Astronomy

ATTIVITA’ MAGNETICA SOLARE MARZO 2024, SOLE OSSERVATO SPECIALE DAL DOTT. ALESSIO BRANCACCIO – SOLAR MAGNETIC ACTIVITY MARCH 2024, SUN SPECIAL OBSERVATION FROM DR. ALESSIO BRANCACCIO

OSSERVAZIONE AL 17 MARZO 2024

Oggi mio padre Massimo Brancaccio, mentre prendeva il Sole di pomeriggio fuori al balcone di casa nostra, si è accorto ancora una volta che già adesso a Marzo il Sole brucia, cioè emette moltissima energia a livello di irradianza che si misura in W/m2, ovvero un’unità di misura di potenza (lavoro nell’unità di tempo) su di un’area, una superficie utilizzata nel sistema Metro Kilogrammo Secondo (MKS) del Sistema Internazionale dei Pesi e delle Misure. Mio padre ha esclamato: “Alessio, il Sole brucia talmente forte come se non ci fosse uno scudo a proteggerci”, tradotto in termini scientifici: “sembra come se si fosse assottigliato lo strato di ozono O3 che in atmosfera ci difende dalle radiazioni cosmiche ionizzanti che provengono dalla nostra stella, oppure sembra come se siano cambiati le proprietà chimiche dei gas presenti in atmosfera”. Il fatto che il Sole già a Marzo ha un’alta irradianza questo aspetto sta a significare che come esso torna in attività aumenta il numero di radiazioni cosmiche ionizzanti prodotte e questo cambia le proprietà del carbonio 12 in forma standard contenuto in atmosfera, trasformandolo nel suo isotopo radioattivo, il carbonio 14 o radiocarbonio che ha lo stesso numero di protoni (numero atomico Z) del carbonio 12, ma ha diverso numero di neutroni (numero di massa), ne ha due in più e questo può essere facilmente riscontrabile da apposite attività dendrologiche quando si va a studiare l’età degli alberi, contando gli anelli di accrescimento del cambio xilematico all’interno dei fusti. In questo periodo storico maledetto il Sole è al minimo della sua attività solare prevista proprio per il 2024 e questo aspetto è comprovato dal fatto che sulla nostra stella vi sono pochissime macchie solari e minori macchie vi sono sul disco solare esterno (eliosfera), maggiori radiazioni cosmiche ionizzanti altamente energetiche investono la Terra, determinando un’importante influenza sul cambiamento climatico nel Pianeta, sia su scala globale che locale, mentre se la nostra stella si trova nella situazione opposta, ovvero vi è la massima presenza di macchie solari sulla sua superficie, minori radiazioni cosmiche colpiranno la Terra.

Per studiare meglio “il Sole, la sua energia ed i suoi influssi”, si invita a leggere la lettura del libro “Le Profezie di Maya” di Maurice Cotterell ed Adrian Gilbert per studiare a fondo un’antica civiltà precolombiana che conosceva molto bene l’astronomia e l’influsso magnetico che il Sole determina ancora oggi sul progresso e sulla capitolazione delle civiltà umane sul Pianeta Terra, come già è accaduto in passato e continuerà ad accadere in futuro, perché nella vita tutto ha un inizio ed una fine, poi un nuovo inizio ed una nuova fine all’infinito, secondo il modo ciclico Maya di intendere la vita e la morte.

OBSERVATION AS OF MARCH 17, 2024

Today my father Massimo Brancaccio, while sunbathing in the afternoon outside on the balcony of our house, noticed once again that even now in March the Sun burns, that is, it emits a lot of energy at the level of irradiance which is measured in W/m2, that is, a unit of measurement of power (work per unit of time) over an area, a surface used in the Meter Kilogram Second (MKS) system of the International System of Weights and Measures. My father exclaimed: “Alessio, the Sun burns so strongly as if there were no shield to protect us”, translated into scientific terms: “it seems as if the ozone layer O3 which in the atmosphere defends us from ionizing cosmic radiation has thinned that come from our star or changed the atmospheric gases chemical properties.” The fact that the Sun already has a high irradiance in March, this aspect means that as it returns to activity the number of ionizing cosmic radiations produced increases and this changes the properties of carbon 12 in standard form contained in the atmosphere, transforming it into its radioactive isotope, carbon 14 or radiocarbon which has the same number of protons (atomic number Z) as carbon 12, but has a different number of neutrons (mass number), has two more and this can be easily verified by specific dendrological activities when one goes to study the age of the trees, counting the growth rings of the xylem change inside the stems. In this cursed historical period the Sun is at the minimum of its solar activity predicted for 2024 and this aspect is proven by the fact that on our star there are very few sunspots and fewer spots there are on the external solar disk (heliosphere), greater radiation highly energetic ionizing cosmic waves hit the Earth, determining an important influence on climate change on the Planet, both on a global and local scale, while if our star is in the opposite situation, i.e. there is the maximum presence of sunspots on its surface, less cosmic radiation will hit the Earth.

