Urbanistica

PRONTO A BERGEN, IN NORVEGIA, UN TUNNEL CICLOPEDONALE (CON PIAZZA) DA MERAVIGLIA

Da Alessandro Di Stefano – 10 Marzo 2023

Il nuovo tunnel ciclopedonale di Bergen in Norvegia in fase di realizzazione
https://www.rivistabc.com/pronto-a-bergen-in-norvegia-un-tunnel-ciclopedonale-con-piazza-da-meraviglia/

Nella città norvegese di Bergen in molti stanno aspettando il 15 aprile per poter inaugurare a piedi e in bicicletta il tunnel ciclopedonale che collegherà Fyllingsdalen con Mindemyren, aree residenziali. Lungo quasi 3 chilometri, il Fyllingsdalstunnelen richiederà una pedalata di circa 10 minuti per essere completamente attraversato. Il tracciato è stato realizzato in asfalto chiaro, con tanto di cordolo a delimitare la ciclabile per mantenere il traffico ordinato e separato tra ciclisti e pedoni.

L’opera andrà sicuramente a incentivare la mobilità ciclistica urbana ed è stata finanziata con fondi pubblici perforando la Løvstakken, montagna a sud di Bergen. In un paese nordico, dove le temperature sono sicuramente più fredde rispetto alle nostre latitudini, l’abitudine alla mobilità ciclistica si è radicata e nel 2016 il governo di Oslo aveva annunciato un piano da quasi 900 milioni di euro per dieci highways ciclabili in tutto il paese.

Il tunnel ciclopedonale presto a disposizione di ciclisti e pedoni di Bergen è tra i più estesi al mondo (lo supera il Snoqualmie Tunnel di Seattle, negli Stati Uniti). Il marciapiede è largo 2 metri e mezzo, la pista 3 metri e mezzo. Lungo la pista sono stati posizionati diversi punti SOS dove eventualmente chiamare i soccorsi; per garantire la sicurezza sono state poi installate cento telecamere. Non sarà un’infrastruttura aperta 24 ore su 24: la fascia d’utilizzo è dalle 5:30 fino alle 23:30. E per i più freddolosi basti sapere che la temperatura interna rimarrà stabile sui 7 gradi. A dare una mano agli ingegneri c’è stato perfino uno psicologo, che ha studiato gli spazi interni per consentire il miglior comfort possibile.

Per rendere l’ambiente ancora più bello – anche se una marea di pedoni e ciclisti fanno già la loro figura – gli ingegneri hanno posizionato lungo il tunnel una piazza circolare, in cui è stata installata una meridiana. Anche le pareti sono state decorate con disegni per pedalare in una montagna davvero bike friendly.

Fonte: Rivista BC

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, ideologo e consulente tecnico movimento ambientalista Ultima Generazione e membro attivo Fondazione Michele Scarponi Onlus

VELOCITY, A LIPSIA L’EDIZIONE 2023. FIAB: UN’OCCASIONE PREZIOSA PER I COMUNICICLABILI

https://fiabitalia.it/velo-city-a-lipsia-ledizione-2023-fiab-unoccasione-preziosa-per-i-comuniciclabili/

Velo-city 2023 è in programma a Lipsia, in Germania, dal 9 al 12 maggio e le iscrizioni per sindaci, sindache, assessori e assessore interessati ai temi della mobilità ciclistica a tutto tondo possono ancora partecipare, iscrivendosi e acquistando il biglietto. L’occasione è preziosa perché come a ogni edizione, Velo-city è un appuntamento fondamentale per quelle città che stanno attuando una transizione bike friendly, riducendo lo spazio pubblico alle auto e aumentandolo a vantaggio degli utenti attivi della strada.

A organizzare Velo-city è l‘European Cyclists’ Federation, organizzazione di cui FIAB fa parte e che svolge da decenni un lavoro di advocacy nelle sedi istituzionali per traguardare obiettivi importanti. La scelta di Lipsia non è stata casuale. La città tedesca racconta una storia di radicale cambiamento, dal momento che 30 anni fa stava vivendo un declino industriale e la scelta di puntare sulla mobilità dolce ha cambiato le cose. Velo-city manca dalla Germania dal 2007, anno dell’edizione a Monaco di Baviera.

