Avvocati

ULTIMA GENERAZIONE, TRENTA AVVOCATI LANCIANO UN APPELLO: ” NO ALLA CRIMINALIZZAZIONE DEGLI ECOATTIVISTI”

Le ecoattiviste di Ultima Generazione a corpo nudo per richiamare l’attenzione delle Istituzioni all’importanza del contrasto al cambiamento climatico e per azzerare i finanziamenti ai combustibili fossili, responsabili dell’avvelenamento del nostro Pianeta
https://roma.repubblica.it/cronaca/2023/05/07/news/ultima_generazione_trenta_avvocati_lanciano_un_appello__no_alla_criminalizzazione_degli_ecoattivisti-399171725/

di Marino Bisso

La presa di posizione contro la linea dura di alcune procure che hanno contestato agli attivisti green il grave reato di associazione per delinquere

07 MAGGIO 2023 AGGIORNATO 09 MAGGIO 2023 ALLE 21:14

Per ora sono una trentina di avvocati ma si stanno organizzando per raccogliere nuove adesioni all’appello lanciato contro la criminalizzazione degli ecoattivisti.  “Siamo avvocate ed avvocati da sempre impegnati nella difesa dei diritti di libertà e di manifestazione del pensiero. In questi campi, a fronte dell’emergere di nuove forme di contestazione da parte di nuovi movimenti, dai sindacati di base ai movimenti ambientalisti, le attività delle Procure hanno a volte assunto caratteri fortemente repressivi, con contestazioni di reati spropositate rispetto ai fatti realmente accaduti e con la costruzione talvolta di “indagini-teorema”. Perciò riteniamo significativo e importante mettere a disposizione la nostra professionalità nella difesa di attiviste ed attivisti che, di volta in volta, siano colpiti da queste azioni repressive”.

Il riferimento alla linea dura dei pm riguarda la recente decisione della Procura della Repubblica di Padova di contestare ad alcuni attivisti di Ultima Generazione non solo una serie di reati che essi avrebbero commesso nel protestare contro l’inerzia istituzionale di fronte al cambiamento climatico, ma addirittura il grave reato di associazione per delinquere per aver organizzato blocchi stradali, imbrattamenti, interruzioni di pubblico servizio, manifestazioni non comunicate.

“Come avvocati, e quindi giuristi, non possiamo non notare come le legittime ragioni di queste proteste, tutte condotte con metodo non violento, non abbiano evidentemente avuto alcuno spazio, essendo il tutto ricondotto ad una “associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati”, come se si trattasse di una banda di rapinatori seriali – spiegano ancora gli avvocati – Con le loro azioni di protesta, gli attivisti che oggi sono sotto indagine intendono mettere in luce che il disastro ambientale è ormai in corso e non c’è più altro tempo, o si agisce subito o la situazione diventerà irreversibile; sono mossi, in altre parole, dalla ferma volontà di costringere i pubblici poteri a fare quanto ancora possibile ed indispensabile per salvare la vita dell’umanità su questo pianeta. Le azioni (non violente) che essi compiono, proprio per la loro finalità, sono però imposte dalla necessità di salvare non solo se stessi, ma l’umanità così come la conosciamo dal pericolo di un danno grave ed irreversibile, tale da portare alla fine della civiltà, non avendo altro modo per tentare tale ultima difesa, e con azioni certamente non sproporzionate rispetto al pericolo che tutti vorrebbero fosse scongiurato. Le attiviste e gli attivisti di Ultima Generazione non si limitano ad agitare lo spettro del disastro climatico ed ecologico, ma avanzano proposte concrete per invertire questa deriva, quali la definitiva uscita dal fossile e massicci investimenti per fonti alternative di energia”.

Secondo i giuristi promotori dell’appello “le azioni di Ultima Generazione sono inoltre un atto dovuto di difesa della legalità costituzionale, laddove l’art. 9 della Costituzione tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. Per questo, in quanto avvocate ed avvocati ci impegniamo a sostenere, nella società e nelle aule dei Tribunali, le ragioni di chi si batte per il futuro del pianeta, opponendoci al tentativo di criminalizzazione dei movimenti ecologisti”.
Tra i primi firmatari molti anche gli avvocati romani tra i quali: Francesco Romeo, Simonetta Crisci, Arturo Salerni, Caterina Calia. E poi: Gilberto Pagani, Gianluca Vitale, Nicola Canestrini, Cesare Antetomaso,Ivonne Panfilo, Luigi Galloni, Tatiana Montella, Ludovica Formoso, Antonello Ciervo, Paola Bevere, Flavio Rossi Albertini, Isabella Cacciari, Veronica Dini, Filippo Paterniti, Luca Saltalamacchia,Roberto De Angelis, Leonardo De Luca, Daniela Torro, Leonardo Pompili.  Per sottoscrivere, avvocate ed avvocati possono inviare una mail a: stop416ecoattivisti@gmail.com  SEGUI La Città che resiste

Fonte: La Repubblica

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, ideologo e consulente tecnico movimento ambientalista Ultima Generazione A22 Network e membro attivo della Fondazione Michele Scarponi Onlus