No alla destra estrema in Italia

COMUNICATO COMITATO CENTRALE N°14/2023 NUOVO PARTITO COMUNISTA ITALIANO: CONTRO LA PARTECIPAZIONE DEL NOSTRO PAESE ALLA GUERRA USA-NATO NASCE LA NUOVA RESISTENZA!

http://www.nuovopci.it/voce/comunicati/com2023/com14-23/Com.CC_14-2023_Non_dare_tregua_al_governo_Meloni.html

Comunicato CC 14/2023 – 2 luglio 2023

Contro la partecipazione del nostro paese alla guerra USA-NATO nasce la nuova Resistenza!

La crescente mobilitazione contro le basi USA-NATO e i convogli militari diretti in Ucraina farà avanzare la lotta popolare contro la devastazione del nostro paese e contro l’eliminazione di quanto ancora resta delle conquiste che le masse popolari hanno strappato alla borghesia nel corso della prima ondata mondiale (1917-1976) di rivoluzioni proletarie!

Con la guerra in corso in Europa la Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti USA, sionisti e UE mira a estendere la NATO all’Ucraina e agli altri Stati sorti nel 1991 dalla dissoluzione dell’Unione Sovietica. La loro guerra in Europa si combina con la loro guerra contro la Repubblica Popolare Cinese e con la creazione dell’equivalente della NATO negli Stati rivieraschi dell’oceano Indiano e dell’oceano Pacifico.

Per i gruppi imperialisti USA, sionisti, europei e i loro satelliti la guerra è indispensabile per mantenere il loro dominio sull’umanità e inoltre con la produzione militare alcuni di essi accumulano enormi profitti.

Questa guerra è diventata la sintesi, il nodo centrale della crisi generale della società borghese.

Il (nuovo)Partito comunista italiano chiama tutti i comunisti e tutti gli uomini e le donne coscienti del nostro paese a mobilitarsi per porre fine alla partecipazione dell’Italia alla guerra USA-NATO contro la Federazione Russa e alla repressione delle masse popolari ucraine ad opera del governo fantoccio presieduto da Zelensky e delle sue truppe regolari e irregolari.

Porre fine alla partecipazione dell’Italia alla guerra scatenata da USA-NATO comporta:

– denunciare capillarmente con scritte murali, con locandine e volantini, sui social network ogni base militare, agenzia e installazione NATO e USA, ogni servitù e operazione militare: che la presenza di ognuna di queste postazioni risalti in ogni località come risalta la presenza di una chiesa e di una stazione ferroviaria;

– promuovere manifestazioni stradali contro la partecipazione alla guerra e contro ogni operazione in cui la partecipazione si concretizza;

– bloccare e sabotare l’invio e il trasporto di armi verso l’Ucraina: ogni convoglio ferroviario e stradale e ogni caricamento di navi;

– generalizzare l’esempio dato dal Collettivo Autonomo Lavoratori Portuali (CALP) di Genova contro l’invio di armi dai porti italiani;

– fare agitazione contro la partecipazione dell’Italia alla guerra USA-NATO in ogni istanza delle forze armate italiane;

– denunciare e contrastare l’addestramento di militari del governo Zelensky o comunque mobilitati per l’invio sul fronte ucraino;

– promuovere la solidarietà di massa con ogni persona perseguitata dal governo Meloni e dai suoi complici e agenti perché si oppone alla guerra USA-NATO.

Per favorire la mobilitazione contro questa guerra diamo qui di seguito l’elenco di gran parte se non di tutte le installazioni USA-NATO nel nostro paese, distribuite per regione.

Legenda sigle.

USAF: aviazione USA

US Navy: marina USA

US Army: esercito USA

NSA: National Security Agency [Agenzia di sicurezza nazionale – spionaggio]

USARAF: (US Army Africa), istituito come Comando di servizio dello United States Africa Command (AFRICOM), il cui quartier generale si trova a Stoccarda

Trentino Alto Adige

  1. Cima Gallina (BZ): stazione di telecomunicazioni e radar USA-NATO.
  2. Monte Paganella (TN): stazione di telecomunicazioni USA-NATO.

