Coronal Mass Ejection (CME)

TEMPESTA SOLARE SULLA TERRA, L’AVVISO DELLA NASA: CONFERMATA LA “CME CANNIBALE”. COSA E’ E QUALI SONO I RISCHI

Venerdì 1 Dicembre 2023, 07:11 – Ultimo aggiornamento: 15:25

https://www.ilgazzettino.it/schede/tempesta_solare_rischi_terra_avviso_nasa_cme_cannibale-7790174.html

Una forte tempesta solare colpirà la Terra oggi, venerdì 1° Dicembre 2023. Secondo quanto riportato dalla NASA e dai grafici dello Space Weather Prediction Center (SWPC), il centro di previsione meteorologica spaziale della National Oceanic and Atmosferic Administration (NOAA) degli Stati Uniti, il fenomeno sarebbe la conseguenza di una potente eruzione solare di classe M9.8 esplosa il 29 novembre alle 14:50 EST (1950 GMT). L’alone di particelle liberate si starebbe muovendo molto velocemente e starebbe per fondersi con degli aloni diretti verso la Terra. Le CME cannibali sono infatti espulsioni di massa coronale veloci che spazzano via le CME più lente di fronte a loro.

Fonte: Il Gazzettino

English translate

A strong solar storm will hit Earth today, Friday 1 December 2023. According to what was reported by NASA and graphs from the Space Weather Prediction Center (SWPC), the space weather prediction center of the National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) of the United States, the phenomenon would be the consequence of a powerful M9.8 class solar flare that exploded on November 29 at 2:50 pm EST (1950 GMT). The halo of released particles would be moving very quickly and would be about to merge with halos headed towards Earth. Cannibalistic CMEs are in fact fast coronal mass ejections that sweep away the slower CMEs in front of them.

Forte tempesta geomagnetica G3 scatena uno spettacolo di aurora boreale, e non è ancora finita

Negli USA, le aurore sono state fotografate fino all’Arizona e alla California

di Filomena Fotia 2 Dicembre 2023 | 06:47

Credit Rob Kin (Porcupine mountains, Michigan)
https://www.meteoweb.eu/2023/12/tempesta-geomagnetica-g3-aurora-boreale-foto/1001333516/

Una, o forse 2 espulsioni di massa coronale hanno colpito il campo magnetico terrestre il 1° dicembre, innescando una forte tempesta geomagnetica classe G3. Al culmine dell’evento, appena prima dell’alba sulla costa occidentale degli Stati Uniti, le aurore sono state fotografate fino all’Arizona e alla California. La tempesta sembra essere diminuita d’intensità, ma non è ancora finita. Nelle prossime ore è probabile un’attività minore, classe G1-G2.

Quando la tempesta si è rafforzata, Rob King era sui Monti Porcupine del Michigan (USA) a guardare il cielo. Nell’immagine in alto il panorama che si è trovato davanti. “Ho scattato questa foto utilizzando semplicemente il mio smartphone Galaxy S22,” ha dichiarato King, come riporta SpaceWeather.com. “È stato stupefacente!

In Canada, le aurore erano così luminose da competere con la Luna piena calante. Harlan Thomas ha dichiarato: “L’aurora si è incontrata con un alone lunare di 22 gradi. L’esplosione è stata così potente da surclassare la copertura nuvolosa“.

Sono in arrivo altre CME? È possibile, il 27 e 28 novembre, il Sole ha lanciato almeno 3 nubi di plasma verso la Terra. La più grande probabilmente ha spazzato via alcune delle nubi di particelle davanti a sé, formando una “CME cannibale“. È possibile che gli eventi di ieri rappresentino tutte le CME, ma non è possibile escludere al momento altri impatti.

Cos’è una CME cannibale

Le CME cannibali sono espulsioni di massa coronale veloci che spazzano via le CME più lente di fronte a loro. Il miscuglio di CME risultante contiene forti campi magnetici e plasmi compressi che possono scatenare tempeste geomagnetiche. Alcune delle più grandi tempeste geomagnetiche della storia documentata sono state probabilmente causate da CME cannibali.