Per chi avesse intenzione di partecipare a Velo-city a maggio ecco alcune indicazioni di contesto: fin dal 1980 l’obiettivo principale della manifestazione è stato quello di incentivare la mobilità ciclistica coinvolgendo gli attori e i decisori politici, riuniti per giorni a discutere di moltissimi temi. Velo-city è un’occasione per incontrare, ascoltare e fare networking con urbanisti, ingegneri, architetti e ricercatori al lavoro su progetti bike friendly. A Lipsia amministratori e amministratrici potranno incontrare e conoscere le soluzioni, le tecnologie, i trend e le best practice da cui trarre spunto.

Come si nota dal grafico che pubblichiamo qui sopra, la maggior parte dei partecipanti di Velo-city appartiene alla categoria della PA, delle organizzazioni non governative e dell’industria. L’invito dunque che FIAB rivolge a tutti gli amministratori, a cominciare dai tanti aderenti al progetto ComuniCiclabili, è di considerare l’occasione di Velo-city come un momento prezioso per raccogliere le migliori energie, e riportarle nei propri territori per accelerare il cambiamento.

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, ideologo movimento ambientalista Ultima Generazione e membro attivo Fondazione Michele Scarponi Onlus

“PISTA CICLABILE DI FUORIGROTTA INVASA DALLE AUTO CONTROSENSO”: LA DENUNCIA DI NAPOLI PEDALA

L’associazione chiede l’intervento del Prefetto di Napoli: “A rischio la vita di chi pedala”

Siamo veramente all’assurdo, in dieci anni dalla costituzione della pista ciclabile di Fuorigrotta non si era mai vista una scena del genere. Lunedì scriveremo al Prefetto”. A dirlo in una nota è l’associazione Napoli Pedala, che questa mattina ha diffuso un video girato da un consociato che abita al viale Augusto a Fuorigrotta. 

“C’è da non crederci. Chiediamo le dimissioni ad horas dell‘assessore De Iesu. La città è fuori controllo, è a rischio la vita di chi pedala persino in ciclabile”, prosegue l’associazione, che invoca un intervento del Prefetto di Napoli: “E’ da oltre un anno che chiediamo interventi a difesa della ciclabilità in città, ma l’assessore Cosenza non si è mai degnato di rispondere”. 

https://www.napolitoday.it/attualita/pista-ciclabile-napoli-auto-controsenso-video.html

Dott. Alessio Brancaccio, Università degli Studi di L’Aquila, ideologo del movimento ambientalista Ultima Generazione e membro attivo della Fondazione Michele Scarponi Onlus

TAGLIO DEGLI ALBERI IN VIA SAN MICHELE A VASTO: “LA TECNICA UTILIZZATA STRAVOLGE L’ASSETTO NATURALE”

VERDE URBANO gio 02 febbraio 2023

ATTUALITÀ di Lea Di Scipio

Taglio degli alberi in via San Michele: “La tecnica utilizzata stravolge l’assetto naturale” ©vastoweb.com https://www.vastoweb.com/news/attualita/1114082/taglio-degli-alberi-in-via-san-michele-la-tecnica-utilizzata-stravolge-lassetto-naturale

VASTO. Social e segnalazioni da parte di alcuni lettori hanno rimesso sotto la lente d’ingrandimento i recenti interventi di potatura su entrambi i lati di Via San Michele a Vasto, che hanno avuto luogo dal 13 al 27 gennaio, a partire dalla rotonda di Via Tobruk.

Secondo gli esperti del Comitato Civico per la tutela del verde, le modalità con cui è stata svolta sono il risultato di una gestione non sempre adeguata e basata sul concetto di emergenza. Spesso, infatti, si decide di intervenire, con troppa distanza tra una potatura e l’altra, perché i rami degli alberi arrecano fastidio alle abitazioni o ingombrano i marciapiedi e i cittadini giustamente si lamentano. Ma queste operazioni non assolvono a obiettivi di natura ornamentale, di decoro, salute delle piante, che avrebbero bisogno di interventi meno drastici e più ravvicinati.

