farle per quei provvedimenti fatti alla cieca” ed ancora “queste linee di condotta le avrebbe adottate anche il farmacista sotto casa mia. Se lei pena di saper svolgere bene il suo lavoro di avvocato lo faccia e lasci il suo posto a qualcuno più esperto e dotato di lei” sono entrate di diritto nella leggenda di una brutta storia indelebile, una delle pagine più buie della storia italiana

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, ideologo e consulente tecnico movimento ambientalista Ultima Generazione A22 Network e membro attivo della Fondazione Michele Scarponi Onlus