Istituto Nazionale di Geoisica e Vulcanologia (INGV)

TERREMOTO A NAPOLI, SCOSSA DI MAGNITUDO 3.8 NELLA ZONA DEI CAMPI FLEGREI

07 set 2023 – 20:40

Secondo le prime stime di INGV ha avuto probabilmente un epicentro nell’area degli Astroni, oasi naturale al confine tra Napoli e Pozzuoli. Al momento non sono segnalati danni

Una scossa di terremoto è stata avvertita a Napoli da numerosi cittadini, in diverse parti della città, alle 19.45 di questa sera. Secondo le prime stime di INGV ha avuto magnitudo di 3.8 e probabilmente un epicentro nell’area degli Astroni, oasi naturale al confine tra NapoliPozzuoli. Il sisma, localizzato a una profondità di 2 km, è stato avvertito dai residenti del quartiere Fuorigrotta, via Manzoni, del quartiere collinare del Vomero e anche in centro città, oltre che nel puteolano. A Fuorigrotta in molti sono scesi in strada, mentre a Pozzuoli il sindaco Luigi Manzoni ha convocato una riunione urgente del Centro Operativo Comunale. Da tempo nei Campi Flegrei è in atto un vistoso fenomeno di sciami sismici ripetuti legati al bradisismo. Paura tra i cittadini che hanno commentato sui social la forte scossa. Al momento non sono segnalati danni o feriti. 

Ingv: su Campi Flegrei “attenzione continua”

“Sull’area dei Campi Flegrei c’è un’attenzione continua”, ha detto il vulcanologo di INGV Giovanni Macedonio all’Ansa. “C’è infatti un’allerta gialla: vuol dire che c’è un’attenzione scientifica continua, con un monitoraggio 24 ore su 24 da parte dell’Ingv e dell’Osservatorio Vesuviano”. E ha aggiunto: “Nelle ultime settimane stiamo osservando un sollevamento di circa 1,5 centimetri al mese e la frequenza dei terremoti sta aumentando”, ha osservato l’esperto. Nei prossimi giorni e nei prossimi mesi, ha concluso, “osserveremo l’evoluzione della situazione, per capire se il processo di sollevamento stia subendo delle accelerazioni”. 

Paura ma danni lievi

La scossa registrata alle 19.45 è la più forte degli ultimi 20 anni con magnitudo 3.8, epicentro Solfatara a 2.5 km di profondità nella zona Pisciarelli, secondo le stime dell’Ingv. Lo sciame sismico susseguente, ai Campi Flegrei, è stato avvertito in gran parte della città e il boato è stato sentito anche a Posillipo, Fuorigrotta, Vomero, Agnano. Qui si segnalano al momento distacchi di calcinacci dalle abitazioni. A Pozzuoli sono stati segnalati black out di energia elettrica, il Comune ha già disposto il dispiegamento di tutte le risorse della Protezione civile: il sindaco Gigi Manzoni ha invitato i cittadini a mantenere la calma e ad affidarsi ai canali ufficiali di comunicazione. Tantissime le chiamate ai Vigili del fuoco per verifiche in diversi appartamenti che hanno subito crepe.

https://tg24.sky.it/napoli/2023/09/07/terremoto-napoli-oggi
https://www.fanpage.it/napoli/forte-scossa-di-terremoto-avvertita-a-napoli/

Paura ai Campi Flegrei, scossa 3.8 sentita anche a Napoli

https://www.ansa.it/campania/notizie/2023/09/07/sciame-sismico-ai-campi-flegrei-scossa-sentita-a-napoli_802a70a2-b8bc-4503-a53f-3d6db6ab9b9a.html

Èstato avvertito in gran parte di Napoli, ma non ha provocato danni, lo sciame sismico che in serata ha scosso i Campi Flegrei.

Con una magnitudo di 3,8, è stato il terremoto più forte registrato in questa zona degli ultimi dieci anni, e in alcuni quartieri la gente è scesa in strada per la paura.

L’attenzione di sismologi e vulcanologi su quanto sta accadendo “è costante”, anche se “a oggi non ci sta dando indicazioni di variazioni repentine rispetto al trend osservato egli ultimi 10 anni”, ha detto all’ANSA il vulcanologo Giovanni Macedonio, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ed ex direttore dell’Osservatorio Vesuviano dell’Ingv. Il sollevamento del suolo nell’area dei Campi Flegrei è in corso dal 2012 ed è costantemente accompagnato da terremoti, di solito di magnitudo inferiore a 3. Questa volta la magnitudo superiore e il fatto che è stato abbastanza superficiale (è avvenuto a circa 2 chilometri di profondità), hanno fatto sì che sia stato avvertito in particolare nei quartieri di Napoli più vicini alla zona di Pozzuoli, come Posillipo, Fuorigrotta e Vomero. Tanta paura, ma nessun danno, come ha reso noto il dipartimento della Protezione civile.