“La tecnica utilizzata, con l’asportazione di rami troppo grossi e in alcuni casi dell’intera massa verde, stravolge l’assetto naturale dell’albero e non conserva gli spazi necessari affinché cresca correttamente e rigogliosa,” scrive in una nota il Comitato. “Con tali interventi, viene stravolta la naturale crescita delle piante e questo si ripercuote in futuro, con una nuova vegetazione che, se riuscirà a crescere, lo farà in maniera disordinata. Inoltre, quelli a sud di via San Michele, sono ligustri, ovvero alberi sempreverdi, ai quali per regola bisogna asportare massimo il 30% della massa verde. Invece molti di loro sono completamente defogliati. Il regolamento del verde parla chiaro nel capitolo potatura, per quanto riguarda le finalità e le varie tecniche”.

Inoltre, dalla stessa nota, si apprende che intervenendo correttamente, si potrebbero contenere i costi, perché se è vero che gli interventi di potatura dovrebbero essere più ravvicinanti nel tempo, è anche vero che i tagli necessari sarebbero inferiori e di minor importanza, producendo minore materiale verde da smaltire evitando che sulle piane si sviluppino malattie costose da curare e allungando la vita delle piante.

E la polemica sulla cura e manutenzione del verde, si è inasprita in città soprattutto a seguito del crollo di un albero di robinia su via Istonia, che ha colpito di striscio un suv in transito, e del progetto di abbattimento dei 15 pini del centralissimo Corso Garibaldi.

Questi ultimi sono finiti nel mirino a causa dei dislivelli importanti provocati e pericolosi per i pedoni, rendendo non fruibili gli scivoli per le persone con disabilità. A far scattare i controlli da parte dei Carabinieri Forestali, recatisi nei giorni scorsi in Comune per acquisire il materiale da allegare agli atti, è stata la denuncia da parte del neonato comitato “Amici degli alberi” (Leggi), secondo cui l’abbattimento dei pini in salute viola il regolamento del verde che il Comune ha redatto nel 2020.

Nell’esposto, ora nel mirino dei Carabinieri forestali, vengono evidenziate soluzioni alternative al taglio dei pini, come l’alleggerimento delle chiome tramite potatura.

Galleria fotografica

Fonte: Vasto Web

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila

“SAN SALVO ED IL VASTESE PREDA IN QUESTI GIORNI DI CONTINUI FURTI NELLE ABITAZIONI,‘SPEGNERE’ LA CITTA’ VUOL DIRE CREARE ANCORA PIU’ PAURA TRA I CITTADINI”

La nota dei consiglieri comunali Travaglini, Bolognese, Tascone, Boschetti, Argirò e Mariotti

https://www.zonalocale.it/2022/11/20/san-salvo-e-il-vastese-preda-in-questi-giorni-di-continui-furti-nelle-abitazioni-spegnere-la-citta-vuol-dire-creare-ancor-piu-paura-tra-i-cittadini/

SAN SALVO – “Da qualche giorno riceviamo centinaia di segnalazioni di cittadini preoccupati per la decisione di accensione posticipata della pubblica illuminazione a San Salvo, che lascia la città al buio in orario di punta e con seri rischi per la sicurezza. “Non si “sperimenta” sulla sicurezza della città e sull’incolumità dei cittadini quando tra l’altro l’Amministrazione comunale di centrodestra ha anche sottoscritto più di un anno fa una convenzione con una multinazionale francese per la gestione “chiavi in mano” e “full risk” della pubblica illuminazione per 15 anni e al costo, per le casse comunali, di quasi 500mila euro l’anno. E accodarsi poi ad una decisione presa di concerto con gli altri sindaci, che probabilmente non hanno stipulato una simile convenzione, non solo denota come ancora una volta l’amministrazione di centrodestra addossi le responsabilità ad altri, ma anche e soprattutto una scarsa se non addirittura assente conoscenza della propria città”.

A parlare sono i consiglieri comunali Fabio Travaglini, Marika Bolognese, Emanuela Tascone, Antonio Boschetti, Nicola Argirò e Gianni Mariotti sulla decisione dell’amministrazione comunale di ritardare di un’ora l’accensione della pubblica illuminazione e di anticipare di un’ora lo spegnimento della stessa.

