Vasto (CH), lì 10 Maggio 2023
Buongiorno a tutti e a tutte voi,
in attesa di conoscere il destino di mamma orsa JJ4, o per meglio dire “detenuta in attesa di giudizio” nel carcere di massima sicurezza del Casteller a Trento su precise disposizioni date dal Presidente della Provincia Maurizio Fugatti, il quale è stato paragonato dal sottoscritto a Erik Priebke, il famoso colonnello nazista che nel 1944, alle Fosse Ardeatine a Roma, fece uccidere centinaia di italiani innocenti tramite una rappresaglia e solo perché i partigiani avevano ucciso un piccolo drappello di ssoldati tedeschi a Via Rasella, pochi mesi prima: esattamente come Priebke dette ordine di far uccidere centinaia di civili italiani innocenti, la stessa cosa sta facendo Fugatti con gli orsi nel suo Trentino: per ogni uomo ucciso si uccidono tre orsi, anche se due di questi non hanno ucciso nessuno e questo non va assolutamente bene, perché per prima cosa viola le regole relative alla conservazione della vita, per seconda quindi per quanto mi riguarda non sono gli orsi ad essere problematici in Trentino, ma soltanto il signor Fugatti, il quale per quanto mi riguarda va prima rimosso dal suo incarico istituzionale e poi processato per direttissima da un Tribunale che tutela i Diritti degli Animali con l’accusa di crimini contro la conservazione faunistica delle specie animali selvatiche. Poi sarebbe ora che al posto di politici, prendano le decisioni in merito alla pianificazione ed alla realizzazione dei progetti europei Life+ direttamente delle Commissioni Europee che si occupano di questi aspetti, oppure dei tecnici componenti la Rete Natura 2000 e/o dell’International Union for Conservation Nature (IUCN), nel caso si tratti di specie faunistiche protette ed in via di estinzione, come in questo caso.
Voglio mostrare di seguito al signor Fugatti il servizio realizzato da Le Iene su Italia 1 che mostra un perfetto modello pacifico di convivenza tra esseri umani ed orsi che si è stabilito da 100 anni nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise (PNALM), a testimonianza che una convivenza tale tra umani ed animali selvatici è da sempre possibile, poi se si vuole uccidere quest’ultimi per fare un favore alla Federcaccia ed ai cacciatori, questo è un altro discorso, che esula completamente da quelle dinamiche di protezione necessarie a mantenere la conservazione delle specie animali nelle nostre aree protette.
Ritengo personalmente che se in Trentino la pacifica convivenza tra esseri umani ed orsi non è stata ancora resa possibile, significa che la popolazione stessa non è stata abituata ancora alla tolleranza degli animali selvatici e secondo aspetto, non meno importante del primo, è che il progetto europeo Ursus che mira alla reintroduzione degli orsi in Trentino, evidentemente è stato mal gestito a monte dall’organismo che si occupa di questo progetto, perché da 50 orsi previsti non dovevano diventare 100 o più e comunque credo non sia neanche questo il punto su cui dibattere, ma si dovrebbe incentrare il dibattiyo stesso sulle discutibili politiche di gestione dei Parchi in Trentino, perché non esistono al Mondo orsi “problematici”, qui di problematico sono soltanto quegli esseri umani, i quali ormai periodicamente e spesso, entrano troppo spesso nel territorio appartenente ad un animale selvatico, basta un incontro troppo ravvicinato poi a scatenare una qualche tragedia, come quella accaduta al trailrunner Andrea Papi, per il quale esprimiamo tutto il nostro affetto e vicinanza totale alla famiglia del ragazzo che ha perso la vita in un modo assurdo, mentre stava facendo sport che, in condizioni normali, dà la vita e non la morte.
In questa sede, mostriamo in foto tutti i personaggi che gravitano intorno a questa spiacevole vicenda ed alla quale auspico presto che si possa trovare una soluzione di accomodamento che possa tornare a ristabilire la pace e l’armonia tra gli abitanti del Trentino e gli orsi.
Intanto godetevi questo servizio de Le Iene su Italia 1 che vi mostra, in realtà, la convivenza pacifica ed armonica tra esseri umani e gli orsi in Abruzzo è una solida realtà, da più di 100 anni.
Invito il signor Fugatti a firmare un nuovo decreto per la liberazione dell’orsa JJ4 e di isolare il vero orso maschio responsabile dell’aggressione ad Andrea Papi, non si faccia venire ancora strane idee di abbattimento,
Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, ideologo e consulente tecnico movimento ambientalista Ultima Generazione A22 Network e membro attivo della Fondazione Michele Scarponi Onlus
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