Cos’è un’espulsione di massa coronale

Un’espulsione di massa coronale (CME, acronimo dell’inglese coronal mass ejection) è un’espulsione di materiale dalla corona solare. Il materiale espulso, sotto forma di plasma, è costituito principalmente da elettroni e protoni: quando questa nube raggiunge la Terra può disturbare la sua magnetosfera.

Cos’è una tempesta geomagnetica

Quando sul Sole si verificano fenomeni di attività improvvisa e violenta, come i brillamenti, vengono emesse grandi quantità di particelle ad alta energia che viaggiano velocemente nello Spazio, a volte scagliate in direzione della Terra: questa corrente di particelle viene frenata e deviata dal campo magnetico terrestre, che a sua volta ne viene disturbato e distorto.
Quando avviene questo “impatto” la magnetosfera terrestre (la regione attorno alla Terra pervasa dall’azione del suo campo magnetico) subisce un forte contraccolpo che può causare blackout temporanei nelle reti elettriche o nei sistemi satellitari di comunicazioni. Alle tempeste geomagnetiche è anche associato il ben noto fenomeno delle aurore polari.

Fonte: 3BMeteo

https://www.corbaccio.it/libri/le-profezie-dei-maya-9788879726405
https://tg24.sky.it/cronaca/2023/12/02/maltempo-italia-oggi
https://www.ilmessaggero.it/italia/vento_forte_maltempo_neve_allerta_rossa_meteo_libeccio_fiumi_piena_neve_alberi_crollati-7792402.html
https://www.meteoweb.eu/2023/12/maltempo-vento-da-uragano-tempesta-ciro-raffiche-220km-h/1001333613/
https://tg.la7.it/cronaca/maltempo-tromba-daria-in-molise-danni-ingenti-in-tutto-il-centro-nord-02-12-2023-200048

Eruzione solare di classe X, è la più potente da anni: ora la Terra è a rischio di tempeste geomagnetiche

Violenta eruzione solare di classe X, è la più potente da anni: ora la Terra è a rischio di tempeste geomagnetiche
https://www.msn.com/it-it/meteo/storieprincipali/eruzione-solare-di-classe-x-è-la-più-potente-da-anni-ora-la-terra-è-a-rischio-di-tempeste-geomagnetiche/ar-AA1lz8LH

Una violenta eruzione solare è stata rilevata il 14 dicembre, esattamente alle 18.02 ora italiana. Si tratta, come riferiscono gli esperti, del brillamento più potente degli ultimi anni, classificato come X2.8 (la classe più elevata). Il fenomeno è stato osservato dal telescopio spaziale Solar Dynamics Observatory della Nasa e ciò lo rende il brillamento più forte di questo ciclo di attività solare ed il più forte dal 2017, quando il 10 settembre venne registrato un brillamento di classe X8.2. Ora la Terra è a rischio di tempeste geomagnetiche.

Cosa è

L’evento, come spesso accade, è stato anche accompagnato da un espulsione di massa coronale o Cme, cioè un getto di particelle cariche sotto forma di plasma sparato nello spazio ad elevatissime velocità: dai dati raccolti ci sono buone probabilità che la Cme raggiunga anche la Terra, che è dunque a rischio di tempeste geomagnetiche nei prossimi giorni. «Al momento è ancora difficile prevedere l’intensità dell’eventuale tempesta solare ed il suo momento di arrivo», spiega all’ANSA Mauro Messerotti, docente di Meteorologia spaziale all’Università di Trieste e ricercatore dell’Istituto Nazionale di Astrofisica. «Ma il brillamento ha già prodotto una piccola interruzione di un paio d’ore dei segnali radio alle alte frequenze sopra il continente americano – dice Messerotti – e sembra abbia anche provocato un disturbo dei satelliti Gps».

La macchia solare

La regione di macchie solari chiamata AR 3514, responsabile del potente brillamento, sta mostrando un’attività piuttosto vivace: «Anche oggi ha emesso altri brillamenti di classe M (quella subito inferiore alla classe X) – aggiunge il fisico – quindi ci aspettiamo di vedere ulteriore attività di questo tipo». Questo anche in vista del fatto che il Sole sta raggiungendo il picco della sua attività, previsto per il 2024. Una volta superata quella fase, la polarità del campo magnetico della nostra stella si invertirà e l’attività inizierà a diminuire.