Friuli Venezia Giulia

  1. Aviano (PN). Base USA in Italia, deposito nucleare e centro di telecomunicazioni dell’USAF in Italia. Ci vivono e lavorano circa tremila militari e civili americani. Nella base sono dislocate le forze operative pronte al combattimento dell’USAF utilizzate in passato nei bombardamenti in Bosnia e Serbia. Nella base sono stoccate circa 40 testate nucleari B61 a caduta verticale, che nel corso dei prossimi mesi saranno sostituite dalle “nuove” B61-12, testate nucleari tattiche già in produzione negli USA di cui possono essere dotati i caccia F-35. Nella base aerea di Aviano sono permanentemente schierate, dal 1994, la 31st Fighter Wing dell’USAF, dotata di due squadriglie di F-16 (nella guerra contro la Jugoslavia nel 1999, effettuò in 78 giorni 9.000 missioni di combattimento) e la 16th Air Force. Quest’ultima è dotata di caccia F-16 e F-15 e ha il compito, sotto la direzione dello U.S. European Command, di pianificare e condurre operazioni di combattimento aereo non solo nell’Europa meridionale, ma anche in Medio Oriente e Nordafrica.
  2. Roveredo in Piano (PN): deposito armi e munizioni USAF.
  3. Maniago (UD): conosciuto anche come poligono del “Dandolo”. È un poligono di tiro italiano in concessione alla NATO.
  4. San Bernardo (UD): deposito munizioni dell’US Army.
  5. Vigonovo (PN): deposito munizioni USAF.
  6. Istrana (UD): aeroporto di appoggio per i paesi NATO, per le missioni di ricognizione e controllo dello spazio aereo del Nord Italia e della Slovenia.

Veneto

  1. Camp Ederle (VI): comando della USARAF della US Army, che controlla le forze americane in Italia, Turchia e Grecia. In questa base vi sono le forze da combattimento terrestri USA stabilmente in Italia: un battaglione aviotrasportato, un battaglione di artiglieri con capacità nucleare, tre compagnie del genio. I militari e i civili americani che operano a Camp Ederle sono circa duemila.
  2. Vicenza: Camp Del Din, aeroporto militare USA (ex aeroporto Dal Molin) che ospita la 173° brigata aviotrasportata della US Army, struttura di supporto logistico di Camp Ederle.
  3. Tauriano di Spilimbergo (PN): conosciuto come “Fort Chiarle”, il deposito di munizioni più grande d’Italia, è controllato dall’Esercito Italiano ma in concessione alla NATO.
  4. Tormeno (San Giovanni a Monte, VI): deposito di armi e munizioni USA.
  5. Longare (VI): deposito di armi e munizioni NATO.
  6. Ciano (TV): centro di telecomunicazioni e radar NATO.
  7. Verona: centro di coordinamento per le operazioni aeree dell’USAF e centro di telecomunicazioni USAF. È anche una base NATO delle Forze di Terra del Sud Europa. È in programma la costruzione di un nuovo centro di comando delle Forze di Terra dei paesi del Sud Europa aderenti alla NATO a Firenze, nel quartiere di Rovezzano.
  8. Motta di Livenza (TV): sede del Multinational Cimic Group, a guida italiana, progetto di cooperazione civile-miliare della NATO.
  9. Affi (VR): sede di “West Star”, bunker dell’ex Comando Forze di Terra del sud Europa della NATO. Ufficialmente dismesso, è ancora presidiato.
  10. Monte Venda (PD): sede della ex base NATO Venda attiva fino al 1998. Il sito risulta dismesso ma il sistema di telecomunicazioni e radar risulta ancora funzionante e attivo.
  11. Lame di Concordia (VE): base di telecomunicazioni e radar NATO oggi gestita da remoto dal 22° Gr.R.A.M (Gruppo Radar dell’Aeronautica Militare) situato a Licola (NA).
  12. Boscomantico (VE): sezione dell’aeroporto civile in concessione ad uso militare per gli USA. Risulta dismesso dal 2020 ma ancora presidiato.