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“Sull’area dei Campi Flegrei c’è un’attenzione continua”, ha detto il vulcanologo. “C’è infatti un’allerta gialla: vuol dire che c’è un’attenzione scientifica continua, con un monitoraggio 24 ore su 24 da parte dell’Ingv e dell’Osservatorio Vesuviano”. La situazione dei Campi Flegrei, ha detto ancora, “ha visto una forte crisi fra il 1983 e il 1984, quando il suolo si è sollevato in modo molto rapido e il fenomeno è stato accompagnato da circa 16.000 terremoti in due anni, frequenti ma piccoli, di magnitudo inferiore a 3”. In seguito il suolo ha cominciato ad abbassarsi in modo silenzioso, senza che avvenissero terremoti e nel 2012 ha iniziato nuovamente a sollevarsi, molto più lentamente che nel 1983-84. Un fenomeno, questo, accompagnato sia da terremoti nella zona di Pozzuoli, sia in mare. “Nelle ultime settimane stiamo osservando un sollevamento di circa 1,5 centimetri al mese e la frequenza dei terremoti sta aumentando”, ha osservato l’esperto. Nei prossimi giorni e nei prossimi mesi, ha detto ancora, si faranno nuove osservazioni per capire se lo sciame sismico è associato a movimenti di fluidi, si controllerà il sollevamento dell’area con l’aiuto di Gps e satelliti e si analizzeranno i dati geochimici relativi a flusso, temperatura e composizione chimica dei gas. “Osserveremo l’evoluzione della situazione, per capire – ha concluso – se il processo di sollevamento stia subendo delle accelerazioni”.

Mantenere la calma e affidarsi ai canali ufficiali di comunicazione. È l’appello ai cittadini del sindaco di Pozzuoli, Gigi Manzoni. “La scossa delle 19.45 – scrive il primo cittadino – ha la più alta magnitudo registrata dalla ripresa dell’attività del bradisismo (3.8), ed è uno degli eventi sismici di uno sciame ancora in corso. Siamo al momento riuniti in Comune per seguire l’andamento dello sciame e verificare in tempo reale la situazione. So che siete spaventati e preoccupati, ma vi chiedo di mantenere la calma e di affidarvi ai canali ufficiali di comunicazione, che sono in stretto e continuo contatto con l’Ingv, la Protezione Civile, la Polizia Locale e i Vigili del Fuoco. Vi chiedo di contattare i numeri dedicati in caso di segnalazioni da fare o di esigenze collegate all’attività sismica. Vi aggiornerò – conclude il sindaco, rivolto ai suoi concittadini – non appena saremo in possesso di nuove informazioni”.

Fonte: ANSA

Dopo l’ultimo terremoto preoccupano i Campi flegrei: l’allarme dell’esperto

Il forte sisma è legato all’indebolimento della crosta e può ripresentarsi insieme agli sciami sismici

L’ultimo terremoto avvertito anche nell’area di Napoli fa parte di un processo di fratturazione della crosta dei Campi Flegrei; crosta che progressivamente si sta indebolendo”. A spiegarlo è Stefano Carlino, ricercatore dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia – Osservatorio vesuviano (Ingv-Ov), autore tra gli altri di uno studio pubblicato su “Communications Earth & Environment” che a giugno aveva messo in guardia relativamente a una possibile consistente rottura della crosta della caldera dei Campi Flegrei. “Finché ci sarà il sollevamento della caldera – continua Carlino – avremo questa sismicità che potra’ manifestarsi sia con eventi più forti che con sciami.

Quello che dovremo capire nell’immediato futuro è se la crosta continuerà ad avere lo stesso ‘comportamento’ o se osserveremo variazioni dal punto di vista di come si frattura. L’andamento nel tempo di questo ‘comportamento’ e dei terremoti ci forniscono e ci forniranno informazioni su quando potrebbe avvenire un possibile processo di rottura totale della crosta, cioè quando sostanzialmente la crosta potrebbe fratturarsi in maniera pervasiva, mettendo in comunicazione la parte più profonda del sistema magmatico con la superficie. Al momento non e’ possibile fare comunque previsioni specifiche e sarà necessario continuare a monitorare con attenzione la situazione”.

