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TRACCE DI CINGHIALE ED EUTROFIZZAZIONE ALGALE DELLE ACQUE SULLA SPIAGGIA DI VASTO MARINA IN ABRUZZO

Vasto, lì 24 Aprile 2022 ore 19.11

Amici ed amiche simpatizzanti ed amanti della tutela degli ecosistemi terrestri e marini, buonasera a tutti voi.

In questo articolo vi parlerò in dettaglio di due fenomeni naturali che non vanno assolutamente sottovalutati qui nel vastese in Abruzzo, faccio riferimento:

  1. alla continua presenza di tracce di cinghiali non solo nella zona di Mottagrossa, Libertini, Torre Sinello in Vasto, ma anche sulla zona costiera della spiaggia di Vasto Marina tra gli stabilimenti balneari 35 ed 1 prima del torrente Buonanotte, che segna il confine tra il comprensorio di Vasto Marina e di San Salvo Marina. Alcuni giorni fà io e mio padre li abbiamo visti di persona mentre camminavamo lungo la spiaggia alle ore 13 circa, erano quattro esemplari: madre, due piccoli ed un’altra femmina.
TRACCE EVIDENTI DI CINGHIALE SULLA COSTA DI VASTO MARINA (CH) IN ABRUZZO
DOCUMENTARIO WILD ITALY PROF. FRANCESCO PEDRETTI UNIVERSITA’ LA SAPIENZA DI ROMA E MEMBRO WWF ITALIA

“Un cinghiale a passeggio sulla spiaggia di Vasto Marina”

VASTO “Siamo in prossimità della stagione e non è stato preso nessun rimedio per l’emergenza cinghiali in zone come questa”

LETTERE AL DIRETTOREdi La Redazione

“Un cinghiale a passeggio sulla spiaggia di Vasto Marina” ©Vastoweb
https://www.vastoweb.com/news/lettere-al-direttore/1096981/un-cinghiale-a-passeggio-sulla-spiaggia-di-vasto-marina

VASTO. La stagione estiva ormai è alle porte, ma oltre ai soliti ben noti problemi, quello dei cinghiali a passeggio sull’arenile vastese sta diventando sempre più frequente.

Un lettore ci ha inviato un video fatto ieri sera, intorno alle 20, nel tratto di spiaggia limitrofo al Pontile e ha affermato: “Siamo in prossimità della stagione estiva e non è stato preso nessun rimedio per l’emergenza cinghiali in zone come questa, sarà difficile far convivere gli ungulati con i turisti.”

Portale online per la segnalazione della presenza dei cinghiali a Vasto in Abruzzo e dintorni:

atcvastese.it/segnalazioni/

2. Il secondo fenomeno da riportare è l’eutrofizzazione delle acque di scolo che convogliano a mare sempre sulla spiaggia: l’eutrofizzazione è un fenomeno che consiste in un aumento abnorme della produzione di biomassa algale connessa ad una eccessiva presenza nelle acque, di sostanze chimiche come l’azoto, il fosforo derivanti da attività agricole e questo fenomeno porta ad un impoverimento della concentrazione di ossigeno nelle acque, oltre alla stagnazione dell’acque stessa, da un fiume o un canale di scolo che sversa direttamente a mare, come in questo caso, diventa uno stagno con acque putrescenti, uno scenario che cozza completamente con la qualità del mare di Vasto, che è sempre uno dei più belli d’Italia ed il più bello di tutto l’Abruzzo, pertanto occorrerebbe prendere seri provvedimenti per risolvere anche questo problema, ma dubito che l’attuale amministrazione PD di Francesco Menna abbia la competenza, la capacità per poter risolvere questo problema, che permane da alcuni anni in questa realtà vastese, per cui se vuole affrontare il problema seriamente e risolverlo concretamente, si avvalga di tecnici qualificati in grado di risolverglielo, altrimenti che si faccia subito da parte assieme al suo intero Dipartimento dei Lavori Pubblici, si azzeri la giunta comunale e si programmino nuove elezioni comunali, molto prima della scadenza del suo mandato, fissato per il 2026.

UNA FOTO CHE VALE PIU’ DI MILLE PAROLE: ECCO A VOI IL FENOMENO DELL’EUTROFIZZAZIONE DELLE ACQUE DI SCOLO CHE CONVOGLIANO DIRETTAMENTE A MARE SULLA SPIAGGIA DI VASTO MARINA (CH) IN ABRUZZO

https://www.arpae.it/it/temi-ambientali/mare/scopri-di-piu/eutrofizzazione

https://www.tuttogreen.it/eutrofizzazione/

https://www.skuola.net/chimica/inorganica/eutrofizzazione-delle-acque.html

https://www.liceoberchet.it/eutrofizzazione-cose-cause-principali-e-come-contrastarla/

https://www.arpa.veneto.it/servizi-online/glossari-ambientali/glossario-ambientale/eutrofizzazione

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università di L’Aquila