Sono state numerose le segnalazioni e molteplici le preoccupazioni che ci sono state sollevate in queste ultime ore dai cittadini di San Salvo per chiederci di intervenire sulla decisione presa dall’Amministrazione. Tra l’altro i cittadini ci hanno segnalato molte incongruenze sull’accensione, visto che nei quartieri al buio si spreca poi energia lasciando per ore le luci accese di mattina, segno di inefficienza e mancati controlli.
Non possiamo che raccogliere le loro preoccupazioni esprimendo allo stesso tempo anche il nostro totale disappunto in merito. Spegnere seppur di una sola ora San Salvo alle 17 del pomeriggio è pericoloso e deleterio per l’immagine della città“, continuano i consiglieri Travaglini, Bolognese, Tascone, Boschetti, Argirò e Mariotti nel sottolineare che “non sono queste le azioni da mettere in campo per ridurre il consumo di energia e calmierare così la spesa pubblica”.

“Chiediamo pertanto – proseguono i consiglieri – un’analisi seria ed urgente sul bilancio per capire come risparmiare senza gravare sulla vita dei cittadini, a cominciare dalla verifica del contratto di project financing.
Assicuriamo inoltre alla maggioranza che se vorrà affrontare il tema energetico in modo serio e con proposte condivise faremo la nostra parte in Consiglio Comunale”.

“Infine – concludono i consiglieri di minoranza – San Salvo e il Vastese sono preda in questi ultimi giorni di continui e ripetuti furti nelle abitazioni. “Spegnere” la città vuol dire creare ancor più paura tra i cittadini e incentivare la microcriminalità. Si risparmi altrove…si “accenda” invece la città!”.

San Salvo, pubblica illuminazione al risparmio

Il Comune ha predisposto l’accensione ritardata di sera e lo spegnimento anticipato al mattino dei lampioni lungo le vie della città

https://www.zonalocale.it/2022/11/19/san-salvo-pubblica-illuminazione-al-risparmio/

SAN SALVO – Diventano operative le azioni messe in campo dal Comune di San Salvo per il risparmio energetico così come imposto dal governo nazionale. Lo fa sapere con una nota l’amministrazione.


“Con apposita delibera di giunta – si legge – è stata predisposta l’accensione ritardata di sera e lo spegnimento anticipato al mattino delle luci della pubblica illuminazione. Pertanto si chiede la comprensione e la collaborazione dei cittadini per un’emergenza che ci costringe a risparmiare a causa dell’aumento esponenziale dei costi elettrici“.

Fonte: Zonalocale Vasto

Dott. Alessio Brancaccio tecnico ambientale Università di L’Aquila e tecnico sportivo CSEN Abruzzo

MILANO, CICLABILE UMANA IN VIALE MONZA: CICLISTI PROTESTANO DOPO LA MORTE DI LUCA MARENGONI

In centinaia questa mattina, 10 Novembre, si sono disposti in fila indiana lungo la pista ciclabile: “Non aspettiamo il prossimo incidente, il Comune deve intervenire ora per proteggere chi pedala”

https://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/ciclabile-umana-protesta-ciclisti-1.8270804

Ciclisti: raddoppiati gli incidenti gravi a Milano nella fascia di età 26-40 anni

https://milano.corriere.it/notizie/cronaca/22_febbraio_07/ciclisti-raddoppiati-incidenti-gravi-milano-record-fascia-26-40-anni-piano-viabilita-stile-parigi-a08333a4-8798-11ec-b89c-0af407efe3ea.shtml

https://www.lasvolta.it/4341/proteggimi-la-ciclabile-umana-dei-ciclisti-per-i-ciclisti
https://www.ciclobby.it/cms/diventa-socio/come-iscriversi/7-notizie/986-proteggimi-una-ciclabile-umana-in-viale-monza
https://primadituttomilano.it/iniziative/viale-monza-una-ciclabile-umana-di-150-metri-per-liniziativa-proteggimi/
https://www.legambientelombardia.it/proteggimi-flashmob-per-la-sicurezza-dei-percorsi-ciclabili-a-milano/
https://milano.corriere.it/foto-gallery/cronaca/23_gennaio_24/sfila-a-milano-la-ciclabile-umana-per-una-citta-a-30-all-ora.shtml
https://www.rainews.it/tgr/lombardia/video/2023/01/watchfolder-tgr-lombardia-web-mondelli—pista-ciclabilemxf-653a67f0-bd10-48f3-9bca-5470975c8c69.html

