Bari

MICHELE SANTORO IN “PROIETTILI E BUGIE”

Dal teatro comunale di Putignano (Bari) in Puglia trasmetto la puntata integrale del monologo “Proiettili e Bugie” del giornalista italiano Michele Santoro di Servizio Pubblico.

From comunal theatre of Putignano in Bari, italian Apulia region, I broadcast the integral of monologue “Bullets and Lies” of italian journalist Michele Santoro of Servizio Pubblico.

Italian journalist Michele Santoro of Servizio Pubblico and his monologue “Proiettili e Bugie” from Putignano (Bari) comunal theatre, italian Apulia region.

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, membro della Fondazione Michele Scarponi Onlus, ideologo e membro del movimento ambientalista Ultima Generazione A22 Network per contrastare il Riscaldamento Globale indotto artificialmente

CAMMINA ITALIA, UN VIAGGIO A PIEDI PER LE 20 REGIONI ITALIANE: PUNTATA 25 NOVEMBRE 2023 A BARI CON IL SINDACO ANTONIO DE CARO ED IL SEGRETARIO DELLA FONDAZIONE MICHELE SCARPONI MARCO SCARPONI

Cammina Italia, puntata del 25 Novembre 2023 a Bari, con Antonio Decaro, il Sindaco e Presidente dell’ANCI e con Marco Scarponi, il Segretario della Fondazione Michele Scarponi
https://www.rainews.it/rubriche/camminaitalia/video/2023/11/Cammina-Italia-del-25112023-38c06797-4d8d-4839-a471-53af8e0f3059.html

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, membro partecipante ordinario Fondazione Michele Scarponi Onlus, ideologo e membro del movimento ambientalista Ultima Generazione appartenente alla Rete Internazionale A22 in contrasto del Cambiamento Climatico in atto

MOBILITA’ SOSTENIBILE, A BARI MENO SPAZIO ALLE AUTO IN FAVORE DI PEDONI E CICLISTI

Bari punta con decisione sulla mobilità sostenibile © Donato Fasano/Getty Images
https://www.lifegate.it/mobilita-sostenibile-bari-auto-pedoni-ciclisti

18 aprile 2023, di Dario Zerbi

Intervista a Giuseppe Galasso, assessore alla mobilità del Comune di Bari: “Puntiamo su pedonalizzazioni, trasporto pubblico e mezzi in sharing”.

Le città italiane e la mobilità sostenibile. Continua il viaggio di Lifegate alla scoperta delle strategie che i principali centri dello stivale stanno mettendo in campo per ridurre il traffico e migliorare la qualità di vita dei cittadini. Dopo Torino, Milano, Verona, Bologna, Firenze e Roma, Bari rappresenta la prima “tappa” del Sud. Abbiamo parlato del nuovo corso del capoluogo pugliese con Giuseppe Galasso, assessore del Comune con deleghe alle infrastrutture, lavori pubblici e servizi connessi, viabilità, urbanizzazione e verde pubblico.

Giuseppe Galasso, assessore con deleghe alle infrastrutture, lavori pubblici, viabilità, urbanizzazione e verde pubblico © Comune di Bari

Bari è la decima città italiana per ore perse dai cittadini nel traffico. Negli ultimi mesi è stato messo in atto un piano sulla mobilità per togliere lo spazio urbano alle auto e restituirlo alle persone. Lungo quali direttrici si sviluppa?
Siamo partiti dalle direttrici centrali. Penso a Corso Vittorio Emanuele che è passato da quattro a due corsie, il che ci ha permesso di realizzare due ciclabili monodirezionali. Oppure a Viale Bruno Buozzi, uno dei principali assi di penetrazione della città, che in alcuni tratti era a quattro corsie e in altri a due: lo abbiamo reso omogeneo a due corsie, allargando i marciapiedi e realizzando una pista ciclabile. Stiamo seguendo la stessa linea anche in alcune zone del lungomare. È il caso della riqualificazione del tratto accanto al faro di San Cataldo, dove procederemo a un’importante pedonalizzazione, o al lungomare Cristoforo Colombo a Santo Spirito, dove abbiamo creato spazio per i ciclisti e per le attività commerciali, trattandosi della principale stazione balneare a nord della città.

