Liberazione

UN GRANDE 25 APRILE PER LA DEMOCRAZIA E LA COSTITUZIONE

L’INIZIATIVA. Il Forum delle Associazioni antifasciste e della Resistenza lancia un appello per un grande e partecipatissimo 25 aprile

Forum delle Associazioni antifasciste e della Resistenza
https://ilmanifesto.it/un-grande-25-aprile-per-la-democrazia-e-la-costituzione

Il 25 Aprile è la data del calendario civile in cui tutti i cittadini e le cittadine ricordano la Liberazione, e quindi, la Resistenza che ha cambiato la storia d’Italia con la sconfitta del nazifascismo. Con la Costituzione repubblicana e antifascista si sancì la conquista della democrazia e di libere Istituzioni.

Il 25 Aprile, che pose fine alla tragedia della guerra, fu preceduto da un ventennio di lotte antifasciste, durante il quale decine di migliaia di italiani furono perseguitati, arrestati, confinati, deportati e uccisi perché contrari al regime di Mussolini.

Ogni anno celebriamo questo giorno e rinnoviamo l’impegno in difesa di quei valori.

Quest’anno lanciamo un appello affinché il 25 Aprile sia caratterizzato da una straordinaria partecipazione unitaria di donne e uomini, giovani, famiglie, popolo.

Esprimiamo preoccupazione per dichiarazioni, decisioni e comportamenti di alcuni rappresentanti delle istituzioni e della politica che, in vari casi, sono apparse divisive e del tutto inadeguate rispetto al ruolo esercitato.

Si impone una netta condanna del fascismo, mentre si moltiplicano episodi di violenza e di apologia del fascismo stesso di cui si rendono protagonisti gruppi che si ispirano a quella ideologia e a quelle politiche, riaffermando in questo giorno che unisce tutti gli italiani il significato più profondo della Liberazione.

Aggiungiamo l’allarme per la grave situazione economica e sociale in cui versa l’intero Paese a causa degli effetti perversi di tante crisi che si sono sovrapposte e intrecciate, e la necessità e l’urgenza, a più di un anno dall’aggressione russa all’Ucraina, di spingere il governo italiano e l’Unione Europea a dare vita a una iniziativa diplomatica per aprire uno spiraglio di trattativa che crei le condizioni di una pace giusta e duratura.

Sosteniamo lo spirito e la lettera della Costituzione, di cui ricorre il 75° anniversario dell’entrata in vigore, che disegna una Repubblica parlamentare, antifascista, una e indivisibile, dando forma alle speranze e ai sogni di futuro di quanti combatterono e diedero la vita.

Per queste ragioni pensiamo che i valori dell’antifascismo e della Resistenza, incarnati nella Costituzione, non siano mai stati così attuali come oggi: è bene che libertà e liberazione, piena democrazia ed eguaglianza sociale, lavoro, pace, solidarietà orientino le Istituzioni della Repubblica e la vita quotidiana dei cittadini.

Per questi obiettivi e su questi valori fondativi chiamiamo cittadine e cittadini, affinché il 25 Aprile di quest’anno sia una grandissima festa unitaria, pacifica, antifascista e popolare a sostegno della democrazia e a difesa della Costituzione della Repubblica.

Il Forum delle Associazioni antifasciste e della Resistenza:

ANPI – Associazione Nazionale Partigiani d’Italia

AICVAS – Associazione Italiani Combattenti Volontari Antifascisti in Spagna

ANED – Associazione Nazionale Ex Deportati nei campi nazisti

ANEI – Associazione Nazionale Ex Internati

ANFIM – Associazione Nazionale Famiglie Italiane Martiri

ANPC – Associazione Nazionale Partigiani Cristiani

ANPPIA – Associazione Nazionale Perseguitati Politici Italiani Antifascisti

ANRP – Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia

FIAP – Federazione Italiana Associazioni Partigiane

FIVL – Federazione Italiana Volontari della Libertà

ADERISCONO ALL’APPELLO:

  • ACLI
  • Archivio Audiovisivo Movimento Operaio e Democratico
  • ARCI
  • Articolo 21
  • Associazione per il Rinnovamento della Sinistra
  • Associazione Nazionale Giuristi Democratici
  • Associazione Volere la Luna Odv
  • CDC – Coordinamento Democrazia Costituzionale
  • CGIL
  • CISL
  • Comitati Democrazia Internazionale
  • Comitati Dossetti per la Costituzione
  • Coordinamento Antifascista Torino
  • Emergency
  • Fondazione CVL
  • Gruppo Abele
  • IRIAD – Istituto Ricerche Internazionali Archivio Disarmo
  • Istituto “Alcide Cervi”
  • Legambiente
  • Libera
  • Rete degli Studenti Medi
  • RIPD – Rete Italiana Pace e Disarmo
  • Salviamo la Costituzione
  • UIL
  • Unione degli Universitari

Fonte: Il Manifesto

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, ideologo e consulente tecnico movimento ambientalista Ultima Generazione A22 Network e membro attivo della Fondazione Michele Scarponi Onlus

NUOVA OFFESA DI LA RUSSA ALLA STORIA D’ITALIA: “NON C’È ANTIFASCISMO NELLA COSTITUZIONE”

Elena Mazzoni ALBANO LAZIALE, Italia

21 APR 2023 — 

La Russa: “Nella Costituzione non c’è riferimento all’antifascismo”. È di nuovo polemica

Dopo le dichiarazioni sull’attentato di via Rasella, il presidente del Senato è tornato a parlare in vista del 25 aprile negando la presenza dell’antifascismo nella Costituzione.

FACCIAMO APPELLO A TUTTE LE FORZE E PERSONE DEMOCRATICHE ED ANTIFASCISTE AFFINCHÉ CONDIVIDANO LA NOSTRA LEGITTIMA RICHIESTA DI DIMISSIONI!!!

✏️Fai firmare la petizione ad amiche, compagni, colleghe e conoscenti.

Condividi il tuo ANTIFASCISMO

La Russa in missione a Praga. Cerca un 25 aprile senza antifascismo

REPUBBLICA CIECA. Il presidente del Senato insiste: «La Costituzione non parla di Resistenza» e annuncia la trasferta ceca. Protesta l’opposizione

https://ilmanifesto.it/la-russa-in-missione-a-praga-cerca-un-25-aprile-senza-antifascismo

di Giuliano Santoro

La larusseide, saga poco onorevole attraverso la quale il presidente del Senato e seconda carica dello stato punta a erodere il senso dell’antifascismo, ieri si è allungata di un’altra puntata. Già nella seduta a Palazzo Madama di due giorni fa, quando si erano votate le mozioni sulla memoria e le date fondative della Repubblica, Ignazio La Russa aveva trovato il modo di segnalare che «la Costituzione non parla di antifascismo».

Ha approfondito il concetto dicendo ancora: «Nella Costituzione non c’è alcun riferimento all’antifascismo – ribadisce La Russa – Credo che ciò accadde sotto la spinta dei partiti moderati che non volevano fare questo regalo al Pci e all’Urss». Resta insomma l’idea che la lotta contro il nazifascismo sia stata manipolata dai «rossi» e che per questo debba essere archiviata insieme al comunismo, che viene ridotto a una forma totalitarismo alla stregua del nazifascismo.

QUESTA EQUIPARAZIONE emerge anche dalla risposta alla domanda: cosa farà La Russa il 25 aprile? Aveva detto che avrebbe trovato il modo di «non scontentare nessuno». Scorrendo la sua agenda si apprende dunque che al mattino, come era previsto, si recherà all’Altare della patria con Sergio Mattarella, Giorgia Meloni e Lorenzo Fontana. Poi, ecco la novità, partirà per Praga. Ha colto al volo l’occasione di partecipare alla riunione dei presidenti dei parlamenti dei paesi membri dell’Unione europea per sfuggire alle contraddizioni italiche.

Qui visiterà il campo di concentramento di Theresienstadt e in seguito parteciperà alla deposizione di una corona al monumento di Jan Palach in Piazza San Venceslao. Insomma, nel giorno in cui l’Italia festeggia l’anniversario della Liberazione dal nazifascismo, La Russa andrà a mille e duecento chilometri da Roma per commemorare un patriota simbolo della resistenza anti-sovietica cecoslovacca.