To better study “The Sun, its energy and its influences”, we invite you to read the book “The Prophecies of Maya” by Maurice Cotterell and Adrian Gilbert to study in depth an ancient pre-Columbian civilization that knew the astronomy and the magnetic influence that the Sun still determines today on the progress and capitulation of human civilizations on Planet Earth, as has already happened in the past and will continue to happen in the future, because in life everything has a beginning and an end, then a new beginning and a new end to infinity, according to the cyclical Mayan way of understanding life and death.

“Le Profezie di Maya” degli autori Maurice Cotterell ed Adrian Gilbert, libro di Astronomia ed Esoterismo che ho avuto l’immenso piacere di leggere tutto d’un fiato quando ero ancora uno studente universitario a L’Aquila nel 2005, Corbaccio Edizioni
https://www.ibs.it/profezie-dei-maya-alla-scoperta-libro-adrian-g-gilbert-maurice-m-cotterell/e/9788879726405
Raffaele Bendandi, sismologist in Faenza, Emilia Romagna Italia, Italy (1893-1979) https://www.osservatoriobendandi.it/biografia/
Raffaele Bendandi, sismologist born in Faenza (Ravenna) Emilia Romagna, Italia, Italy October 17 1893
https://it.wikipedia.org/wiki/File:Raffaele_Bendandi.JPG
https://www.casedellamemoria.it/it/le-case-associate/raffaele-bendandi.html#44.288426058129396/11.884248925430688/17

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, membro della Fondazione Michele Scarponi Onlus, ideologo e membro del movimento ambientalista Ultima Generazione A22 Network per contrastare il Riscaldamento Globale indotto artificialmente

ATTIVITA’ MAGNETICA SOLARE FEBBRAIO 2024, SOLE OSSERVATO SPECIALE DAL DOTT. ALESSIO BRANCACCIO – SOLAR MAGNETIC ACTIVITY FEBRUARY 2024, SUN SPECIAL OBSERVATION FROM DR. ALESSIO BRANCACCIO

Fonte: Space Weather Live X page https://x.com/_SpaceWeather

ATTIVITA’ MAGNETICA SOLARE GENNAIO 2024 – MAGNETIC SOLAR ACTIVITY JANUARY 2024

https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/asia/2024/01/01/terremoto-di-magnitudo-7.6-in-giappone-la-minaccia-dello-tsunami-in-gran-parte-superata_c2f0918f-eaec-4e56-a33e-3ad0be34d694.html
https://www.data.jma.go.jp/multi/quake/quake_detail.html?eventID=20240101162429&lang=en
https://terremoti.ingv.it/event/37258201
https://edition.cnn.com/2024/01/02/asia/japan-earthquake-tsunami-warnings-tuesday-intl-hnk/index.html

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, membro partecipante ordinario Fondazione Michele Scarponi Onlus, ideologo e membro del movimento ambientalista Ultima Generazione appartenente alla Rete Internazionale A22 in contrasto al Cambiamento Climatico in atto

ERUZIONE SOLARE DI CLASSE X, LA PIU’ POTENTE DEGLI ULTIMI ANNI DOPO IL 2017! ORA LA TERRA E’ A RISCHIO DI TEMPESTE GEOMAGNETICHE

Violenta eruzione solare di classe X, è la più potente da anni: ora la Terra è a rischio di tempeste geomagnetiche
https://www.msn.com/it-it/meteo/storieprincipali/eruzione-solare-di-classe-x-%C3%A8-la-pi%C3%B9-potente-da-anni-ora-la-terra-%C3%A8-a-rischio-di-tempeste-geomagnetiche/ar-AA1lz8LH

