Mobilità Intelligente

GENOVA, ECCO IL PRIMO BIKE PARKING GRATUITO. FIAB: «STRUTTURA DI LIVELLO EUROPEO»

Da Alessandro Di Stefano – 22 Febbraio 2023 

Genova, il bike parking è gratuito. #FIAB: “Struttura di livello europeo”
https://www.rivistabc.com/genova-ecco-il-primo-bike-parking-gratuito-fiab-struttura-di-livello-europeo/

Si trova in largo Zecca, nel centro storico di Genova, il nuovo bike parking. E sarebbe il primo di una lunga serie: l’obiettivo è ospitare complessivamente 200 nuovi posti bici. Al momento la capienza massima del primo è di 24 mezzi, ma a giudicare da quanto dichiara a BC Romolo Solari, il presidente di Fiab Genova che ha partecipato all’inaugurazione, il progetto sembra solido e tutt’altro che di facciata. «Non ha nulla da invidiare ai parcheggi che abbiamo visto nei nostri viaggi a nord delle Alpi. Certamente i numeri sono molto più piccoli, ma è dotato di tutti i comfort che chiede il ciclista». Per accedere è necessario il badge (si riceve presso gli uffici di viale Brigate Partigiane versando una cauzione di 5 euro), gli stalli sono su due livelli; inoltre il locale è video-sorvegliato, aperto 24 ore su 24 e dotato di stazioni di ricarica per le biciclette a pedalata assistita.

I piani della città di Genova puntano ad aprire parcheggi simili in punti strategici – come in Piazza De Ferrari – per venire incontro alle esigenze di ciclisti e cicloturisti. Basterà un unico badge per accedere a tutte le strutture. «Quello di largo Zecca è solo il primo di una serie di cicloparcheggi coperti che andremo a realizzare in città», commenta l’assessore alla Mobilità Matteo Campora.

Secondo la Fiab locale l’idea di inaugurare vari bike parking a Genova ha la sua logica. «La nostra città, per sua conformazione, poco si presterebbe a grandi hub: è invece necessaria la capillarità dei cicloposteggi in struttura, cosa che l’Amministrazione ha capito anche grazie al Biciplan Metropolitano e ovviamente al continuo e costruttivo confronto con noi».

Altri parcheggi sono in via di realizzazione in Vico Cannoni e in Vico Boccanegra, dove immobili confiscati alle mafie saranno riconvertiti in strutture riservate ai residenti. Per quanto riguarda infine le regole, una su tutte andrà fatta rispettare: nel nuovo bike parking di largo Zecca non si potrà mantenere parcheggiata la bicicletta troppo a lungo e tutti i mezzi in sosta oltre i 15 giorni saranno rimossi.

Fonte: Rivista BC

Dott. Alessio Brancaccio, Università degli Studi di L’Aquila

COME FUNZIONA IL SISTEMA CHE TI PAGA SE TI SPOSTI IN BICICLETTA

Tra le relazioni del MobilitARS 2022evento organizzato da Bikenomist in collaborazione con il Comune di Reggio Emilia, c’è stata anche quella di Nico Capogna, ceo di Pin Bike, che ha illustrato il sistema di incentivi economici destinati a chi usa la bicicletta, grazie a un’app e a una piattaforma antifrode per certificare gli spostamenti fatti pedalando.

Pin Bike: come funziona

La storia di Pin Bike nasce dalla volontà di rendere immediati ed evidenti i vantaggi di usare la bici per i propri spostamenti. Dunque non una semplice app ma una piattaforma antifrode in cui gli spostamenti in bici sono certificati da un kit installato sulla propria bicicletta.

Perché gli italiani non pedalano?

Ma perché gli italiani non utilizzano massicciamente la bici? Un problema di infrastrutture? In realtà, come spiega Capogna, si tratta di un problema più legato all’abitudine e alla cultura dell’automobile in cui siamo immersi. “Non è un problema di possesso: in Italia ci sono 400 bici ogni 1.000 abitanti, però spesso questa bici resta impolverata in cantina o in garage e viene utilizzata solo una volta a settimana, magari la domenica”, sottolinea il ceo di Pin Bike. Nonostante questo, l’Italia recentemente ha anche speso oltre 200 milioni di euro per finanziare il bonus bici, mossa che ha incentivato gli acquisti ma solo in minima parte l’uso delle due ruote a pedali.