Lombardia

  1. Ghedi (BS): base dell’Aeronautica Militare italiana in uso all’USAF. Al suo interno sono stoccate circa 30 testate nucleari B61 [vedi base di Aviano]. La base è stata interessata negli scorsi anni da lavori di ammodernamento e costruzione di nuovi hangar adatti ad ospitare gli F-35 con capacità nucleare.
  2. Montichiari (BS): ex aeroporto militare italiano, è stato convertito a uso civile nel 1998. Ad oggi viene utilizzato per la movimentazione di armamenti della NATO tramite aerei cargo.
  3. Remondò (PV): installazione radar USA.
  4. Solbiate Olona: base NATO in cui si addestra e opera il Rapid Deployable Corps Italy della NATO, ossia un corpo d’armata di reazione rapida multinazionale presieduto dall’Italia.
  5. Milano: quartier generale del Rapid Deployable Corps Italy della NATO (Palazzo Cusani).
  6. Castiglione delle Stiviere (MN): centro di telecomunicazioni NATO.
  7. Cavriana (MN): centro di telecomunicazioni NATO.

Piemonte

  1. Cameri (NO): base aerea USA-NATO.
  2. Candelo-Masazza (VC): centro di addestramento USAF, USArmy e paesi NATO.

Liguria

  1. La Spezia: centro di ricerca marittima e sperimentazione NATO (SANCLANT).
  2. La Spezia: centro di comunicazione NATO.
  3. Finale Ligure (SV): stazione di telecomunicazioni della US Army.

Emilia Romagna

  1. Monte Cimone (MO): stazione telecomunicazioni e radar dell’Aeronautica Militare italiana in concessione all’USAF.
  2. Rimini-Miramare: centro telecomunicazioni USA.
  3. Poggio Renatico (FE): aeroporto militare italiano in concessione NATO per il controllo aereo dell’est Europa, sede del “Deployable Air Command and Control Centre”.
  4. Bologna: impianti di telecomunicazione del Dipartimento di Stato USA.

Marche

  1. Potenza Picena (MC): centro radar USA-NATO.
  2. Ancona: base logistica USA-NATO tra Marina di Montemarciano e Chiaravalle.
  3. Monte Conero (AN): installazioni radar USA-NATO .

Toscana

  1. Camp Darby (PI): base USA che ospita circa 1.400 uomini, dove si trova il 31st Munitions Squadron USA. Qui, in 125 bunker sotterranei, è stoccata una riserva strategica per l’esercito e l’aeronautica statunitensi, stimata in oltre un milione e mezzo di munizioni. Strettamente collegato tramite una rete di canali al vicino porto di Livorno, è base di rifornimento delle unità navali di stanza nel Mediterraneo. È sede dell’VIII Gruppo di supporto USA e base dell’US Army per l’appoggio alle forze statunitensi al sud del fiume Po, nel Mediterraneo, nel Golfo Persico, nell’Africa del Nord e la Turchia.
  2. Coltano (PI): importante base NSA per le telecomunicazioni. Da qui sono gestite tutte le informazioni raccolte dai centri di telecomunicazione siti nel Mediterraneo. È in corso un progetto di ampliamento della base per rafforzare le operazioni di supporto alle attività militari di Camp Darby.
  3. Pisa: l’aeroporto civile-miliare è utilizzato come base saltuaria dell’USAF.
  4. San Piero a Grado (frazione di Pisa): CISAM, centro di ricerca nucleare USA-NATO.
  5. Talamone (GR): base saltuaria dell’US Navy.
  6. Poggio Ballone (GR): tra Follonica, Castiglione della Pescaia e Tirli, centro radar USA-NATO.
  7. Livorno: base navale USA.

