Sporting Club Vasto

VASTO. SEQUESTRO STRUTTURA SPORTIVA, LEGA: “PALESE RESPONSABILITA’ POLITICA, MESSI A REPENTAGLIO IL LAVORO ED IL SACRIFICIO DEI PRIVATI”

“L’amministrazione comunale non ha ‘accompagnato’ nel migliore dei modi la fase di realizzazione del progetto”

https://www.zonalocale.it/2022/11/18/vasto-sequestro-struttura-sportiva-lega-palese-responsabilita-politica-messo-a-repentaglio-il-lavoro-e-il-sacrificio-dei-privati/

VASTO – Il gruppo consiliare ed il direttivo locale della Lega Vasto, in una nota congiunta, “stigmatizzano il modus operandi dell’amministrazione Menna che ancora una volta si è dimostrata votata all’approssimazione, ma prima o poi tutti i nodi vengono al pettine e le vicende di questi giorni che stanno interessando il Parco Muro delle Lame ne rappresentano una nuova tangibile testimonianza”.

“Il sequestro operato dalla Magistratura vastese su una struttura di proprietà comunale, affidata alla gestione di un privato attraverso una procedura di gara, porta con sé delle responsabilità che non attengono solo alla sfera del privato – continua il comunicato -. È nella logica delle cose prevedere che un privato che faccia un investimento importante su strutture e terreni comunali dedicati alla pratica dello sport ponga in essere una serie di interventi migliorativi che vadano nella direzione di un ristoro di quanto speso; è fuori dalla logica, invece, che l’Amministrazione comunale non abbia ‘accompagnato’ nel migliore dei modi la fase di realizzazione del progetto presentato dal privato e valutato positivamente tant’è che all’inaugurazione della struttura, anche quelle oggi indicate come difformi, il sindaco Menna ed i suoi assessori si sono presentati in pompa magna per il classico taglio del nastro.

Non vi era, già da allora – sottolineano il gruppo consiliare e il direttivo della Lega Vasto – una evidente incongruenza tra il progetto presentato e quanto poi realizzato? E se pure ci fosse stata malafede da parte del privato, cosa che siamo ben lungi dall’immaginare, come mai, durante gli interventi di realizzazione delle nuove strutture, nessuno in Municipio si sia accorto di quanto stava avvenendo ed è stata necessaria una denuncia per far emergere la presenza di interventi non previsti e, quindi, da sanare?’ Operare in una zona classificata come zona rossa (P3) dal Piano di assetto idrogeologico, ovvero in aree a pericolosità molto elevata, è estremamente difficile, ma ci sono procedure che l’Amministrazione comunale avrebbe potuto adottare qualora condividesse e fosse al corrente, come era, delle attività che il privato avrebbe svolto in queste aree sfruttando gli edifici già esistenti.L’art.15 del Cap. II del PAI circa gli interventi consentiti in materia di patrimonio edilizio – incalza la lega Vasto – consente il cambio di destinazione d’uso che non comporti un incremento del carico urbanistico. È stata attivata questa procedura per gli atti autorizzatori alla realizzazione di un ristorante nell’edificio che ospitava in precedenza la sala ricreativa ed un bar dell’ex Circolo tennis? Cosa è stata realizzato in maniera difforme dal privato rispetto a quanto previsto dal progetto presentato e, soprattutto, rispetto a quanto visivamente era valutabile dal pubblico amministratore che si reca sul posto per tagliare il nastro ed inaugurare la nuova struttura? Se i tecnici comunali hanno relazionato circa l’evidente difformità degli interventi posti in essere, possibile che nessuno lo abbia riferito agli amministratori ben prima che si verificasse l’intervento della magistratura?

Noi della Lega riteniamo che alla base di quanto accaduto in questa vicenda ci sia una palese quanto sconcertante responsabilità politica ed è questa che condanniamo in maniera netta, perché riteniamo che con il patrimonio pubblico non si possa né si debba scherzare così come, alla stessa stregua, non si possa né tantomeno si debba mettere a repentaglio il lavoro ed i sacrifici dei privati”.

Vasto, poste sotto sequestro alcune aree dello Sporting Club del Parco Muro delle lame – VIDEO

Scattati i sigilli per mancanza di autorizzazioni o non conformità al progetto originale

https://www.zonalocale.it/2022/11/17/vasto-posto-sotto-sequestro-lo-sporting-club-del-parco-muro-delle-lame/

VASTO – Il procuratore Capo della Procura di Vasto, Giampiero Di Florio, ha disposto il sequestro di alcune aree dello Sporting Club situato presso il Parco Muro delle lame, in particolare quella riguardante la struttura del ristorante e la piscina, che sarebbero abusivi in quanto non conformi al progetto originale o non autorizzati. La disposizione è stata presa in seguito alla visita ispettiva della polizia giudiziaria, svolta in seguito ad una denuncia, di cui al momento non si conosce l’autore, presentata in Procura riguardo a presunti abusi esistenti nella struttura.