Ciclista investito da un’auto e ucciso a Milano

Morto un 37enne che viaggiava su una bici a pedalata assistita e stava attraversando viale Umbria. All’incrocio dello scontro il semaforo era in funzione

10 gennaio 2024 (modifica alle 17:56) – MILANO

I rilievi della polizia locale sul luogo dello scontro ANSA
https://www.gazzetta.it/motori/la-mia-auto/10-01-2024/ciclista-investito-da-un-auto-e-ucciso-a-milano.shtml

Aveva 37 anni il ciclista investito da un’auto e ucciso nella notte tra martedì 9 e mercoledì 10 gennaio a Milano. L’incidente mortale è avvenuto attorno alle 2:35 all’incrocio tra viale Umbria e via Pistrucci nella zona semicentrale est della città.

L’incrocio dell’incidente è regolato da semaforo LaPresse

LA RICOSTRUZIONE

La vittima si chiamava Ivano Calzighetti e stava viaggiando su una bicicletta a pedalata assistita. L’incidente è avvenuto ad un incrocio con semaforo che era ancora funzionante nonostante l’ora tarda. L’uomo si è scontrato con una Peugeot 208 guidata da una 25enne che era su viale Umbria in direzione di viale Abruzzi mentre il 37enne proveniva da via Pistrucci e stava attraversando il viale. Una delle ipotesi della polizia locale è che uno dei due conducenti non abbia rispettato il semaforo rosso. Subito dopo l’impatto la ragazza, che era in compagnia di un 22enne, ha chiamato i soccorsi.  La 25enne è stata accusata di omicidio stradale.

GESTIVA UN BAR – Calzighetti gestiva un bar insieme alla madre a Buccinasco, ma abitava nella zona in cui è avvenuto lo scontro. Si tratta del primo ciclista vittima di un incidente del 2024 nella città lombarda, dopo che nel 2023 sono stati cinque i morti in scontri di questo tipo a Milano. 

ORGANIZZATA UNA PROTESTA – Un gruppo di cittadini, comitati e associazioni ha organizzato per mercoledì 10 alle ore 19 sul luogo dell’incidente un presidio di protesta. “Ancora una volta chiederemo con forza che Milano diventi città 30 adesso, perché ogni scontro stradale avrebbe conseguenze molto meno gravi per tutte le persone coinvolte se le automobili venissero guidate alla velocità giusta, che in città è 30 all’ora” scrive sul suo profilo Facebook l’associazione Genitori Antismog.

Fonte: Gazzetta dello Sport

Ciclista investito a Milano, i manifestanti suonano i campanelli: “Subito una città a 30 all’ora”

11 Gennaio 2024

Erano in centinaia al presidio organizzato in viale Umbria, a Milano, per ricordare Ivano Calzighetti, il 37enne, padre di una bimba di 2, travolto e ucciso da un’auto mentre rientrava a casa in sella alla sua bici. “Basta morti in strada”, hanno urlato i manifestanti, rinnovando l’appello al sindaco Sala di istituire in città il limite di velocità a 30 km/h. Al termine del sit in i ciclisti hanno suonato i loro campanelli.

Fonte: Repubblica

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, membro partecipante ordinario Fondazione Michele Scarponi Onlus, ideologo e membro del movimento ambientalista Ultima Generazione appartenente alla Rete Internazionale A22 in contrasto al Cambiamento Climatico in atto

“IL DIRITTO ALLA MOBILITA’ ALTERNATIVA” AVEZZANO (AQ) 28 SETTEMBRE 2018

Vasto (CH), lì 24 Settembre 2022 ore 18.49

Cari amici ed amiche appassionati e simpatizzanti di bicicletta e mobilità sostenibile, un caro saluto a voi tutti e a tutte.

