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IL PORTOGALLO E’ AL 100% RINNOVABILE

PER UN MESE L’ELETTRICITÀ DELLA NAZIONE IBERICA È STATA PRODOTTA SOLO DA RINNOVABILI, CON VANTAGGI SU TUTTI I FRONTI: AMBIENTALI, OCCUPAZIONALI E DI PREZZO

https://www.sergioferraris.it/il-portogallo-e-al-100-rinnovabile/

È il sorpasso rinnovabile. In Portogallo. Durante il mese di marzo 2018, infatti, la nazione iberica ha prodotto elettricità da rinnovabili più di quanto a consumato in termini assoluti, raggiungendo il 100% rinnovabile. Durante questo mese, infatti le rinnovabili elettriche hanno prodotto 4.812 GWh superando i consumi di elettricità che sono stati pari a 4,647 GWh. E di tratta di un traguardo mai raggiunto negli ultimi 40 anni. A rilevare ciò è stata l’Apren, l’associazione portoghese per le energie rinnovabili citando i dati della Ren, la rete energetica nazionale, ed evidenziando che la produzione di rinnovabili ha rappresentato il 103,6% dei consumi di elettricità, mentre il massimo precedente si era verificato nel febbraio del 2014 con un 99,2%.

L’Apren, però precisa che: «ci sono state alcune ore in cui le centrali termoelettriche fossili e le importazioni sono state necessarie per integrare la fornitura elettrica del Portogallo. Tuttavia quelle ore sono state completamente compensate dalla maggiore produzione di rinnovabili». Nel periodo in esame, la quota giornaliera di elettricità rinnovabile nel consumo ha avuto un minimo dell’86%, il 7 marzo, e ha raggiunto un massimo del 143%, l’11 marzo.

A contribuire al raggiungimento del risultato delle rinnovabili, a marzo, sono stati soprattutto l’idroelettrico, con un 55% e l’eolico, con un 42%. Quindi un 55% dell’elettricità prodotta è arrivata da una delle poche rinnovabili in grado di generare con continuità energia compensando l’intermittenza delle altre rinnovabili. E visto il surplus prodotto la nazione iberica ha anche un elevato livello d’esportazione pari al 19% dei consumi, ossia 878 GWh. Ma i vantaggi non finiscono qui. «L’elevata penetrazione delle fonti rinnovabili ha influito in maniera molto positiva sul prezzo medio del mercato elettrico giornaliero, con una media di 39,75 € a MWh che è inferiore rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente che è stato di € 43,94 / MWh, quando il peso delle rinnovabili sul consumo è stato del 62%», spiegano da Apren.

Ma non finisce qui. Lo scenario 100% rinnovabili al 2050 disegnato alcuni mesi fa da una ricerca dell’Università di Stanford, infatti, assegna un guadagno netto sul fronte dei posti di lavoro derivati al passaggio dai fossili alle rinnovabili di oltre 45mila unità. Un traguardo che potrebbe già essere stato raggiunto.

E infine c’è la questione del clima. La produzione totale di rinnovabili, infatti, in questo periodo ha evitato l’emissione di 1,8 milioni di tonnellate di CO2, che si è tradotto in un risparmio di 21 milioni di euro nell’acquisizione delle quote di emissioni.

Portogallo, “Rinnovabili creeranno posti di lavoro e ridurranno le bollette”

L’intervento del CEO di WindEurope Giles Dickson al vertice sulle Fer in Portogallo organizzato dall’Associazione Portoghese per le Energie Rinnovabili (APREN)

https://www.canaleenergia.com/rubriche/scenari/portogallo-rinnovabili-creereranno-posti-di-lavoro-e-ridurra-le-bollette/

Il Green deal europeo e il Piano di ripresa possono rappresentare una grande opportunità per il Portogallo. E l’energia eolica potrebbe giocare un ruolo chiave in questa partita. Tuttavia questo meccanismo virtuoso potrebbe non innescarsi in mancanza di una semplificazione delle procedure di autorizzazione per i nuovi parchi eolici e rinnovati. Ma anche in assenza di una maggiore visibilità agli investitori. A tracciare questo quadro è stato il ceo di WindEurope Giles Dickson, intervenuto qualche giorno fa al vertice sulle energie rinnovabili in Portogallo organizzato dall’Associazione portoghese per le energie rinnovabili (Apren).