Una violenta eruzione solare è stata rilevata il 14 dicembre, esattamente alle 18.02 ora italiana. Si tratta, come riferiscono gli esperti, del brillamento più potente degli ultimi anni, classificato come X2.8 (la classe più elevata). Il fenomeno è stato osservato dal telescopio spaziale Solar Dynamics Observatory della Nasa e ciò lo rende il brillamento più forte di questo ciclo di attività solare ed il più forte dal 2017, quando il 10 settembre venne registrato un brillamento di classe X8.2. Ora la Terra è a rischio di tempeste geomagnetiche.

Cosa è

L’evento, come spesso accade, è stato anche accompagnato da un espulsione di massa coronale o Cme, cioè un getto di particelle cariche sotto forma di plasma sparato nello spazio ad elevatissime velocità: dai dati raccolti ci sono buone probabilità che la Cme raggiunga anche la Terra, che è dunque a rischio di tempeste geomagnetiche nei prossimi giorni. «Al momento è ancora difficile prevedere l’intensità dell’eventuale tempesta solare ed il suo momento di arrivo», spiega all’ANSA Mauro Messerotti, docente di Meteorologia spaziale all’Università di Trieste e ricercatore dell’Istituto Nazionale di Astrofisica. «Ma il brillamento ha già prodotto una piccola interruzione di un paio d’ore dei segnali radio alle alte frequenze sopra il continente americano – dice Messerotti – e sembra abbia anche provocato un disturbo dei satelliti Gps».

La macchia solare

La regione di macchie solari chiamata AR 3514, responsabile del potente brillamento, sta mostrando un’attività piuttosto vivace: «Anche oggi ha emesso altri brillamenti di classe M (quella subito inferiore alla classe X) – aggiunge il fisico – quindi ci aspettiamo di vedere ulteriore attività di questo tipo». Questo anche in vista del fatto che il Sole sta raggiungendo il picco della sua attività, previsto per il 2024. Una volta superata quella fase, la polarità del campo magnetico della nostra stella si invertirà e l’attività inizierà a diminuire.  

Le classi

Le eruzione solare o brillamenti sono classificati in cinque classi di potenza a seconda della loro luminosità nei raggi X, misurata a Terra in W/m2 e nella banda tra 0,1 e 0,8 nm. In ordine crescente di potenza sono A, B, C, M e X. Ogni classe è dieci volte più potente di quella precedente, con la più potente X pari a un flusso di 10−4 W/m2, ed è ulteriormente suddivisa linearmente in 9 classi, numerate da 1 a 9. Per esempio un brillamento M5 è la metà di un brillamento M10, cioè X1, a sua volta la metà di un brillamento X2. Un brillamento X2 è pertanto 4 volte più potente di un M5 e 10 volte più potente di un evento M2. Oltre la classe X9, la più alta, la numerazione prosegue linearmente.

I precedenti

Brillamenti di tale entità sono rari, come quelli del 16 agosto 1999 e del 2 aprile 2001, di potenza X20, cioè due volte più potenti di un X10, il fondoscala della classe X. Il record del più potente flare mai registrato è detenuto dall’evento del 4 novembre 2003, inizialmente stimato in X28 e successivamente corretto in X45.[1]. L’attività solare di routine si trova compresa tra le classi A e C, mentre la classe M è raggiunta solo in prossimità e durante il massimo del ciclo undecennale del Sole. I brillamenti X si concentrano quasi esclusivamente nei periodi di picco dell’attività e sono quindi relativamente rari, poche decine per ogni ciclo solare. Brillamenti come quello del 4 novembre 2003 sono ancora più rari, e avvengono solo poche volte per secolo, come l’evento di Carrington. La regione di macchie solari 486 che produsse il brillamento del 2003 era la più turbolenta mai osservata.

Fonte: MSN

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, membro partecipante ordinario Fondazione Michele Scarponi Onlus, ideologo e membro del movimento ambientalista Ultima Generazione appartenente alla Rete Internazionale A22 in contrasto del Cambiamento Climatico in atto