Here in #Italy#fuel passed from 1,86 euro/liter to 2,06 euro/liter and nobody tell nothing! Also if fuel will reach 3 euro/liter, bourgeous italians will continue to take their fucking cars to spread #fossilfuels in the air in all our cities, it’s a continue paradox! Use #bikes!
Qui in Italia la benzina è passata da 1,86 euro/litro a 2,06 euro/litro e nessuno dice niente! Anche se la benzina dovesse raggiungere 3 euro/litro, i borghesi italiani continueranno a prendere le loro fottute auto private per diffondere i combustibili fossili nell’aria in tutte le nostre città, è un continuo paaradosso! Usate le biciclette ed il vostro potere di consumatori per far scendere i prezzi: se prenderete meno le vostre autovetture, la domanda calerà e l’offerta sarà costretta ad abbassare i prezzi, informatevi sulla legge della domanda e dell’offerta in ambito economia, studiate non dormite!!!
Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università di L’Aquila, membro partecipante ordinario Fondazione Michele Scarponi Onlus, ideologo ed attivista del movimento ambientalista italiano Ultima Generazione A22 Network
Amici ed amiche, scrivo questo articolo per riportarvi l’assurda, incresciosa situazione relativa a delle sostanze inquinanti presenti anche a Vasto (CH) in Abruzzo, dove risiedo ormai da sei mesi. Questa città, che si trova direttamente sulla costa sud adriatica, dovrebbe costituire un fiore all’occhiello per quanto concerne la sostenibilità a livello ambientale e per la mobilità sostenibile, ma in realtà non è affatto così e lo si vede dalle abitudini insalubri della gente che continua imperterrita a girare per la città con SUV, automobili a diesel ad alta emissione di inquinanti come le autovetture Euro 3 o 4 al massimo, pochissime macchine ibride ed elettriche e moltissimi motorini che vanno ancora a miscela, neanche elettrici: tutto questo tasso eccessivo di motorizzazione contribuisce ad innalzare i livelli di inquinanti oltre la soglia stabilita dalla legge e la qualità dell’aria, nonché la salute delle persone che vivono in città, ne risente molto. Faccio esplicito riferimento ai valori del monossido di carbonio (CO) e dell’ozono troposferico (O3) che, nella giornata di ieri, si trovavano rispettivamente a 149 nanogrammi per metro cubo di aria e 84,9 nanogrammi/metro cubo, fonte dei dati presi da 3B Meteo, valori più alti della norma stabilita per legge e adesso in estate questo problema non è dipeso dai riscaldamenti a gasolio che portano in alto i livelli del nanoparticolato PM10, per cui la causa dell’inquinamento qui a Vasto è da ricercarsi soprattutto a irrazionalità nell’utilizzo delle autovetture e dei motorini che hanno dei motori a combustione incompleta e questo aspetto porta alla produzione del monossido di carbonio in eccesso che comunque sta contribuendo ad avvelenare l’aria anche qui, in quello che invece dovrebbe essere il regno della salubrità e della pace. Il CO prodotto da combustione incompleta dei motori a diesel e di quelli a miscela dei motorini, portano all’innalzamento dei livelli di ossidi di azoto (NOx), diretti responsabili dell’aumento delle neoplasie e delle leucemie nelle persone che vivono in città, lo so bene perché vengo da una città come Avezzano (AQ), dove queste sostanze sono stanze presenti da sempre causa l’eccessivo tasso di motorizzazione presente in città e dove continuano ancora oggi ad essere presenti nell’aria, e dei composti organici volatili (COV), quest’ultimi si originano da prodotti contenenti solventi chimici come vernici o utilizzati nella produzione di stampe, infatti qui a Vasto vi sono diverse tipografie che tutto sono meno che sostenibili, ambientalmente parlando.
Sarebbe quindi il caso che una città di mare come questa, che dovrebbe essere da esempio di riferimento per tutte le altre città d’Abruzzo e d’Italia nei temi della sostenibilità ambientale, città dove ancora non vi è la mentalità per lo sviluppo della mobilità sostenibile attraverso l’incentivazione di tecnologie ibride ed elettriche, perché ancora troppo legata allo sfruttamento delle tecnologie a energie non rinnovabili e quindi ancora troppo legata alle multinazionali lobbies del petrolio, una mobilità alternativa non intesa soltanto come pista ciclabile della Via Verde Costa dei Trabocchi ancora incompleta e già oggi percorsa da diverse decine di ciclisti e camminatori, nonostante non sia ancora stata inaugurata, i genitori dei ragazzi proprietari di decine di centinaia di motorini a miscela che girano in ogni dove per l’intera città, se non sono in rado economicamente di poter acquistare un motorino elettrico ai loro figli, installino almeno un filtro antiparticolato (FAP) in modo che possa ridurre concretamente le emissioni di nanoparticolato atmosferico e per il monossido di carbonio, basta migliorare il rendimento del motore attraverso revisioni periodiche, perché qui ci sono troppi motorini e autoveicoli sicuramente non revisionati e controllati a sufficienza, ecco quindi spiegati i valori alti di CO e dell’O3, come riportato da me di seguito dai seguenti dati presi dall’applicazione 3B meteo:
Il monossido di carbonio è un gas tossico a temperatura ambiente a 25°C ed è inodore, incolore ed insapore che viene prodotto ogni volta che una sostanza contenente carbonio brucia in maniera incompleta. E’ più leggero dell’aria avendo una densità minore e quindi diffonde rapidamente in ambienti, interni ed esterni.