Uno dei problemi più significativi riguarda che cosa si celi “al di sotto” di queste spinte, se gas, vapore acqueo o anche magma in risalita. “La mia interpretazione di quanto sta accadendo – chiarisce Carlino – è che è probabile che piccole quantità di magma siano arrivate nel sistema magmatico più superficiale, cioè quello localizzato a 3-4 chilometri dalla superficie, che è poi il sistema che determina il sollevamento. E c’è sicuramente anche un contributo idrotermale rilevante, fluidi ad alta pressione e temperatura che probabilmente contribuiscono in maniera significativa al sollevamento. Non possiamo comunque dire con certezza quale sia la sorgente primaria di questo sollevamento, data l’ambiguità delle soluzioni che provengono dall’elaborazione dei dati”. 

Fonte: Napoli Today

Campi Flegrei, il terremoto: panico e gente in strada

08 settembre 2023

Lampadari che tremano e gente in strada: ecco le immagini del terremoto che ha colpito Napoli e i campi flegrei. Nel video, anche la reazione di una volpe che scappa sentendo la scossa. Il video è stato postato dalla pagina Facebook dell’Oasi WWF Cratere degli Astroni. Intanto il sindaco di Pozzuoli Gigi Manzoni ha voluto rassicurare: “Nessun danno a persone ed edifici dopo le puntuali verifiche effettuate dai tecnici del Comune e dalla Polizia municipale”. Lo sciame sismico alle ore 19,45 di ieri sera ha fatto registrare la scossa più forte (magnitudo 3.8) negli ultimi 39 anni.

Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

https://www.liberoquotidiano.it/video/libero-video/36836200/campi-flegrei-terremoto-panico-gente-strada.html

Terremoto Napoli

Cosa succede ai Campi Flegrei? Approfondimento su terremoto a Napoli e crisi bradisismica

L’area di Napoli e dei Campi Flegrei è stata colpita da una scossa di terremoto con magnitudo Richter 3.8. Cosa sta succedendo? La risposta sta nel bradisismo flegreo.

A cura di Andrea Moccia

L’area vicina all’epicentro dove è stata avvertita la scossa di terremoto di magnitudo 3.8 Richter a Napoli zona Campi Flegrei il 7 Settembre 2023
https://www.geopop.it/video/cosa-succede-ai-campi-flegrei-approfondimento-su-terremoto-a-napoli-e-crisi-bradisismica/

l 7 settembre alle 19:45 circa una forte scossa di terremoto è stata avvertita a Napoli e dintorni e subito ci si è chiesti “ma cosa sta succedendo?”.
Il terremoto di giovedì ha fatto registrare una magnitudo Richter pari a 3.8 e il suo epicentro era localizzato in un’area tra i Campi Flegrei e il capoluogo campano, più precisamente tra zona Solfatara e Pisciarelli. Il punto è che il sisma ha fatto registrare una profondità molto ridotta, circa 2 km, e quindi è stato avvertito in modo molto intenso da parte della popolazione.

Questo fenomeno con ogni probabilità è legato al cosiddetto bradisismo flegreo, cioè un periodico innalzamento e abbassamento del livello del suolo causato da attività vulcanica nel sottosuolo. Durante la fase di sollevamento si possono verificare numerose scosse di intensità anche sostenuta e, in questi casi, si parla di crisi bradisismica. Attualmente, per intenderci, ci troviamo in un periodo di crisi bradisismica che è iniziato nel 2005.

Questa crisi porterà ad un’eruzione? Non lo possiamo sapere, e nemmeno la scienza ci può fornire una risposta al momento. La cosa importante è non farsi prendere dal panico – soprattutto se si leggono titoli di articoli allarmisti – e ricordarci che la principale referenza in questo campo è l’INGV che, quotidianamente, fornisce le informazioni più corrette sull’argomento.

In questo video quindi vedremo:

dove è stata avvertita la scossa;
qual era la sua intensità e dove si trovava il suo epicentro;
cosa si intende per crisi bradisismica;
le crisi passate;
il monitoraggio dei Campi Flegrei;
cosa ci dice la scienza in merito a una possibile eruzione.

Dott. Alessio Brancaccio, tecnico ambientale Università di L’Aquila, membro partecipante ordinario Fondazione Michele Scarponi Onlus, ideologo ed attivista del movimento ambientalista italiano Ultima Generazione A22 Network