Riguardo all’istituzione delle “zone 30” Bari è stata una delle città pioniere, anticipando anche Milano. È vero che volete estendere le “zone 20” attualmente in vigore nella città vecchia anche ad alcune periferie?
Attualmente la fotografia delle strade cittadine è la seguente: abbiamo 1,8 chilometri di “zone 10”, 12 chilometri di “zone 20” e 36 chilometri di “zone 30”. Ma vogliamo andare oltre: in alcuni quartieri periferici estenderemo le zone con limiti di velocità a 20 e 30 chilometri orari; al termine di questi interventi puntiamo ad avere rispettivamente 40 chilometri di “zone 20” e 52 chilometri di “zone 30”. L’idea di base è la seguente: laddove ci sono strade strette con piccoli marciapiedi non si potranno superare i 30 all’ora di velocità, mentre il limite scenderà a 20 chilometri all’ora laddove i marciapiedi – soprattutto nelle zone centrali – sono del tutto assenti.

Pedonalizzazioni e zone con stringenti limiti di velocità sono due degli asset fondamentali della nuova mobilità cittadina © Vittorio Zunino Celotto/Getty Images

Come state procedendo sul fronte delle pedonalizzazioni, in particolar modo delle zone più centrali?
Stiamo procedendo spediti seguendo l’esempio del sindaco Decaro che nel 2006, quando era assessore, decise di pedonalizzare la centralissima via Argiro. Abbiamo messo in campo importanti interventi di riqualificazione e pedonalizzazione in piazza Redentore e abbiamo pedonalizzato i due isolati estremi di via Roberto da Bari. Con il progetto “Nodo Verde” per la riqualificazione della stazione ferroviaria abbiamo previsto un parco, 350 nuove alberature ad alto fusto e percorsi pedonali e ciclabili.

Fonte: Lifegate

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, ideologo e consulente tecnico movimento ambientalista Ultima Generazione A22 Network e membro attivo della Fondazione Michele Scarponi Onlus

COMUNE DI BARI, AVVIO INSTALLAZIONE SERVIZIO BIKE SHARING: APPROVATE LE PRIME 50 POSTAZIONI

Avvio installazione servizio bike sharing a Bari, 5 Gennaio 2023
https://www.comune.bari.it/-/avvio-installazione-servizio-bike-sharing-approvate-le-prime-50-postazioni

Con la determina dirigenziale che autorizza la fornitura e l’installazione della segnaletica verticale e orizzontale in prossimità delle prime 50 stazioni di bike sharing previste nell’ambito del servizio affidato alla Vaimoo srl per diciannove anni, prende avvio la fase di implementazione del nuovo bike sharing della città di Bari.

Dalla prossima settimana si procederà con le prime installazioni, che saranno 50 entro il 27 gennaio e 120 in totale con l’entrata a regime del servizio.

Le biciclette previste per la dotazione delle prime stazioni saranno 200, cui seguiranno ulteriori 130 entro il 29 settembre, per poi garantire la flotta completa di 730 mezzi entro sette anni dall’avvio del servizio.

Le prime 200 biciclette saranno equamente divise in bici muscolari (100) ed e-bike (100).

In totale la dotazione di mezzi prevede in sette anni 525 bici muscolari e 205 e-bike.

“Con l’avvio del nuovo servizio di bike sharing la città di Bari fa un ulteriore passo nel percorso per incentivare la mobilità sostenibile e ridurre l’uso dell’auto privata per gli spostamenti in città – commenta il sindaco Decaro -. Stiamo lavorando ormai da diverso tempo su questo nuovo servizio in concessione che, così come avviene già in tante città d’Italia e d’Europa, sarà legato a installazioni pubblicitarie che saranno contestualmente gestite dal concessionario del bike sharing così da garantire la manutenzione delle stesse. Nel frattempo gli uffici stanno lavorando alla progettazione dei nuovi itinerari ciclabili, per oltre 35 chilometri già finanziati, che offriranno ai ciclisti e agli utenti del nuovo servizio un’infrastruttura ciclabile efficace per garantire gli spostamenti in città”.

