Lazio Region

INCENDIO IN UN IMPIANTO DI SMALTIMENTO PER I RIFIUTI A CIAMPINO, ROMA

L’incendio a Ciampino. Diossina ancora a livelli preoccupanti in 8 comuni

I dati forniti dall’Arpa relativi a domenica scorsa mostrano una situazione a rischio per chi vive nei pressi del sito. Tavolo tecnico in Regione. Si indaga per capire se ci fossero più rifiuti rispetto a quelli consentiti

a buona notizia è che dopo 5 giorni il rogo nell’area conferimento rifiuti di Ciampino sembra essere domato. Oggi il tavolo tecnico in Regione è servito per cercare soluzioni per fare fronte ai livelli di diossina che superano ancora più di 100 volte quelli indicati dall’Oms.

Al momento si chiede di tenere porte e finestre chiuse, limitare gli spostamenti allo stretto necessario, limitare l’uso di impianti di climatizzazione, lavare frutta e verdura. Si sta monitorando l’evoluzione per verificare l’andamento della dispersione dell’aria.

Otto i comuni interessati dalle misure: Oltre a Ciampino, Grottaferrata, Marino, Albano, Ariccia, Lanuvio, Castelgandolfo, Frascati.

La Procura ha aperto un fascicolo. Ancora non si conoscono i nomi di eventuali indagati.

I dati sulla qualità dell’aria

Dopo l’incendio che ha colpito sabato l’impianto di trattamento dei rifiuti i valori della qualità dell’aria continuano ad essere oltre i limiti, in particolare per la presenza di diossina e di benzopirene: il primo salito da 37 a 42, mentre il secondo sceso da 94 a 11 volte oltre i limiti, all’interno dell’impianto. È quanto emerge dalle ultime rilevazioni effettuate da Arpa Lazio, che ha installato due campionatori ad alto volume, strumenti necessari per verificare l’eventuale presenza in aria di sostanze inquinanti come idrocarburi policiclici aromatici, Pcb e diossine: il primo nell’area interessata dall’incendio ed il secondo a circa 600 metri dal rogo. All’interno dello
stabilimento la diossina ha raggiunto un valore di 42 pg/m3, oltre il limite suggerito dall’Oms di 0,1-0,3. Mentre il valore del benzopirene è pari a 11 ng/m3, quando il limite
è 1. Quindi, dati ancora “superiori ai valori di riferimento”. 

A 600 metri dal rogo, invece, il valore delle diossine è salito a 4 da 3,3 pg/m3, mentre quello del benzopirene è sceso a 0,1 da 0,3 ng/m3. In particolare, per quanto riguarda le diossine “non esiste un riferimento normativo in aria ambiente. Concentrazioni di tossicità equivalente (TEQ) in ambiente urbano di diossine e furani sono stati stimati (dati World health organization Who nel documento Air quality guidelines for Europe 2000) pari a circa 0,1 pg/m3, anche se è elevata la variabilità da zona a zona – rileva Arpa -. Mentre concentrazioni in aria di 0,3 pg/m3 o superiori indicano la presenza di fonti di emissione localizzate. I valori dei campioni del 29 e 30 luglio (sito 1 e 2) sono superiori al valore di riferimento”. Tra gli idrocarburi policiclici aromatici (Ipa) normalmente rilevabili il benzoapirene, è l’unico composto per il quale la legge prevede un valore limite pari a 1 ng/m3 come concentrazione media annua. “Il valore dei campioni del 29 e 30 luglio misurato presso il sito 1 sono superiori al valore di riferimento. I valori dei campione del 29 e 30 luglio misurati presso il sito 2 sono inferiore al valore di riferimento”. 