LA REDAZIONE CONSIGLIA:

Il «mal d’Africa» del Presidente del Consiglio

ELLY SCHLEIN martedì prossimo sarà alla manifestazione organizzata dall’Anpi a Milano, dietro lo striscione «Nata dalla Resistenza». A Milano ci sarà per altro anche Carlo Calenda, mentre Giuseppe Conte visiterà il museo della Resistenza di via Tasso a Roma. La segretaria dem risponde a La Russa da Riano, dove ha riunito la segreteria del Pd in omaggio al luogo in cui venne trovato il cadavere di Giacomo Matteotti, il deputato socialista ammazzato dal fascismo che iniziava a diventare regime.

«Ho sentito le parole di La Russa – afferma la leader del Partito democratico – Ha detto che l’antifascismo non è in Costituzione. Ma l’antifascismo è la nostra Costituzione». «Continuiamo ad assistere a un tentativo di rimettere in discussione le radici antifasciste della nostra democrazia e della Repubblica – dice la capogruppo del Pd alla Camera Chiara Braga – consideriamo molto grave che la seconda carica dello stato non perda occasione per riaprire polemiche e ambiguità sulla verità storica del nostro paese».

Da Sinistra italiana Nicola Fratoianni sottolinea come «più che un governo ed una maggioranza parlamentare, la destra del nostro paese sembra una casa di produzione televisiva intenta a organizzare una contro-programmazione rispetto alla realtà e a quello che vivono quotidianamente i cittadini italiani». Il riferimento è anche al fatto che il governo Meloni ha pensato bene di riunirsi il prossimo primo maggio per varare alcuni non meglio identificati «provvedimenti in materia di lavoro e politiche sociali».

Anche questa è una mossa che sembra pensata per aggredire il tema delle celebrazioni e delle date, attorno al quale si è dipanato lo scontro tra le mozioni di maggioranza e opposizione l’altro giorno al Senato. E che ha la funzione di spostare l’attenzione dal 25 aprile, il primo di una erede del Msi a Palazzo Chigi, ai giorni successivi.

INFINE, in prevedibile ossequio alla consumata tattica del dico/non dico dei postfascisti, dopo qualche ora di polemiche arriva la parzialissima retromarcia di La Russa. Per bocca del suo portavoce. «In questi giorni il presidente del Senato ha ripetutamente affermato di ‘condividere appieno i valori della Resistenza, vista come superamento di una dittatura’», recita il messaggio. Dunque, prosegue la nota, «non sono i valori della Resistenza antifascista a mancare nella Costituzione, che sono espressi in forma positiva, bensì la parola antifascista». Con questa scena si chiude questo episodio della larusseide. Purtroppo è difficile credere che sia l’ultimo di questa stagione.

Fonte: Il Manifesto

25 Aprile, Lega e Fi scaricano La Russa. L’Anpi: è inadeguato

LIBERAZIONE. Zaia: una festa fondante. Salvini: festeggerò. Crosetto caustico: «Io sarò con Mattarella». Conte: vorrei che tutti si riconoscessero. Smeriglio, sì all’appello pubblicato sul manifesto: i senatori escano dall’aula quando lui presiede

Ignazio la Russa – LaPresse https://ilmanifesto.it/25-aprile-lega-e-fi-scaricano-la-russa-lanpi-e-inadeguato

di Andrea Carugati

Dopo aver spinto governo e maggioranza a inasprire le norme contro i migranti, ora Salvini prova a farsi bello sul 25 aprile: «Celebrerò la liberazione del nostro Paese, starò un po’ in famiglia e lavorerò come farò il primo maggio, perché gli italiani ci pagano per farlo», dice il leader leghista, che a domanda sull’eventualità di prendere le distanze da La Russa dice: «Mi occupo di opere pubbliche, non di commenti che riempiono i giornali».