“Siamo orgogliosi di offrire ai cittadini di Bari e ai suoi turisti una nuova forma di mobilità alternativa, sostenibile e completamente made in Puglia – dichiara Matteo Pertosa, CEO e fondatore di VAIMOO -. Dopo aver portato la nostra tecnologia in diverse città europee, ora vogliamo offrire anche nella nostra regione una soluzione sicura e alla portata di tutti. Siamo convinti che il servizio sarà ampiamente utilizzato. Ci impegneremo a sviluppare una soluzione integrata con gli altri mezzi di trasporto pubblico urbano e a fornire la possibilità alle aziende e alle strutture ricettive di aprire nuove stazioni nelle loro vicinanze col fine di espandere ulteriormente il servizio”.

Le prime cinquanta docking station saranno così dislocate sul territorio cittadino:

  1. Via Pietro Sette
  2. Piazza dei Papi
  3. Palazzo di Giustizia
  4. Piazza Aldo Moro
  5. Piazza Umberto
  6. Piazza Massari
  7. Corso Mazzini
  8. Via Timavo
  9. Via Lucarelli
  10. Corso Vittorio Emanuele II – Gironda
  11. Politecnico di Bari, via Orabona
  12. Cimitero
  13. Prefettura
  14. Park & Ride Vittorio Veneto
  15. Regione Puglia
  16. Via Pappacena
  17. Torre Quetta
  18. Via Camillo Rosalba
  19. Chiesa Russa
  20. Piazza Diaz
  21. Corso Cavour – Via Dante
  22. Parco 2 Giugno – Viale Einaudi
  23. Park & Ride 2 Giugno
  24. Piazza Cesare Battisti
  25. Garibaldi – Corso Vittorio Emanuele II
  26. Argiro
  27. Teatro Petruzzelli
  28. Pane e pomodoro
  29. C.U.S. Bari
  30. Politecnico – ingresso Via Amendola
  31. Corso Cavour – CCIAA
  32. Capruzzi – Viale Unità d’Italia,
  33. Porto di Bari – Varco Pizzoli
  34. Via Sparano – Via Piccinni
  35. Fiera Ingresso Monumentale
  36. Piazza Federico II di Svevia
  37. Piazza Risorgimento – Via Manzoni
  38. Fiera del Levante – ingresso orientale
  39. Capruzzi – Viale Salandra
  40. INPS – Via Putignani
  41. Corso Italia – Metro Quintino Sella
  42. Policlinico di Bari
  43. Capruzzi – Largo Sorrentino
  44. Park&Ride Pane e pomodoro
  45. Bari Marconi
  46. Via Enrico Toti
  47. Caserma Picca – Piazzetta Sant’Antonio
  48. Ospedale Papa Giovanni XXIII – Campus X
  49. Piazza del Ferrarese
  50. Mercato Via Ravanas.

Il servizio sarà erogato secondo le seguenti tariffe:

Abbonamento annuale24,50 €
Abbonamento mensile8,80  €
Abbonamento settimanale4,80 €
Abbonamento giornaliero1,80 €
Tariffa bici tradizionale prima mezz’ora0,00 €
Tariffa bici tradizionale seconda mezz’ora0,45 €
Tariffa bici tradizionale terza mezz’ora0,45 €
Tariffa bici tradizionale quarta mezz’ora0,45 €
Tariffa bici tradizionale quinta mezz’ora0,45 €
Tariffa bici tradizionale sesta mezz’ora0,45 €
Tariffa bici tradizionale per ogni ora successiva alla sesta mezz’ora2,80 €
Tariffa bici elettrica prima mezz’ora0,50 €
Tariffa bici elettrica seconda mezz’ora0,45 €
Tariffa bici elettrica terza mezz’ora0,45 €
Tariffa bici elettrica quarta mezz’ora0,90 €
Tariffa bici elettrica quinta mezz’ora0,90 €
Tariffa bici elettrica sesta mezz’ora1,40 €
Tariffa bici elettrica per ogni ora successiva alla sesta mezz’ora2,80 €

Fonte: Comune di Bari

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università di L’Aquila

COMUNICICLABILI: LA RETE FIAB SALE A 161 CITTA’. DENTRO ANCHE BARI

https://www.rivistabc.com/comuniciclabili-la-rete-fiab-sale-a-161-citta-dentro-anche-bari/