Fonte: Rainews

https://www.rainews.it/tgr/lazio/articoli/2023/08/lincendio-a-ciampino-diossina-ancora-a-livelli-preoccupanti-a766cc39-9260-414c-9d52-59441614c106.html

Nube tossica a Ciampino, diossina in aumento: i nuovi dati Arpa. Prescrizioni in 8 Comuni: “Tenete porte e finestre chiuse”

Le misure di sicurezza per ora non riguardano Roma. Il livello di diossina è cresciuto da 37 a 42 in 24 ore, il limite dell’Oms è di 0,3

Rogo Ciampino: la colonna di fumo nero e denso sollevata nell’aria https://www.quotidiano.net/roma/incendio-discarica-ciampino-diossina-f8klnc8h

oma, 2 agosto 2023 – L’allarme diossine non cala, l’aria di Ciampino è sempre più inquinata. E oggi sono state diramante le prescrizioni di tenere porte e finestre chiuse per otto Comuni alle porte di Roma, compreso Ciampino dove sabato si è sviluppato un incendio in un impianto di stoccaggio di rifiuti. Le misure non riguardano per ora Roma.

Porte e finestre chiuse in 8 Comuni

A Ciampino, Marino, Albano, Grottaferrata, Castel Gandolfo, Ariccia, Lanuvio, Frascati si prescrive di tenere chiuse porte e finestre, limitare spostamenti e uso del condizionatore, lavare frutta e verdura. È quanto ha reso noto il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, al termine della cabina di regia convocata a fine mattina per gestire le conseguenze dell’incendio nella discarica vicino all’aeroporto di Ciampino a cui hanno partecipato i sindaci del territorio e i tecnici di Regione con Asl e Arpa.

Rocca: “Non ci sono zone rosse, ma serve prudenza”

“Non c’è mai stato un diniego della vendita di alimenti – ha detto il presidente Rocca -. Rimane la richiesta di accuratezza dei lavaggi di frutta e verdura. Altrimenti sarebbe stata emanata un’ordinanza che sarebbe andata in una direzione differente”. Rocca ha invitato a “essere prudenti”, sottolineando che si tratta di “uno stato di attenzione e monitoraggio: se si seguono pedissequamente le prescrizioni impartite dalla Asl si protegge la comunità”.

Rocca ha chiarito che “non esistono zone rosse”, ma laddove sia visibile il fumo e l’odore dovesse essere intenso è necessario seguire le prescrizioni di prudenza indicate.

++ ‘Finestre e porte chiuse’,prescrizioni dopo rogo Ciampino ++

I livelli di diossina e inquinanti nell’aria

Il livello delle diossine nell’aria registrato dai rilevatori di Arpa Lazio è arrivato a 42, con un aumento di cinque punti in sole 24 ore. Un limite che spaventa, visto che i lavori massimi di tolleranza indicati dell’Oms sono tra lo 0,1 e lo 0,3. Anche i valori di benzopirene 94 volte oltre limiti a causa dell’incendio scoppiato lo scorso 29 luglio all’impianto di stoccaggio di rifiuti ‘Eco Logica 2000’.

“Abbiamo chiesto ad Arpa di implementare la presenza delle centraline – spiega la sindaca di Ciampino, Emanuela Colella – a nome di tutti i cittadini interessati, abbiamo chiesto di velocizzare i risultati delle analisi e di effettuare una mappatura delle sostanze inquinanti presenti in tutti i territori coinvolti”. Intanto la discarica continua a bruciare.

I cittadini: “Disastro ambientale”

Incendio di proporzioni gigantesche, un vero disastro ambientale”, sottolineano i comitati locali che venerdì faranno il punto della situazione in una conferenza stampa. “L’aria irrespirabile per l’odore acre del fumo ha coinvolto anche i residenti dei comuni dei Castelli Romani, sino a spingersi sulle zone del litorale. Le operazioni di spegnimento dei vigili del fuoco sono ancora in corso: cresce la rabbia dei cittadini, sollecitati a stare chiusi in casa e preoccupati di conseguenze gravi sulla salute”, dicono gli ambientalisti.

Aria irrespirabile: cosa dicono gli ultimi dati Arpa

Aumentano le diossine a Ciampino. Il sito di stoccaggio di rifiuti è costantemente monitorato attraverso le stazioni mobili installate dopo lo scoppio dell’incendio alle porte di Roma. Nell’ultimo aggiornamento del report di Arpa Lazio viene riportato che i valori dei campioni del 29 e del 30 luglio (sito 1 e 2) sono superiori al limite. Le diossine per il campione all’interno del sito, nella giornata del 30, sono infatti salite da 37 a 42 pg/m3, mentre la seconda centralina, che si trova a circa 600 metri in linea d’aria dall’impianto, è passata da 3.3 del 29 luglio ai 4pg/m3 del giorno successivo, sforando quindi il valore limite di 0,1-0,3 suggerito dall’Oms.