LA RADICE ANTIFASCISTA della Lega delle origini viene recuperata, con un briciolo di coerenza in più, dal governatore veneto Luca Zaia, che definisce in un’intervista il 25 aprile «festa fondante». «La liberazione dal nazifascismo è una cosa per cui non hanno combattuto soltanto coloro che erano in armi. Ma ha coinvolto donne, bambini, civili», dica Zaia. E auspica che diventi «la festa della lotta all’intolleranza, al razzismo, alla violenza e alla mancanza di libertà. Che sono valori di tutti, non di destra o di sinistra».

ANCHE ANTONIO TAJANI (Forza Italia), prova a ridimensionare le polemiche innescatae dagli alleati di Fdi: «Il 25 aprile è la festa della libertà e di tutti. Gli eroi della liberazione non sono un patrimonio di questo o quel partito, ma dell’Italia. Io sarò alle Fosse Ardeatine a depositare una corona a nome del governo. Non mi pare che ci siano da fare ulteriori polemiche».

E invece le polemiche restano. Il presidente del Senato Ignazio La russa, che sarà in vista a Praga per ricordare Jan Palach e ribadire la sua equiparazione tra nazifascismo e comunismo, torna ancora sulle sue frasi sull’antifascismo che non sarebbe parte della Costituzione. «Resto allibito di fronte allo stravolgimento della verità sulle mie parole. Ho detto che “la parola antifascismo non c’è nella Costituzione”, ma ho aggiunto di riconoscermi nei valori della Resistenza che sono espressi in positivo nella prima parte della Costituzione».

Quindi annuncia querele contro chi abbia osato distorcere il suo pensiero. Anche il collega di partito Crosetto prende le distanze: «Il 25 aprile io sarò con la prima carica dello Stato, non con la seconda…», ironizza.

E TUTTAVIA LA FOGA revisionista della seconda carica dello Stato continua a suscitare indignazione.«Ogni sua dichiarazione è sempre ostinatamente divisiva. Dovrebbe valutare da solo la propria adeguatezza al ruolo che ricopre», dice il presidente dell’Anpi Gianfranco Pagliarulo. «Le leggi razziali sono criticate dagli esponenti di Fdi senza ricordare che quel provvedimento è arrivato al culmine di una serie di azioni del fascismo sempre permeati dal razzismo: prima gli slavi, poi gli africani nel periodo coloniale e infine gli ebrei».

Pagliarulo critica il «linguaggio pericoloso» della premier e dei vertici di Fdi che «descrive una visione inquietante che richiama ai valori sbagliati del fascismo: nazione, italiani, destino, patria, parole che sono pronunciate contro qualcosa e qualcuno, non per unire».

L’EURODEPUTATO PD Massimilianio Smeriglio invita ad aderire all’appello lanciato ieri da politici e intellettuali sul manifesto, che chiede ai senatori di uscire dall’aula quando La Russa presiede i lavori. Maurizio Acerbo di Rifondazione invita i senatori a dire, in ogni intervento, che «l’esponente di Fdi si deve dimettere».

«Spero di vivere in un Paese in cui il 25 aprile è un festa non accompagnata da polemiche, purtroppo vedo che non è ancora così, ma non dobbiamo disperare», il pensiero di Giuseppe Conte. «L’importante è che tutti si possano riconoscere in questa festa di liberazione dal nazismo, dal fascismo e da tutti i regimi autoritari e dittatoriali».

Nicola Fratoianni di Sinistra italiana è meno ottimista: «Assistiamo all’oltraggio sistematico al fondamento antifascista della Costituzione da parte di esponenti della destra. Non si tratta di incidenti, ma di un progetto egemonico a cui lavorano da tempo». Elly Schlein, dopo aver ricordato venerdì che «l’antifascismo è la nostra Costituzione», dice stop ai commenti sulle parole di esponenti della maggioranza.

«C’è un chiaro disegno dietro queste stupidaggini revisioniste: distrarre l’opinione pubblica e i media dai totali fallimenti economici, sociali e ambientali di questo governo», dice il capogruppo del M5 Francesco Silvestri E Luigi De Magistris attacca: «Un presidente del Senato che non riconosce la costituzione antifascista va sfrattato».