In questo articolo voglio parlarvi di “Il Diritto alla Mobilità Alternativa” #viviavezzanoinbici, un evento molto importante programmato in data 28 Settembre 2018 a Piazza Risorgimento ad Avezzano (AQ) in Abruzzo e che ha segnato l’Anno zero della mobilità sostenibile nel capoluogo marsicano: è stato un immenso piacere ed onore per me aver partecipato ed essere stato tra gli artefici di un cambiamento epocale che interessò anche la comunità avezzanese da anni un pò riluttante allo sviluppo della tematica che permette di tutelare la qualità dell’aria in città e, di conseguenza, anche la salute dei cittadini che vivono al suo interno.

Nei giorni precedenti all’evento io ero in vacanza assieme ai miei genitori nella mia casa di Vasto, quando venni a sapere che i miei compagni di battaglie del Comitato Mobilità Sostenibile Marsicana Onlus avevano preso contatti con l’amministrazione comunale del Sindaco Gabriele De Angelis, oggi Presidente di TUA Abruzzo, per organizzare un evento pubblico nella piazza principale della città che ha costituito una sorta di pietra miliare per lo sviluppo di politiche miranti alla costruzione di piste ciclabili ed infrastrutture ad esse annesse, oltre all’ampliamento delle piste ciclabili già esistenti per cui, data l’importanza dell’evento, decisi di salutare prima i miei genitori, prendere l’autobus Prontobus dal terminal dei Conti Ricci di Vasto alle 14.30 e partire alla volta di Avezzano, dove arrivai dopo tre ore di viaggio, alle ore 17, un’ora prima dell’evento fissato per le ore 18. Quel giorno parteciparono all’evento il Vice Presidente della European Cyclist Federation (ECF) e Vice Presidente della Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta (FIAB) Arch. Alessandro Tursi ed il Presidente del Comitato Mobilità Sostenibile Marsicana, il Dott. Dario Raglione, ma era previsto che fossero presenti all’evento anche il Sindaco De Angelis, al quale avrei dovuto stringere la mano davanti ai giornalisti locali per tutto l’interesse mostrato a rendere Avezzano una città ciclabile ed il suo Vice Sindaco, Lino Cipolloni, che la mia famiglia conosce da anni molto bene, ma non fu possibile perché proprio quel giorno era concomitante il consiglio comunale cittadino, pertanto vennero mandati a presenziare l’evento l’assessore comunale alla mobilità Crescenzo Presutti ed altri esponenti della Giunta comunale.

Ecco a voi la locandina ufficiale dell’evento e tutte le foto di quel giorno:

Di seguito, vi elenco tutte le fasi, le tappe che hanno portato poi all’organizzazione di questo importante evento al quale spero tutte le prossime amministrazioni comunali di Avezzano daranno seguito.

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università di L’Aquila e tecnico sportivo CSEN Abruzzo

SETTIMANA EUROPEA DELLA MOBILITA’ (16-22 SETTEMBRE 2022): CAMBIA STILE DI VITA E SCOPRI TUTTI GLI APPUNTAMENTI FIAB

SETTIMANA EUROPEA DELLA MOBILITA’ (16-22 SETTEMBRE 2022)
https://fiabitalia.it/settimana-europa-della-mobilita-16-22-settembre-cambia-stile-e-scopri-tutti-gli-appuntamenti-con-fiab/

Anche per il 2022 la Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta dedica l’intero mese di settembre alla bici, con iniziative su tutto il territorio nazionale pensate per diffondere e incentivare stili di vita sani e rispettosi dei territori, coinvolgendo un numero sempre maggiore di persone, enti e aziende. Tutto ruota intorno alla European Mobility Week, ovvero la Settimana Europea della Mobilità-SEM, la campagna di sensibilizzazione della Commissione Europea che, da oltre vent’anni, riunisce tra il 16 e il 22 settembre piccole e grandi città di tutta Europa nella promozione di pratiche locali innovative nell’ambito della mobilità attiva e del trasporto pubblico. 

