Sulla scia della protesta di una studentessa del Politecnico di Milano, Sinistra Universitaria ha deciso di lanciare l’allarme: “Non si possono pagare 500 euro per una stanza”
Fino a 500 euro per una stanza, bollette escluse. Per una studentessa o uno studente fuori sede che viene a Roma, trovare un posto letto a prezzi abbordabili è diventato sempre più difficile. Magari non come a Milano, ma quasi. E così un gruppo di iscritti alla Sapienza, appartenenti a Sinistra Universitaria, ha deciso di protestare e piantare le tende di fronte al Rettorato, proprio sotto la statua della Minerva.
Studenti della Sapienza contro il caro affitti
La protesta è in stile Ilaria Lamera, studentessa del Politecnico di Milano che ha deciso di vivere nel prato dell’ateneo meneghino perché non riesce a pagare un affitto in città. Nel giro di pochi giorni sono diventate 12 le tende, un vero e proprio villaggio che fa scoppiare il bubbone dell’emergenza abitativa. E lo stesso sta accadendo in Sapienza, all’interno della città universitaria, da dove SU apre un dibattito sullo stesso tema: “La casa è diventata un privilegio – scrivono sui social – e Roma è la seconda città per prezzo medio di una stanza, intorno ai 500 euro. E l’Italia è uno degli ultimi Paesi europei per tasso di copertura di fuorisede tramite residenze pubbliche”.
40.000 fuori sede a Roma e 2.800 posti letto su tutto il Lazio
Secondo i dati pubblicati da DiSco Lazio, l’ente regionale per il diritto allo studio e alla conoscenza, l’ultimo bando 2022/2023 per un posto letto nelle residenze studentesche ha visto 2.159 vincitori, con i posti a disposizione per tutto il Lazio attualmente pari a 2.800. Secondo i dati più aggiornati, a Roma la popolazione universitaria è di oltre 200.000 persone e circa 40.000 sono gli studenti che vengono da fuori.
“Il diritto alla casa e diritto allo studio”
“Vogliamo che sia garantita la casa a ogni studente – continua Sinistra Universitaria – attraverso interventi pubblici che tutelino la comunità studentesca da un mercato immobiliare selvaggio e fuori controllo. Il diritto alla casa è diritto allo studio e deve essere garantito. La nostra protesta non si fermerà, invitiamo studenti, studentesse e realtà studentesche a unirsi a noi e a montare una tenda sotto la Minerva”.
Fonte: RomaToday
Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, ideologo e consulente tecnico movimento ambientalista Ultima Generazione A22 Network e membro attivo della Fondazione Michele Scarponi Onlus