Sindaco di Milano

DONNA IN BICI INVESTITA E UCCISA DA UNA BETONIERA A MILANO: AVEVA 39 ANNI, LASCIA UNA BIMBA DI SEI ANNI. L’AUTISTA: «UCCIDETEMI»

Il conducente si è subito fermato, ha 53 anni

Donna ciclista di 39 anni investita da una betoniera a Milano: lascia una bambina di sei anni, l’autista si è ferato subito dopo l’incidente ed è stato trasportato al Pronto Soccoso i eidente stato di shock
https://www.ilmessaggero.it/italia/ciclista_morta_milano_betoniera_oggi-7355586.html

Giovedì 20 Aprile 2023, 13:05 – Ultimo aggiornamento: 18:19

Tragedia a Milano. Una ciclista di 39 anni è stata travolta e uccisa da una betoniera mentre era in sella alla sua bicicletta all’angolo tra via Francesco Sforza e Corso di Porta Vittoria nel pieno centro. Gli operatori del 118 non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. Le indagini sulla tragedia sono affidate agli agenti della Polizia locale. Dopo lo scontro, il conducente del mezzo pesante, un uomo di 53 anni, si è subito fermato. «Ho ucciso una persona, uccidetemi», avrebbe detto in stato di choc – secondo quanto riferito da un testimone – agli agenti della polizia locale intervenuti sul posto. La donna lascia una bambina di 6 anni.

La dinamica

L’uomo alla guida della betoniera è risultato negativo all’alcol test e al pre test antidroga. Secondo una prima ricostruzione, il mezzo pesante proveniva da via Sforza e stava svoltando a destra verso corso di Porta Vittoria quando ha investito la donna. Il conducente, dopo l’investimento, è caduto in stato di forte choc.

Legambiente Lombardia ha espresso vicinanza alla famiglia della donna di 39 anni investita e uccisa mentre era in bici da una betoniera nel centro di Milano. «Adesso basta – ha dichiarato Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia in una nota – Chiediamo all’amministrazione comunale di emettere ordinanze chiare per chi circola in ambito urbano con i camion, affinché ci si doti di sensori. Poco o niente è stato fatto di fronte agli incidenti che, sempre più frequentemente, si verificano in città. E’ necessario che si dia il via ai percorsi ciclabili d’emergenza. Una città in cui potersi muovere a piedi o in bicicletta senza rischiare la propria vita, questo deve diventare Milano». Da tempo Legambiente, comitati e associazioni, chiedono una città in cui si viaggi con il limite di 30 chilometri orari, oltre che percorsi ciclabili per proteggano i ciclisti e una drastica riduzione del traffico in città. Per ribadire queste richieste è prevista una manifestazione alle 19:30 davanti alla Biblioteca Sormani di Milano, dove la donna è stata investita.

IL SINDACO SALA

Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha espresso le sue più sentite condoglianze e la sua vicinanza alla famiglia della donna. «In attesa di conoscere l’esatta dinamica, questo incidente deve farci riflettere perché purtroppo non è la prima volta che ciclisti vengano investiti da mezzi al lavoro. Per questo dobbiamo interrogarci su che cosa possiamo fare come istituzioni, imprese e cittadini per impedire che questi drammatici eventi si ripetano – ha spiegato il sindaco -. Ad esempio, possiamo iniziare con il regolamentare l’accesso in città a tutti i mezzi pesanti, limitandolo a quelli dotati di un dispositivo che permetta piena visibilità anche sull’angolo cieco. E implementando altre misure che sono allo studio della giunta».

Fonte: Il Messaggero

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, ideologo e consulente tecnico movimento ambientalista Ultima Generazione A22 Network e membro attivo della Fondazione Michele Scarponi Onlus