“La bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano è oggi la migliore risposta al caro energia e al rischio razionamento, cambia in meglio il nostro modo di muoverci e di fruire dello spazio in cui viviamo – dichiara Alessandro Tursi, Presidente di FIAB. – Lo scenario emergenziale che ci coinvolge richiede un passo concreto verso una mobilità alternativa in bicicletta, più sana e più sostenibile. Un cambiamento che deve coinvolgere singoli cittadini e decisori politici. Ecco perché, a pochi giorni delle elezioni del 25 settembre, abbiamo inviato come FIAB una Lettera Aperta ai candidati e ai leader politici chiedendo di inserire la transizione intelligente della mobilità nei loro programmi, per offrire a ogni cittadino la possibilità di scegliere le due ruote per ogni spostamento. E abbiamo corredato la lettera di un Decalogo di proposte”. Il documento completo è disponibile a questo link.

Nei giorni della Settimana Europea della Mobilità, dal 16 al 22 settembre, ma anche per il resto del mese, sono centinaia le iniziative su due ruote promosse da FIAB in tutta Italia e contraddistinte dal claim CAMBIA STILE, VAI IN BICI! direttamente ispirato allo slogan europeo di quest’anno: “Better Connection, Mix & Move!”.

IL CALENDARIO di tutti gli eventi, in costante aggiornamento, sul sito FIAB andiamoinbici.it.

Tra i tanti eventi segnaliamo:

  • Giornata Nazionale Bike To Work di venerdì 16 settembre, che FIAB promuove per il nono anno consecutivo. Un giorno in cui tutti sono invitati a percorrere in bicicletta il tragitto casa-lavoro e rendersi conto come questa scelta possa facilmente diventare un’abitudine quotidiana, con benefici per la salute e l’ambiente.
  • il Park (ing) Day: sabato 17 e domenica 18 settembre FIAB si fa promotrice in Italia dell’iniziativa internazionale (nata a San Francisco nel 2005) che vede “convertire” temporaneamente alcune aree occupate da parcheggi in spazi pubblici di socialità. L’evento intende valorizzare l’uso dello spazio urbano stimolando il ruolo attivo di ogni cittadino nel concepire, proporre e migliorare l’ambiente, ovvero pensando a cosa manca nel quartiere e a cosa si potrebbe realizzare al posto di un parcheggio.

In tantissime città (tra cui Torino, Genova, Brescia, Verona, Vicenza, Bologna, Parma,  FerraraPotenza, Lecce) nello spazio occupato solitamente dalle auto saranno costruiti salottini che ospitano la presentazione di libri su ciclismo e cicloturismo, mercatini di scambio bici, giardini, fattorie urbane temporanee, circuiti per mini-golf, stand dedicati a prodotti eco, officine di riparazione biciclette e altre attività ludico ricreative.

  • CarFreeWeek: una “sfida” lunga 7 giorni, dal 16 al 22 settembre, lanciata ogni anno durante la Settimana Europea della Mobilità. FIAB invita a rinunciare all’auto e a muoversi in bicicletta, a piedi o utilizzando i mezzi di trasporto pubblici. Tutti possono condividere sui social la proprie esperienze senz’auto con l’hashtag #carfreeweek
  • Milano Bike Challengetorna, dopo uno stop causa pandemia, la competizione gratuita organizzata da FIAB che premia le aziende bike-friendly dell’area metropolitana milanese che riescono a “mettere in sella” il maggior numero di dipendenti entro il 31 ottobre. Partecipare è semplicissimo: le iscrizioni si aprono il 16 settembre. I collaboratori delle aziende – classificate in base al numero di dipendenti – devono andare in bicicletta per almeno per 10 minuti consecutivi (spostamenti casa-lavoro, commissioni, svago, ecc.) e registrare ogni pedalata effettuata tra il 22 settembre e il 31 ottobre sulla nuova app delladella challenge (informazioni dettagliate a questo LINK)

L’ultima edizione della Milano Bike Challenge, nel 2019, ha coinvolto 387 sedi aziendali per un totale di 7.405 persone – tra cui oltre 1.000 “nuovi ciclisti” rispetto all’anno precedente – che hanno pedalato per quasi 8.043.000 km, contribuendo così a un risparmio di CO2 pari a 290.195 kg.