Un problema culturale

Il problema sembra essere più di natura culturale“Miliardi spesi in pubblicità per l’automotive: noi siamo un po’ lobotomizzati e ci arriva costantemente questo lavaggio del cervello”, sottolinea Capogna. Una società in cui l’auto è considerata ancora uno status symbol e la bici un mezzo poco invitante per tutta una serie di motivi.

Pin Bike: come funziona il sistema che dà incentivi economici a chi usa la bici per spostarsi https://www.bikeitalia.it/2023/01/23/pin-bike-come-funziona-incentivi-economici-spostamenti-in-bicicletta/

E le infrastrutture ciclabili?

Stando ai dati, il numero di persone in bicicletta non è direttamente correlato a quello della presenza/realizzazione di infrastrutture ciclabili: “Come sottolinea l’ISFORT, dal 2008 al 2016 in Italia le infrastrutture ciclabili sono cresciute del 50% ma l’utilizzo della bici è diminuito dello 0,3%”.

La risposta di Pin Bike

Se è vero che il cambiamento deve avvenire a livello di abitudine, Pin Bike si propone come sistema scalabile che permette di rilasciare incentivi economici per spostamenti in bici certificati: un rimborso chilometrico (variabile a seconda del tipo di spostamento, ndr) per chi usa la bici; un mezzo che può davvero trainare il cambiamento sociale delle città.

Capogna, oltre ad illustrare nel dettaglio il funzionamento dell’ambiente Pin Bike, spiega che durante la pandemia sono state aggiunte le attività commerciali nel circuito degli esercizi convenzionati dove poter spendere i rimborsi chilometrici generati dalle pedalate. Un modo per incentivare anche il commercio di prossimità.

La forza dei dati

In definitiva Pin Bike offre all’Amministrazione che sceglie di adottarlo un sistema di monitoraggio e pianificazione del traffico: uno strumento utile per i tecnici comunali per l’aggiornamento dei Pums e dei Biciplan, utilizzando i dati precisi e certificati del sistema.

Fonte: Bike Italia

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università di L’Aquila

COMUNE DI BARI, AVVIO INSTALLAZIONE SERVIZIO BIKE SHARING: APPROVATE LE PRIME 50 POSTAZIONI

Avvio installazione servizio bike sharing a Bari, 5 Gennaio 2023
https://www.comune.bari.it/-/avvio-installazione-servizio-bike-sharing-approvate-le-prime-50-postazioni

Con la determina dirigenziale che autorizza la fornitura e l’installazione della segnaletica verticale e orizzontale in prossimità delle prime 50 stazioni di bike sharing previste nell’ambito del servizio affidato alla Vaimoo srl per diciannove anni, prende avvio la fase di implementazione del nuovo bike sharing della città di Bari.

Dalla prossima settimana si procederà con le prime installazioni, che saranno 50 entro il 27 gennaio e 120 in totale con l’entrata a regime del servizio.

Le biciclette previste per la dotazione delle prime stazioni saranno 200, cui seguiranno ulteriori 130 entro il 29 settembre, per poi garantire la flotta completa di 730 mezzi entro sette anni dall’avvio del servizio.

Le prime 200 biciclette saranno equamente divise in bici muscolari (100) ed e-bike (100).

In totale la dotazione di mezzi prevede in sette anni 525 bici muscolari e 205 e-bike.

“Con l’avvio del nuovo servizio di bike sharing la città di Bari fa un ulteriore passo nel percorso per incentivare la mobilità sostenibile e ridurre l’uso dell’auto privata per gli spostamenti in città – commenta il sindaco Decaro -. Stiamo lavorando ormai da diverso tempo su questo nuovo servizio in concessione che, così come avviene già in tante città d’Italia e d’Europa, sarà legato a installazioni pubblicitarie che saranno contestualmente gestite dal concessionario del bike sharing così da garantire la manutenzione delle stesse. Nel frattempo gli uffici stanno lavorando alla progettazione dei nuovi itinerari ciclabili, per oltre 35 chilometri già finanziati, che offriranno ai ciclisti e agli utenti del nuovo servizio un’infrastruttura ciclabile efficace per garantire gli spostamenti in città”.