Sardegna

  1. La Maddalena – Santo Stefano (SS): ex base della US Navy, ufficialmente dismessa ma con progetti di riconversione in corso.
  2. Isola di Tavolara (SS): trasmettitore a onde lunghe ICV di supporto ai sommergibili della US Navy.
  3. Monte Arci (OR): stazione di telecomunicazioni USA-NATO.
  4. Capo Frasca (OR): poligono NATO amministrato dall’Aeronautica Militare italiana.
  5. Perdasdefogu (NU): sede del Poligono Interforze di Salto di Quirra (PISQ), un poligono sperimentale ad uso NATO e amministrato dall’Aeronautica Militare italiana. Il poligono viene affittato a ditte private produttrici di armamenti, paesi NATO e alleati per i test militari e le esercitazioni a fuoco.
  6. Capo San Lorenzo (CA): distaccamento a mare del PISQ, utilizzato dalle forze aeree NATO.
  7. Capo Teulada (Sud Sardegna): poligono di tiro NATO per esercitazioni terrestri e aeronavali dei paesi NATO e alleati.
  8. Cagliari: il porto di Cagliari è adibito a porto nucleare e adattato all’attracco di sommergibili con capacità nucleare e navi da guerra. Il Porto Canale di Cagliari, infrastruttura per la movimentazione merci, è utilizzato regolarmente per il carico-scarico di mezzi militari e armamenti destinati ai poligoni di tiro di Capo Teulada e Perdasdefogu.
  9. Decimomannu (CA): aeroporto dell’Aeronautica Militare italiana, dapprima in concessione alla Luftwaffe tedesca, successivamente messo a disposizione delle esercitazioni NATO.
  10. Monte Urpino (CA): depositi munizioni USA e NATO.
  11. Capo Marrargiu-Alghero (SS): Centro Addestramento Guastatori (CAG) creato nel 1956, successivamente base di addestramento di Gladio, mai ufficialmente dismessa.
  12. Sinis di Cabras (OR): centro di ascolto NSA.
  13. Torre Grande di Oristano: centro di ascolto NSA.

Lazio

  1. Roma: comando per il Mediterraneo centrale della Nato e il coordinamento logistico interforze USA
  2. Roma Ciampino (aeroporto militare): base saltuaria USAF.
  3. Rocca di Papa (RM): stazione di telecomunicazioni USA-NATO
  4. Monte Romano (VT): poligono di tiro usato saltuariamente dall’US Army e altri paesi NATO.
  5. Gaeta (LT): base di attracco della VI Flotta US Navy.
  6. Casale delle Palme (LT): scuola di telecomunicazioni NATO.
  7. Roma: NATO Defence College, accademia di addestramento alti ufficiali NATO.

Campania

  1. Aeroporto Napoli-Capodichino: sede del comando delle forze navali USA Europa-Africa e della VI Flotta USA.
  2. Bagnoli (NA): distaccamento della US Navy per le operazioni della VI Flotta USA.
  3. Monte Camaldoli (NA): stazione di telecomunicazioni USA-NATO.
  4. Ischia (NA): antenna di telecomunicazioni USA-NATO.
  5. Nisida (NA): base US Navy.
  6. Licola (NA): base radar e di elaborazione dati dell’Aeronautica Militare italiana in concessione agli USA. La base di Licola coordina da remoto il funzionamento di diverse stazioni radar su suolo italiano e opera in sinergia con il centro di coordinamento delle operazioni aeree della NATO di Torrejon (Spagna). .
  7. Lago Patria-Giugliano (NA): quartier generale della Allied Joint Force Command (JFC) della NATO. Sede del più grande centro di coordinamento dell’esercito USA del Sud Europa, di tutte le attività di telecomunicazioni, comando e controllo del Mediterraneo.
  8. Giugliano (NA): residenze per i militari USA.
  9. Grazzanise (CE): base dell’Aeronautica Militare italiana in cui opera uno nucleo operativo NATO specializzato nello spionaggio, in supporto al comando NATO di Lago Patria.
  10. Mondragone (CE): centro di comando USA-NATO sotterraneo antiatomico, dove verrebbero spostati i comandi USA e NATO di Lago Patria e Napoli in caso di guerra aperta.
  11. Montevergine (AV): stazione di comunicazioni NATO.

Basilicata

  1. Cirigliano (MT): strutture di comando e controllo della US Navy.
  2. Pietraficcata (MT): centro telecomunicazioni USA-NATO.
  3. Pomarico (MT): centro di telecomunicazioni USA-NATO.