Ai sensi della normativa vigente (D.lgs 155/2010 e D.P.C.M. 28.03.1983, all.I tab.A) i valori limite per la protezione della salute umana sono: * 40 ng/m3 (concentrazione massima oraria); * 10 ng/m3 (concentrazione media massima trascinata sulle 8 ore). A Vasto siamo a 149 nge l’altroieri addirittura a 210 ng/m3 di aria, una situazione non più sostenibile a lungo, aggravata anche dal fatto che qui sono circa tre mesi (90 giorni) che siamo in piena siccità e ha piovuto poco o niente nell’arco di questo periodo temporale!
Inquinanti nell’aria il monossido di carbonio (CO)
Episodi acuti di inquinamento da Ozono O3: raccomandazioni per la popolazione esposta
Da questi dati relativi alle concentrazioni di nanoparticolato atmosferico PM10 (Particular Matter con particelle aventi dimensioni di 10 micron) pari a 43 microgrammi per metro cubo d’aria, NO2 (biossido di azoto) pari a 130 microgrammi per metro cubo d’aria, CO(monossido di carbonio) pari a 1,5 milligrammi per metro cubo d’aria, SO2 (biossido di zolfo) pari a 10 microgrammi per metro cubo d’aria, determina un indice di qualità atmosferica (Atmospheric Quality Index AQI) pari ad 86 che corrisponde a livello moderato: questi dati denotano una eccessivo utilizzo di auto con motori diesel da parte degli adulti (NO2 biossido di azoto alto oltre la norma di legge), sicuramente perché la gran parte delle persone in età da lavoro qui a Vasto non lavorano in città, ma tutti fuori da essa al punto da dover prediligere macchine a diesel per i lunghi viaggi che le macchine a benzina utilizzate per brevi viaggi, in città ed in zone immediatamente limitrofe e questo aspetto del pendolarismo in itinere casa-lavoro per 20, 50 alle volte anche 100 km da casa, denota una pessima organizzazione del lavoro a monte verso dipendenti pubblici e privati. Oltre alla massiccia, eccessiva presenza di vetture a diesel qui a Vasto, un ulteriore problema è dato dall’eccessivo, smodato uso di motorini, utilizzati sia da ragazzi nella fascia di età compresa tra i 14 ed i 19 anni che da adulti i quali usano il più grande scooter che ha una cilindrata cc più alta e tutti questi mezzi di locomozione a due ruote producono dei prodotti incombusti come il CO (monossido di carbonio) che anche qui è alto oltre la norma di legge, io lo vedo tutti i giorni quando io e mio padre Massimo camminiamo di mattina per 5 km lungo circonvallazione istoniense tra via Maddalena e via Perth, in questa zona circolano troppe auto a diesel e troppi motorini, scooteroni, pertanto occorre che l’amministrazione comunale del Sindaco PD Francesco Menna prenda seriamente in considerazione l’adozione di misure drastiche volte a tutelare la salute dell’intera cittadinanza vastese e, se non ne fosse in grado concretamente, si facesse sin da subito da parte lui e tutta la sua Giunta, perché per creare le città intelligenti (smart cities) del futuro sane ed una popolazione il più possibile sana a livello salutistico, durante e dopo l’attuale pandemia di COVID19, per quanto mi riguarda è imprescindibile passare attraverso l’adozione di misure dure, aspre, coraggiose volte a introdurre una mobilità sostenibile che sia il più possibile rispettosa dell’ambiente, soprattutto in contesti cittadini anche al di sotto dei 50000 abitanti.