Fonte: Il Manifesto

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, ideologo e consulente tecnico movimento ambientalista Ultima Generazione A22 Network e membro attivo della Fondazione Michele Scarponi Onlus

70ESIMO ANNIVERSARIO DELLA RESISTENZA ITALIANA: ALESSIO BRANCACCIO VISITA IN BICICLETTA SULMONA E LA VALLE PELIGNA SULLE ORME DELLA BRIGATA MAIELLA NELL’EVENTO “RESISTERE PEDALARE, RESISTERE” 25 APRILE 2015

Vasto, lì 25 Aprile 2022 ore 23.56

Amici ed amiche simpatizzanti ed appassionati di mobilità sostenibile, buonasera a tutti voi.

In questo articolo voglio parlarvi di un mio modo particolare di festeggiare il settantesimo anniversario della Liberazione dal nazifascismo: il 25 Aprile 2015 venne organizzata una spedizione in bicicletta a Sulmona (AQ) da parte di due esponenti del Comitato della Mobilità Sostenibile Marsicana Onlus di Avezzano, da me Alessio Brancaccio e dal compagno Ciro Sabatino, lavoratore presso l’azienda cinese Clean Room sita nel Nucleo Industriale del capoluogo marsicano, per ripercorrere assieme le orme della Brigata Maiella, in occasione del settantesimo anniversario della Liberazione dal nazifascismo attraverso la Resistenza Italiana: partimmo la mattina alle 9 con le nostre due biciclette agganciate al portabiciclette fissato nella parte posteriore dell’auto di Ciro, una Ford Focus percorremmo tutta l’Autostrada dei Parchi A25 uscendo al casello di Cocullo, percorrendo la SR479 Sannita da Anversa degli Abruzzi fino a Sulmona, dove arrivammo alle 10 in punto ed appena arrivati in città, salimmo in sella entrammo nel centro abitato e subito assistemmo alla cerimonia musicale della Brigata Maiella con alcuni anziani reduci della formazione partigiana che contribuì attivamente alla sconfitta nel nazifascismo in Italia, assieme alla Brigata Garibaldi. Percorremmo poi tutto il corso fino a Piazza Ovidio nel centro della città, dove io e Ciro ci incontrammo con Antonio Cellitti, il Presidente dell’associazione per la mobilità sostenibile della Valle Peligna, FIAB Sulmona Bicincontriamoci, https://www.bicincontriamoci.it/ con il quale abbiamo cominciato un percorso itinerante di diversi km tra Sulmona, aree rurali di campagna, visitando in sella dapprima il cimitero di Sulmona, dove qui, il 20 Ottobre del 1943 vennero fucilati quattro civili locali dai nazisti davanti al muro esterno di entrata al cimitero tramite una rappresaglia e, proprio qui, incontrammo una delegazione del Write Club, un’associazione culturale sulmontina, composta dalla giovanissima responsabile Giorgia Mazzotta e da diversi altri giovani membri: di fronte al cimitero Giorgia ci lesse una poesia che ricordò proprio questo tragico evento che spezzò la vita di quattro persone, poi andammo a visitare un ponte sul fiume Gizio dove Giorgia ci lesse un’altra famosissima poesia dello scrittore Italo Calvino, Oltre il Ponte, poesia rimusicata in epoca recente dai Modena City Ramblers:

https://www.skuola.net/appunti-italiano/italo-calvino/oltre-il-ponte-italo-calvino.html