Le classi

Le eruzione solare o brillamenti sono classificati in cinque classi di potenza a seconda della loro luminosità nei raggi X, misurata a Terra in W/m2 e nella banda tra 0,1 e 0,8 nm. In ordine crescente di potenza sono A, B, C, M e X. Ogni classe è dieci volte più potente di quella precedente, con la più potente X pari a un flusso di 10−4 W/m2, ed è ulteriormente suddivisa linearmente in 9 classi, numerate da 1 a 9. Per esempio un brillamento M5 è la metà di un brillamento M10, cioè X1, a sua volta la metà di un brillamento X2. Un brillamento X2 è pertanto 4 volte più potente di un M5 e 10 volte più potente di un evento M2. Oltre la classe X9, la più alta, la numerazione prosegue linearmente.

I precedenti

Brillamenti di tale entità sono rari, come quelli del 16 agosto 1999 e del 2 aprile 2001, di potenza X20, cioè due volte più potenti di un X10, il fondoscala della classe X. Il record del più potente flare mai registrato è detenuto dall’evento del 4 novembre 2003, inizialmente stimato in X28 e successivamente corretto in X45.[1]. L’attività solare di routine si trova compresa tra le classi A e C, mentre la classe M è raggiunta solo in prossimità e durante il massimo del ciclo undecennale del Sole. I brillamenti X si concentrano quasi esclusivamente nei periodi di picco dell’attività e sono quindi relativamente rari, poche decine per ogni ciclo solare. Brillamenti come quello del 4 novembre 2003 sono ancora più rari, e avvengono solo poche volte per secolo, come l’evento di Carrington. La regione di macchie solari 486 che produsse il brillamento del 2003 era la più turbolenta mai osservata.

Fonte: MSN

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, membro partecipante ordinario Fondazione Michele Scarponi Onlus, ideologo e membro del movimento ambientalista Ultima Generazione appartenente alla Rete Internazionale A22 in contrasto del Cambiamento Climatico in atto

ATTIVITA’ MAGNETICA SOLARE NOVEMBRE 2023

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, membro partecipante ordinario Fondazione Michele Scarponi Onlus, ideologo e membro del movimento ambientalista Ultima Generazione appartenente alla Rete Internazionale A22 in contrasto del Cambiamento Climatico in atto

ATTIVITA’ MAGNETICA SOLARE SETTEMBRE 2023

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Minor R1 radio blackout in progress (≥M1 – current: M1.73) Follow live on https://spaceweather.live/l/flare

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Moderate M1.73 flare from sunspot region 3429 Follow live on https://spaceweather.live/l/flare

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Minor R1 radio blackout in progress (≥M1 – current: M1.05) Follow live on https://spaceweather.live/l/flare

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Moderate M2.92 flare from sunspot region 3429 Follow live on https://spaceweather.live/l/flare

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Minor R1 radio blackout in progress (≥M1 – current: M2.37) Follow live on https://spaceweather.live/l/flare

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Moderate M3.43 flare from sunspot region 3429 Follow live on https://spaceweather.live/l/flare

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Active geomagnetic conditions (Kp4) Threshold Reached: 05:59 UTC Follow live on https://spaceweather.live/l/kp

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16:45 UTC – Type II Radio Emission Begin Time: 17/09/2023 16:12 UTC Estimated Velocity: 344km/sec.