Aggiornamento al 28 Marzo 2022
Vasto è un comune che ha il proprio bilancio in attivo da anni, per cui non può permettersi di evitare di spendere dei fondi per migliorare la qualità di salute e di vita della propria cittadinanza, fondi che non vuole mettere sul piatto e spendere l’attuale giunta Menna, incapace o volutamente incapace forse per continuare a garantire gli interessi del massonian Rotary Club di via Harris del quale farà forse anche parte Menna stesso, da rotschildiano quale o forse anche per non entrare in contrasto con la mafia pugliese locale che qui già circola dal 2015: lo dimostrano il sempre crescente numero di incendi che periodicamente qui in città scoppiano davanti a case di imprenditori locali, palestre, attività commerciali in centro ed automobili. Una giunta comunale PD incapace come quella Menna, che non sa nemmeno dove andare a mettere le mani per risolvere il problema inquinamento atmosferico locale, non è una giunta degna di amministrare questa città, Vasto merita amministratori decisamente più competenti nei rami Ambiente Sport e Mobilità Sostenibile proprio per migliorare la qualità dell’aria in città e, di conseguenza, anche la salute pubblica dell’intera collettività, altrimenti il problema sostanze inquinanti presenti in città, tenderà sempre più ad aggravarsi, sia nel breve che nel lungo periodo. Alla luce di questi elementi che sto facendo trasparire da questo articolo sottoposto alla vostra gentile attenzione, ecco a voi la mia ricetta per guarire Vasto dall’inquinamento atmosferico moderato che la affligge. Si tratta di misure moderne al passo con i tempi che viviamo, misure che proporrei io stesso di far adottare se potessi essere un giorno assessore o consigliere comunale vastese, spero già a partire dalle prossime elezioni comunali del 2026, ma spero anche prima:
Piazzare centraline di rilevamento di tali inquinanti riportati sopra in diversi punti strategici della città del Vasto come Piazza Rossetti, corso Mazzini, via Ciccarone e circonvallazione istoniense dall’Incoronata fino a viale Perth per avere un quadro completo in tempo reale della concentrazione degli inquinanti atmosferici e adottare tempestive contromisure di contenimento degli stessi;
Disincentivazione parziale dapprima e totale poi, all’utilizzo dell’auto privata e dei motorini entro il 2025, ben prima di realizzare gli obiettivi di Agenda 2030: una giunta comunale che si rispetti dovrebbe essere ambientalista ed emettere un’ordinanza atta a chiudere completamente il centro storico di Vasto, tramite una Zona a Traffico Limitato (ZTL), come è stata introdotta nel 2012 ad Avezzano (AQ), città da cui provengo, impedendo la circolazione degli autoveicoli a benzina, a diesel e dei motorini nel raggio di 2 km da Piazza Rossetti, come è stato fatto ad Oslo in Norvegia dal 2019 https://www.tuttogreen.it/oslo-vuole-eliminare-le-auto-dal-centro-cittadino-entro-il-2019/ che da tale anno fa circolare autoveicoli, furgoni e camion al di fuori dei 2 km di raggio dal centro che dovrebbe essere soltanto popolato di persone, i centri cittadini devono essere a misura di uomo non di autoveicoli, furgoni, camion a benzina e a diesel, pertanto va vietata la circolazione di questi veicoli, ed anche quella dei monopattini elettrici, ai quali ribadisco con fermezza la mia totale contrarietà, prima di tutto perché quest’ultimi, a mio modo di vedere, non rappresentano affatto una soluzione atta a migliorare il movimento utile ed attivo delle persone: usando questa indecente forma stabile di mobilità si finisce per mantenere le persone pigre e schiave della sedentarietà e secondo motivo è rappresentato dal fatto che in giro sono pericolosi perché vengono guidati da persone disattente che lungo marciapiedi e le piste ciclabili possono investire pedoni e ciclisti, per cui queste persone devono tornare ad imparare e a riscoprire l’importanza della camminata in città, lasciando il più possibile in casa nel proprio garage, autovettura che dovrebbe essere almeno elettrica e che andrebbe utilizzata razionalmente per un periodo limitato di tempo, soltanto per espletare i fabbisogni primari dell’individuo, come fare la spesa ed altro, utilizzare l’auto privata solo per commissioni personali, nient’altro, incentivando solo l’uso di biciclette tradizionali, elettriche ed autovetture tali; mentre per quanto riguarda i parcheggi per le automobili, devono essere tutti tolti dal centro di città e ricavarli in zone a 300-500 metri al di fuori del perimetro centrale, il centro città in questo modo torna ad essere a misura di uomini, donne e biciclette, pulsante di vita con tutti i benefici annessi e connessi per il commercio locale, a patto però che i commercianti non commettano l’errore di fare i ladri con ridicoli sconti sul loro materiale da vendere, per tenere apposta pedoni e ciclisti lontani dalle vetrine dei loro negozi!
