allarme demografico

I MORTI SONO IL DOPPIO DEI NATI: A BARI E’ ALLARME DEMOGRAFICO

https://bari.repubblica.it/cronaca/2021/10/31/news/i_morti_sono_il_doppio_dei_nati_a_bari_e_allarme_demografico-324455666/

E questo che vado a scrivervi di seguito è il mio commento in merito a questo fenomeno che sta assumendo sempre caratteri più preoccupanti nel nostro Paese:

“E’ un segnale pessimo, preoccupante, un vero e proprio indice di emergenza socio-economica, poi la pandemia di COVID19, con conseguente emergenza sanitaria, ha finito per esasperare ancora di più una situazione che era già emergenziale prima dello scoppio della pandemia stessa. Qui devo fare alcune precisazioni, che attingono inevitabilmente le radici di un sistema di welfare italiano malato, che non permette alle nuove generazioni di poter disporre di lavori sufficientemente stabili, che non permettono ai nostri giovani e over 35 come me che non lavorano da 7 anni in Abruzzo, una regione portata alla politicizzazione ed alla clientelarizzazione più estrema, di potersi fare una famiglia facendo uno, due anche tre figli, ma se le persone con gli stipendi da fame che prendono, non riescono a sostentarsi neanche per loro, figuriamoci se sono nella condizione di poter mantenere anche figli! Quando i giovani non si sentono adeguatamente assistiti dalle Istituzioni nazionali e locali, o sono disoccupati da lungo corso come me purtroppo e non ho alcuna vergogna a scriverlo, perché sono figlio di una famiglia che qui in Abruzzo non conta niente a livello politico e qui la politica spregevole di un certo tipo conta anche troppo, dopo essere stata portata nella sua forma più esasperata, estrema che ha condizionato ogni aspetto della vita pubblica e privata di molte famiglie qui, quei pochi fortunati rimasti a lavorare sono anche trattati molto male e questo non è il modo corretto di agire di un Paese che di civile non ha più niente, da anni! Ovvio poi che giovani under ed over 30, cominciano a guardarsi altrove all’estero, se non si viene messi nelle condizioni ideali per restare nel proprio territorio e restare accanto alla propria famiglia, quando si è molto legati ad essa. Dò qui un dato che dovrebbe far molto riflettere: negli ultimi 6 anni ben 250 mila giovani sono già emigrati all’estero, quando la vera emergenza in questo Paese non è solo la pandemia di COVID19, ma è anche l’emergenza socio-economica dell’emigrazione giovanile, non l’immigrazione clandestina, cavallo di battaglia di Salvini e della Meloni. La gente si discosta sempre più dalla politica, l’astensione dal voto ormai è il primo partito in Italia , sintomo evidente che gli italiani non hanno più fiducia dei loro politici: la politica ha fallito da anni il suo compito ed infatti siamo governati da tecnici, come 10 anni fà sotto Mario Monti, l’ideatore dell’austerity tedesco filo-merkeliana legata al meccanismo della spending review che ha colpito tutti gli Enti Pubblici italiani. La maggior parte della popolazione italiana non è in grado ad oggi di mantenere al meglio se stessa, non vive in dignità, quindi non si può pretendere che si facciano figli ed aumenti l’indice demografico, anzi, il Paese invecchia sempre di più ed entro il 2050, da 59 milioni che siamo diventeremo scarsi 35 milioni, come in una corsa ad eliminazione, per cui l’unico modo per uscire tutto questo è far cadere il Governo Draghi prima che finisca la legislatura e creare al suo posto un Governo di Blocco Popolare di Emergenza che possa far fronte efficientemente all’emergenza sanitaria e ridestini i fondi dall’UE nei settori vitali per la vita umana, la sanità e l’istruzione che devono tornare pubbliche nelle forme amministrative di gestione, come a Cuba, che da sempre è l’eccellenza nel Mondo in questi due settori, per cui prendiamo esempio e veniamo fuori dai problemi che abbiamo, insieme, non ci sperate più né nei politici, né nei tecnici, non faranno mai i vostri interessi.”

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università di L’Aquila e tecnico sportivo CSEN Abruzzo settori Ecorunning e Cicloturismo Sportivo.