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Active geomagnetic conditions (Kp4) Threshold Reached: 02:10 UTC Follow live on https://spaceweather.live/l/kp

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Minor G1 geomagnetic storm (Kp5) Threshold Reached: 02:59 UTC Follow live on https://spaceweather.live/l/kp

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CME impact detected – Current Solar Wind Speed 554km/sec – IMF: Bt (strength): 21nT & Bz: 3nT (North). Follow live on https://spaceweather.live/l/aurora

https://x.com/_SpaceWeather_/status/1703758040959258997

More sustained -20 nT Bz fields are observed by STEREO-A at 3° difference in longitude to Earth, for about 4 hours. The shock should impact the L1 spacecraft any time now.

https://x.com/chrisoutofspace/status/1703757681301799035

The coronal mass ejection that arrived at DSCVOR already passed STEREO A four hours ago and showed a strong southward Bz component of the IMF. Similar values we could also see at Earth in the hours ahead. Thanks Christian Möstl for providing the data coming from STEREO A.

https://x.com/_SpaceWeather_/status/1703761225815830690

Minor G1 geomagnetic storm (Kp5) Threshold Reached: 17:59 UTC Follow live on https://spaceweather.live/l/kp

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Minor G1 geomagnetic storm (Kp5) Threshold Reached: 20:44 UTC Follow live on https://spaceweather.live/l/kp

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Minor G1 geomagnetic storm (Kp5) Threshold Reached: 00:58 UTC Follow live on https://spaceweather.live/l/kp

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Moderate G2 geomagnetic storm (Kp6) Threshold Reached: 02:16 UTC Follow live on https://spaceweather.live/l/kp

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Minor G1 geomagnetic storm (Kp5) Threshold Reached: 03:21 UTC Follow live on https://spaceweather.live/l/kp

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Moderate G2 geomagnetic storm (Kp6) Threshold Reached: 03:29 UTC Follow live on https://spaceweather.live/l/kp

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Minor R1 radio blackout in progress (≥M1 – current: M1.15) Follow live on https://spaceweather.live/l/flare

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Moderate M1.15 flare Follow live on https://spaceweather.live/l/flare

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Strong G3 geomagnetic storm (Kp7) Threshold Reached: 05:59 UTC Follow live on https://spaceweather.live/l/kp

https://x.com/_SpaceWeather_/status/1704016270696341877

Minor R1 radio blackout in progress (≥M1 – current: M1.42) Follow live on https://spaceweather.live/l/flare

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Moderate M1.89 flare Follow live on https://spaceweather.live/l/flare

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Minor G1 geomagnetic storm (Kp5) Threshold Reached: 13:30 UTC Follow live on https://spaceweather.live/l/kp

https://x.com/_SpaceWeather_/status/1704133292553883860

Minor G1 geomagnetic storm (Kp5) Threshold Reached: 16:44 UTC Follow live on https://spaceweather.live/l/kp

https://x.com/SpaceWeather/status/1704178590693093603

Minor R1 radio blackout in progress (≥M1 – current: M3.64) Follow live on https://spaceweather.live/l/flare

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Moderate M4.09 flare Follow live on https://spaceweather.live/l/flare

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23:15 UTC – Type II Radio Emission Begin Time: 19/09/2023 22:36 UTC Estimated Velocity: 680km/sec.

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23:16 UTC – Type IV Radio Emission Begin Time: 19/09/2023 22:37 UTC

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Moderate R2 radio blackout in progress (≥M5 – current: M8.23) Follow live on https://spaceweather.live/l/flare

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Strong M8.23 flare from sunspot region 3435 Follow live on https://spaceweather.live/l/flare

https://x.com/_SpaceWeather_/status/1704505485913620489

15:15 UTC – Type II Radio Emission Begin Time: 20/09/2023 14:25 UTC Estimated Velocity: 1054km/sec.

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Active geomagnetic conditions (Kp4) Threshold Reached: 23:12 UTC Follow live on https://spaceweather.live/l/kp

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01:45 UTC – Type IV Radio Emission Begin Time: 20/09/2023 20:25 UTC

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Minor R1 radio blackout in progress (≥M1 – current: M4.18) Follow live on https://spaceweather.live/l/flare

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Moderate R2 radio blackout in progress (≥M5 – current: M8.72) Follow live on https://spaceweather.live/l/flare

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Strong M8.72 flare from sunspot region 3435 Follow live on https://spaceweather.live/l/flare

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Minor R1 radio blackout in progress (≥M1 – current: M1.03) Follow live on https://spaceweather.live/l/flare