“Siamo orgogliosi di offrire ai cittadini di Bari e ai suoi turisti una nuova forma di mobilità alternativa, sostenibile e completamente made in Puglia – dichiara Matteo Pertosa, CEO e fondatore di VAIMOO -. Dopo aver portato la nostra tecnologia in diverse città europee, ora vogliamo offrire anche nella nostra regione una soluzione sicura e alla portata di tutti. Siamo convinti che il servizio sarà ampiamente utilizzato. Ci impegneremo a sviluppare una soluzione integrata con gli altri mezzi di trasporto pubblico urbano e a fornire la possibilità alle aziende e alle strutture ricettive di aprire nuove stazioni nelle loro vicinanze col fine di espandere ulteriormente il servizio”.

Le prime cinquanta docking station saranno così dislocate sul territorio cittadino:

  1. Via Pietro Sette
  2. Piazza dei Papi
  3. Palazzo di Giustizia
  4. Piazza Aldo Moro
  5. Piazza Umberto
  6. Piazza Massari
  7. Corso Mazzini
  8. Via Timavo
  9. Via Lucarelli
  10. Corso Vittorio Emanuele II – Gironda
  11. Politecnico di Bari, via Orabona
  12. Cimitero
  13. Prefettura
  14. Park & Ride Vittorio Veneto
  15. Regione Puglia
  16. Via Pappacena
  17. Torre Quetta
  18. Via Camillo Rosalba
  19. Chiesa Russa
  20. Piazza Diaz
  21. Corso Cavour – Via Dante
  22. Parco 2 Giugno – Viale Einaudi
  23. Park & Ride 2 Giugno
  24. Piazza Cesare Battisti
  25. Garibaldi – Corso Vittorio Emanuele II
  26. Argiro
  27. Teatro Petruzzelli
  28. Pane e pomodoro
  29. C.U.S. Bari
  30. Politecnico – ingresso Via Amendola
  31. Corso Cavour – CCIAA
  32. Capruzzi – Viale Unità d’Italia,
  33. Porto di Bari – Varco Pizzoli
  34. Via Sparano – Via Piccinni
  35. Fiera Ingresso Monumentale
  36. Piazza Federico II di Svevia
  37. Piazza Risorgimento – Via Manzoni
  38. Fiera del Levante – ingresso orientale
  39. Capruzzi – Viale Salandra
  40. INPS – Via Putignani
  41. Corso Italia – Metro Quintino Sella
  42. Policlinico di Bari
  43. Capruzzi – Largo Sorrentino
  44. Park&Ride Pane e pomodoro
  45. Bari Marconi
  46. Via Enrico Toti
  47. Caserma Picca – Piazzetta Sant’Antonio
  48. Ospedale Papa Giovanni XXIII – Campus X
  49. Piazza del Ferrarese
  50. Mercato Via Ravanas.

Il servizio sarà erogato secondo le seguenti tariffe:

Abbonamento annuale24,50 €
Abbonamento mensile8,80  €
Abbonamento settimanale4,80 €
Abbonamento giornaliero1,80 €
Tariffa bici tradizionale prima mezz’ora0,00 €
Tariffa bici tradizionale seconda mezz’ora0,45 €
Tariffa bici tradizionale terza mezz’ora0,45 €
Tariffa bici tradizionale quarta mezz’ora0,45 €
Tariffa bici tradizionale quinta mezz’ora0,45 €
Tariffa bici tradizionale sesta mezz’ora0,45 €
Tariffa bici tradizionale per ogni ora successiva alla sesta mezz’ora2,80 €
Tariffa bici elettrica prima mezz’ora0,50 €
Tariffa bici elettrica seconda mezz’ora0,45 €
Tariffa bici elettrica terza mezz’ora0,45 €
Tariffa bici elettrica quarta mezz’ora0,90 €
Tariffa bici elettrica quinta mezz’ora0,90 €
Tariffa bici elettrica sesta mezz’ora1,40 €
Tariffa bici elettrica per ogni ora successiva alla sesta mezz’ora2,80 €