Fonte: FIAB Italia

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università di L’Aquila e tecnico sportivo CSEN Abruzzo

GRAB GRANDE RACCORDO ANULARE DELLE BICI A ROMA

Vasto (CH), lì 11 Ottobre 2021 ore 18.37

Amici ed amiche sostenitori della mobilità sostenibile e del miglioramento della qualità della vita delle persone attraverso il sano movimento in bicicletta e a piedi, buonasera a tutti voi.

In questo articolo focalizzerò la mia attenzione sulla situazione della mobilità sostenibile nella mia Roma, la mia unica vera città di appartenenza dove sono nato il 23 Agosto 1984 e per cui continuo a lottare anche a distanza, seppur mi sia allontanato da essa di ulteriori 100 km, più di quanto non fossi lontano già di 100 km prima quando ho abitato ad Avezzano (AQ) nella Marsica tra il 2001 e Marzo 2021. Anche se a distanza, continuo a seguire con vivo, particolare interesse la questione della proposta di costituire un GRAB o Grande Raccordo Anulare per le Biciclette, un anello ciclabile perimetrale attorno a Roma che segua il Grande Raccordo Anulare (GRA) per le automobili. Il mondo dell’associazionismo romano legato ai ciclisti urbani, sta portando avanti da anni una battaglia molto importante affinché venga resa ciclabile anche una città che è la Capitale d’Italia e che culturalmente ed infrastrutturalmente, non è stata ancora predisposta a sufficienza ad accogliere la rivoluzione a pedali, ecco perché io sostengo da tempo che ” a livello di mobilità sostenibile, è importante conquistare Roma per l’adeguamento mentale ed infrastrutturale per il miglioramento della qualità della vita dei Romani. Se riusciremo a portare e a sviluppare la mobilità alternativa a Roma, che è un diritto di tutti, automaticamente, conquisteremo tutti gli altri comuni italiani.” mie testuali parole prese da una recente e piacevole telefonata che ho avuto con il mio fido socio Cristian Rossi, colui che nel Settembre 2018, mi aiutò a portare a termine logisticamente, la prima edizione del mio Cicloviaggio Battisti, in ricordo dei 20 anni dalla morte di Lucio Battisti, uomo libero prima che cantautore libero, esattamente come oggi lo sono io, senza avere dietro alcuna appartenenza di partito, il mio unico partito oggi, è quello della bicicletta, nient’altro e sono pronto ad affermarlo presto anche pubblicamente, se ne avrò la facoltà, perché in questo Paese non a tutti viene consentito di esprimere liberamente le proprie opinioni, da anni non è affatto vero che siamo in una democrazia!

La lotta per la costituzione del GRAB a Roma per me definisce un vero e proprio “spartiacque” per l’adeguamento infrastrutturale e culturale dei cittadini romani verso la nobile tematica della mobilità sostenibile, affinché possa migliorare la qualità dell’aria in città, diminuendo il tasso di inquinamento atmosferico legato al nanoparticolato atmosferico PM10, ai tassi superiori alla norma di legge per quanto concerne CO2 biossido di carbonio e NOX, gli ossidi di azoto (NO, N2O e NO2 su tutti).

Alla luce di queste mie considerazioni, da diversi mesi ho deciso di appoggiare con tutto me stesso questa nobile causa ed anche se mi trovo a 220 km di distanza, dall’altra parte del Centro Italia, spingerò moltissimo affinché il GRAB possa divenire una importante realtà per i ciclisti urbani e sportivi romani a Roma, rimanendo in contatto con l’Associazione che si sta battendo per la sua realizzazione!

https://twitter.com/GRAB_Roma/status/1377496967018872840

LAHTI FINLANDIA CAPITALE VERDE EUROPEA 2021

https://www.ansa.it/canale_viaggiart/it/notizie/mondo/2021/03/01/la-finlandese-lahti-eletta-nuova-capitale-verde-europea-2021_472f47cb-6b69-42e2-b333-1bae82487677.html

https://www.repubblica.it/economia/rapporti/energitalia/sostenibilita/2021/03/03/news/finlandia_lahti_e_capitale_verde_d_europa_2021-290154609/#:~:text=A%20Lahti%20la%20parola%20d,è%20pioniera%20dell%27economia%20circolare.

https://www.affaritaliani.it/green/finlandia-lahti-la-nuova-capitale-verde-europea-2021-725341.html