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Moderate M1.2 flare Follow live on https://spaceweather.live/l/flare

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Minor R1 radio blackout in progress (≥M1 – current: M1.26) Follow live on https://spaceweather.live/l/flare

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Moderate M1.44 flare Follow live on https://spaceweather.live/l/flare

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Minor R1 radio blackout in progress (≥M1 – current: M1.15) Follow live on https://spaceweather.live/l/flare

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Moderate M1.52 flare Follow live on https://spaceweather.live/l/flare

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20:15 UTC – Type II Radio Emission Begin Time: 22/09/2023 19:28 UTC Estimated Velocity: 483km/sec.

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Minor R1 radio blackout in progress (≥M1 – current: M1.05) Follow live on https://spaceweather.live/l/flare

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Moderate M1.9 flare from sunspot region 3435 Follow live on https://spaceweather.live/l/flare

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Moderate M1.58 flare Follow live on https://spaceweather.live/l/flare

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Minor R1 radio blackout in progress (≥M1 – current: M1.21) Follow live on https://spaceweather.live/l/flare

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Moderate M4.43 flare from sunspot region 3445
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Minor R1 radio blackout in progress (≥M1 – current: M1.01) Follow live on https://spaceweather.live/l/flare

https://x.com/_SpaceWeather_/status/1705961813035102366

Moderate M1.01 flare Follow live on https://spaceweather.live/l/flare

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16:30 UTC – Type II Radio Emission Begin Time: 24/09/2023 15:07 UTC Estimated Velocity: 755km/sec.

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CME impact detected – Current Solar Wind Speed 467km/sec – IMF: Bt (strength): 19nT & Bz: -13nT (South). Follow live on https://spaceweather.live/l/aurora

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Active geomagnetic conditions (Kp4) Threshold Reached: 20:46 UTC Follow live on https://spaceweather.live/l/kp

https://x.com/_SpaceWeather_/status/1706050927080165661

Minor G1 geomagnetic storm (Kp5) Threshold Reached: 20:48 UTC Follow live on https://spaceweather.live/l/kp

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Moderate G2 geomagnetic storm (Kp6) Threshold Reached: 20:52 UTC Follow live on https://spaceweather.live/l/kp

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Minor G1 geomagnetic storm (Kp5) Threshold Reached: 22:05 UTC Follow live on https://spaceweather.live/l/kp

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Moderate G2 geomagnetic storm (Kp6) Threshold Reached: 23:20 UTC Follow live on https://spaceweather.live/l/kp

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Minor G1 geomagnetic storm (Kp5) Threshold Reached: 01:56 UTC Follow live on https://spaceweather.live/l/kp

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Minor G1 geomagnetic storm (Kp5) Threshold Reached: 05:50 UTC Follow live on https://spaceweather.live/l/kp

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Minor G1 geomagnetic storm (Kp5) Threshold Reached: 08:09 UTC Follow live on https://spaceweather.live/l/kp

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Minor G1 geomagnetic storm (Kp5) Threshold Reached: 10:31 UTC Follow live on https://spaceweather.live/l/kp

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Minor G1 geomagnetic storm (Kp5) Threshold Reached: 13:05 UTC Follow live on https://spaceweather.live/l/kp

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Minor R1 radio blackout in progress (≥M1 – current: M1.3) Follow live on https://spaceweather.live/l/flare

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Moderate M1.3 flare Follow live on https://spaceweather.live/l/flare

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Active geomagnetic conditions (Kp4) Threshold Reached: 08:59 UTC Follow live on https://spaceweather.live/l/kp

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Minor R1 radio blackout in progress (≥M1 – current: M1.12) Follow live on https://spaceweather.live/l/flare

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Moderate M1.24 flare from sunspot region 3451 Follow live on https://spaceweather.live/l/flare

https://x.com/_SpaceWeather_/status/1708163346480947251

IL FILM DELLA CINEMATOGRAFIA MONDIALE CHE TRATTO’ I MOTI TURBOLENTI SUL SOLE (ESPULSIONI DI MASSA CORONALE EMC E BRILLAMENTI): “SEGNALI DAL FUTURO” “KNOWING” ANNO 2009, CON NICOLAS CAGE

https://x.com/bralex84/status/1701984770765246522

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università di L’Aquila, membro partecipante ordinario Fondazione Michele Scarponi Onlus, ideologo ed attivista del movimento ambientalista italiano Ultima Generazione A22 Network