Il progetto dello Sporting Club era nato già da più di un anno con l’obiettivo di donare un nuovo volto al “Parco Muro delle Lame” e di creare un polo di aggregazione per praticare sport. Il taglio del nastro si è poi tenuto lo scorso 15 luglio alla presenza di un folto pubblico e dell’intera amministrazione comunale, ritenendo l’impianto, dotato di campi da tennis e padel, più un servizio ristorante e una piscina, un fiore all’occhiello delle strutture sportive della città.

La vicenda al momento è coperta dal massimo riserbo, ma si attendono svolgimenti già nelle prossime ore.

“Su Sporting Club Comune di Vasto verifichi le inadempienze e valuti la risoluzione contratto”

VASTO Fratelli d’Italia presenta una mozione sulla vicenda al Parco Muro delle Lame

Sporting Club Vasto, Parco Muro delle Lame Vasto (CH)
https://www.vastoweb.com/news/politica/1109604/su-sporting-club-comune-di-vasto-verifichi-le-inadempienze-e-valuti-la-risoluzione-contratto-

VASTO. I Consiglieri comunali di Fratelli d’Italia Guido Giangiacomo, Francesco Prospero e Vincenzo Suriani hanno presentato una mozione sulla vicenda al Parco Muro delle Lame.

Questa la nota di Fratelli d’Italia di Vasto:

“A seguito dell’esito di una gara dove venne presentata 1 sola offerta, con 1 solo concorrente, il 18 agosto 2020, tutta l’area pubblica del Parco Muro delle Lame fu affidata per 3060 euro, con un rialzo unicamente del 2% sul canone annuale posto a base di gara dal Comune, alla R.T.I Sporting Club di Vasto.

Il 14 luglio 2022 l’amministrazione comunale ha inaugurato l’ambizioso progetto di riqualificazione dell’intera area; il sindaco di Vasto scomodando Pablo Neruda e parlando di “compasso della fatina turchese” ringraziava a nome di tutti i cittadini della città da lui amministrata l’operosità e l’ingegno della ditta privata profusi per il bene della collettività.

Ora dopo nemmeno 4 mesi da questa trionfalistica inaugurazione e presentazione dell’area alla città come esempio di buon governo, alcune strutture ricadenti nella gestione dello Sporting Club, il ristorante, il bar e la piscina all’aperto con vista mozzafiato, sono state sottoposte a sequestro da parte della procura della Repubblica di Vasto.

A seguito di questi fatti, un partito di opposizione come Fratelli d’Italia, deve necessariamente chiedere alcuni chiarimenti al sindaco di Vasto, perché si è particolarmente esposto sull’operazione di restyling urbanistico di un concessionario privato, e perché ha unicamente comunicato sui giornali l’avvenuto rispetto delle procedure di gara, che nessuno gli mette indubbio, ma non ha ancora detto nulla sul suo successivo ruolo di monitoraggio della gestione del bene pubblico da lui dato in affidamento.

Poichè l’area ricade in ZONA V1 – verde pubblico attrezzato normata dall’articolo 134 delle NTA del PRG del comune di Vasto, in zona P3- ZONA A PERICOLOSITA’ MOLTO ELEVATA del PAI, il piano di assetto idrogeologico della Regione Abruzzo, e in ZONA A CONSERVAZIONE PARZIALE A3 del Piano Paesaggistico Regionale è a tutti noto che gli interventi qui ammessi sono estremamente ridotti e la natura degli stessi ha soprattutto finalità di conservazione e mitigazione del rischio, prima che di ricettività o svago.

Con l’unico intervento ammesso dal bando e concesso dal Comune di Vasto una manutenzione straordinaria degli immobili esistenti, non si sarebbe dovuta alterare la volumetria esistente, mutare la destinazione d’uso di ambienti preesistenti e quindi incrementare il carico urbanistico di questa bella ma fragile zona, come evidentemente il sequestro sta invece cercando di affermare. 

E’ possibile che tutto questo sia accaduto sotto il naso del Comune? Ma soprattutto prima o dopo l’inaugurazione pubblica?

Fratelli d’Italia è garantista sempre e a prescindere, ed è consapevole che questo territorio è stato spesso coinvolto da sequestri di cantieri di edilizia privata che non sempre hanno confermato l’impianto accusatorio nel successivo processo.

Ma poiché qui si tratta di beni comuni, e l’area potrebbe essere resa inutilizzata per molti anni, con danno di immagine ed economico per la città, chiediamo l’impegno del sindaco di Vasto a riflettere su queste azioni:

1) rendere pubbliche alla cittadinanza tutti i dati in suo possesso, comprese le relazioni annuali circa le attività gestionali svolte previste dal bando, le azioni e gli investimenti operati dal concessionario fino al giorno del sequestro; 

2) verificare eventuali inadempienze contrattuale e nel caso valutare la risoluzione immediata del contratto; 

3) costituirsi parte civile in un eventuale processo.

Poichè dovrà essere fatto immediatamente un confronto politico e tecnico sulla vicenda e non solo attraverso scomposti comunicati sui giornali, Fratelli d’Italia aspetta una sua puntuale risposta in Consiglio Comunale e ha oggi presentato con i suoi consiglieri comunali una mozione da discutere al prossimo Consiglio comunale”.

Fonti: Zonalocale, Vastoweb

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università di L’Aquila e tecnico sportivo CSEN Abruzzo