di Redazione Roma
Nessun ferito ma il rogo è esteso e l’alta colonna di fumo potrebbe essere tossica. Diramata raccomandazione alla popolazione: «Condizionatori e finestre chiusi». I numeri verdi per l’emergenza: 800 854 854; 06.67109200
A fuoco la discarica di Malagrotta. Un densa colonna di fumo, dalle 15.30 di domenica 24 dicembre, si è alzata sul sito di stoccaggio. Sei le squadre dei vigili del fuoco in azione. Non si registrano feriti ma l’incendio, che intorno alle 19 è rientrato sotto controllo, rimane molto esteso. E la nube scura, che potrebbe condurre diossina, si sta spostando verso le zone abitate. Intanto, in attesa delle rilevazioni di Arpa sulla qualità dell’aria la raccomandazione diramata della protezione civile alla popolazione presente nel raggio di un chilometro dalla zona del rogo è di «tenere chiuse le finestre a titolo precauzionale, di non sostare nei pressi dell’area interessata dall’incendio; mantenere chiuse le finestre in caso di fumi persistenti e maleodoranti; non utilizzare al momento i condizionatori d’aria; in caso di emergenza contattare il numero unico emergenze 112 o la Sala operativa h24 della Protezione civile di Roma Capitale al numero verde 800 854 854 o al numero 06.67109200». Intanto si teme per un’emergenza rifiuti – proprio nei giorni già critici delle festività di Natale – in quanto l’impianto andato a fuoco trattava e differenziava fino a 600 tonnellate di rifiuti al giorno, provenienti dal quadrante sud-est della Capitale.
Maxi operazione dei vigili del fuoco
La sala operativa del comando di Roma ha inviato in via di Malagrotta n. 257 sei squadre dei vigili del fuoco con al seguito due autobotti, un’autoscala, il carro schiuma, il carro autoprotettori. L’impianto interessato è il Tmb 1: si tratta dell’impianto che si era salvato nel maxi incendio che aveva colpito la discarica a giugno del 2022. Sul posto, oltre a 40 vigili del fuoco con 13 automezzi, anche gli agenti di polizia e del commissariato dei carabinieri di Monteverde, i sanitari del 118. È stato richiesto inoltre alla direzione regionale dei vigili del fuoco del Lazio l’invio di personale Gos-Gruppo operativo speciale con i mezzi di movimento terra. Le operazioni di spegnimento sono ancora in corso. Secondo quanto si apprende, ci vorrà tempo perché le fiamme siano domate del tutto. «L’intervento – spiega Adriano De Acutis comandante provinciale dei vigili del fuoco di Roma – è piuttosto importante perché le temperature all’interno sono elevatissime. Quindi dobbiamo intervenire dall’esterno. Per domare l’incendio spero si tratti di ore però purtroppo se l’accumulo del materiale all’interno è vasto potrebbe essere necessario più tempo. Siamo in contatto con Arpa Lazio. E consigliamo ai cittadini di chiudere le finestre per evitare che possano entrare fumi nelle abitazioni».
Le indagini
Ancora al vaglio le cause del rogo, su cui indaga la polizia. Non si esclude un atto doloso e si va largo pure l’ipotesi che le fiamme possano essere partite da un silos. Ma sono in corso anche verifiche sul funzionamento dell’impianto antincendio e per individuare il punto di innesco delle fiamme. Al vaglio anche i filmati delle telecamere di vigilanza interni ed esterni al complesso. Negli ultimi anni episodi analoghi si sono verificati non soltanto a Malagrotta ma anche in altri impianti capitolini di Trattamento meccanico biologico. L’11 dicembre 2018 era andato a fuoco il Tmb di via Salaria e a marzo 2019 un rogo colpì quello di Rocca Cencia. I vigili del fuoco hanno installato Malagrotta un posto di comando avanzato per gestire le operazioni di soccorso ed intervento in maniera più rapida. Non si esclude che già nelle prossime ore possono essere sentiti i responsabili del deposito insieme con gli operai che erano di turno nel pomeriggio di domenica per capire se siano state rispettate le misure di sicurezza sul lavoro e se siano entrati in funzione tutti gli apparati di sicurezza installati per evitare eventi del genere.