Dopo aver ascoltato la poesia di Calvino letta da Giorgia con applauso finale, continuammo a percorrere diverse strade sterrate di campagne prima di visitare tutte le frazioni limitrofe a Sulmona come Bagnaturo e Badia Morronese, dove vi è il Campo 78, il campo di concentramento di Fonte D’Amore a Bagnaturo di Sulmona, dove i tedeschi tenevano internati partigiani ed inglesi che collaboravano attivamente con loro qui nelle montagne per respingere il nemico nazifascista, nonostante la guerra qui in Abruzzo fosse già finita, dopo l’armistizio dell’8 Settembre 1943. Dopo aver visitato il Campo 78, proseguimmo il nostro giro in bicicletta passando per Bagnaturo frazione di Sulmona per arrivare poi a Badia Morronese, per visitare l’eremo di Santo Spirito dove si raccolse in preghiera il frate eremita Pietro Angeleri del Morrone, il futuro Papa angelico Celestino V, incoronato tale il 29 Agosto del 1294 nella Basilica di Santa Maria di Collemaggio a L’Aquila, ma la chiesa che gestisce l’eremo, l’Abbazia di Santo Spirito al Morrone, in quel sabato pomeriggio del 25 Aprile 2015 era chiusa e quindi, sfortunatamente, non potemmo visitare tutti in gruppo sia l’abbazia che l’eremo celestiniano stesso. Tornati tutti nell’abitato di Sulmona, finì un’intensa mattinata di visita a zone rurali di campagna che FIAB Sulmona Bicincontriamoci sta nel tempo trasformando in piste ciclabili lungo tutta la Valle Peligna ed io, Ciro ed Antonio, andammo in un ristorante sulmontino in zona centralissima, dove ebbi modo di gustare tutte le prelibatezze della cucina locale: ricordo ancora di aver mangiato degli spaghetti alla chitarra con rosmarino e salvia, che erano veramente la fine del Mondo per quanto erano buonissimi, un secondo di carne e verdura veramente nutrienti, frutta di stagione locale, un bicchiere di acqua e birra e poi nel pomeriggio alle ore 16, via di nuovo in sella per percorrere una strada sterrata lungo tutto l’argine del fiume Gizio, passando vicino una centrale idroelettrica dismessa dell’ENEL, attraversando zone ripariali e rurali veramente degne di nota, tra alberi, il cinguettio degli uccelli ed il suono terapeutico delle acque che scorrono, fino ad arrivare ad un ponticello in legno di attraversamento sul fiume ed un mulino, il De Stephanis, al tempo in fase di ristrutturazione per la riqualificazione delle aree rurali locali, posto sulla destra all’altezza di un ponticello con cinte a palizzata in legno veramente ben realizzate e resistenti, prima del cimitero di Pettorano sul Gizio. http://www.comune.pettorano.aq.it/hh/index.php Una volta giuntì lì, risalimmo lungo una dura salita per visitare il comune di Pettorano, poi alle ore 18 rientrammo a Sulmona, dove si concluse una bellissima giornata trascorsa assieme a FIAB Bicincontriamoci Sulmona ed ai ragazzi dell’associazione culturale locale, all’insegna della memoria storica e del divertimento in sella.

Di seguito pubblico tutte le foto dell’evento di quel giorno, che per me e Ciro Sabatino fu davvero indimenticabile:

Piazza Ovidio Sulmona (AQ), mattina del 25 Aprile 2015
Piazza Ovidio Sulmona (AQ), mattina del 25 Aprile 2015
Piazza Ovidio Sulmona (AQ), mattina del 25 Aprile 2015: l’uomo con il cappello bianco sulla testa,ripreso di spalle, è Antonio Cellitti, il Responsabile di FIAB Bicincontriamoci Sulmona
Targa commemorativa posta sul muro del cimitero di Sulmona (AQ) a ricordo dei quattro civili uccisi per rappresaglia dai nazisti delle SS il 20 Ottobre del 1943
Giorgia Mazzotta del Write Club di Sulmona, legge la storia dei quattro civili uccisi per rappresaglia delle SS naziste di fronte il muro che costeggia l’entrata del cimitero il 20 Ottobre 1943
Monumento all’emigrante di Bagnaturo (AQ)
L’Eremo di Santo Spirito al Morrone visto dal Campo di Concentramento tedesco di Fonte D’Amore (Campo 78), dove venivano tenuti prigionieri i soldati inglesi a Bagnaturo di Sulmona (AQ)
L’Eremo di Santo Spirito al Morrone visto dal Campo di Concentramento tedesco di Fonte D’Amore (Campo 78), dove venivano tenuti prigionieri i soldati inglesi a Bagnaturo di Sulmona (AQ)
Monumento a ricordo delle vittime civili di guerra, Bagnaturo di Sulmona (AQ)

Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra del Secondo Conflitto Mondiale 1940-1945

Un tornio rinvenuto all’interno del mulino De Stephanis posto vicino al fiume Gizio a Pettorano sul Gizio (AQ)
Attrezzo per fare il pane sito all’interno del mulino De Stephanis, posto vicino il fiume Gizio a Pettorano sul Gizio (AQ)
Attrezzi di lavrazione del pane rinvenuti all’interno di un mulino posto vicino al fiume Gizio a Pettorano sul Gizio (AQ)
Ambiente interno del mulino De Stephanis di Pettorano sul Gizio (AQ)
Un focolare sito all’interno del mulino De Stephanis di Pettorano sul Gizio (AQ)
Un setaccio trovato all’interno del mulino De Stephanis di Pettorano sul Gizio (AQ)
Tabella recupero mulino De Stephanis, comune di Pettorano sul Gizio (AQ)
Pianta di Rosmarino coltivata vicino al mulino De Stephanis di Pettorano sul Gizio (AQ)
Turbina posta all’interno del mulino De Stephanis a Pettorano sul Gizio (AQ)
Macchina per la molinatura del grano posta all’interno del mulino De Stephanis a Pettorano sul Gizio (AQ)
Ambiente interno mulino De Stephanis, Pettorano sul Gizio (AQ)
Pala di legno per la conversione dell’energia cinetica in forza meccanica per la realizzazione del pane, mulino De Stephanis Pettorano sul Gizio (AQ)
Uno scorcio dell’acqua tumultuosa del fiume Gizio, che nasce da una sorgente posta a circa 2 km da qui
Scorcio del tumulto dell’acqua del fiume Gizio che nasce da un sorgente poco lontano da qui
Sistema di cinta a palizzate in legno sul fiume Gizio presso il mulino De Stephanis, Pettorano sul Gizio (AQ)
Ponticello in legno e pietra sul fiume Gizio, mulino De Stephanis a Pettorano sul Gizio (AQ)
Uno scorcio del fiume Gizio che passa qui per il mulino De Stephanis, Pettorano sul Gizio (AQ)
Sorgente del fiume Gizio a Pettorano sul Gizio (AQ)
Sorgente del fiume Gizio a Pettorano sul Gizio (AQ)
Sorgente del fiume Gizio a Pettorano sul Gizio (AQ)
Porta di accesso ad un’abitazione privata al numero civico 66 a Pettorano sul Gizio (AQ)
Spettacolare vista del “ponte ferroviario di Harry Potter” sito nel comune di Pettorano sul Gizio (AQ) sulla vallata della Riserva Naturale della Genzana
Spettacolare vista dal comune di Pettorano sul Gizio sul Monte Genzana
Spettacolare vista dal comune di Pettorano sul Gizio sul Monte Genzana
Spettacolare vista paesaggistica della Valle della Genzana da Pettorano sul Gizio (AQ)
Piazza del municipio di Pettorano sul Gizio (AQ)
Campo di Concentramento di Fonte D’Amore, Campo 78 Bagnaturo (AQ), Valle Peligna Abruzzo
https://www.google.it/maps/place/Campo+di+concentramento+di+Fonte+d’Amore.+Sulmona/@42.0915858,13.8960139,8881m/data=!3m1!1e3!4m5!3m4!1s0x133040b6cd90b1e9:0xdfd9627e8ad72962!8m2!3d42.082919!4d13.9320306
Traccia Google Earth dell’itinerario Resistere, Pedalare, Resistere, Sulmona (AQ) 25 Aprile 2015 prima parte
Traccia Google Earth dell’itinerario Resistere, Pedalare, Resistere, Sulmona (AQ) 25 Aprile 2015 seconda parte
Traccia Google Earth dell’itinerario Resistere, Pedalare, Resistere, Sulmona (AQ) 25 Aprile 2015 terza parte
Itinerario completo Resistere, Pedalare, Resistere Sulmona (AQ), 25 Aprile 2015

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università di L’Aquila