Nel 2019 in Portogallo più del 50% del fabbisogno di elettricità dalle Fer

Secondo i darti citati dal numero uno di Wind Europe l’energia rinnovabile ha coperto più del 50% del fabbisogno di elettricità del Portogallo. In questo contesto l’eolico da solo ha rappresentato il 23% del totale. Il tutto posizionando il Portogallo tra i primi paesi europei per l’energia eolica.

Obiettivi al 2030 del Portogallo

A ciò si aggiunge il fatto che il governo portoghese intende portare l’energia rinnovabile a coprire l’80% del fabbisogno elettrico del paese entro il 2030. Di questa percentuale il 31% dovrebbe provenire dall’eolico.

Bollette meno care per i consumatori

Più energia prodotta in Portogallo significa che i consumatori portoghesi non dovranno più pagare per importare combustibili fossili dall’esterno dell’Europa. E poiché l’energia rinnovabile è la forma più economica di nuova generazione di elettricità, significa nel complesso bollette più economiche”, spiega Wind Europe in nota.

Più posti di lavoro

“Più energia rinnovabile – aggiunge inoltre l’associazione – significa anche più posti di lavoro e una base industriale più forte per paesi come il Portogallo. Circa 22.000 persone già lavorano per l’industria eolica in Portogallo. E le fabbriche in luoghi come Viana do Castelo o Vagos contribuiscono in modo determinante alle infrastrutture locali, all’occupazione e all’economia”.

I nodi da affrontare

Tuttavia per dispiegare appieno il potenziale delle Fer è fondamentale intervenire su punti specifici. In primo luogo, il Portogallo deve dare agli investitori sicurezza e visibilità. Inoltre dovrebbe fornire dettagli sulle politiche che adotterà per raggiungere i suoi obiettivi climatici. Altro punto chiave è la necessità di sostenere la crescente domanda di energie rinnovabili nell’economia. Il tutto aumentando la tracciabilità e le garanzie di origine dell’elettricità consumata. E garantendo parità di condizioni nel trattamento fiscale del gas e dell’elettricità. Infine, il Portogallo e l’Europa devono sostenere la catena di approvvigionamento eolica. investendo di più nell’innovazione, anche per l’eolico onshore.

Costa Silva: “Con le rinnovabili il Portogallo punta all’indipendenza energetica, il gas russo non ci serve”

Intervista al ministro dell’Economia. Il Paese, che ha avuto la crescita più alta del Pil nella Ue nel primo trimestre (+2,6% rispetto al trimestre precedente) e con le previsioni di primavera Ue ha incassato una revisione al rialzo per le previsioni 2022 al 5,8%

IL MINISTRO DELL’ECONOMIA DEL PORTOGALLO, ANTONIO COSTA SILVA https://www.repubblica.it/economia/2022/05/16/news/intervista_antonio_costa_silva-349817391/

Fonti: Sergio Ferraris, Canale Energia, Repubblica

LA BANDIERA NAZIONALE DEL PORTOGALLO

“TENETE BENE A MENTE QUESTA BANDIERA PERCHE’ ADESSO FARO’ DI TUTTO PER TRASFERIRMI IN PORTOGALLO A PARTIRE DAL PROSSIMO 2025, PERCHE’ NON HO NESSUNA INTENZIONE DI CONTINUARE A SOPRAVVIVERE E A MORIRE IN UN PAESE COME L’ITALIA CHE HANNO AVUTO INTERESSE A RENDERE OSTAGGIO DELLA FALSITA’ E DELLA RIDICOLEZZA!”

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università di L’Aquila e tecnico sportivo CSEN Abruzzo