Day: 30 aprile 2022

LA FAMIGLIA BRANCACCIO AL COMPLETO INCONTRA UN ESEMPLARE DI FRATINO A LIDO LA CARAVELLA A SAN SALVO MARINA (CH), 30 APRILE 2022

Vasto, lì 30 Aprile 2022 ore 20.28

Amici ed amiche amanti della tutela ambientale e degli uccelli in genere, buonasera a voi tutti.

In questo articolo vi parlerò dell’incontro tra la mia famiglia al completo ed un esemplare di fratino a Lido La Caravella lungo la spiaggia di San Salvo Marina (CH) lungo la camminata odierna. Un incontro intenso, che ha emozionato moltissimo sia me che i miei genitori, specie mia madre che finalmente ha avuto modo di vederlo con i suoi occhi dopo diversi giorni in cui non era riuscito a vederlo. Ecco a voi le foto del bellissimo, intenso, emozionante incontro di oggi:

https://youtube.com/shorts/BKDLQA8yVrQ

Da segnalare di contro però, in questa zona, tutte le attività umane di escavazione con delle pale meccaniche in supporto all’attività degli stabilimenti balneari privati, attività che consistono nello scasso e rivoltatura della sabbia, portando gli strati più profondi in superfici e causando evidenti rigature che sono bruttissime a vedersi, attività di alterazione meccanico-fisica che ogni volta provvedono a creare le condizioni per distruggere l’habitat del fratino stesso, che in questa zona di Riserva Naturale Marina di Nidificazione del Fratino, nidifica proprio vicino al Biotopo Mediterraneo Costiero, luogo in cui vengono coltivate e protette specie floristiche di particolare interesse ambientale. Ecco a voi le foto di tale scempio che sarebbe sempre opportuno non vedere, per l’inadeguatezza per come vengono svolti questa tipologia di interventi:

Pare che nonostante tutte queste invasive attività umane, il fratino si sia abituato alla presenza umana sulla spiaggia, divenendo un uccello confidente con le persone, auspico però lo sia soltanto con chi è un autentico suo valorizzatore, con tutto il resto dell’avifauna presente in territorio vastese e san salvese, nonché della Natura in generale, comprese tutte le specie floristiche, ma non con chi deliberatamente va periodicamente a schiacciare apposta i suoi nidi. Si riporta in questa sede anche altre sconsiderate abitudini comportamentali umane, che ho visto personalmente specie in territorio vastese:

  1. le persone passano spesso e volentieri con i propri cani nei tratti di collegamento tra la pista ciclabile che collega Vasto Marina a San Salvo Marina e la spiaggia stessa, attraverso l’ambiente dunale, dove o non sanno o fanno finta di non sapere che nidifica il fratino proprio in questo delicato, fragile habitat, habitat che merita particolare attenzione nella sua preservazione da parte della giunta comunale Menna, attraverso la cooperativa CO.GE.CSTRE. alla quale è affidato il servizio di educazione ambientale, gestione e manutenzione di questi importanti tratti di costa, un amministrazione comunale che però non vedo particolarmente competente e solerte in materia, pertanto la invito a munirsi di tecnici laureati in Scienze Naturali, Scienze Ambientali e Scienze e Tecnologie per l’Ambiente quale sono io, o si facesse completamente da parte, perché in che mondo e mondo, la protezione della tutela ambientale passa sempre attraverso la qualità dell’aspetto educativo della comunità che vive in quel determinato territorio e se i comportamenti rispettosi verso la stessa non esistono o si fa finta di non adottarli per menefreghismo e pressapochismo, bisogna allora trovare una persona più leader, carismatica, di polso che sappia adottare la metodica giusta, invitando questa gente a comportarsi correttamente, nel rispetto delle regole del quieto saper vivere civile e nel rispetto della Natura, oltre che verso gli altri esseri umani, altrimenti è bene che tornino di nuovo tutti a scuola, perché non hanno capito niente di come ci si dovrebbe comportare nella vita, perché chi non ha rispetto degli altri, non può avere rispetto di se stesso e non è mai vero il contrario;
  2. altro comportamento vergognoso, indegno ed oltraggioso nei riguardi del fratino e dell’ambiente retrodunale dove vive, è lo stazionamento non autorizzato di persone sdraiate a terra a prendere il sole su di un telo messo proprio nella parte sommitale di queste dune, persone che io ritengo essere una massa di deficienti senza rispetto, i quali oltre tutto, sono pure poco furbi, perché non sanno neanche nascondersi da occhi indiscreti che passano camminando lungo la spiaggia e li vedono da lontano. Ricordo a questi spregevoli, infami personaggi senza rispetto, che i pali di legno e le corde messe perimetralmente a delimitare l’ambiente dunale interno, separandolo dalla spiaggia, non sono state installate per bellezza, sono lì ad espletare una ben precisa funzione che è quella di ricordare alle persone stesse, di non passare attraverso l’ambiente dunale proprio per non schiacciare inavvertitamente o apposta, i nidi di fratino, pertanto invito dette persone a leggere meglio i cartelli posti all’entrata di ogni passerella di collegamento tra la spiaggia a la pista ciclabile e di attenersi scrupolosamente ai regolamenti in essere o giuro davanti a Dio che come il comune passerà a centro-destra, perché ci ripasserà sicuro, sarò io personalmente ad occuparmi dell’osservazione di tale regole alla comunità locale, coinvolgendo maggiormente il servizio di Polizia Locale o Ambientale in bicicletta, ma fino a che ci sarà al timone il sindaco avvocato incapace, tutte queste disposizioni non vedranno ancora la luce, la mia incazzatura è alle stelle, non sono mai stato così incazzato in vita mia e se qualcuno crede che con il menefreghismo possa farmi cedere, buttare tutto all’aria e scappare via anche da Vasto, si sbaglia di grosso, perché con i miei genitori abbiamo preso casa qui, la casa è mia intestata a me, pertanto penso che con me, ahivoi, ci dovrete avere a che fare per diversi anni, se non cesserà l’attuale pandemia di COVID19, pertanto preparatevi allo scontro, perché con gente irrispettosa come voi, non ho alcuna intenzione di scendere a compromessi, zero mediazione, ma solo pugno di ferro ed osservazione delle regole, cosa che il sindaco Menna non fa osservare, perché lui stesso in prima persona se ne frega delle regole stesse, per4ché lui stesso le trasgredisce!

Ci sono diversi aspetti a livello educativo, informativo e di sensibilizzazione sui quali bisogna lavorare, di seguito ecco le mie ricette per salvare il paesaggio dagli speculatori e dai menefreghisti che se ne fottono delle regole del saper vivere civile:

  1. Potenziare il servizio di vigilanza e controllo dell’ambiente dunale attraverso l’introduzione di un servizio specifico di vigilanza in bicicletta gestito dal Comune di Vasto, come la Polizia Locale in bicicletta, oppure la Polizia Ambientale in bicicletta, servizio che in questo caso deve essere gestito dalla Provincia di Chieti, proprio per non permettere accessi non autorizzati all’interno di questi fragili habitat che devono essere tutelati integralmente, senza che vi sia diretto impatto umano;
  2. Togliere alla cooperativa CO.GE.CSTRE. il servizio di gestione della Riserva Naturale di Punta Aderci, affidato loro direttamente dall’amministrazione comunale di Francesco Menna, un servizio che ogni anno non fa niente per risolvere i problemi relativi allo scoppio doloso annuale di incendi della macchia mediterranea a Punta Penna e sia per quanto concerne il contenimento del sovrannumero della popolazione dei cinghiali che stanno sempre più invadendo gli ambienti umani e dove gli esseri umani dovrebbero sentirsi sicuri di vivere, perché un malaugurato incontro con una femmina di cinghiale con piccoli al seguito, può tramutarsi in un evento fatale per il povero sfortunato che si imbatta in questi animali, sia nelle contrade di Mottagrossa, Libertini, Torre Sinello che lungo la spiaggia di Vasto Marina, i cinghiali li abbiamo visti io e mio padre e sicuramente continuano a scorrazzare anche in notturna lungo le campagne di contrada Maddalena e Lebba. La Regione Abruzzo per anni, prima con il Governatore D’Alfonso del PD prima ed oggi con Marsilio di FDI, hanno dimostrato di non volere e di non riuscire a trovare il metodo giusto per risolvere il problema: sono stati proposti tutti metodi inefficaci come l‘allungamento della stagione venatoria gli abbattimenti selettivi, la creazione di sagre per il consumo della carne di cinghiale, senza sapere che il cinghiale stesso mangia non soltanto uva, bacche e tuberi grufando con il muso a terra per trovarle, mangiano anche carogne di animali che trovano a terra nelle campagne, pertanto se il cinghiale mangia merda, anche il cinghiale stesso lo è, alla faccia di tutti i carnivori abruzzesi che leggeranno questo articolo, alla faccia vostra!!!
  3. Istituzione di eventi patrocinati dal Comune di Vasto come le Giornate Ecologiche di ripulitura dai rifiuti delle campagne, principali attrattori dei cinghiali in città e di biciclettate urbane per l’informazione e la sensibilizzazione della comunità vastese al tema importantissimo della mobilità sostenibile, disincentivando il più possibile l’uso irrazionale delle autovetture soprattutto a diesel, responsabili, oltre agli impianti di riscaldamento a gasolio e a pellet, dell’incremento della produzione di NO2 e del famigerato nanoparticolato atmosferico, le Particular Matter 10 (PM10), nanoparticelle dannosissime per chi soffre di allergia alle prime vie aeree respiratorie e per tutti coloro che soffrono di patologie connesse con l’apparato respiratorio

Per evitare che possiate abituarvi male più di già quanto fate, sappiate che vivo qui a Vasto da appena poco più di un anno ed ho già inquadrato accuratamente tutte le problematiche sulle quali occorre lavorare per rendere la città un esempio, un fiore all’occhiello, un esempio virtuoso per tutto l’Abruzzo ed oltre, di gestione sostenibile dell’ambiente naturale che applica tutti i principi dello Sviluppo Sostenibile e con gli obiettivi europei fissati in Agenda 2030. Attualmente la città per come è messa male a livello ambientale, a causa di una gestione amministrativa incompetente, inadeguata, dedita all’incuria ed al degrado del territorio, sia nelle campagne che nelle spiagge, pertanto lavorerò con l’opposizione cittadina di FDI intanto per impedire l’organizzazione del Jova Beach Party, concerto di Jovanotti fissato ad Agosto 2022 qui a Vasto Marina, mandargli a monte tutto per la seconda volta, come nell’Agosto 2019 e poi creare tutte quelle condizioni per cominciare a prendere a cazzotti politicamente e tecnicamente il Sindaco Menna, che è stato sorretto dai poteri forti occulti da rotschildiano qual’è, esattamente come è l’ex-Sindaco di Avezzano Gianni Di Pangrazio, sia in occasione della sua rielezione a sindaco ad Ottobre 2021 scorso, che durante le elezioni provinciali per farsi eleggere Presidente della Provincia di Chieti nello scorso Dicembre 2021, pertanto per quanto mi riguarda, il soggetto va prima messo all’angolo come un pugile suonato e poi farlo andare ko al tappeto con il culo per terra, azzerare tutta la Giunta Comunale e far indire nuove elezioni molto prima del 2026, data di scadenza del suo mandato, perché Vasto a come sta messa ora soprattutto a livello di qualità dell’aria in città e dal punto di vista della difesa del paesaggio, non può più aspettare.