Installare dei contatori elettronici che rilevano i passaggi dei ciclisti lungo punti specifici della città, una soluzione adottata già da diversi anni dalle grandi città evolute del Nord Europa, come Copenhagen in Danimarca, Amsterdam ed Utrecht in Olanda, ma anche nelle città oltreoceano negli Stati Uniti, come San Francisco; https://www.youtube.com/watch?v=smGeBFoLsho
Aumentare la superficie cittadina da destinare alla creazione di un sistema di piste ciclabili (Rete Integrata alla Mobilità Sostenibile) come la Bicipolitana di Pesaronelle Marche:http://www.comune.pesaro.pu.it/viabilitaemobilita/citta-della-bicicletta/bicipolitana/ Qui a Vasto l’amministrazione comunale Menna fa soltanto chiacchiere senza passare a fatti concreti in merito alla mobilità ciclistica e pedonale locale, sta pensando soltanto a come sviluppare l’asse maestro della pista ciclopedonale Via Verde Costa dei Trabocchi tra via Osca e l’ex-stazione ferroviaria di Piazza Fiume per 5 km, ma senza pensare per esempio al recupero ed alla valorizzazione delle piste ciclabili di contorno, a pettine che collegano il mare all’entroterra, basti pensare per esempio alla riqualificazione della pista ciclabile attigua al torrente Lebba di 3622 metri che collega contrada Maddalena a contrada Torre Sinello ed alla riqualificazione della pista ciclabile sita tra Vasto Marina e San Salvo Marina che arriva fino al torrente Buonanotte e che si ricollega a San Salvo paese. Da amministratore locale proporrei di elargire a tutti gli utilizzatori di biciclette 30 centesimi di euro per ogni km che decideranno di percorrere in bicicletta e 40 per ogni km che decideranno di percorrere a piedi, tracciati con delle specifiche applicazioni per Android ed Apple.
Ammodernamento di tutte la rete infrastrutturale pedonale e ciclabile lungo la pista ciclopedonale della Via Verde Costa dei Trabocchi e lungo tutte le piste ciclabili a pettine che collegano l’asse viario maestro a Vasto Marina e l’entroterra del vastese, nonché l’entroterra dei paesi vicini come Cupello, Monteodorisio e Scerni;
Nonostante i prezzi alti di benzina e diesel alimentati dalla speculazione promossa dalle multinazionali del petrolio per fare i loro sporchi interessi personali, la gente continua schifosamente imperterrita a prendere le proprie autovetture di ogni genere ed alimentare la fila davanti ai distributori di benzina, invece di lasciare più spesso l’auto a casa come durante il periodo del lockdown totale tra il 10 Febbraio ed il 4 Marzo 2020 e questo succede perché le persone non conoscono il loro potere di consumatori che influirebbe di molto sulla legge economica della domanda e dell’offerta! In tempi come questi dove il rincaro benzina e diesel è incrementato in maniera palese, bisognerebbe usare di più la bicicletta ed i piedi e lasciare le proprie autovetture il più possibile nel garage di casa, utilizzandole soltanto quando improrogabilmente necessario!
Di seguito vi mostro le infrastrutture ciclabili di Vasto sulle quali dover lavorare per la creazione di una Rete Integrata allo sviluppo della Mobilità Sostenibile in città:
Io mi sono trasferito da Avezzano (AQ) qui a Vasto (CH) non per continuare a fare il disoccupato come ero nella Marsica, sono venuto qui per tornare a dare il mio contributo nei miei settori tutela ambientale, sport e mobilità sostenibile, come ho fatto lì nell’entroterra marsicano dal 2009 al 2012, quando ero membro del Comitato Mobilità Sostenibile Marsicana onlus ed organizzavo le biciclettate urbane con tutti gli altri componenti di questo comitato di promozione della mobilità sostenibile per sensibilizzare la popolazione avezzanese sull’importanza del muoversi a piedi, in bicicletta e ad Avezzano quelle minime piste ciclabili di 5 km che esistono in città, in zona nord Concentramento e centro città, le si devono anche a me e per questo io non ho mai ottenuto alcuna riconoscenza dalla cittadinanza locale, che con me hanno fatto la figura di una massa di cori ingrati! Io sono venuto qui a Vasto per vedere migliorare, guarire questa città dall’inquinamento atmosferico, vederla rifiorire da un pericoloso destino verso cui sta andando incontro per mano di amministratori massonici che non hanno alcun interesse a migliorare la vita delle persone, ma quella dei loro amichetti combriccolari elitari oligarchi del massonian Rotary, Rotschild club come loro, mentre ciò che va realmente incentivato qui in città è il movimento utile a piedi ed in bicicletta, non continuare a vedere circolare autovetture a diesel e motorini a miscela che emettono NO2 e CO solo per fare i comodi di massoni, mafiosi e multinazionali del petrolio!
Per quanto mi riguarda Vasto necessita di una serie di misure tempestive, inevitabili, austere, drastiche di buon senso civico, volte a ripristinare la salute dell’intera collettività locale, perché la città non può più aspettare in questo stato di moderata compromissione della Salute Pubblica. Copenhagenizziamo Vasto concretamente, insieme a me si può ancora!