Finora nella rete ComuniCiclabili non era ancora presente un capoluogo del Sud Italia. Con l’ingresso di Bari, che ha ricevuto 1 bike smile a seguito di una valutazione degli esperti Fiab sulla ciclabilità a tutto tondo, continua dunque ad allargarsi il network delle amministrazioni che non chiedono un premio, bensì una fotografia dell’esistente ciclabile (cicloturismo, mobilità urbana, etc). La consegna delle nuove bandiere gialle si è svolta durante l’Assemblea Nazionale della Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, tenutasi proprio a Bari nei giorni scorsi e durante la quale i delegati hanno rieletto presidente Alessandro Tursi, componendo anche i nuovi membri del Consiglio Nazionale. Tutte le informazioni su nomi e progetti li trovate in questo articolo.

«La stringente attualità lega la necessità di sviluppare una mobilità realmente sostenibile come quella in bicicletta alla questione della dipendenza energetica e di ‘non finanziamento’ alla guerra in corso – ha commentato il presidente Tursi –. Proprio per questo, un mese fa abbiamo rivolto un accorato appello a tutti i sindaci d’Italia invitandoli ad avviare un percorso di transizione davvero ecologica e bike friendly».

Oltre a Bari la Puglia conta altri nuovi ComuniCiclabili come Giovinazzo e Mola di Bari (entrambi con un punteggio di 2 bike smile). La bandiera gialla è stata poi ritirata anche da Silea (provincia di Treviso, 2 bike smile) e da Tocco da Casauria (provincia di Pescara, 1 bike smile). Inaugurato cinque anni fa, il progetto ComuniCiclabili FIAB non assegna valutazioni fisse, che vengono invece aggiornate edizione dopo edizione, proprio per riconoscere miglioramenti (ma anche segnalare peggioramenti) legati alla promozione e allo sviluppo della mobilità ciclistica in città.

Ad esempio, Ravenna ha riconquistato i 5 bike smile; a farle compagnia c’è Merano (provincia di Bolzano) che passa da 4 a 5 bike smile; fa progressi anche Mogliano Veneto (provincia di Treviso, da 1 a 2 bike smile); il massimo punteggio è stato confermato per Arborea (in provincia di Oristano), l’unico comune della Sardegna in rete, e per Cavallino-Treporti (nella Città metropolitana di Venezia). A livello regionale il Veneto conta il maggior numero di ComuniCiclabili (27).

BC

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università di L’Aquila, tecnico sportivo CSEN Abruzzo

BIFEST 2013 “FESTIVAL ALBERTO SORDI” MULTICINEMA GALLERIA, CORSO ITALIA 15G BARI, 16-22 MARZO 2013

Amici ed amiche un caro saluto serale a tutti voi,

il presente articolo è dedicato all’importante rassegna cinematografica Bifest 2013 che venne organizzata presso il Multicinema Galleria, sito in Corso Italia 15G a Bari, dove si tenne il “Festival Alberto Sordi”, dal 16 al 22 Marzo 2013: nell’occasione io e la mia allora seconda compagna di vita, oggi dottoressa nutrizionista Antonella Triggiani, nipote del Primo Sindaco del Dopoguerra di Terlizzi Michele dello Russo, storico esponente del PCI barese negli anni ’60 prima di morire di malaria a Bari nel 1967, andammo a vedere il film “Il Malato Immaginario” con Alberto Sordi e Laura Antonelli, regia di Tonino Cervi: un film classico che ripercorre la magnificenza nell’arte del recitare del nostro Albertone nazionale, soprattutto nel fingere di avere una malattia!

https://www.barinedita.it/eventi-cinema-e-teatro/1044/bif&st-2013—festival-alberto-sordi—al-multicinema-galleria

http://2013.bifest.it/il-festival/il-programma-generale

https://www.comune.bari.it/-/bif-st-bari-international-film-festiv-3

https://www.sentieriselvaggi.it/il-bifest-tra-fellini-e-celentano/

https://www.google.com/maps/place/Multicinema+Galleria/@41.1187282,16.8687109,15z/data=!4m5!3m4!1s0x0:0xea40e09886238135!8m2!3d41.1187282!4d16.8687109