ATTIVITA’ SOLARE 20 MARZO – 29 APRILE 2023

Vasto (CH), lì 27 Marzo 2023 ore 1.01

Buonanotte a tutti e a tutte, in questo articolo vado a mostrarvi dei dati interessanti presi e diffusi da SpaceWeatherLive riguardanti l’attività geomagnetica solare dai giorni 24 al 31 Marzo: come potete ben vedere anche voi stessi, si parte da un flare, ovvero un’Espulsione di Massa Coronale (EMC) moderato di classe M fino ad arrivare ad altri flares che fluttuano continuamente in classe G, da G1 a G4. Il risultato visivo che tutti conosciamo sono le aurore boreali: esse sono il frutto dell’interazione delle particelle elettriche cariche provenienti dal Sole che formano il vento solare, le quali poi vengono a contatto con la ionosfera, lo strato più alto della nostra atmosfera, le particelle elettricamente cariche, a contatto con la ionosfera, ionizzano ed emettono quelle spettacolari luci che si vedono alle alte latitudini del nostro Pianeta, nel Polo Nord, ma i flares solari non producono solo magnifici effetti visivi, possono purtroppo anche creare grossi disagi alle telecomunicazioni satellitari e radio in banda larga ed ancora modificare il clima sulla Terra, che diviene assai instabile e porta alla manifestazione di eventi climatici severi anche gravi, quali tornado, cicloni, uragani, ma anche terremoti, eruzioni vulcaniche, alluvioni.

Queste asserzioni sono fatte da uno scienziato che redasse una tesi finale di laurea triennale nell’Ottobre del 2012 su: “La Geoingegneria, nuovi metodi artificiali per contrastare il Riscaldamento Globale” https://www.academia.edu/19588806/LA_GEOINGEGNERIA_NUOVI_METODI_ARTIFICIALI_PER_CONTRASTARE_IL_RISCALDAMENTO_GLOBALE ed ebbe come relatore di tesi uno dei maggiori climatologi italiani in circolazione, il Prof. Guido Visconti, il quale studiò per diversi anni al National Center for Atmospheric Research (NCAR https://ncar.ucar.edu), fu a capo del Centro di Eccellenza per la Previsione degli Eventi Meteorologici Severi (CETEMPS) all’interno del Dipartimento di Fisica dell’Atmosfera presso la Facoltà di Scienze, Matematiche Fisiche e Naturali (MM.FF.NN.) e membro dell’Accademia dei Lincei di Roma, penso di conoscere molto bene sia le dinamiche climatiche intrinseche al Pianeta, ma anche le interazioni esterne tra Sole e Terra, interazioni che vengono studiate nella branca astronomica Fisica delle Relazioni Sole-Terra che avrei dovuto studiare nel 2005 con il Prof. Umberto Villante del Dipartimento di Fisica presso la Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali dell’Università degli Studi di L’Aquila, ma non fu possibile farlo in quanto per poter attivare la materia e poter seguire le lezioni in presenza necessitava l’iscrizione di almeno cinque persone, fummo soltanto in tre e pertanto il Prof. Villante non poté essere nella condizione di attivare il corso ma, nonostante tutto questo, io continuai a studiare la materia in maniera autodidatta grazie ad un’enciclopedia della Hobby and Work di diversi volumi che risalgono al 1997 e possiedo ancora a casa, anche dopo il completamento dei miei studi universitari, perché quando una persona è mossa dalla passione e crede sempre in quello che pensa e fà nel concreto, nessun traguardo le deve venire precluso, anche se non ho mai fatto parte o frequentato ambienti massonici, come invece ebbe modo di fare per anni il Prof. Visconti, il quale si è sempre definito un comunista, peccato però che lo faceva con il culo degli altri e non con il suo! Precisato bene questo aspetto, dato sono in vena di confessioni finali, voglio tornare sull’aspetto che lega sicuramente la nostra stella, il Sole ed il nostro Pianeta: l’attrazione gravitazionale, fenomeno che consiste nelle interazioni tra oggetti di masse considerevoli come il Sole ed i Pianeti del nostro Sistema Solare e che influisce anche sull’attività magnetica sia solare che terrestre. Ebbene, per effetto della terza legge di Newton (legge di azione e reazione), l’ultima delle tre leggi della cinematica che fa parte della meccanica classica, sto iniziando a comprendere sempre più il ruolo che esercita il Sole sul nostro Pianeta analizzando la sua forza di azione e la forza di reazione in risposta che dà la Terra su se stessa e verso il Sole: ogni volta che quest’ultimo va in attività magnetica, emette un flusso carico di particelle che vengono espulse dalla corona solare, lo strato più esterno del Sole, viaggiando alla velocità della luce (circa 300 mila o 3×10^8 km/s) ci mette circa 8 minuti ad arrivare sulla Terra, ma gli effetti considerevoli sul clima terrestre si manifestano dopo alcune ore o di solito 24-36 ore. La forza di azione newtoniana del Sole determina il contatto tra il vento solare, composto da un flusso di protoni elettricamente carichi positivi e le fasce di Van Allen o magnetosfera terrestre, che porta poi sia al disturbo delle telecomunicazioni satellitari e delle onde radio sulla Terra, ma anche l’aumento degli eventi climatici severi o avversi in alcune parti del Mondo, più o meno diverse, mentre la forza di reazione newtoniana della terra verso il Sole, attraverso l’attrazione gravitazionale, consiste nel modificare la struttura plasmatica esterna del Sole stesso e, di conseguenza, la sua attività in superficie.