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università di L’Aquila e tecnico sportivo CSEN Abruzzo

CONTRO LA GUERRA, LA PROPAGANDA DI GUERRA E LA CENSURA. PER LA LIBERTA’ DI INFORMAZIONE – INIZIATIVA A NAPOLI IL 2 MAGGIO 2022

PARTITO DEI CARC (COMITATI DI APPOGGIO PER LA RESISTENZA DEL COMUNISMO) https://www.carc.it
https://www.carc.it/2022/04/23/contro-la-guerra-la-propaganda-di-guerra-e-la-censura-per-la-liberta-di-informazione-iniziativa-a-napoli-il-2-maggio/

“In Italia non c’è la censura ed è garantito il pluralismo”. È il coro di risposta a chi osa sollevare questioni rispetto alla narrazione dominante sulla guerra in Ucraina. E in effetti sugli organi di informazione viene dato un qualche spazio a chi solleva dubbi, a chi propone analisi discordanti dalla propaganda di regime. Ma coloro ai quali viene concesso quello spazio sono sistematicamente attaccati, derisi, umiliati, isolati, messi all’indice. In alcuni casi ricevono minacce. Al punto, persino, di scoraggiarli dal prendere posizione pubblicamente. Chi non si scoraggia riceve doppia e tripla razione di “pluralismo”. Oppure viene oscurato.

È successo a giornalisti, docenti, analisti, attivisti politici, ognuno di loro ha un percorso umano, professionale, politico, civile e una diversa provenienza, ma tutti hanno in comune di essere finiti nel “tritacarne” mediatico.

Perchè in Italia non si può parlare seriamente delle cause della guerra in Ucraina? Perchè non si possono sollevare questioni sulla coerenza della politica del governo Draghi con gli interessi nazionali? Perchè non si possono fare i conti su quanto gravano – e su chi gravano – le sanzioni alla Federazione Russa? Perchè non si può affrontare seriamente il discorso che inviare armi coinvolge direttamente l’Italia nel conflitto? Perchè dobbiamo ingoiare litri di propaganda a senso unico e chiudere gli occhi di fronte alle smentite plateali di bufale confezionate per suscitare reazioni (ricordiamo “il teatro di Mariupol”)?

La censura (quella diretta e quella indiretta fatta di derisione e liste di proscrizione) è l’altra faccia della propaganda di guerra.

Siamo convinti che servano invece un ragionamento approfondito e un confronto ampio per comprendere la situazione; che serva un’insorgenza civile contro i bavagli e le gogne; che serva una resistenza ampia verso chi ha già deciso per tutti che il nostro paese debba diventare vittima e carnefice al servizio di interessi e sentimenti opposti a quelli della grande maggioranza della popolazione.

Pochi giorni fa, la magistratura inglese ha dato parere positivo all’estradizione di Julian Assange negli USA dove sarà processato per aver reso pubblici dei documenti che per il governo USA dovevano rimanere segreti. Assange rischia 175 anni di carcere.

Non siamo riusciti a proteggerlo dalla vendetta degli stessi che oggi pretendono di imporre un’informazione sia a senso unico, pilotata, manipolata e dagli stessi che si fanno strumento di questa manipolazione.

Incontriamoci per parlarne, per confrontarci e per organizzarci

Galleria Principe – Napoli
2 maggio alle ore 18:30

Partecipano

Luigi De Magistris
Ciro Raia – Presidente dell’ANPI di Napoli
Antonio Amoretti – Partigiano delle Quattro Giornate e Presidente Onorario dell’ANPI di Napoli
Giorgio Bianchi – Corrispondente di guerra, fotoreporter, regista e scrittore
Filippo Severino – Pax Christi di Napoli
Luciano Ferrara – Giornalista e fotoreporter
Stefano Federici – Giornalista
Fabiola D’Aliesio – Partito dei CARC
Jorit Agoch – Artista
Ciro Crescentini – Giornalista, direttore de IL DESK, quotidiano indipendente
Francesco Santoianni – Giornalista, esperto di fake news
Pino Guerra – Fotografo
Nicola Nardella – Presidente VIII Municipio di Napoli
Elena Coccia – Segretaria PRC Provincia di Napoli
Mari Muscarà – Consigliera Regionale Campania
Valentina Dell’Aversana – Coordinamento NO Green Pass di Napoli

Per adesioni carc@riseup.net

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università di L’Aquila, tecnico sportivo CSEN Abruzzo