Rimane alto anche valore anche il benzopirene. Nel campionatore di riferimento della prima centralina è pari a 11, quando il valore limite è 1, scendendo comunque di molto rispetto pari a 94 ng/m3 rilevati nella prima giornata. Sale anche il valore del Pcb (policlorobifenili), che passa da mille a 6.700. “Per quanto riguarda i Pcb, non esistono limiti normativi o valori di riferimento”, precisano da Arpa.

Ma in base all’esperienza maturata dall’Arpa Lazio in occasione degli incendi più rilevanti avvenuti negli ultimi anni sul territorio regionale – da Eco X Pomezia 2017 a Tmb SalarioRoma 2018, Mecoris Frosinone 2019, Loas Aprilia 2020 – “i valori di Pcb misurati possono rientrare in un range molto ampio, che oscilla da meno di 200 a oltre 2.000 pg/m3”, sottolineano i tecnici regionali.

Fonte: Quotidiano Nazionale

Incendio a Ciampino, valori inquinanti ancora sopra i limiti | Finestre e porte chiuse in otto Comuni

Alti i livelli di benzopirene e diossine nell’aria secondo Arpa Lazio. Il presidente della Regione Rocca invita i cittadini a “essere prudenti”

https://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/lazio/incendio-ciampino-finestre-chiuse_67923042-202302k.shtml

Dopo l’incendio scoppiato in un impianto di stoccaggio di rifiuti a Ciampino (Roma), la Regione Lazio raccomanda ai residenti di otto Comuni della zona (Marino, Albano, Grottaferrata, Castel Gandolfo, Ariccia, Lanuvio, Frascati oltre allo stesso Ciampino) di tenere porte e finestre chiuse, di limitare gli spostamenti e l’uso del condizionatore, nonché di lavare frutta e verdura. Secondo le analisi dell’Arpa Lazio, i livelli di benzopirene, diossine e altri inquinanti sono ancora sopra i limiti.

Le misure di sicurezza sono state annunciate dal presidente della Regione Lazio Francesco Rocca in una conferenza stampa dopo la Cabina di regia, convocata dopo l’incendio. Le prescrizioni non riguardano la città di Roma ma sette comuni della Asl Rm 6, oltre a Ciampino. “Non c’è mai stato un diniego della vendita di alimenti – ha sottolineato Rocca -. Rimane la richiesta di accuratezza dei lavaggi di frutta e verdura. Altrimenti sarebbe stata emanata un’ordinanza che sarebbe andata in una direzione differente”.

I valori inquinanti – I dati raccolti domenica 30 luglio da Arpa Lazio fissano il benzopirene a 11 ng/m3, 11 volte sopra il valore medio annuale. Le diossine salgono a 42 pg/m3, a fronte del limite 0.3 suggerito dall’OMS. I valori degli inquinanti (Pcb) si attestano su 6.700 pg/m3. Il presidente Rocca invita quindi i cittadini a “essere prudenti, seguire le prescrizioni e fare tutto per proteggere la salute della comunità”.

L’indagine e il controllo dell’aria – È la procura di Velletri a indagare sull’incendio. Nel fascicolo, a carico di ignoti, si ipotizza il reato di disastro ambientale colposo. Per monitorare l’area, l’Arpa ha installato due campionatori ad alto volume necessari a verificare i livelli nell’aria di alcune sostanze: il primo a breve distanza dall’area interessata dall’incendio e il secondo a circa 600 metri in linea d’aria, posizionato in base alla direzione prevalente del vento durante la fase più attiva dell’incendio.

Fonte: Tgcom24

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, ideologo e consulente tecnico movimento ambientalista Ultima Generazione A22 Network e membro attivo della Fondazione Michele Scarponi Onlus