Alla luce di queste mie considerazioni, pertanto, considero da sempre la Fisica delle Relazioni Sole-Terra la scienza chiave per comprendere meglio i rapporti che vi sono da millenni tra il nostro Sole e la nostra Terra, per cui ritengo che le modificazioni climatiche attualmente in atto sul nostro Pianeta non dipendono soltanto dalle attività umane, per quanto mi riguarda non dipende neanche dall’aumento della CO2, ma di due gas serra assai ben più pericolosi di questa: il primo è il vapor d’acqua H2O e per conoscere bene questo gas serra per eccellenza, basta andarsi a studiare bene il meccanismo di feedback del vapor d’acqua e poi va considerato anche il secondo gas serra per eccellenza che viene prima della CO2, il metano CH4, il più semplice degli idrocarburi, ma va considerato anche l’esafluoruro di zolfo SF6, un composto artificiale usato per irrorare di zolfo la stratosfera terrestre attraverso le scie chimiche emesse in cielo sia da vecchi aerei militari come l’F15 Eagle, il KC 10 derivato dal civile bimotore DC10 o il quadrimotore KC135 Stratotanker che da nuovi aerei civili di ultima generazione, come l’Airbus A320 e l’A321, oltre agli già presenti della serie 7 della Boeing. Il cambiamento climatico attuale a cui stiamo assistendo non dipende soltanto dalle attività umane intrinseche al Pianeta, ma anche dal contributo aggiuntivo esterno dell’attività magnetica solare, che la Scienza contemporanea tende troppo a dimenticare per paura di riscrivere la storia per una semplice ragione di comodità, perché il concetto odierno di Scienze non è quello progressista come adottava la mia venerata astrofisica Margherita Hack, ma è quello conservatore statico adottato da scienziati massoni quale era il Prof. Visconti, da altri professori massonici come lui e da Antonino Zichichi, il conservatore meccanico quantistico padre della Meccanica Quantistica in Italia e amico di Silvio Berlusconi in Italia: essi rappresentano quegli scienziati che io amo definire sostenitori della Scienza cinica e fredda, ovvero la Scienza che viene trattata come un dogma, esattamente come la religione, lo si sta vedendo chiaramente anche durante la pandemia globale di COVID19 ancora presente tra noi, anche se si sta facendo finta di non volerla vedere più, perché dopo tre anni di attacchi virali a ripetizione verso chiunque, le menti umane subiscono un inevitabile processo chiamato scotoma cronico, ovvero un buco nero della mente che tende a scegliere quello che fa comodo vedere, invece dovremmo convenire tutti che la Scienza è quella calda, basata sulla sperimentazione oggettiva dei fenomeni e dovrebbe sempre essere basata sulla condivisione e sullo scambio di libere informazioni, non su quelle che si vuole prendere in considerazione perché fanno comodo ad una piccola comunità di persone, una Scienza vera che faccia da motore per il progresso tecnologico dell’intera Umanità, che deve essere sempre al servizio delle persone comuni, non di una piccola cerchia di persone elitarie.