Incognita sostanze tossiche
Alle operazioni di spegnimento partecipano anche squadre specializzate dei vigili del fuoco nella rilevazione di sostanze tossiche nell’aria. E si attende l’intervento degli operatori dell’Arpa Lazio con il posizionamento di centraline per capire se la nube che si è sprigionata dall’incendio e che copre una vasta area sopra la discarica contenga sostanze nocive e soprattutto la direzione dei venti per scongiurare il rischio che le esalazioni possano raggiungere zone abitate. Al momento non si registrano feriti né intossicati. Il sindaco Roberto Gualtieri ha sentito il prefetto Lamberto Giannini e i comandanti nazionale e provinciale dei vigili del fuoco in merito all’incendio di Malagrotta. Sul posto sono arrivati l’assessora ai Rifiuti Sabrina Alfonsi, il dg di Ama Alessandro Filippi e i presidenti dei Municipi Gianluca Lanzi (XI) e Elio Tomassetti (XII). Il sindaco è in costante contatto e segue la vicenda tenendosi in aggiornamento continuo.
Alfonsi: «Incendio grave, rifiuti a rischio»
L’Assessora Sabrina Alfonsi ha dichiarato: «Siamo in attesa di conoscere l’entità dei danni, anche se sembra certo che l’impianto non potrà essere operativo per un tempo non breve da stabilire. Si tratta del secondo impianto in ordine di importanza per il trattamento dei rifiuti di Roma, presso il quale Ama conferisce ogni giorno circa 650 tonnellate di rifiuti, per un totale di 200 mila tonnellate all’anno. Certamente si tratta di un evento non privo di conseguenze sul regolare svolgimento dell’attività di gestione dei rifiuti, in un periodo in cui la produzione aumenta». L’assessora si è subito attivata «con l’azienda per minimizzare l’impatto di questo evento, individuando sbocchi alternativi per mettere in sicurezza il conferimento dei rifiuti nei prossimi giorni. In corso anche le valutazioni sugli eventuali interventi da adottare per la salvaguardia della salute dei cittadini».
Le testimonianze social
«È preoccupante, soprattutto per chi abita nei dintorni e potrebbe respirare le particelle che arrivano dalle correnti». Lo scrive, in un post sui social, Mariagrazia M., una cittadina che abita a Malagrotta, a pochi metri dal luogo dove oggi pomeriggio intorno alle 15 si è sviluppato un incendio nell’impianto di trattamento dei rifiuti di Roma e provincia. Un’altra donna, che ha immortalato la scena in un video, non ha nascosto lo spavento: «Ci sono fiamme altissime».
Riunione Centro operativo comunale su ulteriori restrizioni
«Appena appresa la notizia insieme all’assessora capitolina Sabrina Alfonsi e al direttore generale di Ama Alessandro Filippi ci siamo recati presso l’impianto di Malagrotta. L’incendio che ha coinvolto il Tmb 1, grazie all’intervento dei vigili del fuoco, della Protezione Civile e delle forze dell’ordine, al momento è sotto controllo. Tuttavia, alle ore 20 si aprirà il Centro Operativo Comunale presso la Protezione civile di Roma Capitale e si valuteranno eventuali ulteriori restrizioni», dichiarano i presidenti del municipio XI e XII, Gianluca Lanzi ed Elio Tomassetti. E nelle prossime ore alla Procura di Roma si attende una prima informativa di polizia e carabinieri in relazione all’incendio. I pm apriranno quindi un fascicolo di indagine. Nei prossimi giorni, sono attesi anche gli esiti degli accertamenti dei vigili del fuoco.
Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, membro partecipante ordinario Fondazione Michele Scarponi Onlus, ideologo e membro del movimento ambientalista Ultima Generazione appartenente alla Rete Internazionale A22 in contrasto del Cambiamento Climatico in atto