Fonte: Comune di Bari

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università di L’Aquila

LA SOSTENIBILITA’ SECONDO TREK, AZIENDA STATUNITENSE DI WATERLOO, WISCONSIN PRODUTTRICE DI BICICLETTE

Sostenibilità

Il nostro progetto per combattere la crisi climatica globale

https://www.trekbikes.com/it/it_IT/sustainability/

Sustainability

Our plan to fight the global climate crisis

https://www.trekbikes.com/gb/en_GB/sustainability/

La regola dei 692 km in bicicletta

https://www.trekbikes.com/it/it_IT/the-rule-of-430/

La regola delle 430 miglia in bicicletta

https://www.trekbikes.com/gb/en_GB/the-rule-of-430/

Tratto dal sito Trek bikes: https://www.trekbikes.com/it/it_IT/

GRAB GRANDE RACCORDO ANULARE DELLE BICI A ROMA

Vasto (CH), lì 11 Ottobre 2021 ore 18.37

Amici ed amiche sostenitori della mobilità sostenibile e del miglioramento della qualità della vita delle persone attraverso il sano movimento in bicicletta e a piedi, buonasera a tutti voi.

In questo articolo focalizzerò la mia attenzione sulla situazione della mobilità sostenibile nella mia Roma, la mia unica vera città di appartenenza dove sono nato il 23 Agosto 1984 e per cui continuo a lottare anche a distanza, seppur mi sia allontanato da essa di ulteriori 100 km, più di quanto non fossi lontano già di 100 km prima quando ho abitato ad Avezzano (AQ) nella Marsica tra il 2001 e Marzo 2021. Anche se a distanza, continuo a seguire con vivo, particolare interesse la questione della proposta di costituire un GRAB o Grande Raccordo Anulare per le Biciclette, un anello ciclabile perimetrale attorno a Roma che segua il Grande Raccordo Anulare (GRA) per le automobili. Il mondo dell’associazionismo romano legato ai ciclisti urbani, sta portando avanti da anni una battaglia molto importante affinché venga resa ciclabile anche una città che è la Capitale d’Italia e che culturalmente ed infrastrutturalmente, non è stata ancora predisposta a sufficienza ad accogliere la rivoluzione a pedali, ecco perché io sostengo da tempo che ” a livello di mobilità sostenibile, è importante conquistare Roma per l’adeguamento mentale ed infrastrutturale per il miglioramento della qualità della vita dei Romani. Se riusciremo a portare e a sviluppare la mobilità alternativa a Roma, che è un diritto di tutti, automaticamente, conquisteremo tutti gli altri comuni italiani.” mie testuali parole prese da una recente e piacevole telefonata che ho avuto con il mio fido socio Cristian Rossi, colui che nel Settembre 2018, mi aiutò a portare a termine logisticamente, la prima edizione del mio Cicloviaggio Battisti, in ricordo dei 20 anni dalla morte di Lucio Battisti, uomo libero prima che cantautore libero, esattamente come oggi lo sono io, senza avere dietro alcuna appartenenza di partito, il mio unico partito oggi, è quello della bicicletta, nient’altro e sono pronto ad affermarlo presto anche pubblicamente, se ne avrò la facoltà, perché in questo Paese non a tutti viene consentito di esprimere liberamente le proprie opinioni, da anni non è affatto vero che siamo in una democrazia!

La lotta per la costituzione del GRAB a Roma per me definisce un vero e proprio “spartiacque” per l’adeguamento infrastrutturale e culturale dei cittadini romani verso la nobile tematica della mobilità sostenibile, affinché possa migliorare la qualità dell’aria in città, diminuendo il tasso di inquinamento atmosferico legato al nanoparticolato atmosferico PM10, ai tassi superiori alla norma di legge per quanto concerne CO2 biossido di carbonio e NOX, gli ossidi di azoto (NO, N2O e NO2 su tutti).

Alla luce di queste mie considerazioni, da diversi mesi ho deciso di appoggiare con tutto me stesso questa nobile causa ed anche se mi trovo a 220 km di distanza, dall’altra parte del Centro Italia, spingerò moltissimo affinché il GRAB possa divenire una importante realtà per i ciclisti urbani e sportivi romani a Roma, rimanendo in contatto con l’Associazione che si sta battendo per la sua realizzazione!

https://twitter.com/GRAB_Roma/status/1377496967018872840