Pubblico di seguito gli stati di Space Weather Live https://twitter.com/SpaceWeather inerenti l’attuale attività magnetica solare che sta fortemente influenzando il clima sulla Terra da diversi anni, ma specialmente negli ultimi 10 anni a questa parte.

Progressione del Ciclo Solare

Questi grafici su questa pagina simulano il progresso del ciclo solare. I grafici sono aggiornati ogni mese dalla SWPC con le ultime predizioni ISES. I valori osservati sono inizialmente temporali, posizionati con quelli finali una volta disponibili. Tutti i grafici su questa pagina sono esportabili come file JPG, PNG, PDF o SVG. Ogni serie di dati è attivabile o disattivabile cliccando sulla descrizione corrispondente sotto ogni grafico.

Numero di brillamenti solari di classe C, M e X annuo

Il grafico sotto ci mostra il numero di brillamenti solari di classe C, M e X che si verificano per ogni dato anno. Ci da una bella idea della quantità di brillamenti solari in relazione al numero di macchie solari. Dunque è un altro modo di vedere come si evolve un ciclo solare nel tempo. Questi dati provengono dal SWPC della NOAA e sono aggiornati quotidianamente.

Il grafico sotto vi mostra il numero di brillamenti solari di classe C, M e X prodotti durante il mese passato con il numero di macchie solari giornaliere. Questo vi da un’idea dell’attività solare durante lo scorso mese. Questi dati provengono dal SWPC della NOAA e sono aggiornati quotidianamente.

Il Diagramma a Farfalla

Nel corso del ciclo solare, la latitudine delle regioni di macchie solari varia con uno schema interessante. Il grafico sotto mostra la latitudine di tutte le regioni di macchie solari degli ultimi 22 anni rispetto al tempo (in anni). Le macchie solari sono tipicamente confinate tra le latitudini -35° sud e +35° nord. All’inizio di un nuovo ciclo solare, le regioni di macchie solari si formano a latitudini superiori, ma al progredire del ciclo verso il suo massimo, le regioni di macchie solari si formano gradualmente a latitudini inferiori. Nei pressi del minimo solare, le regioni di macchie solari appaiono intorno all’equatore solare e all’iniziare di un nuovo ciclo, inizieranno a emergere a un’alta latitudine. Questo comportamento ricorrente delle macchie solari ha dato origine allo schema a ‘Farfalla’ e fu scoperto per la prima volta da Edward Maunder nel 1904. Il grafico è aggiornato ogni mese.

Numero di giorni senza macchie solari per anno

Durante i periodo di bassa attività solare, il Sole può essere privo di ogni macchia solare. Questo si verifica di frequente negli anni vicini al minimo solare. Il grafico sotto mostra quanti giorni durante un anno specifico il lato rivolto verso la Terra del Sole non ha macchie solari.

Numero di giorni l’anno con una tempesta geomagnetica

Il grafico sotto mostra il numero di giorni con tempeste geomagnetiche per anno e quanto queste tempeste erano forti. Questo vi darà un’idea di in quali anni vi siano state molte tempeste geomagnetiche.

https://www.spaceweatherlive.com/it/attivita-solare/ciclo-solare.html

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, ideologo movimento ambientalista Ultima Generazione e membro attivo della Fondazione Michele Scarponi Onlus