I MORTI SONO IL DOPPIO DEI NATI: A BARI E’ ALLARME DEMOGRAFICO

https://bari.repubblica.it/cronaca/2021/10/31/news/i_morti_sono_il_doppio_dei_nati_a_bari_e_allarme_demografico-324455666/

E questo che vado a scrivervi di seguito è il mio commento in merito a questo fenomeno che sta assumendo sempre caratteri più preoccupanti nel nostro Paese:

“E’ un segnale pessimo, preoccupante, un vero e proprio indice di emergenza socio-economica, poi la pandemia di COVID19, con conseguente emergenza sanitaria, ha finito per esasperare ancora di più una situazione che era già emergenziale prima dello scoppio della pandemia stessa. Qui devo fare alcune precisazioni, che attingono inevitabilmente le radici di un sistema di welfare italiano malato, che non permette alle nuove generazioni di poter disporre di lavori sufficientemente stabili, che non permettono ai nostri giovani e over 35 come me che non lavorano da 7 anni in Abruzzo, una regione portata alla politicizzazione ed alla clientelarizzazione più estrema, di potersi fare una famiglia facendo uno, due anche tre figli, ma se le persone con gli stipendi da fame che prendono, non riescono a sostentarsi neanche per loro, figuriamoci se sono nella condizione di poter mantenere anche figli! Quando i giovani non si sentono adeguatamente assistiti dalle Istituzioni nazionali e locali, o sono disoccupati da lungo corso come me purtroppo e non ho alcuna vergogna a scriverlo, perché sono figlio di una famiglia che qui in Abruzzo non conta niente a livello politico e qui la politica spregevole di un certo tipo conta anche troppo, dopo essere stata portata nella sua forma più esasperata, estrema che ha condizionato ogni aspetto della vita pubblica e privata di molte famiglie qui, quei pochi fortunati rimasti a lavorare sono anche trattati molto male e questo non è il modo corretto di agire di un Paese che di civile non ha più niente, da anni! Ovvio poi che giovani under ed over 30, cominciano a guardarsi altrove all’estero, se non si viene messi nelle condizioni ideali per restare nel proprio territorio e restare accanto alla propria famiglia, quando si è molto legati ad essa. Dò qui un dato che dovrebbe far molto riflettere: negli ultimi 6 anni ben 250 mila giovani sono già emigrati all’estero, quando la vera emergenza in questo Paese non è solo la pandemia di COVID19, ma è anche l’emergenza socio-economica dell’emigrazione giovanile, non l’immigrazione clandestina, cavallo di battaglia di Salvini e della Meloni. La gente si discosta sempre più dalla politica, l’astensione dal voto ormai è il primo partito in Italia , sintomo evidente che gli italiani non hanno più fiducia dei loro politici: la politica ha fallito da anni il suo compito ed infatti siamo governati da tecnici, come 10 anni fà sotto Mario Monti, l’ideatore dell’austerity tedesco filo-merkeliana legata al meccanismo della spending review che ha colpito tutti gli Enti Pubblici italiani. La maggior parte della popolazione italiana non è in grado ad oggi di mantenere al meglio se stessa, non vive in dignità, quindi non si può pretendere che si facciano figli ed aumenti l’indice demografico, anzi, il Paese invecchia sempre di più ed entro il 2050, da 59 milioni che siamo diventeremo scarsi 35 milioni, come in una corsa ad eliminazione, per cui l’unico modo per uscire tutto questo è far cadere il Governo Draghi prima che finisca la legislatura e creare al suo posto un Governo di Blocco Popolare di Emergenza che possa far fronte efficientemente all’emergenza sanitaria e ridestini i fondi dall’UE nei settori vitali per la vita umana, la sanità e l’istruzione che devono tornare pubbliche nelle forme amministrative di gestione, come a Cuba, che da sempre è l’eccellenza nel Mondo in questi due settori, per cui prendiamo esempio e veniamo fuori dai problemi che abbiamo, insieme, non ci sperate più né nei politici, né nei tecnici, non faranno mai i vostri interessi.”

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università di L’Aquila e tecnico sportivo CSEN Abruzzo settori Ecorunning e Cicloturismo Sportivo.