Puglia

  1. Gioia del Colle (BA): base aerea italiana in concessione ad operazioni NATO.
  2. Brindisi: base logistica NATO.
  3. Punta della Contessa (BR): poligono di tiro dell’Aeronautica Militare italiana in concessione alla NATO.
  4. San Vito dei Normanni (BR): aeroporto militare USA, ufficialmente smantellato nel 1994 ma ancora presidiato.
  5. Monte Iacontenente (FG): base del complesso radar Nadge, probabilmente dismessa o in fase di dismissione.
  6. Otranto: stazione radar USA.
  7. Grottaglie (TA): aeroporto dell’Aeronautica Militare italiana in concessione ad alcune operazioni di logistica degli USA e di altri paesi NATO.
  8. Taranto: comando forze navali e anfibie italiane, in coordinamento con i comandi NATO.
  9. Martinafranca (TA): impianti radar e telecomunicazioni NATO.
  10. Aeroporto di Amendola (FG): la più grande base aerea italiana e la seconda più grande d’Europa, ospita il 32° stormo dell’Aeronautica Militare italiana. Saltuariamente utilizzata per operazioni NATO. Dall’aeroporto di Amendola partono i droni (UAV) di supporto alle operazioni militari italiane nell’ambito delle missioni NATO e UE in Africa e Medio Oriente.
  11. Aeroporto di Galatina (LE): utilizzato per addestramento militare e manutenzione, spesso funge da scalo aereo anche per i paesi NATO.

Calabria

  1. Crotone: stazione di telecomunicazioni NATO.
  2. Monte Mancuso (CZ): stazione di telecomunicazioni NATO.
  3. Sellia Marina (CZ): stazione di telecomunicazioni NATO.

Sicilia

  1. Sigonella (CT): base terrestre dell’US Navy nel Mediterraneo centrale, supporto logistico della VI Flotta, ci lavorano circa 3.500 tra militari e civili americani. Oltre ad unità della US Navy, ospita diversi squadroni tattici dell’USAF: elicotteri del tipo HC-4, caccia Tomcat F14 e A6 Intruder, gruppi di F-16 e F-111. Gode di extraterritorialità.
  2. Motta S. Anastasia (CT), contrada Fontanazza: stazione di telecomunicazioni USA-NATO.
  3. Caltagirone (CT): stazione di telecomunicazioni USA.
  4. Palermo Punta Raisi (aeroporto): base saltuaria dell’USAF.
  5. Isola delle Femmine (PA): deposito munizioni USA e NATO.
  6. Comiso (RG): la base risulterebbe smantellata, ma l’aeroporto viene ancora utilizzato per alcune operazioni logistiche USA.
  7. Niscemi (CL): base del NavComTelSta (sistema di comunicazione della US Navy) e sede del sistema di antenne e radar MUOS.
  8. Marina di Marza (RG): stazione di telecomunicazioni USA che fa parte del sistema MUOS di Niscemi.
  9. Augusta (SR): base di attracco della VI Flotta US Navy e deposito munizioni, con pontile adibito all’attracco di sottomarini nucleari. Il golfo di Augusta viene inoltre utilizzato per le operazioni di addestramento navale dei paesi NATO.
  10. Monte Lauro (SR): stazione di telecomunicazioni USA-NATO .
  11. Centuripe (EN): stazione di telecomunicazioni USA-NATO.
  12. Trapani-Birgi: base USAF con copertura NATO.
  13. Isola di Pantelleria (TP): centro telecomunicazioni US Navy.
  14. Isola di Lampedusa (AG): base aerea di attacco USA per il Mediterraneo e il Nordafrica. Base della guardia costiera USA. Centro di comunicazione e ascolto NSA.
  15. Acireale (CT): residenza militari USA.
  16. Paternò (CT): residenza militari USA, via Vittorio Emanuele 424.
  17. Catania:comando Operativo Aeronavale NATO e Base della Military Police USA – via Cardinale Dusmet 131.
  18. Cava Sorciano, comune di Augusta (SR): deposito di armamenti per la VI Flotta USA nel Mediterraneo.
  19. Falconara Sicula (CL): installazioni per la comunicazione tra le basi spagnole della VI Flotta USA e le unità in navigazione nel mediterraneo.
  20. Favignana (TP): centro di telecomunicazioni USA-NATO.
  21. Marsala (TP): stazione di controllo e comunicazione per la difesa aerea della NATO.
  22. Marzamemi (SR): base radar USA di avvistamento.

Fonte: nuovo Partito Comunista Italiano

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, ideologo e consulente tecnico movimento ambientalista Ultima Generazione A22 Network e membro attivo della Fondazione Michele Scarponi Onlus