Faenza

INSEMINAZIONE ARTIFICIALE DELLE NUBI (CLOUD SEEDING) SU FORLI’-CESENA PRIMA DELL’ALLUVIONE IN EMILIA-ROMAGNA

Attività di inseminazione artificiale delle nubi portata avanti da aerei civili e militari NATO appositamente attrezzati allo scopo di provocare piogge artificiali che vengono scaricate in ingenti quantità nei suoli delle malcapitate zone che si ritrovano oggetto della sperimentazione.
http://www.tankerenemy.com/2023/05/inseminazione-delle-nubi-cloud-seeding.html

L’Emilia Romagna funestata dal maltempo. Quattordici morti, diecimila gli evacuati, straripamento di 21 fiumi ed oltre 30 comuni allagati. A Cesena residenti sui tetti. Questo è il bilancio dell’ennesima alluvione che pare programmata. Ci chiediamo come sia potuto accadere. Esiste la tecnica denominata “cloud seeding” o “Inseminazione delle nubi“. Si usano aerei monomotore o bimotore che volano al di sopra dei cumulonembi e bruciano in quota ioduro d’argento e ghiaccio secco. I sali di ioduro fungono da nuclei di condensazione (CCN-Cloud Condensation Nuclei), facendo sì che le gocce d’acqua contenute nelle nubi vi si aggreghino attorno, aumentando di dimensione e di peso, per cui alla fine precipitano. La prassi, sviluppata originariamente in Israele, Stati Uniti d’America ed Italia, come ci informava già negli anni 70 del XX secolo Maria Clotilde Giuliani, ordinaria di Geografia all’Università di Genova, è ormai diffusa in tutto il mondo ed è attuata per favorire o incrementare le piogge.

Oggigiorno le metodologie per propiziare le precipitazioni sono gestite dai governi di alcuni Stati, tra cui Cina, Thailandia, Emirati Arabi Uniti, Federazione Russa etc., mentre le procedure volte a prosciugare l’atmosfera ed a causare siccità sono prerogativa dell’O.N.U. Possiamo allora supporre che questa volta si sia ricorsi a sistemi di inseminazione imbrifera, ossia a metodi atti a causare le piogge? Pare di sì. Infatti le immagini che proponiamo ritraggono un velivolo bimotore Beech B200 ASR153 della Aero Sotravia, targa ‘F-GJFA‘ il quale, decollato il giorno 14 maggio da Ancona e diretto a Bologna, è rimasto a sorvolare per sei ore (dalle 10:10 alle 16:03) l’area compresa tra Forlì-Cesena e Rimini. Il tracciamento di Flight Radar 24 indica l’altitudine tipica per l’inseminazione dei cumulonembi, che si sviluppano molto in altezza. Il dettaglio segnala una quota stabile che si attesta attorno ai 26.950 piedi. Per sicurezza l’area è stata interdetta al volo, tanto è vero che gli aerei di linea si sono tenuti debitamente a distanza. Possiamo concludere che l’alluvione in Emilia Romagna non ha cause naturali, ma è stata scientemente provocata. Ovviamente tutto questo serve per rafforzare la solita tesi del “cambiamento climatico” e per accelerare le draconiane regole per la “transizione verde“, legate all’Agenda 2030. Così, mentre ci indicano la Luna, noi guardiamo il dito.

Ringraziamo l’attivista Maresciallo Roberto Nuzzo per la preziosa segnalazione.

NOTA: alcuni lettori ci hanno segnalato che lo stesso velivolo è stato impiegato per ripetere i segnali televisivi in occasione del “Giro d’Italia” e la prima cosa che salta agli occhi è il percorso seguito dal velivolo, coerente con il tragitto dei ciclisti e completamente differente da quello che ha caratterizzato il sorvolo sul cesenatico. Come copertura sembra essere davvero ottima. Inoltre il Giro d’Italia – come si evince dalla mappa – non comprende la tratta “Cesena-Rimini”.

Il Beech B200 Super King Air che ha sorvolato le zone di Forlì-Cesena domenica 14 Maggio decollato dall’aeroporto AOI di Ancona, rimasto in volo per 5 ore e 32 minuti per le sue attività di Cloud seeding e poi atterrato all’aeroporto BLQ di Bologna
https://www.flightradar24.com

Fonte: Tankerenemy

EMILIA ROMAGNA INONDATA, IL NUMERO DELLE VITTIME SALE A 13. OLTRE 20 MILA GLI SFOLLATI

280 le frane, 42 comuni sott’acqua, 34mila le utenze senza elettricità. Lugo e Cervia allagati. Il cordoglio del Papa per le vittime

Dai primi di Maggio ad oggi 18 del mese, l’Emilia Romagna è in ginocchio a causa dell’emergenza maltempo che ha portato ad un alluvione di vaste proporzioni a Faenza, Imola, Forlì, Cesena, Ravenna, Lugo e Cervia. Al momento si contano 13 vittime, diversi diversi non ancora quantificati e oltre 20 mila sfollati, un evento catastrofico al pari di un terremoto devastante. Di seguito le immagini ed i video che stanno già facendo il giro d’Italia e che ancora una volta testimoniano la mancanza di pianificazione e prevenzione del territorio da parte delle amministrazioni comunali coinvolte dall’evento. I fondi scarseggiano da anni, in attesa dell’arrivo dei fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e le attività di manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade, dei fiumi e dei tombini sono interrotte da più di 20 anni, gli operatori comunali sono invogliati a lavorare per lo più in ufficio con il sedere al caldo, piuttosto che lavorare in strada a sistemare le strade, i fiumi ed il verde pubblico, poi temporali che scaricano giù l’equivalente della pioggia che dovrebbe cadere in 2-3 mesi, fa il resto. In queste ore in cui ancora è in corso l’emergenza maltempo e molti fiumi stanno esondando in diversi comuni della zona di Ravenna e Faenza, pertanto da ore sono in allerta le squadre di soccorso della Protezione Civile, Vigili del Fuoco, Esercito Italiano, Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza alla ricerca dei dispersi e la situazione meteorologica nelle prossime ore fino a domenica, non promettono niente di buono in queste zone. Di seguito le prime impressionanti immagini di strutture abitative distrutte e di video speciali girati dagli inviati del programma La Vita in Diretta di Alberto Matano su RaiUno e da altri utenti della rete internet, delineano un quadro della situazione attuale che è sconvolgente: molta gente ha dovuto evacuare dalla propria casa, in molti hanno perso tutto, anni di sacrifici buttati via per una calamità naturale che prima d’ora non si era mai vista di questa portata in Italia, neanche l’alluvione di Firenze del 1966 fu di questa enorme portata, a testimonianza dell’eccezionalità di tale evento calamitoso provocato da un vortice depressionario ciclonico instabile di bassa pressione insistente sull’Italia in questi giorni, che nei prossimi anni saranno sempre più frequenti, alla luce degli attuali cambiamenti climatici, che porteranno il nostro Paese ad essere sempre più caldo ed umido anche nei periodi invernali e primaverili, per cui aumenterà di certo la frequenza di questi cicloni sulla terraferma o i Medicane in mare sul Mediterraneo, per effetto dell’aumento delle temperature a livello globale e locale di 2-2,5°C, che renderanno il nostro Paese sempre più invivibile: nelle grandi città metropolitae andrà considerato anche il problema isole di calore che aumenteranno ulteriormente la temperatura per la presenza di cementificazioni connesse all’ambiente urbano (marciapiedi, spartitraffici, gas di scarico delle automobili a motore termico diesel e benzina, riscaldamenti a gasolio centralizzati, solo per fare alcuni esempi) che porteranno la temperatura nelle città a livelli smepre più critici per un aumento di 5-7°C: città come Roma, Milano e Torino nei prossimi 5-6 anni potrebbero arrivare d’estate a toccare temperature massime di 48-50°C come Marrakech in Marocco, il che è impressionante soltanto a parlarne, figuriamoci a vivere direttamente una situazione del genere. Eccole qui le prime immagini ed i video dell’alluvione di questi giorni in corso in Emilia Romagna.

Cede l’argine e crolla una casa, danni disastrosi a Ca’ di Lugo
https://www.rainews.it/maratona/2023/05/emilia-romagna-inondata-9-morti-e-ancora-allerta-rossa-oltre-20mila-gli-sfollati-nuova-33925c4e-54fb-456b-b33f-5d2924bdbc27.html

Alluvione Emilia-Romagna, le vittime salgono a 13. Oltre 10mila sfollati. DIRETTA

Gli sfollati e le persone fatte evacuare sono migliaia. Il 23 maggio si terrà un Cdm sull’emergenza: sarà deliberato lo stato di calamità. Bonaccini: danni per qualche miliardo. Anche per la giornata di oggi resta allerta rossa nella regione, con scuole chiuse fra Cesena e Bologna. Arancione in Lombardia, Marche e Toscana

https://tg24.sky.it/cronaca/2023/05/18/maltempo-alluvione-emilia-romagna-diretta

Articolo in costante aggiornamento.

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, ideologo e consulente tecnico movimento ambientalista Ultima Generazione A22 Network e membro attivo della Fondazione Michele Scarponi Onlus

SERATE CONVEGNO CON L’OSSERVATORIO DUOMO DI MILANO DECENNALE 2013-2023 E PAOLA PESCERELLI LAGORIO, DIRETTRICE DELL’ASSOCIAZIONE LA BENDANDIANA DI FAENZA (RA)

Vasto (CH), lì 5 Aprile 2023 ore 13.00

Buongiorno a tutti e a tutte voi, in questo articolo riporto di seguito tutti gli appuntamenti seminariali indetti dall’Osservatorio Duomo di Milano per il proprio Decennale 2013-2023 all’interno del Museo Civico di Scienze Naturali Malmerendi, sito in via Medaglie d’Oro 51 a Faenza (RA), Emilia Romagna. Ai seguenti appuntamenti sarà possibile anche incontrarsi con la Dott.ssa Paola Pescerelli Lagorio, dell’Associazione La Bendandiana e Direttrice dell’Osservatorio La Bendandiana, sito all’interno di Casa Museo Bendandi di via Baldassarre Manara 17 a Faenza, nato per ritrovare e catalogare in archivio tutto il materiale di studi e per portare avanti la memoria del Prof. Raffaele Bendandi, l’uomo che prevedeva i terremoti. Si pubblica di seguito il calendario degli eventi con tutte le date per partecipare:

La Dott.ssa Paola Pescerelli Lagorio, Associazione La Bendandiana e Direttrice dell’Osservatorio La Bendandiana sito all’interno della Casa Museo Raffaele Bendandi a via Baldassare Manara 17 a Faenza (RA)

Casa Museo Raffaele Bendandi, via Baldassare Manara 17 Faenza (Ravenna), Emilia Romagna Italia https://www.google.it/maps/place/Via+Baldassarre+Manara,+17,+48018+Faenza+RA/@44.2884367,11.8819687,535m/data=!3m2!1e3!4b1!4m6!3m5!1s0x132b4e1ed810e21b:0x483b50c2c7a34fb!8m2!3d44.2884329!4d11.8841574!16s%2Fg%2F11c29wl423
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Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università degli Studi di L’Aquila, ideologo e consulente tecnico movimento ambientalista Ultima Generazione A22 Network e membro attivo della Fondazione Michele Scarponi Onlus